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STEFANO BUROCCHI Via E.

Mattei 23 - Penna San Giovanni (MC)

Tel. 0733 699047 Fax 0733 699149 - mail stefano@studioburocchi.it


Penna San Giovanni, 28-05-12

PLICO RACCOMANDATO

Al Signor GIUSEPPE MANCINELLI C.da Saline 62020 PENNA SAN GIOVANNI (MC)

oggetto Comizio elettorale del 04/05/12

Con la presente, do seguito alla mia datata 21/05/12 ad oggi senza riscontro, per cercare di chiarire meglio in merito alla Sua seconda storiella, citata nel corso del comizio indicato in oggetto, di seguito riportata: .La seconda: svolgevo le funzioni di direttore di una filiale di ancona zona Baraccola presenziavo alla stipula di un mutuo, a favore di un cliente gestito da unagenzia immobiliare. Il titolare nel sentire la descrizione dei miei dati anagrafici alla fine dellincontro completato il contratto mi ha intrattenuto chiedendomi della mia residenza appunto Penna S. Giovanni. Mi diceva che giorni prima aveva fatto un ottimo affare acquisendo ad unasta pubblica ad un prezzo conveniente un immobile del posto precisando che i proprietari non erano stati adeguatamente assistiti dal professionista al quale si erano rivolti il quale continuamente li assicurava che era tutto sotto controllo e avrebbe risolto tutto. I proprietari ignari di quanto stava capitandogli senza poter tentare una soluzione per salvaguardare i loro interessi si sono visti arrivare in casa il nuovo proprietario che intimava loro di lasciare libero limmobile dalloggi al domani pur in presenza di un familiare gravemente malato. Limmobile acquistato allasta ad un prezzo ridicolo diciamo circa 70.000 euro dico una cifra tanto per dire. E stato successivamente rilevato perch rimanesse in uso agli occupanti ad un prezzo molto ma molto superiore ai 70.000 euro era cos stato portato a termine un ottimo affare che centra il Burocchi? Lui era il professionista che assisteva questa famiglia di Penna San Giovanni. Lascio a voi le debite considerazioni. Io dico solo quanta affidabilit potrebbe garantire un personaggio che dovesse diventare amministratore di un comune. Aggiungo pure non fare del male perch potrebbe essere fatto a te stesso. Ci premesso, ho capito perfettamente il caso al quale Lei fa riferimento, ed anche se potrei fare nomi e cognomi, senza alcun problema, in quanto non si mai trattato di un incarico professionale, per rispetto delle persone anche se non lo meriterebbero, lo evito, in quanto, al contrario di tanti altri che si sentono vivi solo se possono parlare male di altri, perch sono vuoti dentro, io cerco sempre di essere discreto, in quanto amo la vita semplicemente perch vita. Dopo aver precisato quindi che, non ho mai chiesto, n tanto meno ricevuto compensi per questo famoso incarico professionale (mai esistito), e dopo aver espresso un piccolo dubbio sulla fonte delle Sue informazioni (spero che me lo permetta), passo ad elencare i fatti come sono avvenuti, visto che rimasto terribilmente sconcertato dalla vicenda, tanto da doverne parlare nel corso del comizio di chiusura della campagna elettorale: ..ero ancora Sindaco e si presentarono nel palazzo Municipale (non nel mio studio) due coniugi, preoccupati, in quanto erano stati affissi dei manifesti per la vendita allincanto della loro abitazione (non ricordo se erano anche proprietari), chiedendo se li potevo aiutare. Certamente

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potevo rispondere che non potevo far nulla, in quanto non rientrava nei miei compiti istituzionali eppure diedi loro dei consigli. Il primo consiglio fu che si rivolgessero allo zio, che oltre ad essere una bravissima persona, aveva a mio avviso non solo le intenzioni, ma anche la disponibilit finanziaria per lacquisto. Mi proposi addirittura per fare da tramite, ma questa proposta fu da loro categoricamente rifiutata, in quanto a loro dire, non intendevano offendere il loro orgoglio, elemosinando aiuti allo zio. Non volendo insistere per questa via, dissi loro che lalternativa poteva essere solo ed esclusivamente, che loro stessi con il lavoro e sacrifici, accantonassero delle somme necessarie per lacquisto in sede di ribasso, impegnandomi a non far partecipare eventuali cittadini di Penna che potevano essere interessati ad acquisire quella propriet e che avrebbero avuto tre anni di tempo. Nel corso dei numerosi rinvii per asta deserta, alcuni cittadini mi chiesero informazioni in merito, ma dissi loro di non infierire ulteriormente sulla mala sorte di una famiglia, che stava cercando con sacrifici e rinunce, di riappropriarsi di ci che era di loro propriet. Dopo pi di tre anni, arrivato il momento per formulare lofferta allasta, finalizzata al riacquisto, e convocati nel mio studio, con una sconvolgente serenit e semplicit, affermarono che non avevano accantonato nulla. In quella circostanza emerse solo una ipotesi e precisamente che fossi io stesso a pagare le somme necessarie, cosa che non avrei fatto nella maniera pi assoluta, sia per evitare pettegolezzi in merito al gesto, sia per non passare per colui che si approfitta delle disgrazie altrui. Successivamente limmobile fu acquistato come Lei giustamente dice, da un signore di Civitanova Marche (mi sembra) il quale fu convocato nel mio studio per una trattativa, ma il risultato era sempre lo stesso, io dovevo pagare le somme necessarie. Nel frattempo lo zio, venuto a sapere dellaccaduto, con diligenza e per tutelare giustamente il patrimonio familiare ha provveduto a riacquistare la propriet di tutto limmobile. Quindi, se assistere professionalmente qualcuno, per Lei significa pagare i suoi debiti, allora ha perfettamente ragione ad affermare non erano stati adeguatamente assistiti dal professionista al quale si erano rivolti. In caso contrario lascio a Lei le determinazioni del caso. Per quanto accaduto mi rammarico solo per lo zio, che ha dovuto sopportare un costo superiore a quello che poteva essere (ma anche questa considerazione relativa in quanto senza il mio intervento forse limmobile sarebbe stato acquistato al primo incanto) e non per quei due coniugi, che con sfrontatezza e volgarit, cercano di gettare sugli altri, le cause dei loro disagi economici. Mi permetto di aggiungere, ammettiamo che io non abbia seguito come Lei dice adeguatamente questi signori, ed abbia commesso un errore, risulterebbe evidente che loro ora sono in grado di pagare, e allora perch non chiedono allo zio di acquistare il bene allo stesso prezzo???? A questo proposito Sig. Giuseppe Mancinelli, vede come calza a pennello la sua frase sopra riportata Aggiungo pure non fare del male perch potrebbe essere fatto a te stesso. Concludo affermando che anche in questo caso, ha cercato di infangare il mio nome, screditare la mia professionalit e la mia onorabilit, con affermazioni di ogni genere, che nulla avevano a che fare con una propaganda elettorale, ma solo un obiettivo ben preciso e ben pensato, la diffamazione personale. Distinti saluti. Stefano Burocchi

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