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Provincia di Latina

NEL SEGNO DELLA CONTINUIT

PER UNA RIAFFERMAZIONE DEI VALORI

Programma di governo XVI Consiliatura

Nel segno della continuit


Per la riaffermazione dei valori

Non troveremo mai un fine per la nazione n una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nellammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dellindice Dow-Jones, n i successi del paese sulla base del prodotto nazionale lordo (PIL) Il PIL comprende anche linquinamento dellaria e la pubblicit delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana. Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualit della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidit dei valori familiari, lintelligenza del nostro dibattere o lonest dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto n della giustizia nei nostri tribunali, n dellequit nei rapporti fra di noi. Il Pil non misura n la nostra arguzia n il nostro coraggio, n la nostra saggezza n la nostra conoscenza, n la nostra compassione n la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ci che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Dal discorso di Robert Kennedy il 18 marzo 1968, agli studenti della Universit del Kansas, tre mesi prima di essere ucciso.

Indice

PRESENTAZIONE __________________________________________3 SUSSIDIARIET __________________________________________13 La Provincia, un ente strategico _______________________________15 La via per un rilancio _______________________________________23 Ieri unidea, oggi un obiettivo: una nuova Regione __________________24 Lanima della nostra Provincia ________________________________30 SOLIDARIET ____________________________________________41 Mobilit sociale ___________________________________________43 Benessere sociale _________________________________________45 Sicurezza sociale __________________________________________49 Una mano tesa alle diversit _________________________________51 La lotta alle nuove povert ___________________________________54 Nel segno della Cultura _____________________________________57 Lo sport in ogni Comune ____________________________________59 Politiche giovanili __________________________________________60 COMPETITIVIT __________________________________________63 Una risposta alla crisi _______________________________________64 La competitivit ___________________________________________69 Agricoltura ______________________________________________76 Zootecnia _______________________________________________82 Economia del Mare ________________________________________83 Una vetrina sul mecato globale e spazio ai grandi eventi _____________85 Un patrimonio turistico ______________________________________87 Educare per crescere _______________________________________90 Territorio provinciale_______________________________________104 Viabilit provinciale _______________________________________107 Ambiente ______________________________________________113 CONCLUSIONI ___________________________________________118

Presentazione

ignori Consiglieri, signori Assessori e Cittadini della Provincia di Latina, le iniziative di cambiamento e di innovazione nellamministrazione pubblica hanno recentemente registrato unaccelerazione dovuta ai processi di decentramento e di trasferimento di funzioni dallo Stato alle Regioni ed agli Enti locali, cui si aggiunta la rivoluzione federalista ed i nuovi sistemi di modernizzazione, tesi ad incrementare efficacia ed efficienza della P.A.. Indubbio il ruolo di assoluta primogenia degli enti locali, i quali vengono oggi ad assumere la veste di protagonisti della promozione e dello sviluppo locale e non pi destinatari passivi di interventi e di iniziative decisi e gestiti, il pi delle volte, a livello centralistico. Gli agenti del cambiamento sono chiamati ad interpretare un nuovo ruolo non codificato che trova nel contesto socio-economico, il punto di riferimento per lindividuazione di strategie idonee a rendere lEnte locale capace di costruire un sistema complesso che dia risposte a tutte le istanze ed alle sollecitazioni che il territorio esprime. Il consolidamento dello sviluppo richiede che alle competenze gi statuite si affianchino nuove funzioni accompagnate dalla capacit di cogliere le opportunit che il territorio presenta, valorizzando le risorse locali e creando le condizioni interne per costruire un ambiente favorevole alla cooperazione.
Nuovo ruolo degli Enti locali nel contesto socio-economico

Presentazione
Tutto ci premesso, non si pu prescindere dallidea che lo sviluppo locale richieda la realizzazione di strategie improntate alla programmazione degli interventi, allutilizzazione sinergica delle risorse ed allinnovativit delle soluzioni. Quanto descritto rappresenta il cammino tracciato insieme nella scorsa consiliatura e che oggi pu contare sulla continuit di una progettualit seria ed un rinnovato impegno da parte di questa Amministrazione: il perseguimento degli obiettivi, invece, dipender dalla nostra capacit di amministrare le risorse ed il cambiamento ancora in atto. Il vento di crisi che sta ancora attraversando la economia mondiale, ci ha lasciato grandi ferite in termini occupazionali e di malessere sociale, ma non ha fatto venir meno il convincimento che lunica possibilit di modificare lidea ed il ruolo della Provincia nel contesto di queste dinamiche, risiede nella attuazione di una politica di sviluppo che parta da Noi, dai Cittadini prima di tutto, che sappia dare la possibilit ai Comuni che rappresenta di agire attraverso programmi e progetti che nascano, si sviluppino e si realizzino nello stesso territorio e non cadano dallalto, senza un minimo di partecipazione, concertazione e soprattutto condivisione. Questa la chiave di lettura della programmazione gi messa in campo e che ci ha dato oggi dei positivi risultati e che ci spinge a nuovi ambiziosi progetti, quelli che con questo documento intendiamo illustrare e mettere in campo attraverso interventi specifici, progetti, programmi a medio e lungo termine che vedono protagonisti unitamente allEnte Provincia i singoli Comuni del suo territorio ed i suoi Cittadini.

Politiche di sviluppo che partano dai cittadini prima di tutto

Presentazione
Appare evidente a tutti quanto non sia ipotizzabile che i Comuni della Provincia di Latina, possano affrontare singolarmente la mole di funzioni che sono state loro attribuite e, contemporaneamente programmare e gestire lo sviluppo del proprio territorio. Infatti, promuovere lo sviluppo non pu prescindere da un accordo inteso a organizzare e sostenere un processo di crescita endogeno basato sulla valorizzazione delle vocazioni e delle risorse locali, in grado di catalizzare lo sviluppo locale stesso da parte degli attori pi rappresentativi presenti sul territorio. Lo sviluppo di un territorio dipende, quindi, moltissimo dalla capacit di un contesto territoriale di fornire una serie di risposte rispetto ad esempio alla mera disponibilit delle risorse naturali, dando nuova importanza alla capacit di tutte le istituzioni coinvolte in questo processo e degli attori locali di controllare lambiente economico e sociale, riducendo le diseconomie ambientali, favorendo la ricerca e linnovazione tecnologica, incrementando la formazione professionale, le infrastrutture ed i servizi. Tutto ci deve avvenire in una logica di concertazione e condivisione attuabile attraverso un dialogo tra i tre attori dello sviluppo locale ossia la Provincia i suoi Comuni, le imprese e le parti sociali, realizzando attraverso nuove forme di decentramento dei poteri e delle funzioni, il principio di sussidiariet nella sua doppia valenza verticale ed orizzontale, in base al quale la Provincia deve poter svolgere le funzioni di propria competenza con lobiettivo di soddisfare la collettivit e, laddove per un Comune non sia possibile intervenire per carenza di risorse finanziarie o umane, intervenire come livello istituzionale superiore. In ogni caso, lattuazione del percorso di sviluppo non pu non tener conto di alcune modalit operative, quali la valorizzazione delle risorse umane creando, cos le cosiddette condizioni interne, lindividuazione delle vocazioni territoriali, per usare al meglio i finanziamenti a loro disposizione, la costituzione di un ambiente cosiddetto favorevole in grado di migliorare le condizioni di vita e di creare vantaggi per limpresa, la programmazione della concertazione istituzionale ed infine la valorizzazione ed il potenziamento di risorse locali culturali, artistiche e naturali. A seguito delle numerose riforme che hanno interessato gli Enti Locali, possiamo oggi contare su una autonomia che ne ridisegna ruoli e funzioni e ne riconosce la piena responsabilit di segnare il proprio destino. 

Sviluppo come processo di cambiamento sociale e culturale

Dialogo tra attori dello sviluppo locale

Presentazione

Sussidiariet elemento essenziale al ritrovato ruolo della Provincia nella governance del territorio e al rinnovato partenariato con i Comuni con i quali si devono condividere azioni e programmi

Solidariet indispensabile al fine di assicurare un equanime sviluppo sociale ed economico al territorio ed oggi snodo imprescindibile attraverso il quale governare la crisi in atto in vista di un suo imminente superamento

Il Programma di questa Consiliatura nel raccogliere orgogliosamente quanto gi fatto nel trascorso quinquennio, disegna le sue politiche di settore su tre assi principali, sui quali poggia le fondamenta e la sua ragion dessere: la Sussidiariet ritenuto elemento essenziale per il ruolo della Provincia nella governance del territorio e al rinnovato partenariato con i Comuni con i quali si devono condividere azioni e programmi; la Solidariet indispensabile al fine di assicurare un equanime sviluppo sociale ed economico al territorio ed oggi snodo imprescindibile attraverso il quale governare la crisi in atto in vista di un suo imminente superamento; la Competitivit per disegnare il futuro, per essere pronti a nuove sfide, per crescere insieme superando i confini locali ed esportare eccellenze, cogliere le occasioni provenienti dal mondo globale, ripensare al territorio entro contesti pi ampi. Assi che interagiscono, che abbiamo immaginato come trasversali, a guidare lazione amministrativa, interagendo tra loro e spaziando lungo tutte le tematiche di competenza provinciale.

Competitivit per disegnare il futuro, per essere pronti a nuove sfide, per crescere insieme superando i confini locali ed esportare eccellenze, cogliere le occasioni provenienti dal mondo globale, ripensare al territorio entro contesti pi ampi

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Presentazione

SUSSIDIARIET SOLIDARIET COMPETITIVIT

IMMIGRAZIONE

(Consulta per limmigrazione)

Accoglienza Integrazione

(Angeli Custodi)

Azioni di supporto

Formazione professionale
(Orientamento per gli stranieri)

PRECARIATO

(Sicurezza sui luoghi di lavoro)

Sostegno Integrazione Infracomunale

(Fondo Sociale Azzeramento COSAP)

Misure sociali per supportare la crisi

Formazione adulti Riconversione


(Progetto GO IN 3 Borse Lavoro)

GIOVANI

Lotta alle Collaborazioni tossicodipendenze e intese tematiche Incentivi per Formazione giovanile giovanili contrastare il disagio (Campus dei mestieri) (Accordo Ufcio Scolastico Provinciale lotta al al bullismo)
(Case famiglia, Comunit In Dialogo, Casa Pound)

ESEMPIO DI TRASVERSALIT DELLE POLITICHE MESSE IN CAMPO

Non pi principi inespressi ma linee di azioni chiare che permeano i progetti e danno loro pregnanza. Con lauspicio di raccogliere la Vostra partecipazione e collaborazione loccasione lieta per augurare a tutti Voi un Buon lavoro!

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SUSSIDIARIET
La Provincia, un ente strategico La via per un rilancio Ieri unidea, oggi un obiettivo: una nuova Regione Lanima della nostra Provincia

Sussidiariet

l dibattito giuridico europeo, ma non solo ha, da qualche anno a questa parte, riscoperto lattualit di tale tema e, pi in generale, ha evidenziato la modernit di un concetto, quello di sussidiariet tout court, nella sua duplice connotazione, orizzontale e verticale, le cui origini si collocano agli albori del pensiero liberale moderno. Lordinamento italiano non rimasto indifferente a tale dibattito, tanto che la sussidiariet orizzontale ha costituito la chiave di volta di alcuni recenti provvedimenti normativi, che hanno impresso una forte accelerazione al processo di implementazione del cosiddetto decentramento polifunzionale. Con la novella dellarticolo 118 della Costituzione, introdotta dalla legge costituzionale 3/2001, la sussidiariet (orizzontale) ha trovato espresso riconoscimento nella Carta Fondamentale, in realt la dottrina pi avveduta aveva da tempo ritenuto di poterla collocare nellambito di applicazione dellarticolo 2 della Costituzione, laddove afferma la centralit, nellambito dellordinamento giuridico, dellindividuo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalit; ma si trattava comunque di un riconoscimento solo implicito. Il percorso evolutivo appena ricordato , peraltro, ancora in fieri, dal momento che dallenunciazione di principio si oggi chiamati a dare un riscontro pratico a rafforzarne le fondamenta e la struttura, superando la formulazione timida e un po equivoca del testo costituzionale attualmente in vigore. Quello di sussidiariet un concetto multiforme, ricco di importanti implicazioni nellambito di molteplici settori e, pi in generale, della societ attrarverso il quale possiamo e dobbiamo riconsiderare sotto nuova e pi pregnante luce la valenza della posizione dei soggetti coinvolti nellazione amministrativa. Non v dubbio, infatti, che lo specifico ruolo ordinamentale attribuito ai privati ed alle loro formazioni sociali sul piano sostanziale riverberi i suoi effetti anche sul piano procedimentale ed amministrativo. Cos, per un verso, lapporto dei cittadini nellambito del procedimento andr valorizzato non solo in termini di mera collaborazione nelladozione dei provvedimenti che incidano direttamente la loro sfera giuridica, ma anche ai pi generali fini della gestione stessa della funzione amministrativa per renderla pi adeguata rispetto agli interessi pubblici perseguiti. La sussidiariet accanto alla solidariet come sentimenti sociali sar una delle rivoluzioni del terzo millennio ed in questo senso le parole ricordate di Kennedy ancora incredibilmente attuali. su quelle parole che la Provincia di Latina ha articolato alcune misure strutturali a sostegno dello sviluppo dei Piccoli Comuni attraverso le quali si dato corpo al concetto di sussidiariet rendendolo vivo. Un quadro organico di coerenze e di strategie al quale riferire opere ed interventi di

Centralit, nellambito dellordinamento giuridico, dellindividuo e delle formazioni sociali ove si svolge la sua personalit

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Sussidiariet
carattere sovracomunale e determinanti per lo sviluppo. Strumenti utili a porre le basi istituzionali, programmatiche e tecniche per mettere la Provincia di Latina in grado di sostenere il ruolo di mediazione, contrattazione e di promozione, ma anche di partecipazione attiva nello sviluppo di iniziative di ampia scala, un processo decisionale fondato sulla riflessione collettiva, sul senso e sulloggetto dellattivit di programmazione nel quale sono stati trasfusi i principi di sussidariet, parteniariato, addizionalit, compatibilit, riconoscendo alle autonomie locali un ruolo di partecipazione, ma anche di diretta responsabilit, alle scelte. utile pertanto sviluppare unattivit di confronto con le singole realt amministrative municipali, la cui autonomia di iniziativa tanto pi sar efficace quanto pi potr contare su unefficace coordinamento e supporto finanziario sovracomunale, per costruire comunemente un orientamento specifico sullinsieme delle azioni necessarie alla definizione dei programmi integrati per la Provincia, esaltando cos quellassunzione di responsabilit e specifica vocazione dellEnte Provincia, come fondamentale riferimento e coordinamento della programmazione dello sviluppo nel territorio provinciale. attraverso il coordinamento, la collaborazione, la sinergia, il dialogo con i 33 Comuni della Provincia che affermeremo la centralit di un modello di governo a rete; vogliamo infatti - partendo dai principi di solidariet e sussidiariet - costruire un concreto governo di area vasta. In questa direzione si annovera con un certo orgoglio il Fondo per lo sviluppo socio-economico dei Piccoli Comuni, una misura attraverso la quale la Provincia nel corso del primo quinquennio ha stanziato milioni di euro per finanziare numerosi progetti di sviluppo e riqualificazione, dei piccoli Comuni della Provincia, per sostenerne la crescita socio-economica. Si tratta di una misura rivelatasi particolarmente efficace e giudicata di grande utilit dai Comuni interessati (sino a 18.000 abitanti). La base dalla quale siamo

Economia sociale per il perseguimento del benessere comune

utile pertanto sviluppare unattivit di confronto con le singole realt amministrative municipali esaltando cos quellassunzione di responsabilit e specifica vocazione dellEnte Provincia come fondamentale riferimento e coordinamento della programmazione dello sviluppo nel territorio provinciale

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Sussidiariet
partiti, e che muover anche lattivit in questa seconda consiliatura, la circostanza che abbiamo dato ai nostri interlocutori (i comuni) lopportunit di indicare le loro priorit e le loro esigenze limitandoci solamente a stabilire i principi e le linee guida che hanno regolamentato il funzionamento del Fondo. Il Fondo per la Progettualit, un fondo di rotazione, messo a disposizione dei Comuni che hanno necessit di realizzare opere ed interventi ma che per lesiguit dei bilanci comunali non hanno risorse umane ed economiche sufficienti per fronteggiare le spese connesse alla progettazione tecnica degli stessi. Attraverso questo fondo ogni Comune pu accedere ad un contributo proprio a copertura di spese di progettazione che dovr essere restituito alla Provincia nei 5 anni successivi. I Protocolli di intesa con i Comuni della Provincia sono stati uno strumento decisivo per il consolidamento di quel rapporto tra Provincia e Comuni del territorio che ha caratterizzato i cinque anni passati. I nostri comuni continueranno ad essere tra gli interlocutori principali per il perseguimento di intenti comuni, attraverso lo scambio di idee e buone pratiche, partecipazione e sostegno economico. LAccordo di Programma per le scuole della Provincia, in tema di formazione scolastica merita certamente un cenno tale progetto che per i risultati ottenuti meritevole di una conferma per il futuro. Attraverso questaccordo la Provincia di Latina, in sinergia con lUSP (Ufficio Scolastico Provinciale), ha sostenuto mediante appositi stanziamenti di bilancio, la realizzazione di numerosi progetti presso tutte le scuole della Provincia di ogni ordine e grado, finalizzati ad implementare la formazione tradizionale ma anche percorsi formativi innovativi, moderni e multiculturali.

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Sussidiariet
La Provincia, un ente strategico

SUSSIDIARIET

lla luce di quanto sinora si fatto e quello che intende ancora farsi nei prossimi cinque anni insieme, appare sin da subito chiaro il ruolo fondamentale di questa Provincia nel contesto delle prospettive istituzionali, a fronte di una serie di prese di posizione che, specie negli ultimi tempi, vorrebbero mettere in discussione lopportunit di mantenere in vita questo ente territoriale, a detta di alcuni, una sorta di inutile carrozzone, troppo costoso, senza un ruolo effettivo. Non mancano, come noto, diverse proposte legislative volte addirittura a sopprimere il riferimento alle province dal sistema istituzionale della Repubblica. Rispetto a queste iniziative - a volte sbrigative e superficiali nellapproccio a questa delicata questione di architettura istituzionale - si ritiene di dover pervenire senza esitazione alcuna a conclusioni sostanzialmente opposte, sia considerando i profili evolutivi dellente provincia nellordinamento italiano, sia a maggior ragione nella prospettiva di una corretta attuazione del quadro costituzionale contenuto nel nuovo Titolo V della Costituzione, che delinea una sorta di via italiana al federalismo e crea i presupposti per una forte semplificazione istituzionale, imperniata sulla chiarificazione del ruolo essenzialmente

La via per unaffermazione concreta

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Sussidiariet

AULA CONSILIARE - Particolare del dipinto di Duilio Cambellotti

amministrativo di comuni e province (o citt metropolitane) rispetto a quello legislativo e programmatorio delle regioni, nellambito di una visione policentrica della Repubblica volta a valorizzare il pi possibile le autonomie territoriali e la ratio della sussidiariet. Orbene, le funzioni delle province sono assai meno esili che in passato: anzi, per molti versi questo ente territoriale diventato lo snodo istituzionale indispensabile soprattutto per i servizi locali a rete e per le funzioni di area vasta, da abbinare a compiti di programmazione socio-economica e di pianificazione territoriale e ambientale, che complessivamente qualificano la provincia come un soggetto di specifica e necessaria valenza istituzionale. Come gi osservato, con la novella costituzionale del 2001 si ulteriormente rafforzato il quadro del policentrismo autonomistico gi sancito nel 1948 su tre livelli istituzionali. In questo contesto la provincia ha avuto un ulteriore esplicito riconoscimento di pari dignit istituzionale rispetto ai comuni e alle regioni, che rappresentano - insieme allo Stato - gli altri elementi costitutivi della Repubblica. A ben vedere questa articolazione del sistema su tre livelli corrisponde certamente ad una tendenza presente nella quasi totalit

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Sussidiariet

AULA CONSILIARE - Particolare del dipinto di Duilio Cambellotti

dei paesi appartenenti allunione Europea, soprattutto di quelli di dimensione territoriale e demografica simile o analoga a quella dellItalia. Con riferimento specifico alla provincia, va rilevato quindi che si tratta di un ente necessario su tutto il territorio nazionale - salvo la variante delle citt metropolitane nelle aree a forte conurbazione (inizialmente non a caso denominate province metropolitane) - con una propria autonomia politica normativa, amministrativa e finanziaria, in grado quindi di realizzare un effettivo governo locale rappresentativo della comunit provinciale. Un primo punto di forza a sostegno della necessariet dellente provincia risiede nella sua configurazione come comunit territoriale: il che rappresenta un dato oggettivo legato ad un substrato socio-politico di appartenenza collettiva unitaria, con una precisa identit. Si tratta di un dato da riconoscere in base anzitutto al principio fondamentale dellart.5 della Costituzione, evitando nel contempo due rischi: da un lato, derive di stampo localistico, che la provincia nel rivestito ruolo deve poter contenere, ponendovi un giusto freno, e frutto nel recente passato di taluni opinabili fenomeni di proliferazione di nuove province, ma dallaltro, anche

Articolo 3 della Costituzione Italiana compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libert e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e leffettiva partecipazione di tutti i lavoratori allorganizzazione politica, economica e sociale del Paese.

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Sussidiariet

AULA CONSILIARE - Particolare del dipinto di Duilio Cambellotti

ipotesi di cosiddetta razionalizzazione dei territori provinciali, che secondo talune prospettive di ingegneria istituzionale dovrebbero essere tutti ripensati in base a criteri ottimali di dimensionamento. Un secondo punto concerne le funzioni della provincia, per le quali deve valere - analogamente ai Comuni - la distinzione costituzionale fra quelle fondamentali, quelle proprie, quelle ulteriormente attribuite dal legislatore statale o regionale, ferma restando la possibilit di autoassunzione di funzioni libere, ossia non istituzionalmente attribuite ad altro soggetto del sistema. indispensabile finalmente puntualizzare sul piano legislativo anche le funzioni provinciali, in una chiave di forte potenziamento coerente con i principi costituzionali sanciti nellart.118, riconoscendo anzitutto le funzioni fondamentali di area vasta, ad opera del legislatore statale. Si deve poi anche aggiungere che la definizione delle funzioni provinciali come funzioni imprescindibili di area vasta deve concorrere in modo determinante a razionalizzare e semplificare lassetto delle funzioni amministrative locali nel sistema, ancorando effettivamente a livello provinciale tutte quelle non di carattere comunale, in modo tale da spostare a livello provinciale gran parte delle funzioni amministrative attualmente allocate (impropriamente) a livello regionale, in sintonia con quanto previsto dal principio dellart. 118 Cost. in

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Sussidiariet

Il gonfalone della Provincia insignito di Medaglia dOro al Merito Civile dal Presidente Ciampi

tal modo verrebbe, da un lato, valorizzato il ruolo essenzialmente legislativo e programmatorio della regione, che risulta particolarmente rafforzato dopo la riforma dellart. 117 Cost., mentre lamministrazione operativa verrebbe spostata sui due enti locali territoriali, dallaltro verrebbe stabilito il necessario presupposto per poter procedere ad un drastico ridimensionamento, se non alla soppressione, di gran parte dei soggetti settoriali dipendenti o strumentali delle regioni e degli enti locali, che attualmente complicano, e non poco, il quadro istituzionale (e i costi) dei soggetti che svolgono funzioni a vario titolo loro affidate dagli enti territoriali. Tutto ci con evidente possibile semplificazione istituzionale e eliminazione di duplicazioni di competenze, uffici e apparati. Altro elemento essenziale del riassetto da operare in attuazione del Titolo V rappresentato dalla connessione tra la riallocazione delle funzioni e la dotazione di risorse di cui gli enti autonomi, e specificatamente le province, devono poter godere per poter esercitare integralmente le funzioni loro attribuite, come prevede la norma chiave del quarto comma dellart. 119 Cost. Su questa base si dovrebbe finalmente realizzare il principio costituzionale dellautonomia finanziaria di ciascun soggetto territoriale del sistema, fondata su risorse proprie, compartecipazioni ed eventuali riequilibri perequativi,

Cessione di sovranit finanziaria tra enti

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Sussidiariet

PROVINCIA DI LATINA - Ingresso della sede di via Costa, 1

secondo una logica che la recente legge delega sul federalismo fiscale n.42/09 sembra avere, almeno in parte, accolto concretamente, tra laltro abbinando i criteri per lattuazione dellart. 119 con una definizione delle funzioni fondamentali degli enti locali e dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali. Ulteriore elemento da sottolineare, sempre stante il quadro costituzionale vigente, riguarda la necessit di configurare gli organi di governo della provincia come direttamente rappresentativi della comunit locale, e quindi non organi di secondo grado, come invece si da taluno ipotizzato, immaginando di far gestire la provincia da organi designati dai consigli comunali o dai sindaci dei comuni ricompresi. In realt, la provincia non pu essere configurata sulla base di una sorta di modello associativo dei comuni, ma come un vero e proprio ente autonomo di governo della comunit provinciale, in grado di effettuare scelte politico-amministrative legate realmente ad una visione unitaria del territorio provinciale, e non frutto di mere mediazioni tra i (sindaci dei) comuni ricompresi nella provincia.

necessario configurare gli organi di governo della provincia come direttamente rappresentativi della comunit locale



Sussidiariet
La via per un rilancio

a quanto si pur in estrema sintesi, delineato scaturisce, in sostanza, il volto di una nuova Provincia non certo caratterizzata da un ruolo e una fisionomia marginale nel riassetto dei sistema istituzionale della Repubblica, ma piuttosto necessaria regista dello sviluppo locale e dei servizi a rete, nonch perno essenziale di una prospettiva di possibile semplificazione istituzionale e di potenziamento complessivo dellamministrazione locale, in sintonia con i principi costituzionali che debbono essere applicati per la riallocazione delle funzioni del sistema amministrativo del nostro Paese. Quindi, una Provincia da qualificare come ente strategico per la definizione e attuazione di politiche locali riguardanti la sostenibilit dello sviluppo socioeconomico, riassetto territoriale e le infrastrutture, la mobilit e il raccordo tra lavoro e formazione, con un ruolo istituzionale non surrogabile in campi decisivi per assicurare effettivit ai principi costituzionali sullautonomia locale. A voler a questo punto tirare le fila delle riflessioni svolte sulle esigenze e prospettive di valorizzazione della nuova Provincia per dare effettivit al disegno costituzionale, ovviamente da sottolineare come sia indispensabile una linea di coerenza nellelaborazione di scelte istituzionali che sono destinate ad avere una portata generale e una tenuta di sistema, al di l delle contingenti maggioranze politiche. necessario dunque puntare sulla specializzazione delle funzioni da allocare presso le comunit pi prossime al cittadino, individuando la Provincia come protagonista della filiera e non invece organismo di secondo grado alla stregua della Conferenza dei Sindaci, magari per rivendicare a livello provinciale pi un primato dei soggetti economici locali che di quelli politici, rappresentativi dellintera collettivit locale interessata affinch si possa valorizzare effettivamente lautonomia locale, rompendo il vecchio schema gerarchico delle istituzioni territoriali statocentrica o regionocentrica, frutto di una cultura della dipendenza nei rapporti tra i vari livelli istituzionali che fra laltro, in netto contrasto con limpostazione policentrica del nuovo art. 114 Cost.

Una Provincia regista dello sviluppo locale e dei servizi a rete nonch perno essenziale di una prospettiva di possibile semplificazione istituzionale e di potenziamento complessivo dellamministrazione locale, in sintonia con i principi costituzionali che debbono essere applicati per la riallocazione delle funzioni del sistema amministrativo del nostro Paese



Sussidiariet
Accompagnare la riforma con percorsi di adeguamento culturale e formativo che debbono concorrere a realizzare un obiettivo cos impegnativo, sia stimolando una corretta impostazione del processo riformatore a livello legislativo, sia essendo in grado di concretare sul piano amministrativo e normativo locale percorsi di autoriforma che siano espressione di unautonomia praticata, e non solo rivendicata

Di qui la necessit, oltre che di accelerare una coerente attuazione del disegno costituzionale volto a rafforzare le responsabilit autonome delle collettivit comunali e provinciali, di accompagnare la riforma con percorsi di adeguamento culturale e formativo che debbono concorrere a realizzare un obiettivo cos impegnativo, sia stimolando una corretta impostazione del processo riformatore a livello legislativo, sia essendo in grado di concretare sul piano amministrativo e normativo locale percorsi di autoriforma che siano espressione di unautonomia praticata, e non solo rivendicata.

Ieri unidea, oggi un obiettivo: una nuova Regione

Articolo 2 della Costituzione Italiana La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili delluomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalit, e richiedelladempimento dei doveri inderogabili di solidariet politica, economica e sociale.

REGIONE DELLE PROVINCE

L
Insieme per costruire dal basso un futuro comune



idea secondo la quale il modo migliore di rendere uno un paese diviso quello di riconoscerne le diversit, rappresenta la sintesi dal quale prende le mosse, trae legittimazione ed assume sostanza il progetto Per la costituzione di una Nuova Regione in luogo dellunica ed ormai non pi rispondente Regione Lazio: un variegato mondo di realt diverse fatte da un lato, dalla metropoli romana con i problemi e le complicazioni di una grande citt, alle prese con grandi numeri, grandi progetti, aspettative ed futuro sicuro; dallaltra parte, i comuni della provincia romana, comuni di confine e capoluoghi di provincia, capofila di 257 municipi, che seppur segnati nellattuale fase di sviluppo economico da una forte difficolt di competere nel mondo dei siste-

Sussidiariet

REGIONE DELLE PROVINCE - Ipotesi grafica della nuova regione

mi produttivi, rappresentano piccole comunit locali, che fanno del Lazio una Regione dei campanili, rappresentando un vero e proprio serbatoio di eccellenza ed un punto di forza della strategia fondata sullo sviluppo della qualit. da questo scenario che sale la pretesa autonomistica, certamente di rottura, che molti dei territori delle Province laziali avanzano nei confronti della supremazia dellambito romano, che non nasce dalla voglia di un secessionismo sterile fine a se stesso e pretestuoso, ma dalla profonda convinzione che un unione forzata come quella che tiene salde, nei confini laziali, le Province di Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo ed i tanti piccoli comuni dellarea romana e la Capitale, non sia pi in grado di garantire alcun futuro ai cittadini ivi stanziati.

La costituzione e le leggi vi accordano dei diritti, sappiateli esigere. Esigete i vostri diritti sempre con fermezza, con dignit. Chiedeteli, esigeteli senza piegare la schiena, senza abbassarvi al pi forte, al pi potente, al politico di turno. Basta con la cultura della quiescenza. Oggi ci vuole la cultura della ribellione, della consapevolezza, della partecipazione, della solidariet, della resistenza. Antonino Caponnetto

DOVE CRESCE IL VALORE PER GLI INTERESSI COMUNI

a garanzia di libert conferita alle diverse collettivit territoriali nel perseguimento e nella gestione di interessi locali, mediante il riconoscimento di una posizione di autonomia in favore dei rispettivi enti esponenziali, UN DIRITTO RICONOSCIUTO E TUTELABILE.



Sussidiariet
I Governi che si sono succeduti nellamministrazione della Regione Lazio, a prescindere dalla loro interpretazione politica, hanno disatteso questi capisaldi costituzionali, negando ai tanti territori, fuori dallarea romana AUTOREGOLAMENTAZIONE, AUTONOMIA, RISPETTO E PARI DIGNIT. Il principio autonomistico non deve consistere solo in una risoluzione di intenti, ma deve essere elevato a principio fondamentale dellordinamento, che deve riconoscere e promuovere le autonomie ed il decentramento, adeguando la sua legislazione a tali principi e metodi. Le differenze che da tempo hanno tenuto insieme le Province del Lazio quali Latina, Rieti, Viterbo e Frosinone sono divenute oggi tanto pi evidenti quanto deflagranti, sino a che LUNO non pi in grado di garantire pari dignit ed adeguata rappresentativit agli enti esponenziali che allinterno di confini, predefiniti ed imposti, amministrano la loro quotidianit. La proclamazione dunque di maggiore autonomia e dignit nelle forme consentite, rappresenta una richiesta condivisibile, in quanto costituisce per i cittadini a cui queste Province, danno voce garanzia di democrazia e di libert. Una autonomia che va intesa non soltanto come un fine, ma anche e soprattutto come un mezzo per riconoscere il valore delle singole persone ed assicurare la loro realizzazione attraverso la partecipazione alla vita sociale. Nellidea di autonomia, quella autonomia che questo progetto tende a realizzare, vi sempre un principio di autogoverno sociale che motiva la costituzione di questa nuova Regione in quanto necessaria a vivificare la partecipazione sociale, a rendere effettiva, cio, la libert dei singoli e dei gruppi sociali, come presenza attiva nella gestione di amministrazioni comuni, che allinterno dei confini laziali non pi realizzabile.

La carta costituzionale ci abilita alla realizzazione di una maggiore autonomia e rispetto in quanto lordine ivi definito non fotografa un momento fisso ed immobile, descrivibile come una cosa ordinata staticamente, ma disegna un sistema dinamico dove tutto pu cambiare di significato nel momento in cui lordinamento si apre a nuovi valori, a nuove esperienze,raccogliendo le istanze e quelle differenziazioni che fanno sopravvivere lunitariet del paese.

UNA CULTURA CHE NON SI ARRENDE

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uel che rende necessaria la istituzione di una nuova Regione la opportunit di sostanziare lautonomia di cui questi territori hanno bisogno, attraverso il riconoscimento della potest di produrre norme giuridiche che, con lo stesso valore ed efficacia di quelle emanate dallo Stato, contribuiscono a costituire un ordinamento proprio dellente che le produce, dirette, pensate ed indirizzate al territorio che le invoca in quanto espressione prima di autogoverno. Solo attraverso la istituzione di una regione nuova possibile garantire

Sussidiariet

ROMA - Veduta della citt

ai territori laziali i caratteri dellautonomia, dellautarchia, del decentramento istituzionale amministrativo, del semplice decentramento territoriale e soprattutto della capacit di porre norme giuridiche, esplicando una propria azione politica. Quellazione politica che promana oggi la Regione Lazio, ma che non rispecchia pi i voleri di territori troppo lontani a Roma, che non rappresenta pi n storicamente, n socialmente, n tantomeno economicamente quelle popolazioni troppo lontane dal pensiero cosmopolita e dalla interattivit globale che caratterizza Roma ed il suo hinterland. Non una critica questa, ma solo una presa di coscienza che muove dal dato fattuale, che stigmatizza una distanza di vedute e di fondo che priva i territori delle Province laziali di adeguata rappresentativit e potere di darsi una regolamentazione che tenga conto di necessit ed di esigenze proprie. Oltrech alla impossibilit di autoregolamentarsi, la spinta che carica listanza di istituire una nuova Regione la carenza sempre pi estesa della rappresentativit, che dovrebbe assicurare una reale corrispondenza tra la volont normativa propugnata dalla Regione e gli interessi sostanziali della comunit stessa. Essa si concretizza nella elezione diretta degli organi dellente da parte della comunit territoriale di riferimento, autonomia organizzatoria, per cui il suo indirizzo politicoamministrativo dovrebbe derivare dalla intera comunit, e non da una sola parte ancorch questultima sia essa a conti fatti la maggioranza della propria comunit. La Regione un ente autonomo non per il fatto che sia elevata a

E giunto il momento di intraprendere un percorso per convincere gli indecisi, far venire dubbi ai convinti ed estendere un idea, farla crescere, alimentarla con le aspettative di tutti, con la partecipazione di chi vuole, pretende ed chiede un futuro possibile.



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persona giuridica, ma solo quando in questa persona giuridica sia organizzata in maniera autonoma e libera la vita locale, e vi sia autogoverno dei governati e la volont e lazione di questo ente sia rispondente ai principi e alle direttive prevalenti tra gli uomini che vivono su quel territorio. Lo spirito dunque che anima questa proposta dato dalla consapevolezza che principi come quelli costituzionalmente garantiti siano venuti meno o comunque si siano gravemente affievoliti sotto la spinta di interessi, pure validi e legittimi, che non possono pi essere condivisi da comunit troppo diverse, troppo lontane per spirito, potenzialit, risorse e aspettative.

UN REGIONALISMO SOSTENIBILE

La libert come tutti i beni della vita, come tutti i valori, non qualcosa che si pu conquistare una volta per sempre, ma necessita un lavorio costante, di cure ed attenzione, di conservazione attraverso lo sforzo di ogni giorno e partecipazione di tutti.

i guarda alla costituzione di un Regionalismo sostenibile quale riferimento per gruppi territoriali ossia come struttura che esprime interessi di popolazioni stanziate sul territorio. Si vuole disegnare un nuovo soggetto attributario della funzione di indirizzo politico ove vi ritroviamo in nuce il concetto di potere governativo e, a risalire, lelemento fondante della funzione di governo: il potere di autoregolamentarsi, il potere di rappresentare concretamente istanze provenienti dal territorio, di esercitare politiche fiscali appropriate che si traducano in servizi ed utilities per le comunit che hanno contribuito direttamente a crearle, che costruiscano un futuro paritario, possibile tagliato e calibrato sulla struttura e le potenzialit del territorio. avvertito ormai il timore di sperequazioni territoriali nel godimento di diritti fondamentali e nei contenuti dei servizi che la Regione Lazio non offre pi in maniera uniforme ed equa su tutto il territorio. Questo sentimento ci porta a valutare soluzioni radicali: un processo evolutivo che impone una separazione per non morire schiacciati dal peso, pur anche legittimo, di una realt troppo diversa da quella dei nostri territori. Il potere di autodefinizione dei fini per le comunit lontane da Roma venuto a mancare quasi del tutto, ora si sopravvive allinterno di governi per noi magri, compromessi da forme di coordinamento preventivo che non ci comprendono e ci escludono. Un esempio di prassi governativa, che prescinde



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dal pensiero politico, ma parimenti indirizzate ad una puntuale delimitazione delle attribuzioni degli enti concorrenziali nellambito delle materie devolute ovvero, e pi in generale, dirette allimposizione di generici o specifici poteri di supremazia, ivi compreso luso della leva fiscale. Questo progetto apre una via allinnovazione e allevoluzione, ad una autoriforma nei termini in cui si detto sopra che possa stimolare il processo rquel processo riformatore che porter a rivalutare il ruolo delle province laziali ed a superare il la gerarchia regionocentrica che mortifica lautonomia policentrica fissata dallart.114 Cost.

INSIEME PER COMPETERE: LATINA - FROSINONE, LA CONDIVISIONE INFRAPROVINCIALE

l percorso verso la realizzazione di un nuovo assetto istituzionale passa per un rinnovo e ripensamento dei rapporti con le altre Provincie del Lazio, segnatamente a quella di Frosinone pi vicina ma certamente maggiormente in linea con i numeri della Provincia di Latina. Lobiettivo che muover lapertura al dialogo dovr essere finalizzato al perseguimento di politiche comuni in tema di lavoro, economia, turismo, agricoltura e scambio culturale. Ci che ci si auspica attraverso una collaborazione pi intensa tra Provincia di Latina e Provincia di Frosinone che la fragilit delluna possa diventare ricchezza per laltra e viceversa: nel senso che a fronte delle esperienze proprie a ciascun ambito si possano valorizzare, attraverso un interscambio, le potenzialit a discapito della crisi, della flessione economica e della congiuntura ancora in fieri. Si pensi, ad esempio, al lavoro e alla occupazione, linterscambio lavorativo in esubero in Provincia di Latina pu sopperire alla mancanza di risorse locali del Frusinate o ancora produzioni della Provincia di Frosinone trovare sbocchi commerciali nella nostra Provincia. Quanto sopra nellintento di allargare la rete istituzionale, per creare condizioni migliori a beneficio di attrattivit e competitvit dei territori.



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Lanima della nostra Provincia

PROVINCIA DI LATINA - La sede di via A. Costa

uesta consiliatura rinnova il suo impegno verso i cittadini, proponendo una nuova squadra, fatta di volti nuovi, ma anche riconferme a segnare la continuit del progetto avviato.
CONSIGLIO PROVINCIALE
Michele Forte (Presidente) UDC Luigi Parisella (PDL) Gino Corato (PDL) Giovanni Secci (PDL) Salvatore De Meo (PDL) Renzo Scalco (PDL) Carmine Cosentino (PDL) Massimo Bortolameotti (PDL) Franco Taddeo (PDL) Maria Teresa Amici (Candidato Pres. non eletto) Eligio Tombolillo (PD) Mauro Visari (PD) Rossano Alla (PD) Umberto Macci (Candidato Pres. non eletto) Claudio Di Matteo (PDL) Vincenzino Palumbo (PDL) Enrico Della Piet (PDL) Paolo Graziano (PDL) Silvano Spagnoli (PDL) Benedetto Assaiante (UDC) Pasquale Fusco (UDC) Claudio Cardogna (Lista Cusani) Mauro Carturan (Lista Cusani) Enzo Eramo (PD) Mario Cassoni (PD) Salvatore Di Maggio (PD) Enzo Polidoro (IDV) Mauro Sasso (Nuova Area) Fausto Nuglio (Rif. Comunista - Sin. Europea)

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Domenico Guidi (Candidato Pres. non eletto)

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LA GIUNTA
LAVORI PUBBLICI - Vicepresidente Salvatore De Monaco PROMOZIONE CULTURALE BENI ARCHEOLOGICI, STORICI E MONUMENTALI, POLITICHE SOCIALI, PER LA FAMIGLIA E PER LIMMIGRAZIONE Fabio Bianchi AGRICOLTURA E ZOOTECNIA CACCIA E PESCA, PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE PRODUZIONI AGRICOLE LOCALI, EDILIZIA SPORTIVA Enrico Tiero POLITICHE DELLA SCUOLA Giuseppe Schiboni SVILUPPO ECONOMICO E OSSERVATORIO STATISTICO, TUTELA DEI CONSUMATORI, LOTTA ALLUSURA, CRISI AZIENDALI Silvio DArco ATTIVIT PRODUTTIVE, SPORTELLO UNICO DELLE IMPRESE, INNOVAZIONE TECNOLOGICA DEL SISTEMA PRODUTTIVO DELLE IMPRESE, SEMPLIFICAZIONE Domenico Capitani BILANCIO, FINANZE E PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Eleonora Zangrillo PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED URBANISTICA, POLITICHE DELLA MOBILIT Fabio Martellucci AMBIENTE E QUALIT DELLA VITA Gerardo Stefanelli FONDI U.E. GRANDI OPERE, DECENTRAMENTO, RAPPORTI CON I COMUNI, AFFARI GENERALI, SOCIET PARTECIPATE, CENTRI STORICI Marco Tomeo

LE DELEGHE SPECIALISTICHE

el segno della continuit le deleghe monotematiche afferenti a temi non tradizionali, problematiche di un certo rilievo che richiedono una attenzione unidirezionale e concentrata al fine di apprestare loro un approccio sistemico che dia risposte, soluzioni immediate. Lavvio di questo nuovo corso la scorsa Consiliatura ha mostrato gradimento presso la comunit e riscontri in termini di obiettivi e di risultati. Pertanto accanto a quelle sperimentate negli anni passati, si aggiungono le nuove deleghe a completare il quadro dazione:

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LE DELEGHE
PARI OPPORTUNIT SICUREZZA STRADALE PROTEZIONE CIVILE SICUREZZA SOCIALE ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO TERZA ET VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI LOCALI, MARKETING TERRITORIALE E PROMOZIONE TERRITORIALE RELAZIONI E RAPPORTI CON LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE E PER IL TEMPO LIBERO TUTELA ANIMALI POLITICHE GIOVANILI INFANZIA AUTOSTRADE DEL MARE SICUREZZA ALIMENTARE DIRITTI CITTADINI CON ABILIT DIFFERENZIATE RISORSA INTERCULTURA GRANDI EVENTI AREE PROTETTE E MONUMENTI NATURALI PORTUALIT IMPRESA FEMMINILE E TERZO SETTORE PERCORSO DI SENSIBILIZZAZIONE SUI MESTIERI A RISCHIO DI ESTINSIONE RILEVAMENTO E DINAMICHE DEI BISOGNI SOCIALI PER ORIENTARE LE RISORSE DA INVESTIRE NEL SOCIALE SANIT INNOVAZIONE TECNOLOGICA POLITICHE DEL TURISMO UNIVERSIT SICUREZZA SUI LUOGHI DEL LAVORO GEMELLAGGI NUOVO ASSETTO ISTITUZIONALE REGIONALE E RAPPORTI CON LE PROVINCE E I COMUNI DEL LAZIO EDUCAZIONE COMPORTAMENTALE, DIFESA PERSONALE ED ATTIVIT ANTIBULLISMO RISORSA MARE ISOLE PONTINE CICLO DELLE ACQUE MICROCREDITO ENERGIE RINNOVABILI RAPPORTO CON IL MONDO DELLA COOPERAZIONE AGRICOLA DIRITTI DEGLI STUDENTI CON ABILIT DIFFERENZIATE DEMATERIALIZZAZIONE DELLENTE INNOVAZIONE E QUALIT NEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE DIFESA DEL SUOLO POLITICHE PER IL RISPARMIO ENERGETICO MONTI LEPINI TRA TRADIZIONE E NUOVO SVILUPPO VIE DI COMUNICAZIONE ALTERNATIVE, PISTE CICLABILI, PEDONALI E NAVIGABILI



VALORIZZAZIONE PATRIMONIO ARTISTICO E STORICO PROVINCIALE

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LORGANIZZAZIONE DELLA PROVINCIA

PROVINCIA DI LATINA - La sede centrale in via A. Costa, 1

l personale lorganizzazione dellente Provincia. Esso rappresenta infatti il fattore pi importante dellorganizzazione. Il modo in cui i componenti dellorganizzazione interagiscono tra di loro e gestiscono le risorse disponibili determina il successo dellorganizzazione. Rispetto, dialogo, responsabilizzazione (empowerment) e un ambiente sicuro e sano sono elementi fondamentali per assicurare limpegno e la partecipazione del personale nel perseguimento delleccellenza. Per realizzare le sue politiche e strategie e assicurare lefficace operativit dei suoi processi, lEnte intende organizzare, gestire, sviluppare e valorizzare le competenze e il potenziale del proprio personale a livello sia individuale che collettivo.



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Nel tentativo di adeguare la macchina amministrativa al nuovo volto disegnato dalle riforme che hanno rivoluzionato lagere pubblico, la Provincia di Latina ha avviato un articolato processo di investimento sulle qualifiche professionali presenti presso la struttura, al fine di fornire nuove motivazioni e stimoli mediante la loro valorizzazione, riqualificazione e formazione, ispirata evidentemente a criteri meritocratici e trasparenti, tali da agevolare il superamento dellatrofia che affligge lintera struttura dellente, ribadendo la effettivit del metodo di gestione per obiettivi, per sviluppare la logica di partecipazione e condivisione, di incentivo ai meriti, diffondendo una cultura della responsabilit che sostituisca al concetto di mero adempimento il concetto di risultato. Diversi gli strumenti adottati in tema di personale e risorse umane, un quadro complesso di interventi tesi a mettere in atto le politiche secondo le indicazioni sinora ribadite, nellintento di restituire dignit ed orgoglio professionale agli oltre quattrocento dipendenti provinciali, mobilitandoli attorno allobiettivo di una maggiore qualit del servizio offerto ai cittadini. La speranza che ha motivato gran parte dei provvedimenti adottati quella di poter recuperare parte dello spirito di iniziativa e di squadra, dei quali una amministrazione vincente, proiettata verso un processo di riaffermazione sul territorio non pu assolutamente prescindere. La ripresa delle politiche della concertazione ci consente oggi di affrontare il tema della gestione delle risorse umane con pi serenit contando sul rapporto con le rappresentanze sindacali che ha contribuito alla condivisione con il personale operante nellEnte degli obiettivi che ci stiamo proponendo di perseguire, permeati dallorgoglio della qualit dei servizi pubblici provinciali su cui fondare una ritrovata e rinnovata immagine della istituzione provinciale, da valorizzare piuttosto che decretarne come si discute la sua soppressione. Gli obiettivi per il futuro andranno ad incidere sul miglioramento quantitativo e qualitativo del rendimento professionale del personale, che dovr sfruttare gli investimenti che la Provincia intende garantire in ordine alla formazione delle categorie professionali, sul loro costante aggiornamento alla normativa in continua evoluzione assicurando una dotazione strumentale allavanguardia, macchine moderne e veloci, strumenti informatici capaci di ridurre tempi e costi. 

Metodo di gestione per obiettivi, per sviluppare la logica di partecipazione e condivisione, di incentivo ai meriti, diffondendo una cultura della responsabilit che sostituisca al concetto di mero adempimento il concetto di risultato

Recuperare parte dello spirito di iniziativa e di squadra, dei quali una amministrazione vincente, proiettata verso un processo di riaffermazione sul territorio non pu assolutamente prescindere

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UN NUOVO STATUTO

partire dalla riscrittura dello Statuto provinciale, la carta fondamentale dellEnte, sar possibile abbandonare la normazione-tipo, proposta a ridosso delle prime modifiche istituzionali e sperimentare percorsi propri, diversi ma soprattutto frutto di esperienze personali dellEnte capaci di mostrare il vero volto della Provincia di Latina.

REGOLAMENTAZIONE CHIARA

seguire la normazione di rango regolamentare. infatti intendimento dellente puntuare attraverso regolamenti aggiornati e conformi alla normativa vigente la propria attivit, settorialmente perseguita in ciascun ambito di competenza dellEnte. Un compendio che abroghi il superfluo, ricomponga le incongruenze fra passato e futuro, che organizzi il lavoro dellEnte in termini di efficienza, efficacia, razionalit, e speditezza adottando ogni presidio utile a raggiungere il cittadino, con tutti i mezzi che le-gov ci mette a disposizione ad annullare le distanze tra lEnte e lutente.

Sburocratizzazione: semplificare i procedimenti amministrativi

INNOVAZIONE E TRASPARENZA

nsieme al cambiamento organizzativo e alle nuove competenze, le-government aiuta a migliorare i servizi pubblici e i processi democratici e a rafforzare il consenso attorno alle politiche pubbliche. Le-government viene considerato in grado di migliorare unamministrazione e renderla pi efficiente. Pu migliorare lo sviluppo e limplementazione del-



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le politiche pubbliche e aiutare il settore pubblico a contemperare interessi potenzialmente conflittuali di miglioramento dei servizi e di risparmio delle risorse.
Recuperare parte dello spirito di iniziativa e di squadra, dei quali una amministrazione vincente, proiettata verso un processo di riaffermazione sul territorio non pu assolutamente prescindere

La profonda trasformazione avvenuta nel campo dellInformation and Communication Technology (ICT) ha dato avvio alla costruzione di una societ dellinformazione al passo con i tempi e con le esperienze in atto negli altri Paesi, soprattutto europei.
Libro_ITA_1OK.qxd Essenziale in tale 9-05-2007 16:17 Pagina 1 processo le-government, strategia politica di intervento, che coinvolge ed attraversa lintera amministrazione pubblica, imponendo un ripensamento globale del modo di fare amministrazione sia nel rapporto fra enti sia, e soprattutto, nei confronti di cittadini ed imprese.

Nella visione di e-government lutente finale centrale e fruisce di contenuti e servizi che lamministrazione nel suo complesso eroga, attraverso una rete decentrata e capillare di sportelli fisici e virtuali. I servizi possono essere forniti nella misura in cui esiste alle spalle una solida rete di sostegno fatta di enti che cooperano al processo di creazione ed erogazione del servizio.

VERSO IL SISTEMA NAZIONALE DI E-GOVERNMENT LINEE STRATEGICHE

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E-GOVERNMENT - Servizi volti a migliorare lefficienza della Pubblia Amministrazione

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Le nuove tecnologie dellinformazione contribuiscono a realizzare il nuovo modello istituzionale fondato sulla centralit del cittadino, come beneficiario di servizi, e sulla cooperazione tra le amministrazioni pubbliche nei diversi livelli di governo del territorio, favorendo un processo di aggregazione e di coordinamento degli enti locali, soprattutto quelli di piccola dimensione, attraverso progetti condivisi e associati e rafforzando lofferta di progetti trasversali. La rete degli enti locali e dei loro territori diventa elemento di partecipazione, formazione e condivisione di idee, scelte di attuazione e consolidamento di progetti che possono trasformare, per il cittadino e limpresa, lamministrazione pubblica del territorio in un interlocutore realmente integrato ed unitario.
Avvicinare i servizi in favore del cittadino per una maggiore partecipazione alla gestione della res pubblica

IL DOVERE DI INFORMARE

a Provincia intende fornire al cittadino strumenti idonei per essere a conoscenza e partecipare attivamente alla gestione democratica dellindirizzo amministrativo. Al fine di consolidare la consapevolezza di questo ruolo

SITO INTERNET - www.provincia.latina.it



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attivo occorre essere informati sulle attivit dellEnte. Affiancano questi nuovi obiettivi quelli gi consolidati la scorsa consiliatura che, in collaborazione con lUniversit di Roma la Sapienza, ci ha condotto alla creazione del nuovo sito web istituzionale www.provincia.latina.it, conforme alla normativa italiana e internazionale, che risponde ai requisiti di accessibilit, usabilit e trasparenza, al potenziamento della comunicazione istituzionale con la creazione della newsletter trasmessa a tutte le categorie produttive della Provincia, alla diffusione del periodico Provincia Latina edito dallEnte e diffuso in 30.000 copie, quale occasione di approfondimento delle tematiche amministrative di maggiore attualit, alle sezioni dedicate allattivit della Provincia di Latina e aggiornate in tempo reale della pag. 550 del Televideo Rai 3 Lazio e sul sito www.rai.it. Unintegrazione giusta e doverosa dei mass media esistenti perch linformazione istituzionale un diritto del cittadino. Prossimo obiettivo sar quello di trasmette on line i lavori del Consiglio provinciale per agevolare e migliorare la partecipazione dei cittadini e rendere ancor pi trasparente il suo operato.

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PROVINCIA SOLIDALE

Trimestrale della Provincia di Latina

Anno II n 5 - III trimestre 2008 www.provincia.latina.it



PROVINCIA LATINA - Pubblicazione trimestrale edita dalla Provincia di Latina

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IL NOSTRO OBIETTIVO
Dare avvio ad una autoriforma che ci porti a ridisegnare i confini istituzionali della Regione che deve governarci Rivendicare tutte le funzioni delegate affinch la Provincia sia in grado di esercitare le competenze che le sono riconosciute per legge Aprire la partecipazione della collettivit provinciale ai processi decisionali dellEnte Diffondere la cultura della responsabilit e del risultato premiando i dipendenti virtuosi Modernizzare lazione amministrativa, uniformarla a standards qualitativi da poter certificare Informare il cittadino per renderlo edotto e capace di interagire con lente in modo consapevole ed indipendente

Anno II- numero 19 | 13 aprile 2009 |Supplemento al periodico Provincia Latina Direttore editoriale Arnando Cusani | Direttore responsabile Everardo Longarini

NEWSLETTER

PROVINCIA LATINA

Anno II- numero 13 | 2 marzo 2009 |Supplemento al periodico Provincia Latina Direttore editoriale Arnando Cusani | Direttore responsabile Everardo Longarini

NEWSLETTER
Provincia di Latina

PROVINCIA LATINA

LOdg trasmesso al ministero delle Attivit Produttive e alla Regione Lazio

COMPENDIO AL CONSIGLIO PROVINCIALE


Seduta monotematica sulle turbogas di Aprilia e Pontinia
Editoriale
di Everardo Longarini Agli sproloqui e alle incapacit politiche di Piero Marrazzo non riusciamo proprio ad abituarci e devo confessare neanche a venirne a capo. Non passa giorno che limpareggiabile governatore della Regione Lazio non ne spari o combini una delle sue. Dal suo pulpito di via Rosa Raimondi Garibaldi, in collaborazione delle sue truppe scelte mitraglia annunci di tutti i generi e natura, con una convinzione tale che a crederci alla fine rimarr soltanto lui.
continua a pagina 2 La sede della Provincia di Latina in via Costa, 1

ALLA BIT PER LA PROMOZIONE DEL TURISMO PONTINO


Intervista al Presidente Armando Cusani

MECCANO

i tenuto in settimana la seduta monotematica del consiglio provinciale sulle centrali turbogas di Aprilia e di Pontinia. In apertura il presidente del consiglio sen. Michele Forte ha

chiesto un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime del crollo della chiesetta di Prossedi e del terremoto in Abruzzo.
a pagina 2

uattro giorni per mettersi in mostra di fronte a non meno di centocinquantamila mila visitatori provenienti da ogni parte del mondo (lo scorso anno da 146 Paesi). E lavventura

della Bit, la Borsa italiana del Turismo nostrano che andata in scena a Milano dal 19 al 22 febbraio.
continua a pagina 2

La Provincia anticipa 175.000 euro


a pagina 5

UNA GESTIONE DA RECORD


Se rieletti, referendum per una Regione delle Province
Aeroporto: Viterbo inizia la questua
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Primo bilancio di fine mandato

LA NAUTICA PONTINA AL BIG BLU DI ROMA


Prevista unaffluenza di 200.000 visitatori

TERREMOTO

Cordoglio per i familiari delle vittime del sisma


a pagina 4 a pagina 3

Ato 4 informa
a pagina 8 a pagina 5

NEWSLETTER - Diffusione telematica a tutte le categorie produttive e agli interessati



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Mobilit sociale Benessere sociale Sicurezza sociale Una mano tesa alle diversit La lotta alle nuove povert Nel segno della Cultura Lo sport in ogni Comune Politiche giovanili

Solidariet

A
Il riconoscimento della sovranit popolare esalta la funzione fondamentale che ogni individuo, singolo o associato, deve svolgere per concorrere al bene collettivo, alla promozione dei valori fondamentali della democrazia e alla crescita della societ

ccanto alla sussidiariet si pone la solidariet quale ulteriore capisaldo chiamato ad ispirare le politiche di questa Provincia e dal quale emerge con vigore la centralit della persona e degli ambiti sociali nei quali questa svolge la sua libera espressione, e che impongono allEnte di perseguire limpegno che la nostra Repubblica ha assunto di rimuovere gli ostacoli alla libert di espressione di ogni persona e del dovere e la responsabilit di ciascuno di contribuire al progresso della societ. Queste le basi su cui poggia questo programma di governo, nella convinzione che il bene comune non sempre coincide con linteresse pubblico ma con esso deve rappresentare un unicum inscindibile per il perseguimento dellinteresse superiore del benessere della collettivit. Non possiamo e non dobbiamo nasconderci dietro parole ed assiomi che non producono alcun valore, ma realizzare fatti e dare sostanza ad azioni tese a rendere concreta questa nuova socialit, ribadire forte e chiara la scelta verso la libert e la responsabilit di ogni cittadino, di ogni sua forma sociale organizzata: solo questo, insieme al riconoscimento della sovranit popolare, esalta la funzione fondamentale che ogni individuo, singolo o associato, deve svolgere per concorrere al bene collettivo, alla promozione dei valori fondamentali della democrazia e alla crescita della societ. E questo, se vogliamo, uno dei punti culturali e politici da riequilibrare nellattuazione che stata data ai principi fondamentali che i Costituenti ci hanno affidato affinch i singoli possano trovare nuovi canali per partecipare alla



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vita democratica. Superata la fase dei proclami occorre ora ripensare a rinnovate forme di coinvolgimento dei cittadini alla vita dellintera Provincia nel contesto regionale cos come delineatosi in questi ultimi mesi, che facciano leva sullassunzione di precise responsabilit, e che attuino un processo di trasferimento verso il basso attraverso luso di procedure moderne e trasparenti in forza delle quali quote di attivit, di responsabilit, passino dal sistema regionale alle organizzazioni pi vicine ai cittadini, alle associazioni dei diversi settori. Lazione della regione secondo il nuovo ordine costituzionale deve avere solo carattere di orientamento, di stimolo, di supplenza e di integrazione: perch loggetto naturale di qualsiasi intervento della societ stessa quello di aiutare in maniera suppletiva il corpo sociale, non gi di schiacciarlo dallalto o sostituirlo. Scopo di una Provincia sussidiaria di sostenere le articolazioni sociali e, con esse, i cittadini nelle loro disponibilit e capacit di sviluppare iniziative proprie e a compiere sforzi per migliorare le loro prestazioni. Lorizzonte della solidariet delinea dunque un modo di concepire la res publica, completamente diverso dal precedente: non pi una rigida separazione tra enti pubblici e cittadini, tra amministratori ed amministrati, ma, al suo posto, una collaborazione tra i due poli verso un medesimo obiettivo, il progressivo miglioramento dei servizi e, congiuntamente, una completa attuazione dei diritti e delle libert sociali contenute in Costituzione, una responsabilizzazione maggiore nella lotta al superamento degli ostacoli che si frappongono alla piena realizzazione dellindividuo nel contesto familiare, lavorativo, sociale.

Lazione della regione secondo il nuovo ordine costituzionale deve avere solo carattere di orientamento, di stimolo, di supplenza e di integrazione: perch loggetto naturale di qualsiasi intervento della societ stessa quello di aiutare in maniera suppletiva il corpo sociale, non gi di schiacciarlo dallalto o sostituirlo

La solidariet espressione della libert, elemento di partecipazione e condivisione sociale e fattore di coesione tra le diverse componenti della societ

Mobilit sociale
La giustizia e lequit richiedono che la mobilit, assolutamente necessaria in uneconomia in sviluppo, sia regolata in modo da evitare che la vita dei singoli e della loro famiglie si faccia incerta e precaria

a giustizia e lequit richiedono che la mobilit, assolutamente necessaria in uneconomia in sviluppo, sia regolata in modo da evitare che la vita dei singoli e della loro famiglie si faccia incerta e precaria. La mobilit oggi un nuovo e determinante fattore di stratificazione sociale nellera della globalizzazione.



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Nei prossimi anni la sfida si svilupper tra chi sar impegnato a far avanzare i processi di inclusione guardando anche alle prossime generazioni, costituite in parte considerevole da giovani nati in Italia da famiglie di migranti. La prossima sfida sar immaginare unidea nuova di cittadinanza. Se libert, giustizia, diritti e doveri, equit e responsabilit sociale sono valori cui deve rifarsi una moderna idea di cittadinanza democratica, necessario realizzare politiche capaci di andare oltre la logica da permesso di soggiorno, per costruire il passaggio dalla tolleranza alla integrazione sociale.
Lauspicio e lobiettivo che ci si propone con le politiche messe in campo persegue lidea di operare un giusto contemperamento degli interessi contrapposti. Da un lato, sicurezza sociale, vivibilit del territorio, dallaltra accoglienza, solidariet, bisogno di integrazione operando una mediazione tra accoglienza e respingimenti

Lauspicio e lobiettivo che ci si propone con le politiche messe in campo persegue lidea di operare un giusto contemperamento degli interessi contrapposti. Da un lato, sicurezza sociale, vivibilit del territorio, dallaltra accoglienza, solidariet, bisogno di integrazione operando una mediazione tra accoglienza e respingimenti. Solo cos sar possibile giungere ad una reale valorizzazione delle diverse culture che punti sullaffermazione dei diritti e dei doveri, fra cui quello di partecipare alla vita pubblica del territorio. A tal fine, la Provincia di Latina intende dotarsi degli strumenti affinch i nuovi cittadini possano esprimere una partecipazione formale e sostanziale alla vita della nostra comunit affinch diventino presto cittadini della nostra Provincia.



PROVINCIA LATINA - Politiche per favorire lintegrazione

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IL NOSTRO OBIETTIVO
Raccogliere, elaborare ed analizzare dati ed informazioni qualiquantitative, in tema di immigrazione e controllo dei flussi migratori nella Provincia Diffondere una cultura dei diritti di partecipazione e rappresentanza Sostenere e coordinare la creazione della Consulta provinciale degli immigrati Promuovere lintegrazione scolastica e formativa dei bambini e degli adolescenti stranieri Promuovere servizi che facilitino inserimenti lavorativi in tempi brevi, compatibili con la normativa in vigore, realizzando azioni formative mirate ai profili pi richiesti dalle imprese Attivare un servizio dedicato e specializzato per gli stranieri che vogliono avviare iniziative dimpresa Riconoscimento del valore sociale e del ruolo svolto dei nostri emigrati

Benessere sociale

a salute dei cittadini non solo un diritto da considerare in termini esclusivamente sanitari, ma qualcosa di pi da considerare sotto altri e diversi fattori che inevitabilmente la condizionano: fisici, sociali, economici ed ambientali sino agli stili di vita ed ai comportamenti oltre che per la dotazione di servizi in una comunit. Orbene la salute nel senso ampio di benessere psico-fisico e di una vita di qualit, individuale e collettiva, essenziale per la crescita di un territorio nelle sue articolazioni amministrative. Del resto non pu recarsi in dubbio quanto la competitivit di un territorio ha, infatti, come



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componente fondamentale la qualit sociale: dunque sviluppo economico e salute sono in stretta correlazione tra loro. Di qui limpegno della Provincia di costruire politiche di welfare che promuovano la salute nella accezione lata del termine, quale tema centrale delle nostre politiche pubbliche, valutando gli effetti che le decisioni politiche hanno sulla salute dei cittadini. Il nostro obiettivo di costruire un welfare a misura di cittadino per un diritto alla salute come punto di riferimento per tutte le politiche amministrative e trasversalmente a tutte le scelte che comportino elementi di costo e di valore in termini di qualit della vita. Costruzione da fare insieme: pubblico, privato, terzo settore e volontariato. Il ruolo della Provincia, in questo orizzonte, di essere punto di riferimento politico ed organizzativo per la produzione, il coordinamento, il sostegno, la promozione di azioni e iniziative mirate a diffondere una nuova cultura della salute e ad aumentare il benessere della popolazione. Ci, infine, ci permette di cogliere lopportunit di declinare in modo innovativo il tema crescente tra i cittadini della partecipazione, poich la centralit della salute presuppone appunto il coinvolgimento di tutte le componenti pubbliche e private di una comunit. La nostra idea di sanit corrisponde a un sistema sanitario pubblico e solidaristico che conserva i principi cardine delluniversalit e dellequit, fondato sulla richiesta di libert di scelta e sulle aspettative che provengono dai cittadini: un servizio sanitario che preveda alta qualit e appropriatezza delle cure e dellassistenza, efficienza nelluso delle risorse, accessibilit delle prestazioni in ogni punto del sistema, responsabilit diffusa in coerenza con il principio di sussidiariet per valorizzare le potenzialit di iniziativa della societ civile. Per rispondere con efficacia a bisogni di salute che cambiano e alle trasformazioni sociali in essere, poniamo al centro della nostro programma di governo della SANIT PROVINCIALE alcuni temi e obiettivi, che riteniamo fondamentali e che vogliamo perseguire nonostante la sanit in senso stretto non faccia parte delle nostre competenze dirette. A tali fini, la Provincia realizza azioni ed interventi di promozione e sostegno del sistema universitario territoriale diretti a favorire lo sviluppo, la crescita e limplementazione delle attivit universitarie e tesi ad assicurare una maggiore qualificazione culturale del territorio pontino amplificandone risorse e le potenzialit.

Il nostro obiettivo di costruire un welfare a misura di cittadino per un diritto alla salute come punto di riferimento per tutte le politiche amministrative e trasversalmente a tutte le scelte che comportino elementi di costo e di valore in termini di qualit della vita. Costruzione da fare insieme: pubblico, privato, terzo settore e volontariato.

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Solidariet

SANIT - Strumentazioni pi moderne

Si mirer alla collaborazione nellambito dello svolgimento di alcuni programmi concordati e reputati di grande interesse, realizzando una serie di iniziative a supporto delle attivit attualmente svolte dallUniversit al fine di permetterne una implementazione ed una maggiore qualificazione dellofferta sanitaria. In materia di formazione la Provincia prevede la possibilit di sostenere lo svolgimento di master o corsi di perfezionamento o di alta qualificazione, individuando di volta in volta, in base alliniziativa proposta, la rispondenza della stessa alla programmazione dellEnte e il grado di partecipazione. In tale ambito si inserisce anche la volont di dotare, tramite rapporto con lUniversit e la ASL lospedale di Terracina e quello di Latina di nuove apparecchiature specialistiche, segni concreti di una partecipazione della Provincia atta a favorire la distribuzione equanime della risposta sanitaria sul territorio. Sulla base delle competenze proprie della Provincia, cos come riportato nella Legge Quadro 328/00, lEnte assicurer il proprio apporto alla realizzazione del progetto SISS (Servizio Informativo dei Servizi Sociali), per quanto riguarda il territorio della Provincia di Latina, ponendo in essere gli adempimenti previsti nellapposito accordo sottoscritto con la Regione Lazio, per il censimento e la rilevazione delle strutture e dei servizi sociali esistenti nei cinque distretti socio-sanitari nei quali suddiviso il territorio medesimo. Al fine di affermare un processo permanente di governance in ambito sociale



Solidariet
e socio-sanitario per una politica di programmazione, attuazione e verifica delle azioni in uno spirito di confronto e collaborazione, la Provincia di Latina intende assumere un ruolo attivo di coordinamento per lattuazione dei Piani Sociali di Zona. In questambito intendiamo: realizzare un ufficio provinciale di Piano con funzioni di osservatorio delle politiche sociali svolgere una funzione di coordinamento, promozione, supporto e formazione per la realizzazione dei Piani di Zona dei distretti del territorio provinciale a partire dalla prossima riforma delle IPAB, superare lattuale frammentazione di tali enti e sostenere il percorso di formazione in aziende pubbliche di servizi alla persona in grado di produrre azioni di qualit in favore di anziani, disabili e minori coordinare la nascita e lo sviluppo degli Sportelli Sociali Territoriali sviluppare una rete e-Care dellaccesso mediante il ricorso alle nuove tecnologie telecomunicative indirizzate agli anziani soli, ai disabili, alle famiglie con anziani non autosufficienti

IL NOSTRO OBIETTIVO
Lequit di accesso al sistema, la continuit delle cure, la presa in carico delle esigenze del cittadino La partecipazione al sistema sanitario da parte della Provincia di Latina Lintegrazione tra il sociale ed il sanitario La ricerca di una qualit effettiva e sempre pi percepita dal cittadino La valorizzazione e il coinvolgimento degli operatori Listituzione di un Osservatorio in materia di qualit della salute. 

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Sicurezza Sociale

I bene sicurezza per i cittadini deve scaturire da una riaffermata cultura della legalit: tutti i cittadini hanno diritti e doveri, espressione che deve tradursi in un contesto di serena convivenza per assicurare al cittadino il diritto primario di vivere liberamente il proprio territorio ed i propri spazi. La sicurezza va intesa in senso globale: sicurezza per la propria casa, per la propria famiglia, per i propri figli, per se stessi, per lattivit commerciale, per le attivit ricreative. In tale contesto si inserisce laccordo che sar firmato con tutti i Sindaci della Provincia ed il progetto avviato per lacquisizione dei dati in ordine allo stato della sicurezza in Provincia di Latina ed il grado di percezione che ne hanno i nostri cittadini. attraverso il quadro fornitoci da questo studio che la Provincia intende costruire, quale step successivo, un Protocollo di Intesa con i Comuni della Provincia che si renderanno parte attiva e le Forze dellOrdine al fine di costruire insieme azioni a difesa della sicurezza approntando una rete istituzionale che agisca unitariamente sul territorio con azioni di contrasto alla violenza sulle donne, al bullismo nelle scuole, allo sfruttamento degli immigrati, alla microcriminalit sulle strade, alla diffusione delle droghe presso le comunit giovanili. Non mancheranno azioni congiunte con i Comuni della Provincia e progetti di sensibilizzazione per incentivare la sicurezza sui luoghi di lavoro e contrastare il numero crescente di morti bianche. La diffusione di fenomeni di microcriminalit e vandalismo sar efficacemente contrastata con unazione di prevenzione grazie alla presenza operativa della Polizia provinciale che affianca gli ordinari corpi di polizia che risulter quindi incisiva e determinante, sempre in stretto coordinamento con le altre forze della pubblica sicurezza e dellAutorit Giudiziaria. Analogo coordinamento dovr rafforzarsi con lufficio stranieri della Questura 

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e le analoghe strutture dei comuni limitrofi, per un completo monitoraggio di tutti i fenomeni di criminalit, anche potenziale, che possono interessare la nostra comunit. Con il supporto delle strutture del Comando del Corpo di Polizia Provinciale saranno potenziate le misure contro gli inquinamenti aria, acqua e terra in ragione della specifica competenza di questo corpo. Affiancano queste azioni quelle invece facenti capo alla Protezione civile che la Provincia di Latina realizza secondo un Piano provinciale di Previsione e Prevenzione il quale rappresenta il modello logistico fondamentale per la gestione delle emergenze. Sul piano della sicurezza sociale oltrech stradale, allo studio un progetto per collocare nei punti strategici ad alta criticit (stazioni, parchi pubblici, parcheggi siti dismessi) telecamere intelligenti in grado di individuare e registrare solo comportamenti non consentiti o violenti, capaci di far scattare lallarme presso le autorit competenti. Lo stesso sistema potr essere sfruttato anche per monitorare i punti pi caldi del nostro sistema viario ed inviare lallarme al verificarsi di situazioni di crisi, incidenti, incolonnamenti.

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SICUREZZA SOCIALE - Videosorveglianza

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Una mano tesa alle diversit

l programma per la consiliatura che si apre raccoglie tutte le azioni, i progetti e gli interventi a favore delle fasce pi deboli della popolazione provinciale, quelle pi svantaggiate, per garantire loro una efficace possibilit di integrazione nella societ al riparo da forme di emarginazione e sopraffazione. Relativamente allarea dei diversamente abili si intende realizzare sulla scia di quanto gia realizzato in passato progetti per lassistenza specialistica in favore degli alunni diversamente abili negli istituti di istruzione secondaria superiore. La Provincia favorisce gli interventi a sostegno dei disabili sensoriali, a partire dalle scuole superiori fino al completamento del loro corso di studio, compreso il diploma di laurea e/o qualifica professionale. Gli interventi di integrazione scolastica delle persone con disabilit messi in atto dalla Provincia di Latina, si esplicano nelle seguenti forme: Assistenza alla comunicazione e supporto psicologico nelle scuole superiori Promuovere progetti che favoriscano i rapporti interrelazionali tra docenti genitori ed alunni Pagamento rette parziale o totale per convitti o semiconvitti in istituti specializzati Sostegno economico al percorso di studio Traduzione di testi in Braille e sussidi strumentali e didattici particolari Trasporto scolastico Progetti finalizzati allo sviluppo sensoriale quali ad esempio lIppoterapia Per quanto riguarda il benessere dellinfanzia, delladolescenza e della famiglia, assumono particolare importanza le iniziative: destinate allattuazione del progetto di promozione dellaffido familiare, con lo scopo di far crescere il maggior numero possibile di bambini e di ragazzi, allinterno di una famiglia; alle attivit formative e di scambio sui temi della infanzia, della pre-adole-

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ANGELI CUSTODI - Unoperazione dei volontari della sala operativa

scenza ed adolescenza. Per raggiungere tale scopo, tutti gli enti locali coinvolti, ognuno per la parte di propria competenza, sono maggiormente impegnati nel realizzare un sistema integrato e organizzato di interventi a favore dei diritti dellinfanzia, in collaborazione con le istituzioni e le agenzie educative. Particolare attenzione verr dedicata alle strutture dislocate sul territorio (es. quella di Terracina, di Sezze e tutti gli altri) che offrono accoglienza ad orfani e a minori le cui famiglie non possono occuparsi di loro, affinch queste strutture siano poste nelle condizioni di poter offrire una accoglienza il pi vicina a quella di una vera famiglia. Circa larea del disagio e delle tossicodipendenze sia esse legate allalcol che alla droga, il programma si propone lattivazione di sinergie utili con altre istituzioni e con il coinvolgimento del terzo settore, nellattuazione di progetti di prevenzione e di contrasto, con lo scopo di favorire la conoscenza dei feno-



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meni e delle conseguenze negative, e di educare, quindi, la popolazione verso comportamenti pi responsabili e rispettosi delle diversit. In questa direzione il protocollo di intesa siglato tra la Provincia di Latina e la Comunit in Dialogo di Trivigliano, che si occupa di giovani in condizioni di disagio, legati, nella maggior parte delle situazioni, al consumo di stupefacenti, vecchie o nuove droghe o di alcol, ha dato i suoi frutti. Attraverso questa intesa la Provincia di Latina ha fornito la disponibilit di un Casa Cantoniera in disuso divenuta un centro di prima accoglienza, aperto tutti i giorni 24 ore su 24, iniziativa che sar affiancata dalla apertura di ulteriori centri a Fondi e a Latina. La diversit riconducibile a fattori quali lalcol, le droghe, la razza, agli stati di salute non deve rappresentare un fattore di emarginazione civile e sociale. La Provincia in questa prospettiva intende produrre azioni e sforzi a contrasto di ogni fattore eziologico di siffatte situazioni a colpire fasce deboli come gli anziani, i minori, i giovani e le famiglie quale nucleo essenziale della nostra comunit. In questo lazione sinergica con la Comunit cattolica e la Chiesa gi avviata lo scorsa legislatura, potr dare un solido aiuto nelloffrire percorsi di recupero, occasioni di scambio e spazi solidali per affrontare anche sotto laspetto prettamente psicologico i momenti di maggiore crisi e difficolt. Uno sguardo non mancher alle altre confessioni religiose in una ottica di apertura al pluralismo che al di la della diversit di approccio rappresenta sempre un valido sostegno e apporto verso la formazione socio culturale della nostra comunit. In favore dei nostri anziani, sono previste nellambito del programma di mandato iniziative progettuali finalizzate al contrasto di situazioni di emarginazione. A tal proposito si intende dotare ogni Centro Anziani di un computer e relativo collegamento internet, al fine di combattere lisolamento e favorire la connessione con il mondo virtuale, spalancando ai nostri anziani una vera e propria finestra sul mondo globale. previsto anche il potenziamento il progetto delle case rifugio per donne maltrattate presenti nel territorio. Detto progetto si esplica attraverso un contributo economico e la consulenza nella gestione delle case rifugio per donne vittime di violenza, in funzione a Latina e Terracina, annesse ai rispettivi Centri antiviolenza. In merito, di particolare pregio lattivit conseguente al protocollo di intesa con Enti ed associazioni finalizzato per la costituzione di una rete antiviolenza a tutela delle donne.
La diversit riconducibile a fattori quali lalcol, le droghe, la razza, agli stati di salute non deve rappresentare un fattore di emarginazione civile e sociale



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La lotta alle nuove povert

lobiettivo che caratterizza il pilastro della solidariet e che connota le reali intenzioni di questo nostro programma. Si vuole tendere una mano ai cittadini, a coloro sui quali questa crisi pesa di pi chiedendo troppo, e che hanno difficolt ad arrivare a fine mese. Si tratta di un obiettivo per il quale riteniamo di poter spendere pi denari che parole per vaticinare una reazione forte di tutti verso la crisi che non deve rappresentare un momento di stallo, ma motore di rilancio economico e sociale. Ci che preme in questa congiuntura negativa contrastare con forza il rischio di gravi speculazioni sulla crisi. I contesti di emergenza cos gravi come quello ancora in fieri, sono spesso forieri di speculazioni da parte di coloro che sono in cerca di occasioni di lucro provenienti dalla crisi: occasioni che proliferano in contesti psicologicamente deboli, ove facile operare pressioni. Non mancano infatti le occasioni in cui si alterano i numeri della crisi per creare paure inutili, o casi in cui i grandi produttori operano ristrutturazioni aziendali che disvelano in realt fughe verso mete pi redittizie e a costo della mano dopera pi basso. Si pensato ad un Osservatorio del Sociale, che raccolga dati specifici segnatamente a quanto riguarda i movimenti del mondo sociale nel suo complesso, dai fattori di crisi, alle emergenze sociali da correlare con i dati pi prettamente economici relativi alle aziende operanti sul territorio, attraverso i quali costruire una vera e propria attivit di Marketing del sociale. Inoltre tra gli interventi di maggior pregio spicca il Fondo Sociale per le utenze deboli, misura strutturale del nostro Bilancio, istituita dal 2005 e che verr confermata anche per la prossima consiliatura, tesa ad aiutare direttamente e concretamente i cittadini con redditi pi bassi e le famiglie numerose nel pagamento delle loro utenze (gas, acqua).



Solidariet
Lo slogan Per una Provincia solidale non stato una dichiarazione ad effetto ma un asse portante della nostra attivit. Al riguardo innumerevoli sono le iniziative in favore delle Curie Vescovili per i grandi progetti FA.RO. e il nuovo Centro di Aggregazione Sociale presso la Curia di Latina ai tanti piccoli progetti, ma non meno importanti, delle associazioni di volontariato impegnate nel settore.

Lo slogan Per una Provincia solidale non stato una dichiarazione ad effetto ma un asse portante della nostra attivit

SOCIALE - La lotta alle nuove pover

ANGELI CUSTODI

uesto progetto avviato in collaborazione con la Prefettura di Latina nella scorsa consilatura divenuto ben presto il fiore allocchiello di questa Provincia per i risultati ottenuti. Attraverso questa iniziativa si tentato di contrastare insieme il dilagante fenomeno delluso dei minori per la mendicit, adolescenti (non solo immigrati) portati in strada sul territorio e destinati allo sfruttamento (mendicit infantile, prostituzione) che il pi delle volte sfocia in violenze ed abusi. Attraverso lausilio di volontari con esperienza nel sociale avviati ad una formazione e training, vengono operate attivit di contrasto direttamente sulle strade (circa 300 interventi di contrasto per 120 minori presenti nel territorio provinciale nellanno 2006, altrettanti nel 2007) coordinati da una sala opera-

Attraverso questa iniziativa si tentato di contrastare insieme il dilagante fenomeno delluso dei minori per la mendicit



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tiva che raccorda gli interventi anche con i comuni, le forze di polizia, la scuola e la Associazione Sportiva ltaliana e le associazioni.
Linteristituzionalit del progetto ha infatti consentito di estendere loperativit delle unit degli Angeli Custodi alle emergenze sociali in generale

Linteristituzionalit del progetto ha infatti consentito di estendere loperativit delle unit degli Angeli Custodi alle emergenze sociali in generale. Invero, gli Angeli Custodi intervengono ora anche a favore dei senzatetto, delle persone in condizioni di svantaggio, delle famiglie in gravi difficolt economiche, per le attivit di sostegno urgente alla scolarizzazione dei bambini rom. Le azioni di contrasto della mendicit dei minori hanno portato ad acquisire conoscenze, prima inesistenti, relative alla provenienza, alla condizione e ai flussi dei gruppi di mendicanti con minori che ci permetteranno di costruire lOsservatorio di cui si diceva pocanzi sul tema delle socialit. Con orgoglio abbiamo appreso la notizia che lo scorso 2007, a soli due anni dallavvio del progetto, questultimo stato inserito tra i 12 migliori progetti di innovazione sociale in Italia (Forum PA Rimini). Mentre nel 2008 stato selezionato dalla European Social Services Conference e presentato dalla Provincia di Latina, con proprio workshop, alla 16^ Conferenza Europea dei Servizi Sociali che si svolta a Parigi nel luglio 2008. Il riconoscimento ottenuto per linedita e innovativa gestione interistituzionale, con la risorsa del volontariato utilizzata per affrontare una grave emergenza. I risultati acquisiti e la crescente esperienza degli operatori ci spingono oggi a guardare oltre verso nuove sfide al fine di allargare le competenze oggi che ottengono altres il plauso della Pubblica Amministrazione e dellInnovazione che lo annovera tra i 18 esempi di buona amministrazione nel Lazio.

Modello di grande professionalit, di innovazione e di coraggio nel rispondere meglio alle esigenze dei cittadini, selezionati per lefficienza e non solo per il buon cuore

Lencomio on line del ministro Renato Brunetta riporta queste testuali parole: Modello di grande professionalit, di innovazione e di coraggio nel rispondere meglio alle esigenze dei cittadini, selezionati per lefficienza e non solo per il buon cuore. Un riconoscimento, che in poco pi di due anni di lavoro, i 48 volontari della Sala operativa hanno ampiamente meritato, spendendosi generosamente in soccorso dei pi bisognosi, regalando aiuto, speranza e solidariet concreta.

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Solidariet
Nel segno della cultura

ra le mission della Provincia di Latina figura anche quella di mettere in relazione feconda tutti i soggetti che operano nel mondo culturale provinciale e dunque musei, biblioteche, organizzazioni culturali, teatri, scuole, stampa al fine di strutturare una strategia di intervento comune che valorizzi le peculiarit di ciascun bacino culturale, con la finalit precipua di tracciare i contorni di un quadro unitario, in cui tutto il territorio provinciale possa giocare un ruolo che sia funzionale alla sviluppo dellinsieme per tale motivo si ritiene strategico proseguire la collaborazione avviata con il Teatro di Latina e di esplorare la possibilit di attivare ulteriori collaborazioni per la elaborazione metodologica e la pianificazione dei progetti e delle attivit connesse allo sviluppo del patrimonio culturale, teatrale e artistico pontino il tutto con lobiettivo di: garantire la qualit delle informazioni per lintegrazione, la circolazione e la fruizione del patrimonio culturale e artistico di questa provincia; realizzare un sistema progettuale dinamico, strutturalmente connesso a tutti gli Enti comunali e provinciali che operano nel settore, diffusi a livello nazionale e internazionale; sviluppare i progetti di diffusione e radicamento del patrimonio culturale e artistico. proseguire la redazione dei Piani del Colore negli altri Comuni della Provincia di Latina implementazione e consolidamento delle attivit promosse dalla Film Commission.

La cultura [...] organizzazione, disciplina del proprio io interiore; presa di possesso della propria personalit, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri. Antonio Gramsci (1891-1937)

2015 Anno della Cultura in Provincia di Latina organizzando una serie di eventi e manifestazioni a partire dalla celebrazione del 500 anniversario della morte di Aldo Manuzio.

CITT DI FONDAZIONE - Una associazione per valorizzare larchitettura razionalista



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Proseguiranno le azioni tese a sostenere le iniziative culturali del nostro territorio al fine di valorizzare le nostre realt, fare emergere i nostri talenti e far conoscere la Provincia di Latina. A tal riguardo di particolare pregio la partecipazione alla costituenda Associazione delle Citt di Fondazione per lenorme significato storico che essa rappresenta. Merita un cenno particolare per il successo riscosso la pubblicazione del volume Con Parole di Donna giunto alla sua VI edizione, destinata a rinnovarsi ancora per i futuro, edito dal settore Pari Opportunit della Provincia di Latina.

Provincia di Latina, Medaglia dOro al Merito Civile

Cerimonia di conferimento della Medaglia dOro al Merito Civile alla Provincia di Latina



Concorrono a consolidare lidentit del nostro territorio I Percorsi della Memoria viaggio di rievocazione storica degli episodi che hanno visto protagonisti i nostri Comuni nel corso dellultimo conflitto mondiale. Punto di partenza ideale di questo percorso il conferimento della Medaglia dOro al valor Civile consegnato dal Capo dello Stato alla Provincia di Latina, iniziativa che ha riscosso unanime consenso e che ci vedr impegnati anche nella seconda Consiliatura per garantire che sia attestato il giusto riconoscimento ai territori e ai tanti nostri concittatini che hanno patito e sofferto nellultimo scorcio della seconda guerra mondiale. Il Percorso della Memoria proseguir nel corso del mandato con eventi, mostre ed iniziative editoriali in ciascuno dei Comuni destinatari di onoreficenza al gonfalone per gli eventi bellici: Formia, Minturno, Fondi, Aprilia, Roccagorga, Cori, Terracina. Adeguata attenzione la Provincia riserver alle iniziative collegate al 150 Anniversario dellUnit dItalia.

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Lo Sport in ogni Comune

o sport in ogni comune fa parte delle riconferme essendo uno dei progetti avviati sin dalla scorsa consiliatura. Questa scelta stata influenzata dalla consapevolezza che lo sport, e pi in generale lattivit sportivo-ricreativa, non pi solamente un fenomeno di massa, ma una azione radicata nel costume quotidiano di vita del cittadino. Non tutti ancora possono fruire del valori intriseci della pratica sportiva sul piano sociale, culturale, sanitario, educativo e della solidariet, riconosciuti a livello internazionale. Per tali ragioni, la Provincia, nellesercizio delle sue funzioni deve contribuire allorganizzazione di una societ interculturale, multietnica e multirazziale, fondata sulla solidariet, sulla cooperazione e sulla centralit dellessere umano come soggetto pensante e responsabile delle sue azioni e la promozione sportiva pu in questo essere un valido strumento. Il tema dello sport va affrontato tenendo presenti alcuni concetti chiave: lo sport inteso come tutti gli sport, non solo quelli pi conosciuti ma anche le discipline meno praticate; lo sport come strumento di crescita della persona e come strumento di integrazione personale e sociale; lo sport che, nellaccomunare persone diverse, con diverse idee e culture, pu divenire strumento a supporto di una cultura di pace; lo sport considerato nel contesto territoriale di riferimento, come elemento di valorizzazione e promozione turistica, insieme agli aspetti culturali, ambientali, enogastronomici. In tale contesto si inserisce il rapporto con le realt sportive e le associazioni; fondamentale cogliere la ricchezza delle realt che compongono il nostro mondo sportivo e stabilire con esso un proficuo confronto e una collaborazione per lo sviluppo di progetti che possano rispondere in modo adeguato alle esigenze dello sport nei nostri Comuni. Si ritiene utile affrontare il tema dellimpiantistica sportiva in modo integrato e complessivo sul territorio e attivare confronti con i Comuni per avere un quadro complessivo che possa guidare le scelte dei vari soggetti, evidenziando eventuali esigenze ed impegni prioritari, anche in collaborazione con singoli Comuni.

La Provincia, nellesercizio delle sue funzioni deve contribuire allorganizzazione di una societ interculturale, multietnica e multirazziale, fondata sulla solidariet, sulla cooperazione e sulla centralit dellessere umano come soggetto pensante e responsabile delle sue azioni e la promozione sportiva pu in questo essere un valido strumento



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IL NOSTRO OBIETTIVO
Realizzare un impianto sportivo in ogni Comune della Provincia Listituzione dello strumento dei Piani Provinciali dello Sport (PPS). Limpianto fondato sui PPS si completer con la costituzione dellOsservatorio Provinciale dellAssociazionismo e del tempo libero, futuro basamento conoscitivo sulle attivit del tempo libero e sullassociazionismo sportivo ed inteso come strumento per indirizzare al meglio i finanziamenti pubblici nel settore Lintegrazione della programmazione provinciale nel settore dello Sport con quella delle politiche sociali La diffusione di una cultura dellattivit motoria e dello sport centrata sul valore della salute, della prevenzione, della corretta alimentazione e dal rifiuto al doping Lattenzione ai diversamente abili ed agli immigrati, integrazione ed inclusione attraverso lo sport Incrementare il numero dei cittadini che praticano attivit motorie e sportive, con attenzione particolare alle fasce di popolazione debole Incrementare e diversificare lofferta di attivit motorie e sportive per tutti i cittadini, con particolare attenzione verso gli sport minori

Politiche Giovanili

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a nostra attivit per quanto attiene alle Politiche Giovanili, sar essenzialmente volta ad incentivare ed attuare iniziative formative e culturali che offrano ai giovani strumenti permanenti di crescita, di indagine sulle proprie potenzialit e di partecipazione ai processi che li riguardano, sia nel contesto locale che nellambito della mobilit e degli scambi internazionali.

Solidariet
Sotto il profilo metodologico, organizzativo ed operativo, previsto un consistente impegno per dare il giusto impulso allattivit di programmazione, provvedendo in particolare di attivare reali processi di concertazione tra organi istituzionali e di aggregazione giovanile; costituire appositi gruppi tecnici di lavoro (anche con il supporto di professionalit presenti nella realt locale che gi operano in ambito giovanile) al fine di promuovere e programmare sul territorio iniziative mirate, realmente innovative e non avulse dalle esigenze del territorio; a perseguire lo snellimento e la semplificazione tecnica, mediante ladozione di metodologie e procedure operative uniformi ed omogenee; a promuovere il coordinamento e lintegrazione dei diversi interventi.

IL NOSTRO OBIETTIVO
Promuevere listituzione di una Carta Giovani per permettere la mobilit gratuita attraverso i servizi pubblici (metro, autobus, treno) Configurare come politica educativa e dellagio rivolta a tutti i giovani Intensificare e approfondire i legami fra i giovani, privilegiando organizzazioni e luoghi di aggregazione non formali Stimolare e agevolare lavvio di nuove associazioni o gruppi giovanili strutturati Favorire le relazioni fra le differenti etnie presenti sul nostro territorio e migliorare la qualit dei rapporti intergenerazionali Promuovere e sollecitare ogni possibile forma di collaborazione intercomunale, al fine di favorire una progettualit darea capace di fornire ai giovani risposte ad esigenze ampie e diversificate Agevolare lintegrazione di iniziative gi attivate nei diversi nei diversi ambiti comunali attraverso azioni condivise Predisporre e realizzare specifici progetti giovanili sfruttando adeguatamente le opportunit di finanziamento 61

COMPETITIVIT
Una risposta alla crisi La competitivit Agricoltura Zootecnia Economia del Mare Una vetrina sul mecato globale e spazio ai grandi eventi Un patrimonio turistico Educare per crescere Territorio provinciale Viabilit provinciale Ambiente

Competitivit
Una risposta alla crisi

Lattuale crisi economica globale va vista anche come un banco di prova: siamo pronti a leggerla, nella sua complessit, quale sfida per il futuro e non solo come unemergenza a cui dare risposte di corto respiro? Siamo disposti a fare insieme una revisione profonda del modello di sviluppo dominante per correggerlo in modo concertato e lungimirante?

una quota sempre maggiore di cittadini, unitamente a molte piccole e medie imprese, hanno iniziato a reagire alla crisi imparando a convivere con essa e da essa a trarre delle opportunit per contrastare il grande clima di incertezza e di prudenza ed a sfruttare a loro vantaggio le chances di crescita, a dispetto di una situazione contraria

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uesto linterrogativo, non di un economista, ma posto dal Papa Benedetto XVI nellomelia dello scorso gennaio, al quale la Provincia di Latina risponde con un programma forte che si sviluppa lungo linee trasversali a disegnare una struttura portante costituita dai tre pilastri sussidiariet, solidariet e competitivit. Con il fallimento della Leman Brothers la crisi che in questi anni ha colpito i mercati finanziari mondiali ha toccato il suo apice. Evidentemente la Provincia non ha disposizione le leve per operare misure atte a superare la crisi, tuttavia, in linea con i principi ispiratori della nostra azione di governo intendiamo porre in essere una serie di misure per mitigarne gli effetti negativi nel territorio ed agevolare il processo di ripresa, anche sulla scorta della constatazione che molti cittadini e molte imprese hanno rotto gli indugi senza aspettare che la crisi economica finisca. Infatti una quota sempre maggiore di cittadini, unitamente a molte piccole e medie imprese, hanno iniziato a reagire alla crisi imparando a convivere con essa e da essa a trarre delle opportunit per contrastare il grande clima di incertezza e di prudenza ed a sfruttare a loro vantaggio le chances di crescita, a dispetto di una situazione contraria. Non a caso il Censis, attraverso il Rapporto mensile Diario della crisi, ha messo in evidenza come nel nostro Paese stiano arrivando proprio dal tessuto sociale i primi veri segnali di reazione alla crisi economica. Decisamente pi attendista e prudente invece il settore creditizio, con le grandi banche che, in particolare, sono ancora restie e concedere mutui, prestiti e finanziamenti. In tale contesto si vogliono inserire una serie di azioni programmate e che sa-

Competitivit
ranno parte integrante del nostro bilancio, che appunto si collocano al fianco dei nostri concittadini e delle nostre imprese per cercare di agevolarne lattivit. Ecco allora confermata la misura dellazzeramento del costo dei passi carrabili sulle strade provinciali; gli incentivi in bolletta ai cittadini di quei comuni che avranno indici di crescita pi elevati nella raccolta differenziata; le agevolazioni legate al mondo del microcredito, lefficentizzazione della macchina amministrativa al fine di rendere pi veloce il rilascio di permessi e concessioni, limpulso ancora maggiore alla realizzazione di opere pubbliche ed interventi infrastrutturali, listituzione di corsi di formazione mirati a valorizzare le nostre eccellenze, fornire forza lavoro qualificata alle imprese del territorio e ridurre il tasso di disoccupazione, o ancora professionalizzare i disoccupati in cassa integrazione allo scopo di ricollocarli nel mondo del lavoro. Certamente non potremo ridurre lIRPEF o abbassare lIVA o incidere sullIRAP, ma le misure appena descritte e le eventuali ulteriori che potranno essere proposte saranno orientate a lasciare pi denaro nelle tasche dei cittadini e facilitarne il rapporto con il mondo del lavoro. La Provincia risponde alla crisi con un programma solido che vuole fare della crisi una occasione di rilancio; che risponde alla crisi capitalizzando gli effetti negativi per farli divenire moltiplicatori di crescita e fattori di produttivit; risponde alla crisi non con la bacchetta magica, ma con azioni solide a sostegno delle fasce deboli. Lazione di fondo impone di rispondere alla crisi con: maggiori investimenti pubblici maggiore produzione di servizi sviluppo di eccellenze investimenti nella scuola e nella offerta formativa il sostegno dei diversamente abili la lotta alle nuove povert processi di ricollocamento e riconversioni lavorative azioni che coinvolgono le politiche provinciali di welfare, le politiche del lavoro e formative, le politiche sociali in senso stretto per offrire un sostegno ai tanti lavoratori atipici esclusi da ogni forma di ammortizzatore sociale, delle forze lavoro immigrate da avviare a processi di inclusione sociale e lavorativa; il sostegno ai nuovi poveri; ai soggetti che rischiano il licenziamento. Non forme di assistenzialismo, ma processi di inclusione che creano occasioni e chances di uscire dalla crisi.

Non forme di assistenzialismo ma di inclusione nei processi produttivi

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Competitivit
LANDAMENTO DELLECONOMIA PONTINA

on oltre 14.000 milioni di Euro vale lo 0,80% il contributo che le imprese pontine forniscono alla formazione del prodotto interno lordo nazionale. Tradotto in termini relativi ci significa che, in media, ad ogni abitante della provincia spettano poco pi di 23.006 Euro. Concorrono a formare il valore aggiunto provinciale tre voci: lindustria manufatturiera per il 21,35% costruzioni 5,57% per un totale di 26,92% lagricoltura per il 4,73%, le altre attivit (servizi) 68,35% La notevole importanza del settore agricolo si fa sentire nella formazione del valore aggiunto provinciale soprattutto se confrontato con il dato nazionale. Lammontare assoluto della produzione agricola tale da proiettare Latina al quinto posto nella macroripartizione di riferimento. Da notare anche lottima performance della produzione zootecnica (23,9% contro il 15,7% nazionale).

LE NOSTRE IMPRESE

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ono 47.259 le imprese registrate nella Provincia di Latina al 31.12.2007, in aumento rispetto alle 46.79 del 2006. I settori maggiormente presenti sono due: commercio e agricoltura, che insieme assorbono il 54,35% delle imprese. In particolare il settore primario (agricolo) con una quota di imprese pari al 24,9% (11.787) riesce ad emergere, sia rispetto al complesso del Paese (17,6%) che alla media del Centro Italia (15,3%). Altro indicatore da considerare al di sopra della media nazionale il tasso di evoluzione. Rispetto al 2007 facciamo registrare 1,96 imprese in pi ogni 100

Competitivit

SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI - Il chimico farmaceutico uno dei 3 riconosciuti

esistenti. Tale dato deriva soprattutto da un buon tasso di natalit (8,6%). Da segnalare inoltre, il rilevante peso delle imprese presenti sul mercato pontino dal (1990 al 1999) a scapito di quelle pi anziane, ad indicare una forte dinamicit del mondo imprenditoriale. Infine un cenno va fatto al turismo, la Provincia si pone al secondo posto regionale per quanto concerne il totale delle strutture turistiche presenti.

I NOSTRI LAVORATORI

fronte di una popolazione con et superiore ai quindici anni pari a 451.460 unit, sono circa 203.990 gli occupati in Provincia di questi 13.390 (6,5%) in agricoltura, 69.960 (31,34%) sono impegnati nel comparto industriale (di cui 11.500 nel chimico-farmaceutico) ed i restanti 126.640 sono divisi in tutte le altre attivit. Altro dato interessante quello relativo alla tipologia di impiego: dei 203.990 occupati ben 153.470 sono dipendenti. Inoltre, oltre 35.000 sono gli occupati nel comparto turistico e di questi 16.400 fissi. Tali dati rendono un tasso di occupazione maschile pari al 72% superiore alla media nazionale (71,70%) ed a quella regionale che si ferma al 70,70%. In

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Competitivit

PROVINCIA DI LATINA - Storia, Cultura e Ambiente

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conclusione dallelaborazione Unioncamere Excelsior risulta per lanno 2008 un saldo attivo tra entrate ed uscite di occupati pari a 470 unit, con un tasso di variazione totale per lanno 2008 pari allo 0,60%. Garantire la competitivit del mercato del lavoro pontino senza dubbio una delle nostre priorit. La dinamicit del nostro tessuto industriale e il peso del nostro PIL devono indurci ad un cauto ottimismo. A fronte di un certo disimpegno delle multinazionali, dobbiamo essere bravi ad indirizzare la nostra forza lavoro verso attivit autoctone in grado di valorizzare e sfruttare le peculiarit del territorio, ma anche a difendere la nostra occupazione; al riguardo la Provincia si far promotore dellistituzione di un Osservatorio che vagli loperato delle grandi imprese affinch, nellagire a salvaguardia del loro interesse non pongano in essere comportamenti speculativi che danneggino ingiustamente il territorio.

Competitivit
La Competitivit

a competitivit una condizione che tendenzialmente riguarda le singole imprese, non le amministrazioni. Tuttavia, ogni impresa vive in un sistema istituzionale, regionale e nazionale, le cui caratteristiche ne influenzano i costi e le opportunit: si pensi al sistema delle infrastrutture pubbliche, a quello fiscale, a quello delle relazioni industriali, a quello della regolazione delleconomia, a quello formativo e cos via. Il successo di ogni singola impresa certamente in primo luogo funzione delle sue scelte, ma anche delle istituzioni economiche, sociali e politiche offerte dal contesto in cui opera. Ci posto le politiche per la competitivit devono necessariamente muoversi entro una serie di segmenti tra loro strategicamente correlati entro i quali i poteri pubblici dovrebbero innanzitutto garantire lapertura dei sistemi economici provvedendo a rimuovere le barriere che ostacolano la mobilit dei fattori di produzione. agevole osservare infatti che la valorizzazione delle variabili ambientali e lemersione delle specificit territoriali quale elemento qualificante della concorrenza fenomeno indissolubilmente connesso allaccentuata mobilit dei fattori di produzione ingenerata dai processi di integrazione europea. Sulla scorta di questi punti fermi si profilano per la Provincia di Latina le nuove sfide: Sostenere la competitivit e la leadership dei sistemi produttivi locali investendo nei fattori immateriali e qualitativi a basso tasso di imitazione Collegare le imprese e i produttori di conoscenze su piattaforme comuni o interfacce sostenute e orientate dal soggetto pubblico su settori strategici Produrre valore con la conoscenza La competitivit e linnovazione contribuiscono ad accrescere la capacit innovativa della Provincia in quanto strumenti della societ avanzata, capaci di produrre uno sviluppo sostenibile basato su una crescita economica forte e

Realizzazione di un osservatorio statistico provinciale. Un vero e proprio piccolo ISTAT in grado di indirizzare le scelte di politica economica attraverso lanalisi dei dati e del loro andamento

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Competitivit
uneconomia sociale di mercato. Le linee di azione cui punta la Provincia di Latina sono indirizzate lungo cinque direttrici importanti, le uniche capaci di assicurare sviluppo equanime su tutto il territorio provinciale: promuovere la competitivit delle imprese, in particolare delle PMI che annoverano eccellenze di non poco conto; promuovere tutte le forme di innovazione, compresa lecoinnovazione, oggi una opportunit di investimento; accelerare lo sviluppo di una societ dellinformazione competitiva, innovativa e capace dintegrazione; promuovere lefficienza energetica e fonti energetiche nuove e rinnovabili in tutti i settori, compresi i trasporti; Attivare politiche di sostegno ai Comuni che operano diminuzioni della pressione tributaria o del costo dei servizi al cittadino. Gli obiettivi del programma vengono cosi realizzati attraverso linee guida e perseguiti mediante lattuazione di programmi specifici lungo il corso del quinquennio annualmente gestiti attraverso gli strumenti di programmazione (RPP ANNUALE E PEG) dai settori di competenza.

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CRISI - Leconomia pontina ne mostra i segni in linea con landamento congiunturale

Competitivit
A ben vedere sul territorio non manca la capacit imprenditoriale, come non mancano le professionalit, la creativit: ci di cui veramente carente questa nostra Provincia lATTRATTIVIT DEL TERRITORIO sulla quale si radica poi la COMPETITIVIT dello stesso. I nostri piccoli imprenditori non devono avere paura di diventare grandi (vedi la cantieristica navale), per lostracismo del territorio non pronto ad accogliere i cambiamenti legati alla crescita; i nostri imprenditori non devono sacrificare la crescita dellimpresa allesigenza di mantenerne il controllo su di essa a tutti i costi. In molti ci invidiano il nostro serbatoio di imprenditorialit, dalle microaziende artigianali, alla fitta rete di piccole e medio-grandi imprese che trova proprio nella nostra Provincia una possibilit di approvvigionamento esterno di componenti a costo contenuto e qualit elevata. Ci si verifica tuttavia solo in nicchie di eccellenza di settori maturi (cantieristica, artigianato locale, enologia) dove creativit, stile e professionalit fanno premio su standardizzazione e prezzo. Peccato solo, per, che queste straordinarie energie imprenditoriali riescano difficilmente a dispiegarsi in settori meno maturi, a crescita tendenzialmente pi rapida della domanda e con forti economie di scala e organizzazioni aziendali complesse. Il sistema produttivo pontino, accanto ai comparti tradizionali delledilizia, del commercio e dellartigianato, trova i suoi punti di forza nei settori agro-industriale, nel chimico-farmaceutico e nella spiccata vocazione turistica. I tre sistemi produttivi locali possono determinare concrete possibilit di sviluppo per lintera economia pontina. Questi, devono tradursi in contenuti e forniti di strumenti dazione concreta, ed accompagnati per un loro consolidamento da una maggiore mentalit imprenditoriale e professionale, attraverso interventi infrastrutturali e di servizio da parte della Provincia di Latina. In particolare necessario puntare sulla promozione e valorizzazione del sistema ambientale provinciale, con particolare riferimento alle coste, ai laghi costieri, alle aree protette, allenorme patrimonio storico, monumentale e artistico che costituisce un unicum di immenso valore, un mix di paesaggi e di habitat esclusivo. Una grande opportunit, dunque, per lo sviluppo delle nostre comunit, purch
Il serbatoio di imprenditorialit di questa nostra provincia il nostro antidoto alla crisi.

Leccellenza non un traguardo, ma una meta perenne

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Competitivit
si sappia agire e lavorare in una logica di filiere e di sistema. Una pianificazione concertata del governo del territorio si deve accompagnare con strumenti innovativi di attuazione, con nuove capacit degli operatori pubblici e privati, con unalleanza stretta tra amministratori, imprenditori, organizzazioni sindacali e ordini professionali, nella direzione di una programmazione condivisa e partecipata.

CANTIERISTICA NAVALE

IL NOSTRO OBIETTIVO
Elevare la competitivit e supportare lo sviluppo dei sistemi produttivi locali Collegare le imprese e i produttori di conoscenze su piataforme comuni o interfacce sostenute e orientate dal soggetto pubblico su settori strategici Produrre valore con la conoscenza Mettere i saperi al centro e valorizzare i talenti e le competenze Ridurre il divario infrastrutturale e luso delle tecnologie Rivitalizzare i traffici ferroviari presso le piattaforme logistiche Investire in innovazione di prodotto pi che di processo (creativit) 

Competitivit
LIMPRENDITORIA PONTINA

e imprese denunciano una stretta al credito che, di fatto, impedisce loro di continuare a produrre. Dai dati acquisiti (Centro Studi di Unioncamere) emerge che negli ultimi sei mesi poco pi del 20% delle imprese, ovverosia una su cinque, abbia avuto difficolt nellaccesso al credito, con il conseguente rischio di ricorso allusura. Le rilevazioni effettuate nelle scorso mese di giugno, in particolare, mettono in evidenza come il saldo tra le aziende che hanno avuto pratiche di finanziamento con esito positivo e quelle con esito negativo sia sceso di quasi due punti percentuali per i grandi gruppi bancari, mentre per gli istituti di credito locali e quelli di credito cooperativo, tale percentuale invece cresciuta di quasi quattro punti percentuali. E, come confermano ovunque, la situazione pi difficile per le imprese pi piccole. Di conseguenza, tale approccio delle banche ha portato da un lato ad attuare una forma di tutela in scia alla crisi, ma dallaltro, ha sostanzialmente innescato la chiusura di molte imprese, in particolare di quelle piccole sulle quali

CANTIERISTICA NAVALE



Competitivit
ha pesato maggiormente, specie in presenza di grandi gruppi bancari, quel rapporto di spersonalizzazione con la clientela che non ha permesso ai titolari di impresa di accedere al credito al fine di superare le difficolt scaturite dalla pessima congiuntura economica e finanziaria. In questo contesto vanno messe a punto politiche serie di sostegno a salvaguardia dei posti di lavoro e della imprenditorialit pontina. La Provincia di Latina intende superare altres le due esperienze di Intrafidi e Confidi, e avviare un percorso che, seguendo gli indirizzi di Basilea 2, ci dia lopportunit di disporre in favore delle imprese linee di credito a supporto degli investimenti aziendali attraverso la creazione di una Banca di Garanzia ovvero Banca di Credito Cooperativa o tramite ladesione a progetti similari gi esistenti ed attivi, ricoprendo il ruolo mediario tra la tradizionale banca commerciale e limpresa. Le banche hanno bisogno di accedere a strumenti di monitoraggio del rischio che assorbano meno risorse economiche, migliorino i requisiti patrimoniali e consentano la liberazione di capitale. Daltro canto il mercato ha necessit di sviluppare una relazione pi diretta tra capitale e rischi assunti, dove la garanzia diretta mitighi il rischio e aumenti la qualit dei crediti di firma. Lazione di supporto alle imprese viene altres garantita dalla prosecuzione delle attivit legate al Progetto lotta allusura, nato nel 2005 in collaborazione con la Fondazione Onlus Wanda Vecchi. Lo stesso progetto ha consentito la istituzione di un numero verde Linea aperta - Sportello di ascolto operativo che sin da subito ha registrato un incremento di richieste di colloquio. Pertanto nel prossimo quinquennio troveranno conferma il progetto per la educazione alla legalit ed al corretto uso del denaro, la Campagna di informazione e comunicazione ed il supporto tramite un Fondo diretto per interventi urgenti cui convergeranno le sinergie con altri Comuni del territorio.

Un percorso che ci dia lopportunit di disporre in favore delle imprese linee di credito a supporto degli investimenti aziendali attraverso la creazione di una BANCA DI GARANZIA ovvero BANCA DI CREDITO COOPERATIVA



LINEA APERTA - Sportello di ascolto

INTRAFIDI

Competitivit
LIMPRENDITORIA IN ROSA

imprenditoria femminile nella Provincia rappresenta un fiore allocchiello per lintera economia pontina per le idee, per la creativit, per la passione ed i risultati positivi riscontrati. La Provincia dunque sostiene limprenditorialit femminile nellambito delle politiche di genere offrendo opportunit a quelle donne che oltre ad essere capisaldo della famiglia, hanno la voglia e la passione di sperimentare percorsi di crescita lavorativa, anche attraverso la riproposizione dei tirocini formativi dedicati alle donne previsti dal progetto GO IN 1 e 2. Lobiettivo la promozione di nuove attivit imprenditoriali condotte da donne, nonch la formazione e lo sviluppo delle capacit imprenditoriali e manageriali delle donne e la qualificazione delle loro professionalit.

Sono 15.700 le imprese guidate da donne in Provincia di Latina, un dato in costante crescita e lo attesta una variazione percentuale dello 0,88, ben superiore alla media nazionale ferma allo 0,23%

IL NOSTRO OBIETTIVO
Promuovere lo sviluppo dellimprenditoria femminile sostenendone laffermazione negli ambiti sociali e istituzionali Operare per il conseguimento delle pari opportunit Sostenere con proposte operative lo sviluppo di una autonoma soggettivit femminile nel mondo del lavoro, nella societ e nelle istituzioni Assicurare leffettiva partecipazione delle donne alle scelte ed allazione sindacale Promuovere attivit di informazione/formazione progettate per rispondere ai fabbisogni specifici delle imprenditrici e delle aspiranti imprenditrici 

Competitivit

IMPRENDITORIA IN ROSA - Fiore allocchiello delleconomia pontina

Agricoltura

Attenzione ad un patrimonio al tempo stesso paesaggistico, rurale, ambientale, storico, identitario

uesto nuovo mandato amministrativo dovr caratterizzarsi per unattenzione allagricoltura da sostenere e valorizzare prioritariamente come grande risorsa produttiva, ma in senso pi esteso come attenzione ad un patrimonio al tempo stesso paesaggistico, rurale, ambientale, storico, identitario. Occuparsi di agricoltura oggi significa da un lato, porre maggiore attenzione alla capacit di sviluppo produttivo del settore, dallaltro, considerare tutte le interconnessioni con le dinamiche territoriali, siano esse ambientali, di programmazione economica, di promozione turistica, di sicurezza alimentare. Del resto in questa direzione vanno le indicazioni comunitarie che vedono nello sviluppo rurale la nuova scommessa, in quanto elemento fondamentale di coesione dellUnione Europea, ancora di pi oggi che si allargata (ricordiamo

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Competitivit

Sar necessario sviluppare politiche significative per il territorio rurale, al fine di renderlo sostenibile e tale da non svilire le produzioni agricole pi qualificanti che lo caratterizzano e sulle quali la intera Provincia riesce a stemperare la crisi
DISTRETTO AGROALIMENTARE - Lavorazione, trasformazione e commercio di prodotti agricoli

che il 90% circa del territorio comunitario non urbano e che quasi tantissime delle risorse del bilancio comunitario sono ancora destinate allagricoltura). Di fronte alle grandi trasformazioni che sta subendo e subir il territorio provinciale nei prossimi anni, con la speranza di una realizzazione prossima del collegamento Latina-A12 di superamento dellattuale Pontina, sar necessario sviluppare politiche significative per il territorio rurale, al fine di renderlo sostenibile e tale da non svilire le produzioni agricole pi qualificanti che lo caratterizzano e sulle quali la intera Provincia riesce a stemperare la crisi. Tramite interventi in agricoltura, potremo sperimentare e applicare la pratica della trasversalit e dellintegrazione di tutte le politiche, motore per il buon governo del territorio provinciale. Limportanza del Distretto agroalimentare, che affianca quello Nautico e quello Farmaceutico, nelleconomia provinciale trova ragione sia nel numero, sia nelle dimensioni delle imprese che vi appartengono, tra cui molte impegnate nel settore primario della lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Questa risorsa, forse non abbastanza evidenziata, di per s una ricchezza sotto vari profili tanto che intendimento della Provincia predisporre un Piano dAzione per la promozione agroalimentare che ci consentir di program-



Competitivit

AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

mare al meglio tutti gli interventi che fanno capo a questo importante comparto. A questo si affiancheranno altri distretti in fase di riconoscimento, ma che offriranno alla Provincia una nuova occasione di riaffermare la qualit dei propri prodotti non meno delle proprie capacit imprenditoriali. Si punter quindi a breve sul Distretto rurale della montagna, sul Distretto rurale della bufala e sul Distretto rurale floroviaistico. Partendo dalla consapevolezza dellesistenza di un grande patrimonio che economico, sociale e culturale, la Provincia intende dedicare una particolare attenzione a questo settore, per contribuire al suo sviluppo e alla sua valorizzazione. Questo obiettivo si traduce nella necessit di operare verso direttrici che da una parte colgano i bisogni delle imprese e dallaltra si indirizzino verso lincontro e la stretta relazione tra il mondo della formazione, della ricerca, dellinnovazione, allo scopo di rendere pi efficace la crescita delle imprese agroalimentari, in modo da determinare ricadute positive per tutto il mondo agricolo pontino. In tale contesto si inserisce anche lidea di aprire negozi dei sapori pontini nelle grandi Capitali europee, punti vendita specializzati



Competitivit

AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

nei nostri prodotti, vere e proprie vetrine sulle Bont di Casa Nostra e ideale occasione di promozione dei prodotti tipici a marchio riconosciuto DOP e IGP e per limplementazione dei quali la Provincia porr in campo tutte le opportune azioni. Lintenzione della Provincia altres quello di diffondere su tutto il territorio una sana cultura verso un nuovo metodo di commercio: quello fatto attraverso i Gruppi dAcquisto Solidali (Gas). I gruppi sono costituiti da persone che si coordinano per acquistare prodotti di provenienza locale bypassando le casse della grande distribuzione, riducendo cos il prezzo al dettaglio. In questa direzione la Provincia di Latina intende lavorare per promuovere iniziative a tutela della sicurezza alimentare dei nostri prodotti. Le motivazioni che spingono a creare i gruppi dacquisto sono duplici e riguardano da un lato letica e dallaltra il risvolto economico. La scelta dettata da motivi etici prevede una preferenza dacquisto verso quei produttori che sposano il principio del rispetto della natura e delluomo. La motivazione economica spinge ad acquistare direttamente dal produttore risparmiando sui prezzi delle merci. Si acquistano, cos, prodotti a km 0, incentivando il commercio di prodotti locali e non importati.



Competitivit
Occorre pertanto puntare su un tavolo dellagroalimentare, come arricchimento delle tematiche ricondotte al Tavolo Verde Provinciale, del quale si intende operare un rilancio forte delle attivit, per monitorare i continui cambiamenti nelle politiche dei processi produttivi di questo comparto, tenendo in evidenza il filo che lega il mondo della produzione agricola di base al consumatore finale. Va rafforzata una logica di sistema, a cui le istituzioni presenti sul territorio possono concorrere tramite azioni mirate a favorire linnovazione, la ricerca, il marketing del territorio e dei prodotti ad esso legati. Del resto ancora una volta lEuropa conferma linteresse verso il comparto agricolo sostenendo il Piano Strategico Nazionale per lo sviluppo Rurale. Gli obiettivi del PSN si rivolgono allinsieme delle aree rurali italiane e quindi in primis ai distretti nelle loro varie forme e articolazioni mettendo in evidenza gli elementi sui quali sviluppare le azioni per rilanciare il settore in termini di attrattivit e competitivit: la presenza di forti potenzialit legate allagricoltura pi professionale e di qualit, alla tipicit della produzione e, pi in generale, ai molteplici legami di natura culturale e produttiva tra agricoltura, silvicoltura, ambiente e territorio; la crescente importanza della tutela e della valorizzazione delle risorse ambientali nel loro complesso (biodiversit e paesaggio, risorse idriche,

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AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

Competitivit
suolo, clima) per lo sviluppo delle stesse agricoltura e silvicoltura e, prima ancora, per la loro stessa sopravvivenza; la crescita dei legami tra agricoltura e silvicoltura e altre attivit economiche allinterno di tutti i territori rurali, come dato costante dellevoluzione dei settori; il ruolo determinante della capacit tecnico-amministrativa e progettuale nel condizionare lefficienza e lefficacia dei programmi di sviluppo rurale A completamento della panoramica svolta che ha riguardato le principali tendenze del settore produttivo appare opportuno aprire una finestra sullindustria biotecnologica, che va assumendo una connotazione autonoma ed una rilevanza prioritaria quale settore di punta nel panorama tecnologico, produttivo e persino strategico a livello internazionale. In chiave turistica lagricoltura offre opportunit ancora potenzialmente inespresse sulle quali poter innestare percorsi di crescita e valorizzazione grazie ad un invidiabile patrimonio culturale ed ambientale della Provincia. Il settore dellagriturismo offre ottime soluzioni anche ad un turismo destagionalizzato al pari dellittiturismo. Al vaglio anche il Nuovo Piano Faunistico e le Aziende Territoriali per la Caccia LT1 ed LT2 per un rilancio dellattivit venatoria a sostegno di un turismo sportivo ancora tutto da scoprire.

AGRICOLTURA - Una grande risorsa produttiva

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Competitivit
Zootecnia

ella Provincia il settore zootecnico riveste unimportanza primaria in quanto rappresenta circa il 30% (10% zootecnia da latte e 20% zootecnia da carne) del valore della produzione agricola provinciale. La zootecnia in Provincia presenta dei punti di forza che derivano dallaffermazione a livello nazionale di produzioni agro-alimentari dalla presenza di razze locali ben integrate nel territorio e, specialmente per la zootecnia da latte, dallimportante funzione di salvaguardia dellambiente che lattivit di allevamento svolge in area montana. quindi necessario puntare su nuovi modelli produttivi che incrementino la competitivit degli allevamenti (accordi di filiera, realizzazione di attivit complementari, valorizzazione dei prodotti) nel rispetto delle nuove normative in materia di sicurezza alimentare, benessere animale e ambiente. A tal proposito merita un cenno la sperimentazione presto al varo della stalla biologica attraverso il quale sperimentare forme di allevamento che permettono solo lutilizzo di sostanze naturali e vietano lutilizzo di sostanze di sintesi chimica; fitofarmaci, diserbanti, anticrittogamici, organismi geneticamente modificati (O.G.M.) ispirato ad un fare agricoltura biologica a difesa e a conservazione del territorio, dellecosistema e della biodiversit. La Provincia nel corso della scorsa consiliatura ha sostenuto il progetto tracciabilit animale per la diffusione della certificazione del processo di allevamento e macellazione presso gli operatori del settore in tutta la provincia. Per la cittadinanza la rintracciabilit nel settore zootecnico sostanzialmente sinonimo di qualit nellalimentazione, intesa anche come salubrit delle carni e del latte prodotti. La prosecuzione del progetto una riconferma per il futuro, per la capacit dimostrata e i risultati ottenuti nellassicurare la conoscenza del percorso di

Puntare su nuovi modelli produttivi che incrementino produttivit e qualit



Competitivit

TRACCIABILIT - Uno dei principali sinonimi della qualit dellalimentazione

un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione. La qualit nellalimentazione, la salubrit dei propri allevamenti, la qualit delle carni e del latte prodotto, da sempre motivo di orgoglio della Provincia di Latina e degli operatori ed associazioni che da sempre si battono per sostenere il comparto nella sua complessit.
Lobiettivo quello di iniziare a lavorare insieme ai comuni costieri e alle parti sociali le linee di indirizzo e le azioni progettuali prioritarie da mettere in campo, e approntare misure per fare fronte allerosione delle spiagge, allaccessibilit, allo sviluppo della portualit turistica, alla semplificazione delle procedure per il rilascio delle concessioni demaniali e pi in generale allo sviluppo sostenibile del nostro litorale

Economia del mare

l sistema delle attivit legate alla risorsa mare continua, a fronte della crisi in atto, a seguire un percorso che potrebbe definirsi anticiclico: le attivit della pesca sono cresciute progressivamente in termini di produzione, le componenti manifatturiere (costruzioni e riparazioni navali e costruzioni della nautica da diporto) manifestano unapprezzabile capacit di tenuta alle turbolenze e



Competitivit
al deciso incremento del livello di competizione sui mercati di riferimento, cos come i comparti terziari (trasporti marittimi, movimentazione merci, ciclo logistico delle merci tra terra e mare, servizi tecnico-nautici, servizi finanziari e assicurativi specialistici) hanno aumentato il proprio standard qualitativo, hanno innovato le componenti dellofferta, hanno fatto fronte, con crescente efficienza, alla positiva intensificazione della domanda di servizi avanzati di matrice portuale e logistica. in questa capacit di assecondare le trasformazioni imposte dalleconomia globalizzata e nella riorganizzazione sia dei processi produttivi interni di matrice industriale che in quelli della logistica e dei trasporti, che leconomia del mare ha mostrato la propria marcata modernit. Questo secondo mandato sar dedicato alla realizzazione di un Piano di Sviluppo Provinciale Integrato finalizzato a rilanciare organicamente linsieme delle attivit connesse alleconomia del mare. Un Piano che affronti complessivamente le problematiche del mare e della costa, che sia condiviso con i Comuni costieri e con le parti sociali e imprenditoriali che si muova in armonia con gli indirizzi programmatici e urbanistici stabiliti del Piano Territoriale Generale Provinciale. Le problematiche esplose in questi ultimi mesi (sequestro dei pontili a Ponza, alloperazione Golfo Azzurro nel sud pontino e non ultime le vicende legate alla fruizione del Lago di Paola) rischiano di riflettersi negativamente in altri ambiti territoriali e di ingessare lintera economia del mare della nostra Provincia. Di qui lesigenza di dare vita ad un Piano della Costa in grado di affrontare organicamente le questioni strutturali del litorale e di semplificare anche lattuale quadro normativo e regolamentare regionale in particolare sulla portualit turistica, sui Piani di utilizzazione degli Arenili (PUA) e sulle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali che fino ad ora hanno scoraggiato, ritardato e mortificano ogni possibile iniziativa di sviluppo sia pubblica sia privata. Lobiettivo quello di iniziare a lavorare insieme ai comuni costieri e alle parti sociali le linee di indirizzo e le azioni progettuali prioritarie da mettere in campo, e approntare misure per fare fronte allerosione delle spiagge, allaccessibilit, allo sviluppo della portualit turistica, alla semplificazione delle procedure amministrative e pi in generale allo sviluppo sostenibile del nostro litorale. Un piano che sappia coniugare, al di l di ogni ideologismo, la salvaguardia ambientale con le legittime esigenze dello sviluppo economico e produttivo connesso alleconomia del mare. 

Questo secondo mandato sar dedicato alla realizzazione di un Piano della Costa finalizzato a rilanciare organicamente linsieme delle attivit connesse alleconomia del mare

Competitivit

PIANO DI COORDINAMENTO - Potenziare leconomia del mare nel rispetto ambientale

Una vetrina sul mercato globale e spazio per i grandi eventi

l fine di rendere concrete le politiche provinciali in tema di agricoltura e zootecnia si punter molto sulla messa in funzione del Polo Polifunzionale e Fieristico realizzato nellarea industriale ex Rossi Sud, gi in parte recuperata con realizzazione di una struttura di ingresso, delle opere di urbanizzazione primaria (acqua, elettricit, fognatura, strada di accesso), di un parcheggio per 1432 posti auto, della successiva piazza, di un padiglione aperto polifunzionale e con la riconversione dellopificio industriale dimesso in struttura espositiva, elemento che caratterizza fortemente tutto linsediamento. a tal riguardo in corso la pubblicazione il Bando di concorso di progettazione in due gradi, per lacquisizione di progetti per la realizzazione di una struttura polivalente che dovrebbe completare la parte infrastrutturale del complesso.



Competitivit

EX ROSSI SUD - Proiezioni

Negli spazi realizzati sar anche trasferita interamente la nuova sede della Camera di Commercio Industria, Agricoltura ed Artigianato di Latina. Di sicuro interesse la soluzione al problema energetico, lintera struttura si autoalimenter grazie allutilizzo di impianti fotovoltaici di ultima genarazione in attuazione con le linee di programma in atto in materia di energia. Completata la parte infrastrutturale sar pubblicato un ulteriore Avviso Pubblico per lindividuazione di aziende/imprese interessate alla realizzazione ed eventuale sviluppo di un progetto per lorganizzazione di eventi e gestione degli spazi nella struttura, progetto che necessariamente dovr poggiare su due direttrici principali: Coinvolgimento del tessuto sociale e produttivo con ricadute proficue sulloccupazione e sui consumi; Promozione dellimmagine del territorio finalizzata allattrazione di investimenti. Lintendimento quello di supportare un marketing che valorizzi il Marchio di Area Pontina, una vetrina per la produzione locale ma non solo, capace di 6 attrarre investitori ed investimenti sul territorio, che sia occasione feconda di scambio, di confronti e di crescita.

Competitivit
Un patrimonio turistico

l turismo pu essere annoverato tra le attivit di maggiore prospettiva per il nostro territorio. La Provincia di Latina si presenta ricca di potenzialit e risorse, la nostra costa non ha nulla da invidiare alle pi rinomate localit balneari e i monti Lepini, con la loro storia e le testimonianze di un ricco passato (antica Norba, Sermoneta, Ninfa, ecc. ecc.) possono tranquillamente offrire valide alternative. Testimonianza di tale assunto il fatto che nel 2008, anno di forte crisi per il settore, la Provincia ha fatto registrare una saldo attivo con un +6,4% negli ospiti in arrivo ed un +4,1% nel numero di giornate di vacanza. In cifre assolute, il totale degli afflussi turistici provinciali stato nel 2008 di 564.020 ospiti per un totale di 2.802.271 giornate di vacanza, per un movimento turistico globale superiore a 22 milioni di presenze. Da tali basi occorre partire per costruire una valida proposta di sviluppo. Tre gli assi di azione individuati: 1. il primo legato alla tradizionale attivit di promozione territoriale. In tale contesto si inserisce la partecipazione ad eventi e manifestazioni di carattere nazionale ed internazionale (Borsa Internazionale del Turismo ecc), la programmazione di iniziative di grande rilevanza in grado di promuovere le nostre bellezze (programmi televisivi, eventi spettacolo, pubblicazioni, ecc) e allorganizzazione di eventi (fiere, manifestazioni, convegni internazionali, ecc) attraverso i quali attrarre presenze e far conoscere la Provincia di Latina.

191 sono gli esercizi alberghieri, 60 i campeggi e i villaggi turistici. Il patrimonio extra ricettivo conta 3.725 esercizi

Film Commission: uno strumento per promuovere il nostro territorio attraverso il cinema e le sue ambientazioni

TURISMO - Lo stand della Provincia di Latina alla Bit di Milano



Competitivit
2. il secondo asse legato alle infrastrutture ricettive vere e proprie, in tale ambito si studieranno iniziative e misure (finanziamenti, agevolazioni finanziarie, mutui agevolati, ecc.) volte ad incentivare il recupero, la realizzazione e/o la ristrutturazione di strutture che possano far aumentare il nostro patrimonio ricettivo in termini numerici e qualitativi. La Provincia in questo contesto intende sottoscrivere un vero e proprio Patto con i Comuni al fine di promuovere lo snellimento delle procedure e delle pratiche relative a tale attivit. 3. il terzo asse ci vedr impegnati nello sviluppo e realizzazione di un programma, in sinergia con i Comuni della Provincia, finalizzato alla realizzazione di una serie di opere e servizi per lo sviluppo turistico (piazze, auditorium, piste ciclabili, interventi di contrasto allerosione delle coste e di tutela della salubrit delle acque di balneazione). Siamo consci che tali risultati potranno ottenersi solo passando attraverso una seria ed organizzata programmazione, per questo tra gli obiettivi di mandato di questa consiliatura figura senza dubbio la realizzazione di un Piano Provinciale per il Turismo, che attraverso il coinvolgimento e la piena e convinta partecipazione di tutti i soggetti interessati possa garantire il conseguimento nel tempo di risultati apprezzabili a fronte di un disegno organizzatore chiaro e condiviso. Si inseriscono in questo contesto anche le opportunit che si profilano per lesercizio della caccia e della pesca, settori che vedono impegnata la Provincia con alcune competenze esclusive. Per questi ambiti sar accentuato il valore dellintegrazione con i territori promuovendo piani specifici finalizzati allo sviluppo di percorsi che valorizzino lambiente e le bellezze turistiche del territorio presso chi pratica questi sport, in collaborazione con le associazioni. Si punter inoltre per diversificare i temi turistici anche sulla promozione di un turismo dedicato agli anziani ed un turismo legato invece alla cura della persona, al benessere e alle SPA.

LE OCCASIONI EUROPEE

A


ncora lUnione Europea ci offre occasioni di sviluppo e sostegno economico attraverso la istituzione di diverse misure strutturali a copertura di progettualit condivise. I fondi messi a disposizione da parte dellUnione Europea sono di due tipi: fondi strutturali e fondi settoriali o altrimenti chiamati a gestione diretta.I primi hanno come primario obiettivo quello di contribuire alla riduzione del divario esistente tra i pesi membri e supportare lo loro sviluppo economico e sociale (attraverso il finanziamento delle infrastrutture, degli aiuti

Competitivit
alle imprese, specie nel settore dellinnovazione tecnologica, e delle politiche sociali di inserimento lavorativo, occupabilit, adattabilit e pari opportunit). I secondi hanno, invece, lobiettivo di supportare la definizione e limplementazione di politiche comuni in settori strategici, quali, a titolo desempio, la ricerca e linnovazione tecnologica, lambiente, limprenditorialit. Nellambito della programmazione 2007-2013 dei fondi comunitari, la Commissione Europea ha raccomandato una programmazione e un utilizzo sinergico dei fondi strutturali e di quelli settoriali: con questi ultimi , infatti, possibile finanziare la definizione di nuove politiche, programmi e progetti, la cui concreta implementazione pu trovare finanziamento. A tal fine la Provincia di Latina si strutturata con un apposito ufficio al fine di apprestare risorse e mezzi per agevolare la realizzazione di progetti finanziabili, ed offrire supporto alle strutture interne nella ricerca di fondi, nella predisposizione di richieste di finanziamento e nella costruzione di partnership internazionali nellintento di esercitare il ruolo di capofila, nellambito dei network e dei progetti finanziati dai fondi settoriali, di partenariati locali, per la sperimentazione e la progettazione di azioni congiunte (a titolo desempio, piani energetici, servizi reali per il supporto allimprenditorialit). Questo ruolo deve potersi esplicare in modo fattivo e concreto al fine di attrarre sul territorio risorse utili al rilancio della economia pontina lungo le direttrici internazionali, e a tal proposito lintendimento sar quello di stabilizzare presso le sedi dellUnione di un Punto UE targato Provincia di Latina, quale presidio attivo in loco per assicurare flussi informativi aggiornati e costanti a sostegno delle progettualit locali.

IL NOSTRO OBIETTIVO
Una migliore articolazione del sistema dellofferta, che consenta ai turismi tradizionali di recuperare competitivit e ai nuovi turismi di acquisire basi strutturali ed efficacia promozionale Il coinvolgimento attivo in forma organica di tutte le filiere di attivit e i servizi congeniali alla qualificazione dellofferta turistica Duratura azione di promozione turistica della Provincia e miglioramento costante della capacit di offerta e accoglienza Maggiore collegamento con la programmazione dei Fondi Europei 

Competitivit
Educare per crescere

Se il progetto vale per un anno, pianta del riso; se vale per 10 anni, pianta degli alberi; se vale per centanni, istruisci degli uomini Kuan Tze

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La formazione, la crescita culturale rappresentano lo spazio entro il quale pi che i poteri contano lautorevolezza, la credibilit, la capacit di aggregazione

STRUISCI DEGLI UOMINI: questo il progetto che abbiamo raccolto, interpretando la lettera del Titolo V della Costituzione, nel rendersi protagonista e partecipe di un processo di governace del territorio che tiene conto dei principi di sussidiariet, adeguatezza e differenziazione, rompendo con il vecchio principio delluniformit dellordinamento degli enti locali. Coniugando le nuove funzioni con i bisogni di giusto protagonismo di tutti i territori, la Provincia in tema di educazione-istruzione-formazione e lavoro nellambito delle competenze attribuitele dallart.117 della Cost.- ha fatto della sua asserita debolezza un punto di forza per agire come soggetto coordinatore e regolatore di processi di governance in favore del proprio ambito territoriale. Listruzione il tema sul quale la Provincia di Latina ha voluto accettare la sfida, testando le proprie azioni; la scuola in tutte le sue classificazioni e sfaccettature, in tutte le sue componenti, con tutti i soggetti chiamati ad operarvi, perch investire nellistruzione e nella formazione, nella crescita culturale, per la Provincia di Latina significa investire sullintelligenza, sulla capacit critica, sulle competenze creative e innovative dei futuri cittadini. Non pu esserci cultura e crescita sociale senza istruzione e formazione, primaria e secondaria, di alto livello qualitativo. Non pu esserci innovazione e sviluppo senza quella cultura che pu svilupparsi soltanto attraverso un sistema scolastico e formativo che disponga di grandi risorse finanziarie, professionali ed umane. La formazione, la crescita culturale rappresentano dunque lo spazio entro il

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quale, pi che i poteri, contano lautorevolezza, la credibilit, la capacit di aggregazione, lattivazione di reti tra diversi soggetti, la produzione di visioni

Competitivit
condivise su cui attivare enti, istituzioni, soggetti pubblici, privati e famiglie per valorizzare tutte le modalit di esercizio associato di una competenza, per rendere compatibile lesigenza espressa dal principio di prossimit e di sussidiariet con quella della adeguatezza e della differenziazione, evitando la frammentariet delle azioni, la loro unilateralit ed il rischio - sempre in agguato quando la competenza distribuita su diversi livelli istituzionali - della dispersione degli effetti. Questi obiettivi possono essere conseguiti soltanto facendo convergere bisogni ed interessi della molteplicit dei soggetti istituzionali e sociali coinvolti - spesso contrastanti e divergenti tra di loro - verso linteresse generale delle comunit che insiste sul territorio e che potr cos fruire dei benefici prodotti, incrementandone il valore pubblico. Per creare un vero sistema di ricerca applicata e un vero sistema di formazione e qualificazione, la Provincia di Latina, entro i termini fissati dalla normativa nazionale in materia e dalla programmazione realizzata dalla Regione Lazio con proprio atto deliberativo, ha costruito la sua rete e coinvolto le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, i sindacati, lUniversit, i centri di formazione, i centri per limpiego con i quali ha aperto un canale di ascolto e di confronto al fine di realizzare una azione che sappia realmente coniugare la esigenza di crescita culturale, non pi fine a se stessa, ma finalizzata alla crescita economico sociale, allo sviluppo del territorio, alla realizzazione di eccellenze. Per ottenere questo risultato - lunico che pu rimettere in moto la crescita culturale, civile, sociale, politica ed economica dellintero paese - la conditio sine qua non passa esclusivamente attraverso la valorizzazione dei percorsi formativi ed educativi. Occorrono altri investimenti: sulle strutture, sulle professionalit, sui percorsi di accompagnamento, per accrescere le opportunit e le chance lavorative, con lobiettivo di rafforzare, aiutare a costruire, unalleanza, una collaborazione tra istituzioni e scuola capace di instaurare una tradizione di buone pratiche, per realizzare, cio un partenariato educativo anche con gli insegnanti e le famiglie, che rappresentano, da sempre, il miglior fattore del successo formativo. Lorientamento, poi, rappresenta lo snodo indispensabile per sostenere i processi di apprendimento e di mobilit delle persone allinterno dei sistemi di istruzione, di formazione e del lavoro, ma soprattutto chiamato a svolgere un
Valorizzazione dei percorsi formativi ed educativi

Occorre investire sulle intelligenze, sulla capacit critica e sulle competenze

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Competitivit

ISTRUZIONE - Una materia su cui la Provincia ha inteso accettare la sfida



ruolo di primaria importanza nelle diverse fasi della vita attiva degli individui, anche come servizio specialistico esterno di supporto o sostegno a situazioni che richiedono particolari attenzioni. La scuola cos come strutturata oggi capace di influire in maniera ancora troppo poco incisiva sulla mobilit sociale. E da questa considerazione, che occorre ripartire, questa la vera sfida delle istituzioni come la Provincia di Latina: occorre cio lavorare per costruire una rete solida, un sistema teso ad eliminare le differenze sociali di partenza per puntare sullo sviluppo, alla crescita del proprio territorio. Ognuno deve fare la sua parte, come un puzzle che si costruisce con pazienza pezzo per pezzo, allinterno del quale il singolo parte indispensabile ed imprescindibile dellunit e del risultato finale. La Provincia di Latina dal canto suo ha raccolto gli indirizzi programmatici nazionali e regionali ed ha lavorato su diversi livelli a partire dalle infrastrutture scolastiche, sulle quali ha investito risorse per la messa in sicurezza, lammodernamento, la manutenzione ordinaria e straordinaria, lallestimento di nuovi laboratori specialistici, per la realizzazione di nuovi edifici anche con lausilio del partenariato privato (project financing) mai dimenticando le esigenze scolastiche quotidiane e la promozione di forme alternative di produzioni energetiche come linstallazione, attualmente in corso, presso tanti edifici scolastici dei pannelli solari per la produzione di energia fotovoltaica. Attraverso un Accordo di Programma tra la Provincia e lUfficio Scolastico Provinciale di Latina si convenuta una integrazione delle risorse e competenze finalizzate ad una pi efficace programmazione territoriale di interventi

Competitivit

PROJECT FINANCING - A dieci mesi dalla posa della prima pietra

di qualit a supporto delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado della Provincia, nel comune intento di sostenere la qualit dellofferta formativa e favorire aree di intervento ritenute prioritarie: la Formazione dei docenti, lOrientamento professionale degli studenti, lIntegrazione alunni stranieri, lEducazione civica, il Disagio e dispersione scolastica, la Valorizzazione delleccellenza. Una azione diretta che ha premiato numerosi progetti presentati direttamente dalle scuole della Provincia di ogni ordine e grado. La qualit invece garantita dalla possibilit per i diversi istituti scolastici grazie al sostegno offerto dalla Provincia di avvalersi delle certificazioni di qualit al fine di attestare i livelli della propria offerta formativa. Daltro canto per la formazione di livello, il raccordo con le Universit che operano sul territorio, ha consentito lattivazione di borse di studio tese a favorire lapprofondimento di tematiche di attualit specifiche ed ulteriori rispetto ai percorsi universitari frequentati. sui banchi di scuola che occorre investire per costruire il futuro, da li che occorre partire per generare una conoscenza pi competitiva, capace di una crescita economica durevole, accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo delloccupazione. Crederci limpegno che questa Provincia intende onorare. La Provincia di Latina, in linea con quanto realizzato in questi primi 5 anni di governo, vuole farsi interprete, anche in questa seconda consiliatura, della esigenza di una maggiore qualificazione del sistema scolastico provinciale. La nostra attivit amministrativa in questo importantissimo e delicato settore

Project di Cisterna 10 mesi di lavoro

sui banchi di scuola che occorre investire per costruire il futuro, da li che occorre partire per generare una conoscenza pi competitiva, capace di una crescita economica durevole, accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo delloccupazione. Crederci limpegno che questa Provincia intende onorare.



Competitivit
di intervento parte dalla prospettiva di quanto gi fatto negli anni precedenti, e di quanto programmato per dare sostanza e concretezza al processo di qualificazione dellimpegno profuso che non pu n vuole fermarsi alla semplice funzione per listruzione. non abbiamo mai inteso la programmazione della rete scolastica provinciale come un mero provvedimento amministrativo interno al mondo scolastico, bens come un processo che investe lintera realt sociale ed economica del territorio e comporta lesigenza di un percorso innovativo e partecipativo inserito nei processi di pianificazione e sviluppo locale. la scuola in provincia di latina impegna quasi 9.000 addetti tra personale docente e non docente, facendo di essa la prima azienda del nostro territorio per quanto a numero di addetti, a cui si aggiungono le migliaia di studenti e le loro famiglie, tale percorso esige un rapporto di integrazione fra enti locali e rappresentanti del mondo della scuola, un grande sforzo di consultazione e di collaborazione con i sindacati, le associazioni di categoria e gli utenti della scuola, quanto abbiamo fatto nel primo mandato quanto continueremo a fare in questi secondi cinque anni. Del resto solo investendo sui giovani e sulla scuola si possono affrontare le sfide della globalizzazione e superare le difficolt che si registrano in ambito locale, mentre si profila una generale ripresa delleconomia nazionale ed europea. Occorre perci reagire con lungimiranza attraverso la pianificazione di un progetto complessivo di rilancio del sistema dellistruzione pontino, consolidando e valorizzando i punti di forza, in una visione integrata e sinergica. Uno dei presupposti per essere competitivi lottimizzazione delle risorse del territorio ed il miglioramento e linnalzamento del sistema scolastico.

Investire sui giovani e sulla scuola per affrontare la golobalizzazione e le sue sfide



PROJECT FINANCING - Rendering progetto del nuovo istituto superiore di Cisterna

Competitivit
LUNIVERSIT

a Provincia di Latina ha tra le sue finalit la diffusione della cultura e la valorizzazione dellofferta formativo-didattica degli studenti e dei cittadini residenti nel suo territorio, a tal fine intende implementare lofferta formativa attualmente esistente, sia per il valore intrinseco della formazione sia per le importanti ricadute di sviluppo economico su tutta la collettivit amministrata. In tale contesto resta di grande attualit lobiettivo di una universit del territorio, una fucina di saperi che partendo dalle risorse del nostro territorio sia in grado di sviluppare le eccellenze fungendo da volano per leconomia e da traino per loccupazione dei nostri giovani. Sempre attuale rimane il progetto perseguito gi nella scorsa Consiliatura della nascita di una Universit della Provincia di Latina che sappia ritagliare sulle vocazioni e sulle potenzialit del territorio i propri corsi di laurea. Nella medesima direzione si muove lattivit della Fondazione Tullio Levi Civita, con la quale, in accordo con il Comune di Cisterna di Latina ed il Comune di Sperlonga (soci fondatori) e con gli altri Enti locali che eventualmente esprimeranno la volont di aderire, si intende portare avanti un ambizioso progetto per la diffusione e lo sviluppo della cultura scientifica pontina rendendo pi agevole ai giovani studenti pontini particolarmente dotati laccesso agli studi universitari e favorendo lo sviluppo delle loro inclinazioni verso la ricerca scientifica.

Una Universit del territorio per valorizzarne le potenzialit e le ricchezze

LE NOSTRE SCUOLE

rande attenzione abbiamo sempre dimostrato per la scuola, attenzione che si vuole mantenere e se possibile accrescere, in un momento di crisi 

e di ristrettezze. Com ben noto la Legge 23/96 Norme per ledilizia scolastica ha esteso le competenze e le responsabilit della Provincia a tutti gli

Competitivit
edifici scolastici che ospitano istituti superiori; questo ha significato quasi un raddoppio di responsabilit e oneri, a cui la Provincia si dedicata e si dedicher con il massimo dellimpegno politico ed economico, in quanto, come spesso succede, al trasferimento di deleghe non ha corrisposto un adeguato trasferimento di risorse economiche e non. Ciononostante possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro sin qui svolto, con limpegno di realizzare quanto finora programmato, per quanto possibile cercando di anticipare gli interventi che per lurgenza che li caratterizza dovranno costituire una priorit. Continueremo il lavoro di confronto e collaborazione con tutte le componenti scolastiche e istituzionali, perch le scelte importanti siano da tutti condivise. In tale ampio contesto strategico si inseriscono i significativi investimenti profusi per migliorare, modernizzare e mettere in sicurezza tutte le nostre scuole, lelenco sarebbe lungo, baster ricordare che non c un istituto che non abbia benificiato di importanti interventi, inoltre il cantiere del nuovo istituto di Cisterna una realt, mentre le procedure amministrative per altri istituti: nel Comune di Aprilia, nel Comune di Fondi, nel Comune di Terracina, nel Comune di Formia e nel Comune di Latina.

Migliorare, modernizzare e mettere in sicurezza tutte le nostre scuole

PROGETTUALIT PER CRESCERE

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ffiancher lattivit infrastrutturale quella tesa a migliorare le condizioni e la qualit dellinsegnamento. Saranno implementati i programmi quali pianeta scuola, lintesa di programma con lUfficio Scolastico Provinciale, attraverso il quale si puntato sulla valorizzazione delleccellenza, lintegrazione degli alunni stranieri, leducazione civica, la formazione dei docenti, la ricerca della qualit e la lotta alla dispersione scolastica; i progetti di sicurezza stradale nelle scuole e quelli rivolti alla lotta al bullismo. La Provincia di Latina, attraverso lo strumento della programmazione della rete scolastica, intende elevare il grado di formazione civile e professionale dei cittadini, garantire il diritto allo studio di tutti e di ciascuno, offrire pari

Competitivit
opportunit a tutti eliminando ogni ostacolo di natura sociale ed economica, innalzare la competitivit del lavoro, evitare sprechi e doppioni, affrontare le nuove emergenze (handicap, intercultura, immigrazione, bullismo etc.), razionalizzare le risorse per elevare la qualit e lefficienza delle strutture e del sistema, disegnare gli assi portanti e le coordinate per assicurare alla comunit provinciale uno sviluppo adeguato e armonico.

LOTTA AL BULLISMO

IL NOSTRO OBIETTIVO
Consolidamento e miglioramento di unofferta formativa articolata per lassolvimento del diritto-dovere allistruzione e alla formazione fino a 18 anni Istituire un nuovo apprendistato per lassolvimento dellobbligo formativo come canale di reale formazione e di crescita Lotta contro la dispersione scolastica e formativa attraverso azioni concertate con enti locali, autonomie scolastiche, enti di formazione professionale, mondo del lavoro e associazionismo, promuovendo anche un utilizzo coordinato delle risorse Ricerca di nuovi strumenti di transizione/inserimento lavorativo peculiari per gli adolescenti in difficolt Sostegno allintegrazione tra scuola superiore e mondo del lavoro Promozione della piena integrazione scolastica e formativa degli alunni con disabilit Sviluppo della promozione dellintegrazione scolastica e formativa degli adolescenti stranieri 

Competitivit
FORMAZIONE PROFESSIONALE

l principio della centralit della persona nelle politiche dellistruzione, della formazione e del lavoro, che garantisce ad ognuno, per tutto larco della vita, laccesso a tutti i gradi dellistruzione in condizione di pari opportunit, il sostegno per il conseguimento del successo scolastico e formativo e per linserimento nel mondo del lavoro, e le politiche attive a sostegno dello sviluppo economico del territorio, costituiscono fondamentali punti di riferimento per il mandato amministrativo che si apre, e nel quale lAGENZIA PER LA FORMAZIONE DELLA PROVINCIA DI LATINA continuer ad avere un ruolo di grande importanza. Questi principi si devono realizzare attraverso lintegrazione delle politiche dellistruzione, della formazione e del lavoro che con una loro equa e corretta attuazione potranno garantire alcuni fondamentali e irrinunciabili diritti di cittadinanza. Leducazione veicolo fondamentale delle scelte di una societ e delle politiche in favore della pace, dellintegrazione e delle pari opportunit. Nel campo delle politiche del lavoro, dopo la complessa fase di rilevanti modificazioni normative, obiettivo strategico dei Servizi Pubblici per lImpiego costituito dal buon lavoro, attraverso strumenti finalizzati ad innalzare il tasso di attivit e a migliorarne la qualit, in termini di maggiore stabilit, pi elevati contenuti professionali, lotta ai processi di esclusione dal mercato del lavoro, promozione di pari opportunit. La programmazione 2009-10 dei percorsi in obbligo formativo e triennali di istruzione e formazione professionale attribuiti in gestione allAgenzia Latina Formazione e Lavoro riguarder n. 42 corsi con una utenza complessiva pari a circa 900 unit.
Buon lavoro come obiettivo strategico

Contrasto alla dispersione scolastica, circa 1.000 iscritti nel 2009



In relazione alle attivit conferite allAgenzia Latina Formazione e Lavoro la Provincia realizza inoltre interventi finalizzati allInnovazione ed adeguamento del sistema formativo provinciale, sia strutturali che infrastrutturali nonch per lacquisizione e miglioramento delle attrezzature didattiche e la-

Competitivit
boratoriali. Pubblicato, in attuazione della normativa e degli atti programmatici regionali di riferimento lAvviso Pubblico recante modalit attuative, adempimenti amministrativi e gestionali per lattivazione di percorsi formativi in apprendistato professionalizzante. Verr altres data continuit alle attivit di cui ad un precedente progetto denominato Innovazione delle politiche del lavoro rivolte in particolare a soggetti disabili. In buona sostanza le attivit rivolte in maniera specifica allarea del disagio, sono caratterizzate dallutilizzo (in via sperimentale) di metodologie innovative, tanto per la valutazione della domanda di lavoro delle imprese (analisi del posto di lavoro) quanto per le capacit lavorative delle persone disabili (bilancio di prossimit delle competenze), dispositivi che consentono lindividuazione del posto di lavoro adeguato alle effettive capacit lavorative del soggetto diversamente abile, in sintonia peraltro, con il quadro normativo di cui alla Legge n. 68/99 sul collocamento mirato. Di particolare interesse lazione del Mta Orientamento oltre a costituire una misura che consente agli studenti di conoscere le dinamiche del mondo del lavoro, percorso di orientamento lavorativo (rivolto agli studenti degli istituti superiori professionali e tecnici), in grado di favorire le migliori condizioni per realizzare lavvicinamento dellofferta formativa scolastica alla domanda di competenze del mondo del lavoro. Ancora un progetto denominato Piccoli imprenditori per grandi imprese - business game, intervento caratterizzato da azioni condivise con gli operatori della formazione e dellistruzione, tendenti a trasmettere conoscenze e competenze relative allimprenditorialit, dove la creazione dimpresa simulata possa rappresentare un percorso utile per lapprendimento esperienziale di complessi e fondamentali saperi, in uno spirito di miglioramento del sistema della formazione, dellistruzione e dellorientamento, nellambito di una politica di apprendimento nel corso dellintero arco della vita e secondo il principio del learning by doing. Progetto pilota denominato CON-TATTO, gi citato in precedenza, caratterizzato da attivit sperimentali aventi quale obiettivo, da un lato, il miglioramento dei rapporti interrazionali nella scuola, intesa come cura della relazione efficace e, dallaltro, il rinnovamento della didattica nelle scuole. Verr portato avanti ancora il progetto GO.IN. Politiche di governance per linnovazione del sistema formativo in quanto esperienza attraverso la quale la

Un progetto di formazione finalizzato al ricollocamento ed alla riconversione di quei lavoratori soggetti a cassa integrazione, che rischiano la fuoriuscita dai processi produttivi

Valorizzazione degli antichi mestieri

Si mira dunque non ad una mera attivit di assistenzialismo dellattivit in via di sparizione, ma si cerca anche con la istituzione di un Campus dedicato di creare degli strumenti affinch la stessa attivit possa camminare con le proprie forze



Competitivit
Provincia coinvolge attivamente il mondo del lavoro con lobiettivo di stimolare le imprese operanti nel territorio affinch siano maggiormente partecipi allinterno dei processi di formazione, condividendo e realizzando specifiche azioni, sia per la riqualificazione degli occupati e sia come offerta di tirocini finalizzati ad incrementare il bagaglio di competenze in possesso dei giovani e degli adulti del territorio. In particolare il progetto GO IN 3 quale prosecuzione di un percorso gi avviato la scorsa consiliatura, si rivolge a quella quota di lavoratori atipici non coperti da ammortizzatori sociali ai quali si offrono borse lavoro della durata di 6 mesi allesito dei quali perseguire degli avviamenti presso le aziende. La permanenza invece nel mondo lavorativo verr invece supportata attraverso un progetto di formazione finalizzato al ricollocamento ed alla riconversione di quei lavoratori soggetti a cassa integrazione, che rischiano la fuoriuscita dai processi produttivi, ai quali viene offerta unoccasione formativa atta a recuperare professionalit ovvero a sperimentarne delle nuove pi utili alla stessa impresa che lo ha collocato in mobilit. La Provincia di Latina ha innovato le proprie politiche di governance in virt del fattivo coinvolgimento di attori e decisori locali nelle fasi di programmazione e di progettazione, responsabilizzando in tal modo tutti i soggetti interessati non solamente alla condivisione delle scelte ma anche al perseguimento pratico delle strategie che ne conseguono. La risposta alla crisi da parte della Provincia di Latina verr realizzata attraverso il riutilizzo della metodologia gi sperimentata e sar rivolta a tutti quei lavoratori, oggi disoccupati per effetto della crisi, che non hanno copertura negli ammortizzatori sociali, quindi verso quei lavoratori con contratti atipici. Quindi percorsi di orientamento e formazione mirata e successiva collocazione nel mondo del lavoro attraverso tirocini formativi di media e lunga durata. Naturalmente la risposta alla crisi riguarda anche soggetti che attraverso una specifica riqualificazione verranno ricollocati al lavoro anche in situazioni lavorative diverse rispetto alle precedenti. Le politiche in tema di formazione verranno altres realizzate anche attraverso attivit cofinanziate dal F.S.E. PROGRAMMAZIONE 2007/2013 Dando seguito al Piano Esecutivo Triennale 2008-2010 (PET) approvato in a livello regionale la Provincia di Latina intende attivare : una programmazione finalizzata delle azioni e/o dei percorsi formativi da realizzare, indirizzata, sulla scorta della sperimentazione gi avviata nelle an-

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Competitivit
nualit precedenti, a progetti obiettivo, facendosi cos interprete di priorit ed obiettivi di sviluppo ed investendo su questi le risorse del FSE, evitando per quanto possibile un utilizzo di risorse sostanzialmente privo di riscontri occupazionali e di efficaci ricadute sul contesto economico e produttivo; una programmazione, quindi, allinterno della quale trovano accoglienza istanze e progettualit di natura territoriale (legate alla vocazione del territorio), direttamente correlate a disegni strategici individuati dalla Provincia stessa e poste in relazione con gli attori locali; Pertanto le proposte da parte dei soggetti attuatori interessati, sono state indirizzate su specifici temi, o settori economici e produttivi, per i quali si attende un forte impatto anche di natura occupazionale. I progetti obiettivo, correlati allanalisi del contesto produttivo provinciale ed alle linee di indirizzo pi generali programmate dalla Provincia, sono i seguenti: 1. Progetto Obiettivo Cultura dellaccoglienza, Ristorazione e Promozione turistica; 2. Progetto Obiettivo Coltivazione, trasformazione e valorizzazione di prodotti agricoli; 3. Progetto Obiettivo Chimico Farmaceutico; 4. Progetto Obiettivo Ambiente, Risparmio energetico ed Energie alternative; 5. Progetto Obiettivo Nautica e Mestieri del mare; 6. Progetto Obiettivo Innovazione Tecnologica e trasferimento della Ricerca applicata; 7. Progetto Obiettivo Inclusione Sociale Immigrati; 8. Progetto Obiettivo Inclusione Sociale Disabili e fasce deboli della popolazione. Anche in tema di formazione una idea moderna ed al passo con i tempi diviene elemento strategico e di crescita per la intera Provincia. In questa direzione si muove la realizzazione presso il Complesso denominato Ex Ciapi di una struttura nuova che dia senso ai programmi in atto che vedr la nascita di un CAMPUS DEI MESTIERI per valorizzare da un lato le nuove professionalit prodotte dalla innovazione tecnologica, dallaltro che sia di stimolo e supporto alla formazione di giovani su antiche attivit lavorative che nate in tempi meno recenti ancora oggi mostrano profili di attualit ma soprattutto capacit di impiego lavorativo.

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Competitivit
Del resto la valorizzazione degli antichi mestieri reca in se anche una valorizzazione culturale rappresentando questi ultimi in alcune zone della provincia ancora dei punti di riferimento economico e lavorativo. Siamo infatti convinti che una salvaguardia di un antico lavoro passi inevitabilmente per un inserimento del medesimo in un progetto produttivo. Si mira dunque non ad una mera attivit di assistenzialismo dellattivit in via di sparizione, ma si cerca anche con la istituzione di un Campus dedicato di creare degli strumenti affinch la stessa attivit possa camminare con le proprie forze. La Provincia crede che alle vecchie botteghe dei centri storici ai quali necessario dare nuova linfa mediante la formazione di nuove forze lavoro e maggiore visibilit necessaria a far conoscere ai cittadini lesistenza di attivit antiche e tradizionali che non sono scomparse ma che, al contrario, possono essere ancora molto utili, se non necessarie allo sviluppo economico pontino.

IL NOSTRO OBIETTIVO
Sviluppo di politiche attive del lavoro per migliorare i tassi di attivit (donne e ultra quarantacinquenni) e della qualit e della sicurezza del lavoro, in linea con gli obiettivi definiti dalla Comunit Europea e della legge regionale sul lavoro, attraverso: 1. Il supporto alla qualificazione e al consolidamento delloccupazione attraverso strumenti di politica attiva, anche al fine di scongiurare fenomeni di esclusione precoce dal mercato del lavoro. 2. sar rafforzato il raccordo fra formazione, servizi per limpiego provinciali e mondo del lavoro attraverso azioni formative rivolte a chi si iscrive negli elenchi dei Centri per lImpiego provinciali e attraverso lutilizzo differenziato dei voucher per la formazione. La promozione delleconomia della conoscenza attraverso lo sviluppo di una formazione superiore a contenuti altamente innovativi, indispensabile ad un sistema economico che ha bisogno di nuova linfa per affrontare le sfide di uneconomia poco creativa per carenza di ricerca e innovazione e che anche per questo subisce fortemente la competizione di Paesi a basso costo del lavoro. 10

Competitivit
Il consolidamento e la messa a regime di strumenti articolati di inserimento/reinserimento lavorativo dei lavoratori over 45: orientamento, formazione/riqualificazione, percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro, supporto a creare lavoro autonomo o dimpresa. Il monitoraggio sulle tipologie contrattuali non stabili per verificarne i punti di criticit e di distorsione, offrendo una formazione per il rafforzamento delle competenze, lo sviluppo di carriere pi solide, il supporto allimprenditorialit e al lavoro autonomo, con lobiettivo di contrastare fenomeni di precarizzazione. In questo quadro, si dovranno coordinare le azioni formative sviluppate a livello provinciale dai diversi soggetti pubblici o privati (Universit, fondi interprofessionali, agenzie di lavoro interinale, ecc.), per evitare sovrapposizioni o carenze formative, per massimizzare lefficacia delle risorse messe in campo e per creare una migliore integrazione ed interazione tra le diverse tipologie di offerte formative. Interventi per la promozione di pari opportunit nellinserimento nel mercato del lavoro provinciale. Servizi per immigrati che facilitino inserimenti lavorativi in tempi brevi compatibili con la normativa in vigore, sperimentando laboratori di ricerca attiva e realizzando azioni formative mirate ai profili pi richiesti dalle imprese.

LATINA FORMAZIONE LAVORO - Laboratorio di estetica

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Competitivit
Territorio provinciale

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Il PTPG si posto lobiettivo del riconoscimento della ricchezza e della variet dei giacimenti identitari del proprio territorio come strumento per progettare una crescita che individui nuove fonti di benessere e ricchezza proprio da questo patrimonio

a definizione del Piano territoriale di coordinamento della Provincia, con il suo obiettivo di individuare e mettere in rete le risorse rappresenta un punto di riferimento negli scenari di una nuova forma di sviluppo in cui la sostenibilit si coniuga con la valorizzazione delle molteplici identit del proprio territorio. Il PTPG si posto lobiettivo del riconoscimento della ricchezza e della variet dei giacimenti identitari del proprio territorio come strumento per progettare una crescita che individui nuove fonti di benessere e ricchezza proprio da questo patrimonio. Il PTPG si pone lobiettivo prioritario della tutela dellambiente e del paesaggio, definendo, per ciascuna porzione di territorio, i limiti di trasformabilit, in termini di usi e di quantit, entro cui compiere le scelte. Il piano non opera scelte immutabili e prefissate di localizzazione di usi e quantit, ma incentrato su un insieme di interventi in grado di promuovere e favorire le iniziative di tutti i soggetti, sia pubblici, sia privati, della trasformazione del territorio, purch siano compatibili, in termini di effetti, con linsieme degli obiettivi prefissati dal momento politico-sociale, siano contenute entro i limiti di trasformabilit delle diverse porzioni di territorio e seguano i criteri di localizzazione fissati dal piano. In questo senso il piano non introduce tanto regole prescrittive, ma presuntive, oltre a criteri ed indirizzi progettuali e criteri di valutazione dei piani sotto ordinati e dei progetti, sia pubblici, sia privati, rispetto alla sostenibilit ambientale ed alla loro compatibilit con i problemi e gli obiettivi posti alla base del piano che si configura, cos, come strumento tecnico ed amministrativo di controllo e di coordinamento. Al fianco del PTPG la Provincia ha realizzato la Carta dei Suoli, quale strumento di completamento realizzata per lintegrazione del Piano Territoriale Provinciale Generale, si basa su lavori in lingua inglese degli anni 80 integrati da un rilevamento effettuato ex novo.

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Competitivit

Grande attenzione sar dedicata al rispetto della normativa e dei vincoli morfologici

CARTE DEI SUOLI - Immagine di copertina del PTPG

Con questo lavoro, che deve essere considerato un punto di partenza e non certo di arrivo, si dato inizio ad unopera di trasposizione dei dati esistenti in unottica di gestione agronomica e ambientale. La Provincia sar impegnata anche in una serie di attivit collegate alla difesa del suolo. Attraverso il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) i settori Ambiente e Pianificazione svolgeranno attivit di controllo su tutto il territorio provinciale, inoltre, grande attenzione sar dedicata al rispetto delle normative e dei vincoli morfologici al fine di scongiurare il rischio frane. Le informazioni contenute nella banca dati sono state, infatti, utilizzate in diversi progetti di studio ed applicazioni realizzate dalla Provincia di Latina ed in particolare nella redazione del bilancio idrologico/idrogeologico, nellanalisi della diffusione degli inquinanti e di vulnerabilit degli acquiferi, nellanalisi di trasformabilit del territorio e di quantificazione dellerosione del suolo. Consideriamo la realizzazione di unurbanistica condivisa a livello provinciale come lobiettivo da perseguire per dare forma concreta agli indirizzi indicati e tradurli in scelte. In questo senso al centro della nostra azione sta il compito di attuare il Piano provinciale ed insieme promuovere e coordinare quelli comunali. I Piani comunali, redatti in forma associata, porranno al livello provinciale nuove istanze, di integrazione, sviluppo e modifica in un processo di andata e ritorno che il sale della pianificazione, della partecipazione e della collaborazione interistituzionale.
Dare forma agli indirizzi per tradurli in scelte

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Competitivit

CARTA DEI SUOLI - Integra il Piano Territoriale Provinciale Generale

In sintesi i nodi di tale percorso possono essere individuati nelle seguenti prospettive: 1. avviare la redazione del previsto Programma Pluriennale di attuazione del PTCP, che coordini le politiche di spesa e di settore al fine di perseguire lassetto territoriale previsto dal Piano, con particolare riferimento alla programmazione delle opere pubbliche e delle trasformazioni territoriali ed ambientali previste dalla pianificazione locale; 2. favorire il conseguente adeguamento degli strumenti urbanistici/pianificatori esistenti (PRG), approvati sulla base della legislazione previgente, al nuovo regime ed assetto per raggiungere una condizione omogenea di strumenti, analisi, previsioni e programmazione degli interventi su tutto il territorio provinciale e permettere alla Provincia di svolgere la propria attivit di coordinamento degli interventi infrastrutturali o di rango sovracomunale necessari; 3. consolidare e sviluppare la pianificazione comunale associata, nellambito dellobiettivo di aggiornamento della pianificazione locale, attraverso il sostegno giuridico-amministrativo. Vogliamo consegnare ai cittadini della Provincia di Latina un quadro dassieme degli indirizzi e degli obiettivi di sviluppo del territorio e delle comunit, verificato e condiviso sia verticalmemente sia orizzontalmente, come strumento di aiuto alla definizione di una comune identit provinciale e di un comune 106 senso di appartenenza.

Competitivit
Viabilit provinciale

obiettivo da perseguire quello di dotare il territorio della Provincia di una rete viaria che assicuri i collegamenti nelle direttrici nord-sud e est-ovest oltre a collegamenti radiali con il capoluogo. Si tratta di opere che rappresentano lelemento portante di tutta la rete provinciale, opere che coinvolgono altri enti proprietari ove lAmministrazione assume un ruolo di coordinamento, di stimolo o di consulente tecnico sulla base di accordi e convenzioni. Tra gli interventi da realizzare uno per tutti: Adeguamento della S.P. S. Agostino di collegamento tra la S.R. Flacca e la S.S. Appia in localit 25 ponti, con tracciato in galleria in prossimit del deposito di olii minerali dellAgip di Gaeta. Lintervento in questione risolver i gravi problemi di traffico che vengono generati dal grande flusso veicolare (soprattutto destate) attualmente passante per la Via Flacca dopo la Galleria Scarpone, che seguendo lintera costa lungo la spiaggia SantAgostino che poi va a congestionare il traffico locale delle citt di Formia e Gaeta. La variante, cos come studiata, si propone di deviare tale flusso su di un tracciato alternativo, al fine di decongestionare le due citt e lo splendido tratto di costa interessato, lasciando allattuale tratto della Flacca solo il traffico locale.

Decongestionamento del traffico

FLACCA - Progetto del nuovo tracciato

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Competitivit

FLACCA - Progetto del nuovo tracciato

Lintervento servir a deviare il grande flusso di mezzi pesanti che per raggiungere il MOF e larea industriale di Fondi oggi sono costretti ad attraversare il centro abitato con grave disagio per i residenti, aumento sensibile del tasso di incidetalit, e sensibile riduzione dei tempi di percorrenza. Sar perseguito nel prossimo quinquennio lobiettivo di adeguare e riqualificare la rete stradale per le continue e maggiori esigenze dellutenza ed aumentando il grado di sicurezza delle strade stesse. Interventi efficaci e duraturi nel lungo tempo richiedono un forte livello di collaborazione e concertazione tra la Provincia, lAstral, la Regione e le Amministrazioni Comunali. Numerosi gli altri interventi di miglioramento delle intersezioni esistenti, che prevedono interventi su strade che sono state oggetto di particolare attenzione e forti investimenti in quanto itinerari di fortissimo traffico su aree in forte sviluppo con carenze strutturali e geometriche. Non si fermer e continuer con la medesima intenist lattivit di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutta la viabilit provinciale. Il programma di manutenzione ricomprender inoltre vari interventi sulle opere esistenti che possono essere semplicemente mantenute nelle loro caratteristiche, si aggiungono inoltre le realizzazioni di rondo nelle intersezioni a maggiore traffico a migliorare la mobilit.
Mobilit alternativa

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Particolare attenzione verr altres dedicata al perseguimento di una mobilit alternativa a quella tradizionale che punti sulla mobilit sostenibile e valorizzando in particolare la viabilit ciclabile, pedonale, fluviale e lacustre.

Competitivit
SICUREZZA STRADALE

a sicurezza stradale era un obiettivo prioritario della scorsa consiliatura, rimane tale per il prossimo quinquennio. Lobiettivo un impegno diffuso che ci consenta, in linea con le direttive dellUnione Europea e il PNSS, di ridurre del 50% il numero di morti e di feriti sulle nostre strade entro il 2010. Non si pu rimanere inerti di fronte allimpressionante numero di incidenti, di feriti e di morti che si registrano lungo le strade provinciali con tutto il loro carico di costo umani, sociali ed economici. I fattori su cui la Provincia pu concretamente andare ad incidere sono essenzialmente due: luno umano, laltro infrastrutturale. Ci dunque dovr indirizzare lEnte verso le attivit di progettazione e della manutenzione delle strade, senza peraltro trascurare le politiche di educazione stradale soprattutto verso i pi giovani attraverso campagne di sensibilizzazione presso le scuole sul tema dellalcol, delluso del casco, sul rispetto della vita e delle regole di circolazione stradale e dettate dalla prudenza. In tal senso si colloca linvestimento della Provincia per linstallazione lungo la viabilit provinciale di apparecchiature per il controllo del traffico della velocit veicolare.

Non si pu rimanere inerti di fronte allimpressionante numero di incidenti, di feriti e di morti che si registrano lungo le strade provinciali con tutto il loro carico di costo umani, sociali ed economici

SICUREZZA STRADALE - Un obiettivo prioritario

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Sicurezza stradale: ducazione e dissuasione sulla sicurezza stradale

Installate da tempo ci hanno consentito da un lato, di raccogliere dati statistici sul flussi di percorrenza, sui tassi di incidentalit, dallaltro, con il meccanismo della dissuasione, ci hanno consentito di educare lutenza verso condotte rispettose delle prescrizioni stradali. Ad oggi tali apparecchiature sono state fonte di informazioni, a fugare ogni dubbio circa la bont delle intenzioni dellEnte che, lungi dallutilizzare queste apparecchiature per impinguare le proprie casse, si prefigge il solo scopo di porre un freno alla perdita di vite umane, sempre pi giovani. Leducazione stradale passa dunque anche attraverso il timore delle sanzioni, per cui, alla prima fase, le succede oggi la seconda, che a brevissimo prender il via, durante la quale le apparecchiature verranno attivate e questa volta anche con finalit sanzionatorie affinch leducazione non sia pi solo un precetto ma diventi cogente per chiunque contravvenga i limiti e le disposizioni stradali. Occorre inoltre proseguire il lavoro iniziato con il Sistema informativo sulla sicurezza stradale (SISS), che nasce dalla consapevolezza che lincidentalit stradale determinata da una serie di concause la cui conoscenza essenziale per contrastare il fenomeno.

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SICUREZZA STRADALE - Un obiettivo prioritario

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MOBILIT

a mobilit rappresenta la vita di questa nostra Provincia. Nellarco della giornata pi persone necessitano di muoversi, di spostarsi, generando cos una domanda di trasporto. A tale domanda la Provincia deve poter dare congrua risposta non solo in termini infrastrutturali e di sicurezza, ma creando un sistema di trasporti, che offra soluzioni diverse a seconda della domanda del territorio. Per poter quantificare numericamente la mobilit, valutarne esigenze ed effetti, necessario censire gli spostamenti, diversificandoli per funzione espletata. In tal senso la mobilit pu essere classificata in relazione a diverse caratteristiche, come lambito territoriale, lambito temporale, la periodicit e i motivi di spostamento. In ragione di ci vengono orientate le scelte provinciali le quali in relazione allambito territoriale in cui si verifica lo spostamento ha catalogato la mobilit in base ai motivi di spostamento (lavoro, studio, acquisti, visite, relazioni interpersonali, attivit del tempo libero, turismo etc.) e permette di localizzare meglio nello spazio e nel tempo la corrente di traffico da essa generata suddividendola in: - mobilit occupazionale: spostamento per motivi di lavoro dei residenti. - mobilit occupazionale passante: spostamento per motivi di lavoro dei non residenti nellarea di studio; - mobilit scolare: spostamento per motivi di studio dei residenti. Accanto alla mobilit sistemica vi poi da considerare i fenomeni di mobilit non sistematica: - mobilit residenziale: spostamento dei residenti non occupati per motivi vari; - mobilit festiva: spostamento in uscita per motivi di lavoro (ferie e festivit) dei residenti; - mobilit turistica: spostamento nellarea analizzata dei turisti indigeni e stranieri; Alla luce di questi dati lobiettivo quello di arrivare a disegnare un siste-

Mobilit quale componente essenziale di sviluppo di un territorio

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Il Mof di Fondi

Non di minore impatto la ipotesi di realizzare le vie del mare, potenziandone e favorendone lutilizzo, al fine di decongestionare il traffico merci lungo la viabilit provinciale attualmente ancora priva di un accesso diretto alle autostrade

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ma integrato della mobilit provinciale, attraverso la redazione di un PIANO PROVINCIALE DELLA MOBILIT che, con modalit e strumenti mutuati dal percorso del PTPG (la definizione di indirizzi strategici e di scelte comuni) ci permetta di conseguire lobiettivo fondamentale di spostare quote significative di traffico dalla modalit su gomma, alla modalit su ferro per realizzare un miglioramento della qualit dellaria e una notevole riduzione dei costi esterni che comporta la modalit su gomma, implementando lo snodo logistico di Latina. Non di minore impatto la ipotesi di realizzare le vie del mare, potenziandone e favorendone lutilizzo, al fine di decongestionare il traffico merci lungo la viabilit provinciale attualmente ancora priva di un accesso diretto alle autostrade. Lintendimento sar quello di sviluppare soluzioni per un trasporto intermodale/combinato ferro strada, ove viene preferito il trasporto su ferro, mentre i percorsi finali piu corti sono realizzati su strada. Questa soluzione potr validamente essere sperimentata attivando la Piattaforma Logistica di Latina Scalo per ipotizzarne un valido impiego per le tratte di destinazione della produzione del MOF di Fondi. Altro aspetto di fondamentale importanza senza dubbio la cosiddetta infrastrutturazione immateriale del nostro territorio al riguardo programmata la progettazione e successiva realizzazione del piano telematico della Provincia. Lobiettivo sar quello di cablare, mettere in rete, larga parte della Provincia al fine di offrire collegamenti e servizi pi veloci alle imprese ed ai cittadini ed in ultima analisi aumentare lattrazione verso azioni e proposte in grado di portare sviluppo.

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IL NOSTRO OBIETTIVO
Lintegrazione tecnologica, lunitariet organizzativa e il coordinamento delle linee radiali e di collegamento e delle diverse modalit di offerta; Ladozione di scelte organizzative e tariffarie integrate ed adeguate a sostenere il cambiamento delle abitudini delle persone La costruzione delle condizioni di un incremento qualitativo e quantitativo dellofferta; La riduzione ed il progressivo superamento del divario di opportunit ancora esistente tra centro e periferia provinciale.

Ambiente

La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma vederli con nuovi occhi Marcel Proust

ispettare lambiente ed educare ad averne rispetto stato un caposaldo della XV consiliatura. Un impegno morale che ha rispecchiato per 5 anni quello delluomo nelle vesti di amministratore. un idem sentire, un sistema binario, indivisibile. Come base di partenza per i grandi processi che interessano lambiente abbiamo adottato il Piano Energetico Ambientale (PEA), lo studio dellenergia come vincolo fondamentale per il confronto e lo sviluppo di ogni dinamica sociale ed economica dei sistemi locali e globali. Il PEA stato voluto e pensato per essere la stella polare della Provincia e dei Comuni per ogni intervento sul territorio di carattere energetico e ambientale per gli anni a venire. Esso stato pensato quale strumento irrinunciabile che si pone come punto di partenza per lo sviluppo delle diverse azioni tese allautosufficienza energetica

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del territorio ed al giusto utilizzo delle risorse direzionate nel campo dellenergia rinnovabile. la risposta ai tentativi di invadere il territorio provinciale con centrali energetiche non collegate rispetto alle risorse che il territorio offre ed alle necessit proprie. Senza il Piano Energetico Ambientale le iniziative dei singoli Enti, e quindi della Provincia, sarebbero rimaste deboli perch isolate e scoordinate. Il Pea invece il trampolino di lancio per consolidare nella XVI Consiliatura una cultura di gestione del territorio sempre pi consapevole che ogni scelta relativa al futuro debba partire da un processo di integrazione territoriale tra i vari settori che lo compongono e ne guidano lo sviluppo. In tale contesto la nostra politica si inserisce nel solco tracciato dalla Conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo svoltasi a Rio De Janeiro nel giugno del 1992, che ha attribuito un ruolo centrale alle Amministrazioni ed alle Comunit locali per elaborare ed attuare politiche le cui parole chiave sino sostenibilit ambientale, sostenibilit sociale e sostenibilit economica. Il tutto con una aspirazione ad operare per lambiente rifuggendo da logiche di emergenza, rispetto ad un impegno strutturale e partecipato, condiviso con i cittadini e le istituzioni, in primo luogo i comuni che della loro rappresentanza sono i primi e pi diretti portatori. In questa logica strutturale affronteremo i grandi temi ambientali a partire da quelli classici: lacqua, laria, i rifiuti. Continueremo a monitorare lo stato delle nostre acque superficiali e delle sorgenti al fine di garantire la salubrit e la qualit dei corsi dacqua e delle nostre coste. In tale ambito si inserisce anche lattivit dellAgenzia del Mare. Contestualmente avvieremo una forte campagna per il risparmio idrico, al fine di allineare o almeno avvicinare significativamente i nostri consumi a quelli dei Paesi europei pi avanzati. Questo passer anche attraverso una educazione ambientale che, qui come in altri campi, si deve svolgere in collabora-

la risposta ai tentativi di invadere il territorio provinciale con centrali energetiche non collegate rispetto alle risorse che il territorio offre ed alle necessit proprie

BATTELLO SPAZZAMARE

PROVINCIA DI LATINA

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AGENZIA DEL MARE - Il battello spazzamare

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zione con le scuole, le istituzioni locali, la societ civile; ma parimenti non pu prescindere da un ruolo attivo e protagonista del soggetto gestore del ciclo idrico integrato. Guarderemo alla qualit dellaria in modo scientifico e non generico, evitando di parlare di inquinamento in generale ma focalizzando attenzione ed interventi sulle tipologie inquinanti realmente critiche e sulle loro origini. Limpostazione di fondo la riduzione delle emissioni in atmosfera di anidride carbonica (CO2) in linea con gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto. In tale direzione saranno quindi orientate le azioni previste nella XVI consiliatura, a completamento di quelle realizzate nei primi cinque anni di governo: 1. la copertura totale dei tetti degli istituti scolastici superiori della Provincia con impianti fotovoltaici. Sono 13 gli edifici che grazie alla provincia gi utilizzano energia pulita azzerando le emissione di Co2 in atmosfera; 2. la prosecuzione e limplementazione della campagna Guido a basso impatto che prevede lerogazione di incentivi per linstallazione di impianti di alimentazione a metano negli autoveicoli. la prosecuzione fisiologica del lavoro impostato nella XV consiliatura che ha portato alla trasformazione di oltre 300 autovetture circolanti a benzina con impianti alimentati a metano e alla riduzione di circa 200 tonnellate lanno di CO2 in atmosfera; 3. lavvio della campagna caldaie sicure per lammodernamento e la manutenzione degli impianti termici in tutte le case della Provincia. per contenere il consumo di energia, ridurre linquinamento ambientale ed aumentare la sicurezza dei cittadini. Lobiettivo quello di informare i cittadini sulla corretta manutenzione e utilizzo delle caldaie che permetta loro di avere impianti pi sicuri, ridurre le emissioni in atmosfera e garantire un minore consumo di combustibile. Inoltre saranno attivati progetti sul territorio diretti alla realizzazione e diffusione dimpianti di produzione di energia rinnovabile: Calore Geotermico a Bassa Entalpia. In particolare per la Provincia di Latina importante promuovere iniziative per lo sfruttamento del Calore Geotermico a Bassa Entalpia.Il progetto prevede, dove possibile, lo sfruttamento della temperatura delle falde superficiali che sono presenti in quasi tutta la Provincia di Latina ed in particolare nelle zone di ex bonifica Illuminazione pubblica. Un particolare riguardo sar posto allefficienza energetica degli edifici e dellilluminazione pubblica, per la razionalizzazione dei consumi e per il conse-

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Pala Eolica

guimento di un valido risparmio energetico, saranno eseguite delle attivit preliminari di auditing energetico. Per gli impianti dilluminazione pubblica saranno utilizzate lampade a risparmio energetico e ad alta efficienza ottenendo risparmi dellordine del 35% sulla spesa della bolletta dellilluminazione. Saranno impiegati sistemi elettronici di controllo e regolazione dellalimentazione elettrica dellilluminazione interna agli edifici e delle stradale. Mini-idrico. Ulteriore settore di intervento, che permette di produrre energia senza avere emissioni a costo zero per la pubblica amministrazione, Installazione dimpianti mini-idro nei corsi dacqua del territorio e nella distribuzione degli acquedotti. Questi interventi dal costo contenuto permettono di ottenere delle mini centrali idroelettriche, che non richiedono opere di cementazione, nel caso poi degli acquedotti vengono montate direttamente sulle tubazioni, e che con il passaggio dellacqua producono energia elettrica. Per quanto ai rifiuti tre saranno gli assi portanti della nostra azione: La riduzione del conferimento in discarica; Lincentivazione della raccolta differenziata; La valorizzazione dei rifiuti; Continueremo le politiche di incentivazione della raccolta differenziata che premino i comuni ed i comportamenti virtuosi, lo faremo chiedendoci quali altre azioni possono essere messe in campo per migliorarci, nella consapevolezza che il recupero della materia di per s spesso e volentieri non risulta economicamente svantaggioso e per essere veramente efficace richiede costi

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molto elevati. Compendiare gli aspetti economici immediati in un bilancio pi globale dovr essere un nostro obiettivo per evitare che questi costi siano riversati sui cittadini. Per questo, oltre alla raccolta differenziata si definiranno le capacit di smaltimento connesse alla termovalorizzazione, individuandone la tipologia e le localizzazioni in grado di garantire alla nostra Provincia la continuit delle possibilit di smaltimento e lindipendenza della tariffa, che noi immaginiamo sociale e non dettata dalle logiche dei gestori degli impianti romani. Consideriamo questo un obiettivo primario e vogliamo farlo dialogando con i comuni, le societ di gestione, le associazioni della societ civile, tutti coloro che hanno idee innovative da proporre.

IL NOSTRO OBIETTIVO
dar corso al potenziamento del servizio di raccolta differenziata attraverso incentivi economici a favore dei Comuni con fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Latina); proseguire ed implementare la campagna di forte sensibilizzazione dei cittadini alluso della raccolta differenziata; realizzare un polo industriale costituito da un impianto di selezione e da un contiguo impianto di termovalorizzazione del CDR c/o frazione secca per il recupero energetico; concretizzare la realizzazione di stazioni di trasferenza, trasporto dei rifiuti dalle stesse al polo industriale, in modo da realizzare un sistema di trasporto centralizzato e baricentrico rispetto ai Comuni in essa afferenti; procedere alla chiusura definitiva delle attuali discariche di Borgo Montello ed alla bonifica delle stesse, anche attraverso il recupero dei rifiuti in essa presenti, oltre che alla riqualificazione urbana dellarea ed allindividuazione di forme di ristoro per il territorio che ha subito per anni tale servit; combattere linquinamento elettromagnetico attraverso ladozione di un Piano delle Antenne prevedere forme di mitigazione ambientale e forme di compensazione per Comuni pi esposti allimpatto ambientale dellimpiantistica necessaria a dar vita al predetto sistema. 11

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CICLO DELLE ACQUE

a domanda dacqua in continuo aumento, in Europa come nel resto del mondo, per gli usi domestici, industriali ed agrozootecnici mentre la disponibilit e la qualit di questa risorsa costituisce un grave problema. Come tutelare il bene acqua e garantire un servizio di qualit, convertendo questo problema in risorsa, impiegando fonti alternative locali, sempre disponibili nel pi ampio rispetto delle condizioni di sostenibilit ambientale lobiettivo che si propone la Provincia di Latina attraverso la propria struttura amministrativa ed attraverso i servizi offerti dallAmbito Territoriale Ottimale, in termini di difesa della risorsa, della sua corretta utilizzabilit, della lotta alle dispersione, al suo uso consapevole. In particolare lazione finalizzata ad offrire: 1. una gestione unitaria allinterno dellAto del S.I.I. sulla base del criterio di efficienza ed economicit e con il vincolo di reciproco impegno; 2. livelli e standards di qualit di consumo omogenei nellerogazione del servizio idrico; 3. una protezione nonch lutilizzazione ottimale e compatibile delle risorse idriche ad uso idropotabile; 4. la salvaguardia e la riqualificazione degli acquiferi secondo gli standards e gli obiettivi della programmazione regionale e di bacino; 5. lunitariet del regime tariffario nellAto in funzione della qualit delle risorse e del servizio fornito; 6. la definizione e lattuazione del programma degli investimenti per lestensione, la razionalizzazione, e la qualificazione dei servizi privilegiando le azione finalizzate al risparmio idrico e al riutilizzo delle acque reflue. Nellambito di tali politiche si inseriscono progetti di solidariet sociale come Provincia solidale a favore delle utenze deboli cui se ne aggiungeranno altri come ad esempio lidea di realizzare una fonte in piazza come questione di

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civilt e progresso attraverso la quale valorizzare le tecnologie avanzate che riportano alla memoria le immagini delle fontanelle di paese, per promuovere il consumo dellacqua di rete perch buona,controllata, sicura e gratuita; politiche ecologicamente attente: meno TIR sulle strade per il trasporto delle bottiglie di minerale e meno rifiuti plastici (in Italia vengono consumati ogni anno circa 11 miliardi di litri dacqua in bottiglia e prodotte circa 200.000 tonnellate di rifiuti plastici; si stima che circolino circa 300.000 tir allanno per il solo trasporto delle acque minerali) messaggi sullimportanza dellacqua come bene di tutti, sui temi di sostenibilit ambientale e di pubblica utilit (costi notevoli per lo smaltimento dei rifiuti plastici) Lidea prevede la collocazione nelle piazze principali delle citt e delle cittadine della Provincia di uno o pi punti di distribuzione di acqua potabile ulteriormente filtrata e depurata, raffreddata e gassata e sar erogata in base ad un sistema a tessera parametrizzabile in modo tale da consentire prelievi gratuiti per certe fascie sociali disagiate o a pagamento ma comunque sempre ben al di sotto del prezzo delle acque minerali in bottiglia. La fonte in piazza sar inserita, ove possibile, in un casotto chiuso contenente le apparecchiature produttive ed un patio esterno aperto al pubblico, protetto da un portico o da una pensilina, ove sono ubicati i due erogatori di distribuzione dellacqua. Tutto il casotto sar dedicato a spiegare la storia, la gestione e la preziosit della nostra acqua, oltre che essere veicolo di comunicazione a disposizione della Provincia su tutti i temi di carattere ambientale. 11

Conclusioni
Conclusioni

Non la pi forte delle specie che sopravvive, n la pi intelligente, ma quella pi reattiva ai cambiamenti. Charles Darwin (1809-1882)

e linee che abbiamo sinora tracciato ispirati anche dai pensieri illuminati

di Robert Kennedy e del Papa, di storici, statisti e scienziati, rappresentano la voglia di scuotere la crisi, per uscirne pi forti, per crescere con le situazioni difficili che questa ci ha imposto, valorizzando noi stessi come cittadini, amministrati o amministratori, e le potenzialit che ci offre il territorio per fare della res pubblica un valore sociale, sintesi dellinteresse pubblico e del bene comune, come bene del singolo e dei singoli. Un unicum inscindibile che sia forza ed al tempo stesso motore della evoluzione che metta a concreto regime i principi di costituzionale memoria e che abbiamo in queste pagine ricordato. Ora tocca a Noi scegliere la via di uno sviluppo sociale che sappia rispondere alle esigenze di una collettivit variegata dove la diversit non faccia paura ma sia un quid pluris verso un progresso di crescita illuminato e solidale o invece rimanere legati a vecchi concetti di sviluppo economico, lontano dai cittadini, dai fabbisogni delle famiglie dove Pil misura la ricchezza di una paese senza riuscire a misurare i valori che ispirano la nostra societ, le potenzialit dei nostri giovani, il ricordo del sacrificio umano per una democrazia per tutti o il coraggio delle diversit. In noi muove lidea di poter cogliere loccasione che si disvela dalla crisi ancora in fieri, dalla quale intendiamo uscire con la politica dei piccoli passi, uno dopo laltro, oggi come domani e dopodomani, certi di poter interpretare il ruolo che la Costituzione ci ha riconosciuto al meglio con il sostegno di tutti nellinteresse dei Cittadini prima di tutto! 10

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Medaglia dOro al Merito Civile

PROVINCIA DI LATINA

www.provincia.latina.it

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