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Oltre l`ultimo
orizzonte
Marco Delle Monache
e
Janet Duggan
'La Jera Jite`
Titolo: "Oltre l`ultimo orizzonte"
Copyright 1998 Marco e Janet Delle Monache
Proprieta letteraria riservata: la riproduzione in qualsiasi Iorma, intera o parziale,
e vietata senza una esplicita autorizzazione degli autori.
Edizioni La Vera Vite Via della Croce, 24b
MonteIiascone (VT) Italia.
http://laveravite.blogspot.com
laveravitegmail.com
Stampato in proprio
Qualche tempo Ia Adele Terranova, la responsabile del giornale della nostra chiesa, mi propose di scrivere
una breve testimonianza sul come Iossi arrivato alla Iede in Cristo, cosi come avevano Iatto altri membri della mia
comunita.
Il primo istinto Iu quello di descrivere con non piu di venti parole il mio cammino di Iede sul tipo:
'In fondo io avevo da sempre creduto in Dio, con degli alti e dei bassi, ma poi il Signore ha avuto pieta di
me mostrandomi la vera via.`
'Ma, e realmente stato cosi Iacile, Marco? mi domandai mentre stavo descrivendo in modo cosi sommario
la mia strada verso Dio.
'No! Iu la risposta perentoria.
Ma come avrei potuto descrivere tutte le diIIerenti Iasi del mio avvicinamento a Cristo senza dimenticare o
aggiungere nulla?
Un giorno stavo rileggendo assieme a mia moglie le lettere che per molti anni ci eravamo scritti per tenerci in
contatto; e Iu cosi che lei mi disse: Eccola, Marco, la tua testimonianza per la chiesa!.
Mai intuizione Iemminile Iu piu Ielice; in quelle lettere riviveva la mia strada lenta e Iaticosa verso la meta
della riscoperta di una Iede che avevo tanto desiderato ritrovare.
Ed essendo entrami protagonisti in quella strada, decidemmo di scrivere a quattro mani la mia testimonianza
lasciando che, per gran parte di essa, Iossero il Marco e la Janet di allora a parlare per mezzo di quelle lettere,
aggiungendo anche altri 'materiali provenienti da diari, poesie, riIlessioni, e articoli da me scritti prima, durante
e dopo il nostro primo incontro.
Una volta terminato il lavoro, ci siamo accorti di aver raccontato due storie in una. Ed entrambe ci
riguardavano da vicino: la prima era la nostra storia d`amore, l`altra quella dell`amore che Dio aveva usato per
Janet prima e per me (attraverso Janet) poi.
Abbiamo scritto questa testimonianza per altri, perche le persone che abbiamo piu care conoscessero la
nostra storia; ma alla Iine questo e anche servito per rivalutare alcuni aspetti del nostro incontro in una prospettiva
che, vista a distanza di anni, appare diIIerente da quella che ci sembrava all`epoca.
Ed e servito, soprattutto, per ringraziare ancora una volta l`Iddio che ci ha voluti assieme a condividere il
cammino di questa meravigliosa avventura terrena.
Marco e Janet.
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Introduzione
"Esistono al mondo due tipi di individui. i primi, il cui ori::onte e quello della propria casa, o del proprio
lavoro, e non chiedono di sapere cosa vi sia aldila, i secondi, che in eterno vi corrono incontro per vedere
cosa ce oltre, ma che inesorabilmente scoprono nullaltro che un nuovo ori::onte verso cui correre, sen:a
trovare nulla che sappia rispondere alle loro domande. Un tempo anchio facevo parte di questultimi,
correvo da un ori::onte ad un altro, illudendomi di aver trovato lultimo, ma accorgendomi poi che un altro
gli faceva da sfondo, e riprendevo cosi la corsa, sperando di trovare risposte o pace nel seguente. Cosi ne
ho varcati molti, lasciandomeli alle spalle. lo studio, la poesia, la musica, lamore, Dio... Ma esiste poi
davvero quellultimo ori::onte? Esiste una logica, un segreto profondo che sappia dare importan:a ai
nostri gesti, alle pene, ai sorrisi, che renda questa avventura degna di essere vissuta con gioia e
trasporto?`
8/3/82
Questo scrivevo quindici anni Ia. Non so dirvi a che eta abbia scritto le mie prime righe. Scrivere e da
sempre stata una parte di me. Cosi, lungo gli anni, le cose che scrivevo si accumulavano in ordine quanto mai
sparso.
Piu di una volta mi ero chiesto perche scrivessi cosi tanto ed a che Iine, visto che i miei propositi non erano
di certo quelli di Iare di quella piccola mania una vera e propria proIessione.
Ma nel Irattempo che mi chiedevo questo, poesie, lettere, piccoli racconti, diari si andavano accumulando
senza uno scopo od un Iine a me ben chiari.
Scrivevo molto, e molto di cio che scrivevo rispecchiava il mio malessere interiore, il disagio di vivere, la
voglia di trovare un Iine, un termine (qualunque esso Iosse) alla mia esistenza.
Ricordo ancora gli interminabili pomeriggi passati nell'intimita della soIIitta di casa trasIormata in
minuscolo studio, dove volontariamente mi rinchiudevo a meditare "sul Tutto e sul Nulla", ritrovandomi ogni
volta deluso da cio che non avevo neppure quella volta trovato; il motivo del mio esistere ed una valida ragione
per non uccidermi.
Estraneo dal mondo, nel rareIatto isolamento della mia soIIitta, avevo durante gli anni creato una mia
personale IilosoIia di vita, elaborandola nel tempo e giungendo a delle 'verita assolute ed ineluttabili, su cui
costruivo la mia giornata:
'(...) E sempre piu in avanti con i giorni andavo,
e poi, scolaro io, scoprendo dogni velo il mondo
capii non essere dottrina alluomo il Jero,
e lesisten:a mappari come una scala oscura
su per la quale con fatica salgo,
pian piano chio minnal:o, in basso
il buio annulla i pioli, e sio sopra lo sguardo
intendo, vedo lo scomparir lento dessi nel vuoto.(...)`
12/2/82
Lungi dal trovare conIorto nella letteratura e nelle mie IilosoIie Iatte in casa dicevo a me stesso:
7
"(...) Io immodestamente mi chiamo poeta, ma chi e il poeta se non un uomo che ha perduto il
confidente sperare nellalba, che non rintraccia piu nel fluire delle stagioni, nel mare che batte la riva,
nel giorno e nella notte il ciclico ritmo di Dio?
Bene, io sono poeta non gia perche scriva poesie, ma perche ho perduto quel ritmo, quella speran:a, i
miti, e per questo, per sopravvivere, che cerco di ricreare con la poesia quei miti perduti, la dolce::a
che nel mondo non trovo. E vorrei non aver mai letto una sola riga, mai scritto il primo verso, non
essermi mai posto alcuna domanda. Mai pensato, vivo col corpo ma mai esistito psichicamente. (...)"
17/12/82
Lo scrivere, il meditare non dava alcun conIorto; perche Iarlo, allora?
La risposta la avrei trovata qualche anno dopo quando, rileggendo quello che avevo scritto nel periodo piu
buio della mia vita, mi accorsi che, senza volerlo, avevo descritto con precisione la strada che dal dubbio prima
all'ateismo poi, mi aveva condotto alla ricerca di Colui che stava cercando di me: quel Dio che avevo perduto e
che non sapevo Iosse al mio Iianco, che mi spingeva a scrivere quello che sentivo giorno dopo giorno, perche
quel mio diario sapesse ricordarmi di come ero stato e di come ero divenuto grazie a Lui, e, Iorse, potesse
conIortare od essere d'aiuto ad altri che, come me allora, avessero perduto la speranza di scoprire cosa vi Iosse
oltre quell'ultimo orizzonte.
La speranza e la certezza di scoprire l'orizzonte stupendo dell'amore di Dio.
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1
Dio non esiste!
"Chi sono io,
lamento cosmico vagante
per sconfinati deserti di nulla
gemito perso tra miliardi
di relitti inerti?
Da dove vengo, io
frutto di somma sapien:a
o di sciocco destino,
giovane materia
duna realta millenaria?
Dove vado io,
relitto duna spavalda presun:ione
rotolante verso mete ignote
e terrificanti? (...)` 22/6/80
Avevo diciotto anni quando scrivevo questa poesia; la scuola mi aveva insegnato molte cose, ma aveva
completamente conIuso la mia mente; gli studi di IilosoIia, piuttosto che darmi risposte, avevano moltiplicato le
domande che qualsiasi ragazzo della mia eta si pone.
I valori in cui Iino ad allora avevo creduto si stavano lentamente dileguando, primo Ira tutti quello della Iede
nel Dio cristiano.
Cresciuto in una Iamiglia in cui, nonostante tutto, avevo ricevuto un sano insegnamento basato su Gesu e
dove le Iedi di mia madre e di mia nonna erano state da sempre dei capisaldi per me, vedevo ora venir meno i
motivi per credere, tutto preso come ero con le IilosoIie in voga ed attratto dalla personalita di un mio proIessore
di IilosoIia, ateo, che sIruttava la sua enorme superiorita intellettuale nei miei conIronti per dimostrarmi di volta
in volta come quello che si diceva su Cristo non Iosse altro che "poesia", "mito"; in sintesi, "...tutto molto bello,
ma assolutamente lontano dalla realta delle cose.
Non volevo, o Iorse non potevo lottare contro le sue idee, solo come ero; e la mia Iamiglia non poteva
aiutarmi piu di tanto Ed a dire il vero non cercavo aIIatto il loro aiuto, convinto com'ero di sapermela cavare da
solo.
Ma lentamente, i piccoli dubbi diventavano grandi dubbi: i grandi dubbi, piccole verita...:
"Reputo luomo superiore a qualsiasi scien:a, qualsiasi sterile classifica:ione di dati, troppo lontana
dal mio concetto di uomo. -Allora, luomo e superiore per volonta divina?- mi potrebbe chiedere
qualcuno. Non so. Non saprei rispondere a questa domanda. Non saprei intendere quel divina.
Quale divinita? Forse il dio cristiano al quale credevo. Ma ora sto attraversando un periodo nel quale
non so bene se creda ancora o no. (...) E non credere a nulla, pensare di essere solo una fortunata
coinciden:a di avvenimenti, crea forse un numero pari di problemi che aderire alla fede in un dio.
Chi ha creato la materia da cui siamo venuti, dalla quale si e formata quella coinciden:a? Per noi
uomini, troppo attaccati ai concetti di tempo e spa:io, di ini:io e fine, e impossibile dare una risposta,
se non dogmatica.E un dogma il credere ad un qualcosa superiore che ci ha creati, ed e un dogma
non credere a nulla, i pesi si bilanciano."
Gennaio "80
Le piccole verita, con l'andare del tempo, diventavano verita assolute ed inoppugnabili:
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"A quest eta ci si comincia a chiedere tante cose, la maggior parte delle quali rimangono sen:a
risposta.
Molti si votano totalmente ad un partito politico, ed allora, come per incanto, tutti i dubbi spariscono.
Altri si votano ad una religione, ed anche qui tutte le perplessita si volatili::ano.
Di certo non invidio questi individui. Non li invidio davvero, poiche con il loro meschino
comportamento hanno dimostrato solo vigliaccheria, la vigliaccheria di non voler affrontare i propri
dubbi, la stessa vigliaccheria che spinge il suicida a togliersi la vita per non affrontare i propri
problemi. La stessa vigliaccheria del drogato che lo spinge a farsi per fuggire momentaneamente i
suoi problemi, non avendo maggior vigliaccheria per togliersi la vita."
Ottobre "80
Ma il tentativo di Iare la mia strada senza Dio, Iidando sulle proprie Iorze, si sarebbe dimostrato un
Iallimento:
"In basso, sul fondo
di garruli rivi
si stende la noia
dun cielo dagosto.
Piu in basso, nel cuore
di lavica roccia
riposa la speme.
In alto, sul mondo
si apre infinito
il vuoto del cosmo.
Rinchiuso per sempre
nel corso mortale
desidero il Nulla.
E solo dolore
la vita delluomo?" 22/2/81
"Sono stanco. Stanco ed annoiato. Deluso, in una sola parola. Stanco di questa vita sen:a lode ne offesa,
stanco di trovarmi da solo, stanco di dover pensare, stanco di dormire, stanco di vivere. Neppure la poesia
mi aiuta piu. Debbo uscire, se voglio sopravvivere, da questo stato di abulia totale e da questo paese che
morto e popolato di cadaveri."
1/9/81
"Come sarebbe bello addormentarmi e pregare ancora, invocare qualcuno al disopra del mondo che
curi le nostre delusioni, e credere che quelle nostre preghiere possano in qualche modo aiutarci'
Quanto sarebbe bello. Purtroppo non e piu possibile`.
7/10/81
Stavo deliberatamente perdendo il dio in cui avevo creduto; Egli stava diventando un pesante ed inutile
Iardello di cui disIarsi. Avevo iniziato a commettere l'errore di pensare che Dio Iosse in un posto speciIico e che,
recandomi in quel luogo, avrei potuto ritrovarLo; pensavo Iosse Lui che stesse Iuggendo da me, non viceversa. E
cosi Iacevo parlare in un monologo interiore il protagonista di una mia novella:
"Ascolto quasi assorto il tintinnio della campana che richiamava alla preghiera, ed avrebbe voluto anche
lui entrare nella vicina chiesetta, inginocchiarsi e pregare. Ma cosa, chi pregare? E poi, perche?(...) Penso
allignavia dei tempi presenti, alla sterilita del suo animo quasi con dolore.(...) Tutto sembrava crollare,
amici:ie, amori, fede, allora si senti improvvisamente vecchio, stanco, solo, abbandonato..."
1981-82
Come pure in una poesia di quel periodo cerco di ritrovare Dio in un luogo (un cimitero!), uscendone, anche
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stavolta, sconIitto:
"(...) Mera illusione dimmortalita che luomo
nella tomba vede, persino tu rifuggi il mondo.
In questi ampi teatri dellumana nullita
non odo nulla dimmortale
toccare il cuore, se non nelle parole di chi
in pio pellegrinaggio, parla allestinto.(...)
Su queste lastre furono sparse
parole e lacrime perche il tempo
non consumasse i nomi.
E il tempo ha cancellato tutto,
le scritte ormai corrose
non parlano piu di chi li sotto giace,
le pie cure fraterne abbandonato hanno la stele.
E limmortale non sfiora il capo
dellestinto spirto.
Sol la lapide rimane, qual segno
che al pellegrino dice:
- In me sestingue ogni speran:a,
ogni celato sogno, e quella brama
di futuri mondi.
Leternita riposa nelle vostre menti.-" 27/8/81
Avevo voluto Iare di testa mia, Iidarmi delle mie Iorze; e senza Dio, mi accorgevo che nulla aveva piu
senso; tutto era inutile, vano. E cominciavo a cambiare opinione anche sulla Iuga dal mondo quale rimedio ai
miei mali:
"Laspira:ione piu alta delluomo e il suicidio. Tale aspira:ione pero, col passare degli anni, viene
pian piano frustrata dallabitudine al male e dalla paura di arrecarne. Luomo da quando comincia a
vedere e capire il mondo non puo che pensare al suicidio, se fosse ancora una belva incapace
dintelletto critico circa la vita, continuerebbe stoltamente sen:a badare a cio che gli accade. Ma
possedendo tale intelletto (se sia un bene od un male non saprei dire), non puo che capire il suo stato
non felice. Da cio sorge il bisogno di aggrapparsi a qualcosa..."
6/3/82
Ed io, consapevolmente, non mi aggrappavo che a me stesso:
"Non fede, spesso sciocca ed intollerante, non ateismo cocciuto e testardo, ma dolce e, forse, piu religioso
agnosticismo, il piu democratico, meno comodo ma non per questo meno meraviglioso dire "Non so, ma
spero'"
12/4/82
Pur negando l'esistenza di Dio (ma, sotto, sotto, sperando in essa) non sapevo non dolermi di averlo perduto:
'(...) Ma certamente il piu vibrante dei racconti e Il principe Felice
1
, ogni volta che la rileggo gli occhi mi
si riempiono di lacrime, forse perche in essa torna a rivivere il mito, ormai diserto in me, di un Dio
misericordioso, dolcissimamente buono, che rende cio che in terra ci venne negato. Certo, so bene che non
e che un mito, ma nondimeno e dolcissima poesia, tenera speran:a. E se non fossi gia cosi avanti col mio
pensare, potrei ancor credere in quella tenera poesia che e Iddio."
17/4/82
1
"Il Principe felice e altri racconti" di Oscar Wilde
13
"Non disfare il presepe,
lascia ancora che il bimbo
lo guardi con gli occhi esterrefatti
e ansanti di gioia.
Non disfare il presepe,
lascia che guardi in esso
la dolce::a e il bene
che fuggira le sue mani.
Lascialo a guardare
quel muschio rinsecchito,
la farina ingiallita su monti di carta,
a immaginare quelle stelle dipinte
come un immenso e confortante
cielo amico.
Non disfare il presepe
prima che scopra da solo
che, imme::o alla paglia,
non ce che
una statua di gesso` 2/7/82
La chiarezza del messaggio di Cristo era diventata conIusa materia per una IilosoIia personale che, seppure
avendo alla base Cristo, Iiniva per contraddirne l'essenza divina:
"Un cattolico, o uno che si professa cristiano in generale, che parla di pena capitale e, o almeno dovrebbe
essere, come un musulmano che mangia carne di maiale o beve alcool. Dove il perdono cristiano, dove la
fiducia incondi:ionata che ogni uomo e nato per il bene e che il male che lui commette puo essere redento?
E questo che Cristo morendo in croce e perdonando i suoi crocifissori ha insegnato. E allora? Perche
prendete solo le parti della fede che piu vi aggradano (la remissione dei peccati, leterno riposo e la luce
perpetua ecc.) ed invece scartate le parti piu belle di esso? A modo mio sono molto piu religioso di quelle
persone`
6/7/82
"Cristo morendo in croce ha realmente aperto le vie del Paradiso alluomo, ma non gia per dimorare
eternamente, bensi per vivere nel rispetto della propria identita di uomo. Se si parte dal concetto che tutto
quanto si dice nei Jangeli (che, pur essendo corrotti da un troppo grande desiderio di santificare Gesu -in
realta lui non si proclamo mai santo, ne figlio di Dio, ma figlio delluomo, e con tale afferma:ione forse egli
voleva ancor di piu attestare la sua umanita, non sovrumanita -restano pur sempre un documento di
massimo valore) riguardo allanima possa essere esteso se non identificato col pensiero umano, vedremo
allora che il paradiso concesso allanima diviene la coeren:a e la pace per il pensiero. Non fare del male
(ma anche Cristo scaccio con veemen:a i mercanti dal Tempio) diviene allora da me::o di salvamento per
lanima a modo di vita per non contraddire il proprio pensiero (...) Anche quando Cristo opera dei miracoli
non e che il pensiero che opera. al cieco impone di vedere, non gia prega il Padre perche gli conceda di
guarirlo, egli dice. -Jedi'- Ma e tanta la tensione del cieco verso la guarigione, e tanta la fiducia in
quelluomo che gli impone di vedere, che la riacquista davvero. Se Cristo avesse invece invocato una entita
al disopra di lui e non avesse coinvolto cosi potentemente il pensiero del cieco, questo sarebbe rimasto ad
aspettare che qualche cosa discendesse dal cielo e lo salvasse, e probabilmente sarebbe rimasto cieco...
Non si deve sacrificare a nessuno, ne invocare aiuti divini ma solo vivere nel rispetto della propria identita
e del proprio pensiero...
Quando Cristo salva ladultera dalla lapida:ione lo fa con un sotterfugio. - Chi e sen:a peccato scagli la
prima pietra - ben sapendo che nessuno lo era (nemmeno lui).
14
Cristo scaccia i mercanti dal Tempio perche usano la devo:ione che il popolo ha verso quel luogo per i
propri scopi.`
27/4/82
Fino a quando, di idea in idea, giunsi a dire, deIinitivamente ed in modo chiaro: Dio non esiste:
La Creazione
'Allini:io era il Jerbo delluomo,
quindi il nulla, la totale agonia
di materia chassieme a lui
popolava quel mondo.(...)
Allora luomo volle saper quel breve andare
per la terra nullaltro che la soglia
daltre concesse e piu felici vite,
e indi:i deterno dimorar scopri nel cielo,
e nelle stelle, e nelle cose che silenti
al viver suo ponevano ristoro o cruccio.
E quel cercar un ente che sfidasse
lavvi::ire agli anni ed il tornare
della :olla parte in Dio trovo la sede.
Luomo a sua immagine creo quel Dio
e pose in esso tutto il sentire il mondo,
ogni migliore moto, ogni negata frase (...)
In Dio lui vide se, vide se stesso
ad uno specchio che cancella il male,
e volle consacrar a quella dolce idea
altari ed inni, e sacerdoti
perche il pensiero di quel Dio mai piu
perdesse agli anni la vitale spinta (...)
Ogni illusione ormai e negata alluomo,
eternamente chiuso tra unalba ed un tramonto,
eternamente perso in questa terra
che crede dominar e invece lo fa schiavo (...)
Allini:io era il Jerbo delluomo,
ora e il Nulla, il sapersi perduti
su un atomo opaco.` 19/3/82
Ero arrivato, dopo tanto aIIannarmi e tanto correre, all`ultimo orizzonte.
Ed ormai ero perso, prigioniero di me stesso, sopra l`atomo opaco d`un mondo senza Dio.
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2
Esiste Dio?
Atomi
'Nello spa:io infinito
e silen:ioso, eternamente
si muovono gli atomi,
percorrendo incognite rotte.
Spesso si urtano allontanandosi
lun laltro,
o distruggendosi,
o fondendosi in uno.
Altre volte il caso bi::arro
fa si che le rotte
dinfiniti atomi sincontrino
creando una massa opaca.
Riuniti dal caso in un punto,
indifferenti lun laltro,
emanano nel buio
il sordo mormorio
delle loro vibra:ioni.
Ed in una massa
che ne contiene miliardi
che importa
se un atomo piange? ' 16/12/82
Un atomo opaco, un qualcosa senza peso e senza luce. Ecco come mi sentivo dopo avere "scoperto" che Dio
non esisteva.
Ero solo, circondato da altri esseri soli; e ciascuno di noi, a mio vedere, si aggrappava a qualcosa di irreale
per sopravvivere:
"(...) Pascoli nella sua poesia
1
immaginava che non fossimo eretti su questa terra, ma penduli, a testa in
giu, eternamente in pericolo di rotolare via e lontano da essa verso abissi di solitudine e di oscurita, ed il
terrore di questo lo faceva aggrappare a qualcosa di terreno, fisso, radicato alla solida terra.
.ttora io, .evre, io tvva e tattra vavo
getto a vva rve, a vv atbero, a vvo .teto,
a vv fito aerba, er torror aet ravo!
a vv vvtta, qvi, er vov caaere iv cieto...
Similmente noi ci aggrappiamo a qualcosa qui per paura di sprofondare nel buio, nella solitudine, per non
scoprire che il senso delle cose e nullaltro che una pagina vuota. Ci aggrappiamo a qualcuno, presente o
irreale (...)
...reciitare tavgviao, .govevto,
1
da: "La vertigine" di Giovanni Pascoli
21
vvtto, .eva iv e.o e .eva .ev.o ;...)
...for.e giv giv, ria ria, .erar... cbe co.a.
a .o.ta! it five! it tervive vttivo! o,
io te, ai vebvto.a iv vebvto.a,
ai cieto iv cieto, ivravo e .evre, Dio
Ecco cio che inseguiamo ...invano e sempre..., continuando a cadere in eterno una volta sradicati dai
nostri fitti:i appigli'
E la mia aridita forse nasce dalla perdita del Dio antropomorfo della mia infan:ia, un altro ori::onte
perduto col tempo e col Jero del mondo.
E strano il mio comportamento, non cerco piu nel mondo le risposte (ne ho troppa paura forse), ma
allinterno di me, nel soffuso universo della mia stan:a e duna pagina bianca da riempire di parole."
8/3/82
Ma, a dispetto di ogni apparente 'logica, anche dopo aver riIiutato l`esistenza di Dio, qualcosa, una piccola
voce continuava a parlare dentro di me:
' (...) Chi sei, tu,
che rendi le mie notti insonni
ed i miei giorni un tormento?
Che mi parli di un bene
che non vedo,
che nelloscuro di una chiesa
ti nascondi
e mappari nel sole?...` 1982
Era Lui, era Cristo che rendeva le mie notti insonni ed i miei giorni un tormento; sentivo dentro me come
una voce che mi stava chiedendo di tornare in chiesa.
Ed in realta, provai per qualche tempo a Irequentare la mia vecchia parrocchia, ma lungi dal trovare risposte,
questo servi a conIondere ancora di piu la mia mente:
'Abulia totale, come pensavo. Ne ho superati di momenti peggiori' Passera anche questo. Ma se venisse il
giorno in cui mi sentissi stanco al tutto?`
31/5/82
Arido e solo come ero divenuto, avevo anche perso qualsiasi Iiducia di poter provare sentimenti quale
l'amore per una donna. Scrivevo cosi ad un'amica:
"Dovro accontentarmi proprio in eterno? Dovro ripiegare sempre su posi:ioni accomodanti e dire che col
tempo saro felice di quel ripiego? (...)
A molti e dato in sorte di avere tutto quello che si desidera, a me tocca di scegliere fra cio che gli altri non
vollero e di essere contento di questo (...).
Detto cio, non resta che attendersi un miracolo o iscriversi a un club per cuori solitari...insomma, i
moderni ruffiani. Comunque, se mai accadra, se verro a dirti da un giorno allaltro che sono follemente
innamorato, sappi che ti sto raccontando una boiata galattica'"
11/7/83
Un vecchio adagio recita "mai dire mai!": ed inIatti nell'estate del 1984 conobbi una ragazza inglese che
stava lavorando come "alla pari" presso una Iamiglia della mia citta. E quello che io ritenevo ormai impossibile,
accadde nel giro di una settimana.
22
All'epoca lo sport preIerito dei ragazzi della mia eta, durante l'estate, era quella di "rimediare" una delle
tante turiste tedesche che popolano l'unico campeggio di MonteIiascone
2
. La mia congenita timidezza mi aveva
sempre impedito di seguire gli altri miei amici in tale "attivita", ma quell'anno ero cosi a terra che decisi di
provare anch'io e di passare un'estate "alla grande". Ma, come spesso accade, non bisogna mai tentare una cosa se
non si e sicuri di saperla Iare bene.
Ed io, solo e disperato come ero, mi innamorai della prima ragazza che avevo tentato di "rimorchiare". Forse
Iu perche invece di scegliere una ragazza tedesca scelsi una ragazza inglese, non so!
Fatto sta che mi innamorai; e "Iollemente" stavolta, come dicevo nella lettera all'amica che non avrei mai piu
potuto. Questo mi sorprese, in primo luogo perche la ragazza era l'esatto contrario di quello che era il mio ideale
di donna; da sempre mi erano piaciute le ragazze spiccatamente "mediterranee", con pelle, occhi e capelli scuri,
ed ora mi ritrovavo ad amare una ragazza con pelle, occhi e capelli tipicamente nordici.
Ma qualcosa in lei era diIIerente da qualsiasi altra avessi incontrato prima di allora; e se da un lato stare
assieme a lei mi attraeva, dall'altro mi spaventava per via di quel suo "essere diversa" che non riuscivo ancora a
capire.
Trascorsi gran parte dell'estate uscendo assieme a lei, sebbene non Iossi riuscito a diventare piu di un buon
amico ai suoi occhi. Una volta partita rimanemmo in contatto scrivendoci assiduamente.
L'anno seguente lei ritorno a MonteIiascone; ed, ahime, il sentimento stavolta Iu reciproco! Ma quella
sensazione di "essere diversa" dalle altre ragazze si era accentuata notevolmente.
Sino a quando scoprii il perche di quella sua diversita. InIatti lei mi disse che, durante il suo primo anno di
Universita ad OxIord, aveva conosciuto degli amici cristiani che la avevano aiutata a Iar rinascere la sua Iede, e
che ora seguire Gesu era per lei la cosa piu importante della sua vita.
Sulle prime cercai di non prendere troppo sul serio queste sue aIIermazioni, ma alla Iine Iui "costretto" a
scendere in campo, Iorte del mio ateismo, per conIutare tutta quella "massa di stupidaggini" che le avevano
inculcato all'Universita.
Fini un'altra estate, e Iu triste costatare che, pur essendo ancora innamorati, nessuno dei due aveva l'
intenzione di lasciare il proprio Paese ed i propri obiettivi nella vita.
Decidemmo di comune accordo di smettere di pensarci come innamorati. Ma allo stesso tempo i sentimenti
di stima e di aIIetto che ciascuno nutriva per l'altro erano troppo Iorti per troncare di netto quell'amicizia.
Nonostante tutto avevamo bisogno l'uno dell'altra; solo oggi riesco a comprendere il perche di questo.
Fu cosi che continuammo a scriverci e ad incontrarci di tanto in tanto. E lei continuo con assiduita a
parlarmi del suo Dio, sebbene io non dimostrassi all'epoca nessuna voglia capire e di cercare, mettendo tutta la
mia "intelligenza" per conIutare le aIIermazioni che lei andava Iormulando circa la sua Iede:
"Caro Marco,
(...) lascia che provi a spiegarti. quando preghiamo il Signore in un certo senso e come se stessimo
conversando, cosi che se noi parliamo a Lui sen:a interru:ione, allora non gli lasciamo tempo di darci
alcun responso. La risposta puo giungere sotto forma di unimmagine nella mente o semplicemente
attraverso un sentimento, spesso la risposta a domande e richieste di aiuto giungono in seguito, attraverso
2
Sono stato inIormato da alcuni giovani della mia citta che tale "sport" e rimasto di moda anche al giorno d'oggi!
(N.d.A.).
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eventi particolari o solo nella reali::a:ione di cio che avevamo richiesto.
Non so cosa pensi di tutto questo, ma se hai avuto loccasione di riflettere sullesisten:a di Dio, ti
prego di non esitare a farmi delle domande ed io cerchero di risponderti il piu chiaramente ed onestamente
possibile.
Sono stata felicissima nel sapere che sei andato in chiesa (me lhai detto tanto tempo fa), ma ti prego
di non cercare di giudicare Dio dalla piacevole::a di una messa. Dio e il capo della Chiesa, ma la chiesa
e la comunita di persone che non soltanto credono ma sostengono il loro credo tramite i fatti. Quello che
sto provando di dirti e che anche se tu non hai trovato Dio in chiesa, non e necessario recarsi la, perche
Lui e sempre con noi. Forse puoi provare a leggere i Jangeli nel Nuovo Testamento. Se tu sei come me,
come cattolico gia li conoscerai molto bene. Ma questa volta cerca di leggerli con un cuore aperto e cerca
di immaginare quello che Cristo stava facendo duemila anni fa trasponendolo al giorno doggi. Pensa
inoltre a come le promesse fatte possono essere applicate alla societa moderna.
Ad ogni modo, penso tu sappia che io sono cosi desiderosa che scopra Dio nella tua vita perche ti
voglio cosi bene e perche so che lamore eterno di Dio ha fatto una cosi grande differen:a in me e nella mia
vita."
10/11/85
La mia risposta non si Iece attendere; e cosi replicavo, cercando di sIruttare tutta la 'logica che avevo a
disposizione, per dimostrare : a) Dio non esiste b) anche se esistesse non si potrebbe comunicare con lui:
"Cara Janet,
(...) A questa situa:ione di abulia e di insoddisfa:ione si aggiunge anche il mio travagliato rapporto con la
religione, an:i, penso sia proprio questa la causa di tanta confusione nella mia mente (...) in questo stato io
ho vissuto molti dei miei ultimi anni, cercando di tenere lontana lidea e la ricerca della verita, poiche ogni
volta che pensavo a questo il mio sgomento cresceva.
Ma quella idea che io avevo scacciato come portatrice di dolore ed angoscia, lentamente ed
inesorabilmente, e tornata a popolare le mie notti ed i miei pensieri quotidiani. Io non voglio credere solo
perche tutti lo fanno, o perche sono cresciuto in una famiglia che si dice cristiana, questo sarebbe un atto
profondamente blasfemo che Dio, se esiste, non esiterebbe a punire. Quando e se io tornero a credere sara
perche sono convinto di questo dal profondo del mio cuore.
E nonostante la mente mi spinga a rifiutare lidea di un Creatore sommamente buono, dato che non
vedo nulla di buono o di santo nel mondo, tuttavia il cuore, la parte irra:ionale di me sente il bisogno di
cercare o solo di avvicinarsi alla realta.
Ma se esiste quel Dio che tu ami, evidentemente non vuole aiutarmi in alcun modo, o forse sta
scegliendo per me la via piu lunga e difficile per mettermi alla prova? Perche, se Egli esiste e sente la mia
volonta di credere ancora in Lui, non mi aiuta? Perche non ascolta il mio pianto, il pianto che ogni volta
che entro in una chiesa sale dal profondo dellanima ricordando quando ero piu felice di ora, quando avevo
la fede dalla mia parte? Se Dio esiste, io sono ancora lontanissimo da Lui, benche io tenti ad avvicinarlo,
sembra quasi che voglia scacciarmi, come io ho scacciato Lui dal mio cuore tanto tempo fa.
No, Janet, non penso si possa parlare con Dio semplicemente pregando, e non penso Lui possa
risponderci esaudendo i nostri pensieri. E troppo banale ed antropomorfi::ata lidea di un dio
assisten:ialista che invia un suo angioletto ad esaudire i nostri desideri, se cosi fosse, dovera Dio nel
momento in cui una valanga di fango uccideva 25000 delle sue creature predilette in Colombia? Cera Dio
fra le strade di Mexico Citv devastate dal terremoto? Non ascolta il tremendo silen:io di migliaia di vite
che pure lavevano invocato fino a pochi attimi prima della catastrofe? No, Janet, quel Dio che tu cerchi
penso non possa esistere.
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Se esiste deve essere un dio che e al fianco delluomo non gia per esaudire i suoi desideri, ma per
porgere una spalla su cui piangere ad uno di quegli uomini che hanno perso tutto, a chi e umile, a chi e
solo. E credere in quel dio non significa chiedere nulla in cambio (non e un datore di lavoro che paga il
nostro operato), perche se Lui esiste e ci ha dato realmente la vita, ci ha dato gia tutto quello che e
possibile dare. Credere in quel Dio significa essere con Lui, pensare con Lui, agire con Lui in ogni attimo
del nostro giorno. E per questo che forse ho smesso di credere allora, perche non ce la facevo ad averLo
al mio fianco in ogni momento, perche agivo per la gran parte del giorno sen:a tenere conto di quel patto
stabilito dicendo io credo. E vivere ricordandosi di Lui una volta a settimana e come bestemmiare cento
volte il Suo nome.
Non serve cercarLo nelle chiese piene doro che offendono la Sua poverta, in qualsiasi immagine
dipinta o scolpita o in riti che luomo ha inventato per onorarLo. Se la messa e un me::o per unire il
popolo di Dio, se serve per unire ogni persona allaltra, per stare assieme e godere del reciproco rispetto,
allora ogni giorno, ogni incontro, ogni attimo vissuto insieme agli altri deve essere una messa.
Leggere il Jangelo (che amo al di sopra di ogni libro) mi aiuta in un certo senso, raffor:a la mia
totale devo:ione a quel Cristo che, pure essendo uomo, ha fatto e detto cio che nessuno mai aveva saputo o
osato, che ha vissuto con Dio al suo fianco e nella sua mente, che ha fatto di ogni giorno una messa, che
infine e morto perche era un giusto. Ma e morto solo, abbandonato e rinnegato.
Certamente non sono capace di spiegarti esattamente quello che penso, dato che forse neppure io
conosco quello che cerco e voglio, avrei tanto bisogno di una persona con cui parlare di queste cose,
perche solo parlando e confrontando idee con idee si puo giungere a rendere chiaro cio che si pensa.
Purtroppo io non ho nessuno con cui farlo..."
21/11/85
Ero conIuso, estremamente conIuso; il mio cuore bramava Dio ('...quellidea che io avevo scacciato...e
tornata a popolare le mie notti ed i miei pensieri..., 'il cuore, la parte irra:ionale di me sente il bisogno di
cercare...`), ma il mio intelletto lo riIiutava ('...nonostante la mente mi spinga a rifiutare lidea di un Creatore
sommamente buono...`, '...quel dio che tu cerchi penso non possa esistere...); la Chiesa locale mi aveva
proIondamente deluso con il suo essere solo una 'esteriorita ('... Non serve cercarLo nelle chiese piene doro
che offendono la Sua poverta...`); riconoscevo l`eccellenza di Cristo sopra qualsiasi altro al mondo ('... ha fatto e
detto cio che nessuno mai aveva saputo o osato...`), ma ne negavo l`essenza divina ('...pure essendo uomo...`,
'...Ma e morto solo, abbandonato e rinnegato...).
Ma e straordinario come, pure nella mia totale conIusione, alcune verita bibliche stessero Iiorendo in me
assolutamente spontanee e senza alcuno studio della Parola!
Nonostante questo, la mia voglia di negare Dio con l`intelligenza era piu grande della voglia di sentire Dio
col cuore.
E la mia voglia di negarLo era tanto piu Iorte ora che avevo trovato e perduto un amore; ma non riuscivo a
capire che lo avevo perduto a causa della mia aridita, anche se lei mi scrivesse cosi:
'(...) ero dispiaciuta perche, avendo finalmente trovato con te sentimenti reciproci, tuttavia sapevo nel mio
cuore che quello non era cio che Dio aveva stabilito per me, anche se io vi avessi sperato cosi tanto...`
16/12/85
Non avevo compreso che per lei l`amore non era solo 'stare bene assieme, ma stare bene assieme nel
Signore; piu tardi lei mi disse che, in quel momento, aveva in mente quello che l`Apostolo Paolo dice in II
Corinzi 6: 14: 'Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non e per voi...`.
E nella mia risposta proIusi tutto il mio 'sapere per demolire la sua idea:
'(...) io non condivido ASSOLU1AMEA1E questa tua 'opinione`, ne mai potro condividerla neppure se
ritrovero (come mi auspico) la fede in Dio (...)
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Lidea di un dio che preordina il cammino delluomo e, scusami, medioevale, gia nel Rinascimento la
Chiesa parlava di faber suisque fortunae, ovvero costruttore della propria fortuna, pur nel rispetto della
ricerca di Dio e della Sua volonta. Gia nel 1524 Erasmo da Rotterdam parlava di questo nel suo 'De
Libero Arbitrio`, ed Erasmo era un cristiano.
La rinascita della fede cristiana dopo il Medio Evo lo si deve proprio a questo movimento di pensiero
ed allidea di un dio che non e oppressivo, non preordina la vita delluomo, ma lascia la sua creatura
prediletta libera di scegliere in un mondo libero. libera di optare per il Bene o per il Male, per la Jerita o
per lErrore (...)
La religione cristiana infatti ammette la presen:a del Maligno, del Diavolo, o piu semplicemente
dellErrore che porta luomo alla danna:ione, ovvero a vivere questa e la vita futura al di fuori della Jerita
di Dio, avendola rifiutata e scegliendo di vivere nellErrore...`.
7/1/86
Lei comprese che non avevo capito molto della sua Iede e di quello che signiIicasse 'seguire Gesu,
cercando nella sua risposta di spiegarmelo:
'(...) Devi comunque capire che, scegliendo di seguire Gesu Cristo, ho fatto una scelta che implica
obbedien:a. Come anche tu hai detto, siamo stati noi che abbiamo deciso di modificare il nostro rapporto
in questa dire:ione, e certamente non Dio, comunque, non e che Dio 'non centra`, poiche Egli e una parte
fondamentale della mia vita la quale non sarei preparata ad abbandonare ed a cui io mi rivolgo per ogni
cosa e per ogni decisione (...)
Tutto cio che posso dire per cercare di farmi comprendere e che la preghiera e una comunica:ione a
doppio senso, quando si sviluppa non e una mera serie di richieste seguita da una sorta di fatalismo
supersti:ioso, cioe se ce un ostacolo sul mio percorso significa che Dio mi sta dicendo di no. Non
provare neppure a pensare che io creda questo' Sarei una schiava del fato, il che contrasta assolutamente
con la mia fede'`
2/2/86
Nel Irattempo che ci scrivevamo queste cose, Janet mi aveva inviato un libro intitolato 'Le basi del
cristianesimo
3
; io lo avevo letto per il puro piacere di trovare argomenti con cui raIIorzare la mia posizione di
agnosticismo/ateismo:
'Ho terminato di leggere il tuo libro, e devo dire che mi e stato di un certo aiuto, non sono pero daccordo
su alcune cose che, se avremo la ventura di vederci di nuovo, ti spieghero piu dettagliatamente. In pratica
contesto lapproccio epistemologico ( la maniera con cui ci si avvicina e si interpreta un testo) che
lautore ha usato con i Jangeli, daltro canto lestensore del libro e un teologo cristiano, per cui e ovvio
che, anche se lo fa in buona fede, usi un sistema che non e storicamente corretto.
Ho comunque appre::ato la serenita e lonesta con cui lo ha scritto. Forse in una prossima lettera ti
spieghero i punti che non ho capito o quelli su cui dissento.
Il mio rapporto con la fede in questo periodo e piu calmo, ma non per questo risolto, an:i tuttaltro.
E certamente diverso, migliore forse, ma suscettibile ancora di profonde modifica:ioni che possono andare
dalladerire alla fede cristiana fino al ritornare ad un totale agnosticismo.`
14/3/97
Feci dei mesi successivi una sistematica ricerca dei punti dove, a mio avviso, le 'teorie del libro erano poco
chiare o addirittura errate; e, Iorte di quel mio elenco, attesi il ritorno in Italia di Janet per porre termine, una
volta per tutte, al suo tentativo di 'convertirmi, volendo stavolta sbaragliarla sul suo stesso campo, mettendo in
luce tutte le inesattezze, le contraddizioni, le Iorzature storiche o Iilologiche che l`autore del libro aveva, a mio
parere, usato per avvalorale la sua tesi.
3
'Le basi del cristianesimo` di John Stott, Edizioni G.B.U. 1977
26
Janet giunse ad Agosto del 1986 per un corso di lingua a Firenze; e sebbene Iossi estremamente Ielice di
rivederla, la mia gioia piu grande era quella di poter 'usare tutte quelle armi cosi sapientemente accumulate ed
aIIilate durante i mesi.
Ma, con mio sommo dispiacere, non trovai in Janet una valida 'spalla con la quale polemizzare. Vi Iurono
delle discussioni, ma lei non volle entrare nel merito di tutte le mie contestazioni; mi spiego ancora una volta cosa
aveva signiIicato 'per lei ritrovare Dio, dimostrandosi dispiaciuta solo dal Iatto che io non avessi trovato le
risposte che cercavo il quel libro.
Qualche giorno prima di partire lei mi disse: ' Marco, Iorse ho sbagliato ad inviarti quel libro, Iorse non ho
capito che tu non avevi bisogno di quel` tipo di lettura. Ti chiedo scusa; ecco, leggi quest`altro libro... ma, ti
prego, Iallo con un cuore aperto, stavolta!.
Il libro era 'Listening to God
4
, Ascoltare Dio. Il titolo mi piacque, ed iniziai subito a leggerlo, mettendo
stavolta in pratica la raccomandazione di leggere con un cuore aperto.
Piu di una volta ho sentito persone testimoniare che Dio usa per ciascuno di noi un diIIerente canale di
comunicazione; un canale privilegiato, che Lui sa arrivare direttamente al nostro cuore ed al nostro cervello.
E con me, che avevo ediIicato le mie convinzioni ateo-agnostiche su dei libri, che li avevo usati per erigere
un muro invalicabile tra me ed il mio Creatore, Dio scelse di usare proprio un libro per spazzare via tutto quello
in cui avevo Iondato le mie certezze sino ad allora, lasciandomi nudo, tremante, ed alla disperata ricerca della via
con cui avrei potuto seguire il Padre mio.
E da quel libro in poi, comincio la mia ricerca dell`ultimo vero orizzonte; quello dove Dio mi attendeva a
braccia aperte.
4
'Listening to God` di Joyce Huggett, Hodder and Stoughton Editori, Londra 1986 (non tradotto in italiano)
27
3
Dio esiste!
I libri, la cultura, o almeno la parte di essa che mi era stata mostrata come l`unica e sola degna di Iede, mi
avevano portato a negare l`esistenza di Dio. Ora un libro, certamente piu 'semplice di quelli che ero abituato a
leggere, ma proprio per questo piu mirato al 'cuore, quel cuore che sentiva ancora la necessita di conoscere, mi
stava riportando tra le braccia del mio Creatore.
Non voglio aggiungere altre parole; quelle che scrissi all`epoca mi sembra siano le piu eloquenti che io
avessi mai potuto trovare:
'Cara Janet,
lo so, sono terribilmente in ritardo...ma come ti dissi al telefono ho grandi noti:ie da dirti per quanto
riguarda il mio rapporto con la fede. Ormai ho terminato da un paio di settimane di leggere il tuo libro, e
devo confessarti che lo trovo semplicemente stupendo.
Molto del merito della mia nuova, ritrovata fede in Dio lo devo forse a quel libro, a quelle parole cosi
sincere e chiare che molto piu hanno colpito il mio spirito del libro 'Le basi del cristianesimo` che mi
spedisti lo scorso Natale. Ti dissi che io evitavo di andare a messa perche, tutte le volte che arrivava il
momento in cui si ricorda lultima cena di Cristo, era come se sentissi un coro lontano di voci,
incomprensibile, che mi spaventava. Forse la mia cristianita non era stata soppiantata dallateismo, ma era
ancora dentro di me, da qualche parte, in qualche angolo dove io lavevo relegata. Dio non mi aveva mai
lasciato, ero io che non mi rivolgevo piu a Lui, che rifiutavo di guardarLo e di amarLo come Padre, di
esserGli devoto come ogni buon figlio deve essere verso Colui che ci ha dato tutto.
Mi ricordo che ti scrissi, tanto tempo fa, che se Dio esisteva, sembrava che stesse scegliendo la via piu
lunga e difficile per incontrarmi, o che non volesse incontrarmi del tutto. Sciocco, non capivo che ero
soltanto io che stavo complicando la via al Padre mio, desideroso come sempre di riabbracciare la sua
creatura, di volergli bene infinitamente come ad ogni Suo figlio.
E sul cristiano che era in me che ha fatto leva quel tuo libro, 'Listening to God`, non mi serviva di
sapere che Dio esisteva perche, nel profondo del mio cuore, io sapevo questo anche se la mente continuava
a negarlo, ma mi serviva solo di sapere come lasciarLo entrare in esso, come spalancarGli le braccia dopo
tanto, troppo tempo e dirGli Padre mio, perdonami se ti ho scacciato, io ritorno da Te sperando nel Tuo
perdono.
Una frase, in uno degli ultimi capitoli, mi ha colpito particolarmente. Prav as vou can. Pregare. Da
quanto tempo non lo facevo? No, non dico delle preghierine che mi avevano insegnato a dire la sera,
quasi una cantilena che ripetevo sen:a senso tutte le sere fino a sei, sette anni fa, ma pregare realmente,
rivolgersi a Dio per essere ascoltato e per ascoltare. Forse non lo avevo mai fatto. Perche non provare?
Cosi, nella solitudine della mia soffitta, mi sono inginocchiato ed ho incominciato a pregare, a
pregare 'as I can`, come so e come posso, ho cominciato a recitare mentalmente il Pater Noster, e mi
accorgevo con stupore che non mi ero mai soffermato a riflettere sulle parole e sul loro significato. E dopo
il Padre Nostro, ho cominciato a rivolgermi a Dio, no, non a chiedere nulla, ma solo a dirGli ti amo, a
raccontarGli, anche se Lui mi conosce meglio di chiunque altro, quanto fossi stato folle a scacciarLo dal
mio cuore.
Ogni giorno, quando avevo terminato di mangiare, mi rinchiudevo in soffitta, lontano da tutti, cosi
come dice Cristo. Chiuditi nella tua stan:a quando devi pregare il Padre tuo che e nel segreto. Ed
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aspettavo con tale ansia quel momento che non facevo che pensare a questo per tutta la giornata.
Una sera, a letto, spenta la luce, ho cominciato il Padre Nostro, ma non recitandolo cosi, a memoria,
ma soffermandomi su di ogni frase, aggiungendo quello che sentivo nascere dal profondo del mio cuore, e
stata una preghiera che e durata per quasi unora, ma tanta era la voglia di esprimere il mio amore per
Lui, che non me ne sono neppure accorto. Alla fine mi sentivo cosi gradito dal Padre mio tanto da dirgli.
Padre, io non merito tutto questo, io ti ho scacciato e Tu mi accogli a braccia aperte'.
E una cosa talmente nuova e talmente bella il fatto di pregare che, ogni pomeriggio, al momento in
cui smetto di farlo per andare a lavoro, chiedo a Dio di benedirmi perche la giornata sia piena della Sua
presen:a, spesso la mia immagina:ione mi fa sognare che, accanto, sia inginocchiato Cristo e che preghi
assieme a me. Ed ogni volta che questo avviene non posso frenarmi dal piangere di gioia.
Il fatto di essere ritornato tra le braccia di Dio influisce pesantemente e positivamente sul mio
comportamento, sui miei pensieri, sui miei rapporti con le persone. E come se io fossi rinato, e tutto
quanto vedo e sento lo vedessi e lo sentissi per la prima volta. Solo ora riesco a vedere limpronta di Dio
nelle cose che mi circondano, ed ogni volta che credo di intravedere questo, non posso fare a meno di
ringra:iarLo e di amarLo ancora di piu.
Esteriormente i cambiamenti sono forse poco visibili, ma e certo che ora sono piu tollerante e meno
iracondo, e riesco ad accettare la vita per quello che e, non per quello che vorrei che fosse. Tutto questo e
ben lontano da avermi reso la vita facile o da aver placato la mia necessita di pace. Con tutta sincerita,
sono spaventato di quanto mi sta accadendo, non per questo pero posso tirarmi indietro e rientrare nel
Limbo della mia ignoran:a. Sono spaventato, quando penso che non riusciro mai ad essere come Dio
vorrebbe che fossi, sono spaventato, perche essere realmente cristiani, aldila della superficie, ma esserlo
coscientemente e profondamente, implica un cosi grande cambiamento della mia vita che non so se saro
capace di attuarlo.
Soprattutto, Dio impone obbedien:a, io, per mia indole, non sono mai stato obbediente, ma se ora
non lo fossi tutto quanto di buono puo darmi la fede mi sfuggira, irrimediabilmente.
Dicevo che essere tornato a credere mi ha complicato la vita, soprattutto perche lobbedien:a mi
impone certi cambiamenti radicali di vita e di modo di pensare. Ed ancora vecchie abitudini e peccati
ricorrenti continuano a costellare i miei giorni. Non puoi immaginare quanto mi senta vile e spregevole,
cattivo dopo questo, e quanto sia difficile tornare di fronte a Dio e dirGli 'Padre, ho peccato. perdonami'`
E come se in me esistessero due persone. una e quella che si inginocchia e prega tutti i giorni, laltra
e quella che preferisce gli antichi piaceri, ma questo secondo io scompare non appena il piacere cessa.
Cosi lio religioso si scopre impuro e lontano da quanto vorrebbe il suo Padre Celeste.

Esistono altri giorni in cui, se pure io preghi, sento che non sto pregando abbastan:a, o abbastan:a
bene, ed e come se nessuno stesse ascoltando le mie preghiere. La sensa:ione e tremenda, e come se
qualcuno ci avesse abbandonato. Ma piu spesso mi sento realmente amato quando prego, anche in questo
momento, che normalmente dedico alla preghiera, sento che Dio mi sta guardando ed approva, cosi come
farebbe con una preghiera, quello che sto scrivendo. Cosi il fatto di scrivere a te diventa quasi una
preghiera, sebbene espressa con parole differenti, ma stante sempre ad indicare il mio amore per il Dio
vero'
Mi accorgo pero che la preghiera non basta, il partecipare alla morte e la resurre:ione di Cristo e
indispensabile cosi come lo e la preghiera, per morte e resurre:ione io intendo, naturalmente, la Messa.
Ma partecipare alla Messa sen:a ripetere quello che Cristo ci ha insegnato, e praticamente inutile.
Purtroppo io mi sento troppo impuro per accettare questo, confessare a qualcuno i miei passati peccati
forse mi gioverebbe molto. Sfortunatamente, io non conosco nessuna persona che possa aiutarmi in questo
mio sfor:o di umilta.
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Ho detto che laver ritrovato la fede non mi ha semplificato le cose, difatti la mia sete di conoscen:a
di Dio aumenta ogni volta che io lo prego. Sfortunatamente, se io raccontassi a qualcuno di qui tutto
questo, verrei sicuramente preso per pa::o. E per questo che sto scrivendo a te, perche so che tu, forse, hai
avuto i miei stessi dubbi, hai provato quello che ora sto provando io molto prima di me.
Non vorrei pero apparirti troppo euforico, io so bene che il mio cammino verso Dio e ancora lungo
e pieno di insidie, tanto piu io mi avvicino al Padre, tanto piu qualcosa, il Diavolo forse, mi trascina o
tenta di trascinarmi ancora nel Limbo dello scetticismo e del peccato. Certo, se avessi accanto una
persona come te, che crede e che e pronta ad aiutare chi e ancora nel dubbio, tutto sarebbe piu facile. (...)
Lontano come sono dallessere puro e dal seguire pienamente la volonta divina, spesso mi scopro
ugualmente a pregare per te. Ed io spero, an:i, so che tu stai pregando perche io possa al fine seguire la
voce del Padre nostro Celeste'
Pochi giorni prima di partire tu mi dicesti che, se avessi voluto, avresti pregato assieme a me.
Qualche giorno dopo io avrei avuto desiderio di farlo, ma ebbi paura, forse, di farlo solo per compiacerti, e
di questo mi dispiace, poiche la preghiera fatta assieme ad un altro cristiano deve essere una esperien:a
stupenda. Per questo, io ti chiedo di pregare per me Dio, forse tu che se piu vicina a Lui di quanto possa
esserlo io, neofita della fede, puoi chiedere che mi aiuti affinche la mia mente si apra definitivamente e
totalmente a Lui.
Negli ultimi giorni sto rileggendo Le basi del cristianesimo e mi accorgo che la prima volta che lho
letto la mia mente non era di certo cosi aperta come doveva essere, e come se quel libro non lo avessi mai
letto. Ora tutto quanto vi e scritto (a parte lesisten:a di Cristo, di cui non ho mai dubitato e la sua
ecce:ionalita) mi sembra giusto, naturale, lampante, cosi come mi era sembrato confuso e intricato
neppure un anno fa. E per questo che ti dico, con tutta sincerita, che spesso ho paura di quello che sto
provando. Trovi sia strano questo? Ma forse e che io, fino a qualche tempo fa, reputavo i cristiani
persone che si nascondevano dietro la religione per rendere piu facile la vita. Ora sto imparando a mie
spese che neppure un cristiano puo considerarsi pago della sua religiosita, ma an:i, se e credente davvero,
si sente continuamente assettato di conoscere cio che vuole sia fatto il suo Creatore che brama di sentire la
Sua voce, certo comprendo che io sono ancora molto lontano dal poter sentire la voce di Dio, ma per il
momento mi basta sapere che Lui mi ascolta e mi ama (...).
Se seguire la vita che vuole Dio e cosa difficile, sentirne la voce e cosa ancora piu ardua. Spesso, in
questi ultimi periodi, mi e sembrato che Dio volesse dirmi qualcosa, ma come sapere se cio che mi sembra
di percepire e la vera voce del Padre o solo una mia fantasia? Nel tuo libro ce anche un capitolo dedicato
a questo, mi e stato di molto aiuto, ma il problema in se rimane.
Un giorno stavo pregando, ma era come se le mie parole non fossero adeguate a riconciliarmi, dopo
tanto tempo, con Dio, esse non erano sufficienti, o forse non erano quelle giuste. Ad un certo punto mi
ricordai del libro di preghiere di mia nonna, scesi dalla soffitta dove ero e lo andai a cercare. Trovatolo,
risalii in soffitta e scorsi lindice. Un titolo in particolare mi colpi, cosi incominciai a leggere ad alta voce
quella preghiera che, chissa quanto tempo prima, qualcuno aveva scritta.
Man mano che leggevo mi accorgevo che quelle erano le parole che stavo cercando e che
rispecchiavano realmente la mia situa:ione. In un passo diceva ...io detesto quel tempo in cui ho rifiutato
di agire secondo i Tuoi insegnamenti e, con la piu ferma volonta, voglio seguire Te, con coraggio, con
gioia, mortificando in ogni maniera gli affetti sregolati del mio cuore e i sensi sempre ribelli del mio corpo,
sopportando con gioia e pa:ien:a tutte le contrarieta con cui Tu vorrai provare la mia fede rinata.... Erano
quelle le parole che cercavo e che non ero capace di esprimere, erano quelli i miei reali sentimenti che ora,
gra:ie a quella preghiera, sembravano piu chiari dinan:i al Padre, anche se Lui li conosceva gia
benissimo.
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Un caso il fatto di incontrare proprio quella pagina con quelle parole in quel giorno? Forse. O forse
Dio ha guidato il mio istinto perche lo pregassi in quel modo. Non so, e forse non arrivero mai a capo di
questo dilemma, ma limportante e che io cerchi Dio anche in un episodio cosi occasionale e quotidiano.
Ti parlavo delle paure che ho di fronte alla fede, forse la piu grande e quella di perdere di nuovo la
via giusta di perdere di nuovo la via verso Dio, di ritrovare lo sterile agnosta che ero prima. E
abbastan:a difficile comunque fare tutto da soli, e per questo che debbo ritornare in una chiesa, vivere la
chiesa assieme a coloro che hanno la mia stessa fede.(...)
Qualche tempo fa ho fatto un lungo discorso con Anna sulla fede, lei e, in un certo senso, credente, ma
per certi aspetti la sua e una religiosita sbagliata, quella della domenica e basta. Era abbastan:a inusuale
parlare, per quel che mi riguarda, con una persona che mi chiedeva chiarimenti sulla fede cristiana,
qualche tempo fa non sarei mai stato capace di sostenere una simile conversa:ione, anche qui mi sono
sentito guidato, e quello che usciva dalle mie labbra era certamente molto di piu di quello che io pensavo
circa la fede.(...)
Bene, questa era solo una piccola parte di quello che avrei da dirti circa la mia ritrovata fede in Dio,
ma penso che dieci pagine della mia scrittura siano troppo anche per te, ma daltronde, se non le dico a te
queste cose, a chi le dico? Tu sei quella che ha fatto rinascere in me la fede per il nostro Padre, tu forse sei
stata uno strumento, ma sen:a te io brancolerei ancora nel Limbo dellagnosticismo.`
10/10/86
Il mio animo era traboccante di gioia e di gratitudine per quella rinata Iede in Dio; ora so che quella gioia
non era solo mia, ma in Cielo si Iaceva Iesta per me che avevo trovato di nuovo la Via verso il Padre!
Ma c`era chi, piu vicino del Cielo, gioiva con me e mi Iaceva partecipe di quella immensa gioia che le stavo
dando:
'Caro Marco,
WHOOPEE'''' ALLELUJA' ecc. ecc.
Questa e stata la mia rea:ione quando ho ricevuto la tua lettera. Quanto mi hai fatto felice con le tue
noti:ie, non lo puoi nemmeno immaginare' La lettera e arrivata il giorno del mio compleanno. che regalo'
Non poteva essercene uno migliore. Jolevo scriverti subito, ma stavo per partire per Lione.
Se dai unocchiata al resto della lettera, noterai che ha uno stile piuttosto inconsueto, cio che ho fatto
e di scriverti quello che mi sovveniva rileggendo la tua lettera. Le prime due pagine sono note, la ter:a sono
alcuni passi della Bibbia che si riferiscono alle note di pagina 1 e 2.
Spero che abbia senso per te...
... io stavo complicando la via al Padre ... desideroso di riabbracciare la Sua creatura...
Hai capito che e Dio a cercare noi per primo. puoi anche capire che e il nostro Padre che ci ha dato
la gra:ia di venire alla Sua presen:a. Ed il venire alla presen:a del Padre, ed il parlare con Lui non e
dovuto a nulla che abbiamo fatto (o non fatto).
... ogni giorno... mi richiudevo ... per pregare il Padre...
Prendere tempo per pregare ogni giorno, hai capito questo dal libro di Jovce Huggett. eccellente' Ma
anche quando questo desiderio non ce, e quello il momento in cui devi essere sicuro di farlo lo stesso.
...la mia immagina:ione mi fa sognare...
Non affidarti solamente ai sentimenti, lo Spirito Santo ti ha riempito di una gioia ribollente e di sete
per lIddio, queste sono le caratteristiche di chi e 'nato di nuovo`. Ma imparando e comprendendo questi
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sentimenti caleranno, venendo sostituiti da altri sentimenti. Non esserne spaventato allora, questo non
significa che Dio ti ha abbandonato (non lo fara mai'), ma al contrario che tu stai progredendo verso un
nuovo passo della conoscen:a di Dio.
...sono spaventato...
Non devi esserlo' Leggi il Salmo 23, specialmente il versetto 4..
...implica un cosi grande cambiamento della mia vita che non so se saro capace di attuarlo...
Ringra:ia il Signore che questo cambiamento sta gia avendo luogo e che hai il Suo aiuto in questo. La
Bibbia non e solamente regole e leggi a cui noi ci dobbiamo conformare, e il mondo di Dio che ci parla di
Lui, di come dovremmo vivere e cercare il suo Regno...e di come Egli mandi lo Spirito Santo per essere
nostro insegnante e nostro consolatore. noi non siamo da soli e non stiamo lottando per questo traguardo
con le sole nostre for:e.
...Dio impone obbedien:a... Jecchie abitudini e peccati...continuano a costellare i miei giorni...
Obbedien:a...e tenta:ione (I Cor. 10.13) Dio e al tuo fianco e ti aiutera a superarla.
...sento che non sto pregando abbastan:a bene...
Non ti preoccupare di pregare abbastan:a bene o a sufficien:a, se Lui stava preoccupandosi di te e ti
stava amando prima che lo riconoscessi come Padre, pensa a quanto piu abbia piacere del tempo che passi
con Lui e delle preghiere che Gli indiri::i.
...sento che Dio mi sta guardando...
Sappi (non sentire) nel tuo cuore che Lui e li.
...il fatto di scriverti diventa quasi una preghiera...
Fai di ogni cosa che svolgi una preghiera, unofferta a Dio. Tu puoi dedicare lintero giorno a Lui.
...Purtroppo io mi sento impuro...
Questo sentimento di impurita. Nel tuo cuore non hai ancora compreso appieno che Gesu e morto per
liberarci dalla morte e dal peccato che porta alla morte.
Lui ci ha purificati con ed attraverso il Suo sangue... sii libero ed accetta il cibo che lui ti offre, sapendo
che Lui ti ha reso puro . Dopo tutto e questo che la messa celebra.
... confessare a qualcuno...
Confessione. capisco quello che senti, ma nella tua situa:ione non hai alcun cristiano disponibile. Ho
scritto a dei credenti che ho incontrato a Firen:e, e spero che presto entrino in contatto con te. Forse cosi
potrai trovare dei cristiani a Roma. Sono dei credenti maturi ed ho fiducia in Dio che loro sapranno capire
i tuoi bisogni e saranno capaci di soddisfare alcuni di essi. Forse potrai andare a Roma una volta al mese
per adorare con loro, chissa. Non so quello che Dio ha stabilito per te, ma so che bada a te. Devi
comprendere che Gesu e il tuo intermediario tra te ed il Padre, e che tu non hai assolutamente alcun
bisogno di altri per chiedere perdono.
...nessuno che possa aiutarmi in questo atto di umilta...
Atto di umilta. Ti sta chiedendo questo? Non e necessario' Gesu ha lavato via il tuo ed il mio peccato'
...la mia sete di conoscen:a... aumenta ogni volta che lo prego...
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Forse a causa del tuo isolamento da altri cristiani tu stai imparando quello che molti di noi imparano
piu in la. essere dipendente ed avere fiducia nel Padre nostro per qualsiasi cosa... e non sulle altre persone.
...il Diavolo... tenta di trascinarmi...
Sii coraggioso e forte, poiche il Diavolo sa che tu appartieni a Dio. Lui ti ha perduto per sempre'
...spesso mi scopro a pregare per te...
Gra:ie per le tue preghiere, tu non sei veramente da solo, poiche i miei amici ed io stiamo gioendo e
pregando per te.
...Forse tu che sei piu vicina a Lui...
Io piu vicina a Dio di te?
D I O

IO
TU
Ognuno di noi e lontano da Lui a causa del nostro peccato, ma Dio ha attraversato la distan:a per noi.
...sono ancora molto lontano dal sentire la voce di Dio...
Sentire la voce di Dio. Abbi pa:ien:a' Puoi imparare questo solamente attraverso lesperien:a ed i
tentativi.
Un caso il fatto di incontrare.. quelle parole.. in quel giorno..
Nulla avviene 'per coinciden:a`. Percio, chiedi ulteriori conferme su quello che credi Lui stia
chiedendo a te.
Leggi la Bibbia, ogni giorno, studia la Bibbia, IMPARA le sue parole, ACCUMULA esse nel tuo
cuore. Jai avanti, ed usa pure preghiere scritte da altri, se ti aiuta. I Salmi sono una fonte inesauribile in
questo senso.
Soprattutto, non essere spaventato da quello che ti sta accadendo'
Salmo 23.4
Quandanche camminassi nella valle dellombra della morte, io non temerei alcun male,
perche tu sei con me, il tuo bastone e la tua verga mi danno sicure::a.
I Giovanni 3.1
Jedete quale amore ci ha manifestato il Padre,
dandoci di essere chiamati figli di Dio'
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Non essere spaventato...
I Giovanni 4.18-19
Nellamore non ce paura, an:i, lamore perfetto
caccia via la paura, perche chi ha paura teme un
castigo. Quindi chi ha paura non e perfetto
nellamore. Noi amiamo perche Egli ci ha amati
per primo.
Confessa i tuoi peccati, e sii purificato...
I Giovanni. 6-9
Se diciamo che abbiamo comunione con lui e
camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non
mettiamo in pratica la verita. Ma se camminiamo
nella luce, comegli e nella luce, abbiamo comunione
luno con laltro, ed il sangue di Gesu, suo Figlio,
ci purifica da ogni peccato. Se diciamo di essere
sen:a peccato, inganniamo noi stessi, e la verita non
e in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli e fedele
e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni
iniquita.
Dio e con te
Isaia 30.21
Quando andrete a destra o quando andrete a
sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una
voce che dira. -Questa e la via, camminate in essa'-.
Isaia 42.16
Faro camminare i ciechi per una via che ignorano,
li guidero per sentieri che non conoscono, cambiero
davanti a loro le tenebre in luce, rendero
pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose
che io faro e non li abbandonero.
Isaia 43.1-4
Non temere, perche io ti ho riscattato, ti ho
chiamato per nome, tu sei mio' Quando dovrai
attraversare le acque, io saro con te, quando
attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno,
quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato
e la fiamma non ti consumera, perche io sono il
Signore, il tuo Dio, il Santo dIsraele, il tuo
salvatore, io ho dato lEgitto come tuo riscatto,
lEtiopia e Seba al tuo posto. Perche tu sei pre:ioso
ai miei occhi, sei stimato ed io ti amo, io do degli
uomini al tuo posto e dei popoli in cambio della
tua vita.
Quando senti che non puoi resistere alla tenta:ione di peccare, ricordati I Corin:i 10.13.
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Nessuna tenta:ione vi ha colti, che non sia stata
umana, pero Dio e fedele e non permettera che
siate tentati oltre le vostre for:e, ma con la
tenta:ione vi dara anche la via duscirne, affinche
la possiate sopportare.`
28/10/86
Janet all`epoca era l`unico contatto evangelico che io conoscessi; e sebbene nella mia rinata Iede
sussistessero ancora concetti ed abitudini che erano retaggio della mia passata Irequentazione nell`ambiente
cattolico (il sentirsi impuro e la necessita si 'conIessare i propri peccati, la ricerca di qualcuno o qualcosa che
intercedesse per me presso il Padre, ecc.), tramite i suoi consigli (e le sue preghiere), la mia crescita continuava a
ritmo incessante.
'Parlando di preghiera, e un po di tempo che sto pregando poco, o forse sto pregando male, nonostante
questo non sono molto avvilito, poiche sento che quellAmico di cui ti accennavo prima mi e accanto e
veglia perche io sia quello che Lui vorrebbe. Il dono di questa fede non puo essere alienato in nessun modo,
anche se so che la mia strada verso Dio non e che allini:io
5/11/86
Pur essendo consapevole di aver imboccato stavolta la via giusta verso Dio, avevo un bisogno disperato di
essere incoraggiato su quella strada; e le lettere di Janet erano una manna per me che ero cosi aIIamato di
incoraggiamenti e spesso cosi spaventato da tutti i cambiamenti che si andavano avvicendando nei miei stati
d`animo:
'Cara Janet,
ho ricevuto ieri il pacchetto con il nastro ed il libro, e la tua meravigliosa lettera. Non sai quanto mi e
stata di aiuto a chiarire alcuni dubbi che avevo. Ho preso subito ad usare il libro di note bibliche che mi
hai inviato. Lo trovo molto utile per comprendere i passi che leggo. Ormai e molto tempo che prego
ogni giorno - dalla tua parten:a, in pratica, prego da me, per quello che so e per quello che sento. Cio che
tu mi avevi anticipato si e regolarmente avverato, ed il senso di euforia (eccessiva forse) dei primi periodi
si e attenuato ed e stato sostituito da un piu serio sentimento/convin:ione della presen:a di Dio al mio
fianco. Non so dirti se sia dispiaciuto di questo, e come essere innamorati di una raga::a. Per i primi
periodi non si ha che occhi per lei, ed il sentimento e cosi forte che speriamo di rincontrarla il piu spesso
possibile per ricevere piu che per dare. Col passare del tempo cominciamo a dipendere sempre di meno
dalla sfera emo:ionale, ed anche se non la vediamo per molto tempo, sappiamo che lei esiste, che noi
lamiamo, che lei sta pensandoci.
Cosi ora io non sono piu infatuato di Dio ma innamorato, so che Lui al mio fianco, che guarda
cio che io faccio, che gradisce i miei comportamenti giusti e si duole per quelli sbagliati. Non mi serve di
cercarLo in una particolare stan:a della mia casa o in una particolare ora, Lui e sempre con me.
Nonostante cio, ogni sera, riservo al Padre mio quanto posso di preghiera, di medita:ione e di lettura.
Pochi giorni fa ho comperato una Bibbia, non ne avevo mai avuto una (avevo solo il Nuovo
Testamento), e mi sono stupito di quanto differente sia la quantita di scritti prima di Cristo e dopo di
Cristo, il Nuovo Testamento non e neppure un ter:o della Bibbia... eppure questa piccola parte ha cambiato
il mondo e la nostra vita. Ora mi rendo conto di quanto siamo stati fortunati a nascere in questepoca.
E se fossimo nati prima di Cristo? Non avremmo mai conosciuto il Figlio di Dio? Certo lavremmo
conosciuto in Cielo, ma non avremmo mai avuto il privilegio di soffrire al suo fianco leggendo i Jangeli,
di salire il Golgota dietro alla sua croce, di vederLo inchiodato e sanguinante... e quindi sfavillante nella
luce della resurre:ione'
Il tuo libretto mi aiuta a mettere un po di ordine nella mia volonta di preghiera che, altrimenti, si
disperderebbe cercando di leggere troppe cose assieme. Sai , Janet, cosa stavo pensando? Jovce
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Huggett dice che, a volte, Dio ci pone di fronte alcune persone, o degli angeli sotto forma di persone, per
aiutare chi e in pericolo o chi cerca la giusta via, io, quando ti ho incontrato, ero alla ricerca di Dio, ma
non sapevo come e dove cercarLo. Poi, improvvisamente sei comparsa tu. Dimmi un po, sei proprio
sicura di non essere unangelo?
A parte gli scher:i, se ripensi a tutta la nostra storia non e certamente un caso che mi ha fatto
incontrare te. Ed ora, pur non essendoci piu lamore a tenerci uniti, ce qualcosa di piu alto, di migliore, di
essere innamorati. la Fede nel nostro Creatore'
Il fatto di avere cambiato attitudine nei confronti della preghiera (dalla gioia alla consapevole::a)
spesso mi rende insoddisfatto del modo con cui sto rendendo omaggio al Signore. Ma piu spesso, al termine
delle mie preghiere, quando magari sento di non essere arrivato al cuore di Dio, qualcosa, una semplice
frase della Bibbia, in pensiero, una parola di qualcuno che incontro, mi fa capire che Lui era li mentre
pregavo, mi ascoltava e mi diceva non disperare, io sono il tuo Signore, il tuo Padre, e non ti abbandonero
mai', ed ero solo io che mi stavo tenendo lontano da Lui.
Nella tua lettera mi dici che non debbo avere paura di amare Dio, i Jangeli dicono che chi ha paura
di amare non entrera nel regno di Dio. Jedi, io non ho paura di amare il Signore piu di ogni altra cosa, ma
ho paura di non saper seguire la via che Lui ha tracciato per me. Daltronde, anche se la mia fede e forte,
sono stato troppo lontano da essa perche non sia rimasto in me ancora qualche atteggiamento del vecchio
Marco.
Spesso mi scopro a pensare o ad agire come se fossi, ancora, ateo. Ma so che Dio non vorra
abbandonarmi mai e mi dara tanta for:a per lottare contro i vecchi errori e contro le future occasioni di
peccato. Forse sono io stesso che sto chiedendomi troppo, non ho la pa:ien:a di attendere che la dottrina
di Dio penetri profondamente dentro di me e lavi via ogni ricordo del passato, ma vorrei non peccare piu
del tutto, seguire Cristo totalmente e subito. Persone migliori di me, sante piu di me non ci riescono che
dopo lunghissimo tempo, o non ci riescono affatto, chi sono io per pretendere un cosi grande miracolo?
Dio ha gia fatto per me un miracolo stupendo, quello di aprire i miei occhi al Suo amore infinito, cosa
pretendo di piu?
Tu mi dici. il Diavolo ti ha perduto per sempre , ed hai ragione. Il peccato mi ha vinto in altri tempi,
facendoni dimenticare anche che quello che stavo facendo era peccato. Il Demonio aveva coperto i miei
occhi, nascosto il Bene, cosi che non potessi piu scorgerne la differen:a dal Male. Ed io vivevo nel Male
sen:a farci piu caso.
Dio mi ha reso la vista, non ha coperto il Male per mostrarmi solo il Bene, mi ha reso due occhi per
vedere il Bene ed il Male, mettendoli luno dinan:i allaltro perche io scegliessi, perche scegliessi lamore
per amore Suo, non perche non avevo nullaltro da scegliere.
Spesso nella mia giornata, quando mi capita di dover scegliere un comportamento o laltro, immagino
di avere due strade di fronte. una liscia, levigata, che non crea fatica, laltra accidentata, dura da
percorrere, che ferisce i piedi, ma alla cui sommita mi attende Cristo. Scegliere la via liscia, levigata e
tornare ad accettare il peccato ed il Male sen:a discernimento e sen:a sapere cosa o chi attende al sommo
di quella via, scegliere la via accidentata e meno facile, e piu impegnativo, comporta il nostro impegno e la
nostra atten:ione quotidiana, ma alla sommita so chi ce'
Non voglio sembrarti troppo ieratico nelle mie afferma:ioni, non devi immaginare che io abbia
cominciato a vestire il saio, tagliarmi i capelli e farmi crescere una solenne barba da predicatore. Sono il
Marco di sempre, ma con qualcosa di piu dentro.
Ripensando alla mia vita passata mi sovviene alla mente la conce:ione che avevo del mondo e della
stessa vita. una scala immersa nel buio, dove io non potevo vedere ne lini:io ne la fine di essa, era una
visione egocentrica, dove apparivo solo io.
Come ora, la mia vita? Una scala, ma che sillumina un poco di piu ad ogni gradino che salgo, ed
alla cui sommita ce la Luce pura.
Ci sarebbero centinaia di altre cose da raccontarti, ma penso che sia meglio terminare qui questa
lettera.
Tu mi chiedevi se ho ricevuto nessun contatto da Firen:e, attualmente non e giunto ancora nulla, ma se tu
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pensi che potrebbe aiutarmi discutere con quelle persone, dammi pure lindiri::o e saro io a mettermi in
contatto con loro. Puoi immaginarti quali saranno le rea:ioni di chi mi conosce da un pe::o (ilarita,
sdegno, ecc. ecc. ecc.) ma non mimporta molto di questo.
Ora ti lascio, altrimenti non finiro mai questa lettera, scrivimi presto, io sto gia prendendo appunti per altri
argomenti di cui vorrei discutere con te. La distan:a e vincolante, lo so, la lettera non e un me::o molto
rapido per discutere, ma e lunico che abbiamo'`
18/11/86
All`epoca Janet viveva, per motivi di studio, in Francia, in una citta chiamata Bourg-en-Bresse. Fu cosi che,
essendo 'geograIicamente piu vicini, mi invito a trascorrere qualche tempo con lei per poter discutere assieme e
per Iarmi conoscere alcuni suoi amici credenti.
A gennaio del 1987, sIidando uno dei piu pesanti periodi di Ireddo e di neve che si siano registrati in Europa
negli ultimi venti anni, partii in treno da Roma alla volta di Lione, dove Janet mi stava aspettando.
Ebbi cosi modo sia di Irequentare la mia 'prima chiesa evangelica, in Lione, sia di discutere con Janet di
molti dei miei dubbi. Partecipai tra l`altro a degli studi biblici tenuti da due missionari americani; Iurono loro a
darmi alcuni indirizzi di altri missionari evangelici presenti in Italia perche io li potessi contattare una volta
ritornato.
In quel periodo speso in Francia capii quanto era necessario per me e per la mia Iede in crescita l`avere
vicino dei credenti maturi che mi potessero aiutare e sostenere; in pratica compresi che, senza una 'comunita,
tutto quello che di buono avevo Iatto sino ad allora, tutti i miei progressi nella Iede, si sarebbero
irrimediabilmente persi.
Fu cosi che, una volta ritornato in Italia, mi precipitai a scrivere all` indirizzo che mi era stato suggerito:
questa era la lettera che inviai e che riassumeva la mia storia di Iede:
'Ho ricevuto il vostro indiri::o tramite Rav e Ruth Ann Parson, missionari in Francia a Bourg-en-Bresse.
E bene forse che vi racconti come e perche ora vi stia scrivendo.
Ho ventiquattro anni, faccio il commerciante in un piccolo paese del La:io. Sono stato batte::ato
cristiano ed ho creduto di esserlo fino a diciotto-diciannove anni, ma solo ora mi accorgo che quel mio
essere cristiano non era altro che frutto dellabitudine ad andare a messa. A scuola incontrai un
professore di filosofia che mi convinse che tutto quello in cui avevo creduto prima era falso, che non
esisteva un Creatore, e che il nostro essere sulla terra era dovuto solo ad un bi::arro frutto del caso. La
mia gia malferma fede ebbe un collasso definitivo ed io presi a professarmi ateo.
Dico (e sottolineo) presi a professarmi perche la mia convin:ione nella non esisten:a di Dio non era
cosi radicata, rifiutavo solo di affrontare il problema, evitavo qualsiasi cosa o qualsiasi argomento che
potesse lasciarmi la possibilita di meditare sulla scelta di essere ateo.
Poi, circa tre anni fa, conobbi una raga::a inglese, studentessa di Oxford. Ci innamorammo,
frequentandoci assiduamente per quell estate. Dopo di che lei parti. Lanno successivo ci rincontrammo,
lamore era finito, ma lamici:ia rimaneva. Lei pero era cambiata piu di me, era diventata cristiana. Io,
al principio, la presi in giro, ma era tanta la convin:ione con cui lei parlava ed era daltronde tanta la mia
stima verso di lei che decisi di abbandonare il mio confortevole Limbo di ignoran:a e di conoscere quello
che, come cattolico, avrei dovuto sapere. che cosa significasse essere cristiano.
Lei mi fece leggere alcuni libri, debbo confessare che non capii molto di. Le basi del cristianesimo,
anche perche lo lessi con un eccessiva superficialita e scetticismo. Ma qualcosa, intanto, e nonostante la
mia lotta per fermarlo, stava crescendo in me. Decisi di pulire via tutte le barriere mentali che mi ero
create e di leggere Listening to God con una mente davvero aperta. Il risultato fu che, man mano che
procedevo con la lettura, mi rendevo conto che non ero realmente mai stato cristiano, neppure quando
credevo di esserlo e andavo tutte le domeniche a messa.
Ecco perche mi ero allontanato dalla fede, perche avevo cercavo Dio nel posto sbagliato, gli avevo
eretto un altare fatto di consuetudini, invece di cercarLo ovunque nel mondo. Ini:iai a pregare, ma a
questo punto non ero piu io che comandavo, cera qualcosa di piu grande, immensamente piu grande
della mia volonta che mi spingeva a questo, un qualcosa dolcissimo e buono. Dopo qualche tempo presi
a leggere assiduamente la Bibbia ed a pregare quotidianamente. Purtroppo nella mia citta sono quanto
mai isolato, visto che lunica Chiesa che esiste e quella Cattolica Romana, quella chiesa da cui ero fuggito,
annoiato dalla sua asfittica gestualita fatta di soli fattori esteriori.
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Nel mese di gennaio sono stato una settimana in Francia, ospite della raga::a inglese che e stata il
me::o con cui Dio ha voluto salvarmi, li ho conosciuto molti cristiani fra cui Rav e Ruth-Ann, che dopo
avermi ascoltato mi hanno consigliato di rivolgermi a voi per sapere se nella mia :ona ce nessuna chiesa o
nessun gruppo di cristiani evangelici.
Ora io sono a chiedervi se esiste nulla del genere nella mia :ona e se si, se e nelle vostre possibilita di
farmi entrare in contatto con qualcuno. Per me sarebbe molto importante non sviluppare questo mio amore
verso Dio solo allinterno di me. Ringra:iandovi fin da ora per quello che potrete fare, Dio vi benedica.`
3/2/87
Avevo Iatto il primo passo verso la ricerca di una comunita di credenti che mi sapesse sostenere ed
incoraggiare.
Era tanta la mia voglia di condividere con altri la mia rinata Iede, che senza neppure esserne consapevole
cominciai a 'testimoniare con i miei amici piu cari; e stranamente il primo impatto Iu piu che positivo. Ma
capivo che, senza qualcuno che mi Iacesse crescere nella Iede, non sarei stato in grado di sopportare da solo
l`impatto della curiosita e delle domande:
'La nuova, ritrovata voglia di comunicare la mia fede ed essere strumento nelle mani del Signore sta
dando risultati inaspettati (...) alcuni amici mi hanno chiesto alcune cose circa passi della Bibbia che
avevano letto, spero di essere stato allalte::a di rispondere ai loro dubbi, con tutta lonesta e la modestia
che la mia limitata conoscen:a biblica mi impone.
Fortunatamente quando intraprendo tali discorsi ho sempre la sensa:ione di essere in un certo senso
guidato verso le cose da dire.(...)
Anche Anna ha tanto bisogno di essere aiutata in questo campo, ad esempio, non riesce a capire che
il cristianesimo non e uno schema di comportamento, una filosofia di vita a cui attenersi vagamente (non
fare il male, fare il bene, pregare, ecc.), ma una vita nuova (in cui un individuo deve cercare il bene dei
suoi fratelli perche cosi vuole il Signore, deve pregare perche pregando si puo fare qualcosa di concreto).
E per questo, per questa mia nuova fun:ione di voce del nostro Signore che ho disperato bisogno di
trovare una comunita cristiana che sappia aiutarmi a rispondere alle domande che gli altri mi fanno. Prega
anche per me Janet, cosi come io sto pregando per questo.`
24/02/97
Ed inIine, Dio accolse le nostre preghiere:
'Cara Janet,
finalmente le mie speran:e sono state ricompensate, pochi minuti fa ho ricevuto la tanto attesa lettera dalle
persone a cui ho scritto. Si tratta di una coppia di giovani credenti (trentenni), e questo mi conforta molto
perche cosi possono capire i miei problemi.
Mi hanno invitato l8 mar:o a Roma per andare in chiesa assieme e per poi restare con loro ospite
fino alla sera, cosi da parlare assieme per un po. Stasera o domani telefonero per confermare che l8 vado
a trovarli, hanno tra laltro promesso di darmi lindiri::o di un missionario di Terni che e di sicuro piu
comodo di Roma per me.
26/02/97
Ero grato al Signore, ero sopraIIatto dalla gioia di questa notizia che avevo tanto aspettato; ed ero grato a
Lui che si Iosse servito di Janet per ridestare la Iede in me:
'E per questo che sento finalmente di volerti bene in modo giusto, dimenticando cosa cera prima e che
non ce piu ora, e cosa ce invece adesso che mancava, drammaticamente, quando eravamo innamorati. il
rispetto, la stima, la fede vissuta assieme, anche se a migliaia di chilometri di distan:a, per il Dio Jero.
Credimi, non sono retorico, e realta, e quello che esce dal mio cuore in questo momento e di cui
ringra:iero fino a non aver piu voce il nostro Signore'
Janet, tu significhi tanto per me, sei colei che Dio ha usato per riportarmi al suo cospetto ed essere
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partecipe del Suo amore infinito per noi (salvato in una parola).`
20/6/87
La mia vita non era piu un Iuggire da un orizzonte ad un altro, non era piu una 'scala oscura immersa
nelleterno buio`; avevo scoperto il panorama che si celava oltre l`ultimo orizzonte, e la via per raggiungerlo.
Ma avrei dovuto scoprire sulla mia pelle che quella via sarebbe stata ancora irta di ostacoli e di trappole.
Ero salvo, ma non ero ancora al sicuro.
48
4
Un tizzone lontano dal fuoco
Se da un lato l`aver ritrovato la Iede mi aveva reso la voglia di vivere, e di vivere per Cristo, dall`altro
dovevo ancora conIrontare tutti i problemi che erano legati a quella rinascita.
I problemi che avrei dovuto aIIrontare per primi erano due: le persone del mondo, e le chiese del mondo.
Per le persone con cui avevo vissuto gran parte della mia esistenza sino ad allora pareva strano quel
cambiamento repentino di modo di vivere; perIino sospetto. Sono convinto che piu d`uno abbia pensato che, tutto
quel mio gran mutamento da ateo a credente, Iosse Irutto dell`amore disperato per Janet, e che in quel modo
volessi compiacere lei e, in qualche maniera, mettermi ancora in mostra nei suoi conIronti per tentare, un`ultima
volta, di convincerla a ricambiare il mio aIIetto.
Niente di piu errato! A quel tempo il mio cuore batteva per ben altra donna! Chi ha letto con attenzione il
precedente capitolo sa 'per chi battesse il mio cuore in quel momento! Tuttavia era diIIicile Iar comprendere
agli altri cosa stesse animando i miei comportamenti. Scrivevo cosi a Janet:
'Il fatto di conoscere il mio nuovo stato di credente ed il fatto di essermi riavvicinato a Dio attraverso la
professione evangelica mi sta creando qualche problema con chi mi conosce da sempre.
Penso non riescano a capire il perche io che sono nato in un paese cattolico ora trovi migliore la fede
evangelica, e temo che confondano tra laltro i protestanti o gli evangelici con una sorta di setta alla
stregua dei Testimoni di Geova o giu di li. Ti prego di pregare perche Dio mi aiuti a superare queste
difficolta che, al momento, mi preoccupano abbastan:a.`
21/6/87

Ma l`altro, e piu grave problema che avrei dovuto aIIrontare sarebbe stata la mia 'prima chiesa evangelica
in Italia, o meglio la disillusione di aver tanto cercato una comunita che mi aiutasse a crescere nella Iede, che
capisse i miei problemi di gioventu nel credere, ed il dover invece costatare che le chiese, di qualsiasi
denominazione esse siano, sono Iatte di uomini, e per questo ben diverse dalla 'chiesa idealizzata che io avevo
in mente.
Cominciai a Irequentare la chiesa di cui Iacevano parte la coppia di credenti che avevano risposto alla mia
richiesta di aiuto. Dovevo recarmi a Roma ogni domenica mattina, ma questa distanza mi pareva nulla in
conIronto all`essere da solo! Sul principio tutto sembro andare bene; Iui accolto con grande amore da questa
giovane coppia ed anche dagli altri membri di una chiesa che contava quasi cento persone!
Non potete immaginare quale gioia Iosse per me il poter Iinalmente adorare il Signore ed ascoltare la sua
Parola ogni domenica, nonostante questo creasse molta tensione all`interno della mia Iamiglia.
Essendo un nuovo credente tutto per me era nuovo, ed avevo bisogno in ogni momento di essere
incoraggiato ed ammaestrato su cosa volesse dire 'seguire Gesu. Ma, d`altro canto, essendo una persona che
della 'logica aveva Iatto la sua ragione di esistere durante gli anni, e che anche attraverso essa era giunto di
nuovo alla Iede, non me la sentivo di accettare supinamente ogni cosa mi venisse insegnata; volevo 'capire
prima che 'sentire. E questo mio sIorzo di capire i motivi di quanto mi veniva insegnato Iu da alcuni visto come
una dimostrazione di 'scarsa Iede, se non addirittura atteggiamenti di uno che 'non e nato di nuovo.
Per questi motivi, invece di aprire il mio cuore agli altri, presi a tenere in me ogni dubbio. Di sicuro mi
amavano; ma il grave era che non lo dimostravano; ricordo ancora l`ultima agape a cui partecipai quando, per via
che la coppia da me conosciuta e con cui avevo una certa Iamiliarita non poteva partecipare, rimasi li, circondato
da persone che mi conoscevano appena, ed alla Iine del pranzo ognuno si aIIretto a Iormare dei 'capannelli con
questo o con quell`altro Iratello, ed io rimasi solo, seduto in un angolo, riIlettendo con me stesso di cosa ci stessi
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a Iare li.
Cosi la mia Iede, lungi dall`essere sostenuta o incoraggiata, smise di evolversi, rimanendo statica, ricadendo
addirittura all`indietro come Ia un razzo senza piu il propellente.
La somma dei due problemi, il non essere accettato dal mondo ed il non essere aiutato dalla chiesa, si
sommo in una miscela distruttiva per la mia Iede.
Non riuscendo a capire che non ero solo io che stavo sbagliando, ma che le colpe dovevano essere ripartite
tra me e la chiesa, presi ad incolpare me stesso di quel Iallimento:
'
Cara Janet,
ho aspettato tanto, troppo tempo forse per scriverti questa lettera, ho aspettato di poterne scrivere una
normale, in cui parlassi del tempo, di cio che avevamo fatto questa estate gli amici ed io. Per telefono ti
avevo detto di avere ini:iato una lettera per te, una delle solite, dove dicevo che tutto andava bene, che ero
felice, che la mia vita cristiana continuava ad arricchirsi. Lho stracciata, aspettando che qualcosa
cambiasse per poterti scrivere che tutto era a posto sen:a doverti dire una bugia, una pietosa e forse inutile
bugia che coprisse la reale situa:ione.
No, cara Janet, le cose per me in questo periodo vanno tuttaltro che bene. Che cosa successo? Non lo
so. So solo che e da luglio che mi devo incontrare con Sam (il missionario americano di cui ti ho parlato),
anche se avevo promesso di andarlo a trovare, non sono stato piu neppure a Roma alla chiesa di Jia
Como, nonostante fossi stato invitato piu di una volta.
Ma questo, in fondo, e solo laspetto piu formale della crisi che sto attraversando, il dramma, quello
vero, e che non riesco ad essere accettato dagli altri per quello che sono o che forse vorrei essere, un
cristiano che cerca di seguire le vie di Cristo, non quelle della gran parte delle persone. Non riesco a far
capire agli altri che il mio cambiamento non e una moda, un ve::o o una stravagan:a importata dal paese
della raga::a di cui sono stato innamorato.
Quando ho scelto di tornare a Cristo sapevo che sarebbe stato difficile, ma non mi aspettavo che
sarebbe stato tanto difficile. Il guaio e che, da quando sono tornato a credere, io amo queste persone che
mi circondano, questi amici che prima vedevo solo come compagnia, e sento che il mio posto e in me::o a
loro, ma essere accettato quale io sono (o vorrei essere) e praticamente impossibile.
Jengo tacciato di manie religiose, di essere come un Testimone di Geova, sempre con la Bibbia
sotto braccio, ed io purtroppo non ho mai fatto nulla per far rispettare il mio punto di vista.
Ho paura, paura di essere preso in giro, paura di perdere queste persone. Dio, che mi aiutava dandomi
for:a nei primi periodi, sembra aver cambiato la lunghe::a donda della sua emittente, anche perche la mia
preghiera sta diventando sporadica e caotica, ed io mi faccio trascinare dai vecchi peccati che credevo di
aver allontanato.
Cio che diceva Sam riguardo ai credenti si sta avverando, un cristiano da solo e come un ti::one tolto
dal fuoco. puo continuare ad ardere per dieci minuti, venti al massimo, ma poi ritorna ad esser del carbone
freddo e nero. Un ti::one nel fuoco invece continua ad ardere e ad emanare luce, io sono un ti::one fuori
dal fuoco.
Pregare da solo non basta. Ma non ho il coraggio di abbandonare tutto e dedicarmi alla preghiera
con una comunita cristiana vera. Ho paura di cosa direbbero la mia famiglia ed i miei amici.
La religione qui da noi e intesa come una cosa che si deve fare la domenica mattina, ma poi per
tutto il resto della settimana ognuno puo fare cio che piu lo aggrada, sen:a pensare minimamente se questo
e o no contrario alla dottrina di Cristo, tanto ce la comunione e la confessione che rimettono tutto a posto,
qualsiasi cosa si sia fatta durante la settimana. Anche con le persone che ho piu care ho ormai timore di
testimoniare, di dimostrare che io non voglio essere un cristiano della domenica. Ma come fare? Ogni
cosa che io faccia, o dica, viene travisata e distorta, persino il pregare per gli altri. Qui essere cristiano
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significa non fare del male a nessuno, ma neppure il bene agli altri, salvare la propria anima, ma se gli
altri vogliono venderla al Diavolo, che facciano pure, tanto non la nostra. Parlare di evangeli::a:ione in
un tale caso e , ne converrai anche tu, assurdo.
Ed io, che dovrei ribattere a tali afferma:ioni, che dovrei cercare di aiutare chi amo anche se loro non lo
vogliono affatto, che cosa faccio? Sto :itto, ho paura di dire no! la penso in un altro modo, ho paura di
sentirmi dire ma allora anche tu sei come quei pa::i'
Che ra::a di cristiano sono, se sono poi cristiano io? Ci sono state persone che si sono fatte uccidere
per evangeli::are gli altri, ed io ho paura del ridicolo di cui verrei coperto? Cristo ha detto di diffondere
la Sua parola, ed io cosa faccio? Mi nascondo per pregare, nascondo la Bibbia per non far vedere che la
leggo assiduamente'
Certo, come cristiano, non ce che dire, sono proprio forte'
Il brutto e che prima, quando non credevo in niente, cio era normale per me, e non mi creava alcun
problema. Ora invece passo le mie notti a pensare su questo, e non faccio che ripetermi che cosi non va,
che non devo avere paura, che devo riprendere i contatti con le comunita cristiane che conosco. Poi, la
domenica, invece di andare a pregare in chiesa, preferisco molto piu semplicemente uscire con gli amici.
In tutta questa situa:ione, io vivo malissimo, con la mia coscien:a che dice di fare quello che il
Signore vuole io faccia e la mente che dice lesatto opposto, di lasciare tutto. E come se in me si fosse
scatenata una lotta tra la mia parte migliore e quella peggiore, e la parte peggiore, vivendo in un ambiente
cosi poco cristiano, cosi materialista, e di certo la favorita nella lotta.
Dio mi ha salvato gia una volta, facendo si che tornassi a credere, ed io cosa faccio per Lui? Niente,
praticamente niente.
Eppure sembrava cosi facile ed entusiasmante lini:io della mia nuova fede, le persone sembravano
accettare il mio messaggio, sembravano comprendermi. Forse facevano solo finta.
Se non dovessi trovare la mia via a Cristo, se dovessi restare ancorato alle mie vecchie abitudini, tutto
cio che Dio ha fatto per salvarmi verrebbe perso, irrimediabilmente.
Non so se tu riesci a captare il sentimento di sconforto, di inadeguate::a che mi pervade nello scrivere
queste righe. Come cristiano non dovrei sentirmi perso, cosi lontano da una possibile solu:ione, Dio non
abbandona chi crede e spera in Lui, ma sono io che lo abbandono, o meglio, faccio poco per seguirLo.`
19/9/87
E dopo questa lettera segui un lunghissimo periodo di silenzio in cui non scrissi neppure una riga, tanta era
la mia disillusione, lo sconIorto di sentirmi inadeguato, incompreso, solo.
Fu cosi che, dopo 5 mesi di silenzio, Iu Janet a scrivermi, rompendo il mio isolamento:
'Caro Marco,
non posso sopportare piu di non sentire una parola da te' Penso a te spesso, prego per te spesso, ma
questo non basta' Joglio avere delle tue noti:ie, voglio sentire la tua voce attraverso quelle pagine che mi
spedivi una volta.
Dunque, non voglio provare di spiegarti levangelo perche tu conosci Dio e sai che cose lo Spirito
Santo, suppongo che va sempre abbastan:a male, ma devi sapere che Dio non ti ha mai lasciato. Non ti
lascera mai. Oggi stavo leggendo il primo capitolo di Colossesi.
E voi, che un tempo eravate estranei e nemici
a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere
malvagie, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo
della carne di Lui, per me::o della sua morte,
per farvi comparire davanti a Se santi, sen:a
difetto e irreprensibili, se appunto perseverate
nella fede...
Col 1.21-23
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Ti prego, non pensare che non puoi piu tornare a Dio perche non lhai seguito.
Tutti hanno peccato e sono privi della gloria
di Dio
Rom3.23
Dio ti aspetta, e vuole tenerti vicino di nuovo, basta che tu lo lasci fare.
Questa settimana nello studio biblico abbiamo parlato dellimportan:a di avere un gruppo di cristiani
come amici. Cera una donna che aveva abitato per 15 anni in Kenva sen:a avere una chiesa dove poter
andare e poter pregare con altri cristiani. Questo mi ha fatto pensare a te ed ai problemi di essere cristiani
quando si e soli.
Devo dirti che abbiamo pregato in modo speciale per te, affinche Dio ti conceda degli amici cristiani
per aiutarti. Ce gente qui che ti ama, Marco, anche sen:a conoscerti'`
13/2/88
Il sentire che c`erano delle persone che, a migliaia di chilometri di distanza, avevano nel cuore la mia
situazione di credente isolato mi diede un qualche incoraggiamento, sollevandomi un poco dallo stato di proIonda
prostrazione in cui ero caduto. E` per questo che volli scrivere loro una lettera, sentendo che, in quel periodo, la
mia chiesa` erano loro:
'Cari fratelli in Cristo,
Janet mi ha detto del vostro impegno e delle vostre preghiere per me. Bene, non sapete quanto vi sia grato
di quello che state facendo a mio favore e quanto mi sollevi il sapere che, a distan:e cosi grandi, abbia
delle persone che mi vogliono bene e che pregano per me.
Janet vi avra detto della strana, difficile situa:ione che un nuovo cristiano quale io mi reputo stia
attraversando, pare strano dire che, in un paese che si professa tanto religioso, sia cosi difficile trovare
una vera chiesa.
Sfortunatamente la mia posi:ione geografica ed il mio lavoro mi negano di frequentare assiduamente
gruppi evangelici, cosi che la vostra atten:ione mi fa pensare che, al momento, la mia vera chiesa, il mio
punto di contatto con lIddio vivente siate voi. Non stancatevi di pregare a mio favore, poiche come la fede
di chi portava il paralitico a Gesu in Matteo 9.1-8 permise a lui di camminare, cosi la vostra fede mi
permettera, quando Dio avra scelto il momento ed il luogo, di trovare la mia vera via verso di Lui.
La fede lega ciascuno di noi allaltro, e per questo che un cristiano non e mai solo, e per questo che,
anche se non vi conosco, siete tutti nel mio cuore e nelle mie preghiere. La fede unisce cio che Dio ha
diviso sul mondo perche ogni angolo di esso canti le sue lodi.
Spero comunque, prima o poi, di potervi venire a trovare, non so quando e come, ma la mia
inten:ione gia ce. Dio benedica le vostre preghiere.`
29/4/88
In realta, non e che potessi dire di aver superato la crisi in cui mi dibattevo, prova ne sia quello che, nella
stessa lettera scrivevo a Janet:
'Come tu stessa hai capito le cose non vanno molto bene, il mio progresso nella fede in Cristo sembra
essersi fermato o peggio sembra ritornare sulle posi:ioni di prima che conoscessi te. Ma con una
differen:a. allora io non credevo in nulla, an:i negavo lesisten:a di Dio, o non la volevo ammettere, ora
invece conosco il Padre, lOrigine di tutto questo, so che Lui e misericordioso e vuole che ognuno di noi gli
sia il piu vicino possibile, ma non so seguirLo.
Amo forse troppo il lavoro, ed in Matteo 6.21 si dice. perche dove il tuo tesoro, li sara anche il tuo
cuore. Ecco, forse il mio tesoro non lo vedo nella fede che da la vita e ravvicina al Padre, ma nel lavoro
che da agiate::e e successo, cose transitorie e limitate nel tempo, fatalmente subordinate a fattori esterni
dalla nostra volonta.
Amo forse troppo i miei amici e la mia famiglia da temere che la mia scelta di avvicinarmi a Cristo
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possa in qualche modo portarmi lontano da loro, essere visto come uno un po strano ed essere deriso per
questo.
Cara sorella in Cristo, vedi come sia male riposta la stima che tu hai per me? Sono forse troppo
debole e troppo solo, o meglio, isolato da altri veri cristiani.`
Piu tardi, una volta ritrovata la via verso Dio` avrei cosi sintetizzato le emozioni ed i sentimenti di allora:
Cosa manca
I
Ed ora, che giunto alla meta
inseguita negli anni e nel pianto,
dovrei essere pago del lungo cammino,
maccorgo che manca qualcosa.
II
Cosa manca alla mia vita
perche possa dire di averne
realmente gustato il sapore?
E mi sento legato a una gogna,
con la gente che passa, mi guarda,
vede lo sgomento che sale,
e con incredulo stupore domanda.
'Cosa manca?`
'Hai lavoro, famiglia, una casa,
amici fidati e fraterni...
Cosa manca, allora alla tua vita?`
III
Cosa manca'
Manca il ritmo che un tempo cresceva,
quasi ospite ignoto e furtivo,
dal nulla.
Dalla bre::a al mattino
e dal sole al tramonto.
Dalla pioggia sui campi
e dal crepitare del grano maturo.
Dallo sguardo dun bimbo
e dal lento annuire dun vecchio.
Il ritmo delle piccole cose,
dei nulla che vivono un solo secondo,
ma che rendono un giorno compiuto.
IJ
Incredula, la gente guarda,
e tace, e non capisce ancora'
'Dunque... cose che manca?`
Non sanno capire che tutto,
dal soffio del vento
al tramonto del sole,
67
dallacqua che e vita
ai frutti maturi,
non hanno alcun senso
se Tu non mi sei piu vicino.
E vorrei gridare,
fino a giungere al Cielo.
'Dio mio, Dio mio,
perche
ti ho abbandonato?`
Sebbene a distanza, Janet continuava il suo incessante incoraggiamento nei miei conIronti: nei conIronti di
chi stava sperimentando i problemi legati alla sua rinata Iede:
'Ti sono cosi grata che tu sia cosi onesto riguardo ai tuoi pensieri ed ai tuoi problemi, io voglio
incoraggiarti nel continuare a pregare ed a leggere la Parola di Dio, ed a non giudicare te stesso in modo
troppo severo quando fallisci.
Noi tutti falliamo. Ogni giorno. Questa e la nostra natura peccaminosa. Il meraviglioso dellamore
che Dio ha per noi e che Egli ci ama anche quando falliamo, Egli ama noi sebbene noi Lo deludiamo ogni
giorno.
Egli ci perdona non sette volte e nemmeno 77 volte, ma ogni volta che Gli chiediamo perdono. Penso
che stai perseguitando te stesso con un carico di colpe perche sei addolorato di aver peccato troppo e
troppo spesso.
Noi tutti siamo deboli. io ti sembro soltanto piu forte, ma non farti ingannare. Dio,
straordinariamente, vede tutto il male che e in noi, ed Egli ci purifica da esso, dobbiamo soltanto chiederlo,
e lo dobbiamo fare ogni giorno.
Quando Dio perdona i nostri peccati, Egli li dimentica. non sono mai esistiti. Sono completamente
cancellati, ogni volta. Noi ci possiamo ricordare e vergognare del grande numero di volte che abbiamo
commesso lo stesso peccato, tuttavia dobbiamo essere convinti che il nostro Dio ci perdona e che possiamo
essere puri ai suoi occhi.
Cosi ogni giorno e un nuovo giorno, le mie colpe e le tue possono essere rimosse. Chiedi allo Spirito
Santo quale il peccato che Dio detesta di piu nella tua vita, e quindi chiedi il Suo perdono ogni giorno.
Ricordati che il nostro Padre detesta i tuoi ed i miei peccati, ma Egli ci ama entrambi allo stesso modo, e
non smette mai di amarci...
Non essere preoccupato, Marco, di non sapere come seguire Dio in modo fedele. Se parli a Lui e
leggi la Sua parola ed ascolti quello che Lui ti sta dicendo attraverso di essa, imparerai a seguirLo. Ed
anche, non tormentarti allidea di doverti separare dalla tua famiglia e dagli amici se vuoi essere un
cristiano. Dio ti ha benedetto con una famiglia legata nellamore, il miglior modo di servire Dio e di
amarla cosi come Lui ama i suoi membri e di servirLo testimoniando di Lui.
Dio ti ha creato perche tu fossi nel mondo, altrimenti se dovessi rinunciare a tutto quello che hai non
saresti piu nel mondo ma direttamente in paradiso.
La Bibbia chiede ai cristiani di andare per tutto il mondo (Marco 16.15), ma anche non amate il mondo
(I Giovanni 2.15).
Amate qui si riferisce ad un amore per qualcosa che ti possa dominare. In un cristiano lo Spirito di
Dio ha il dominio. Non significa quindi che non puoi godere del mondo, poiche Dio lo ha creato perche noi
possiamo goderne, cosi come ci ha dato famiglie ed amici.
Bene, spero di averti aiutato un po e di non averti confuso, continua ad essere perseverante. Non
angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio (Filippesi 4.6). Dio e In te.`
29/5/88
Durante l`estate di quello stesso anno Janet ed una sua amica credente vennero a trovarmi.
Fu quella l`occasione per condividere con altri i miei problemi e le mie paure, e per riscoprire la gioia
del pregare assieme. Questo diede alla mia traballante Iede una nuova iniezione di Iiducia, rendendomi
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consapevole che avrei dovuto avere pazienza, coraggio, ed essere pronto a Iarla sopravvivere anche nella
solitudine.
Ma, pur avendo compreso questo, non seppi tenere viva in me la Iiamma; come diceva Sam, il
missionario che per qualche tempo era venuto a trovarmi, un tizzone lontano dal Iuoco smette ben presto di
ardere.
Ed io, pur credendo in Cristo Gesu, non ardevo, seppure nel proIondo di me ancora una scintilla Iosse
rimasta; la mia Iede c`era ancora, ma sembrava rimanere congelata all`interno del mio cuore, in attesa che ,
una volta rimessa vicino al Iuoco, potesse tornare ad ardere.
69
5
Il fuoco di Dio
Gli anni passavano, e pur rimanendo accesa la 'Iiamma pilota,
1
l`ardore dei primi periodi pareva
deIinitivamente dimenticato; la mia era una Iede 'tiepida, ancora con alti e bassi, ma senza mai raggiungere i
picchi dei primi anni.
Tuttavia sentivo che Dio, in qualche modo, avrebbe portato a termine il lavoro che aveva iniziato in me
chissa quanto tempo prima; e posso capire, rileggendo una lettera che scrissi a Janet in quel periodo, come Cristo
stesse continuando al lavorare in me, anche in quel periodo:
'In questo periodo sto riflettendo spesso su tutto quanto mi e accaduto negli ultimi anni, su quanto ho letto
e su quanto ho scritto.
E come se dellacqua fosse stata versata su della terra riarsa dal sole ed io mi fossi precipitato a dire
Alleluia, e finito il periodo dellaridita, quando invece non era bagnata che la superficie.
Ora invece, pian piano, le gocce duna sottile ma persistente pioggia cominciano a penetrare nella
profondita della terra. Certo, essa e stata arida per tanta parte, ma lacqua di Dio, ha tempo, pa:ien:a ed
arrivera il giorno in cui tutta la terra sara vivificata da quellacqua di vita.
Forse e un po sciocco tutto il paragone, ma a me pare che possa farti comprendere quello che sta
succedendo in me. Mi spiace che i cristiani che ho incontrato a Roma non abbiano capito la mia necessita
di tempo, di calma, e che non potevo gettarmi come loro facevano in una fede totale perche allepoca non
ne ero capace, e che questo mi metteva in angoscia davanti a loro.
Forse e stata colpa mia, ero io che dovevo farmi capire.
Ma anche se cristiano sen:a comunita fissa con cui parlare, non per questo mi sento solo, mi sento
legato profondamente a tutti i fratelli che credono, in ogni parte del mondo.`
28/1/90
Non potevo tuttavia prevedere che quello che Egli stava preparando per me Iosse cosi grande, cosi
inaspettato, e cosi rapido!
Non potevo immaginare che le preghiere Iatte quasi sette anni prima avrebbero avuto risposta, donandomi in
sol colpo, nuova vita alla mia Iede, una comunita, ed una moglie!
Fu inIatti cosi che, nella primavera del 1992 Janet mi invito a trascorrere qualche giorno sulle montagne del
'Lake District, al nord dell`Inghilterra.
A dire il vero, per qualche verso ebbi a rimpiangere di aver accettato il suo invito, visto che quello che lei mi
disse avremmo Iatto, ovvero 'camminare sulle montagne, si risolse in una cinque giorni di scalate su roccia,
talvolta nella nebbia e nella neve! Il Signore Iu comunque cosi longanime che non volle che io lo raggiungessi
anzitempo, e cosi le sue mani dal Cielo (che in terra si materializzarono in quelle possenti di un amico cinese che
mi 'trascino lungo i passaggi piu pericolosi) mi preservarono da qualsiasi caduta 'Iisica.
Quella vacanza, seppi poi, aveva il doppio scopo sia di incontrarmi sia di Iornirmi un po' di 'cibo
spirituale, in quanto nei periodi liberi (ovvero quando non eravamo intenti a rischiare la vita su speroni di
roccia), un amico che di li a poco sarebbe stato ordinato pastore avrebbe organizzato degli studi biblici.
Anche se non ero consapevole di essere, in un certo senso, il 'centro dell`attenzione, quegli studi servirono
per ridare un po' di ossigeno ad una Iede col Iiato corto.
Riscoprii tra l`altro il piacere di stare accanto ad un`amica cosi cara, Janet. Mi era mancata molto in quegli
1
Fiamma pilota: la piccola Iiamma che rimaneva accesa nei vecchi scaldabagni a gas per permettere di accendere
automaticamente il Iornello principale.
77
anni in cui, per via dei nostri lavori, non avevamo avuto piu modo di vederci.
Fu cosi che tornai in Italia, con il ricordo di una magniIica vacanza in un luogo stupendo, con un anima
piena di rinata gioia per il Signore... ma anche con un cuore addolorato nello scoprire, dopo tanti, tanti anni, di
essere ancora (o Iorse di nuovo) Iollemente innamorato di Janet.
Ma, ricordando quanto era successo tra noi sette anni prima ed il dolore che aveva causato ad entrambi, mi
guardai bene dal conIessarlo ad alcuno, ed in special modo alla diretta interessata.
Ma, dall`altra parte della Manica, c`era chi stava soIIrendo dei miei stessi mali; anche in lei era tornata a
Iarsi strada l`antica passione. Anzi, per Janet sicuramente non era l`antica passione, quella che lei aveva
cancellato dal suo cuore perche quel Marco non era credente, ma era una nuova passione per il Marco ora Iratello
in Cristo.
Fu cosi che, il giorno di Pasquetta del 1992 ricevetti da lei una teleIonata nella quale mi chiedeva cosa
pensassi circa l`opportunita di raggiungermi in Italia (solo dopo seppi che, qualunque Iosse stata la mia risposta,
era Iermamente decisa a venire). Evidentemente, pur non avendole detto nulla, era troppo chiaro il mio
sentimento per lei!
Abbandonato il suo lavoro e la sua chiesa di Londra, si trasIeri in Italia conIidando che il Signore le avrebbe
provveduto un nuovo lavoro ed una nuova chiesa, se questo era nelle Sue intenzioni. E, in eIIetti, Dio ha
dimostrato con le Sue benedizioni che erano realmente quelli i suoi piani per noi due.
Cosi come lento era stato da un lato il progredire in me della Iede, dall`altro l`amore che, con alterne
vicende mi aveva legato a quella ragazza venuta dall`Inghilterra quasi dieci anni prima, ora tutto sembrava
accadere ad una velocita cosi alta da non potermene rendere neppure conto sino in Iondo.
Janet ed io ci siamo sposati l`anno seguente; nel Irattempo avevamo trovato, tramite contatti con la sua
precedente chiesa, una comunita evangelica a tre quarti d`ora da casa. Da allora il Signore ci ha benedetto
dandoci la gioia di vivere assieme la strada di Iede e di servizio all`interno della chiesa locale.
A distanza di qualche anno, quella semplice richiesta di scrivere una testimonianza per la mia chiesa Iatta da
Adele mi aveva spinto a riguardare indietro, Iacendomi scoprire il piano di salvezza che Dio aveva attuato nei
miei conIronti; e solo ora sapevo riconoscere la Sua mano in ogni gradino, sia lieto sia doloroso di quella 'scala
oscura che era stata la mia vita lontano da Lui.
Il Signore era stato Iedele, aveva completato l`opera cominciata in me tanto, tanto tempo prima; aveva
risposto a distanza di anni alle mie preghiere. Ed ora, nel grande Iuoco della Comunita dei Credenti, la mia Iede
poteva tornare ad ardere, dando luce e calore.
Durante questa breve parte di vita mi ero aIIannato, correndo da un orizzonte all`altro, sperando di trovare
pace in quelli che man mano scoprivo; lo studio, la poesia, la musica, l`amore, il lavoro... Ogni volta mi
accorgevo di non essere pago, continuando a correre oltre.
Ma il Signore aveva mostrato pieta per quella mia eterna e dissennata corsa, Iacendomi scoprire oltre
l`ultimo, Ialso orizzonte, l`unico vero: l`Orizzonte Primo.
Quello stupendo del Suo amore per me.

MonteIiascone, 7/9/97
78
Fuori da Eden
Ceve.i :12:Ma Dio, it igvore, cbiavo tvovo e gti ai..e: Dore .ei. vovo
ri.o.e: o vaito i tvoi a..i vet giaraivo. o arvto avra ercbe .ovo vvao e vi .ovo
va.co.to.
I
" Dove sei?"
"Ho udito i tuoi passi,
Signore..."
Ho udito i tuoi passi
seguirmi lungo le strade,
mentre solo vagavo
fra la gente.
Eri la,
qualche passo piu dietro'
II
"Dove sei?"
"Ho udito i tuoi passi,
Signore,
e ho avuto paura..."
Ho avuto paura di seguirti,
di scegliere te
piuttosto che ancora vagare
trascinato da quella informe
e silen:iosa folla.
Eppure tu ceri,
imme::o a loro'
III
"Dove sei?"
"Ho udito i tuoi passi,
Signore,
e ho avuto paura,
perche sono nudo..."
Mi sono fermato,
guardando me stesso,
ed ero nudo.
Ero nudo di fronte
a tutto quello
che vorrei essere stato
e che non saro mai.
E anche tu mi vedevi'
IJ
"Dove sei?"
"Ho udito i tuoi passi,
Signore,
e ho avuto paura,
perche sono nudo,
e mi sono nascosto..."
Ho cercato un rifugio
tra la folla,
per non farmi trovare da te.
Ma in qualsiasi luogo fuggissi,
tu ceri'
Fino a quando,
stanco di fuggire,
mi sono fermato a cercarti.
E solo allora ho scoperto
che tu mi volevi comunque,
anche nudo ed inerme'
J
"Dove sei?"
Eccomi, Signore'
Marco - 10.10.94

Postfazione
La Via che continua
'I passi delluomo sono guidati dallEterno,
quando egli gradisce le sue vie.
Se cade, non e pero atterrato,
perche lEterno lo sostiene per la mano.
Sono stato fanciullo
ed ora sono divenuto vecchio,
ma non ho mai visto il giusto abbandonato,
ne la sua progenie mendicare il pane.
Egli ha pieta e presta sempre,
e la sua progenie e in benedi:ione.
Allontanati dal male e fa il bene
e avrai una dimora in eterno.`
(Salmo 37:23-27 LND)

Sette anni sono trascorsi da quando scrissi le ultime righe del mio racconto.
Sette anni dopo la mia vita e cambiata, per molti versi.
Ho due Iigli in piu, ho un padre in meno, ho messo su qualche chilo e perso qualche capello.
Ho acquistato con gioia nuovi amici, e ne ho persi con dolore alcuni.
Ho conosciuto giorni di pieno sole e di gioia immensa, ed ho provato giorni bui di pianto disperato.
Ci sono state volte dove ho dimostrato amore verso gli altri, e ci sono state altre dove sono stato cinico e spietato.
Ho lavorato spesso con gioia per l`opera di Dio, ma ho conosciuto anche la voglia di mollare tutto e dire 'non
sono in grado, mio Signore.
Ho corso, ho rallentato, ho pianto, ho riso, ho Iatto bene e ho Iatto male, ho sperato e ho disperato.
Ma Dio e stato sempre li, al mio Iianco, guidando i miei passi, tenendo la mia mano nei dolori, gioendo delle mie
stesse gioie.. benedicendomi con una CHIESA, non piu a tre quarti d`ora di macchina da casa, ma proprio qui,
nella mia citta; un piccolo nucleo di persone che si amano e che vogliono condividere con altri la loro gioia di
aver trovato, anche loro come me, l`amore di Dio oltre l`ultimo orizzonte.
Non sono giunto ancora, la Via continua, Iinche avro vita.
Se la mia storia ti ha toccato, se Dio ha usato le mie parole per parlare al tuo cuore, non Iuggire, come ho Iatto io
per anni, al Suo richiamo.
Cerca qualcuno con cui parlarne; usa il mio indirizzo se vuoi, usa i links che trovi su questo libro.

'I passi delluomo sono guidati dallEterno, quando egli gradisce le sue vie`.

Che possa anche tu trovare il Suo amore e da esso essere guidato sulla giusta Via.

28/8/2004
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.zc z:e.c: .//c ,/ .c;;c :.;e: c// /e:e
ec . z;e c,/e -c,.e ;c:z _..z./z`
Questo scrivevo durante la mia prima parte di vita. Scrivevo
molto, e molto di cio che scrivevo rispecchiava il mio malessere
interiore, il disagio di vivere, la voglia di trovare un fine alla
mia esisten:a
Piu di una volta mi ero chiesto perche scrivessi cosi tanto ed a
che fine, visto che lo scrivere non dava alcun conforto.
Perche farlo, allora?
La risposta la avrei trovata qualche anno dopo quando,
rileggendo quello che avevo scritto nel periodo piu buio della
mia vita, mi accorsi che, sen:a volerlo, avevo descritto con
precisione la strada che dal dubbio prima allateismo poi, mi
aveva condotto alla ricerca di Colui che stava cercando di me.
quel Dio che avevo perduto e che non sapevo fosse al mio
fianco, che mi spingeva a scrivere quello che sentivo giorno
dopo giorno, perche quel mio diario sapesse ricordarmi di come
ero stato e di come ero divenuto gra:ie a Lui e, forse, potesse
confortare od essere daiuto ad altri che, come me allora,
avessero perduto la speran:a di scoprire cosa vi fosse oltre
quellultimo ori::onte.
La speran:a e la certe::a di scoprire lori::onte stupendo
dellamore di Dio.

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