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mercoled 28 marzo 2012 CRONACA Pagina 14

LA VISITA. Il presidente della Puglia al Vinitaly con il candidato sindaco del centrosinistra

Verona una capitale, invece la Lega la isola

Enrico Santi

Vendola: Le piccole patrie sono la risposta peggiore ai problemi della globalizzazione. Bertucco: C bisogno di una citt europea Blitz al Vinitaly di Nichi Vendola. Il presidente della Puglia, ieri mattina, si fermato un paio di ore nel padiglione 10 per salutare i produttori di vino della sua terra e brindare con Michele Bertucco, candidato sindaco del centrosinistra. Verona, aerma al suo arrivo il presidente di Sinistra ecologia e libert, una capitale della bellezza, una citt che ha bisogno di raccogliere le energie migliori e il centrosinistra una necessit per cambiare il clima civile e sociale di un luogo cos bello che non merita di essere chiuso dalla Lega in una dimensione di localismo e provincialismo. Con Bertucco ad accogliere il governatore della Puglia ci sono anche gli Il brindisi fra Nichi Vendola (a destra) e esponenti locali di Sel Giorgio Gabanizza, Giuseppe Campagnari, che in Michele Bertucco Provincia rappresenta anche la Federazione della sinistra, e Claudio Magagna. Vendola replica anche allex ministro leghista Roberto Maroni, grande sponsor del sindaco Flavio Tosi, secondo il quale da Verona partir il progetto egemonico della Lega nel nord. Le piccole patrie, gli risponde lesponente di Sel, sono la peggiore risposta ai problemi della globalizzazione perch rinchiudersi dentro un recinto identitario serve soltanto a sviluppare nevrosi. Noi, invece, dobbiamo difendere i nostri territori collocandoli nelleconomia-mondo, dentro la capacit di relazionarsi con gli altri. E il Nord, sottolinea, non si pu salvare se non stringe la mano al Sud. LItalia non si salva se si presenta frammentata e per piccole botteghe e nessuno si salva da solo, ci si salva insieme. Per il governatore della Puglia la candidatura di Bertucco ha buone chance. Nel Nord, esclama, abbiamo conquistato luoghi impensabili per il centrosinistra: abbiamo strappato alla destra la capitale del berlusconismo, Milano, abbiamo vinto in una citt che pi leghista non si pu come Novara, la citt del governatore Cota. Siamo qui per combattere la nostra buona battaglia. Prima di un assaggio del suo vino preferito, il Negramaro del Salento, c tempo per una battuta sulla situazione nel campo avverso: Vedo un centrodestra in una condizione di guerra civile interna e spero che questo possa consentire al centrosinistra di proporre in maniera forte unaltra idea della citt e del territorio, meno nevrotizzata dallangoscia identitaria e pi aperta. Gli fa eco Bertucco: C bisogno di una citt europea, rivolta al mondo e non chiusa in se stessa. Quello che ha fatto in cinque anni il sindaco Tosi, sostiene, non ha aperto la citt, ma lha chiusa nella propria economia, in crisi anche a Verona. Ma anche nel centrosinistra le spine non mancano. di questi giorni luscita dal Pd per approdare nellUdc del consigliere comunale Carla Padovani. Umanamente dispiace, aerma Bertucco, ma trovo sbagliate le motivazioni: i temi di cui parla Carla Padovani fanno parte del nostro bagaglio: c una squadra fatta di persone e sensibilit diverse e questa la nostra ricchezza. Inoltre, aggiunge, avrei evitato di ridurre la politica a calcio mercato: la politica una cosa seria che va arontata con i valori e gli ideali, non cambiando campo da un giorno allaltro. Tuttavia nella lista del Pd vedo 18 uomini e 18 donne - e se amministreremo la citt, sia in giunta che nelle aziende sar rispettata tale

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composizione - con capacit e intelligenze in grado di supplire a questa defezione.

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