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da ViLLa petrioLo suLLe coLLine di Firenze, che anima con iL concorso Letterario, abbiamo seguito siLVia maestreLLi suLL'etna doVe con La tenuta di Fessina ha Fatto di un paLmento deL 700 in pietra LaVica uno dei gioVani protagonisti deLLa rinascita deL terroir etneo
From Villa Petriolo in the hills of Florence, home of the literary competition, we followed Silvia Maestrelli to Etna, where the Fessina estate has turned a volcanic millstone from the 1700s into an important feature in the rebirth of Etna's terroir Sognare di essere vino, un vino che ha avuto il coraggio di incarnare il suo destino fino in fondo... quieto, scorrevole e dissetante, oppure sodo, maturo e virile un vino spumante in decolt, dargento e saltante: Sio fossi vino, la terza edizione del concorso letterario ideato da Silvia Maestrelli, animatrice di Villa Petriolo, lo immaginiamo come il fil rouge che unisce la tenuta di famiglia in Toscana alla Tenuta di Fessina, con il suo antico palmento in pietra lavica che da Castiglione di Sicilia, alle pendici dellEtna, guarda verso i Nebrodi e lAlcantara. Il premio nasce per una volont personale di andare oltre l'arte di fare vino, qualcosa di continuativo, una sorta di percorso parallelo. Gli scrittori ci seguono durante
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If I were wine is the theme of the third literary competition founded by Silvia Maestrelli of Villa Petrolio. We can imagine the literary prize as a connecting thread between the family estate in Tuscany and the Fessina Estate, with its ancient volcanic millstone in Castiglione di Sicilia, on the slopes of Mt. Etna overlooking the Nebrodi and Alcantara. The prize was a personal idea to create a parallel to the art of wine-making. Maestrelli says, My work has allowed me to break down the barriers that separate seriousness from jollity. And wine brought her here to Sicily, to the extraordinary territory of Etna, where wine-making is undergoing a period of intense activity. Producers are planting various grapes
Letichetta dedicata aL signor MusMeci, che ha conservato in contrada roviteLLo Le vigne di oLtre ottanta anni, poste a 670 Metri s.L.M., che espriMono i due nereLLi. La densit diMpianto di 8000 ceppi per ettaro The label is dedicaTed To signor MusMeci, who preserved vines for over eighTy years in The roviTello quarTer, 670 MeTres above sea level. The vines produce Two nerello wines. vine densiTy is 8,000 Trunks per hecTare
iL paLmento in pietra LaVica era caratteristico deLLa regione etnea: di importanza sociaLe e poLitica, oLtre che economica, sFruttaVa La Forza di graVit neLLe operazioni di ViniFicazione
The volcanic millstone was characteristic in the Etna area: important socially, politically and economically, it was designed to exploit the force of gravity in wine-making operations
con L'istituzione di un concorso Letterario viLLa petrioLo ha sceLto di coniugare La cuLtura deL vino aLLa passione per La Letteratura e La scrittura wiTh The esTablishMenT of The liTeraTure prize, villa peTrolio coMbines The culTure of wine and a passion for wriTing.
tutto l'anno - ci dice Silvia Maestrelli - e questo dimostra il legame con la cultura del vino. Il mio lavoro mi ha permesso di abbattere quelle barriere che separano la seriet dall'allegria, il lavoro dal divertimento prosegue - Il vino quello che mi piace fare, lavorare con seriet e professionalit, scherzare, giocare, creare, liberare la fantasia E il vino lha portata in Sicilia, in quello straordinario territorio dellEtna che sta vivendo un momento di grande fermento, ripopolandosi di produttori e di vigne nelle varie contrade con terreni di diversa composizione ed a differenti altitudini e dove il Nerello Mascalese riesce a donare vini di grandissima finezza. Il cuore della Tenura di Fessina il vecchio palmento del 700 in pietra lavica a cui da sempre hanno accesso le famiglie confinanti. Tuttintorno i vigneti digradano verso valle ritmati dalle rasole, i muretti neri a secco, in pietra lavica, che oltre a delimitare le propriet hanno funzione di contenimento della fine terra etnea e sono anche veri e propri sentieri.
iL paLMento unevoLuzione deL "torcuLariuM" deLLe antiche viLLe poMpeiane e stabiane deL periodo roMano The MillsTone evolved froM The "TorculariuM" of The ancienT villas of poMpeii and sTabia in roMan TiMes
La tenuta di viLLa petrioLo si estende su 160 ettari dei quaLi 14 di vigneto e 13 di uLiveto The esTaTe's producTion area covers 160 hecTares, including 14 hecTares of vineyards and 13 of olive Trees
at different altitudes, where Nerello Mascalese gives the wines excellent finesse. The heart of the Fessina Estate is the old volcanic millstone from the 1700s, used for centuries by neighbouring families. All around, the vineyards slope down toward the valley, interspersed with low lava stone retaining walls.
www.villapetriolo.com
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visita in cantina
villa petriolo
illa Petriolo, acquistata circa quarantanni fa dalla famiglia Maestrelli, sorge nelle campagne di Cerreto Guidi, tra verdi filari di vigneti coltivati prevalentemente a Sangiovese. In unatmosfera carica di storia e di charme, vengono prodotti vini di altissima qualit e rara eleganza e, parallelamente con unoriginale e coraggiosa recherche di contaminazione, creativit ed eccellenza banditi concorsi letterari, allestite mostre di pittura e scultura, organizzati simposi, spettacoli di danza, musica e teatro. Il vino, col suo eccezionale potere evocativo, diviene quasi un pretesto per generare arte e godere beatamente dei suoi frutti.
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da sempre
Vino o poesia? Non devo neanche formulare la mia sciocca domanda per ottenere una risposta netta: entrambi. Da sempre. Da quando Silvia, a otto anni, si trasferisce in campagna. Dai ricordi dei freddolosi risvegli invernali; dai pomeriggi trascorsi a giocare con il piccolo Diego, figlio di contadini; dalle coraggiose escursioni effettuate in compagnia della sorella Simona fino al limitare del bosco; dalle ore passate serenamente allombra del suo susino; dalle vibrazioni che ancora oggi avverte passeggiando tra le vigne. Silvia viene dalla finanza, dal lavoro svolto nelle aziende familiari (il pap Moreno un costruttore navale, con il motoscafo C42 ha rivoluzionato la nautica in Italia afferma con orgoglio) e si avvicinata alluniverso del vino soltanto da qualche anno. Ma si capisce subito che questo mondo le appartiene da sempre.
Villa Petriolo
Via di Petriolo, 7 50050 Cerreto Guidi (FI) Tel. 0571/55284 www.villapetriolo.com
dozzina di anni fa, ovvero quando la giovane Silvia Maestrelli, un concentrato di energia e passione alla j-esima potenza, ha dato avvio a un radicale progetto di ristrutturazione dellazienda: oltre al restauro dei luoghi abitativi e allammodernamento della cantina, ha realizzato nuovi impianti in vigna e optato per selezioni clonali, gestioni parcellari, vendemmia manuale, fermentazione in cemento vetrificato. In ultimo, ha recuperato il Canaiolo, vitigno autoctono quasi in via di estinzione. Una piccola rivoluzione allinsegna della qualit e dellefficienza che oggi permette a Villa Petriolo di presentarsi sul mercato declinando vini superbi. Ma definire Villa Petriolo unazienda agricola o una mera casa vinicola sarebbe riduttivo, fuorviante e, forse, addirittura offensivo. Oggi Villa Petriolo un laboratorio en plein air in cui, accanto al vino, si produce cultura. La vendemmia si trasforma nellontologica e inarrestabile danza di Matisse; la spalla pronunciata di una bottiglia bordolese esaspera le curve e muta in una ceramica design di Eva Zeisel; una degustazione si trasfigura futuristicamente in una tela deperiana. Le discussioni sul cordone speronato si diluiscono in un affresco sacro del Pontormo o in una strofa dimenticata del De Andr di Tutti morimmo a stento; il rumore dei rimestaggi e delle follature diventa suono potente, si fa verso. Ne la notte / Pi lontano / Per le rotte / De la notte / Il mio passo / Batte botte. Prendono forma i Canti Orfici di Campana. Folli, visionari, veri. E Silvia sorride estasiata.
Guida dellEspresso Chianti dellanno. Suadenti note di mirtillo, mora di rovo, terra bagnata, pepe nero, pelle conciata, accompagnate da garbati tocchi minerali; tannini di seta per un vino fresco e... juicy. Un succoso trionfo di dolcezza e bevibilit. il vino dei miei aperitivi mi confida Silvia con un sorriso vaporoso. Da come ne parla mi rendo conto che considera questo Chianti un figlio, il fratellino della piccola Lavinia. Passiamo in rassegna (visiva, olfattiva e gustativa) gli altri vini aziendali, vini unici, dalla personalit inconfondibile, che Silvia riuscita a produrre con la consulenza-complicit di Federico Curtaz. Lottimo enologo e agronomo, dopo diciassette anni trascorsi con Angelo Gaja, ha deciso di rimettersi in discussione cercando nuovi stimoli. E con Silvia ne ha trovati in abbondanza. Degusto un Toscana Igt Bianco e, tra i sentori fruttati di mela ed agrumi, riconosco la ginestra e altri fiori gialli che simboleggiano quellentusiasmo contagioso da perenne primavera che accompagna incessantemente Silvia. Poi il Chianti Docg Villa Petriolo e, tra prugna, gelso nero, iris e viola passa, vedo ancora lei: semplicit e senso della misura. Alla curiosa sorte non sfuggono neanche il moderno Golpaja (Sangiovese 60% e Merlot 40%) col suo abito rubino scintillante e il delicato corredo di marasca, petali di rosa, cannella e toni balsamici viene fuori tutta la signorile eleganza
eleGaNza, FINezza, semPlICIT, uNICIT, CaraTTere. DolCezza, soaVIT, FasCINo. rIleGGo DuN FIaTo e mI aCCorGo Che INVoloNTarIameNTe ho sTIlaTo uN eleNCo DI CaraTTerIsTIChe Che DesCrIVoNo alla PerFezIoNe sIa sIlVIa maesTrellI sIa Il suo rosae mNemosIs 2007
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TosCaNa
cerreto guidi
sensi
asPIro aD oTTeNere TaNTI ChIaNTI Da saNGIoVese IN Purezza QuaNTI soNo I mIeI VIGNeTI; eVIDeNzIare QueI loro TraTTI PeCulIarI Che DerIVaNo Da TerreNI, esPosIzIoNI e Cure DIFFereNTI; sPerImeNTare Cosa Pu reGalarCI uN TerrITorIo CIrCosCrITTo se BeN aCCuDITo
di Silvia e il malinconico LImbrunire, un Igt ottenuto da uve Canaiolo del vecchio vigneto di San Martino vinificate in purezza. Poco pi di mille bottiglie; unaltra sfida vinta. La macerazione carbonica esalta le caratteristiche varietali e la magica allure. Piccoli frutti di bosco, fiori in appassimento, cenni vegetali che volgono ad un piacevole spleen. A me richiama alla mente le giornate di fine vendemmia, con quellodore di mosto sullaia che dona alla nostra bella e indolente Toscana quel non so che di dolcezza e malinconia nota Silvia con quel suo sguardo luminoso che incoraggia il dialogo. A me, invece, i contrassegni struggenti di questo vino ricordano ancora una volta lei. vini insieme a quelli prodotti a Castiglione di Sicilia, nella sua Tenuta di Fessina ottengono lusinghieri e meritati apprezzamenti dalla critica e dai consumatori. un sogno divenuto realt ammette soddisfatta senza per rinunciare a nuovi obiettivi. Aspiro ad ottenere tanti Chianti da Sangiovese in purezza quanti sono i miei vigneti; evidenziare quei loro tratti peculiari che derivano da terreni, esposizioni e cure differenti; sperimentare cosa pu regalarci un territorio circoscritto se ben accudito. E, ancora, sul versante culturale, continuare ad alimentare quel rapporto emozionante con gli scrittori, trasformare Villa Petriolo in una casa in cui i giovani artisti possano liberare il loro estro ed esporre al pubblico le loro opere. Parole sicure, scolpite. Eppure, dietro questa grande determinazione, si intravede, appena accennato, un vago senso di fragilit e insicurezza che rende Silvia Maestrelli ancora pi vera e affascinante
osteria Il maialetto
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enologia
Silvia MaeStrelli
alle verdi valli della Toscana alle terre nere dellEtna, la passione per il nettare di Bacco il fil rouge della vita di Silvia Maestrelli, imprenditrice toscana nel settore finanziario e da qualche anno intraprendente signora del vino. La laurea in Economia le ha aperto le porte nelle societ finanziarie del padre, ma spesso il cuore conosce ragioni che la ragione non conosce. E il vino scompiglia le carte. entrato nella mia vita al momento giusto - racconta - segnando in maniera indelebile e irreversibile un nuovo percorso della mia esistenza. Un percorso di rinascita che riannoda il legame con la mia famiglia e la mia terra. Unavventura emozionale la sua che si divide tra lattaccamento alla radici a Villa Petrolio, lazienda agricola di famiglia a Cerreto Guidi, a 40 chilometri da Firenze dove si coltiva prevalentemente Sangiovese, e tra quella che lei stessa definisce un autentico colpo di fulmine per borgo di Rovitello, a Castiglione di Sicilia, dove nasce Tenuta di Fessina. Insieme con il marito Roberto Silva, imprenditore milanese, e allenologo valdostano Federico Curtaz nel 2007 decise di acquistare il vecchio palmento del XXIII secolo in pietra lavi-
Giusy Messina
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FeDeriCO CUrtaZ
cos bella, a difenderla devono pensarci principalmente i siciliani. nellesperienza di Tenuta di Fessina, ma in realt anche nelle esperienze professionali precedenti laccoglienza dei siciliani nei miei confronti stata bellissima. io mi sono sempre sentito a casa. i produttori etnei, e anche quelli di altre aree, ci hanno aiutato in tutti i modi, sento un debito di riconoscenza nei loro confronti e un senso di profonda gratitudine. Perch il consumatore dovrebbe scegliere un vino delletna? Per lunicit dellesperienza. riprodurre sapori e profumi di questo tipo oggettivamente assai difficile, emozione unica, come recita quel refrain pubblicitario, fatto salvo che in questo caso si tratta di una affermazione vera. (G. M.)
ca che si affaccia su un vigneto del secolo scorso, circa sei ettari di Nerello Mascalese appartenuto per anni alla famiglia Musmeci. Ed proprio alla tenacia del signor Musmeci che ha lavorato viti vecchie di oltre ottantanni, che Silvia Maestrelli ha dedicato il cru di Nerello Mascalese di Tenuta di Fessina, la nuova avventura in cui si gettata a capofitto, buttando il cuore oltre ogni ostacolo. Le vigne di Fessina - spiega la vigneron - sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che, come due grandi braccia, cingono le vigne in un gesto quasi materno, isolando il vigneto come i vecchi muri dei clos francesi e creando un microambiente unico. Dalla Sicilia alla Toscana, il legame tra chi fa il vino e lenergia del luogo, il brand della maison che fa dellidentit del territorio il punto di forza dellazienda. Sono vini eleganti, sobri - dice laffascinante signora del vino - mai carichi o sovrabbondanti. Vini che rivelano la sensibilit e il gusto femminile. A Villa Petriolo, le donne della famiglia, mamma Giovanna, Silvia, la sorella Simona e le piccole Lavinia e Margherita raccontano il vino con mostre, spettacoli e anche un concorso letterario internaziona-
le. Una discendenza di donne, la nostra sottolinea - a cui abbiamo voluto rendere omaggio con la bottiglia del Chianti Docg Rosae MnemoSis. Letichetta evoca la fiaba delle due rose sorelle che la nonna ci raccontava prima di andare a letto. Instancabile, divide il suo tempo tra i progetti per le aziende: In Toscana abbiamo lintenzione di sperimentare, negli anni, nuove vigne di Sangiovese, collocate su altri versanti della collina del Montalbano su cui la tenuta di Villa Petriolo riposa. Tanti cru di Sangiovese quanti sono i vigneti aziendali. In Sicilia, ci stiamo emozionando con le variet autoctone etnee. Due nuovi figli delle vigne di Fessina, prossimamente. Ma ha anche passione per larte contemporanea: In alcuni momenti diventa per me una vera necessit: quando capita, mi immergo in un confortante bagno darte. E se si prova a chiederle il perch di una scelta enologica eroica come quella dellEtna, la risposta rivela il piglio sicuro di chi ama affrontare le sfide. Chi fa il vino con passione, curiosit, voglia di misurarsi con luoghi unici e straordinari, come fa a non desiderare di affrontare la maestosa Muntagna con il rispetto che chiede?.
ottobre 2010 CULT
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