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ANTONIO MISSIERI
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L’urgenza
della generazione
Idee e progetti non mancano. È l'intero
ecosistema dell’innovazione a doversi rafforzare

L’URGENZA DELLA GENERAZIONE


C
risi della finanza mondiale, perde la testa e continua a investire sul futu-
Borse che bruciano milio- ro avrà le maggiori possibilità di sopravviven-
ni di euro ogni giorno, za e di ritorno alla crescita. 5

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


speculazioni e alchimie È successo con la implosione della bolla
finanziarie che destabiliz- internet quando solo le aziende della new
zano sistemi che appariva- economy che hanno saputo tenere duro e
no solidi. Lo scenario che destinare le poche risorse disponibili alla
ha spinto molti a definire quanto sta succe- ricerca e allo sviluppo, hanno superato i
dendo nella seconda metà del 2008 come la momenti peggiori e oggi sono i campioni
“fine del capitalismo” o “la peggiore crisi dell’economia che ruota attorno alle poten-
finanziaria dal 1929” è certamente un grosso zialità che la rete informatica mondiale ha
problema per molte banche d’affari, per ope- iniziato a esprimere in modo consistente.
ratori della finanza, per chi possiede titoli Oggi serve una nuova visione e un nuovo
azionari, ma è anche una grossa opportunità coraggio, serve investire nell’economia reale
per gli investimenti in capitale di rischio. ma in quella che guarda al futuro. I rischi
Si sa che quando ci sono le crisi emergono continuano a esserci ma è solo abbandonan-
con maggiore risalto le idee migliori e le do quelli delle speculazioni finanziarie per
opportunità prima nascoste, che solo chi, abbracciare quelli degli investimenti in inno-
anche di fronte al peggiore degli scenari, non vazione e nuove imprese che dall’innovazio-

Emil Abirascid, giornalista, scrive di innovazione e nuove tecnologie. Segue da vicino l’ecosistema
dell’innovazione italiana. Collabora con il Sole 24 Ore, è coordinatore scientifico del Master in
Comunicazione, marketing e nuove tecnologie de Il Sole 24 Ore.
È consulente di Smau per l'innovazione e in tale veste cura ‘I Percorsi dell’innovazione’ area dedica-
ta alle start-up innovative italiane. È autore del blog Innov’azione (www.abirascid.com) dedicato
all’innovazione italiana e del blog Eurodesk di Intesa SanPaolo.
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ne nascono, che si può dare nuova linfa ha l’idea più adatta al loro settore di business
all’economia e al Paese. e investire in essa. Investimento leggero che
Ecco che il concetto di capitale di rischio ha pochissimi costi fissi perché le strutture
assume una nuova luce. È certo un modo delle start-up sono ridotte al minimo e che, se
rischioso di investire, lo è appunto per defini- le cose dovessero andare male, non avrà con-
zione, ma è un rischio vero, un rischio di traccolpi sugli assetti e sul core business con-
mercato, un rischio industriale, non è specu- solidato di chi ha acquisito la partecipazione.
lazione. È un modo, anzi il modo, per fare sì È uno scenario potenzialmente vincente per
che i capitali tornino a lavorare per creare tutti quello che ruota attorno a una più soli-
nuova economia e non per farli danzare da relazione tra start-up e imprese perché
incontrollati sui listini delle Borse di tutto il porta vantaggi alle prime in termini di inno-
pianeta. Solo così si sbloccano nuove risorse, vazione, alle seconde in termini di apertura al
si consente alle innovazioni di trasformarsi in mercato e risorse finanziarie e manageriale,
imprese e quindi in economia, e quindi in ma anche all’intero sistema Paese in termini
competitività. Solo così si permette ai giovani di crescita della competitività.
imprenditori e aspiranti tali di disporre di “È un fatto che l’innovazione è oggi driver
risorse di capitale, senza dover ricorrere a pre- essenziale per lo sviluppo della competitività
stiti e debiti o alle cosiddette tre ‘F’ (friend, del Paese e quindi anche delle piccole e medie
L’URGENZA DELLA GENERAZIONE

family and fool, vale a dire gli amici, i paren- imprese – dice Federica Guidi, vice presiden-
ti e gli ‘sciocchi temerari’ che mettono i loro te e presidente dei giovani imprenditori di
soldi a disposizione del giovane imprendito- Confindustria -, bisogna lavorare per innova-
re), per poter fare sbocciare le loro idee e re processi e prodotti puntando alla fascia alta
progetti. del valore. Le imprese medie e piccole italia-
Idee e progetti che non mancano. In Italia ne l’innovazione la fanno ma è ancora poco
negli ultimi anni si sono moltiplicati i casi di tracciata” . Iniziative come il Premio nazio-
6 giovani ricercatori che diventano imprendi- nale innovazione possono quindi avere un
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tori, che studiano da manager, che muovono ruolo anche di stimolo affinché dell’innova-
i primi passi negli incubatori d’impresa, che zione si parli di più, che venga messa in luce,
imparano a scrivere un business plan, a pro- valorizzata anche dal punto di vista della
grammare eventi come gli elevator pitch e i comunicazione con il mondo esterno: “Dob-
seed match, le occasioni per presentarsi a biamo dare valore ai giovani ricercatori con le
venture capital, seed capital e business angel. idee vincenti che in Italia non mancano –
Tra loro ci sono quelli che già registrano i aggiunge Guidi -, creare network capaci di
primi successi sui mercati, anche internazio- coinvolgere imprese consolidate, start-up e
nali, e anche quelli che hanno saputo attira- spin-off, dare vita a un contesto capace di
re l’attenzione di imprese grandi, medie e favorire la nascita e la crescita di nuove impre-
piccole che, in modo avveduto, hanno scelto se innovative, con questo non intendo dire
di sostenerli acquisendo partecipazioni nelle che le start-up devono essere aiutate in tutto
start-up. Il ruolo del tessuto imprenditoriale perché sono loro le prime a dover dimostrare
italiano è fondamentale in questo scenario, al la validità dei progetti e la capacità di operare
pari di quello degli operatori del capitale di sui mercati, ma la rete di relazioni è fonda-
rischio e di tutti gli attori dell’ecosistema ita- mentale per non disperdere le energie e per
liano che supportano la nascita di start-up accelerare il processo di sviluppo e innovazio-
innovative sostenendole con strumenti non ne, e qui Confindustria gioca un ruolo
finanziari come sono i parchi scientifici, gli importante”. La rete può servire anche per
incubatori, gli acceleratori d’impresa. dare una risposta alle criticità legate alla que-
Le imprese italiane hanno l’innovazione a stione dei finanziamenti: “I finanziamenti
portata di mano, pronta per essere utilizzata sono il tasto dolente – aggiunge la presiden-
o quasi, devono solo cercare la start-up che te dei giovani di Confindustria – perché biso-
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gna rendere più flessibile l’accesso al capitale


di rischio che a sua volta deve crescere perché
la liquidità non manca, perché bisognerebbe
attuare politiche di defiscalizzazione degli
investimenti in tecnologia e ricerca, perché
bisogna fare in modo che le nuove idee trovi-
no il necessario supporto finanziario nei
tempi giusti. I giovani imprenditori di
Confindustria in molte sedi regionali hanno

{ Innovare significa cambiare e per farlo bisogna sapere


dove si è e dove si desidera andare.
Per gestire questo processo serve un nuovo modello di
governance, capace di operare in un contesto non più lineare }
L’URGENZA DELLA GENERAZIONE
Ezio Andreta

attivato tavoli per facilitare la valutazione di


progetti e i contatti tra i diversi attori”. Un
esempio di queste iniziative è la Venture
community nata per volontà dei giovani
imprenditori di Assolombarda proprio per 7

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dare vita a un’attività permanente finalizzata
all’analisi e alla valutazione di idee innovative
alle quali offrire occasioni di visibilità e di
incontro con potenziali business partner e
investitori. “Anche in Friuli Venezia Giulia e
in Trentino esistono iniziative simili a quella
di Assolombarda – sottolinea Guidi – ciò che
dobbiamo fare è mappare questi progetti,
farli conoscere anche in altre regioni ma
senza stabilire una organizzazione centraliz-
zata di tali attività perché altrimenti si rischie-
rebbe di inciampare nella burocrazia da un
lato e di rinunciare al valore dato dalle speci-
ficità locali dall’altro”.
“Per portare l’innovazione sul mercato serve
che i tre attori: le imprese che sono già sul
mercato, la finanza che deve sostenere le
start-up e i giovani imprenditori innovativi,
lavorino insieme fino dal momento del ger-
moglio delle idee – dice Ezio Andreta, presi-
dente dell’Agenzia della ricerca europea – .
Non è sufficiente costruire una filiera serve
che gli attori condividano il percorso da
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L’URGENZA DELLA GENERAZIONE

intraprendere altrimenti sul mercato i pro- plesso, e non più lineare come abbiamo fatto
8 getti innovativi difficilmente riescono ad fino a oggi, dove l’innovazione deve essere
arrivare”. Questo approccio risulta essere radicale e non incrementale perché altrimen-
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vitale in un momento di forte cambiamento ti non si rompe con il passato e non si va


delle regole e degli strumenti sui quali l’eco- avanti. Devono cambiare le Università per
nomia si basa. Strumenti finanziari, fiscali, usare le loro credibilità al fine di accelerare il
istituzionali, organizzativi, che devono esse- ruolo centrale della conoscenza, e le imprese
re profondamente rivisti per sostenere lo svi- che devono imparare la cultura della condivi-
luppo di una economia trainata dalla cono- sione e quella del rischio. Bisogna puntare
scenza e capace di operare in un contesto sulla qualità, progettare prodotti multifun-
dove a seguito della globalizzazione i concet- zione che integrino i servizi come sta acca-
ti di tempo e spazio assumono valore nuovo dendo con le nanotecnologie e le microtec-
rispetto al passato. Oggi in Italia solo il 7% nologie dove stiamo imparando a compor-
delle imprese fa uso della conoscenza per rea- tarci come la natura mettendo insieme atomi
lizzare prodotti a valore aggiunto, in Europa e molecole per ottenere oggi i primi prodot-
la percentuale è di poco superiore e si ferma ti industriali innovativi, domani i materiali
al 10, e questo è un paradosso considerando nanostrutturati e in futuro i nanosistemi che
come in Italia, e in Europa, la produzione di integreranno anche biotecnologie ed elettro-
conoscenza sia elevata, una miniera d’oro che nica, il tutto riducendo al minimo gli sprechi
è sfruttata oggi solo in minima parte. e l’impatto ambientale. Bisogna inoltre crea-
“Innovare significa cambiare e per farlo biso- re un sistema capace di essere attrattivo per
gna sapere dove si è e dove si desidera anda- imprese, talenti e capitali, e fare tutto il pos-
re – aggiunge Andreta –, per gestire questo sibile per dare vita a nuove generazioni di
processo serve un nuovo modello di gover- persone, perché l’innovazione è un fenome-
nance capace di operare in un contesto com- no sociale, e di imprese”.
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Il Pni arriva a Milano

U
no dei principali serbatoi di start- con il quale ha siglato un rapporto di colla-
up, o meglio di idee innovative cor- borazione che ha durata triennale. Non fu
redate da business plan che ne illu- facile per Vincenzo Pozzolo (si veda Nova24
stra le potenzialità di business è il Premio Review numero 5 del novembre 2007) com-
nazionale innovazione (Pni). Nato nel 2003 piere questo importante quanto necessario
quasi in sordina con l’ambizioso progetto di cambiamento di rotta ma il mondo accade-
accelerare la consapevolezza da parte delle mico ha capito e i venture capital che hanno
Università italiane che l’innovazione non una sensibilità certamente diversa soprattut-
poteva più restare chiusa nei laboratori ma to in relazione alle effettive potenzialità di
uscire e trovare la strada per trasformarsi in business di start-up e idee corredate da busi-
business, è oggi un appuntamento di respi- ness plan, si sono dimostrati all’altezza sce-
ro nazionale che coinvolge decine di atenei gliendo progetti innovativi e solidi. Non è
di tutto il Paese. stato facile nemmeno per Gianni Lorenzoni
Il 2008 sarà una edizione fondamentale per proseguire sulla strada tracciata da Pozzolo e

L’URGENZA DELLA GENERAZIONE


il Pni perché, oltre all’avere registrato nuove ampliare la giuria anche a rappresentanti
adesioni rispetto allo scorso anno, ma è que- delle imprese. Mossa fondamentale perché,
sta una tendenza che ha caratterizzato il come detto, il ruolo del mondo imprendito-
Premio in tutta la sua storia fino a oggi (si riale italiano è essenziale per dare slancio al
veda tabella), consolida il processo di riorga- processo di innovazione dell’economia.
nizzazione del Premio che comprende anche Quindi alla finalissima di Milano finalmente
la nuova formula per la composizione della ci saranno anche le imprese e si auspica non
giuria che sceglierà i migliori progetti nella solo nella giuria, dove rappresentano il 40% 9
finale nazionale in programma a Milano il 27 dei giurati (il restante 60% sono sempre ven-

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novembre 2008 e organizzata dalla Fonda- ture capital, banche e business angel), ma
zione Politecnico di Milano. Riorganiz- anche tra coloro che verranno ad assistere
zazione avviata lo scorso anno da Vincenzo alla premiazione finale e a vedere le start-up
Pozzolo, primo presidente del PniCube, l’as- di tutta Italia che hanno superato le selezio-
sociazione degli incubatori universitari italia- ni regionali e che metteranno in mostra le
ni che organizza il Pni, il quale ha lasciato loro innovazioni.
l’incarico all’inizio dell’anno passando la “Il formato del Pni – spiega Gianni Loren-
mano a Gianni Lorenzoni dell’Università di zoni, presidente di PniCube – consolida e
Bologna. La giuria, fino al 2006, era compo- amplia la strada che è stata tracciata negli
sta da esponenti delle Università che parteci- anni scorsi rilevando la crescente partecipa-
pano al Pni, un modello che ha funzionato zione da parte delle Università e consideran-
per un po’ ma che con il crescere del Premio do la finale milanese come occasione per
e con la necessità di dare alle start-up una affermare la bontà del progetto e la relativa
ribalta più ampia, ha cambiato formula lo capacità operativa”. Il fatto che tale premia-
scorso anno quando fu deciso che doveva zione avvenga per la prima volta a Milano (in
essere composta da professionisti della finan- precedenza si è svolta a: Bologna, Torino,
za in capitale di rischio. Alla finale 2007 a Padova, Udine e Napoli) è una occasione in
Napoli in giuria c’erano rappresentanti dei più per aprire alle aziende cercando quella
venture capital, dei business angel, delle ban- maturità capace di portare al Premio nazio-
che, più un esponente di Vodafone che pro- nale innovazione ancora maggiore valore.
prio dalla scorsa edizione è sponsor e partner “Il risultato più significativo che il Pni ha
strategico del Premio nazionale innovazione conquistato nelle edizioni che si sono svolte
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fino a oggi – prosegue Lorenzoni – è contri- come una sorta di capofila di gruppi di busi-
buire fortemente a creare la consapevolezza ness angel industriali desiderosi di dialogare
da parte degli atenei della opportunità che con le start-up per conoscere i loro progetti.
offre la trasformazione della ricerca in busi- “Vodafone Italia farà il capofila per il settore
ness e su questa strada dobbiamo continuare delle telecomunicazioni – dice Guindani – i
a lavorare, soprattutto a livello locale con le nomi delle altre aziende saranno presto resi
start-cup regionali, per fare in modo che le noti (alcune indiscrezioni indicano come tra
idee migliori si manifestino”. i possibili quelli di Cisco, Indesit, Siemens e
Scovare le idee negli atenei è il primo e fon- Intel, ndr), l’obiettivo è abbattere le barriere
damentale passo, ma il presidente di di comunicazione tra imprese neonate e
PniCube guarda avanti: “Compito del Pni è imprese medie e grandi”.
e sarà sempre più anche quello di favorire i Progetto importantissimo e ambizioso quel-
contatti tra le start-up e il mondo esterno, si lo di Lorenzoni che richiede anche un altro
tratta di un lavoro che stiamo iniziando a sforzo, quello che lui stesso definisce come il
fare e che nei piani coinvolge non solo le lavoro ‘a monte’: “se contribuire affinché le
figure che animano il settore del capitale di start-up possano avere maggiori occasioni di
rischio come i venture capital e i business sviluppare il loro business è la missione ‘a
angel, ma anche le medie e grandi imprese valle’ che rappresenta la naturale evoluzione
L’URGENZA DELLA GENERAZIONE

italiane. Questa direzione è condivisa con il del Pni, non possiamo però distrarci dal lavo-
nostro partner strategico Vodafone Italia e in ro ‘a monte’, quello che riguarda l’organiz-
particolare con il suo presidente Pietro zazione del PniCube e del premio che è
Guindani e deve concretizzarsi in azioni altrettanto fondamentale perché solo coin-
capaci di accelerare le relazioni tra le start-up volgendo il tessuto imprenditoriale con la
e il mercato”. In una intervista pubblicata da sua capacità di comprendere meglio il valore
Nova24 – Il Sole 24 Ore il 18 settembre industriale dei progetti innovativi, già nei
10 2008, Pietro Guindani ha anticipato come le processi di selezione delle proposte si posso-
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start-up che sbocciano grazie al terreno fer- no accorciare e irrobustire i rapporti con
tile creato dal Pni poi devono crescere e cam- loro”. Questo approccio è centrale nelle stra-
minare autonomamente per affrontare il tegie di Lorenzoni che ha iniziato a metterlo
mercato e in questo processo non possono in pratica partendo dalla giuria dove si misce-
ricevere aiuti ma possono essere sostenute lano le competenze finanziarie con quelle
nell’incontrare il tessuto imprenditoriale, per industriali: “Non dobbiamo dimenticare che
questo Vodafone Italia e il Pni sono al lavo- il vero giudizio vera per le start-up è quello
ro per individuare grandi imprese che opera- che arriva dal mercato – dice – quindi è
no nei settori delle telecomunicazioni, del- importante riuscire a creare una sintesi di
l’informatica, della farmaceutica, della mec- tutte le forze che sul mercato agiscono, per
canica e dell’automazione, che agiscano esempio mi piacerebbe coinvolgere in futuro

Le sei edizioni del Premio nazionale innovazione


Anno Numero Start-cup Numero Università Città sede della
2003 5 5 Bologna
2004 10 10 Torino
2005 12 15 Padova
2006 12 15 Udine
2007 14 36 Napoli
2008 17 42 Milano
Fonte: Pni cube
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un maggiore numero di responsabili della con l’idea di creare una relazione di coa-
ricerca, dello sviluppo e dell’engineering di ching, quindi di collaborazione che va oltre i
grandi e medie imprese”. Il coinvolgimento potenziali benefici di business ma diventa
delle imprese è visto non solo in un’ottica di supporto manageriale, di gestione, di net-
collaborazione di mercato che, come visto working che le grandi e medie organizzazio-
potrebbe portare vantaggio a tutti, ma anche ni possono offrire alle start-up emergenti.

I numeri del business

I
l valore che l’esperienza del Pni ha co- 1400 persone. Fanno capo a queste imprese
struito nelle sue cinque edizioni fino a 87 brevetti registrati, 23 start-up sono parte-
oggi è quantificabile: alla fine del 2007 si cipate da un venture capital o un business
contavano, 267 imprese innovative attive sul angel, 37 hanno tra i soci un’impresa o un
mercato nate nelle start-cup locali (le selezio- gruppo industriale.

L’URGENZA DELLA GENERAZIONE


ni regionali che premiano le migliori idee e Dall’anno della sua fondazione a tutto il
progetti che poi partecipano alla finale nazio- 2007 il Pni con gli incubatori universitari
nale, nell’edizione 2008 ci sono 17 start-cup, soci del PniCube (oggi sono 28) ha erogato
comprese le nuove entrate Puglia, Sardegna e complessivamente oltre un milione di euro a
dello Stretto di Messina, alle quali partecipa- fondo perduto a sostegno delle iniziative
no oltre quaranta università di tutto il Paese) imprenditoriali registrando un tasso di mor-
che danno vita al Pni. Delle 267 imprese 14 talità delle start-up attorno all’11%. Questi
hanno fatturato nel 2007 più di un milione risultati, frutto di una ricerca commissionata 11

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di euro, 62 più di 200mila euro e complessi- dal PniCube che ha coinvolto le start-cup di
vamente generano un fatturato superiore ai Bologna, Catania, Molise, Veneto, Palermo,
61,5 milioni di euro dando lavoro a oltre Perugia-Camerino, Toscana, Lombardia,
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PALCOSCENICO PER IDEE


Il Premio nazionale innovazione vive e si sviluppa sul territorio, all’edizione 2008 partecipano 17
start-cup che coinvolgono oltre quaranta atenei: Milano-Lombardia (Politecnico di Milano,
Università Cattolica del Sacro Cuore, Università Commerciale Luigi Bocconi, Università degli
Studi di Milano, Libera Università di Lingue e Comunicazione Iulm, Università degli Studi di
Milano-Bicocca, Università Carlo Cattaneo Liuc e Università degli Studi di Pavia), Bologna
(Università degli Studi di Bologna), Udine-Un.is.co (Università degli Studi di Udine, Università
degli Studi del Sannio, Seconda Università degli Studi di Napoli e Scuola internazionale superio-
re di studi avanzati Sissa di Trieste), Trieste (Università degli Studi di Trieste), Napoli (Università
Federico II), Veneto (Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Verona e
Università Cà Foscari di Venezia), Piemonte (I3P Incubatore di Imprese Innovative del
Politecnico di Torino, 2I3T Incubatore di Imprese dell’Università degli Studi di Torino,
Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro), Perugia-Camerino
(Università degli Studi di Perugia e Università degli Studi di Camerino), Palermo (Università
degli Studi di Palermo), Sardegna (Università degli Studi di Cagliari e Università degli Studi di
Sassari), Puglia (Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Università degli Studi di
Foggia, Università del Salento e Libera Università mediterranea Jean Monnet), Salerno
(Università degli Studi di Salerno), Catania (Università degli Studi di Catania), Molise
(Università del Molise), Toscana (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università degli Studi di
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Firenze, Università degli Studi di Siena, Università degli Studi di Pisa, Scuola Normale Superiore
di Pisa), dello Stretto (Università degli Studi di Messina e Università degli Studi di Reggio
Calabria), Modena-Reggio Emilia (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia). Ogni
start-cup organizza il premio regionale a Milano, per esempio, la finale della start-cup si è svolta
quest’anno presso la Università Bocconi e i progetti sono stati selezionati da una giuria fatta di
venture capital e rappresentanti delle Università: ha vinto il primo premio la società Parallel tra-
ding system nata in seno al Politecnico di Milano con un innovativo sistema informativo di ana-
lisi delle transazioni finanziarie in tempo reale che opera con i mercati azionari di Milano, New
12 York e Tokio.
Con questa edizione il Pni si apre al mercato internazionale, lo fa invitando alla giornata della
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finalissima esponenti di realtà attive nel sostegno alle imprese innovative in diversi Paesi europei.
Saranno presenti: Guido Hillebrands, Ceo di Inno group (www.inno-group.com), società di con-
sulenza con sede in Germania e uffici in altri Paesi europei che si occupa di definire strategie
innovative per regioni, Stati e organizzazioni internazionali; Jean-Michel Dalle responsabile del-
l’incubatore per imprese ad alta tecnologia Agoranov (www.agoranov.com) ente no-profit che
gode del supporto del ministero francese della Ricerca, delle amministrazioni della città di Parigi
e della regione Ile-de-France; Tim Minshall del centro per il technology management della
Università britannica di Cambridge (www.ifm.eng.cam.ac.uk/CTM); Nava Swersky Sofer del
centro per il trasferimento tecnologico Yiussum di Gerusalemme, Kjell-Håkan Närfelt di Vinnova
(www.vinnova.se), l’agenzia del governo svedese per lo sviluppo del sistema dell’innovazione; e
Mark Harris, direttore per l’alta formazione e la ricerca di Intel per l’area che comprende Europa,
Medio oriente e Africa.
Alla giornata della finale del Premio nazionale innovazione 2008 che si svolgerà il 27 novembre
presso il Politecnico di Milano e il Piccolo Teatro, interverranno oltre agli ospiti stranieri, a
Federica Guidi, Giampio Bracchi, Gianni Lorenzoni e Pietro Guindani, anche il rettore del
Politecnico Giulio Ballio, il sindaco di Milano Letizia Moratti, Ezio Andreta dell’Agenzia nazio-
nale per l’innovazione, e poi rappresentanti del capitale di rischio come Michele Appendino, pre-
sidente di Ame ventures; Giuseppe Campanella, amministratore delegato di Fondamenta Sgr e
del fondo Tt venture creato da un pool di Fondazioni bancarie che comprende anche la
Fondazione Cariplo; Tomaso Marzotto Caotorta, segretario generale dell’Italian business angel
network (Iban), l’organizzazione nazionale dei business angel; Marco Nicolai, amministratore
delegato di Finlombarda; Rodolfo Tuminiati, direttore corporate development Italia di Siemens.
A fare gli onori di casa sarà Giuseppe Serazzi, delegato del rettore per l’Acceleratore di impresa
del Politecnico di Milano e coordinatore scientifico del Premio nazionale innovazione 2008.
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Piemonte, Modena e Reggio Emilia, Trieste,


e sette incubatori di impresa: AlmaCube di
Bologna, I3p del Politecnico di Torino, Start
Cube di Padova, Navacchio e Piccioli di Pisa,
l’Acceleratore d’impresa del Politecnico di
Milano e 2I3T dell’Università di Torino,
danno una visione della dimensione e delle
potenzialità che il Pni è in grado di offrire a
coloro che sviluppano idee innovative nei
laboratori universitari e intendono imbocca-
re la strada dell’imprenditore. I numeri non
dicono però tutto. Per esempio non dicono
che le imprese innovative nate dal Pni e dalle
start-cup operano nei più diversi settori:
information technology, meccanica avanzata,

( )
L’URGENZA DELLA GENERAZIONE
I business angel in Italia hanno ancora
un'influenza contenuta. Ma il capitale di rischio
si sta attrezzando,
anche grazie al sostegno pubblico
13

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


automazione, tecnologie per l’ambiente e il
territorio, energie alternative, elettronica,
biotecnologie, tecnologie per dispositivi
medicali, robotica, aerospazio. Non dicono
che alcune di queste start-up oggi operano
anche a livello internazionale come è per
esempio il caso della milanese Neptuny e
della torinese Electro power system e non
dicono che PniCube, consapevole della
necessità di seguire lo sviluppo di start-up e
progetti innovativi ha istituito, a partire dallo
scorso anno anche il premio Start-up dell’an-
no che si svolge attorno alla fine di maggio e
che nella prima edizione è stato organizzato
a Torino, mentre la seconda si è svolta pres-
so l’Università di Perugina. Il premio Start-
up dell’anno si propone di individuare le
imprese innovative che, nate nel contesto del
Pni, sono cresciute negli anni e hanno con-
quistato un loro mercato, tipicamente si trat-
ta di aziende che hanno tra i tre e i quattro
anni di vita. A Perugia lo scorso maggio
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furono premiate Bmr genomics, spin-off


della Università di Padova fondata nel 2004,
che nel 2007 ha fatturato un milione di euro
circa operando nel settore del sequenzia-
mento del Dna e con lei le imprese Dream e
Tethis sbocciate rispettivamente nell’incuba-
tore I3p del Politecnico di Torino e
nell’Università degli Studi di Milano, la
prima ha sviluppato soluzioni innovative per
l’industria petrolifera, mentre la seconda ha
realizzato materiali nanostrutturati ed è par-
tecipata da Genextra che vi ha investito
3milioni e mezzo di euro nel 2005.
“Le imprese industriali che comprano inno-
vazione dalle start-up sono ancora troppo
poche – esordisce Giampio Bracchi, presi-
dente della Fondazione Politecnico di
Milano e dell’Aifi, l’Associazione italiana del
L’URGENZA DELLA GENERAZIONE

venture capital e del private equity – la mag-


gior parte di loro fa innovazione di tipo
incrementale e solo una minima parte dispo-
ne delle competenze interne necessarie per
fare lo scouting di nuove idee, è uno scena-
rio questo che varia molto a seconda del
comparto industriale, per esempio nel setto-
14 re delle biotecnologie è quasi una normalità
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vedere le grandi e medie imprese andare alla


ricerca di start-up con idee innovative”. In
tale contesto il Premio nazionale innovazio-
ne è occasione per il mondo della ricerca di
sviluppare cultura d’impresa e di visibilità
per le start-up, ma poi serve che cultura e
visibilità diventino business: “dare alle start-
up occasioni di business è l’aspetto più criti-
co per gli incubatori universitari – aggiunge
Bracchi – ma per ottenere risultati apprezza-
bili serve che le stesse imprese innovative
prendano qualche rischio in più, non si può
per esempio puntare solo sui servizi ma
bisogna guardare soprattutto ai prodotti
perché solo così si costruisce la possibilità di
cogliere le migliori opportunità, bisogna
guardare avanti e avere forte ambizione,
guardare ai mercati internazionali e non
accontentarsi. Certo questo implica rischi
maggiori, implica destinare almeno due o
tre anni di vita al duro lavoro senza avere la
certezza del successo, ma solo così si ha una
possibilità di riuscita, solo così si attira l’at-
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tenzione dei venture capital”. La mancanza al fine di sostenere sia il venture capital sia le
di coraggio è confermata anche dalla bassis- imprese innovative con investimenti diretti;
sima percentuale di nuove imprese che falli- degli interventi programmati dalla Cassa
scono: “In Italia si creano migliaia di impre- depositi e prestiti per un valore complessivo
se ma poche sono quelle veramente innova- massimo pari a due miliardi di euro destina-
tive nelle alte tecnologie ed è su questo ti specificamene al sostegno delle nuove
fronte che bisogna lavorare puntando ai imprese innovative, fondi che hanno già
mercati globali, sviluppando prodotti com- ricevuto il via libera dalle autorità del-
petitivi, dedicando tempo e risorse alla rea- l’Unione europea e non rischiano quindi di
lizzazione dei prototipi, cercando sul merca- essere considerati come aiuti pubblici in
to dei capitali di rischio le risorse finanziarie contrasto con la normativa della Commis-
necessarie. Bisogna fare imprese vere, anche sione europea; e del fondo da 86 milioni di
tentando e ritentando, bisogna imitare i casi euro nato per sostenere l’imprenditorialità
di successo, tradurre l’innovazione in valore innovativa nelle regioni del Meridione.
per gli investitori ancora prima che esso si Fondo, quest’ultimo, che è stato disegnato
concretizzi, bisogna perfino che gli impren- per essere alimentato da fondi pubblici e pri-
ditori abbiano il coraggio un futuro di vati, gestito da Società di gestione del rispar-
lasciare la guida delle loro aziende se questo mio (Sgr) in ottica di mercato, proprio

L’URGENZA DELLA GENERAZIONE


si rivelerà elemento fondamentale per con- come un normale fondo di venture capital.
sentire loro di continuare a crescere, in Questo fondo voluto dall’allora ministro per
sostanza bisogna puntare alla luna”. Scena- l’innovazione Lucio Stanca e poi sviluppato
rio questo valido per gli innovatori-impren- dal suo successore Luigi Nicolais e confer-
ditori più ambiziosi ma anche le start-up che mato dall’attuale ministro per l’Innovazione
puntano su innovazioni verticali pensate per Renato Brunetta, rappresenta una delle ini-
specifiche applicazioni e mercati devono ziative più innovative dal punto di vista del
essere capaci di dialogare con i potenziali modello finanziario tanto che tutti i princi- 15

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


partner di business, tipicamente le realtà pali operatori finanziari di fondi chiusi italia-
industriali potenzialmente interessate ai loro ni hanno partecipato alla gara per diventar-
prodotti e soluzioni, e con quelli finanziari ne uno dei gestori affiancando così loro
rivolgendosi magari più ai business angel e risorse. La gara ha però subito una battuta
ai seed capital capaci di fornire supporto di arresto a causa di una delle domande che
finanziario, più limitato rispetto a quello è stata inizialmente respinta, il titolare di
tipicamente erogato dai venture capital, ma tale domanda ha fatto ricorso e la cosa che
anche consulenza manageriale e di gestione. ha di conseguenza bloccato l’effettiva par-
“I business angel in Italia sono una comuni- tenza dell’operazione con la relativa dispo-
tà ancora piuttosto piccola – spiega Bracchi nibilità dei fondi. Il tutto dovrebbe però
– ma stanno facendo la loro parte, così come sbloccarsi il prossimo 8 dicembre quando ci
gli altri soggetti, in questo momento che il sarà quella che tutti si augurano la decisione
capitale di rischio nel nostro Paese sta tor- definitiva sull’ammissibilità o meno della
nando ad attrezzarsi. È un momento impor- domanda al momento esclusa. È importante
tante che potrebbe vivere una stagione di che questo fondo parta non solo perché così
forte sviluppo con il concretizzarsi delle ini- si rendono disponibili risorse finanziarie, ma
ziative di origine pubblica che hanno le anche perché è la prima volta che nel nostro
potenzialità per diventare detonatori per il Paese viene utilizzato un modello di questo
settore del capitale di rischio nel nostro tipo e sarà assai interessante poterne valuta-
Paese”. Iniziative che si concretizzano con il re i risultati soprattutto considerando che si
fondo di finanza d’impresa da 600 milioni di è scelto di attivarlo prima per il meridione e
euro che il ministero delle Attività produtti- poi, se funzionerà come ci si aspetta, allar-
ve ha definito, con la collaborazione di Aifi, garne il raggio di azione a tutto il Paese.
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ANTONIO MISSIERI
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Missione
da technopreneurs
Una proposta per la formazione degli scienziati
che si preparano a trasformarsi in imprenditori

MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
“I
l problema di fondo è che i Sole-24 Ore del 15 dicembre 2007). E non
Paesi industrializzati in si fermava qui: “Ho paura che la struttura
17
genere sfornano meno universitaria italiana, così rigida, così centra-

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


scienziati di quelli che lizzata, impedisca di dare sfogo a giovani
dovrebbero. Detto questo, brillanti… Pensi al caso di Google, nato in
alcuni, come l’America, laboratorio a Stanford e divenuto in dieci
superano il problema in anni un elemento dirompente per l’econo-
modo semplice: importano i cervelli di cui mia mondiale. Insomma, il mito che lo scien-
hanno bisogno. Altri, come l’Italia, fanno ziato per definizione si gode il prestigio ma
più fatica a importarli, anche perché offrono non i soldi, in America non c’è più; ci sono
meno opportunità dal punto di vista accade- molte porte girevoli e ci sono Nobel per la
mico. In questo contesto, o fanno uno sfor- genetica che aprono aziende farmaceutiche.
zo per mettersi in pari o rischiano di trovarsi Sempre più, nell’economia moderna ad alto
indietro”. Così Gary Becker, premio Nobel valore aggiunto, avremo scienziati imprendi-
per l’Economia, fotografava in maniera tori. Si tratta di una combinazione straordi-
impietosa una delle principali criticità del naria perché riduce di molto i tempi per pas-
nostro Paese (si veda l’intervista apparsa sul sare dalla ricerca teorica all’applicazione pra-

Leo Miglio, è professore ordinario di Fisica della Materia presso il Dipartimento di Scienza dei Materiali
della Università di Milano Bicocca e svolge attività di ricerca fondamentale, in collaborazione con diverse
istituzioni europee, nel settore delle nanostrutture di semiconduttori per microelettronica, optoelettroni-
ca e celle fotovoltaiche. È Coordinatore del Dottorato di Ricerche in Nanostrutture e Nanotecnologie, in
consorzio con l’Università di Roma Tor Vergata, e Direttore del Centro Interuniversitario per le Nano-
strutture Epitassiali su Silicio e Spintronica (L-Ness), una iniziativa congiunta di Politecnico di Milano e Università di
Milano Bicocca. Da alcuni anni si occupa anche di trasferimento tecnologico e di progetti di ricerca industriale.
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tica. E se questo lo si può fare in modo siste- niaca e permettono il decollo della
matico, coinvolgendo migliaia di scienziati, Montecatini (e della grande industria chimi-
ecco, l’intero sistema Paese ne trae beneficio. ca italiana) nella prima metà del Novecento?
In America i canali ormai ci sono, in Italia Se è vero che lo spirito imprenditoriale è un
credo di no” dono difficilmente insegnabile, è anche vero
Che questa sia una preoccupazione diffusa che - potenzialmente pure oggi - ci devono
negli Stati Uniti è confermato anche da un essere i soggetti adatti e che tale attitudine va
altro fatto: poco prima dell’estate, sono stato in loro coltivata, soprattutto all’interno dei
invitato - insieme ad alcuni altri colleghi pro- corsi di formazione tecnico-scientifici. Ma
fessori-imprenditori o docenti ed esperti di questi due elementi essenziali - spirito
imprenditorialità tecnologica - a una riunio- imprenditoriale e conoscenza puntuale dei
ne presso l’ambasciata americana di Roma, limiti e delle opportunità che le tecnologie
per discutere come incentivare la nascita di offrono - non si combinano più facilmente a
moderni imprenditori manifatturieri, analiz- dare l’odierno “Technopreneur”, per usare
zare alcuni dei progetti formativi americani e la felice sintesi anglosassone dei due termini.
cercare di creare una rete di istituzioni uni- Come mai?
versitarie italiane, che affrontino il problema Da un lato c’è il problema del nostro sistema
con iniziative sinergiche. È chiaro, che formativo superiore, così focalizzato sugli
MISSIONE DA TECHNOPRENEURS

migliori rapporti commerciali potrebbero aspetti più accademici della scienza, anche
essere sviluppati tra i due Paesi, se ci fosse un perchè l’esperienza d’impresa – diretta o
maggior tasso di imprese di dimensione e indiretta - è estranea alla stragrande maggio-
specializzazione tali da offrire e ricevere par- ranza del corpo docente. Non è sufficiente
tnership reciproche. prevedere per legge che gli studenti delle
D’altra parte, questa analisi non è certo una Facoltà di Scienze possano seguire un corso
novità d’Oltreoceano: anche all’interno della di Economia (fatto per gli economisti), quale
18 comunità universitaria italiana, almeno tra i materia aggiuntiva al proprio curriculum di
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

più “illuminati”, ci si è spesso domandati studi. Come riportato poco sopra da Becker,
come sanare la dicotomia tra il grande è l’esempio di un professore inventore-
potenziale umano prodotto dal nostro Paese, imprenditore che motiva veramente gli stu-
che eccelle d’inventiva nella ricerca di base e denti e che insegna loro come coniugare
nelle arti (come credo tutti ci riconoscano), l’aspetto tecnico e quello di management
e la modesta frazione di questo che decide di nella visione organica di un progetto d’inno-
dare vita ad imprese hi-tech. Circa quattro vazione industriale. Come e quando farlo,
anni fa, con Alberto Quadrio Curzio, econo- dentro o fuori dei piani didattici esistenti, in
mista di fama e preside della Facoltà di tutti o solo in pochi selezionati Atenei, è un
Scienze Politiche della Università Cattolica problema minore rispetto a quello di trovare
di Milano, ci chiedevamo come mai il nostro un numero sufficiente di questi “esemplari”.
Paese fosse - solo oggi - così avaro di inven- D’altra parte, se è vero che poca “Impresa” è
tori-imprenditori, in grado di dar vita a riuscita ad entrare nei curricula formativi (a
nuove imprese o addirittura a nuovi settori differenza di “Inglese” e “Internet”, che
industriali. Senza scomodare Guglielmo ormai sono un patrimonio comune di molti
Marconi e tanto per citare due illustri laurea- giovani), c’è da dire che l’attitudine sociale
ti del Politecnico di Milano in secoli diversi: dei ragazzi occidentali è - mai come ora -
dove sono finiti i Giovanni Battista Pirelli, distante dallo spirito di rischio e di sacrificio
che creano da un’intuizione geniale l’indu- che la vocazione imprenditoriale presuppo-
stria della gomma in Italia, fin dalla seconda ne. Lo scorso anno ho partecipato alla pre-
metà dell’Ottocento? Oppure i Giacomo sentazione dell’interessante studio dell’Isti-
Fauser, che inventano un processo rivoluzio- tuto Iard, “Valori e fiducia tra i giovani ita-
narmente efficiente per la sintesi dell’ammo- liani”, patrocinato dal precedente Ministero
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delle Politiche giovanili e organizzato dal


collega Antonio de Lillo, sociologo della mia
Università di Milano Bicocca. Bene, emerge
– sorprendentemente - da questa indagine,
che la massima fiducia dei ragazzi è riposta
negli scienziati e negli atleti, “faticatori” per
eccellenza, che rappresentano sicuramente il
prototipo dell’individuo che investe nel pro-
prio futuro e crede nel giudizio di merito.
Ma, con un certo disappunto di Giovanna
Melandri, l’allora ministro che presiedeva la
conferenza stampa, sia io (come ricercatore),
che Yuri Chechi (come atleta) osservavamo
che a tanta fiducia corrispondeva poca o nes-
suna predisposizione alla emulazione.
Nonostante la politica, la televisione e le
banche risultino contendersi, in questo stu-
dio, gli ultimi posti in fatto di fiducia, la stra-

MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
{ }
Sempre più, nell'economia moderna ad alto valore aggiunto,
avremo scienziati imprenditori. È una combinazione
straordinaria che riduce i tempi per arrivare
all'applicazione pratica:
19
l'intero sistema Paese ne trae beneficio

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


Gary Becker

grande maggioranza dei giovani preferisce le


vie corte al successo economico, iscrivendosi
ai corsi di Scienza delle Comunicazioni, di
Giurisprudenza e di Economia. Che alla base
di questo atteggiamento, il cosiddetto “pre-
sentismo”, come analizzato da diverse altre
indagini sociologiche, ci sia la paura del futu-
ro e l’incertezza su quali saranno le compe-
tenze richieste da una società, che troppo
rapidamente evolve i propri valori, è innega-
bile. Ma anche una parte importante la gioca
la martellante pubblicità volta alla esaltazio-
ne del “carpe diem”, banalizzato al “life is
now” e altri similari. Fatto sta, che questo
atteggiamento è una mina formidabile alla
base degli sforzi per formare una classe diri-
gente imprenditoriale, specie nel settore
high-tech. È un disvalore che azzera la pro-
pensione al rischio calcolato sulla propria
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pelle (pochissimi studenti usufruiscono dei per formare questa tipologia di tecno-
prestiti d’onore), impedisce una analisi fred- imprenditori, senza aspettare che nascano per
da di quale futuro ci attende (e di quali biso- incanto come i funghi. Come farlo? In questi
gni i consumatori avranno bisogno), disin- ultimi tre anni, un rappresentativo gruppo di
centiva a intraprendere – ora - un duro cam- colleghi delle università lombarde ha, con
mino di studio che - un domani - darà, forse, me, studiato il problema e cominciato a spe-
dei frutti eccezionalmente ricchi. Forse, se rimentare alcune proposte. Di tale progetto,
sarò bravo e fortunato. sostenuto dalla Camera di Commercio di
Contro questa attitudine c’è poco da fare, se Como e dalla Associazione UniverComo,
non mostrare con esempi concreti che le pro- parlerò più diffusamente nella seconda parte
babilità di successo non sono poi così poche, di questo articolo. Ma la didattica non sareb-
che si può prevedere in cosa investire il pro- be sufficiente per creare i Technopreneurs
prio tempo e che, in definitiva, il futuro non con le loro aziende, se non ci fossero anche le
è una lotteria, ma un percorso che possiamo altre condizioni che ne permettono la cresci-
costruirci. Per creare un ciclo virtuoso che si ta. Di questo ci occuperemo prima, analiz-
autoalimenti – esempi che stimolino altri zando anche i meccanismi classici (poco effi-
esempi – non basta “lavorare di comunicazio- caci in Italia) attraverso i quali si sviluppa nor-
ne”, dobbiamo anzitutto migliorare gli sforzi malmente l’innovazione tecnologica.
MISSIONE DA TECHNOPRENEURS

Meccanismi d’innovazione

I
20 l meccanismo più efficiente attraverso il ne dei prodotti (a cui le nanotecnologie
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

quale – storicamente - si è sviluppata l’in- hanno contribuito molto) e vuoi perché le


novazione radicale, quella che modifica i soluzioni tecnologiche più semplici sono già
comportamenti sociali, o che permette la state sfruttate e ora rimangono solo quelle
nascita di nuovi settori industriali, comporta più complesse, che richiedono massicce dosi
la presenza di grandi imprese strutturate. Per di tempo e di risorse. Anche l’occasione di
tutto il Novecento, queste aziende di respiro incappare fortuitamente in qualcosa di vera-
internazionale hanno fatto della ottima ricer- mente interessante, che risulti applicabile
ca applicata all’interno dei propri laboratori, all’interno del proprio core-business, è ormai
a volte - come nel caso dei Bell Labs (ora piuttosto rara.
Alcatel-Lucent Laboratories), o quelli della Per queste ragioni, a parte le sempre fre-
Ibm, tanto per citare il settore delle Ict che quenti joint-venture industriali, per lo svilup-
mi è più familiare - addirittura della ricerca di po di piattaforme tecnologiche comuni, la via
base. Tuttavia, come spiegato molto chiara- indicata da Augustine è il trasferimento della
mente in una conferenza di Norman N. ricerca esplorativa alle università e il finanzia-
Augustin, ex presidente e amministratore mento pubblico della stessa. Di per sé, non si
delegato della Lockheed Martin Corporation tratta di un semplice scaricabarile, stante che
ed ex Sottosegretario alla Difesa degli Usa, industrie sane, che sfruttassero la ricerca pro-
tenuta nell’aprile 2005 alla Associazione dotta in centri di ricerca pubblici, paghereb-
delle Università Americane, questo paradig- bero non solo i relativi diritti industriali, ma
ma non può più essere valido, neppure nel anche la quota aggiuntiva delle tasse per i
loro Paese. La ricerca, anche quella applicata, proventi connessi, che a loro volta dovrebbe
è diventa oramai troppo costosa (capital essere miratamente adoperata per finanziare
intensive, si dice ora), vuoi per la sofisticazio- la ricerca, anche quella di base. Un esempio
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di investimento pubblico di questo tipo è la Purtroppo la fase di sviluppo è spesso diffici-


grande iniziativa sulle nanotecnologie, lan- le e onerosa in diversi termini: ammesso di
ciata dall’Amministrazione Clinton diversi trovare le competenze giuste, anche in rela-
anni fa. Questo è purtroppo un ciclo virtuo- zione ai processi industriali coinvolti (non
so di cui non si è ancora capita l’importanza sempre queste tecnologie sono residenti nei
nel nostro Paese. laboratori universitari, soprattutto in ragione
Per venire a una situazione a noi più vicina, dei costi di manutenzione), l’impiego del
anche l’innovazione incrementale e l’otti- tempo-uomo, delle strumentazioni analiti-
mizzazione di processi e di prodotti è stata - che, delle attrezzature e dei materiali neces-
per tutto il Novecento - sostenuta (indiretta- sari allo realizzazione di un prototipo, la
mente) dalle grandi imprese: la nascita di disponibilità di un luogo opportuno dove
spin-off industriali, o di vere e proprie new svolgere queste attività (spesso l’azienda stes-
company specializzate in un processo tecno- sa non è in grado di fornirlo, per le specifiche
logico, è spesso avvenuta attraverso il distac- richieste o per ragioni logistiche) comporta-
co di un manager o di un tecnico, che si no somme non trascurabili, dell’ordine delle
accorge di come egli stesso possa realizzare - parecchie centinaia di migliaia di Euro. La
meglio o a minor costo - un certo prodotto, Pmi non è quasi mai in grado di sostenere
se portato all’esterno della azienda madre. Si con le sole proprie forze questa fase esplora-

MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
rendono così possibili degli accordi vantag- tiva e purtroppo i finanziamenti a fondo per-
giosi con quest’ultima, che diventa fornitrice duto di origine pubblica o di seed money
o principale cliente della nuova impresa, aiu- privato sono troppo scarsi e saltuari: com-
tandola nella fase critica del decollo. Il pro- plessi nei processi di attivazione i primi, poco
blema odierno del nostro Paese sta nel fatto propensi a coprire un puro rischio tecnologi-
che queste aziende-scuola sono quasi total- co i secondi.
mente scomparse e che quelle poche esisten- La terna indispensabile di capitale umano
ti hanno subito una progressiva finanziariz- competente, flessibili strumenti finanziari e 21

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


zazione, distaccandosi sempre di più dai pro- luoghi opportunamente infrastrutturati per
blemi tecnologici relativi ai propri processi. sviluppare innovazione (come i Parchi scien-
E le Pmi? Anch’esse possono e debbono fare tifici e tecnologici) è un punto essenziale che
della innovazione significativa, in alcuni casi va recepito dal sistema-Paese: se manca uno
nascendo esse stesse da una idea fortunata. solo di questi elementi, l’impresa non è in
Esistono due percorsi ideali attraverso i quali grado di innovare efficacemente. Le univer-
coniugare le competenze tecniche e quelle sità e i centri del Cnr sono potenzialmente in
imprenditoriali, che risiedono normalmente grado di fornire sin da ora una soluzione, se
in persone e ambienti diversi. Analizziamo addivenissero alla conclusione che alcuni
anzitutto il primo, che è il più diffuso nel progetti possono essere sviluppati insieme
nostro Paese e lasciamo il secondo alla alla impresa, in termini di rischi (e benefici)
seguente sezione dedicata agli spin-off uni- condivisi. Essi potrebbero fornire competen-
versitari. ze, strumentazioni analitiche e spazi come
Esso origina da una piccola o media impresa investimento nel progetto, riducendo drasti-
che vuole realizzare un proprio progetto, camente il bisogno di finanziamento e
basato sulla constatazione che esiste un biso- lasciando all’azienda gli oneri di attrezzatu-
gno di consumo, oppure che esiste una re, materiali e personale tecnico dedicato.
opportunità economicamente interessante di Ovviamente - in cambio - l’ente pubblico (e
modifica del proprio processo di lavorazione. i suoi ricercatori!) riceverebbero i ritorni
In questo caso, l’impresa si rivolge alle economici in termini di royalties o di parte-
Università o a degli esperti (anche indicati cipazione agli utili generati da quanto trova-
dai fornitori o dai broker tecnologici), che la to, lasciando però libera l’impresa di gestire
aiutino a mettere a punto una soluzione. lo sfruttamento industriale dello stesso, nel
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modo più consono alle regole del mercato del mondo, anche perché il governo olande-
(alle quali l’università è estranea per vocazio- se stacca un assegno annuale di due milioni
ne e cultura). Il mio ateneo sta già realizzan- di euro per pagarne i puri costi di consumo e
do un progetto pilota nel settore dei nuovi le aziende produttrici di strumentazioni
materiali fotovoltaici su questo schema e i fanno a gara per regalare i loro ultimi model-
risultati diranno se sia una strada praticamen- li, sapendo di poter così disporre della
te percorribile o meno. migliore show-room per i propri acquirenti
Ma il vero problema che rimane è la limitata industriali. Il pieno mantenimento anche di
disponibilità di risorse e di tecnologie che le uno solo di questi centri per ognuna delle
università e i centri di ricerca italiani posseg- tecnologie più costose è un interesse nazio-
gono. Se le competenze accademiche sono nale, perché agisce da laboratorio-scuola per
più che buone, quelle puramente tecnologi- tutto il personale che - direttamente o indi-
che soffrono la mancanza di laboratori rettamente - parteciperà allo sviluppo di vera
attrezzati allo stato dell’arte, in cui possano innovazione industriale. Questa è una lezio-
operare i ricercatori, ma anche e soprattutto ne per i nostri Governi, ma anche per il per-
quei tecnici che sono indispensabili alla sonale della ricerca, che sempre si è opposto
manutenzione delle attrezzature. Si pensi alla concentrazione delle risorse in siti di
che Dipartimento di Ingegneria microelet- eccellenza: se l’Austria condensa la propria
MISSIONE DA TECHNOPRENEURS

tronica della Università di Delft possiede il ricerca sui semiconduttori in due sedi univer-
laboratorio accademico (la “camera bianca”, sitarie, perché l’Italia non può farlo in non
per chi è del settore) più grande e attrezzato più di quattro?

22 Il limite dello spin-off


NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

I
l secondo percorso attraverso il quale si un Paese. Già nella seconda metà del secolo
crea innovazione (e nuove aziende) high- scorso, Eric von Hippel, pioniere della
tech è quello che origina dalle idee pro- Scienza dei materiali e capo del Innovation
dotte spontaneamente nelle università e nei and Entrepreneuship Group del Mit di
centri di ricerca. Ad un certo momento, in Boston, confutava la significatività di questo
maniera fortuita (“serendipitosa”, direbbero approccio “serendipitoso” alla risoluzione
gli esperti di filosofia della scienza), ci si dei bisogni complessi della società moderna,
accorge che il risultato scientifico del lavoro rilevando come la maggior parte delle inno-
di diversi anni permette la messa a punto di vazioni fossero state invece sviluppate dai
un nuovo prodotto o di un nuovo processo, bisogni dei consumatori (market pull) o per-
per il quale potrebbe esistere un bisogno di fino costruite dagli stessi consumatori (come
consumo. Spesso (negli Usa, ma anche in il sistema operativo Linux, alternativo a quel-
Inghilterra, meno frequentemente in Italia) il lo Microsoft, sviluppato dagli utenti stessi).
ricercatore decide di dar vita a uno spin-off Tuttavia, il principale problema italiano sta
universitario e va alla ricerca di partner per nella dimensione fisiologicamente nana e
finanziarlo e fornire il necessario manage- nella fragilissima crescita di questi spin-off
ment. Tuttavia, questo meccanismo ideale, universitari, come segnalano i risultati di un
chiamato modello lineare d’innovazione censimento della prestigiosa Scuola
(nella versione Technology Push), comporta Sant’Anna di Pisa (si veda Il Sole-24 Ore del
diversi problemi e rappresenta purtroppo un 24 giugno 2007), che rileva solo il 10% di
contributo marginale al sistema industriale di essi essere pronto ad entrare sul mercato. Le
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MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
23

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


origini di questo nanismo sono diverse,
molto spesso consistono nella scelta del set-
tore merceologico a cui si indirizza l’inven-
zione del ricercatore, che è troppo frequen-
temente quello degli strumenti da laborato-
rio o quello dei prodotti informatici sofisti-
cati (il 30% degli spin-off secondo l’analisi gestione d’impresa, ne’ a cercare – spesso
della Scuola Sant’Anna), per ovvia compe- per gelosia della propria creatura - un ade-
tenza da un lato e per scarsa sensibilità indu- guato socio che svolga le funzioni di ammi-
striale dall’altro. Questi sono settori di nic- nistratore delegato.
chia, che non garantiscono il raggiungimen- Il punto è che non è facile convertire ad
to delle dimensioni minime, che permetto- imprenditore uno scienziato senior e che
no alla azienda di superare i momenti di bisognerebbe invece formare fin dall’inizio
crisi. Un’altra causa, come indicato da un vero manager tecnologico, che non abbia
Becker, è quella della permanente vocazione aspirazioni di carriera accademica. Vediamo
alla ricerca scientifica di chi ha dato vita alla quali sarebbero i requisiti, che spesso manca-
impresa, il quale non si decide a compiere il no ai professori-imprenditori italiani, prove-
salto dimensionale che lo porterebbe ad nienti da una carriera accademica.
occuparsi pienamente e solamente della Bene, il primo requisito è umano, se no non
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capiremmo come mai tante piccole imprese


prosperano sotto la guida di persone senza
una formazione scientifica avanzata, ma
molto determinate. Bisogna credere forte-
mente nella propria idea, esserne un po’
innamorati (e cercare soci che lo siano altret-
tanto), dedicare al progetto non i ritagli, ma
quasi tutto il proprio tempo; contempora-
neamente, bisogna essere oggettivi nel valu-
tare le chanche tecnologiche e di mercato del
proprio prodotto, le qualità dei collaborato-
ri (o dei potenziali soci) e i ragionevoli ritor-
ni economici che chiunque ci aiuti si aspetta
di avere. Di più: si deve essere così distaccati
da valutare anche quando sia un bene per la
propria impresa uscirne, vendendola o tra-
sformandola. Sembrano banalità e in effetti
questo mix di passione e ragione è quello che
MISSIONE DA TECHNOPRENEURS

24
( Bisogna credere nella propria idea.
Ma poi è necessario muoversi in maniera corretta,
supportati da un sistema e un metodo adeguati.
)
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

si dovrebbe adoperare in tutte le cose, matri-


monio compreso. Come nel matrimonio,
appunto, questa scelta modifica profonda-
mente la nostra vita e le nostre priorità: non
si può fare gli imprenditori e i gli scienziati
allo stesso tempo. Questo non vuol dire,
ovviamente, che anche un professore non
possa continuare a essere il “consulente tec-
nologico” dell’azienda che ha fatto nascere
grazie alle sue ricerche e che non abbia dei
ritorni economici in termini di royalties sul
brevetto o di partecipazione agli utili del-
l’impresa. Ma il management della stessa,
compreso forse il chief technology officer,
deve essere completamente dedicato.
Il secondo requisito è di carattere sociale,
anzi globale, e spiega come mai i veri
imprenditori e i professori universitari sem-
brino muoversi in due universi temporali
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diversi. Le migliori innovazioni sono il frut- cioè la prova che il nucleo tecnologico del-
to congiunto di un “humus” tecnologico l’idea funziona, e di depositare un primo
che ha raggiunto la sua maturità (technology brevetto “di bandiera”; il secondo è un pro-
push…) e della esigenza sociale ed economi- getto industriale per la realizzazione di un
ca di nuovi prodotti (market pull…). prototipo di sistema funzionante (ingegne-
Quando ciò accade, si nota – storicamente - rizzazione, scale-up e consimili), che mette
che la stessa invenzione nasce in posti diver- in grado di valutarne la competitività (di
si, contemporaneamente e indipendente- efficienza e di costi) rispetto a quelli esisten-
mente, per la prima ragione e ha rapidamen- ti e di conferire il vero valore economico al
te successo, per la seconda (come magistral- brevetto (possibilmente completato ed este-
mente spiegato nell’originale e prezioso so); nel terzo stadio, dopo la redazione di
volume “L’invenzione: come nascono e si un business model e poi di un business plan,
sviluppano le idee” di Norbert Wiener, avviene la messa in opera della struttura pro-
anche padre della cibernetica). Questo vuol duttiva in proprio (ovviamente con dei
dire che i tempi su cui muoversi per battere i finanziatori), oppure la ricerca di partner
potenziali concorrenti (il time-to-market, industriali con cui condividere la realizza-
per intenderci) sono brevissimi e la odierna zione della start-up, oppure la cessione a
globalizzazione dovuta alle Ict ha reso ancor una azienda del settore dei diritti industriali

MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
più parossistica la corsa ad arrivare per primi relativi al brevetto. La prima fase può essere
e quasi maniacale la richiesta di protezione sviluppata solo dai ricercatori, in parallelo ad
sulle proprie idee. Chi, come i ricercatori, è altre attività di ricerca, con le risorse a dispo-
formato per trovare la miglior soluzione a sizione in università, anche all’interno di
problemi complessi, indipendentemente dal progetti finanziati da enti pubblici o fonda-
fattore tempo, fatica molto a comprendere zioni; ma richiede una visione strategica al
che questo è invece il punto critico. È pur momento del deposito del brevetto (un
vero che anche gli scienziati odierni sono in consulente esterno all’università, di solito) 25

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


competizione globale - con le stesse regole - in modo da analizzare con cura i brevetti
nel pubblicare per primi e assicurarsi un mer- esistenti, evitare sovrapposizioni e non limi-
cato di lettori ed estimatori. Già, ma nel loro tare gli sviluppi industriali futuri; la seconda
caso, se battuti sul tempo da un collega che fase richiede invece la costituzione di un
pubblica per primo un risultato scientifico, si team completamente dedicato, con un pro-
arrovellano rapidamente per trovarne un ject manager di mentalità industriale, che
altro su cui rifarsi. La differenza è che l’im- controlli gli stati di avanzamento del proto-
piego di risorse umane, finanziarie, di tempo tipo, sviluppi le partnership necessarie alla
per saltare da un progetto d’impresa a un’al- realizzazione delle diverse parti del sistema
tro non è paragonabile. Infatti, si possono ingegnerizzato, valutando anche le diverse
pubblicare dieci lavori fondamentali nella soluzioni percorribili in relazione ai costi
propria vita, difficilmente si possono creare industriali. La terza e ultima fase richiede
dieci imprese di successo. comunque una competenza di puramente
Terza e ultima condizione è di carattere economica, per stilare il business plan, da
metodologico e qui cade la maggior parte presentare a chi acquista licenza di produ-
dei professori-imprenditori, non supportati zione o a chi vuole finanziare la costituzio-
da un buon servizio di trasferimento tecno- ne di una start-up.
logico (che alcune università italiane comin- Insomma, il raccordo tra la parte tecnica e
ciano ad avere). La sequenza che porta alla quella imprenditoriale richiede una figura
creazione di un nuovo prodotto passa per che parli entrambi i linguaggi e raccolga le
almeno tre stadi, ognuno con i suoi attori: il diverse competenze, che progressivamente si
primo è un progetto di ricerca applicata che rendono necessarie: una nuova figura di
permette di realizzare la proof of concept, imprenditore.
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Un imprenditore nuovo

Q
uello di cui avremmo bisogno anche tante lezione che ci viene dai grandi protago-
in Italia è quindi – come detto da nisti della architettura odierna è che bisogna
Becker - di imprenditori-inventori, impossessarsi spietatamente della tecnica per
capaci di concepire e industrializzare innova- liberare fino in fondo la propria creatività.
zione, come lo hanno fatto nel Novecento i Pensiamo, ad esempio, al giovane Renzo
laureati del Politecnico di Milano, dando un Piano che concepì l’ardito progetto del
contributo decisivo allo sviluppo e alla pro- Centro Pompidou di Parigi con travi metal-
sperità del sistema manifatturiero del nostro liche di campata impensabile per un architet-
Paese. Ma il problema è più difficile di quan- to digiuno delle moderne tecniche metallur-
to sembri e le soluzioni del passato non sono giche. Solo dalla intesa profonda tra impren-
semplicemente traslabili al presente. Infatti, ditore e ricercatore, o se si vuole tra l’archi-
le frontiere della tecnologia e la complessità tetto e l’ingegnere, trova realizzazione una
del management d’impresa sono così avanza- innovazione, che contribuisce a costituire il
te, che solo pochi settori industriali si preste- portafoglio brevettuale dell’impresa, vero
MISSIONE DA TECHNOPRENEURS

rebbero a riunire nella sola persona dell’im- capitale della azienda.


prenditore-inventore le qualità tecniche e In fondo, redigere un business plan di un
gestionali di livello adeguato a reggere la prodotto è come progettare una opera archi-
competizione globale. Possiamo quindi - tettonica: convincere l’investitore è come
nella maggior parte dei casi – cercar di alle- convincere il committente della qualità (tec-
vare una nuova classe di Technopreneurs, nica e funzionale) della propria idea.
che avendo una formazione primaria di tipo Terminato un progetto si è pronti ad intra-
26 tecnico-scientifico, ma anche una successivo prenderne un altro, acquisendo magari
training intensivo al managment d’impresa, nuove tecnologie e partner scientifici, che ne
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

possano stabilire un rapporto intenso e frut- permettono la realizzazione. In questo


tuoso con i ricercatori e recuperare soluzioni modo l’impresa allarga il proprio portafoglio
brillanti alle esigenze del mercato. È eviden- brevetti, cresce e si proietta in una dimensio-
te, infatti, che la creatività di un imprendito- ne dinamica, che è l’obiettivo naturale di
re moderno non possa prescindere dalla molte nostre Pmi. Ormai, il ciclo di vita di
conoscenza dei limiti e delle opportunità un prodotto è ben più breve del periodo di
connesse con la tecnologia di cui si vuole ser- attività di un imprenditore e il cambio dal
vire: l’idea d’innovazione industriale deve vecchio al nuovo, anche al di fuori del pro-
nascere (ben fondata) dalla testa dell’impren- prio core-business consolidato, è una situa-
ditore, non in quella del suo capo-tecnico, zione che si deve poter ripetere alcune volte.
ne’ in quella del ricercatore che gli fornirà il È come il cambio di cavallo alla stazione del
supporto scientifico per la sua realizzazione. pony-express nell’epopea del West, così ben
Per avvalorare la tesi che un tale figura possa colto nel famoso dipinto di Remington: si
essere appropriata anche alla situazione delle cambia al volo il cavallo stanco per quello
industrie artigiane italiane, basta considerare fresco, ma il cavaliere rimane lo stesso.
l’interessante parallelismo tra i fattori di suc- Questo paradigma con i grandi atelier ci dice
cesso di uno studio di architettura moderna anche che la giusta dimensione aziendale
e quello di una piccola impresa tecnologica. non potrà più essere quella della nano-
In entrambi i casi è centrale l’innovazione, impresa, con un solo imprenditore tuttofare
declinata come frutto della creatività: l’azien- e pochi fedelissimi. Anche per le Pmi la strut-
da è concepita quindi come un atelier, dove turazione dei compiti ai livelli più alti dovrà
fantasia e tecnica si incontrano. Una impor- essere chiara e se imprenditore è il riferimen-
NovaRev2008-05-sez1:NovaReview 21-10-2008 9:21 Pagina 27

to esecutivo, la responsabilità delle decisioni raggiungere quel livello di conoscenze che


tecnologiche e di quelle finanziarie è bene possiede chi ha frequentato un intero corso
che stiano in capo a due suoi pari. Infine, se di studi economici, ma esso sarà sufficiente
occorrerà acquisire una nuova tecnologia e ad indirizzare le proprie azioni e a permette-
questa dovrà essere ricercata presso dei labo- re un approfondimento individuale nei casi
ratori o imprese straniere, nulla di male ad specifici.
avere una compagine aziendale (e un lin- Tale doppia sfida è il punto critico di un
guaggio) internazionale e mutabile nel ambizioso progetto che voglia re-indirizzare
tempo. lo sbocco occupazionale dei laureati scientifi-
Per far acquisire queste sensibilità a un gio- ci verso la carriera imprenditoriale, differen-
vane imprenditore bisogna partire da una ziandosi così dai corsi di Master in Business
buona formazione scientifica universitaria e Administration (Mba), che qualificate univer-
poi colmare il gap tecnologico, che tuttora sità italiane già propongono a chi abbia una
esiste nel nostro Paese, tra il sapere accade- qualche esperienza d’impresa e nessuna
mico e il saper fare allo stato dell’arte di una necessità di formazione tecnologica. Per que-
determinata tecnologia. Contemporanea- sto, con diversi colleghi delle università lom-
mente, bisognerà anche formare quelle capa- barde abbiamo ritenuto utile avviare un meti-
cità di managment, che sono normalmente coloso studio di fattibilità, che presenterò

MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
assenti nei laureati di materie scientifiche: i nella parte finale di questo saggio. Una cosa
concetti base del mondo economico, le tec- è comunque certa: il nuovo imprenditore
niche gestionali, le strategie aziendali e le non potrà più essere una persona che ha
abilità individuali di cui un imprenditore non dovuto limitare i propri studi per immergersi
può fare a meno. Non si potrà ovviamente precocemente nel lavoro d’azienda.

27

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


L’esperienza di Como

L
a Camera di Commercio di Como, mative e di ricerca sul territorio - lo studio di
d’intesa con le associazioni di catego- fattibilità e le prime sperimentazioni per la
ria, alcuni istituti di credito e gli enti creazione di quel capitale umano di techno-
del territorio, sta guidando un processo di preneurs, che deve essere il protagonista della
rivitalizzazione del tessuto industriale, che innovazione sul territorio.
ben tiene presenti i tre elementi contempora- A questo fine abbiamo costituito un gruppo
neamente indispensabili per lo sviluppo d’in- di lavoro che, oltre a me stesso, ha compreso
novazione. Attraverso una finanziaria apposi- i seguenti colleghi, studiosi di innovazione
tamente costituita, SviluppoComo Spa, sta industriale delle università lombarde: Stefano
mettendo a punto dei flessibili strumenti Breschi e Alberto Grando (Università
finanziari per incoraggiare progetti di inno- Bocconi), Vittorio Chiesa e Marco Garetti
vazione industriale e sta realizzando, con il (Politecnico di Milano), Mario Maggioni
contributo anche della Fondazione Cariplo, (Università Cattolica di Milano), Antonella
un parco scientifico e tecnologico, destinato Zucchella (Università di Pavia) Alberto
a fornire il luogo infrastrutturato dove poter- Silvani (Università Statale di Milano) e
li compiere. A questi due elementi, la Cciaa Francesco Silva (Università Milano Bicocca).
di Como ha aggiunto anche - in comparteci- Con la consulenza di molti diversi esperti
pazione con UniverComo, che è una associa- delle varie tecnologie e dei colleghi Andrea
zione destinata a sostenere le iniziative for- Bonaccorsi (Università di Pisa) e Vanni
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Codeluppi (Iulm Milano), questo gruppo ha


lavorato per quasi tre anni, dalla fine del
2005 fino ad oggi, con obiettivo di concepi-
re e realizzare un percorso di Master univer-
sitario di secondo livello, dedicato a laureati
specialistici di discipline tecnico-scientifiche,
che vogliano formarsi alla imprenditorialità e
approfondire una tecnologia, in funzione di
una specifica applicazione.
In effetti, la realizzazione di un Master
postlaurea per creare tecno-imprenditori
risponderebbe non solo a una lata esigenza


Il raccordo tra la parte tecnica e quella imprenditoriale
richiede una figura che parli entrambi i linguaggi
e raccolga le diverse competenze che si rendono
MISSIONE DA TECHNOPRENEURS


necessarie: una nuova figura di imprenditore

nazionale, ma anche a un preciso disegno ter-


ritoriale, volto a realizzare nuove Pmi tecno-
28 logiche, attraendo capitale umano e compe-
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

tenze da bacini lontani. In questo modo, il


naturale declino dei distretti fondati su tecno-
logie obsolete, o soggetti alla pressione com-
petitiva di aree a minor costo di produzione,
potrebbe essere controbilanciato dalla ristrut-
turazione di complessi industriali esistenti,
iniettandovi idee e competenze nuove.
Inoltre, la possibilità di concepire una scelta
universitaria di orientamento scientifico non
meramente in funzione di un lavoro dipen-
dente potrebbe attrarre quella notevole por-
zione di studenti, che considera limitante e
non idonea alle proprie inclinazioni una tale
prospettiva di vita: si contribuirebbe così ad
aumentare il numero di allievi delle facoltà
scientifiche, recentemente molto sofferenti
per la scarsità di iscrizioni. Viene da chieder-
si quanti studenti avrebbero le congestionate
facoltà di giurisprudenza, se i giovani pensas-
sero che gli unici sbocchi di lavoro fossero
nella Pubblica Amministrazione.
Un’altra importante motivazione di questo
studio è stata la aspirazione a concepire un
NovaRev2008-05-sez1:NovaReview 21-10-2008 9:21 Pagina 29

esempio di alta formazione postlaurea, che sitamente costituito tra Cciaa e UniverComo,
garantisca la creazione di una classe dirigente garantisce quella “neutralità” che è un buon
all’altezza dei tempi. Nella comprensibile esi- punto di partenza per superare comprensibili
genza di migliorare il livello della istruzione individualismi accademici.
diffusa e di permettere il conseguimento del Se ambiziosa sarebbe la collocazione istitu-
titolo al maggior numero di studenti, le uni- zionale del Master, gli obiettivi formativi di
versità sono state obbligate (tramite la cosid- questo progetto lo sono altrettanto. Si tratta
detta riforma del 3+2) ad allentare l’attenzio- di addestrare un limitato numero di studenti
ne sulla selezione e la formazione degli stu- a muoversi con disinvoltura in cinque diversi
denti più motivati e capaci: una pericolosa contesti:
deriva che alimenta la fuga dei migliori laurea- comprendere i grandi trend economici,
ti verso Paesi dove maggiori opportunità sono sociali e di consumo in atto a livello globale,
offerte alla loro realizzazione professionale. È permettendo loro di posizionare la propria
evidente come un percorso formativo innova- aspirazione in una situazione favorevole;
tivo, interdisciplinare e flessibile nell’adattarsi gestire una azienda attraverso le più moderne
alle aspirazioni industriali dei diversi studenti tecniche di management industriale, per farla
non possa essere realizzato da un solo ateneo, crescere oltre la soglia dimensionale critica;
che difficilmente potrebbe fornire tutte le creare, proteggere e finanziare l’innovazione

MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
competenze richieste. Per tale ragione, il team che sta alla base del proprio futuro;
che ha contribuito allo studio è stato formato padroneggiare una realtà tecnologica al
da docenti provenienti da svariate università. punto di comprenderne limiti e opportunità,
In questo senso, un ultimo e importante anche in relazione alle altre tecnologie che
punto di forza di questo progetto è stato il spesso coesistono in un prodotto o in un
proposito di far cooperare in modo paritetico processo industriale;
e sinergico le forze presenti nei diversi atenei sviluppare quelle abilità pratiche di pianifica-
lombardi, mirando ad un titolo riconosciuto zione, comunicazione e negoziazione che 29

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


da tutti e pienamente competitivo nel conte- permettono il decollo di una nuova impresa.
sto europeo. Sotto questo profilo, la colloca-
zione dell’iniziativa a Como, appoggiata pres-
so un Consorzio per l’Alta Formazione, appo-
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Per ognuno di tali contesti si è previsto uno Siamo così entrati in contatto con alcune deci-
specifico insegnamento, formato da diversi ne di potenziali studenti, provenienti da quasi
moduli, con docenti differenti, non tutti di tutte le regioni italiane e distribuiti su un arco
estrazione accademica. Tutori provenienti da di età tra i 25 e i 35 anni, sia con titolo di lau-
agenzie di consulenza e da acceleratori d’im- rea specialistica che – molti - con titolo di dot-
presa, testimonianze di imprenditori di suc- torato di ricerca. La sorpresa è stata che quasi
cesso e seminari di studiosi di fama interna- nessuno aveva alle spalle una azienda di fami-
zionale sono stati pianificati per completare glia interessata a una loro specializzazione e
la parte di addestramento frontale. che quasi tutti avevano timore di interrompe-
Le figure professionali che risulterebbero da re le attività in corso (professionali, primo
un tale percorso non sarebbero solo gli impiego o assegno di ricerca in università) per
imprenditori che fondano nuove aziende o usufruire dei prestiti d’onore agevolati, che
che vengono associati ad imprese da riconver- avevamo organizzato al fine di sostenerli (in
tire, ma anche manager tecnologici di impre- buona parte) nei due anni di Master. Questa
se medio-grandi e consulenti per il supporto così bassa propensione al rischio, benché par-
gestionale e per il finanziamento da capitale di zialmente immaginabile, ci ha molto colpito.
rischio di start-up tecnologiche. Ovviamente, Infatti, non avevamo deliberatamente previsto
non è un compito facile, considerando come i delle borse di studio, al fine di selezionare gli
MISSIONE DA TECHNOPRENEURS

nostri laureati - ma anche i dottori di ricerca - studenti più motivati a scommettere sul pro-
di materie tecnico-scientifiche siano digiuni di prio successo: una caratteristica indispensabile
qualsiasi argomento economico. per diventare imprenditori. Avevamo invece
Per questo, in una proposta iniziale, si è pen- proposto di ripianare la metà dei costi di iscri-
sato a un percorso biennale in cui il primo zione (un importo sostanzialmente in linea
anno consentisse uno studio full-time resi- con le altre proposte del Mip del Politecnico
denziale, propedeutico a uno stage (preferi- di Milano e della Sda di Bocconi) a coloro che
30 bilmente all’estero) dove l’approfondimento avessero poi realizzato una impresa sul territo-
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

di una tecnologia e il contatto con esempi di rio della Provincia di Como. Molte e già
imprenditorialità innovativa e dinamica discusse possono essere le cause sociali di que-
potessero portare alla redazione di una tesi sta attitudine conservativa degli studenti:
singolarmente propositiva, cioè ad un vero e certo è che le storie degli imprenditori di
proprio business plan. È ovvio che tale pre- prima generazione, anche odierni, sono parti-
tesa originalità non potrebbe fondarsi esclu- te da condizioni di sacrificio ben peggiori di
sivamente su di una invenzione propria, quelle proposte.
anche se in alcuni settori tecnologici un anno Comunque, in una terza e ultima fase dello
di stage, opportunamente preparato, potreb- studio, recependo la necessità degli studenti di
be portare a tale risultato. Più realisticamen- accorciare il percorso formativo, di renderlo
te, potrebbe trattarsi di trasferire una solu- fruibile contemporaneamente ad attività di
zione tecnologica di uso comune in labora- lavoro già in corso, o - ancor meglio - di forni-
torio a un prodotto di largo consumo, oppu- re un supporto economico pieno alla realizza-
re potrebbe consistere nella realizzazione di zione di un progetto di innovazione, abbiamo
una partnership con un ricercatore del labo- rimodulato la proposta per l’anno accademico
ratorio frequentato durante lo stage, che for- 2008/2009 come segue. Si è ridotto il carico
nisca una idea innovativa, maturata in diver- di lezioni frontali, organizzandolo in una setti-
si anni di studio e sperimentazione. mana residenziale ed intensiva al mese, per
In una seconda fase del progetto, abbiamo dieci mesi, come già sperimentato in diversi
messo in rete la proposta e l’abbiamo capillar- altri corsi di Mba; si è previsto uno stage tec-
mente comunicata per vedere la risposta dei nologico o d’impresa per soli quattro mesi
giovani, anche coinvolgendo in maniera attiva aggiuntivi (anche considerando che si era libe-
le principali associazioni industriali del Paese. rato del tempo disponibile tra un ciclo di lezio-
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ni e il successivo); si è, infine e soprattutto, cassetto” di piccole e medie imprese, non rea-


accompagnata l’offerta di prestiti d’onore e di lizzati per mancanza di tempo o di competen-
ripianamento a posteriori della metà dei costi ze, e la vivace disponibilità delle stesse a pro-
di iscrizione con la possibilità di usufruire di porli sono probabilmente state la sorpresa più
una dozzina di “borse di studio”. Queste sono positiva e incentivante della nostra esperienza.
state offerte da impresi esistenti del territorio, Attualmente, ci troviamo nel periodo finale
che hanno proposto dei progetti di innovazio- della terza fase di questo studio e stiamo rac-
ne tecnologica, molto interessanti ed originali, cogliendo la risposta dei potenziali studenti:
da far sviluppare agli studenti in collaborazio- tuttavia – dopo quasi tre anni di lavoro – alcu-
ne con l’azienda medesima. Questi “sogni nel ne conclusioni sono già possibili.

Una proposta

L’
idea di addestrare alla imprenditoria esempio concreto, si potrebbe modulare tale

MISSIONE DA TECHNOPRENEURS
tecnologica i nostri laureati di materie iniziativa in quattro diversi corsi, ognuno di
scientifiche ha riscosso l’interesse e una settimana, con contenuti di complessità
l’approvazione di molti osservatori ed esper- e specializzazione crescenti con l’età dei
ti, compresi quelli della European Materials ragazzi: uno sulla impresa in generale, per il
Research Society, che sono stati incaricati di quarto anno scuole superiori; uno sulle indu-
studiare una soluzione simile dalla stria manifatturiera, per i laureati triennali;
Commissione Europea. Alcune altre iniziati- uno sulla impresa hi-tech, per i laureati spe-
31
ve del genere sono in fase embrionale presso cialistici di discipline tecniche e scientifiche;

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


Atenei italiani di eccellenza, come la Sissa di infine uno sulla ricerca industriale per i dot-
Trieste, la Scuola Sant’Anna di Pisa e il torandi dei corsi tecnico-scientifici. Riguardo
Consorzio Alma Laurea di Bologna, per a questo ultimo caso, esiste già un preceden-
citarne solo alcuni. Tuttavia, il numero glo- te di successo: come Scuola di Dottorato
bale degli studenti che ancora si laureano con della Facoltà di Scienze della Università di
percorso quinquennale in tali discipline è Milano Bicocca organizziamo già da alcuni
veramente molto limitato, inferiore alla anni una settimana di lezioni comuni per
offerta di lavoro dipendente, e la loro pro- tutti gli studenti dei diversi corsi di dottora-
pensione a scegliere una carriera prometten- to, che riguardano il project & knowledge
te ma rischiosa è tanto bassa, quanto la loro management, la gestione della proprietà
conoscenza del mondo imprenditoriale. Da intellettuale e la comunicazione scientifica.
questo punto di vista, per rendere efficaci le Quello che è certo è che una iniziativa di
proposte di Master postlaurea, bisognerebbe questo genere, anche in fase sperimentale,
davvero sensibilizzare i ragazzi a queste andrebbe opportunamente patrocinata e
opportunità di carriera, fin dagli ultimi anni supportata finanziariamente dal Ministero
della scuola superiore e durante gli studi uni- della Istruzione e della Università e Ricerca,
versitari. Purtroppo, i piani di studio lasciano magari con un meccanismo di vaucher-pre-
poco margine a inserire, organicamente e mio agli studenti più meritevoli. Solo stimo-
con esempi stimolanti, queste tematiche e lando i nostri migliori ragazzi a conoscere le
l’unica via percorribile rimane – a mio avviso tematiche dell’impresa e della ricerca applica-
- quella di organizzare delle brevi scuole esti- ta possiamo sperare di formare, poi, dei ricer-
ve, alle quali i migliori studenti potrebbero catori attenti al trasferimento tecnologico o
partecipare a titolo di premio. Per fare un dei veri e propri Technopreneurs.
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ANTONIO MISSIERI
NovaRev2008-05-sez1:NovaReview 21-10-2008 9:21 Pagina 33

Comunicazione
just in time
La prospettiva concreta di reti ad altissima velocità
e interoperabili. Per tutti. E per qualsiasi utilizzo

COMUNICAZIONE JUST IN TIME


33

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

A
lla fine del 2007 Tim aspetti specifici attinenti a ricerche in
Berners Lee tracciò una corso. In questo articolo partirò dalle sue
sintesi dello sviluppo e considerazioni ed estrapolerò in modo sin-
dell’evoluzione di inter- tetico argomenti sviluppati da diverse ricer-
net per aprire uno sguar- che in corso, in stadi più o meno avanzati,
do sul suo futuro. Queste per tracciare un panorama del possibile
riflessioni furono ripor- futuro del Web, cercando di dare pesi simi-
tate da diversi quotidiani all’estero e da li agli aspetti riguardanti le tecnologie, i
alcune pubblicazioni scientifiche, e furono contenuti, i modelli d’interazione e i model-
riprese da diversi autori per analizzare li economici.

Cesare Massarenti, Professore di Comunicazione e Sistemi Interattivi alla Facoltà di Sociologia,


Università di Milano-Bicocca e di CrossMedia al Politecnico di Torino. Director Digital Media di Nexus
Global Partners LLC (Stati Uniti, Brasile, Israele, Dubai, Italia). In Francia, USA e UK produzione e
regia di video su pittori e architetti, musica e musicisti, scienza; progetti interattivi; sceneggiature per
lungometraggi e serie televisive. Dalla fine degli anni ‘60 lavora sulle interrelazioni tra contenuti, tecno-
logie, modelli economici e processi produttivi nei media. Più recentemente si concentra su multichannel content deli-
very, crossmedia e sulla continuità spazio-temporale della comunicazione: communication continuum e just in time
communication. È stato advisor del Ministero francese della Cultura e della Comunicazione e della DG Information
Society della Commissione Europea.
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1. Prospettive in rete

I
progressi nel settore delle tecnologie zioni. In primo luogo, quando sorgevano
della comunicazione sono stati caratteriz- dei problemi o dei malfunzionamenti era
zati da passaggi che vanno da bassi livelli necessario riuscire a capire se c’era un pro-
di astrazione a livelli sempre più elevati. blema con la connessione a Internet, con
Quando, per la prima volta, dei computer l‘indirizzo Uri nel link che stava seguendo,
furono collegati via linee telefoniche, era oppure un errore lato server. In secondo
necessario utilizzare un programma specifico luogo, occorre tener presente che l’informa-
per operare la connessione tra un computer e zione che appare nel browser proviene da un
un altro; poi diventava possibile connettere il server specifico, il cui nome è stato registra-
secondo al terzo, e così di seguito, ma era to con riferimento a una persona fisica o a
necessario sapere come far funzionare non un’organizzazione ben precisa. La fiducia
solo il primo, ma anche il secondo e gli altri che si pone in quell’informazione è legata a
nella catena di trasmissione. I primi messaggi quella persona fisica o a quell’organizzazio-
furono trasmessi da un computer a un altro ne specifica. Si può affermare così che il web
utilizzando le ore notturne per ridurre al è soltanto una ragnatela composta di docu-
COMUNICAZIONE JUST IN TIME

minimo i costi delle comunicazioni e gli indi- menti, tenendo conto che è necessario esse-
rizzi contenevano una lista di computer per re coscienti degli aspetti sociali che si trova-
renderne possibile la diffusione. La capacità no al livello sottostante.
di utilizzare questo potenziale di trasmissione La reale estensione delle capacità e caratteri-
divenne veramente utile solo con internet: stiche del web non aveva raggiunto il suo
questo primo passo fece sì che non erano più potenziale completo fino allo sviluppo del
34 importanti i cavi di trasmissione, erano web semantico, che permette di fare un salto
importanti i computer. Internet permise di qualitativo di grande importanza: non sono
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

non curarsi più delle connessioni individuali i documenti che sono interessanti di per sé;
né di come far funzionare i computer a valle quel che è importante è ciò che contengo-
nel percorso di trasmissione, e nacque la no. Una persona interessata a una pagina
nozione di “internet cloud”: i messaggi veni- web che tratta di un certo argomento è inte-
vano inviati e ricevuti senza che fosse necessa- ressata all’argomento piuttosto che al docu-
rio sapere come erano suddivisi in pacchetti o mento, pur essendoci eccezioni perché alcu-
come i pacchetti fossero trasmessi da un com- ni documenti sono interessanti in sé per un
puter ad un altro. dato pubblico; ma, quando si considerano il
Tuttavia le reali capacità di comunicazione mondo degli affari o quello della scienza,
tra computer non erano facilmente utilizza- ciò che interessa sono i clienti, i prodotti, i
bili dalla grandissima maggioranza delle per- servizi, oppure le proteine, i geni. Allora si
sone, fino alla ideazione, messa in opera e può dire che un browser semantico è valido
ampia diffusione del web. Con questo pas- quando fornisce all’utilizzatore informazio-
saggio i computer perdevano importanza a ni a proposito di una certa cosa che può
vantaggio dei documenti che potevano esse- risultare dall’interrelazione o fusione di
re trasmessi. I protocolli Www (cioè Url, molte fonti: l’utilizzatore è in grado di rece-
Http, Html) definirono in che modo i pire e comprendere la ragnatela di connes-
documenti potevano essere trasmessi tra ser- sioni astratte tra le informazioni o le cose
ver e browser. L’utilizzatore poté così acce- (per es. questa persona è un cliente, che ha
dere a una ragnatela di documenti intercon- trasmesso quest’ordine, che include questo
nessi, senza doversi preoccupare del funzio- elemento, che è fabbricato in questo stabili-
namento dei protocolli, con due sole ecce- mento, ecc.).
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Anche in questo caso vi sono due eccezioni di nel glossario dell’anagrafe; ecc. Allo stesso
cui occorre tener conto. Da una parte, quan- modo, l’Uri del documento contiene il nome
do s’incontrano problemi, l’utilizzatore deve Dns del computer. In tal modo la “struttura
essere in grado di trovare informazioni a un sociale” può essere vista all’interno dell’Uri.
livello inferiore per capire se il documento era Il web delle cose è costruito sul web dei
stato recepito correttamente, ma mancavano documenti, che è costruito sul web dei com-
alcuni dati, oppure se il documento non era puter controllati dai proprietari dei Dns, a
stato recepito correttamente, e in questo caso sua volta costruito su un insieme di cavi
deve essere in grado di capire qual’era il pro- interconnessi. Tale architettura fornisce un
blema sottostante. D’altra parte, quando sostegno sociale ai nomi che sono dati alle
l’utilizzatore sta consultando dati specifici in cose: permette alle persone di trovare gli
una pagina deve essere in grado di vedere aspetti sociali delle cose con le quali hanno a
facilmente da quale documento proveniva che fare, quali provenienza, fiducia, persi-
l’informazione. stenza e durata, licenza d’uso, utilizzo
Una cosa, una persona, un’organizzazione appropriato, e dati grezzi. Permette inoltre
possono avere numerosi Uri nel web seman- di identificare che cosa è successo quando
tico. Spesso questo Uri contiene l’Uri relati- qualcosa non funziona e chiarisce le respon-
vo al documento che contiene qualche infor- sabilità. L’ultimo livello di astrazione è il
mazione sulla cosa: un gene definito nell’on- Web delle “cose reali”, costruito al di sopra

COMUNICAZIONE JUST IN TIME


tologia Gene; una proteina definita in una di quello dei documenti, che a sua volta è
tassonomia specifica; un cittadino definito costruito sul network di computer.

2. Verso il web n+1 35

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


U
na domanda che molti si pongono da 2) i social network contribuiscono a far sì che
qualche tempo è che cosa avverrà del la costruzione pubblica dei significati sia
Web 2.0, ormai giunto al quarto o probabilmente tra i progetti più importan-
quinto anno di esistenza, con partecipazione ti per molti anni a venire
sempre più numerosa e attiva di utilizzatori e 3) la connessione permanente in mobilità
con interesse crescente da parte di aziende e (una delle modalità più diffuse di “com-
istituzioni. Ma il percorso può essere esami- munication continuum”) gioca un ruolo
nato in modo più ampio e generalizzato, con sempre più importante su vari livelli - tec-
implicazioni multiformi e multivariate. Forme nici, economici, sociali, psicologici.
più complesse, al di là del Web 2.0, sembrano L’ipotesi Sapir-Whorf, proposta nel 1929,
essere ancora piuttosto lontane, mentre il postula un collegamento tra pensiero e lin-
Web 2.0 continua le sue mutazioni. Non è guaggio: se una persona non possiede una
possibile prevedere con sufficiente precisione parola per un concetto, la persona non può
ciò che marcherà il punto di rottura e le opi- pensarlo; ma se una persona non può pensare
nioni sono numerose, quanto incerte ed ad un concetto, non potrà inventare una
imprecise. Tuttavia è possibile identificare tre parola per nominarlo. Il termine “Web 2.0”
componenti centrali: rientra in questa ipotesi. Fu inventato da un
1) il Web semantico permette ai computer (e editore per dare un nome, un titolo alla
ai device che si avvicinano sempre di più al costruzione di una serie di conferenze e con-
computer) di capire meglio che cosa fare cettualizza l’idea di siti che acquistano valore
con i dati che vengono messi online attraverso l’aggiunta di dati da parte dei loro
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visitatori. Ma va sottolineato che il concetto variabili permettono di decidere se scegliere


esisteva già, prima del nome: eBay era già di partecipare a un solo sito oppure a diversi,
Web 2.0 nel mondo Web 1.0. dovendo rifare il lavoro ogni volta che si par-
Al di là di tanti aspetti che molti autori e mol- tecipa a uno nuovo?
tissimi utilizzatori/fruitori trovano e giudica- Tutti questi sono esempi della legge di
no positivi e anche appaganti (rispetto alle Metcalf, che postula che il valore di un net-
loro aspettative), vi sono pericoli e aspetti work è proporzionale al quadrato del nume-
negativi nel Web 2.0. Per esempio, persone ro di nodi nel network. Semplici calcoli arit-
che investono moltissimo tempo in un sito metici mostrano che se si divide in due un
assumono un forte impegno e rischiano di network, il suo valore è dimezzato. Su que-
legarsi a un formato di dati completamente ste basi è possibile affermare che è meglio se
chiuso; questo aspetto è in certo modo simi- c’è un solo World Wide Web. Se si conside-
le alla strutturazione obbligata dei dati quan- rano in modo più specifico i siti di tipo Web
do si utilizza un software proprietario. Uscire 2.0, questi suddividono il web in un certo
da queste strettoie può rappresentare un numero di sotto-categorie, e al tempo stesso
costo elevato in tempo, energie e focus. bloccano gli utilizzatori all’interno di quelle
Cercare di ovviare a questi aspetti negativi fu sotto-categorie: il risultato è una riduzione
uno dei punti che giustificarono la creazione notevole del valore del network nel suo
di Xml, che riduce le possibilità di restare insieme.
COMUNICAZIONE JUST IN TIME

bloccati in una struttura di dati prefissata: la Il vantaggio del web semantico, invece, è di
rappresentazione standardizzata dei dati per- permettere che i dati che fanno parte del-
mette l’utilizzo degli stessi dati per varie fina- l’ambiente digitale di una data persona siano
lità e in contesti diversificati. Ad esempio, se distribuiti sull’intero Web, evitando una
si decide di iscriversi a un sito di scambio di qualsiasi forma di centralizzazione. Se si
fotografie, si ha la possibilità di scaricare un aggiungono metadati ai dati inclusi nell’am-
36 numero molto elevato di fotografie e di clas- biente digitale, diventa possibile fruire di ser-
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

sificarle e organizzarle utilizzando il sistema vizi di aggregazione che offrono le stesse


di classificazione e di organizzazione costrui- funzionalità che si trovano sui siti Web 2.0,
to entro quel sito, di cui ne fa parte integran- ma senza pericoli di blocco o di perdita dei
te; poi succede che si trovi un sito molto dati, qualora il servizio dovesse cessare. Per
migliore, con un miglior sistema di classifica- permettere l’inclusione di media non testua-
zione e organizzazione dei dati. Quali sono le li nel web semantico, è necessario estendere i
possibili scelte? Cosa succede se il sito scelto linguaggi attualmente in uso; al tempo stes-
utilizzato chiude per una ragione qualsiasi? so si deve tener conto del fatto che alcune
Tutto il lavoro rischia di essere vanificato. delle attuali interfacce sono fondate su
Con quali criteri si sceglie il sito di social net- assunti che potrebbero non essere più validi
work al quale si vuole partecipare? Quali o applicabili

WORLD WIDE WEB nico e digitale per la pubblica- insieme a Robert Cailliau, e
(WWW). La “ragnatela intorno zione di contenuti multimedia- oggi gli standard su cui è basa-
al mondo” secondo la traduzio- li, oltre che un mezzo per la to, in continuo sviluppo, sono
ne letterale), è uno dei servizi distribuzione di software e la mantenuti dal World Wide
di internet. Il web è, con la fornitura di servizi particolari Web Consortium (W3C). La
posta elettronica, il servizio di sviluppati dagli stessi utenti. sua nascita risale al 6 agosto
internet più utilizzato e cono- Il web è stato creato da Tim 1991, giorno in cui Berners-
sciuto; mette a disposizione Berners-Lee, mentre era ricer- Lee mise on-line su Internet il
degli utenti uno spazio elettro- catore al CERN di Ginevra, primo sito web.
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3. In evoluzione

P
er quanto riguarda Xml, si può dire che che saranno integrate nella prossima genera-
il suo ampio utilizzo rappresenta zione di computer e cellulari, più semplici da
un’importante innovazione tecnologi- usare e con maggior potenza di aggregazioni
ca e Xml rivela la sua validità in tutto quello significative dei dati. Alcuni studi molto
che non è direttamente visibile all’utilizzato- recenti portano a considerare i rapporti tra i
re: le tecnologie del web semantico sono diversi media, tradizionali e non, di massa e
principalmente tecnologie relative alle infra- “personali”, in base a dati che non era stato
strutture sottostanti. Alcuni esempi possono possibile raccogliere precedentemente, o
illustrare i miglioramenti che ne conseguiran- erano stati raccolti e analizzati in maniera epi-
no, con lo sviluppo e la disponibilità progres- sodica. I risultati di queste ricerche permetto-
siva delle diverse tecnologie: i siti web diven- no di esaminare i comportamenti dei fruitori
tano più personalizzati, perché le tecnologie alla luce di diverse teorie che sono state fino-
non visibili del web semantico rendono pos- ra applicate in modo relativamente limitato a
sibile che il profilo degli interessi di una per- questi ambiti di ricerca.
sona sia interoperabile con le fonti dei dati Va sottolineato che le caratteristiche divenu-

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del sito; i motori di ricerca permettono di te proprie del Web 2.0 non avrebbero potu-
migliorare l’agglomerazione (clustering) dei to essere previste quando fu sviluppata la
risultati, perché le tecnologie non visibili dei prima versione di Http e possiamo ribadirlo
motori hanno classificato i risultati della ricer- riferendoci alla transizione attualmente in
ca in un’ontologia significativa per l’utilizza- corso, nella quale si sta andando oltre i link
tore; strumenti di ricerca per il desktop sono creati da utilizzatori/fruitori fisici (perso-
in grado di collegare i nomi degli autori dei ne), verso integrazioni di dati mediate da 37
documenti con gl’indirizzi e-mail presenti vari tipi di computer e altri device. E’ sem-

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


nell’indirizzario perché questi formati di dati pre difficile fare previsioni accurate sulle
sono stati resi interoperabili mediante invisi- applicazioni e sui fenomeni sociali che ne
bili operazioni semantiche. potranno emergere. In termini molto gene-
Tuttavia nessuna di queste applicazioni sarà rali, e con molte riserve, si potrebbe dire che
identificabile da un’interfaccia che indichi che gli utilizzatori/fruitori si orienteranno sem-
si tratta di tecnologie del web semantico: pre più verso forme di interscambi e di rela-
l’utilizzatore semplicemente non “vede” le zioni interpersonali e/o intergruppi pro-
applicazioni, ma nota miglioramenti impor- gressivamente più complesse, variegate, stra-
tanti nel lavoro quotidiano. Queste tecnolo- tificate e in grado di sostenere un conti-
gie sono alcuni degli sviluppi di applicazioni nuum comunicativo che potrebbe essere

URI. Lo Uniform Resource web. Uno Uri può essere classifi- HTTP. Acronimo per HyperText
Identifier (Uri), identifica univo- cato come un localizzatore (Url) Transfer Protocol, è un protocol-
camente una risorsa generica che oppure nome (Urn) o entrambi. lo a livello applicativo per sistemi
può essere un indirizzo web, un Lo Uniform Resource Name informativi distribuiti, collaborati-
documento, un’immagine, un file, (Urn) è come il nome di una vi, ipermediali. Utilizzato dal
un servizio, un indirizzo di posta persona fisica, ne definisce l’iden- 1990, è un protocollo generico
elettronica, ecc. Lo Uniform tità, mentre l’Url è come il suo che può essere utilizzato per
Resource Locator (Url) è più indirizzo, fornendo il metodo molte attività e compiti, oltre il
comunemente chiamato indirizzo per trovarlo. suo uso per gli ipertesti.
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estrapolato da considerazioni relative alla zioni comportamentali di Erving Goffman


teoria sulle aspettative e sull’equilibrio origi- dall’altra. L’altra variabile di grande impor-
nate da Fritz Heider (“theory of expecta- tanza è e sarà sempre più il tasso del cambia-
tions”) da una parte, dalle ricerche e descri- mento nel tempo.

4. Intelligenza artificiale

N
el fare previsioni sul futuro, accade con adottata da tutti. Un’altra osservazione che
relativa frequenza di trovare afferma- s’incontra spesso riguarda la prevalenza, quasi
zioni che pongono sullo stesso piano l’onnipresenza, di discussioni a proposito del
web semantico e Intelligenza artificiale. I due Web 2.0, mentre sembra che il Web semantico
ambiti hanno alcuni elementi e strumenti in sia stato quasi dimenticato o accantonato.
comune (per es. le ontologie, il framework di La ricerca e l’interesse per il Web semantico
investigazione, le forme logiche), ma le finalità sono però quanto mai di attualità, come indica
COMUNICAZIONE JUST IN TIME

dei due progetti sono profondamente diverse: la conferenza internazionale SemTech (Seman-
quelle del web semantico sono molto più tec- tic Technology Conference), che si tiene
niche, ma anche più ristrette. Piuttosto che annualmente a San José; da 300 partecipanti
cercare di costruire un sistema intelligente glo- nel 2005 è passata a più di 1.000 quest’anno.
bale, di utilità generale, comprendente una lar- La controparte europea, la European Semantic
ghissima varietà di fenomeni, basato su inter- Technologies Conference, ha registrato più di
net, la finalità del web semantico è di arrivare a 200 partecipanti nel 2007 a Vienna e la secon-
38
ottenere livelli ottimali d’interoperabilità tra set da conferenza si è tenuta lo scorso settembre,
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

di dati, siano essi strutturati, semi-strutturati o con una partecipazione quasi tripla.
non strutturati. Si potrebbe dire che Secondo Gartner “un elemento di grande
l’Intelligenza artificiale è un campo di studi e importanza emerso dalle ricerche sul futuro
ricerche, mentre il web semantico è un proget- del web è la percezione che nel corso dei
to. Nel luglio 2006 Berners Lee tenne al Mit prossimi dieci anni le tecnologie basate sul
una conferenza sul tema nella quale, tra le altre web miglioreranno la capacità di includere
argomentazioni, attaccò alcuni miti riguardan- strutture semantiche in documenti, e creare
ti il web semantico, quali per esempio che il vocabolari strutturati e ontologie atti a defini-
web semantico riguarda principalmente docu- re termini, concetti e relazioni. Questo insie-
menti testuali annotati manualmente o che me di caratteristiche permetterà miglioramen-
richiede un’unica ontologia che deve essere ti di grande portata nella visibilità e nello

HTML. HyperText Mark-Up quale genera la pagina che viene Associa diverse informazioni con
Language, linguaggio di marcatu- visualizzata sullo schermo del nomi di dominio assegnati alle
ra per ipertesti, è un linguaggio di computer; descrive il contenuto, diverse risorse. Traduce nomi di
formattazione (non di program- testuale e non, di una pagina web. dominio comprensibili in lin-
mazione) usato per descrivere i DNS. Acronimo per Domain guaggio umano in identificatori
documenti ipertestuali disponibili Name System, è un sistema di in codice binario associati con le
nel web. Tutti i siti web sono denominazione gerarchico per apparecchiature di rete, con lo
scritti in HTML, codice che viene computer, servizi o qualsiasi altra scopo di localizzare e indirizzare
letto ed elaborato dal browser, il risorsa presente su internet. questi device in tutto il mondo.
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sfruttamento delle informazioni, specialmen-


te nella capacità di sistemi d’interpretare
documenti e di fare inferenze e deduzioni sui
significati senza intervento umano. La visione
del web semantico si concretizzerà attraverso
molteplici passi evolutivi, e le iniziative su
scala di piccole-medie dimensioni rappresen-
teranno spesso i migliori punti di partenza”.
Si può verificare così che nel mondo della
ricerca c’è largo consenso che il Web 2.0 e il
web semantico (che alcuni denominano
impropriamente Web 3.0) sono complemen-
tari piuttosto che in competizione. Si può dire
che il Web 2.0 ha un basso livello di comples-
sità all’ingresso, cioè è facile cominciare a uti-
lizzarlo, ma ha anche un limite di sviluppo
assai basso: la tecnologia permette di fare certi
passi, piuttosto limitati, senza possibilità di
ampliamento. Il web semantico, invece, ha un

COMUNICAZIONE JUST IN TIME


livello elevato di complessità all’ingresso, che
si traduce in investimenti più elevati di start-
up, ma ha limiti assai più elevati, cioè si può
fare molto di più. Gartner propone di combi-
nare tecniche e tecnologie del web semantico
con quelle del Web 2.0, e prevede che si assi-
sterà a un percorso di crescita graduale dal 39

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


web attuale, con l’impiego di strumenti
semantici propri del Web 2.0, di basso livello,
ma facili da utilizzare, fino all’impiego di tec-
niche e tecnologie più complesse, più costose,
ma con ritorni molto più elevati. Tale ipotesi
potrebbe rivelarsi inesatta per difetto qualora
si verificassero dei salti tecnologici di partico-
lare pervasività e si assistesse alla diffusione
molto rapida di banda larga di alto livello in
molti Paesi:100 Mbit/s o più alle case e 10-
100 Gbit/s per i network fondamentali.

XML. L’eXtensible Markup scopo ben diverso: mentre il WIFI. Abbreviazione di


Language, linguaggio di marca- primo è un insieme di tag, creati Wireless Fidelity, indica uno
tura estensibile, è un metalin- principalmente per la descrizione standard di tecnologia di tele-
guaggio creato nel 1998 e gesti- e la formattazione di pagine web comunicazioni per computer,
to dal World Wide Web e, più in generale, di ipertesti, il personal digital assistant, stam-
Consortium (W3C) che permette secondo è un metalinguaggio panti, scanner, cellulari, ecc.,
di definire la grammatica di utilizzato per creare nuovi lin- che possono collegarsi a reti
diversi linguaggi specifici derivati. guaggi, atti a descrivere docu- locali senza fili ed è interopera-
Rispetto all’Html, l’Xml ha uno menti strutturati. bile su diversi sistemi e prodotti
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5.1. Salti pervasivi

I
l lancio quasi contemporaneo in settem- del settore tradizionale della telefonia cellula-
bre-ottobre dei cellulari da parte di re. Microsoft opera nel settore dei sistemi
Google insieme a T-Mobile - il Google- operativi e del software. Google è una new
phone - e di Nokia può essere considerato entry, anche se i piani di lancio per il cellulare
come possibile salto di amplissima portata, sono noti dall’inizio del 2006, così come
non soltanto tecnologico quanto di adozione quelli del sistema operativo open source
sempre più importante della tecnologia Android. Queste tre società hanno come
touch-screen, e di altre tecnologie, in molti punto comune di riferimento l’iPhone di
devices e particolarmente nei nuovi cellulari. Apple, che ha lanciato il suo cellulare da poco
Microsoft cerca di mantenere una posizione più di un anno, venendo dal settore dei com-
assai difficile sul mercato, continuando a puter e successivamente dei prodotti consu-
sostenere Windows Mobile Operating mer. Con oltre il 40%, Nokia domina il mer-
System, il proprio sistema operativo per cellu- cato mondiale dei cellulari e ha una forte pre-
lari. Questi device sono indicati come “smar- senza in quello degli smartphone; nell’estate
tphones”, cellulari che integrano l’utilizzo di 2008 ha accentuato la sua posizione con l’ac-
COMUNICAZIONE JUST IN TIME

internet in mobilità. Il diffondersi di questi quisizione di Symbian, di cui utilizzava già il


cellulari e la concorrenza che si annuncia per sistema operativo. Sul fronte degli smartpho-
i servizi che diventeranno man mano disponi- ne, Nokia deve però competere anche con
bili porteranno a cambiamenti rilevanti nel- Rim, che ha annunciato a luglio di voler
l’utilizzo di internet e nei comportamenti entrare nel mercato consumer con un model-
degli utilizzatori; anche i social network tro- lo simile a quelli venduti dalla concorrenza,
40 veranno nuove aree di applicazione. pur mantenendo la propria posizione focaliz-
Questi nuovi smartphones incorporano la tec- zata sul settore business con il BlackBerry.
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

nologia touch-screen, già utilizzata da anni in Nokia ha dichiarato di essere intenzionata a


vari contesti; ma la presentazione di Jeff Han offrire a titolo gratuito ad altri costruttori la
a TED 2006 e poi l’arrivo dell’iPhone hanno licenza d’uso di Symbian e ritiene che gli svi-
provocato numerose reazioni a catena e la tec- luppatori di applicazioni ne creeranno un’am-
nologia è stata applicata da altri costruttori in pia varietà, includendo non solo applicazioni
ambiti quali la telefonia mobile. Touch-scre- di “lavoro”, ma anche applicazioni per l’enter-
en, tastiera estraibile e schermo di maggiori tainment e specialmente giochi, che rappre-
dimensioni facilitano notevolmente l’utilizzo sentano già attualmente revenues notevoli per
di questi cellulari, favorendone la penetrazio- gli operatori di telefonia mobile e per le socie-
ne sul mercato. Delle tre, solo Nokia fa parte tà di software.

di diversi costruttori, tanto in in collegamento con il device e con maggiore velocità di tra-
case e uffici (creando network utilizzato. smissione dati, fino a 30-50
locali senza fili) che in mobilità. WIMAX. Il Worldwide Mbit/s; distanze e velocità
La comunicazione viene effet- Interoperability for Microwave variano a seconda delle condi-
tuata mediante un collegamen- Access, è una tecnologia che zioni ambientali.
to internet via rete cablata fino consente l’accesso a reti di tele- Può essere utilizzato per forni-
a punti - detti access point o comunicazioni a banda larga e re accesso ad alta velocità a
hot spot - dotati di antenna che senza fili. Estende reti Wifi su utenti che non potrebbero
trasmettono e ricevono i segnali distanze fino anche a 30-50 km. essere raggiunti da reti cablate
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Mentre Apple e Microsoft perseguono la stra-


da del sistema operativo proprietario, è
importante sottolineare la scelta di Google di
utilizzare un sistema operativo open source.
Questo è solo agli stadi iniziali di sviluppo ed
è sviluppato sotto l’egida della Open Handset
Alliance, un gruppo di più di 30 società che
include Motorola, Qualcomm, Htc e T-
Mobile. La scelta può essere meglio intesa sia
“leggendo” la storia di Google che tenendo
conto di quanto detto sopra a proposito di
applicazioni in ambito Web semantico: web
services e comunicazioni interoperabili tra
computer e cellulare (esempio di continuum
comunicativo) potrebbero svilupparsi forte-
mente attorno a piattaforme open source
piuttosto che essere costruiti su piattaforme
proprietarie: la concorrenza diventerebbe
molto più ampia con notevoli differenziazio-

COMUNICAZIONE JUST IN TIME


ni. Google ha indicato chiaramente l’inten-
zione di estendere al cellulare il proprio
modello economico, che ha avuto così tanto
successo sul Web: i revenue verranno dall’in-
tegrazione di servizi, quali Gmail e Google
Maps, negli smartphone che utilizzeranno
Android; queste integrazioni permetteranno 41

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


poi di vendere spazi pubblicitari a quelle
società che vogliono arrivare a comunicare
con target ben definiti, con la possibilità di
accesso tanto in situazione statica che in
mobilità.
Va considerato inoltre un elemento passato
quasi inosservato: le caratteristiche tecniche
contenute nella sottomissione di una richie-
sta di patent nel 2008 da parte di Google. Il
documento è intitolato “Sistemi e metodi di
comunicazione flessibili” e descrive un siste-

a banda larga (rete Adsl o a do collegamenti su vaste aree seconda dei paesi e dei provi-
larghissima banda fino alla sta- rurali e montane. der. Non utilizza necessaria-
zione base, anche assai distan- ADSL. Acronimo per mente la fibra ottica: i dati
te dall’utente, poi collegamen- Asymmetric Digital Subscriber possono essere trasmessi anche
to wireless con Wimax). Line, può arrivare anche fino a via cavo telefonico in rame con
Questo tipo di connessione 100 Mbt/s (per es. in opportuni algoritmi, router e
misto può contribuire a dimi- Olanda), ma di norma è di apparecchi specifici di ricezio-
nuire fortemente il digital qualche Mbit/s; l’offerta di ne-trasmissione.
divide territoriale, permetten- prezzi è assai diversificata a
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ma mediante il quale un device in mobilità to immediato, in mobilità - se l’utilizzatore


può monitorare e selezionare automatica- decide di comprare un certo prodotto o ser-
mente il network wireless disponibile e vizio, il cui codice identificativo e prezzo
instradare su questo il traffico voce, audio, siano riconosciuti dal suo cellulare mediante
immagini fisse, video e dati, decidendo in Nfc, può semplicemente autorizzarne l’ac-
funzione di quale connessione sia meno quisto con il cellulare e la somma pagata verrà
costosa in un dato istante e in un dato luogo. trasferita direttamente dal conto corrente o
La richiesta di patent descrive come poten- carta di credito dell’utilizzatore al conto cor-
ziali sistemi di comunicazione i cellulari e le rente del venditore.
infrastrutture Wifi e Wimax, con tutti gli La situazione che si sta venendo a creare è
aspetti tecnici sottostanti non visibili per il fortemente competitiva e tocca le radici stes-
fruitore/utilizzatore. Un esempio di applica- se dei device, il sistema operativo; si prevede
zione di questo tipo può essere l’utilizzo di che porterà ad una notevole espansione e
un cellulare che funziona in connessione con varietà di applicazioni fortemente improntate
un network Wifi in casa o in ufficio, poi la a web service di alto livello, oltre a prezzi più
connessione può passare senza discontinuità contenuti sul medio periodo, tanto per i cel-
all’esterno su uno hotspot Wifi o Wimax, lulari che per i costi associati all’utilizzo degli
oppure su un network di telefonia mobile. applicativi.
Un altro esempio può essere la scelta auto- D’altra parte questi potenziali utilizzi presup-
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matica del network per mantenere la connes- pongono una connettività pervasiva nell’am-
sione in modo continuo quando l’utilizzato- biente, che però incontra diversi ostacoli,
re si muove tra superficie e sotterranei (per legati ai posizionamenti degli operatori nei
es. metropolitana) e/o a velocità elevate vari paesi, a volte assai difficili da superare.
(visione di video in mobilità). In un certo senso, sembrano riaprirsi i giochi
Nokia ha cominciato a integrare in alcuni nel settore della telefonia mobile, con idee
42 modelli la tecnologia Near Field Commu- innovative, largamente basate su tematiche di
NÒVA24 REVIEW Novembre/2008

nication, che può diventare un forte concor- web service e di convergenza tanto tecnologi-
rente, e forse sostituirla nel tempo, della tecno- ca che di contenuti. E’ un altro tassello verso
logia Rfid per il riconoscimento d’informazio- il futuro web, anche perché la comunicazione
ni a brevi distanze (qualche centimetro). in mobilità richiede(rà) sempre più strumenti
Queste tecnologie possono essere largamente e metodologie proprie del web semantico e di
utilizzate nei supermercati o in altre zone d’ac- applicazioni avanzate che permettano un con-
quisto o nelle case (per es. all’interno di frigo- tinuum comunicativo nel quale il contatto,
riferi per tenere sotto controllo lo stato dei mediato dalle interfacce e dalle tecnologie, tra
prodotti) per classificare e riconoscere diverse fruitore/utilizzatore/consumatore e conte-
caratteristiche di una data merce (data e luogo nuti è/sarà sempre più trasparente, mentre la
di fabbricazione, data limite di vendita, data di tecnologia diventa/diventerà sempre più
scadenza, prezzo, ecc.). Le informazioni che embedded. In molti settori della ricerca può
possono essere codificate con Rfid sono molto essere chiaramente percepito un vasto movi-
più numerose di quelle disponibili con il codi- mento che tende a far sparire microprocessori
ce a barre. Un utilizzo molto importante è e computer nel background. In questo conte-
connesso alla gestione automatica o semi- sto una delle aree di ricerca più intensa è quel-
automatica degli stock, con diminuzione note- la relativa allo sviluppo di “interfacce portabi-
vole dei costi derivanti dall’immobilizzo ecces- li”: il fruitore non sceglierà solo i contenuti (i
sivo delle merci prima della vendita. documenti), ma vorrà sempre più poterli sce-
La tecnologia Nfc, particolarmente utile in gliere e utilizzare accedendovi mediante inter-
mobilità, è parzialmente simile all’Rfid per facce che può trasferire (o trovare già embed-
certi utilizzi, ma è prevista per essere integra- ded) sui diversi device di cui si serve. Questo
ta nel cellulare e in più permette il pagamen- aspetto ha notevoli conseguenze comporta-
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mentali poiché, tra l’altro, abbassa il livello di


tensione cognitiva dedicata all’interfaccia,
liberandola per il “lavoro”.
Se la grande maggioranza dei cellulari, anche
smartphone, include attualmente schermi
Lcd di piccole dimensioni, quasi tutti i
modelli costruiti da Samsung e molti di quel-
li proposti da Sony-Ericsson presentano uno
schermo di tipologia Oled, molto innovativa,
a bassissimi consumi (quindi durata molto
più lunga della carica della batteria), e ad
altissima risoluzione (molecolare). Gli scher-
mi Oled sembrano essere destinati a sostitui-
re nel tempo le tipologie Lcd e plasma, ma
presentano una serie di difetti intrinseci alle
tecnologie.
Gli schermi Oled sono ancora costosi, ma
offrono numerosi vantaggi e non c’è un limi-

COMUNICAZIONE JUST IN TIME


( Sono ormai a portata di mano infrastrutture
di reti ad altissima velocità, del tutto interoperabili,
che permetteranno una connettività diffusa
e di grande valore aggiunto per gli utenti,
) 43

NÒVA24 REVIEW Novembre/2008


un "communication continuum"

te teorico alla loro dimensione; d’altra parte


gli strati di molecole che costituiscono questi
schermi possono essere “spalmati” su super-
fici sottilissime di alluminio o plastica, che li
può rendere pieghevoli e arrotolabili.
Quando, entro due-tre anni, i costi di produ-
zione cominceranno a diminuire in modo
apprezzabile e le diverse opzioni tecnologi-
che si saranno stabilizzate, diverse ricerche
indicano che questi schermi potranno trovare
un mercato molto ampio nel settore della
telefonia mobile perché l’utilizzatore potrà
acquistare lo schermo Oled delle dimensioni
che preferirà e lo potrà connettere al cellulare
a seconda delle necessità, avendo quindi la
scelta tra schermo di piccole dimensioni,
embedded, e schermo di maggiori dimensio-
ni, con collegamento esterno. Se si immagina
una connettività mista cablata e wireless inte-
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roperabile e ad altissima velocità, si può pen- l’aver messo a punto il software applicativo
sare al cellulare come strumento fondamenta- strategicamente così tardi nella campagna
le e centrale per la comunicazione d’impor- impedirà a McCain di ricorrere a metodi
tanza crescente. Con la possibilità di connet- simili. Raven Zachary, uno dei co-sviluppato-
tere schermi anche di grandi dimensioni, il ri dell’applicazione commenta così:
cellulare potrà diventare uno strumento di “L’iPhone è solo una delle piattaforme di
ricezione d’informazioni ad altissime densità telefonia mobile attualmente disponibili, e vi
di dati che potranno essere visionate contem- sono milioni di potenziali votanti che non
poraneamente anche da più persone, in hanno l’iPhone. Ma siamo soltanto all’inizio
mobilità. di una nuova ondata delle tecnologie per la
Infine, a titolo di esempio sul campo, il livel- mobilità e, con la campagna di Obama, stia-
lo di penetrazione e di utilità per emittente e mo osservando come il candidato utilizza
ricevente, che poi diventa a sua volta emitten- questa tecnologia. In futuro, queste modalità
te, dell’utilizzo dei cellulari smartphone si diventeranno la norma”.
può considerare come sta operando da fine Quanto è stato messo in campo non era mai
settembre il candidato alla presidenza degli stato utilizzato prima d’ora, né da uomini
Stati Uniti, il senatore Barack Obama. Come politici né in altri ambiti. Obama aveva già
legge nel reportage di Maggie Shiels dalla dato prova delle sue capacità d’interpretare
Silicon Valley per la Bbc, da metà settembre possibili utilizzi delle tecnologie disponibili
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l’organizzazione del candidato democratico quando annunciò la sua scelta del candidato
ha messo tutto in moto per convertire alla vice-presidenza, Joe Biden, inviando un
l’iPhone in uno strumento di reclutamento sms, fatto che fu riportato con grande evi-
politico mediante un’applicazione la cui fina- denza da tutti i media. Al di là dell’utilizzo
lità è di portare le persone a votare. Il softwa- del cellulare, tanto Obama che McCain
re include, tra le altre funzionalità, un’opzio- hanno agito via internet per la raccolta di
44 ne “Call friends” che permette di attivare e fondi, con messaggi di tipo pubblicitario
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organizzare i contatti, soprattutto negli stati inviati su YouTube o Facebook per attirare
nei quali il voto è ancora indeciso. Sul blog di l’attenzione di chi frequenta i social net-
Obama si può leggere: ”Questo strumento è works, che costituisce in gran parte un parti-
concepito per aiutarti a coinvolgerti più colare potenziale di neoelettori; tuttavia la
direttamente nella nostra campagna per cam- campagna di Obama in questo senso è stata
biare il paese”. Maggie Shiels sottolinea che molto più capillare e consona alla natura
l’applicazione è stata sviluppata in meno di intrinseca della rete, con l’attenzione presta-
tre settimane da un gruppo di volontari e par- ta alla raccolta anche di piccole somme, che
ticolare attenzione è stata posta per protegge- hanno finito per raggiungere l’ammontare
re la privacy tanto delle persone che fanno i più elevato di contributi in una campagna
contatti che per quelle contattate. Inoltre, presidenziale americana.

5.2. L’altissima velocità

L
a banda larga è oggetto di numerosi cazioni, al loro utilizzo e alle conseguenze
documenti pubblicati negli ultimi cin- economiche e sociali che ne derivano. I para-
que-sei anni, ma in realtà con questa metri che differenziano i due approcci sono la
singola espressione s’intendono due approcci velocità delle trasmissioni dei dati e la tipolo-
profondamente diversi ai network di comuni- gia del cablaggio (doppino telefonico tradi-
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zionale in rame o fibra ottica). non può avere accesso. Anche in paesi come
Da una parte, la banda larga è intesa come Germania e Italia, nei quali si verifica un
un’infrastruttura che permette trasmissioni incremento notevole, più del 12% delle abita-
alla velocità di alcuni Mbit/s, tipicamente zioni non può avere accesso. Le reti ad alta
con la tecnologia Adsl, d’altra parte per tra- velocità sono uno dei punti di passaggio
smissioni a banda larga s’intendono network obbligato nella costruzione della Società
in grado di trasmettere dati ad altissima velo- dell’Informazione e costituiscono uno degli
cità, dell’ordine dei Gbit/s (superfast broad- elementi centrali nel piano iEurope 2010. Se
band). La prima tipologia utilizza principal- esaminiamo le prospettive di sviluppo della
mente delle connessioni mediante doppino banda larga ad altissima velocità, Corea del
telefonico, con distribuzione dei segnali, Sud e Giappone hanno già preso tutte le deci-
device di accesso e software di gestione delle sioni necessarie per poter beneficiare in tempi
trasmissioni specifici. La seconda tecnologia brevi di queste tipologie di rete e di trasmis-
può essere abilitata soltanto con la posa di reti sione dati fino alle case e agli uffici. Negli
in fibra ottica. Sono possibili anche infrastrut- Stati Uniti, Internet-2 a 10 Gbit/s esiste da
ture parzialmente cablate in fibra e poi con oltre un decennio e da più di due anni è ini-
doppino in rame per il collegamento finale ziato il deployment della nuova rete nota
all’utilizzatore. Attualmente, nella maggio- come National LambdaRail (18), a 100
ranza dei paesi, l’accento è posto sulla diffu- Gbit/s, che collega i principali centri di ricer-

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sione della banda larga del primo tipo. ca pubblici e privati, università e istituzioni.
Le questioni relative ai due tipi di tecnologie Come esempio dei dibattiti che toccano que-
vanno ben oltre gli aspetti e le considerazioni sta tipologia di rete, tra i paesi europei, pos-
d’ordine puramente tecnico e tecnologico: il siamo prendere in considerazione il caso della
dibattito è implicitamente un dibattito sulle Gran Bretagna, molto più avanti degli altri
relazioni tra investimenti in nuove tecnologie nel processo decisionale per le infrastrutture
di trasmissione, creazione di nuovi contenuti di rete in fibra ottica. Ofcom, l’Authority 45

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e sviluppo economico, con i ritorni che si delle Comunicazioni, sta completando le
possono attendere dalla messa in opera di consultazioni con tutti i settori interessati per
questi nuovi networks. Le decisioni che definire da una parte la costruzione delle
saranno prese dai vari paesi a livello governa- nuove linee principali e degli snodi, d’altra
tivo, dall’industria delle telecom e dagli altri parte l’ampiezza di banda e la velocità di tra-
stakeholder coinvolti nel processo di muta- smissione per il collegamento tra snodi e ulti-
mento verso alte velocità di trasmissione ma destinazione, anche per case e piccole-
avranno profonde ramificazioni negli utilizzi medie imprese. Il primo obiettivo, o piutto-
della rete e nelle possibilità di sviluppo eco- sto compito, di Ofcom è di assicurare piena
nomico. trasparenza e un alto livello di fiducia sul
L’attenzione della Commissione europeaper futuro ambito di regolamentazioni riguar-
la banda larga, anche per connessioni di tipo dante reti a banda larga ad altissima velocità,
Adsl, è stato costante dal 2003 in poi. Dai proponendo e conducendo consultazioni,
dati risulta che, tra il 2003 e il 2007, l’utiliz- che inoltre tracciano le grandi linee delle pro-
zo della banda larga è triplicato, per arrivare poste di Ofcom sul potenziale ruolo del set-
al 36% delle abitazioni, con un incremento tore pubblico nell’intraprendere nuovi inve-
annuo di circa il 20%. Tuttavia, anche a fron- stimenti, concentrandoli su quelle località
te di questa crescita generalizzata sull’insieme dove le forze di mercato saranno meno pre-
del territorio europeo, permangono differen- senti nella costruzione di nuovi networks.
ze molto forti tra i diversi stati membri. In A settembre Ofcom ha pubblicato delle pro-
Danimarca, Belgio, Lussemburgo il 100% poste coordinate per incoraggiare gli investi-
della popolazione può accedere a connessioni menti e allargare la concorrenza in modo tale
a banda larga; in Romania invece più del 60% da poter portare banda larga ad altissima
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velocità alle case e a tutti i settori del com- rispetto ai vantaggi derivanti dall’utilizzo di
mercio e delle istituzioni in Gran Bretagna il tali connessioni. Se i costi associati alla prima
più rapidamente possibile. Le proposte sono opzione vengono suddivisi tenendo conto
costruite con lo scopo preciso di rimuovere delle densità geografica di case e uffici, porta-
barriere agli investimenti e assicurare una re la fibra al primo 58% delle case costerebbe
forte concorrenza in modo tale da offrire ai circa 1,9 miliardi di sterline, portarla al secon-
consumatori la più ampia scelta possibile nel do 26% costerebbe circa 1,4 miliardi e il col-
mercato della banda larga ad altissima veloci- legamento dell’ultimo 16% costerebbe £ 1,8
tà e dei servizi che potranno essere resi dispo- miliardi. I parametri di costo possono essere
nibili. Sono in discussione due opzioni prin- ripresi in gran parte dei Paesi europei, dove la
cipali con costi assai diversi e la scelta è assai questione del cablaggio delle aree rurali e
complessa: montane si ripresenta in varie istanze e si deve
1) Con la prima opzione si porterebbe la rete considerare che pochi paesi dell’Europa con-
in fibra ottica fino ad un’unica unità di sud- tinentale posseggono un’infrastruttura di
divisione e scambio per ogni casa o ufficio, cablaggio in rame di alta qualità, che permet-
a livello stradale, per poi separare le linee e terebbe di scegliere la prima opzione britan-
mantenere il cablaggio in doppino di rame nica per fare il grande salto qualitativo verso
fino alla destinazione finale: il costo potreb- la banda larga ad altissima velocità diffusa su
be essere di circa 5,1 miliardi di sterline. Si tutto un paese e su tutta l’Europa.
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stima che la scelta di questa opzione per- La Francia è l’altro paese europeo nel quale il
metterebbe connessioni alla velocità di 30 dibattito a proposito della banda larga è
fino a 100 Mbit/s. Tuttavia la qualità del molto intenso. Per la creazione delle reti a
cablaggio esistente, in rame, varia moltissi- banda larga per le telecomunicazioni si assiste
mo da zona a zona, e certe velocità non a movimenti importanti nella direzione delle
potrebbero mai essere raggiunte se non con nuove infrastrutture, con l’accordo raggiunto
46 un nuovo cablaggio. da due dei maggiori operatori - Orange e Sfr-
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2) La seconda opzione, che ha due varianti e Neuf Cegetel -, tradizionalmente portati ad


che consiste nel portare connessioni ad una fortissima concorrenza tra di loro, di tro-
altissima velocità mediante fibra ottica a vare un terreno d’intesa per cablare insieme
tutte le case e uffici, potrebbe costare fino in fibra l’intero paese, anche in assenza di una
a 28,8 miliardi di sterline: quadro di regole preciso. L’accordo è aperto
in una variante, del costo stimato a 25,5 miliar- agli altri operatori, qualora decidessero di
di, si tratterebbe di servire un numero ridotto partecipare all’investimento. L’opzione scelta
di abitazioni o di piccoli uffici con una singola da Orange e Sfr è di cablare individualmente
linea condivisa in fibra a 2,5 Gbit/s; nell’altra in fibra tutte le abitazioni, fino ai piani, ma
variante ogni unità abitativa o ufficio sarebbe all’esterno delle unità abitative, mediante la
servito da una singola linea in fibra, con una creazione di una società unica, che noleggerà
velocità di connessione fino a 1 Gbit/s; il le linee ad altri operatori, che s’incaricheran-
costo potrebbe raggiungere 28,8 miliardi. no a loro volta della connessione all’utente
Uno dei problemi di fondo riguarda conside- finale. Tuttavia l’accordo tra le due società è
razioni su un possibile incremento del digital considerato da altri operatori e provider, ma
divide tra zone urbane e zone rurali, se si anche da numerosi commentatori, come un
cablasse in un modo piuttosto che in un altro, tentativo da parte di Sfr e Orange di occupa-
ma il costo più basso per il cablaggio in fibra re completamente il terreno della banda larga
ottica è molto più elevato di quanto sia già ad altissima velocità e di mettere l’organismo
stato speso dalle società di telecomunicazioni di regolamentazione di fronte al fatto com-
per il cablaggio esistente della Gran Bretagna piuto; è sottolineato anche il tentativo di
e il costo di portare la fibra fino alle più isola- chiusura dell’operazione rispetto ad un mer-
te comunità rurali sarebbe sproporzionato cato che deve essere aperto e concorrenziale.
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Ma nella maggioranza degli altri Paesi euro- zi dei consumatori”. Il rapporto del Ftth
pei la questione della banda larga ad altissima Council Europe indica chiaramente che, in
velocità e dei vantaggi economici e struttura- Europa, le velocità della banda larga stanno
li che ne deriverebbero è spesso ignorata aumentando del 50% e più all’anno, che l’uti-
completamente o dibattuta in modo opaco, e lizzo di banda larga per utilizzatore di alto
non si tiene conto neppure di quanto sta livello e per casa sta aumentando al ritmo del
facendo da diversi anni la Commissione 20% annuo, e che la banda larga che raggiun-
Europea, anche mediante l’organismo Ftth ge case atte ad essere collegate secondo le
Council Europe (Fiber To the Home). modalità di FTTH fanno muovere traffico di
Secondo un rapporto (luglio 2008) migliora- dati di tutti i tipi più di tre volte superiore
menti sostanziali della velocità della connetti- all’Adsl di due-tre anni fa.
vità a banda larga stanno già avendo un Nel dibattito riguardante la banda larga entra
impatto chiaramente percettibile sull’utilizzo anche un’altra tecnologia, questa volta wire-
di banda da parte dei consumatori. In assen- less, che potrebbe contribuire a risolvere,
za di ricerche precedenti di portata europea, almeno in gran parte, alcune delle problemati-
è molto probabile che la ricerca condotta da che indicate sopra per quanto concerne i costi
Ventura Team sia la prima a sottoporre a test di cablare interamente un paese - e l’Europa -
rigoroso l’ipotesi della cosiddetta Legge di e il pericolo di creare delle zone a due veloci-
Nielsen riguardante l’ampiezza di banda di tà, con conseguente apparizione o incremento

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Internet rispetto ai modelli verificati in del digital divide. La tecnologia nota come
Europa di utilizzo di fibra e di Adsl. Wimax permette velocità di trasmissione dati
Presentando il rapporto Joeri Van Bogaert, assai elevate - fino ad un massimo di 54 Mbit/s
presidente di Ftth Council Europe, ha spie- - e la connettività è assicurata da un numero
gato: “Conosciamo la legge di Moore relati- limitato di antenne, poiché le trasmissioni pos-
va ai computer; la legge di Nielsen propone sono essere stabilite e mantenute in zone con
un approccio simile per misurare la larghezza raggio utile fino a circa 30 km. Se la tecnologia 47

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di banda di Internet. Mentre Moore prevede è stata messa a punto principalmente per essere
che la potenza di calcolo aumenti del 60% utilizzata da computer in mobilità, la diffusione
all’anno, Nielsen dice che la larghezza di degli smartphone, che offrono anche l’accesso
banda disponibile a un high-end user aumen- a internet, ne estende l’utilizzo in modo molto
ta del 50% l’anno. Per la prima volta abbiamo notevole. Il costo delle infrastrutture Wimax è
voluto sapere se questo aumento di disponi- nettamente inferiore al costo della posa della
bilità di linee e connessioni ad alta velocità sia fibra ottica, e questa riduzione di costi è parti-
reale e sia collegato alla domanda e agli utiliz- colarmente percepibile quando si prendono in
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considerazione località isolate o poco popolate, complemento e un integratore per la diffusione


o laddove il territorio è particolarmente acci- della banda larga, piuttosto che come un con-
dentato. Wimax è considerato sempre più un corrente di altre tecnologie.

6. Nuove reti, nuovi usi


M
entre è iniziato in vari paesi il visualizzazione d’immagini ad alta densità o
deployment di network di tipo per la condivisione di esperienze e di ricerche
Wimax, negli ambiti della ricerca in chimica molecolare o fisica delle particelle,
avanzata sulle telecomunicazioni si sta met- o per centri di design industriale con unità
tendo a punto un insieme di tecnologie che suddivise, o per diffusione di immagini stereo-
permetteranno connessioni wireless a 10 o scopiche in vari ambiti, ecc.
anche a 20 Gbit/s. Questo è reso possibile da La ragione per la quale le frequenze millime-
tecnologie che stanno facendo diminuire in triche permettono trasmissioni di dati ad altis-
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modo drastico i costi dell’utilizzo di bande di sima velocità è che queste onde oscillano
frequenza molto elevate, con lunghezza molto più rapidamente; inoltre questa regio-
d’onda millimetrica o sub-millimetrica, finora ne dello spettro è quasi completamente libe-
inutilizzabili a causa degli enormi investimen- ra, e non ancora sottoposta a licenza; non è
ti necessari e dei costi delle apparecchiature. stata ancora sfruttata per ragioni di costi ele-
Mentre Wifi, Wimax e le reti wireless della vatissimi delle apparecchiature necessarie per
telefonia mobile operano a frequenze com- generare segnali di questo tipo, codificarli
48 prese tra 2,4 e 5,0 GigaHertz, le tecnologie all’invio e poi decodificarli a destinazione. I
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che possono sfruttare lunghezze d’onda mil- ricercatori della società Battelle hanno combi-
limetriche operano in una regione delle spet- nato l’utilizzo di elementi ottici con fasci
tro elettromagnetico compresa tra 60 e 100 laser, riuscendo ad ottenere risultati che sem-
GigaHertz. Dei test effettuati dai laboratori brano poter permettere la costruzione di
della società Battelle di Columbus, Ohio, apparecchiature in serie a costi che potrebbe-
nella primavera-estate del 2008, hanno per- ro essere competitivi rispetto alla costruzione
messo di verificare sul campo trasmissioni di di infrastrutture in fibra ottica, che rappresen-
dati punto a punto a velocità di 10,6 Gbit/s ta attualmente l’unica possibilità per trasmet-
e in situazioni simulate anche a 20 Gbit/s. tere dati a velocità dell’ordine dei Gbit/s.
Questi studi sono effettuati non soltanto per Da questo quadro a proposito delle opzioni e
trovare alternative economicamente valide alla alternative della banda larga, intesa nelle
posa di fibra ottica per trasmissioni ad altissima diverse modalità descritte, emerge la prospet-
velocità, ma anche per permettere trasmissioni tiva di poter avere disponibili in un futuro
ad alta densità di dati in tempi brevissimi in non lontano - si potrebbe ipotizzare tra 3-5
situazioni d’emergenza (disastri, terremoti, anni - infrastrutture di reti ad altissima veloci-
gravi incidenti), fornendo la possibilità di met- tà, cablate, wireless e miste, che siano comple-
tere in opera dei collegamenti temporanei, ad tamente interoperabili, in modo tale da poter
hoc, molto rapidamente. Altre applicazioni effettuare scelte economicamente sostenibili
riguardano la possibilità di trasmettere video per una connettività diffusa e di grande valo-
ad alta definizione non compresso tra punti re aggiunto cumulato per gli utilizzatori, rea-
relativamente vicini (per es. su un campus), lizzando così in parte quel “Communication
oppure di collegare direttamente apparecchia- Continuum” di cui avevamo già parlato
ture di diagnosi con medici a distanza per (Nòva24Review, febbraio 2007).

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