Sei sulla pagina 1di 3

VAnITy donT worry

Il set della serie Tv Havan (Sacrificio nel fuoco), in lavorazione in uno degli studi di Film City, a Mumbai. Sotto, linviato Andrea Scarpa con la protagonista Shrenu Parikh, 22 anni.

A Mumbai girano 1.300 film lanno: Vuoi che non riesca a infilarmi in uno come comparsa?. cominciata cos, con una sfida al direttore, lavventura del nostro inviato nel cinema indiano. Che in una settimana, dopo svariati rifiuti, ha trovato una parte. Scritta apposta per lui
Di anDrea scarpa FOTO giuliO mazzarini

MISSIon inbo llywood

Milano, 3 novembre, gioved. Dopo aver letto lennesimo articolo di giornale sulla gigantesca produzione cinematografica di Bollywood, mi alzo dalla sedia, percorro i 68 passi che separano la mia scrivania da quella del direttore di Vanity Fair, e gli propongo un patto: Con tutti i film che girano in India, che ne pensi se mi infiltro come comparsa? Dammi una settimana: vado, torno, e racconto come andata. Mumbai, 13 novembre, domenica. Atterro nella citt che fino al 1995, quando tornata al nome precoloniale, tutti conoscevano come Bombay. Bollywood parola nata dalla fusione tra Hollywood e, appunto, Bombay la sua enorme industria cinematografica, e io ho sei giorni di tempo, dal 14 al 19, per conquistarla. Senza aver mai recitato prima, senza mai essere stato da quelle parti, senza dire di essere un giornalista. E senza agganci, solo un aiuto: Marco Zolli, trentottenne professore universitario di hindi alla Ca Foscari di Venezia, e fondatoredirettore del Centro Risorse India (www. cr-india.it) di Varanasi, lantica Benares, 1.600 chilometri a nord di Mumbai. Da 20 anni passa 6 mesi lanno in India, e mi dice di non preoccuparmi: Non so come, ma ce la farai. Qui tutto possibile. LIndia il primo Paese al mondo per film prodotti in un anno, in media 1.300 (contro i 141 in Italia, nel 2010), e anche se tutti passano per Made in Bollywood, in realt lo sono solo quelli in lingua hindi, pi o meno 300, i pi popolari a livello nazionale. Gli altri vengono girati in uno dei 22 idiomi regionali. La mia missione comincia di fronte al mare, al Gateway of India, larco che nel 1924 celebr il potere coloniale britannico, e che oggi uno dei posti di ritrovo pi affollati, dove pare che i reclutatori di comparse ogni tanto vengano a pescare facce occidentali. Ma capisco subito che non sar una passeggiata: il tipo che vende mazzolini di fiori bianchi e verdi dice che lui gli acchiappacomparse non li ha mai visti, quello con gli accendini e le statuette di Ganesh (la divinit

la storica sala cinematografica Alfred Talkies, nel quartiere a luci rosse di Mumbai.

con il viso delefante che porta benessere to dora al telefono dice che la persona e ricchezza) mi spiega che vengono ogni giusta passer l nel pomeriggio: Tuttanto, il ragazzo con il banchetto dellac- to a posto, farai il tuo film. Allora fisqua e della menta dice che devo pazien- sata per lappuntamento non si presentetare: prima o poi qualcuno passer. Ma il r n lui n il tipo che doveva sistemare caldo umido 25 gradi in pi che a Mila- ogni cosa. Cos perdo due giorni fra mezze prono mi stende. Dappertutto a Mumbai incombono i messe, telefonate interminabili, appuntamanifesti dei film interpretati dalle star menti rinviati allultimo momento. Dopi amate. Ricchi e poveri ne sono ap- po aver visto un dpliant su un palo della passionati: nel 2009 i ricavi sono stati pa- luce, contatto anche una scuola di recitari a 2,9 miliardi di dollari, grazie ai 3 mi- zione, ma ne sanno meno di me. liardi di biglietti in America sono meno La sera, intanto, vado in un disco-bar di della met venduti nei 10 mila cinema Marine Drive dove tutto dallarredadel Paese aperti ogni giorno dalle 12 a mento allabbigliamento dei giovani rimezzanotte; la quota di mercato dei film flette la nuova realt di un Paese dal pil in crescita quasi dell8 per cento. Con Zolamericani del 4 per cento. Dopo che mi ha visto respingere diver- li siamo stati invitati da Nicoletta, pierre se offerte di hashish e marijuana, un vec- romana da 5 anni a Mumbai. E lei si offre chietto sorridente mi suggerisce di anda- di portarmi, il pomeriggio del giorno dore a chiedere allHotel Prosessor. Che po, sul set di Jannat 2, dove recita il suo a due passi dal Taj Mahal, lalbergo pi amico Randeep Hooda, uno degli attori lussuoso della citt, colpito nel 2008 da di Monsoon Wedding, il film di Mira Nair un sanguinoso attentato dei terroristi isla- che nel 2001 vinse il Leone dOro a Vemici, ma non potrebbe essere pi diver- nezia. Ma quello cinema dautore, che so: una bettola, con tanto di topo. Il in India quasi clandestino. A Bollywoportiere, Mohamed, dice che solo un pa- od funzionano storie semplici, a base io di volte lanno passa qualcuno in cerca damore, onore, valori familiari e religiodi occidentali un po fatti: meglio an- si. Tutto deve essere chiaro e riconoscibidare al Leopolds Caf, sempre pieno di le: i buoni da una parte, i cattivi dallalstranieri, bench anchesso bersaglio dei tra. E ovviamente, visto che un film dufanatici religiosi (le pareti e gli specchi ra sempre tre ore, devono esserci almeno sono crivellati dalle pallottole). Uno dei quattro o cinque canzoni con balletto. camerieri racconta che almeno una vol- Lindomani mattina, in attesa della visita a settimana, verso le 12, passa un tipo ta sul set, vado a vedere un film nello stodi nome Kiran che gestisce le comparse rico e popolarissimo cinema Alfred Talper le produzioni. Chiedo di avere il suo kies, a Falkland Road, la strada delle prostitute nepalesi. uno dei numero, gli telefono, gli lascio pochi in citt ad avere anil mio. Non mi richiamer, cora i pittori che dipinn passer. gono a mano i poster da Fuori, si offre di aiutaresporre. Alle 12, vicino mi il giovane venditore Il sITo dI VANITY FAIR allingresso, la polizia di ventagli di piume di solleva di peso il cadapavone. Dopo un quar-

VANITYFAIR.it le sAbATo 24 dIcembRe AlTRe FoTo dA

136

VANITY FAIR

04.01.2012

linviato di Vanity Fair recita sul set del film Ferrari Ki Sawaari. A sinistra, la protagonista deepika Padukone, 25 anni.

vere di un uomo che ha passato la notte per strada, e non si pi svegliato. La sala, piena di disoccupati che hanno pagato per ogni biglietto 20 rupie, meno di 25 centesimi, su due piani e tanto fatiscente quanto bella: i 700 sedili del 1930 sono in acciaio, legno e pelle. In cartellone c Ho dato a te il mio cuore. Fra i protagonisti anche Kabir Bedi, il nostro Sandokan. Il pubblico partecipa come fosse allo stadio: urla, ride, protesta. La trama un classico: un ragazzo e una ragazza si conoscono, si piacciono, si innamorano. Un gruppo di bulletti delluniversit la infastidisce, lui li picchia, il padre di lei nel frattempo ha combinato il matrimonio con un altro ragazzo, il padre di questultimo vuole addirittura fare fuori lintruso e poi tutto si mette a posto. Per gli stacchi musicali funziona quasi sempre cos: quando lui capisce che attratto da lei, allimprovviso si mette a ballare assieme a qualche amico nelle produzioni pi ricche, un esercito di amici ma quando capisce che innamorato si ritrova allimprovviso a cantare e danzare in montagna. Possibilmente in Svizzera: rende meglio lidea della purezza dei sentimenti. Jannat 2, sequel di una storia damore e gioco dazzardo, si gira in una vecchia casa coloniale dove stato ricostruito un commissariato. Sopra una sedia noto un altarino con il solito Ganesh. Quando un gruppo elettrogeno fa un gran botto, subito avvolto da una nuvola di fumo, nessuno si scompone. Sono tutti gentili, ma per me non c posto: troppo bianco per fare il poliziotto indiano. Decido di tentare il tutto per tutto: mi presento a Film City, la cittadella degli studios, fuori citt. Senza permesso, mi hanno suggerito di entrare con la scusa che devo ritirare le pellicole da un labo-

ratorio. Non funziona: mi bloccano subito. Aspetto un paio di ore davanti allentrata, sperando che accada qualcosa. A un certo punto vedo una specie di Rambo indiano con i capelli tinti di rosso, sui quarantanni. Mi dice che si chiama Vijay Saxena, fa il produttore, il regista e lattore di film dazione. Sembra un personaggio di Carlo Verdone, ma non mente: mi regala il dvd del suo ultimo film. Lo ringrazio e gli racconto che il mio sogno fare a tutti i costi la comparsa a Bollywood, per questo sono venuto dallItalia. Ride e se ne va. Qualche minuto pi tardi torna indietro: per 1.500 rupie, dice, la guardia mi far passare. fatta. Ho qualche ora, non di pi. Sul primo set in cui riesco a entrare stanno girando Non prendertela, rilassati, storia di incomprensioni tra figli e genitori. una produzione a basso costo: tutto un po sgangherato e il regista anche produttore, sceneggiatore e autore delle musiche. Oggi si gira una scena in macchina con i due fidanzati, anche qui non c posto per me. N c posto in Havan (Sacrificio nel fuoco), fortunata serie Tv. Si gira la scena strappalacrime di una neosposina che lascia il villaggio e la casa paterna per trasferirsi in citt con il marito. Gentilissimi, mi dicono che un bianco non previsto. Per mi offrono del t e da mangiare. Fossimo in Italia, mi avrebbero gi cacciato via. Ho quasi perso la speranza, ma sulliPhone arriva, provvidenziale, lemail di risposta della giornalista indiana Anupama Chopra, grande esperta di Bollywood, che avevo contattato per un aiuto. Dice di chiamarla. Per fare colpo, chiedo a Zolli di chiamarla, e di parlarle, in hindi: la carta vincente, gli indiani adorano gli stranieri che conoscono la loro lingua. Quando me la passa, in inglese mi

tempo di lettura previsto: 12 minuti

138

VANITY FAIR

04.01.2012

uNA pRoduzIoNe esclusIVA peR vanity fair

dice che Its a crazy idea, e che per questo mi aiuter. Per il giorno dopo ormai venerd 18 mi organizza un incontro con una persona di sua fiducia. Rajev lui si chiama cos mi porta da uno sfasciacarrozze di South Mumbai, dove si sta girando una scena di Ferrari Ki Sawaari (Una corsa in Ferrari), scritto e prodotto da Vidhu Vinod Chopra, che uno dei nomi pi importanti di Bollywood, e che soprattutto il marito della mia benefattrice. Rajev mi presenta al regista Rajesh Mapuskar come un amico personale, e quando gli spiego perch sono l scoppia a ridere, piegato in due: venuto dallItalia per fare la comparsa? Lei pazzo. Aspetti qui. Torna dopo unoretta, e mi spiega che ha addirittura cambiato una scena per inserirmi nel film: sar un turista, e dir due battute. La troupe mi guarda come un fenomeno da circo. Lattore comico Kadam Bhalchandra, nella scena, la guida turistica che mi saluta e mi porge il biglietto da visita, pregando di non chiamarlo dopo le 21. Io devo solo dire Dont worry e Thank you, ma quando Mapuskar grida Action, di fronte a un centinaio di persone, in uno sfasciacarrozze di Mumbai, sul set di una megaproduzione di Bollywood, mi impappino e rimango rigido come una statua in marmo di Carrara. Dovr rifare la scena otto volte. Allultima scatta lapplauso (liberatorio), e mi intervistano anche per il Making of. Scopro, con un certo orgoglio, che il film verr presentato in pompa magna il 27 aprile. I protagonisti sono il popolarissimo Sharman Joshi e la splendida Deepika Padukone. Che io non ho neppure incrociato. Ma che sono, da oggi, i miei colleghi di Bollywood. Ragazzi, non mi tagliate.

Potrebbero piacerti anche