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Citt e Consumi
novembre 2009
in questo numero
La voce di Marco Mansueto, Consigliere Comunale Rubrica speciale - vendita di fiori e torrone per la commemorazione dei defunti: pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 7-10 pag. 11 pag. 12 pag. 13 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 16-20 pag. 21 pag. 22 pag. 23-25 pag. 26-27
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l'amministrazione sperimenta un nuovo piano; occupazione di suolo pubblico: prolungamento del regime di prorogatio
Il mercato del mese - Il mercatino del Caramanico I mercati a Napoli I prodotti del mese - le castagne - la zucca - i calzoncelli - pasta e cucozza La tradizione napoletana - il torrone dei morti - o'solachianiello I prezzi al consumo del mese di agosto e settembre La tutela del consumatore disabile - barriere architettoniche:un problema di universal design Evitiamo gli sprechi - ridurre gli sprechi d'energia? Non cosi difficile Gli eventi del mese Le associazioni dei consumatori a Napoli
<<"Citt e consumi" intende essere uno strumento di dialogo con il cittadino, versatile e dinamico, aperto ai suggerimenti, sensibile alle richieste di approfondimento ealle sollecitazioni che nascono dai bisogni dei singoli, dal territorio, dei visitatori esterni. Per questo motivo abbiamo voluto superare la dimensione tipicamente commerciale della newsletter, per dedicare spazio - ad esempio - ai giovani e ai turisti, con approfondimenti sulla movida cittadina, sulle occasioni culturali e di intrattenimento della nostra citt, sulle attrattive turistiche, classiche e di nicchia. E allo sviluppo e alla valorizzazione di questo fermento culturale e commerciale, che vogliamo dar spazio>>. Lo staff di Citt e Consumi aperto a suggerimenti e richieste di approfondimenti che possono essere inviati all'email cittaeconsumi@comune.napoli.it Ringraziamo tutti coloro che, attraverso interventi, articoli e foto, hanno partecipato alla realizzazione di questo numero della newsletter. Assessorato allo Sviluppo Comune di Napoli
Citt e Consumi, numero 5, novembre 2009 - http://www.comune.napoli.it
le voci di ...
Una misura economico sociale a sostegno delle fasce pi deboli. Ecco il bonus gas, il provvedimento introdotto dal ministero dello Sviluppo e definito nello specifico dallAutorit per lEnergia, grazie a cui le famiglie con redditi bassi potranno ottenere una riduzione delle bollette del gas di circa il 15% (al netto da imposte). A partire dal mese di novembre i cittadini potranno richiedere tale agevolazione presso gli uffici comunali. Ma chi potr usufruire di questa chance? Potranno accedere al bonus le famiglie con reddito Isee 1 non superiore ai 7.500 euro nonch le famiglie numerose (con quattro o pi figli a carico) con reddito non superiore ai 20.000 euro. Un discorso che varr sia per le utenze domestiche che per quelle condominiali. A fare la differenza nella somma erogata saranno due fondamentali parametri: la tipologia di utilizzo (cottura, acqua, calda, riscaldamento, solo per citarne alcuni) e numero delle persone residenti allinterno della stessa abitazione. Poniamo il caso di un nucleo familiare che fa uso del gas sia per cucinare che per lacqua calda che per il riscaldamento, potr godere di un sussidio di 75 euro. Quota che per una famiglia numerosa pu arrivare fino a 110 euro. Il bonus sar riconosciuto attraverso una deduzione dalle bollette mentre nei casi di impianti centralizzati attraverso un bonifico intestato al benefiQuesto mese La voce di del Consigliere Comunale, Marco Mansueto. Il Consigliere ci fornisce chiarimenti su come richiedere il bonus gas, un provvedimento introdotto dal Ministero dello Sviluppo Economico. Sul tema in oggetto possibile consultare anche la nostra rubrica Evitiamo gli sprechi che dedicata alla descrizione di alcuni facili accorgimenti che possibile adottare per ridurre il consumo di gas.
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ciario. La durata del bonus di un anno, dopodich occorrer presentare di nuovo la certificazione Isee per poter continuare a godere della misura governativa. Anche per il bonus gas riconosciuta la portabilit. In altre parole, se si cambia gestore del gas non si perder il sostegno. Lauspicio che sin da subito il Comune di Napoli possa attivarsi attraverso unapposita campagna a largo raggio per divulgare questimportante misura soprattutto alla luce della grave crisi economica che sta investendo Napoli e il paese intero. Sar fondamentale far arrivare il messaggio a tutti nel massimo della trasparenza e del dovere informativo. Marco Mansueto Consigliere Comunale di Napoli
Citt e Consumi la newsletter a cura dellAssessorato allo Sviluppo e dell VIII Direzione Centrale artigianale e turistica del Comune di Napoli. alla redazione di questo numero 5, di novembre 2009, hanno collaborato:
Dr.ssa Mariangela Contursi e Dr.ssa Lilly Bencivenga Assessorato allo Sviluppo Arch. Luigi Lopez - Dirigente del Servizio Progettazione, Realizzazione e Manutenzione Ing. Giuseppe Contino Servizio Web Comunale; Dr.Vincenzo Mauriello e Dr.ssa Maria Pia Capaldo Servizio Statistica;
Impaginazione e grafica a cura di Sigeta srl Mercati IV Direzione Centrale Lavori Pubblici; con delega al Commercio;
Rubrica speciale
Vendita di fiori e torrone per la commemorazione dei defunti: L Amministrazione sperimenta un nuovo piano
La valutazione sulla manifestazione, in sintesi, molto positiva. Tranne che in pochi casi, in cui si potuto constatare un comportamento da parte dei commercianti non rispettoso delle norme, la sperimentazione ha consentito di conseguire interessanti risultati. Sono state oltre 70, infatti, le autorizzazioni concesse sul territorio comunale, con un tasso di crescita dell'offerta commerciale rispetto al passato pari a circa il 75%. Inoltre, l'apertura delle opportunit di itineranza all'intero territorio cittadino ha consentito una localizzazione degli operatori non solo nelle consuete aree di Santa Maria del Pianto a Poggioreale, Piazza Carlo III e via Foria, corso Secondigliano, via Cinthia a Fuorigrotta, ma anche in zone diverse della citt, sia centrali, come via Rossini e piazza Arenella al Vomero, sia periferiche, come via Baku a Scampia o viale 2 giugno a San Giovanni a Teduccio. Un ulteriore risultato, n secondario n scontato, che tutti gli operatori che hanno partecipato alla manifestazione hanno pagato, e in anticipo, il canone per l'occupazione di suolo pubblico, sia pure in misura diversa a seconda della rilevanza delle strade su cui sono state concesse le relative autorizzazioni. Dunque, riteniamo che l'iniziativa abbia consentito di conseguire diversi obiettivi: di carattere economico-sociale, poich si sono ampliate le opportunit di mercato a un maggior numero di operatori, rispettando ovviamente le normative vigenti in termini di sicurezza, legalit e decoro; di carattere culturale, in quanto si ampliata la zona di esercizio del commercio di prodotti tipici e tradizionali, rinvigorendo cos una delle pi antiche manifestazioni che si svolge nella nostra citt; di carattere logistico, in quanto una migliore distribuzione degli operatori ha consentito di pervenire anche ad una pi razionale regolazione del traffico veicolare, impedendo leccessiva concentrazione di postazioni di vendita e quindi di pedoni in contiguit delle aree cimiteriali. I risultati conseguiti ci incoraggiano a proseguire sulla strada avviata e ad allargare la sperimentazione anche ad altre manifestazioni, a partire dalle prossime festivit, come quella dell'Epifania, allo scopo sia di liberalizzare il mercato e di allargare le opportunit di business e di lavoro, sia di ancorare l'ampliamento dell'offerta commerciale a criteri che spingano ad innalzare la qualit delle attivit commerciali. Rafforzando nel contempo la compatibilit di tali eventi con le vocazioni e le tradizioni delle aree, e con il sistema distributivo e viabilistico locale, e valorizzando potenziali sinergie con altri eventi o altri luoghi contermini. Ma com' nata questa manifestazione? Facciamo un po' di storia. Quest'anno, dal 30 ottobre al 2 novembre, in occasione della Commemorazione dei defunti, la tradizionale vendita dei fiori e del torrone stata estesa, in via sperimentale, a molte altre parti della citt. E non solo. Nella direzione di un allineamento con le disposizioni della legge Bersani sul commercio, stato eliminato il tetto massimo di autorizzazioni, che vigeva negli anni scorsi, fissato a circa 40 permessi accordati unicamente nelle zone cimiteriali. Tale contingente numerico stato sostituito da criteri qualitativi e tecnici di compatibilit delle richieste degli operatori con le norme che disciplinano l'occupazione di suolo pubblico, la sicurezza dei cittadini e la viabilit e il traffico. La sperimentazione stata attuata attraverso l'ordinanza sindacale n.1067 del 13/10/2009, proposta dal Dirigente del Servizio Commercio su Aree Pubbliche, Fabio Fracasso, e firmata, per conto del Sindaco, dall'Assessore allo Sviluppo, Mario Raffa, con i fondamentali contributi di Francesco Crispino, Direttore del Settore Sviluppo Commerciale del Comune; di Vincenzo Mossetti, Capo di Gabinetto del Sindaco; del Generale Luigi Sementa e degli Uffici della Polizia Municipale, che hanno contribuito alla verifica sul campo della compatibilit delle occupazioni richieste con le norme vigenti. Le considerazioni riportate sulla manifestazione sono state frutto di una metodologia di lavoro consolidata presso l'Assessorato allo Sviluppo, che prevede un monitoraggio e una valutazione ex post sulle manifestazioni realizzate. Innanzitutto, nei giorni in cui si tenuto l'evento, l'Assessorato ha visitato in pi riprese le zone coinvolte nella sperimentazione, allo scopo di verificare in maniera diretta, sul campo, gli effetti del provvedimento sul territorio. Inoltre, a evento chiuso, si tracciato con gli uffici un bilancio dell'esperienza realizzata, allo scopo di far emergere i risultati dell'azione, le eventuali proposte di miglioramento e, pi in generale, gli elementi su cui costruire la programmazione degli eventi futuri. 4
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Rubrica speciale
Occupazione di suolo pubblico: prolungamento del regime di prorogatio
Il 16 ottobre 2009, la Giunta comunale ha approvato il differimento del Come ricorderete nel numero 2 del mese di giugno, abbiamo riportato la delibera con le termine per il regime di prorogatio sulle occupazioni di suolo pubblico Disposizioni per l'occupazione di suolo pubannesse a pubblici esercizi al 10/01/ blico annesse a pubblici esercizi. Ora vi pro2010, con la preghiera di darne massima poniamo una sintesi della delibera con cui si prolungato il regime di prorogatio. diffusione presso i vostri associati. Come si ricorder, a partire del 1 maggio 2009, a seguito di una lunga concertazione con la Soprintendenza, con le tutte le associazioni di categoria del commercio, in particolare Ascom, Confesercenti, Fipe, con il proficuo intervento della commissione consiliare Attivit produttive presieduta dal Cons. Federico Alvino e con il decisivo contributo di tutte le Direzioni e degli uffici tecnici competenti, stato prodotto un documento di indirizzo, delibera di G.C. n.582 del 30/04/2009 che ha riordinato le disposizioni vigenti in materia di concessioni di suolo afferenti a pubblici esercizi. Una delle principali novit del provvedimento, come noto, ha riguardato la realizzazione di un' interconnessione tra le capacit operative dell'amministrazione e le richieste espresse dall'utenza. L'intento di partenza stato lo snellimento della fase istruttoria con la creazione di un procedimento unico. Per qualunque commerciante che volesse usufruire di una occupazione di suolo adiacente al proprio esercizio, il front-office rappresentato dal Comune ed in particolare dal Servizio Polizia Amministrativa. Questultimo dopo aver raccolto la domanda dallutenza e dopo aver eseguito la fase di pre-istruttoria, in caso di esito positivo, provvede a convocare per lapprovazione della concessione e degli eventuali ulteriori atti abilitanti una conferenza dei servizi cui partecipa anche la Soprintendenza ai Beni Architettonici. Secondo una prassi, ormai consolidata, degli assessorati allo Sviluppo e alla Legalit, prima del termine ultimo, fissato al 31 ottobre 2009 dalla delibera per il regime di prorogatio vigente per le occupazioni esistenti, sono stati ascoltati numerosi soggetti, sia interni che esterni all'amministrazione; si tenuto conto delle opinioni delle associazioni di categoria sopracitate, dei referenti dei centri commerciali naturali e dei singoli esercenti che hanno rappresentato le loro opinioni e le loro proposte, e dei nostri dirigenti che ci hanno relazionato sulla fluidit, sull'efficacia e sull'efficienza dell'istruttoria del procedimento rilevandone vantaggi e criticit. Tra queste ultime c' da citare sicuramente le difficolt di rodaggio di questo procedimento di sportello unico che, unitamente a talune lacune riscontrate in parte della documentazione tecnica prodotta dall'utenza, ha prodotto un ritardo nel completamento dell'iter istruttorio che ha indotto l'Amministrazione, nell'interesse degli esercenti, ad estendere il regime di prorogatio per le occupazione gi esistenti al 10/01/2010. C' inoltre da sottolineare che, sempre in ossequio ai principi di economicit, semplificazione ed efficienza, si deciso che le concessione rilasciate e rinnovate nel 2009, previo pagamento canone COSAP si , riterranno valevoli anche per il 2010. In pi, a partire dal 2011, se non vi saranno modifiche rispetto alla configurazione originariamente autorizzata, tutte le concessioni di suolo non temporanee saranno rinnovate di anno in anno, a semplice richiesta del titolare e dietro pagamento del canone COSAP. 5
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negli anni ottanta e novanta, c' il famoso Centro Direzionale con le caratteristiche forme futuristiche ed i tipici grattacieli. Il complesso ospita importanti servizi: il palazzo della Regione Campania, il Palazzo di Giustizia e numerose imprese. Alle spalle del Centro Direzionale, verso est, presente una grande area di fabbriche dismesse da vari decenni, che presto diverr oggetto di una grossa riqualificazione, che sistemer questa zona come estensione del Centro Direzionale, con altri grattacieli, nonch circoli didattici, aree verdi ed un grande lago artificiale contornato da chalet e ristoranti. Le prospettive future appaiono tuttavia incoraggianti: la nuova rete di trasporti attualmente in fase di progettazione costituir un importante sbocco occupazionale mentre sempre pi importanza si sta dando al recupero urbanistico e culturale (inserendo alcuni siti negli itinerari turistici legati al "Maggio dei Monumenti"). 6
i mercati a Napoli
In ogni quartiere della citt vi sono mercati, aperti a tutti i cittadini in cui possibile effettuare i propri acquisti nelle varie merceologie. Alcuni di questi sono addirittura specializzati per settore merceologico e il seguente elenco li indica tutti.
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Da questo mese, sul sito del Comune di Napoli nell'area tematica dedicata al Commercio, possibile visualizzare la mappa dei mercatini di Napoli, suddivisi per Municipalit. Inoltre, a breve saranno disponibili le schede informative di tutti i mercatini presenti sul territorio cittadino.
Mercatino
Merceologie
numero operatori
orario
giorno di mercato
Via F. Galiani alla Torretta Piazza Eritrea - Largo Torretta Via Imbriani Via Torelli Viale Virgilio
alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare alimentare non alimentare
mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica
38 28 31 15 140
7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00
2^ Municipalit Avvocata/montecalvario/S.Giuseppe/Porto/Mercato
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato
Piazzetta Pontecorvo (mercatino Lambo) Piazza e via Pignasecca Piazza Garibaldi Piazza Montesanto Via Baracca Via Carmignano (Soprammuro) Traverse Garibaldi Via E. Toti Via S. Candita - Scherillo - Fazzini Via S.M. delle Grazie - Via Pl. Da Casoria Via C. Battisti
alimentare alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare
mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica
9 26 26 6 14 26 12 132 36 6
7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 10,00 19,00 10,00 19.00 7.00 15.00 10,00 19.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00/1 5.00
tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni
alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare alimentare non alimentare
mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica
18 15 75 10 14
7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00
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Via Stadera a Poggioreale (merc. Lambo) Via Arenaccia (mercatino Lambo) Via Marino di Caramanico
13 23 556
7.00 19.30 7.00 19.30 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00 7.00 15.00
tutti i giorni tutti i giorni venerd/ domenica/luned tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni tutti i giorni
Piazza S. Anna a Capuana Via Emiciclo a Poggioreale Via Ferrara Via S. Antonio Abate Via S. Maria del Pianto Via S. Maria del Riposo Via Vicinale S. Severino Via Bologna (mercato interetnico)
alimentare e non alimentare non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare non alimentare non alimentare non alimentare non alimentare
strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica
41 25 154 88 46 38 67 56
5^ Municipalit Arenella/Vomero
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato
Via Casale De Bustis Via Kerbaker ang- via Solimena Via A. di Massimo via Alvino ex via Merliani
49 39 28 4
26 77
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7^ Municipalit Secondigliano/Miano/S.Pietro
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato
Via Montesomma a Secondigliano via del Cassano Rione Berlingieri - Via delle Dolomiti Via Monte Nevoso Via del Parco IV Aprile Rione Don Guanella - Via Zuccarini
alimentare e non alimentare non alimentare fiorai non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare
mercatino coperto strada pubblica strada pubblica strada pubblica strada pubblica
84 10 169 33
8^ Municipalit Chiaiano/Piscinola/Marianella/Scampia
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato
Via Ghisleri lotto R Scampia Via della Resistenza Via G.A. Campano
22 170 102
9^ Municipalit Soccavo/Pianura
Mercatino Merceologie Area e/o struttura numero operatori orario giorno di mercato
alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare alimentare e non alimentare
28 20 131 147
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Le castagne
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Le castagne sono un frutto atipico, poich sono ricche di carboidrati complessi (amido) come i cereali. Sono una buona fonte di fibre, di potassio e di vitamine del gruppo B, soprattutto B1 e B6. La cottura trasforma parte dell'amido in zuccheri semplici, che ne conferiscono la dolcezza tipica. Per centinaia di anni le castagne hanno rappersentato la principale fonte alimentare delle popolazioni degli appennini durante l'autunno e l'inverno. Variet di castagne In Italia esistono moltissime variet di castagne: tra le pi famose quelle del Mugello (certificate IGP) e di Marradi. La distinzione tra castagne e marroni non sempre chiara. La castagne sono il frutto dell'albero selvatico. Hanno forma, dimensione, sapore molto variabili anche se prodotte dallo stesso albero e quindi tutta la gestione del prodotto risulta pi complessa. I marroni sono prodotti dall'albero coltivato e hanno caratteristiche pi standardizzate. Disponibilit delle castagne Le castagne sono il tipico prodotto autunnale: cadono spontaneamente dall'albero da settembre a dicembre, periodo nel quale vengono raccolte due volte al giorno. I prodotti derivati, come la farina di castagne e le castagne secche, possono essere conservati a lungo e si trovano tutto l'anno. La marmellata o crema di castagne una marmellata preparata con la purea di castagne. Data la bassa acidit un prodotto molto deperibile, per conservarsi bene necessita di una elevata % di zuccheri, solitamente del 60%. La marmellata di castagne quindi un prodotto molto dolce, pu essere consumata da sola insieme alla ricotta o allo yogurt, oppure per preparare dolci al cucchiaio, o come ripieno per le crepes. Guida all'acquisto delle castagne Le castagne devono presentarsi sode, il guscio non deve cedere se premuto con le dita. Il prezzo
delle castagne dipende dalla loro grandezza, ma una castagna grossa non pi dolce di una piccola. In genere, le castagne piccole sono destinate alla bollitura mentre quelle medie e grandi sono pi adatte per essere arrostite. Le castagne molto grandi necessitano di una cottura pi attenta, specie se arrostite: si rischia di bruciare la parte esterna lasciando crudo l'interno. Conservazione delle castagne Le castagne possono essere trattate mettendole a bagno in acqua per qualche giorno, poi devono essere asciugate e si possono conservare in questo stato, in luogo fresco e asciutto, anche per un paio di mesi. Possono essere congelate crude e poi scongelate e cotte immediatamente, i migliori risultati, per, si ottengono congelando le castagne arrostite e sgusciate: in questo modo si possono conservare anche per 6 mesi. Prima del consumo vanno fatte scongelare lentamente e mangiate fredde o leggermente scaldate al forno. La farina di castagne, una volta aperta, va conservata in luogo fresco e asciutto e consumata quanto prima in quanto facilmente attaccabile dalle larve. Le castagne secche sono disponibili in due "formati": quelle morbide, adatte per un consumo immediato ma pi deperibili, e quelle dure, che vanno messe in ammollo per qualche decina di minuti prima di essere consumate. Preparazione delle castagne Le castagne possono essere bollite, arrostite sul fuoco o al forno. Le castagne arrosto sono meno digeribili a causa delle imperfezioni nella cottura. Queste alterazioni sono anche responsabili dell'aroma tipico delle castagne arrosto. Le castagne arrostite al forno tendono ad asciugarsi un po' troppo rispetto a quelle sul fuoco diretto, per limitare questo problema usate una temperatura di 220 gradi per 15-25 minuti a seconda della pezzatura. Le castagne arrosto vanno incise prima della cottura con un taglio poco profondo, di 2-3 cm di lunghezza. Con la farina di castagne possibile confezionare torte (castagnaccio), frittelle di castagne, crepes, mousse, polenta. Fonte: http://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/frutta/ castagne.htm
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La zucca
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La zucca, appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, ed molto varia per forma, fusto, colore e dimensioni del frutto e del seme. E originaria dellAmerica Centrale (Messico), infatti, con il pomodoro e la patata diventato un ortaggio di importante valore alimentare dopo la scoperta dellAmerica. In botanica, le zucche si dividono in quattro categorie: Cucurbita maxima, Cucurbita moscata, Cucurbita pepo, Cucurbita melanosperma, o pi semplicemente zucche da inverno e zucche da zucchini. Le zucche da inverno appartengono alle specie Cucurbita maxima (a turbante o ovoidali) e Cucurbita moscata (claviformi), ed hanno fusto rampicante. La Cucurbita maxima ha frutti sferoidali spessi molto grandi (pu arrivare fino a 80kg), a buccia variamente colorata, polpa gialla, farinosa e dolce. A questa specie appartengono: -zucca a turbante: dal grosso frutto costituito da una cupola di colore scuro avente una calotta sporgente e costoluta di un colore rosso-arancio intenso. E largamente coltivata nellItalia centrale e meridionale. -zucca grigia di Bologna: ottima per preparare marmellate. -zucca marina di Chioggia: ha un fusto molto lungo, frutto tondo e molto grosso schiacciato ai poli e dagli spicchi molto pronunciati di colore verde e polpa gialla-arancione. -zucca gialla mammouth: con frutto enorme avente costole molto pronunciate e schiacciato ai poli, con polpa gialla dolciastra. La Cucurbita moscata ha frutto allungato, oblungo o cilindrico, pi o meno curvato allapice, buccia di colore verde scuro o arancione, polpa consistente di colore giallo-arancione dolce e tenera. A questa specie appartengono: Zucca piena di Napoli: avente foglie verdi con chiazze grigie, frutto al-
lungato e cilindrico con estremit ingrossata e appena ricurvo, e buccia gialla-rossastra con polpa gialla e dolce. E' giusto menzionare anche le zucche ornamentali (specie Lagenaria), che a maturazione avvenuta risultano avere poca polpa ma durissima come la buccia, e se essiccate, risultano cave abbastanza da contenere dei liquidi; nei tempi antichi, infatti con queste zucche si ricavavano dei comodi contenitori per lacqua o il vino. La polpa della zucca poco calorica in quanto contiene unalta concentrazione di acqua e una bassissima concentrazione di zuccheri. E inoltre ricca di fibre, di vitamina A e C e di betacarotene; contiene inoltre minerali come il potassio, il fosforo, il calcio. La zucca comunemente usata nella nostra cucina: oltre alla polpa di zucca, se ne mangiano i fiori, e anche i semi, opportunamente salati. La zucca un ortaggio che si presta a mille ricette: si consuma cucinata al forno, al vapore, nel risotto o nelle minestre, fritta nella pastella. Si accosta magnificamente con il burro, gli spinaci, i formaggi, la salsiccia, i funghi e i tartufi. PICCOLE CURIOSIT: Quando acquistate una zucca importante che il prodotto sia sodo e ben maturo: il picciolo deve essere morbido e ben attaccato alla zucca. La buccia deve essere priva di ammaccature e deve emettere un suono sordo se le si danno dei leggeri colpetti. Se comprate una zucca a pezzi, fate attenzione che il frutto sia ben maturo e sodo e che il pezzo tagliato non sia asciutto, e quindi che i semi siano umidi e scivolosi. La zucca intera pu essere conservata in ambiente buio, fresco e asciutto anche per tutto linverno; la zucca in pezzi invece, si conserva in frigorifero, avvolta nella pellicola trasparente e va consumata velocemente poich tende a disidratarsi. La sua polpa pu essere anche congelata, meglio se preventivamente sbollentata. Fonte: http://www.giallozafferano.it/ingredienti/Zucca
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I calzoncelli
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Il calzoncello un delizioso dolce, tipicamente campano, una sorta di fagottino di pasta frolla ripieno di crema di castagne. PASTA PER CALZONCELLI. Preparazione e ingredienti. 1 kg di farina 2 uova 1 pizzico di sale 2 cucchiai di zucchero 2 bustine di vanillina bicchiere di olio extravergine di oliva(possibilmente nostrano) bicchiere di vermouth o vino bianco Impastare in modo tradizionale lavorando almeno unora. Lasciare riposare per circa 2 ore limpasto. RIPIENO DEL CALZONCELLO, OVVERO,
CREMA AL CIOCCOLATO CON FARINA DI CASTAGNE.
Preparazione e ingredienti. kg di cioccolato fondente 1,5 kg di castagne 350 gr di zucchero 1 macchinetta di caff (da 6 tazze) 1 pacco di cacao amaro 1 bustina di vanillina 1 pizzico di anice
Sbucciare le castagne con cura, farle bollire. Togliere la pellicina e passarle in modo tale da ottenere una farina. Far sciogliere la cioccolata nel caff, aggiungere la busta di vanillina con anice, zucchero e cacao, il tutto a bagnomaria e fuoco lento. Aggiungere la farina di castagne e lavorare amalgamando nella pentola con un cucchiaio di legno con molta cura. Fare raffreddare. A questo punto si pu procedere nella preparazione del calzoncello. Avete presente un raviolo? ecco sono molto simili, cambia solo il ripieno. In una padella versare dellolio di semi di buona qualit, e friggere. Lasciare raffreddare e decorare con fantasia.
Pasta e cucozza
Ingredienti per 6 persone: 400 g di tubetti o di pasta mista 800 g di zucca gialla, mondata, lavata e tagliata in cubetti. 1 ciuffo di prezzemolo tritato finissimo 2 spicchi d'aglio mondati e schiacciati 1 bicchiere d' olio di oliva peperoncino piccante sale q.b. pepe nero macinato a fresco Preparazione: Fate soffriggere nell'olio gli spicchi d'aglio e il p e p e ro n c i n o, a g g i u n ge t e l a z u c c a sbucciata, lavata e tagliata a cubetti. Fate insaporire, poi togliete l'aglio, bagnate con qualche mestolino d'acqua bollente, salate, coprite e fate cuocere a tegame coperto ed a fuoco lento fino a quando la zucca non sar quasi disfatta. Frattanto, in un'altra pentola, in acqua salata, lessate a met cottura la pasta, prelevatela con una schiumarola forata, in modo che sgrondi ed unitela alla zucca con un poco della sua acqua e portate a cottura. Poco prima di toglierla dal fuoco aggiungete
Citt e Consumi, numero 5, novembre 2009 - http://www.comune.napoli.it
a b b o n d a n t e p r e z z e m o l o t r i t a t o. Rimestate ed impiattate cospargendo con un po' di pepe nero macinato al momento (per l'odore!). Curiosit: il termine cucozza sincope di cocurbituzza, diminutivo del latino cucurbita. Fresca e saporita minestra primaverile. fonte: http://ricette.dialettando.com/ricette/ 2006070614562623312067.lasso 13
le tradizioni napoletane
novembre 2009
Novembre spesso ricordato come il mese della Commemorazione dei Defunti. Una ricorrenza che per lo pi evoca tristezza ma che tentiamo di addolcire riportando un dolce della tradizione napoletana tipico del periodo.
Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria. Versarlo in pi ripresa nello stampo, aspettando ogni volta che si sia asciugato. In questo modo lo spessore sar uniforme ed il torrone dei morti non si spaccher. Bisogna inoltre pulire bene il bordo, in modo che possa passare laria tra il cioccolato e lo stampo, cos da farlo staccare senza difficolt. Baster sciogliere tutti i 400g di cioccolato bianco, aggiungere tutti i 200g di crema alba, 200g di essenza che si preferisce e 200g di frutta secca (a secondo del gusto che s scelto). Un ultimo consiglio: il cioccolato va sciolto a massimo 40 di temperatura. Se non avete un termometro, baster non far bollire lacqua del bagnomaria. *si possono trovare in pasticceria o nei negozi che vendono prodotti per i dolci fonte: http://www.gnamgnam.it/index.php/2007/1 1/04/torrone-dei-morti.htm
Ingredienti: (per 1,2 chili di torrone) 200g di cioccolato fondente 400g di cioccolato bianco 200g di crema alba* 100g di pasta rocher* 100g di pasta alla mandorla 100g di granella di mandorle 100g di granella di nocciole
Citt e Consumi, numero 5, novembre 2009 - http://www.comune.napoli.it
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le tradizioni napoletane
O Solachianiello
novembre 2009
Oggi le scarpe difficilmente si riparano. Lo stesso materiale con il quale sono confezionate sconsiglia ogni forma di riparazione: plastica, metallo, borchie. Tutte cose che, se si rompono, devono essere buttate. E la societ del consumo, la societ nella quale il costo della manodopera supera notevolmente quello delle materie prime. Immaginate il prezzo di abiti e scarpe del seicento o del settecento, realizzati artigianalmente, con i prezzi di oggi? Roba da far impallidire Valentino e Versace! Probabilmente solo qualche signora fa sistemare i tacchi, che rappresentano la parte pi vulnerabile delle loro preziose calzature e il calzolaio al quale si rivolge lavora in un locale confortevole, con precisi orari di lavoro e prezzi da usuraio. Fino a qualche anno fa le cose andavano in maniera diversa. Cera il solachianiello che forniva il servizio a domicilio. Metteva in un cesto scarpe vecchie e ritagli di cuoio che utilizzava per rattoppare le scarpe che, per secoli, sono state un bene prezioso. Andava nei vicoli, montava un banchetto e cominciava a lavorare con forbici, suglia (suglia esattamente la lesina strumento appuntito atto a forare il cuoio e a far passare con lausilio di un asola presente quasi sulla punta, lo spago impeciato usato per cucire la suola della scarpa) e semmenzelle (chiodini). Il suo era un mestiere benemerito perch, come gi detto, le scarpe erano un bene prezioso ed in molti bassi ne esisteva un solo paio per tutto il nucleo familiare. Da qui il vecchio detto chi se sceta pe primmo, cumanna. Chi si svegliava prima degli altri, infatti, indossava le scarpe e poteva uscire, mentre Riprendiamo la descrizione dei mestieri tipici della tradizione napoletana. Questo mese riportiamo o'solachianiello e alcune curiosit legate a questo mestiere.
gli altri restavano senza! E la conferma di unaltra cantilena che la dice lunga sulla diffusa ricchezza dellepoca: QuannoTatella faceva o bucato, Chiochiero steva cuccato!, vale a dire Quando mamma lavava i panni, il ragazzo restava a letto, in attesa che si asciugassero gli unici panni che possedeva. Ed ora abbiate il coraggio di lamentarvi! Oggi esistono scarpe valutate migliaia di euro, ieri o solachianiello metteva le mezze sole, le puntette di ferro e, qualche volta, le centrelle. Per conoscere il significato di questo vocabolo, i pi giovani dovranno consultare il dizionario (napoletano, naturalmente) quelli della mia et non ne avranno bisogno! Fonte: http://www.napoliontheroad.it/celentanosola chianiello.htm
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Prezzi in euro Zucchero Confettura di frutta Miele Vaschetta di gelato Gelato artigianale Legumi lessati in confezione Pomodori pelati Passata di pomodoro Yogurt
Prezzi in euro Baccal o stoccafisso Alici fresche di pescata Merluzzi o naselli freschi di pescata Pesce spada fresco di pescata Orate fresche( di allevamento)* Spigole fresche( di allevamento)* Calamari freschi Polpi freschi Seppie fresche Mitili o cozze fresche Vongole fresche Gamberi rossi freschi Tonno in olio d'oliva
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Acqua minerale Succo di frutta Pane Pasta di semola di grano duro Riso Farina di frumento Biscotti secchi Salame (in confezione) Carne fresca bovino adulto, primo taglio Carne fresca bovino adulto, secondo taglio Carne fresca bovino adulto, tritata Carne fresca suina senz'osso Carne fresca suina con osso Petto di tacchino Petto di pollo Pancetta Mortadella Salsicce di carne tritata Prosciutto cotto Prosciutto crudo Olio extra vergine di oliva Olio di oliva Olio di semi di girasole Olio di mais Burro Margarina Latte fresco Latte a lunga conservazione Parmigiano Reggiano Grana padano Pecorino Ricotta Mozzarella di bufala Fior di latte di mucca Formaggi fusi in scatola Formaggi fusi in fette Uova di gallina
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Insalata lattuga cappuccia Insalata variet locale Melanzane violette lunghe Piselli Peperoni lunghi verde Peperoni quadrati verde Asparagi verdi Bietole verdi Broccoletti di rapa / cime di rapa Carote Cavolfiori bianchi Cicoria radicchio rosso Funghi freschi coltivati prataioli (champignon) Pomodori da insalata Pomodori ciliegini rossi a grappolo Spinaci a foglia liscia o riccia Zucchine chiare o scure Zucchine piccole con fiore Fagiolini Legumi secchi Patate comuni tonde Piselli surgelati Patate surgelate Minestrone surgelato Spinaci surgelati Cipolle bianche Cipolle rosse Insalata in confezione rucola/ rughetta Insalata in confezione mista Pomodori da sugo tipo San Marzano Pomodori da sugo tondo rosso Agli bianchi secchi
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Mele annurche Mele delicious rosse Mele golden delicious Pere abate fetel Pere conference Pere decana Pere kaiser Pere spadona Pesche pasta bianca Pesche pasta gialla Pesche percoche Susine gialle Uva cardinal Uva italia o moscato Uva regina Uva fragola o americana Cocomeri-angurie lunghi Fragole comuni Fragoloni Poponi- meloni lisci (cantalupo) Arance bionde comuni Arance tarocco Mandarini comuni Mandaranci, mandaroni Clementine Kiwi Banane centro America Limoni gialli
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Detersivo per lavatrice in polvere Detersivo per bucato a mano liquido Detersivo per lavastoviglie Detersivo per biancheria delicata Detersivo per pulizia casa Candeggina
Prezzi in euro Primo piatto Secondo piatto Contorno Acqua minerale Frutta o dessert Pasto al ristorante Pasto al fast-food Cappuccino al bar Caff espresso al bar Aperitivo al bar Bevanda gassata al bar Pasta lievitata al bar Spremuta al bar Pasto in pizzeria
agosto minimo 3,00 2,50 1,00 1 1 10 3 1,1 0,7 1,2 0,85 0,8 1,4 4 massimo 10,00 9,80 4,50 2,5 3,5 27,6 6,2 1,3 0,8 2 1,6 1 2,5 9 medio 4,76 5,2 2,17 1,31 1,56 16,36 4,01 1,16 0,78 1,54 1,28 0,86 1,88 6,19 minimo 3 3 1 1 1 10,5 3 1,1 0,7 1,2 0,85 0,8 1,4 4,7
settembre massimo 10 9,8 4,5 2,5 3,5 27,6 6,2 1,3 0,8 2 1,6 1 2,5 9 medio 4,82 5,29 2,2 1,34 1,59 16,65 4 1,16 0,78 1,54 1,28 0,86 1,88 1
quantit di riferimento 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
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A tuttoggi la questione barriere architettoniche nellimmaginario comune relegato ad una sola categoria di persone, quelle con disabilit fisica (motoria) o sensoriale (ciechi, ipovedenti, sordi). Si pensa che le barriere architettoniche possano essere gli scalini di un marciapiede, una scala di un palazzo, un ascensore stretto. Ma purtroppo non si considerano le necessit quotidiane di mobilit e di autonomia di tantissime altre persone come i bambini, gli anziani le donne incinte, le mamme che vanno in giro con i passeggini, i traumatizzati temporanei a causa di una frattura ad un arto, gli obesi ecc., circa il 40% della popolazione ha un problema di ridotta autonomia e mobilit temporanea o definitiva per et o condizione (un esempio:una persona che si muove in sedia a rotelle ha difficolt ad entrare in un bar o pizzeria, ma anche una persona obesa ha difficolt in uno di questi esercizi a raggiunge il bagno, spesso ubicati in sgabuzzini o su scale strette). L Universal Design o Design For All D4A, o Progettazione per Tutti, tiene conto delle esigenze di tutta le persone. In Italia diamo molto interesse al design di un oggetto o manufatto, perch bisogna avere unabilit diversa per poter maneggiare un qualsiasi oggetto di uso quotidiano pensato solo per chi ha mani forti e le pu usare entrambe, ad esempio: a causa di una lieve ferita ad una mano, se dobbiamo aprire una bottiglia o una scatola di cartone o di latta, ci rendiamo conto che quelloggetto diventa inutilizzabile. La Progettazione per Tutti tiene conto di tutte queste esigenze che non sono prettamente delle persone con disabilit, affinch si possano creare oggetti che siano realmente usufruibili da tutti ed a tutte le et. Vi sono dei gruppi di persone e progettisti che si occupano di Progettazione Universale Universal Design (Design For All D4A), che serve anche a migliorare i trasporti e l'urbanistica nelle citt; tutti dovrebbero avere uguale possibilit di accesso agli uffici, ai servizi pub-
blici, alle strade, ai marciapiedi, ai parchi, ai mezzi di trasporto. Il progettista ha il grande potere di decidere di includere od escludere dalla societ gruppi di persone dal suo progetto. Se progetta cose per chi si muove agilmente con le proprie gambe esclude il 40% della popolazione (bambini, donne in maternit, obesi, traumatizzati temporanei, anziani, disabili motori e sensoriali). Affinch nessuno sia escluso, il progettista ha il dovere morale e professionale di garantire a tutti pari opportunit. Il Presidente Luigi Montanaro
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Evitiamo gli sprechi Ridurre gli sprechi d'energia? Non cosi difficile. novembre 2009
Risparmiare energia in maniera facile e veloce si pu, evitando cos di far sgonfiare sia il nostro portafoglio che quello collettivo, nonch riducendo linquinamento. Ognuno di noi deve dare il proprio contributo a ridurre gli sprechi di energia. In casa Prima regola: chiudere il rubinetto mentre ci si rade o ci si lava i denti. Un piccolo gesto che, come riportato anche nel numero 3 di Citt e Consumi, oltre a ridurre le emissioni di anidride carbonica nellatmosfera, permette di risparmiare anche 50 litri di acqua e quindi di alleggerire la bolletta. Doppio vantaggio, ecologico ed economico, anche se si utilizzano la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico e si lasciano asciugare i panni in modo naturale anzich ricorrere allasciugabiancheria. Altra buona idea: sostituire le tradizionali lampadine a incandescenza con quelle fluorescenti, che consumano fino a cinque volte di meno e riducono dell80% le emissioni di Co2. Quando si cucina bene abituarsi a coprire le pentole con il coperchio oppure scegliere quelle a pressione e, anzich mettere in frigo i cibi ancora caldi, lasciarli raffreddare a temperatura ambiente. Oltre a questi piccoli accorgimenti domestici, si pu anche intervenire in maniera pi massiccia sulla propria abitazione, migliorando lisolamento termico di pavimenti, tetto e pareti, e installando serramenti nuovi e doppi vetri. Lideale partire dalla diagnosi energetica della casa, in modo da sottoporla poi a una vera e propria riqualificazione in chiave eco-compatibile. Grazie alla domotica, alle energie alternative, alla ventilazione meccanica e allisolamento di pareti, pavimenti, impianti di scarico e finestre vengono azzerate le emissioni causate dalla combustione di gas per usi domestici e di riscaldamento.
usando i mezzi pubblici anzich lauto, magari anche un solo giorno a settimana? Ma se proprio non si pu rinunciare allautomobile, perch non condividerla con i colleghi? Cos si eviteranno fino a 1.200 chili di CO2 lanno, si divideranno le spese e non si rimarr pi soli al volante. Al supermercato Prendiamo lacqua minerale: se non si pu bere lacqua del rubinetto, meglio scegliere i contenitori di vetro o perlomeno ridurre il numero delle bottiglie acquistate, preferendo le grandi alle piccole, perch la loro produzione provoca lemissione di un maggior quantitativo di CO2. Riso, pasta, frutta secca, detersivi e vino si possono comprare sfusi alla spina, cos si riducono gli imballaggi e il costo ambientale della loro movimentazione. Per frutta e verdura meglio rivolgersi ai prodotti di stagione, come consigliamo nella nostra rubrica I prodotti del mese, preferibilmente locali e acquistati direttamente dai produttori biologici. Se poi, oltre a scegliere con pi consapevolezza quale frutta e verdura mettere nel carrello della spesa, ci si sforza anche di consumarne di pi allora si compie un altro gesto virtuoso, infatti per produrre una kcaloria di carne serve 11 volte lenergia fossile necessaria a produrre un alimento vegetale. Ridurre i consumi di carne significa anche opporsi alla conversione in pascoli di migliaia di ettari di foreste, i principali assorbitori naturali di CO2. Le foreste si difendono anche sostituendo i tovaglioli e fazzolettini di carta con quelli di stoffa o scegliendo quelli realizzati in carta riciclata, possibilmente non sbiancata con cloro. Bando, poi, alle bombolette spray di deodoranti e profumi: contengono dei gas la cui capacit di trattenere il calore risulta oltre 20 volte superiore allanidride carbonica; meglio quelle no-gas. Lo shopping verde non sensibile solo al contenuto del carrello della spesa, ma anche ai contenitori. Ma questo tema lo affronteremo nel prossimo numero della newsletter.
In ufficio Il bon-ton dellecocondotta entra anche nel mondo del lavoro. Basta con laria condizionata a manetta che obbliga ad andare in ufficio con il maglione anche in estate e che resta sempre accesa. Meglio spegnere il condizionatore quando non necessario, fare in modo che non sia esposto al sole e tenere chiuse le porte delle stanze climatizzate. Ma addio anche al riscaldamento cos alto da costringere a vestirsi leggeri leggeri pure in pieno inverno: abbassare il termostato di appena un grado, da 21 a 20, pu far risparmiare fino a 300 chili di CO2 lanno. C poi il capitolo computer: bisogna ricordarsi di inserire la funzione stand-by e di spegnerlo sempre a fine giornata. Anche limitarsi a stampare solo i documenti necessari un piccolo gesto intelligente. Il passo in pi? Scegliere lopzione fronte-retro, inserire pi pagine in una sola facciata, optare per la bassa risoluzione e verificare in anteprima di stampa che la FONTE: pagina sia corretta per evitare di doverla ristampahttp://leviathans.wordpress.com/2009/02/28/ri re. Infine: mai pensato di andare in ufficio durre-gli-sprechi-denergia-mica-e-cosi-difficile/
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Venerd 20 novembre 2009 partita, nella consueta cornice di Citt della Scienza, in cui rester fino all8 dicembre 2009, la XXIII edizione di Futuro Remoto. Circa 2.000 persone hanno la sala Newton di Citt della Scienza per seguire lattesissima inaugurazione della mostra scientifica che da anni appassiona il pubblico. Sono i Robot il tema della rassegna e special guest della serata stato, infatti, Asimo, il meraviglioso umanoide della Honda che ha catturato con il suo show tutti i presenti in sala. Definito come il pioniere della robotica pi avanzata, ha strabiliato la platea servendo da bere, correndo, salendo e scendendo le scale, calciando un pallone, ballando e danzando a ritmo di rock, suscitando cos gli applausi fragorosi e convinti di un pubblico estasiato.
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Vi riportiamo a seguire la locandina che il Centro Commerciale Vomero-Arenella ci ha fatto pervenire per segnalarci l'apertura, nel periodo natalizio, degli esercizi commerciali da loro rappresentati. Ci auguriamo che nei prossimi giorni anche altre associazioni ci facciano pervenire informazioni di tal genere sui loro associati.
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