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Interventi per lo sviluppo imprenditoriale in aree di degrado urbano

Legge 266/97 art. 14

Napoli - Programma 2011

Interventi per lo sviluppo imprenditoriale in aree di degrado urbano Legge 266/97 art. 14

Napoli - Programma 2011

1. PREMESSA Il Programma conferma lorientamento, ribadito nelle precedenti programmazioni, finalizzato a saldare gli Interventi per lo sviluppo imprenditoriale in aree di degrado urbano, definiti ai sensi della Legge 266/97 art. 14, alle strategie generali di sviluppo della citt, perseguendo un approccio coerente tra azioni, valorizzando le progettualit avviate. Si provveduto ad evidenziare criticit ed esigenze e se ne tenuto conto nella definizione di orientamenti e linee guida per gli interventi tesi allo sviluppo imprenditoriale nelle aree di degrado urbano della citt di Napoli per il 2011. La citt di Napoli rappresenta un unicum in cui convivono un ricchissimo e non pienamente valorizzato patrimonio storico culturale, culture materiali ed immateriali, funzioni abitative, attivit economiche e commerciali in un equilibrio, sovente, precario. La crisi ambientale, economica e sociale, laggravarsi di una crisi occupazionale a carattere strutturale determinano pesanti effetti sul tessuto urbano e sulla qualit della vita dei cittadini residenti smontando sistemi identitari e ruoli sociali. I livelli di crisi socio - ambientale richiedono un intervento ad ampio raggio che travalichi i confini delle sole aree in cui il degrado risulti acclarato, con lesigenza di intervenire anche in aree, comunque ben identificate, i cui indici socio-economici non risultino in modo conclamato superiori alla media cittadina. Per quanto concerne le aree dellintervento, il Programma evidenzia la presenza di interi quartieri ed aree ristrette, comunque geograficamente identificabili ed omogenee, con notevoli criticit che richiedono approcci integrati in grado di intervenire sui livelli e gli indici della Qualit urbana, in particolare con strategie ed azioni di contrasto al degrado ed attraverso processi di riqualificazione e di rivitalizzazione socio-economica nonch, per alcune di tali aree, di rifunzionalizzazione economica e produttiva. Sono previste, per talune di tali realt, modalit di intervento tese a sostenere esperienze, economie e produzioni capaci di sviluppare e valorizzarne le competenze distintive.

Nello stesso tempo si punta a consolidare realizzazioni e processi avviati con le precedenti programmazioni, in particolare attraverso il sostegno e lampliamento delle attivit dincubazione dimpresa nelle zone nord ed est della citt, strettamente connesse ai progetti ed alle iniziative di riqualificazione socio-economica delle aree individuate dai precedenti Programmi.

2. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE

Le aree individuate per gli interventi del Programma 2011 coinvolgono 7 quartieri e 6 aree ristrette. Per le aree ristrette, cinque ricadono nei quartieri individuati, una ne al di fuori. Sono previsti, inoltre, interventi specificamente a valere sullart. 3 del D.M. 267/2004, per quartieri gi oggetto di precedenti programmi e tesi a consolidarne i risultati (Miano, Scampia, San Giovanni a Teduccio). Gli indicatori utilizzati evidenziano nelle aree interessate: forte presenza femminile e popolazione giovanile; crescita demografica sostenuta e una dimensione dei nuclei familiari pi elevata per numero di componenti rispetto alla media; basse percentuali di laureati e di popolazione con titolo di studio, tassi sostenuti di analfabetismo; carenza di servizi pubblici e sociali; tasso di disoccupazione pi elevato di quello medio cittadino, con alti indici di disoccupazione femminile; struttura produttiva e occupazionale debole; carenza di servizi.

Indice tabelle in allegato


Tabella 1 - densit abitativa per zona e per quartiere con composizione per sesso Tabella 2 - macroclassi det della popolazione residente per quartiere e municipalit Tabella 3 - indicatori di sintesi delle strutture familiari per zona Tabella 4 - popolazione, con titolo di studio (laurea, diploma post maturit), alfabeta, analfabeta, senza titolo di studio ogni 100 abitanti Tabella 5 Occupazione, tassi di attivit Tabella 6 Occupazione, tassi di attivit femminili Tabella 7 - La densit (intesa come rapporto percentuale tra numero di unit presenti nella zona individuata e popolazione residente in rapporto alla citt di Napoli) per imprese, istituzioni, no-profit
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Tabella 8 - Unit locali per attivit economica, per 100 unit locali,, in rapportato al dato di Napoli citt

I dati e le fonti utilizzati sono stati messi a disposizione da: Comune di Napoli - Servizio Statistica

3.LE AREE DI INTERVENTO

A) I quartieri con criticit dordine sociale, economico, ambientale:

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Avvocata (Municipalit 2)

2. San Giuseppe (Municipalit 2) 3. Porto (Municipalit 2) 4. Pendino (Municipalit 2) 5. San Carlo allArena (Municipalit 3) 6. San Lorenzo (Municipalit 4) 7. San Pietro a Patierno (Municipalit 7) 8. Area Nord di Napoli (Municipalit 7 e 8) 9. Area Est di Napoli (Municipalit 6)

B) Le aree ristrette con notevoli criticit dordine sociale, economico, ambientale:

1) Piazza Mercato (quartiere Pendino) La zona compresa tra Via del Lavinaio, Piazza del Carmine, via Marina, via Duomo, Piazza Nicola Amore, Corso Umberto I area compresa nel perimetro del Centro Commerciale Naturale Antiche botteghe del tessile di Piazza Mercato riconosciuto con delibera di G.C. n. 510 del 18/3/2010.

2) Decumani, area del presepiale e del sacro (quartieri: San Giuseppe, Porto, Pendino, San Lorenzo) E larea del primo insediamento della citt nuova il cui impianto urbanistico costituito da tre arterie orientate da est a ovest, dette decumani: decumanus superior (via Sapienza, via Pisanelli, via
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Anticaglia, ecc.), decumanus maior (via Tribunali), decumanus inferior (via B. Croce, via S. Biagio dei librai, ecc.) e dalle relative strade di collegamento tra nord e sud e comunque compresa tra: P.tta Nilo, San Biagio dei librai, Piazza San Domenico Maggiore, Via del Sole, Via Sapienza, Via Pisanelli, Via Anticaglia, P.tta San Giuseppe dei Ruffi, Via Duomo (nel tratto compreso tra via Foria e P.zza Nicola Amore, compresa p.zza Museo Filangieri), via Donnaregina e largo Donnaregina) .

3) Rua Catalana (quartiere Porto) Comprendente le seguenti aree di circolazione, interamente comprese: Rua Catalana (Porto) Vico della Graziella (Porto) Via Giambattista Basile (Porto) Via dei Griffi (Porto) Vico della Graziella (Porto) Vico Piazza nuova (Porto) Via Camillo Boldoni (Porto) Vico Venafro (Porto) Via Oronzio Massa (Porto) Via Potenza (Porto) Via Flavio Gioia (Porto) Vico Potenza (Porto) Vico Flavio Gioia (Porto) Via Potenza (Porto) Vico Stella al porto (Porto) Via S. Bartolomeo (Porto) 4) San Sebastiano, PortAlba, S. Pietro a Maiella, Piazza Bellini, Piazza Dante (quartieri San Giuseppe, San Lorenzo e Avvocata) Comprendente le seguenti aree di circolazione, interamente comprese: Via San Sebastiano (San Giuseppe) P.tta Casanova (San Giuseppe) Via San Pietro a Maiella (San Giuseppe , San Lorenzo) Vicoletto San Pietro a Maiella (San Giuseppe) Piazza Bellini (San Lorenzo)

Via PortAlba (San Giuseppe, San Lorenzo) Piazza Dante Alighieri (tra Avvocata, San Giuseppe, San Lorenzo) vico Carceri San Felice (S. Giuseppe)

5) Capodimonte (quartiere San Carlo allArena) Comprendente le seguenti aree di circolazione, interamente comprese: Via Bosco di Capodimonte (San Carlo allArena) Via Cardinale Prisco (San Carlo allArena) Via Francesco Curia (San Carlo allArena) Vico S. Maria delle Grazie a Capodimonte (nel tratto compreso tra viale Colli Aminei e via Bosco di Capodimonte) (San Carlo allArena) Via di Miano (Vecchia Comunale di Miano) (nel tratto compreso tra viale Colli Aminei e via Gennaro Marciano, ricadente nel quartiere di San Carlo allArena) Via Capodimonte nel tratto compreso tra via di Miano e via Ponti Rossi (San Carlo allArena).

6) Pallonetto S. Lucia (quartiere San Ferdinando) Comprendente le seguenti aree di circolazione, interamente comprese: Via Pallonetto Santa Lucia (San Ferdinando) Via della Solitaria (San Ferdinando) Vico Storto Pallonetto S. Lucia (San Ferdinando) Vicoletto Pallonetto S. Lucia (San Ferdinando)

4. FINALIT DELLINTERVENTO Il tessuto produttivo delle aree individuate ed oggetto dellintervento caratterizzato dal perdurare di condizioni di disagio socio-economico e ambientale che sono dostacolo al rilancio economico, sociale e produttivo delle zone interessate e dell'intera citt.

Per cui sinteticamente le attivit del Programma 2011 rispondono alle seguenti finalit:

1. Attivare processi di rivitalizzazione socio-economica nei seguenti quartieri: Avvocata, San Giuseppe, Porto, Pendino (II Municipalit), San Carlo allArena (III Municipalit), San Lorenzo (IV Municipalit), San Pietro a Patierno (VII Municipalit).

2. Sostenere quell'insieme di cosiddetti distretti embrionali di cui al paragrafo 3.B) legati ai mestieri, alle arti in cui si rinnovano i saperi pratici e le culture produttive cittadine. Si tratta di luoghi e attivit che producono ed accumulano conoscenze, in grado di trasferirsi efficacemente in manufatti, ma anche esperienze, stili di vita, aspetti della cultura urbana che hanno identificato, lungamente, quartieri e rioni cittadini. 3. Rifunzionalizzare quelle aree ristrette, caratterizzate da indici socio-economici inferiori ai valori medi dei quartieri di riferimento e della citt e connotate da un forte disagio sociale, economico, ambientale. Si tratta, tra l'altro, di luoghi della tradizione che hanno diffuso, e ancora conservano, una forte carica di appartenenza.
4. Contribuire allo sviluppo turistico e culturale delle aree delle zone del centro e della citt

bassa puntando a fare del patrimonio materiale ed immateriale il perno di un modello di sviluppo centrato sul binomio creativit e patrimonio ed incentivando la produzione di cultura e innovazione. Tra gli obiettivi del presente Programma, quello di contribuire a convogliare, con continuit, flussi turistici, attratti dalla tradizione storico-culturale, dall'arte, dalla cultura, dall'artigianato di qualit, dagli spettacoli e dagli eventi anche collegati alla tradizione e alla sua rivisitazione. 5. Valorizzare e sostenere le progettualit avviate con le precedenti programmazioni nei quartieri dellarea Nord ed Est della citt che hanno, tra laltro, condotto alla realizzazione del sistema degli incubatori della Citt di Napoli. 6. Promuovere e sostenere la nascita di aggregazioni consortili e associative al fine di contribuire a ridurre il grado di isolamento e marginalit che sovente connota il lavoro e lorganizzazione delle imprese cittadine.

5. OBIETTIVI DELLINTERVENTO

Ai fini della definizione delle modalit di rivitalizzazione socio-economica con cui si intende intervenire, si definiscono obiettivi e aree di intervento, allinterno delle quali rientrano: i quartieri con criticit dordine sociale, economico, ambientale di cui al paragrafo 3.A); le sei aree ristrette, con notevoli criticit dordine sociale, economico, ambientale di cui al paragrafo 3.B): cinque ricadenti nei perimetri dei quartieri individuati e una al di fuori (Pallonetto S. Lucia); le aree della periferia nord ed est in cui vanno consolidati gli interventi realizzati nelle precedenti programmazioni.

A) Quartieri con criticit dordine sociale, economico, ambientale sotto elencati. 1. Avvocata (Municipalit 2) 2. San Giuseppe (Municipalit 2) 3. Porto (Municipalit 2) 4. Pendino (Municipalit 2) 5. San Carlo allArena (Municipalit 3) 6. San Lorenzo (Municipalit 4) 7. San Pietro a Patierno (Municipalit 7). Obiettivo. Si sosterranno, con le modalit definite in sede di bando, le attivit commerciali, di produzione e di servizi. B) Aree con notevoli criticit dordine sociale, economico, ambientale 1. Distretti embrionali Per le aree interessate il programma di sviluppo imprenditoriale punta ad utilizzare strategicamente, nel settore della produzione e dellartigianato di qualit, il vantaggio competitivo rappresentato da competenze accumulate in campi del "saper fare". A tal proposito si evidenziano, tra gli altri, i settori manifatturieri della ceramica, della lavorazione del metallo, della liuteria e delleditoria, legati a quelle aree ed insieme di imprese che connotano i cosiddetti distretti embrionali. Lobiettivo di promuovere e sostenere, in modo mirato, le imprese che operano in settori/filiere funzionali allo sviluppo delle aree individuate attraverso la valorizzazione delle competenze delle produzioni di qualit e dei servizi.

Piazza Mercato Con il riconoscimento del CCN Antiche Botteghe del Tessile, si definita una strategia tesa a recuperare le antiche professioni legate allartigianato tessile, costruendo un sinergico rapporto tra artigiani, commercianti, istituti di formazione finalizzato alla valorizzazione delle antiche produzioni. Gi la Variante al P.R.G. del 2004 prevedeva una serie di interventi di recupero e valorizzazione dellesedra di Piazza Mercato e delle zone limitrofe, accordandole con la riorganizzazione della funzione e delle attivit commerciali. Obiettivo. Si sosterranno prioritariamente, con le modalit definite in sede di bando, le attivit di produzione e commercializzazione del tessile, nonch la commercializzazione di giochi e giocattoli.

Capodimonte Nellarea, ove si prevede di attivare processi di rivitalizzazione economica soprattutto per quanto concerne lantico borgo di Capodimonte si punta a promuovere e supportare produzioni artigianali di eccellenza (la ceramica), anche in considerazione della presenza dellistituto Professionale di Stato per lIndustria e lArtigianato della Porcellana e della Ceramica Giovanni Caselli, nato con una missione specifica: promuovere, studiare e tutelare la tradizione ceramica del territorio, rilanciando, in particolare, la produzione della porcellana. Obiettivo. Si sosterranno prioritariamente, con le modalit definite in sede di bando, le attivit di produzione e commercializzazione della ceramica.

Rua Catalana I prodotti degli artigiani del ferro e dei lattonieri rappresentano la tradizione di Rua Catalana. Realt viva, perennemente animata dallallestimento di sculture ideato da Riccardo Dalisi, figura storica dellarte povera, le cui caffettiere napoletane in latta e metallo sono esposte nel Museo Alessi e nella Permanent Design Collection del MOMA di New York. La zona vicina alle mete turistiche pi importanti del Centro Storico, ma inserita in unarea con un alto grado di degrado urbano e sociale, di cui va valorizzata la produzione. Obiettivo. Si sosterranno prioritariamente, con le modalit definite in sede di bando, le attivit artigianali del ferro e della latta. Via San Sebastiano, San Pietro a Maiella, PortAlba, Piazza Bellini, Piazza Dante Larea delimitata a est da Port'Alba e Piazza Bellini, ad ovest da piazza Dante. E connotata dalla presenza di case editrici e storiche librerie. Nell'ex convento dei Celestini, annesso alla chiesa gotica di San Pietro a Majella, ha sede dal 1826 il Conservatorio, e la zona sede di produzione e commercializzazione di strumenti musicali, rappresentando uno dei luoghi simbolo della citt, ricca di storia e monumenti. Obiettivo. Si sosterranno prioritariamente, con le modalit definite in sede di bando, le attivit commerciali e di produzione legate alle filiere del libro e della musica.

S. Gregorio Armeno, via Tribunali, via Anticaglia, Via Duomo Unarea che coincide con la parte antica, greco-romana, del centro storico di Napoli, tra laltro gi riconosciuta dallUNESCO quale Patrimonio Mondiale dellUmanit. S. Gregorio Armeno, Spaccanapoli, Via Tribunali, Via Anticaglia e le relative arterie di collegamento tracciano i luoghi della tradizionale e sempre viva arte presepiale, con una rilevanza

internazionale e unaggregazione di piccole imprese spesso a conduzione familiare, una trasmissione delle competenze in bottega, con lincapacit, al tempo stesso, di muoversi al di fuori di logiche meramente individuali. Larea chiusa ad est dallarteria di via Duomo, con una radicata tradizione e cultura commerciale, legata alla produzione, al restauro e al commercio di abiti e arredi sacri. Tra laltro notevole il patrimonio culturale presente che vede, tra laltro, le Chiese di San Severo al Pendino, San Giorgio Maggiore, la Quadreria dei Gerolamini, gli Scavi di Carminiello ai Mannesi con lArea archeologica del Duomo ed il Museo Filangieri. Obiettivo. Si sosterranno prioritariamente, con le modalit definite in sede di bando, le attivit commerciali e di produzione di arredi ed abiti sacri, nonch le imprese operanti nei settori della produzione e commercializzazione del presepiale.

San Pietro a Patierno Il Quartiere di San Pietro a Patierno caratterizzato dalla presenza di un tessuto di piccole e medie imprese e, in particolare, da una forte e radicata presenza di imprese commerciali allingrosso e al dettaglio di calzature. Attivit, questultima, diffusa e con origini lontane. Sin dagli inizi del 1900 era, difatti, rinomata labilit dei calzolai della zona. Un vantaggio competitivo, potenziale, alla localizzazione nel quartiere offerto, in particolare, dalla posizione strategica relativamente alle infrastrutture di trasporto (vicinanza dellaeroporto e degli imbocchi delle pi importanti autostrade, dello scalo ferroviario). Obiettivo. Si sosterranno prioritariamente, con le modalit definite in sede di bando, le imprese commerciali e di produzione nel settore calzaturiero.

2. Aree ristrette da rifunzionalizzare Il Pallonetto di Santa Lucia Le problematiche connesse al Pallonetto Santa Lucia rinviano ad esigenze di risanamento, a problematiche socio-ambientali e ad indici di degrado socioeconomico superiori ai valori medi dellintero territorio cittadino. Un intervento teso alla rivitalizzazione economica dell'area non pu fare a meno di coglierne la contiguit con piazza Plebiscito ed il lungomare ed evidenziarne un potenziale ruolo di servizio per i flussi turistici e le attivit commerciali del centro. Obiettivo. Si sosterranno prioritariamente, con le modalit definite in sede di bando: - imprese artigiane ed imprese che operano nel settore accoglienza e ristorazione, con lobiettivo di contribuire a promuovere una destinazione turistica dellarea;

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- imprese commerciali.

3. Aree della Periferia Nord ed Est gi oggetto di interventi nelle precedenti programmazioni

Incubatore dellarea nord della citt di Napoli (Miano e Scampia) Il progetto Casa della Socialit, insieme di interventi integrati e finalizzati a riqualificare il tessuto urbano e socio-economico dei quartieri della zona nord di Napoli, ha utilizzato le azioni di sostegno allo sviluppo ex art. 3 del D.M. 267/2004 - Legge 266/97 art. 14, per la realizzazione di un incubatore di impresa al fine di contribuire, attraverso la nascita e il consolidamento di imprese a compagine prevalentemente femminile e la loro messa in rete, alla riqualificazione territoriale, economica e sociale dei quartieri della periferia nord di Napoli. Da gennaio di questanno operativa la struttura di via Don Guanella, e si in attesa di consegna della struttura di via Monterosa. Tra laltro, una quota parte delle risorse previste per contributi alle imprese a valere sullArt. 4) ammontanti ad euro 400.000,00 verr destinata ai kit di start-up per i nuovi insediamenti del progetto Casa della Socialit. Obiettivo. Col presente Programma si punta a consolidarne e potenziarne le attivit. Incubatore dellarea est della citt di Napoli (San Giovanni a Teduccio) Larea di San Giovanni a Teduccio si estende lungo la fascia sud orientale della citt. La Variante al P.R.G. ha attribuito a questarea un valore strategico per la riqualificazione produttiva e ambientale dellarea orientale. Con i precedenti programmi si provveduto alla realizzazione e avvio delle attivit di un incubatore dimpresa, denominato Centro Servizi Incubatore di Imprese Napoli Est, in collaborazione con la VI Municipalit. Finalit dellincubatore quella di favorire lo start up di imprese che sviluppano linnovazione tecnologica. Lincubatore, operativo a partire dal luglio 2010, attualmente ospita cinque imprese. Obiettivo. Col presente programma si punta a consolidarne e potenziarne le attivit.

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6. AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE Art. 4 D.M. 14 settembre 2004, n. 267

6.1 - DESTINATARI Beneficiari delle agevolazioni saranno le microimprese e le piccole imprese di persone e di capitali, le cooperative di produzione e lavoro, le imprese sociali di cui alla legge 381/91 operanti nei seguenti settori: 1) Per i quartieri: Avvocata, San Giuseppe, Porto, Pendino, San Carlo allArena, San Lorenzo, San Pietro a Patierno: commercio, artigianato, servizi.

2) Si prevedranno in sede di bando meccanismi di premialit di I livello: A) per le imprese con unit locali nei quartieri riportati al punto 1) ed operanti nei settori: a) artigianato presepiale e commercio dei relativi prodotti; b) artigianato della latta, del ferro, del rame; c) artigianato dei prodotti ceramici per uso ornamentale e commercio dei relativi prodotti; d) costruzione, restauro e riparazione di strumenti musicali; e) attivit editoriali e di distribuzione, librai, rilegatori (filiera del libro); f) turismo, cultura; g) artigianato nei settori del tessile e abbigliamento e commercio dei relativi prodotti; h) produzione e commercio di abiti e arredi sacri; B) per le imprese con unit locali nellarea ristretta del Pallonetto a Santa Lucia operanti nei settori: produzione, commercio, servizi.

3) Si prevedranno, inoltre, in sede di bando meccanismi di premialit di II livello, per le imprese con unit locali nelle aree ristrette con notevoli criticit dordine sociale, economico, ambientale e nel quartiere di San Pietro come di seguito specificato: a) artigianato presepiale e commercio dei relativi prodotti (area Decumani) b) artigianato della latta, del ferro (area Rua Catalana); c) artigianato dei prodotti ceramici per uso ornamentale e commercio dei relativi prodotti (area Capodimonte);

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d) costruzione, restauro e riparazione di strumenti musicali, commercializzazione strumenti musicali; attivit editoriali, librai, rilegatori, stampatori (area S. Sebastiano, S. Pietro a Maiella, PortAlba, Piazza Bellini, Piazza Dante); e) artigianato nei settori del tessile e abbigliamento e commercio, compreso giochi e giocattoli (area Piazza Mercato); f) turismo, cultura (per tutte le tutte le aree ristrette individuate); g) produzione e commercio di abiti e arredi sacri (area Via Duomo); h) commercio, accoglienza e ristorazione, artigianato (area Pallonetto Santa Lucia); i) produzione e commercio di calzature (area S.Pietro a Patierno). 6.2 TIPOLOGIA DELLE IMPRESE AMMESSE Le piccole imprese dovranno rientrare nei limiti dimensionali definiti dal Regolamento n. 70/2001 della Commissione europea del 12 gennaio 2001. Per le microimprese si applica la nozione di cui alla Raccomandazione 2003/361 della Commissione Europea del 6 maggio 2003 e allart. 2 del decreto del Ministero delle Attivit Produttive del 18/04/05. Le imprese dovranno avere forma individuale, societaria, di cooperativa.

6.3 - TIPOLOGIA DEGLI INVESTIMENTI Saranno finanziati progetti presentati da soggetti gi esistenti o di nuova costituzione. I progetti presentati potranno riguardare: ampliamento di imprese gi esistenti rinnovo e aggiornamento tecnologico e ambientale rilocalizzazione dellattivit dellimpresa creazione di nuove imprese, nel limite del 15% dello stanziamento complessivo dellart. 4. Si prevede, inoltre, lo stanziamento di risorse che verranno utilizzate quali contributi per le nuove imprese da insediare nellincubatore area nord del Comune di Napoli. Fermo restando il rimborso del 50% previsto dalla vigente normativa nazionale in materia, si provveder in sede di bando alla definizione della necessaria regolamentazione. Lunit locale operativa dovr essere mantenuta nelle aree individuate e agevolate per un periodo di almeno cinque anni dalla data in cui stata concessa lagevolazione.

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Le imprese dovranno essere in regola con gli adempimenti previsti per legge (iscrizione al registro delle imprese e/o ad altri albi o registri ove previsto, obblighi contributivi e fiscali, certificazione antimafia, etc.).

6.4 - ATTIVIT DI ANIMAZIONE E COMUNICAZIONE Obiettivo delle attivit quello di progettare e realizzare una costante attivit di comunicazione/animazione che, coinvolgendo tra laltro in modo appropriato reti associative e professionali, associazionismo sociale e culturale, nonch le competenti Municipalit, sia in grado di veicolare in modo innovativo, efficace ed attraente le opportunit offerte dal Programma ed i vantaggi conseguenti alla creazioni di reti, associazioni, consorzi. Tali attivit cederanno a carico del soggetto affidatario del servizio di assistenza tecnica per listruttoria delle domande e la formazione delle graduatorie.

6.5 - TIPOLOGIA E MISURA DEL FINANZIAMENTO I contributi concessi non potranno superare il limite de minimis previsto dalla normativa comunitaria in materia di aiuti alle imprese. Sono previste agevolazioni sotto forma di contributi per spese dinvestimento effettivamente sostenute da imprese gi esistenti o nuove. Il contributo concesso potr arrivare al 65% delle spese ritenute ammissibili, nelle modalit e nei termini previsti dallart. 4 del D.M. 14 settembre 2004, n. 267. Le erogazioni per ogni singola impresa non potranno superare limporto di 70.000,00. Come previsto dall'articolo 72, comma 2 della legge finanziaria 2003 (legge 27 dicembre 2002, n. 289) il 50% del contributo concesso soggetto a rimborso. Il tasso d'interesse da applicare alle somme rimborsate verr determinato in misura non inferiore allo 0,50 per cento annuo.

6.6 - SPESE AGEVOLABILI Sono ammissibili le seguenti spese, previste nel progetto presentato e sostenute entro i 12 mesi successivi alla data di comunicazione della finanziabilit delliniziativa: a) acquisto di brevetti, realizzazione di sistemi di qualit, investimenti per attivit di ricerca e sviluppo, nellambito delle finalit di cui alla lettera e); b) acquisto di attrezzature, macchinari ed arredi nuovi di fabbrica, direttamente funzionali allattivit dimpresa e che non siano stati oggetto di altre agevolazioni pubbliche;

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c) sistemi informativi integrati per lautomazione, impianti automatizzati, acquisto di software per le esigenze produttive e gestionali dellimpresa, sistemi di videosorveglianza; d) (solo per le imprese esistenti): adeguamento dei locali e delle attivit alle normative in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, dellambiente e del consumatore (con esclusione delle opere murarie); e) investimenti specifici volti alla riduzione dellimpatto ambientale, allo smaltimento/riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici e/o idrici; f) studio di fattibilit economico-finanziaria, progettazione esecutiva, valutazione ambientale, servizi di consulenza ed assistenza; tali voci di spesa sono finanziabili entro il limite dell8% dellinvestimento complessivo; g) ristrutturazione e/o adeguamento funzionale dei locali, di propriet o in affitto, per un massimo di spesa ammissibile pari al 40% dellinvestimento complessivo; h) direzione lavori per le opere di cui al punto g), entro il limite dell8% dellinvestimento complessivo. Le spese agevolate non possono essere oggetto di ulteriori aiuti, concessi sotto qualsiasi forma da altre normative nazionali, regionali, comunitarie.

6.7 - MODALIT DI EROGAZIONE Le agevolazioni finanziarie saranno erogate per Stati di Avanzamento (S.A.) e a saldo. Ciascun S.A. pu essere richiesto dallimpresa beneficiaria presentando la documentazione prevista dal bando e corrispondente allinvestimento realizzato.

6.8 - ISTRUTTORIE, CRITERI DI PRIORIT

E TEMPISTICA

Le agevolazioni saranno concesse tenendo conto della regolarit e validit tecnico amministrativa delle candidature presentate, nonch dei criteri selettivi alluopo individuati. La procedura comporta la definizione di otto graduatorie: - sette graduatorie, una per ciascuna delle aree ristrette individuate e per il quartiere di S. Pietro a Patierno, per cui previsto un secondo livello di premialit. Le risorse attribuite alle aree ristrette ammontano ad euro 2.944.800,00 (ossia il 60% delle risorse previste per contributi alle imprese a valere sullArt. 4). - una graduatoria generale sia per le imprese con premialit di primo livello (definite dai codici ATECO) che per le rimanenti. Le risorse attribuite ammontano ad euro 1.963.200,00 (ossia il 40% delle risorse previste per contributi alle imprese a valere sullArt. 4). Si prevede inoltre:

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- un sistema di ripescaggio che faccia confluire le imprese, ammissibili e non finanziabili per esaurimento fondi, dalle sette graduatorie aree ristrette + San Pietro a Patierno nella graduatoria generale. Le imprese ripescate entrano in graduatoria generale con la sola premialit di primo livello, determinata in base ai criteri stabiliti dal bando; - una percentuale pari al 15% delle risorse destinate a ciascuna graduatoria, finalizzata a sovvenzionare nuove imprese.

Per quanto concerne le risorse allocate sulle graduatorie delle aree con premialit di secondo livello, ed al fine di evitare che quelle pi ampie e con la pi alta densit di impresa rastrellino le risorse disponibili, si prevedono, area per area, le quote di riserva di seguito indicate. Area Mercato Area Decumani, Duomo Area Port'alba, Dante Are Rua Catalana Are Capodimonte Area Pallonetto S. Lucia Quartiere San Pietro TOTALE 450.000,00 450.000,00 450.000,00 440.000,00 400.000,00 400.000,00 354.800,00 2.944.800,00

Per quanto concerne le iniziative per lArea della Periferia Nord, gi oggetto di interventi nelle precedenti programmazioni, sono inoltre stanziate le risorse per i kit di start - up destinati alle nuove imprese previste dai nuovi insediamenti del progetto Casa della Socialit, per un importo pari a euro 400.000,00.

Verranno valutati criteri selettivi e requisiti di accesso di tipo qualitativo e quantitativo, quali: a) per le imprese gi esistenti assunzione di inoccupati e disoccupati appartenenti alle fasce deboli del mercato del lavoro: donne e giovani (dai 18 ai 45 anni) residenti nei quartieri oggetto dellintervento; assunzione di iscritti alle liste di mobilit, che abbiano maturato tale condizione negli ultimi ventiquattro mesi e da selezionarsi tra i soggetti formati in attuazione del capitolo dedicato alle azioni di sostegno allo sviluppo, di cui allart 3 del D.M. 14 settembre 2004 n. 267; contratti di apprendistato; osservanza della normativa in tema di sicurezza sul lavoro;

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investimenti specifici volti alla riduzione dellimpatto ambientale, allo smaltimento/riciclaggio dei rifiuti e alla riduzione dei consumi energetici e/o idrici; investimenti finalizzati all'innovazione tecnologica e gestionale.

b) per le nuove imprese collocazione del progetto dimpresa allinterno della filiere produttive dei rispettivi territori, come individuate dal bando di concessione delle agevolazioni; appartenenza del/i proponente/i del progetto d'impresa alle categorie: donne, disoccupati o inoccupati, residenti nei quartieri e nelle aree di intervento; imprese sociali che prevedano l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. 6.9 - MODALIT DI GESTIONE DELLAZIONE Istruttoria delle domande e verifica delle spese sostenute. Tali attivit potranno essere affidate a: organismi di diritto pubblico o soggetti privati nelle forme previste dalla normativa in materia di contratto dappalto di servizi pubblici; personale interno. In caso di affidamento esterno delle fasi di istruttoria e verifica di spesa si prevede, per lesercizio della funzione di controllo, la costituzione di apposita commissione composta da rappresentanti del Comune di Napoli. Erogazione dei contributi, nel rispetto della tempistica indicata allart. 6 comma 9 del D.M. 267/2004.

Monitoraggio Il Comune di Napoli potr procedere, nel rispetto dellart. 7 del D.M. 267/2004, a verifiche ispettive a campione, avvalendosi direttamente di apposite commissioni composte da dipendenti del Comune di Napoli, ovvero affidando ad organismi di diritto pubblico o a terzi contraenti nelle forme previste dalla normativa in materia di contratto dappalto di servizi pubblici - la gestione di tale fase.

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7. AZIONI di SOSTEGNO allo SVILUPPO Art. 3 D.M.14 settembre 2004, n. 267 Secondo quanto previsto dallart. 3 del D.M. 14 settembre 2004, n. 267, i Comuni capoluogo di aree metropolitane possono prevedere, oltre agli interventi di agevolazione diretta in favore delle piccole imprese, altre iniziative finalizzate alla crescita economico/imprenditoriale nei quartieri individuati. I beneficiari delle azioni di sostegno potranno essere: piccole e micro-imprese aventi sede od operanti nell'area d'intervento; soggetti ed attivit di cui allart. 3 del D.M. 267/2004.

Le azioni di sostegno allo sviluppo previste dal presente programma consisteranno in: 7.1 - SOSTEGNO AL SISTEMA DI INCUBATORI DEL COMUNE DI NAPOLI - AREA NORD ED AREA EST I Programmi 2004 e 2007 hanno consentito di attivare, a valere sulle risorse previste dallart. 3 della 266/97, strutture ed attivit per la realizzazione di incubatori dimpresa collocati nellarea nord della citt, precisamente nei quartieri di Miano e Scampia, e nellarea est della citt, precisamente nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.

Incubatore CSI (Centro Servizi Incubatore) sito in via B. Martirano - quartiere di San Giovanni e Teduccio Attualmente attivo il terzo piano dellincubatore di via Martirano, a breve verr ultimata la consegna degli ulteriori tre piani, e il CSI entrer nella fase di piena operativit con un numero di nuove imprese da incubare stimato tra le 15 e le 18. Col presente Programma si intende sostenere la gestione dei complessivi tre piani dellincubatore, i relativi bandi per la selezione di idee imprenditoriali, le attivit ed i processi finalizzati allincubazione delle neoimprese selezionate. Contestualmente si prevede la progettazione e realizzazione di una campagna di informazione e comunicazione finalizzata a promuovere le opportunit ed i servizi del CSI. La campagna di comunicazione verr affiancata e coordinata con iniziative di animazione territoriale, tese a individuare e far emergere nuove idee e profili dimpresa nel campo dellinnovazione. Inoltre si provveder ad attivare meccanismi e sistemi partenariali che consentano di connettere le attivit del CSI ai contesti industriali ed accademici cittadini valorizzando esperienze professionali e know how.

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Incubatore area nord citt di Napoli Con le azioni di sostegno allo sviluppo di cui allart. 3 del D.M. 267/2004 sono state realizzate le strutture dellincubatore area nord del Comune di Napoli con la finalit di contribuire, attraverso la nascita e il consolidamento di imprese a compagine prevalentemente femminile e la loro messa in rete, alla riqualificazione territoriale, economica e sociale dei quartieri della periferia nord di Napoli, in aree segnate dalla pi bassa percentuale, in assoluto, di unit locali adibite ad impresa in rapporto agli abitanti. Dal mese di gennaio 2011 operativa una delle due strutture, quella sita in via Don Guanella. La struttura di via Monterosa verr consegnata a breve. Si tratta complessivamente di circa 25 moduli, per cui sar necessario attivare meccanismi e sistemi di gestione, bandi per la selezione di idee di impresa, sempre proposte da compagini prevalentemente femminili, con le relative attivit di assistenza e tutoraggio. Si prevedono risorse dedicate, a valere sullart. 4, per finanziare le fasi di insediamento, avvio delle attivit dimpresa e fornitura dei Kit di start-up. Si precisa che i costi per le attivit di promozione, la campagna di informazione e comunicazione, listruttoria e valutazione dei progetti imprenditoriali delle neo imprese candidate, con le conseguenti attivit di verifica cederanno a carico del soggetto gestore individuato con procedure ad evidenza pubblica.

7.2 - INTERVENTI

PER SVILUPPARE L'ASSOCIAZIONISMO ECONOMICO

- PROMOZIONE

DI

CONSORZI ED ASSOCIAZIONI DI IMPRESE

Si evidenzia elemento tra laltro ripreso dal Piano Strategico dellEnte e dal Piano di gestione del Centro storico Unesco come il sistema d'impresa sia connotato da aziende di piccola dimensione caratterizzate da forme giuridiche personali, ditta individuale o societ di persone, ma con una bassa propensione allaggregazione, al coordinamento ed allintegrazione per creare gruppi, filiere. Nello stesso tempo si rileva una scarsa capacit, da parte del tessuto imprenditoriale, di elaborare visione e pianificazione strategica, con uno scarso utilizzo degli strumenti di marketing, con conseguenti impatti sugli aspetti produttivi ed organizzativi e, conseguentemente, sulla redditivit. Al fine di modificare tale condizione di contesto si ritiene necessario promuovere e sostenere soggetti collettivi, attori dotati della capacit di guardare al sistema nel suo insieme, progettandone le trasformazioni ed intervenendo sulle criticit che di volta in volta si presentano.

Gli interventi, pertanto, sono finalizzati ad attivare investimenti materiali ed immateriali destinati a mettere in moto meccanismi e processi di partecipazione delle imprese, a sostenere e promuovere,

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anche attraverso attivit di animazione ed assistenza tecnica, lassociazionismo, la creazione di consorzi. Lobiettivo, a breve termine, di assicurare meccanismi di sostegno allassociazionismo e alla messa in rete degli imprenditori su iniziative e progetti che prevedano iniziative di comunicazione, promozione, iniziative tese al potenziamento commerciale e allacquisizione di nuove aree di mercato. Specifici interventi verranno previsti per le aree commerciali che si identificano con alcuni dei luoghi identitari della citt e rappresentano un modello di mercato con modalit, elementi alternativi ai non luoghi della grande distribuzione e dei Centri commerciali. Lobiettivo, a medio termine, quello di promuovere la realizzazione di strutture dedicate/ consorzi in grado di far leva sui punti di forza e sul vantaggio competitivo rappresentato da competenze accumulate in campi del "saper fare" e legate a quelli che vengono identificati come distretti embrionali: Capodimonte, Rua Catalana, San Gregorio Armeno, via San Sebastiano. Distretti embrionali (latta, presepiale, ceramica, libro, musica) su cui necessario intervenire per fare in modo che il vantaggio competitivo del saper fare resti tale, affrontando le criticit con interventi finalizzati e personalizzati. Ci rappresenta la condizione irrinunciabile per sostenere e qualificare, ad esempio, la presenza delle produzioni locali dellartigianato di eccellenza nelle dimensioni nazionale ed internazionale, assicurando soddisfacenti margini di redditivit e instaurando rapporti di mercato stabili nel tempo. In entrambi i casi lindividuazione dei soggetti beneficiari (per lobiettivo a breve termine) e dei soggetti gestori (per lobiettivo a medio termine) avverr attraverso avvisi pubblici.

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8. PIANO FINANZIARIO Le risorse ottenute grazie alloperazione di recupero dei residui delle passate gestioni dei Programmi 266, ammontanti a 9.000,000,00 vengono cos ripartite: Azioni Contributi alle imprese
Concessione di contributi Kit di start up per i nuovi insediamenti del progetto Casa della Socialit Gestione del programma - Promozione e pubblicizzazione - Istruttoria e valutazione - Verifiche e controlli - Monitoraggio Affidamento al soggetto gestore del V e VI Programma del completamento delle attivit residuali da espletare oltre il termine contrattualmente previsto. Totale azioni art. 4 CSI - Affidamento di servizi analoghi, avente ad oggetto la progettazione e la gestione delle procedura di selezione di nuove idee imprenditoriali da insediare nellincubatore CSI - Finanziamento della gestione biennale della intera struttura dellincubatore + attivit di animazione territoriale + comunicazione e promozione dellincubatore CSI - Riqualificazione del cortile interno anche per la ristrutturazione dei fabbricati da adibire ad artigianato + acquisto di condizionatori/inverter + ulteriori lavori di allestimento CSI Acquisto di attrezzature, arredi, tecnologie infrastrutturali e manutenzione Casa della Socialit Acquisto di attrezzature, arredi, tecnologie infrastrutturali e manutenzione, nelle due sedi di via Don Guanella e via Monterosa Casa Socialit - Gestione delle due strutture dellincubatore per n. 8 mesi a partire dal 1 luglio 2011, comprensivi delle attivit di animazione territoriale + comunicazione e promozione dellincubatore Ogni eventuale attivit rientrante nellart. 3 del D.M. 267/2004 Totale azioni art. 3

Importo in euro 4.908.000,00 400.000,00

Riferimento D.M. 267/2004

art. 4 392.000

100.000 5.800.00,00

Prosecuzione delle attivit degli incubatori Area nord (Casa della Socialit) e Area est (CSI Napoli Est)

110.000

855.000

270.000 art. 3 300.000

265.000

160.000 1.240.000 3.200.000 9.000.000,00

TOTALE

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ALLEGATI

1) TABELLE CON INDICATORI SOCIO-ECONOMICI


Cartina della citt e dei quartieri oggetto dellintervento

1 S. Ferdinando 2 Chiaia 3 S. Giuseppe 4 Montecalvario 5 Avvocata 6 Stella 7 S. Carlo all' Arena 8 Vicaria 9 S. Lorenzo 10 Mercato Zona Mare

11 Pendino 12 Porto 13 Vomero 14 Arenella 15 Posillipo 16 Poggioreale 17 Zona Industriale 18 Bagnoli 19 Fuorigrotta 20 Soccavo

21 Pianura 22 Chiaiano 23 Piscinola 24 Miano 25 Secondigliano 26 Scampia 27 S. Pietro a Patierno 28 Ponticelli 29 Barra 30 S. Giovanni a Teduccio

22

QUARTIERE San Giuseppe

QUARTIERE Avvocata

QUARTIERE San Carlo allArena

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QUARTIERE San Lorenzo

QUARTIERE Pendino

QUARTIERE Porto

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QUARTIERE San Pietro a Patierno

QUARTIERE San Ferdinando Area ristretta del Pallonetto S. Lucia

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INDICATORI Zone demograficamente giovani e con unalta percentuale di popolazione femminile. La popolazione femminile nel comune di Napoli supera quella maschile per effetto, come per lItalia nel suo complesso, del progressivo invecchiamento della popolazione e della maggiore speranza di vita delle donne. Un numero alto di minori fino a 14 anni concentrato nelle zone individuate, le percentuali pi alte nei quartieri Pendino, San Pietro a Patierno e per larea del Pallonetto S. Lucia. Altissima la densit abitativa che, nei quartieri Avvocata, San Carlo, San Lorenzo e per larea del Pallonetto S. Lucia addirittura tre/quattro volte maggiore di quella cittadina. Il fenomeno del progressivo invecchiamento che ha coinvolto la popolazione residente in Italia riscontrabile anche per il Comune di Napoli pur se in misura inferiore rispetto alla media nazionale. Nelle zone individuate la percentuale di popolazione anziana, di 65 anni e pi, risulta comunque superiore in percentuale - tranne che per i quartiere di S.Pietro a Patierno e Pendino - a quella cittadina, pari al 15,59 %.

Tabella 1 - densit abitativa per zona e per quartiere con composizione per sesso

Ambito territoriale

Maschi
Valore assoluto San Pietro a Patierno (7) Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) San Carlo allArena (3) San Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia Napoli citt 9.000 15.499 2.710 2.135 7.447 34.617 23.319 1.755 480.620

Popolazione residente Femmine


Valore assoluto 9.390 17.796 2.924 2.511 8.178 38.316 25.956 1887 523.880 % ogni 100 abitanti 51,85 53,45 51,90 54,05 52,34 52,54 52,68 51,81 52,15

Totale
Valore assoluto 18.390 33.295 5.634 4.646 15.625 72.933 49.275 3.462 1.004.500 % su dato citt 1,83 3,31 0,56 0,46 1,56 7,26 4,91 0,34 100
Superficie (km2) Densit abitativa (ab/km2)

% ogni 100 abitanti 48,94 46,55 48,10 45,95 47,66 47,46 47,32 48,19 47,85

5,45 1,22 0,43 0,97 0,63 7,64 1,42 0,10 117,27

3.374 27.291 13.102 4.075 24.802 9.546 34.701 35.518 8.566

Tabella 2 - macroclassi det della popolazione residente per quartiere e municipalit

Ambito territoriale

da 0 a 14 anni

% 0 - 14

da 15 a 64 anni 12.495 22.187 3.796 3.135 10.396 32.690 48.703 2.430 676.071

% 15 - 64

da 65 in poi

% 65 in poi

San Pietro a Patierno (7) Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) San Lorenzo (4) San Carlo allArena (3) Area Pallonetto S. Lucia Napoli citt

4.260 5.125 743 626 2.795 8.480 11.762 637 171.831

23,16 15,39 13,19 13,47 17,89 17,21 16,13 17,49 17,11

67,94 66,64 67,38 67,48 66,53 66,34 66,78 66,72 67,30

1.635 5.983 1.095 885 2.434 8.105 12.468 575 156.598

8,89 17,97 19,44 19,05 15,58 16,45 17,10 15,79 15,59

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La struttura familiare Il dato cittadino relativo alle famiglie composte da pi persone (4,5,6) si discosta in maniera significativa dai dati nazionali. Le zone individuate, relativamente alla distribuzione percentuale di tale tipologia familiare, presentano valori elevati soprattutto nei quartieri San Carlo allArena, Pendino, San Pietro a Patierno e per larea del Pallonetto S. Lucia.
Tabella 3 - indicatori di sintesi delle strutture familiari per zona (Censimento 2001)

Famiglie per numero di componenti - Valori assoluti Ambito territoriale Numero di componenti
1 componente 2 componenti 3 componenti 4 componenti 5 componenti 6 e oltre componenti

Totale famiglie

San Pietro a Patierno (7) Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) San Carlo allArena (3) San Lorenzo (4)

693 3.114 692 533 1.356 5.483 4.657

862 2.744 499 429 1.199 5.921 3.929

923 2.311 392 322 1.012 5.253 3.058

1.391 2.507 387 303 1.101 5.787 3.488

948 1.076 145 135 551 2.263 1.757

434 312 57 59 252 768 714

5.251 12.064 2.172 1.781 5.471 25.475 17.603

Area Pallonetto S. Lucia Napoli citt

330 69.352

248 74.912

198 66.026

256 77.005

146 36.147

70 14.345

1248 337.787

Indicatori percentuali per 100 famiglie San Pietro a Patierno (7) Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) San Carlo allArena (3) San Lorenzo (4) 13,20 25,81 31,86 29,93 24,79 7,57 26,46 26,44 16,42 22,75 22,97 24,09 21,92 16,35 22,32 19,87 17,58 19,16 18,05 18,08 18,50 21,76 17,37 15,87 26,49 20,78 17,82 17,01 20,12 31,96 19,81 20,51 18,05 8,92 6,68 7,58 10,07 15,62 9,98 11,70 8,27 2,59 2,62 3,31 4,61 6,75 4,06 5,61

Area Pallonetto S. Lucia Napoli citt

20,53

22,18

19,55

22,80

10,70

4,25

27

Laureati, diplomati, analfabeti Per quanto concerne il livello distruzione, le aree di San Pietro, Pendino, San Lorenzo e del Pallonetto Santa Lucia si caratterizzano per una bassa presenza di laureati, con scostamenti di gran lunga inferiori alla media. Comunque, la popolazione delle aree di San Pietro, Pendino, San Lorenzoe Pallonetto di Santa Lucia connotata da un alta presenza di residenti senza titoli di studio. Alti i tassi di analfabetismo, soprattutto per i quartieri di S. Pietro, Pendino, San Lorenzo e per larea del Pallonetto S. Lucia.
Tabella 4 - Popolazione, con titolo di studio (laurea, diploma post maturit), alfabeta, analfabeta, senza titolo di studio ogni 100 abitanti

Ambito territoriale
Laurea o diploma post maturit per 100 abitanti

Diploma di scuola secondaria superiore per 100 abitanti

Licenza media inferiore per 100 abitanti

Licenza elementare per 100 abitanti

Senza titolo di studio alfabeta per 100 abitanti

Senza titolo di studio Popolazione analfabeta senza titolo di per 100 studio per 100 abitanti abitanti

S. Pietro a Patierno (7) Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia

2,45 13,90 24,08 15,73 7,26 11,24 7,86

13,19 27,50 29,85 24,74 17,11 28,39 19,60

32,89 27,42 23,11 26,96 29,72 27,78 31,64

33,76 21,78 15,84 23,24 30,00 22,76 28,44

14,60 8,24 6,24 7,69 13,24 8,41 10,41

3,12 1,16 0,88 1,63 2,67 1,41 2,04

17,72 9,40 7,12 9,33 15,91 9,82 12,46

7,71 10,78

15,16 24,40

29,43 29,21

28,16 24,29

14,92 9,62

4,61 1,70

19,53 11,31

Napoli citt

28

I livelli occupazionali I tassi di disoccupazione sono superiori alla media cittadina per i quartieri S. Pietro, Pendino e S. Lorenzo e per larea del Pallonetto S. Lucia. I valori assoluti dei tassi di attivit sono inferiori alle medie cittadine per i quartieri San Pietro a Patierno, Pendino, San Carlo allArena, San Lorenzo e per larea del Pallonetto S. Lucia.. La percentuale di donne disoccupate presenta picchi allarmanti nei quartieri di San Pietro, Pendino e San Lorenzo e per larea del Pallonetto S. Lucia..

Tabella 5 Popolazione residente di 15 anni e pi per condizione -

Ambito territoriale

Valori assoluti Occupati

Valori assoluti In cerca di occupazione

Valori assoluti In cerca di prima occupazione

Valori assoluti Totale Forze di lavoro

San Pietro a Patierno Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia

3.166 9.104 1.821 1.248 3.165 19.036 10.568 740


Tasso di occupazione

1.156 1.613 252 197 856 2.961 2.957 157


Tasso di disoccupazione

1.670 1.627 270 224 1.287 3.856 3.035 276


Tasso di attivit

5.992 12.344 2.343 1.669 5.308 25.853 16.560 1.173

San Pietro a Patierno Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia Napoli citt

22,41 32,32 37,23 31,04 24,67 31,12 25,91 24,63 29,28

47,16 26,25 22,28 25,22 40,37 26,37 36,18 36,91 31,39

42,41 43,82 47,90 41,52 41,37 42,26 40,59 39,03 42,67

Tabella 6 Occupazione, tassi di attivit maschili/femminili.

Ambito territoriale San Pietro a Patierno Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia Napoli citt

Tasso di occupazione Maschi 36,18 43,85 48,11 41,84 36,37 43,19 37,70 37,24 41,34 Tasso di occupazione Femmine 9,41 22,56

Tasso di disoccupazione Maschi 38,21 22,54 19,03 24,13 34,77 22,91 31,11 29,27 27,06 Tasso di disoccupazione Femmine 65,37 31,63

Tasso di attivit Maschi 58,55 56,61 59,42 55,14 55,76 56,02 54,73 52,65 56,68 Tasso di attivit Femmine 27,17 33,00

San Pietro a Patierno Avvocata (2)

29

San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia Napoli citt

27,58 22,13 14,22 20,57 15,61 13,11 18,52

26,82 26,88 50,16 31,97 44,77 50,72 38,64

37,69 30,26 28,53 30,24 28,26 26,61 30,18

30

Densit dimpresa e di Istituzioni Le zone interessate di San Pietro, Avvocata, San Carlo allArena, sono contraddistinte da densit dimpresa notevolmente pi bassa della media. Per quanto attiene alla densit delle Istituzioni presenti nelle aree individuate, non si rilevano scostamenti in linea di massima con la media cittadina, tranne per i quartieri San Giuseppe e Porto. Per quanto concerne la tabella unit locali per attivit economica locali, viene evidenzato il rischio di desertificazione commerciale per i quartieri di Porto e Pendino e per larea ristretta del Pallonetto S. Lucia.

Tabella 7 - La densit per imprese, istituzioni, no-profit (intesa come rapporto percentuale tra numero di unit presenti nella zona individuata e popolazione residente in rapporto alla citt di Napoli)

Ambito territoriale

Unit locali Numero Unit locali di Imprese medio di di Istituzioni pubbliche per 1.000 addetti delle abitanti unit locali di per 1.000 impresa abitanti

Numero medio di addetti delle unit locali delle istituzioni pubbliche

Unit locali di Istituzioni non profit per 1.000 abitanti

Numero medio di addetti delle unit locali delle istituzioni non profit

Unit locali Numero medio per 1.000 di addetti delle abitanti unit locali

S. Pietro a Patierno Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia

37,30 45,26 471,25 414,98 174,34 52,99 76,89 83,75 65,26

6,02 1,83 4,84 4,63 2,36 2,53 2,69 2,47 3,37

0,87 0,87 10,65 11,19 1,86 1,28 1,42 1,10 1,19

52,94 56,45 88,07 118,92 97,45 76,60 131,16 107,25 84,02

1,41 2,82 29,46 21,52 5,57 2,10 4,04 4,94 2,51

0,08 3,81 2,10 1,67 1,46 1,79 2,12 2,33 2,65

39,59 48,96 511,36 447,70 181,76 56,37 82,35 89,79 68,96

6,84 2,92 6,41 7,34 3,31 4,18 4,88 3,74 4,74

Napoli citt

Tabella 8 - Unit locali per attivit economica, per 100 unit locali, in rapportato al dato di Napoli citt Agricoltura Pesca, Agricoltura Ambito piscicolt e Pesca territoriale caccia e silvicoltura ura e Unit servizi locali per connes 100 unit si locali S. Pietro a Patierno Avvocata (2) S.Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto Estrazion e di minerali Attivit Produzione Costruzioni manifatturiere e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua Totale Industria Commercio ingrosso e dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa

0,07 0,05 0,07 0,02 0,31 0,04 0,02

0,07 0,04 0,02 0,02 0,06

0,14 0,05 0,11 0,05 0,02 0,31 0,01

0,02 8,55

14,97 9,39 6,80 7,16 8,66 11,04 8,11 6,12 0,09

0,07 0,05 0,04 0,02 0,05 4,77

5,36 4,42 4,51 4,62 2,50 3,89 2,66 4,89 13,42

20,33 13,80 11,38 11,83 11,20 14,96 10,84 11,01 36,81

46,84 34,54 25,13 21,88 50,81 42,08 42,71 24,46

Napoli citt

31

Ambito territoriale Unit locali per 100 unit locali S. Pietro a Patierno Avvocata (2) San Giuseppe (2) Porto (2) Pendino (2) S. Carlo allArena (3) S. Lorenzo (4) Area Pallonetto S. Lucia

Alberghi e ristoranti

Trasporti magazzin aggio e comunica zioni

Intermedia zione monetaria e finanziaria

Attivit immobiliari, noleggio informatica, ricerca, altre attivit professionali, imprenditoriali.

Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione sociale obbligatoria

Istruzione

Sanit e Altri altri servizi servizi sociali pubblici, sociali e personali

Totale Altri Servizi

2,47 2,70

6,59 2,70

1,79 2,02

8,79 23,80

1,10 0,31

1,37 1,72

2,75 8,47

7,97 9,94

32,83 51,66

4,48 5,24 3,80 2,92 5,00

3,40 12,12 2,46 2,38 2,39

4,96 5,34 1,97 2,63 2,17

34,09 31,01 20,46 16,37 19,79

1,01 1,39 0,28 0,63 0,62

1,11 1,06 0,95 2,24 1,60

4,79 3,41 2,68 7,37 5,64

9,51 6,68 5,28 8,37 9,22

63,35 66,25 37,89 42,91 46,43

5,81

1,83

1,83

37,92

0,92

0,92

4,89

10,09

64,22

Napoli citt

3,76

3,23

2,98

22,86

0,47

1,57

6,52

8,31

49,71

Comune di Napoli - Servizi Statistici e Servizio Studi Demografici ed Economici della Citt: elaborazione sui dati definitivi Istat relativi al Censimento dell'Industria e dei Servizi del 22 ottobre 2001

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