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Pi libri pi liberi: un bilancio controverso

Gli approfondimenti di Via dei Serpenti

Approfondimenti Pi libri pi liberi: un bilancio controverso

La decima edizione di Pi libri pi liberi ha chiuso i battenti e se i commenti della stampa sono stati in generale positivi, qualche critica rimasta nellaria. Molteplici i temi dibattuti: i tagli di Provincia e Comune (qualche testata, nonostante le dichiarazioni dellassessore alla cultura Gasperini, descrive ancora come possibile il trasferimento della fiera per lidi pi accoglienti), la necessit di ripensare il formato-fiera, la situazione del mercato editoriale (soprattutto piccola e media editoria), il mercato degli ebook e leditoria a pagamento. I numeri La Repubblica riporta qualche numero e la dichiarazione soddisfatta di Enrico Iacometti, presidente del Gruppo Piccoli e Medi Editori:
56 mila le presenze. Oltre 300 iniziative in programma e 900 relatori, 411 editori, 65 appuntamenti pensati per bambini e adolescenti, centinaia di autori e ospiti del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo, della scienza e della societ civile. Soddisfazione tra gli organizzatori: La Fiera tiene, nonostante la crisi. E si confermata un evento unico nel suo genere, fondamentale per dare spazio alla vivacit e allentusiasmo culturale degli editori indipendenti, ma anche per fare da motore alleconomia del settore editoriale in un momento di incertezza, commenta Enrico Iacometti, presidente del Gruppo Piccoli Editori dellAie1.

Parole, alle quali si aggiungono le dichiarazioni del direttore della Fiera Fabio Del Giudice:

1 Chiude pi libri pi liberi: 56 mila presenze, in la Repubblica Roma, 11 dicembre 2011 http://roma.repubblica.it/dettaglio-news/roma-18:32/10947

La paura, si pu dire, passata dice Fabio Del Giudice, direttore della Fiera Dopo i dati Nielsen molto negativi sia per leditoria nel suo complesso, -0.7 per cento, che per i piccoli e medi editori, -5 per cento, si temeva un contraccolpo. Bisogna anche considerare che forse 56.000 persone sono la capienza massima per il Palazzo dei Congressi. Anche le vendite non sono cresciute, sicuramente landamento del mercato in flessione, ma la Fiera si dimostrata uniniziativa centrale proprio per ripartire. Non a caso, chi ha organizzato presentazioni, ha venduto di pi. La Fiera lanno prossimo ci sar: possiamo gi annunciare le date: 6,7,8, 9 dicembre. Abbiamo anche il sostegno unanime delle istituzioni, offerto sin dal giorno dellinaugurazione2.

Il futuro Una notizia interessante viene riportata in chiusura a un articolo di Primaonline.it: La prossima edizione di Pi libri pi liberi si svolger dal 6 al 9 dicembre 20123. Sar previsto un giorno in meno, quindi, per levento nel 2012, ma su questo dato non sono state registrate dichiarazioni. Dichiarazioni incoraggianti anche dal Corrado Passera, arrivato a sorpresa domenica 11 dicembre, investe di ministro e di piccolo editore:
Nel giorno di maggior affluenza alla Fiera della piccola e media editoria, al Palazzo dei Congressi dellEur arrivato ieri Corrado Passera, big del Governo Monti, titolare di Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, ma anche editore socio del marchio Encyclomedia, uno dei 411 stand presenti a Pi libri pi liberi. []. Cercheremo di trovare il modo per aiutare i piccoli editori ha detto Passera la cultura, daltronde, che in un paese fa la differenza. Anche io poi sono un piccolo editore e ne vado fiero. Passera ha anche chiesto lumi sulla crescita del mercato ebook in Italia: Le nuove tecnologie creano unoccasione di crescita, sono lelemento che fa crescere i paesi ha commentato, con Polillo che suggeriva proposte per il comparto: facilitazioni nellaccesso al credito

2 Camilleri superstar da Pi libri al Cnr, in Claudia Rocco, Il Messaggero, 12 dicembre 2011 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=172921&sez=HOME_ROMA 3 Pi libri: fiera sfida la crisi, 56 mila i visitatori, in primaonline.it, 12 dicembre 2011 http://www.primaonline.it/2011/12/12/98980/piu-libri-fiera-sfida-la-crisi-56-mila-i-visitatori/

Via dei Serpenti per piccole aziende e spazi nella pubblica amministrazione per aggirare lostacolo di accesso a molte librerie. Rigorosamente, niente politica. A domanda sulla manovra e sui tempi, metterete la fiducia? risposta cortese ma ferma: Sar il Presidente del Consiglio a decidere, al momento giusto.

Sempre in merito al futuro di Pi libri pi liberi, Patrizio J. Macci su Affaritaliani.it riporta qualche indiscrezione circolata tra gli addetti ai lavori:
La decima edizione di Pi Libri Pi Liberi, Fiera della piccola e media editoria, rischia seriamente di essere stata lultima nella capitale. Lindiscrezione raccolta da alcuni addetti ai lavori qualificati, che Milano e Bologna si sarebbero offerte per ospitare la manifestazione, mettendo a disposizione sedi idonee (migliori di quella dellEur, decisamente troppo piccola rispetto al numero delle richieste degli editori) e soprattutto, avrebbero dimostrato interesse a investire economicamente sulla kermesse editoriale mentre ricordiamo che questanno mancato il finanziamento della Regione Lazio4.

Critiche e polemiche A ridimensionare lottimismo istituzionale e lentusiasmo degli organizzatori, ci sono i commenti di alcune testate online che risultano sicuramente meno diplomatici. Particolarmente critico il punto di Barbara Gozzi su AgoraVox che parla di un decennale sottotono e propone qualche modifica nellorganizzazione:
[] Oppure, pi probabile, la gestione della fiera che proprio non va. La sua stessa natura. Mi chiedo, c davvero bisogno di una Fiera della piccola e media editoria a Roma, eventi che si trovano in tutta Italia? Perch un lettore dovrebbe pagare 6 euro del biglietto dingresso, non

4 Pi libri pi liberi trasloca. Bologna e Milano in pole per il 2012, in Patrizio J. Macci, affaritaliani.it, 12 dicembre 2011 http://affaritaliani.libero.it/roma/inside-pi-libri-pi-liberi-trasloca-bologna-e-milano-in-pole-per-il2012-12-12-11.html

trovare nessun autore o evento importante, e pagare i libri allo stesso prezzo della libreria (o di pi, in confronto agli store online)? Nessuno. Ecco perch il deserto. Forse, chiss, il prossimo anno non ci sar Pi libri pi liberi. Meglio che vederlo scomparire in agonia. Perch s, questanno era davvero un evento agonizzante. Forse, mio parere, la capitale si merita una fiera del libro generalista, come il Salone del Libro di Torino, ben sei mesi dopo, a ridosso del Natale. Forse arrivato il momento di cambiare5.

Neanche larrivo del super ministro Passera ha evitato le polemiche, alimentate anche dal periodo di dura crisi. Il ministro giunto al Palazzo dei Congressi con in braccio la figlia:
Ed proprio questo binomio ministro-bambina, scena di ordinaria quotidianit, ad aver acceso la critica del contestatore che prima ha teso la mano a Passera e poi ha sentenziato: Proprio bravi, i cittadini ringraziano. Cos ammazzate la cultura. Ottima mossa, dopo il pianto della Fornero, quella di presentarsi con la bambina in braccio. Pare il libro Cuore. Per il resto, il ministro poche parole, nessuna replica a chi ha contestato, in pochi ancora a riconoscerlo []6.

Le proposte degli editori Tra dichiarazioni entusiastiche e polemiche, a emergere, com logico che sia, sono gli editori con gli stand e le proposte pi originali e gli ospiti pi attesi. Sempre nel gi citato articolo di Affaritaliani.it sono annotati gli eventi pi significativi della manifestazione e i libri degni di essere salvati dal naufragio editoriale. Viene inoltre lanciata una proposta per salvare leditoria italiana dalla deriva:

5 Meno libri, meno liberi, in paperblog.com, 11 dicembre 2011 http://it.paperblog.com/meno-libri-meno-liberi-746313/ 6 Il superministro: la cultura a fare la differenza, in Edoardo Sassi, Corriere della Sera, 11 dicembre 2011 http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/11/superministro_cultura_fare_differenza__co_1 0_111211030.shtml

Via dei Serpenti Se questa stata ledizione del de profundis ecco allora una manciata di libri salvati dal naufragio. Il primo, non un volume ma un film riesumato dalloblio della sola visione televisiva. il travagliatissimo Sbatti il mostro in prima pagina di Marco Bellocchio, finalmente riversato in dvd a cura della Raro Video/Minerva Pictures e presentato in anteprima. Al cinefilo attento non sfugge il comizio iniziale di un giovane esagitato attore che avr una certa fortuna politica: Ignazio La Russa. Un editore che parla di libri che parlano di altri libri la Voland che presenta un imperdibile libricino di Rocco Pinto, immarcescibile libraio torinese, Fuori Catalogo: storia di libri e librerie. Lautore dichiara di aver letto Il nome della rosa in una notte sola. Forse in qualche paese dellestremo nord, dove il buio dura per mesi interi. Ma il pap delleditoria romana, Antonio Veneziani frocio, ebreo e comunista, come ricorda lui stesso ripetendo un mantra, stato avvistato al bar che sorseggiava un caff nero e amaro come la situazione economica dellItalia; ha scritto un libro pregevolissimo nella fattura per la Diamond editrice (nomen omen), Damore e di libert dedicato alla Brigantessa Maria Elisabetta di Giuliano. Amlie Nothomb in un trip felliniano, colta mentre passeggia con il suo cilindro nero proveniente forse da un universo parallelo, o pi semplicemente saltata fuori dal suo ultimo romanzo, indica la strada da seguire. Nei giorni del diluvio economico solo le donne possono salvare il mondo. Quindi, women power.

Per Il Messaggero si va dai big Camilleri e Hack, appuntamenti da sold out, agli scrittori stranieri:
Chiusura ideale con Andrea Camilleri che, intervistato da Melania Mazzucco, ha svelato al pubblico con il solito stile ironico e acuto le chiavi del suo processo creativo: Si dice le sudate carte ha raccontato ma io non ho mai sudato sulla carta. Ho sudato sui compiti, davanti al prefetto, davanti a una denuncia delle tasse. Per la scrittura mi sono impegnato, ma alla base c il piacere di farlo. Se ne vale la pena, il racconto stesso a spingerti. un mestiere, molto alto, ma un mestiere. E quando ci prendi la mano il primo a divertirsi sei tu, come quando un falegname

7 Camilleri superstar da Pi libri al Cnr, in Claudia Rocco, Il Messaggero, 12 dicembre 2011 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=172921&sez=HOME_ROMA

riesce a creare un bel mobile. [] Subito dopo, molto seguita anche Margherita Hack, con due libri che riguardano la sua quotidianit: La mia vita in bicicletta (Ediciclo) e Perch sono vegetariana (Edizioni allAltana). [] Seguitissimi in Fiera anche gli autori stranieri, come la belga Amlie Nothomb, Sara Bynum, Lidia Cacho e Ricardo Coler []7.

Mentre Paese Sera scova le novit e gli stand con le proposte pi originali, come il curioso stand di :duepunti edizioni sommerso da un mare di palloncini blu:
La calca si forma soprattutto attorno ai soliti noti: daminimum fax, passando per Fanucci, Fandango e nottetempo. Ma c chi si fa notare. Come :duepunti edizioni che allo slogan Approfondiamo! hanno associato uno stand pieno di palloncini e personale munito di maschera e boccaglio, o 80144 edizioni che lanciano la provocazione di esporre libri come se fossero frutta, posizionando al centro del banchetto una bilancia con su dei mandaranci. Allo stand di Editions du Dromadaire, i libri sono da scoprire dentro buste stampate a xilografia. Sono testi dartista che vengono realizzati anche per i bambini spiega il direttore editoriale Florence Faval la novit di questi ultimi due anni rappresentata da questi oggetti che si aprono a fisarmonica e vanno a creare una grande immagine. C grande interesse per questi libri scultura, tridimensionali. Che cambiano, diventano scatole, quadri, suppellettili. E poi, ci sono gli aeroplanini volanti di Orecchio Acerbo, la storia illustrata di Nuove Edizioni Romane, le fiabe remixate a cinque euro di Alfaudio Book, dove raccontano che laudiolibro sempre pi sdoganato, da una clientela di forti lettori8.

Fahrenheit, il noto programma di Radio3 Rai, ha proclamato nel giorno di chiusura della Fiera il Libro dellanno 2011. Italia di Marco Lodoli, pubblicato da Einaudi. Dopo Gomorra di Roberto Saviano, Storie di uno

8 Pi libri, pi liberi, presa dassalto. Le proposte e le idee degli editori, in Paese Sera, 11 dicembre 2011 http://www.paesesera.it/Cultura-e-spettacolo/Libri-fumetti/Piu-libri-piu-liberi-presa-d-assaltoLe-proposte-e-le-idee-degli-editori

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scemo di guerra di Ascanio Celestini, Mal di pietre di Milena Agus solo per citarne alcuni Lodoli stato scelto dagli ascoltatori, chiamati a votare tra i 12 libri del mese che loro stessi hanno scelto durante lanno. Temi caldi Oltre alle polemiche su fiera e finanziamenti non sono mancati i temi caldi: questanno si discusso soprattutto del mercato del libro, dellandamento delleditoria digitale e di editoria a pagamento. Sullandamento del mercato librario in Italia sono giunti, impietosi, i dati NielsenBookScan presentati ad apertura di manifestazione:
Mentre a Roma prende il via la decima edizione di Pi libri pi Liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria, nellanno dellebook e dei canali digitali, gli editori si confrontano con un mercato del libro risucchiato dalla crisi dei consumi. Ad ottobre, secondo i dati NielsenBookScan, per il settore si registrato un -0,7% (7,1 milioni di euro in meno) mentre solo le librerie e internet hanno segnato un lieve incremento (+0,1%). Segno che anche il mercato del libro inizia a risentire della minore capacit di spesa delle famiglie italiane. Pi di altri per, questo un settore che mostra i segni di unevoluzione diversificata9.

Interessante il dato che vede una flessione delle vendite dei grandi gruppi editoriali, con una crescita di piccoli e medi editori; viene registrato un cambiamento anche nelle abitudini di acquisto degli italiani.
Paradossalmente la contrazione ha riguardato in misura maggiore soprattutto le grandi case editrici risparmiando in parte la piccola e media editoria. Se nel 2003 valeva l8,5% del mercato complessivo,

9 Digitale e tradizione: il futuro secondo i lettori, in Paolo Di Foggia, La Stampa, 7 dicembre 2011 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=9854&ID_sezione=38

lo scorso anno rappresentava con 395 milioni di fatturato l11,6%. Se nel 2002 i visitatori erano stati 30 mila, nel 2010 sono passati a 57 mila; le circa 40 mila copie vendute il primo anno sono diventate 90 mila nel 2010. Se poi osserviamo landamento in libreria e nei canali trade delle piccole e medie case editrici presenti alla manifestazione, negli ultimi tre anni (2008-2010) la crescita di fatturato risulta ancor pi consolidata: si passa dall11,7% al 13,5%. Nel 2000 i tre grandi operatori del settore (Amazon, Google e Apple) non rappresentavano che lo 0,2% del mercato complessivo, oggi siamo al 6% e il trend, ovviamente, in crescita. Il fenomeno pi evidente la crescita di titoli di e-book italiani: si passa dai 1.609 del dicembre 2009 ai 6.879 del 2010 sino ai 18.816 di fine novembre 2011 (sono il 2,6% dei titoli commercialmente vivi: erano lo 0,2% a fine 2009).

Crescono le librerie online, sia italiane (il 22,1% dei lettori dichiara di aver fatto l i suoi acquisti) sia straniere (8,3%), anche se la maggior parte degli acquisti di libri avviene ancora attraverso i canali tradizionali (librerie indipendenti, grandi catene nei centri commerciali, bancarelle di libri usati). A sorpresa cresce anche la percentuale di lettori non vedenti o ipovedenti (molto di pi della media nazionale).
Internet e la crisi stanno cambiando le abitudini di consumo soprattutto a danno degli editori tradizionali con i big player digitali coma Amazon che escono dalla semplice distribuzione per entrare nel mercato editoriale vero e proprio. Secondo lAssociazione italiana editori (Aie) il calo si registrato soprattutto nelle grandi etichette. Tra il 2009 e il 2010 il numero degli editori con 11-50 titoli pubblicati allanno diminuito del 6,7% mentre quelli

10 Digitale e tradizione: il futuro secondo i lettori, in Paolo Di Foggia, La Stampa, 7 dicembre 2011 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=9854&ID_sezione=38 11 Lebook raddoppia ma non decolla, in Alessia Rastelli, Corriere della Sera, 8 dicembre 2011 http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/08/ebook_raddoppia_non_decolla_co_9_111208 053.shtml

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Via dei Serpenti con 5-10 titoli sono calati dell1,3%. Dati preoccupanti che per evidenziano anche come la piccola e media editoria stia riconquistando quote di mercato sempre maggiori dopo la crisi causata dalle grandi catene agli inizi del decennio appena trascorso. Nel 2010 quasi la met di tutti i titoli pubblicati (45,1%) proveniva da piccole case editrici. Digitale e tradizione, il futuro delleditoria sembra quindi viaggiare su un doppio binario10.

LAie ha presentato lo studio dettagliato Dentro lebook11: unaltra delle molteplici nuove soluzioni in cui simbatter leditoria. Sulleditoria a pagamento si svolto lincontro No Eap. Dal romanzo nel cassetto alla speculazione sulla scrittura, al quale sono intervenuti Luca Moretti, fondatore della rivista Terra Nullius, Lorenzo Iervolino del Collettivo Cricca 33, Adriano Angelini Sut del sito letterario Paradiso degli Orchi, Gianluca Liguori e Simone Ghelli del Collettivo Scrittori Precari, il direttore editoriale ed editor della Zero91 Costantino Margiotta e lo scrittore ed editor Cristiano Armati. E proprio Cristiano Armati, in unintervista apparsa sulle pagine di Paese Sera, ha affermato:
In effetti sarebbe interessante arrivare a una sorta di disciplinare tecnico in relazione a ci che si pu definire libro. Il discorso potrebbe per rivelarsi pericoloso, perch finirebbe per andarci di mezzo anche chi questo lavoro lo fa bene. Si potrebbe pensare, altrimenti, a una sorta di Albo degli editor. Ma anche in questo si innescherebbero nuovi ostacoli. Come vi si accederebbe? Chi valuterebbe le candidature? Credo sia pi logico provare a reagire a questa stortura del sistema continuando a parlarne e mettendone a conoscenza pi persone possibili12.

E riguardo alle possibilit offerte dalla rete come possibile luogo di confronto tra editori e autori ha aggiunto:

12 Le insidie delleditoria a pagamento. Armati: Continuiamo a parlarne, in Rocco Bellantone, Paese Sera, 9 dicembre 2011 http://www.paesesera.it/Cultura-e-spettacolo/Libri-fumetti/Le-insidie-dell-editoria-apagamento-Armati-Continuiamo-a-parlarne

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La rete non la panacea di tutti mali, sarebbe illusorio crederlo. vero che unopportunit, ma pur vero che gi stata ampiamente sfruttata. Senzaltro per uno scrittore nativo digitale una cosa normale iniziare dalla rete. Ricordiamoci per che il mercato ha di per s dei limiti fisiologici, che in quanto tali non possono essere allargati allinfinito. un po come lidea dellalta velocit: sbagliata in partenza perch non c tutta questa merce da trasportare sempre pi velocemente.

Inoltre, di pochi giorni fa la pubblicazione sul blog Lipperatura della lista degli editori a pagamento e cosiddetti a doppio binario, con una dichiarazione forte di Loredana Lipperini, lautrice del sito.
[] Sono contraria alleditoria a pagamento: in particolare, trovo che sia un boomerang per lo stesso editore che sceglie il doppio binario. Comprensibilmente, per far quadrare i conti: ma ritengo che almeno sia corretto sapere, per lutente, chi attua questa pratica, in modo che possa decidere in piena libert se essere un autore che paga per pubblicare (sapendo che attualmente molto pi economico autopubblicarsi in ebook) o un autore che viene pagato, come dovrebbe essere13.

Va anche ricordato, per, che tra gli stand di Pi libri pi liberi alcuni erano proprio di editori a pagamento.

13 Ah la mia lista domattina, in Loredana Lipperini, Lipperatura, 12 dicembre 2011 http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2011/12/12/ah-la-mia-lista-doman-mattina/

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