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Ancona

Linee sulla contrattazione dei Bilanci Comunali di Previsione 2012


Le crescenti responsabilit e le nuove funzioni istituzionali assegnate alle Regioni ed agli Enti Locali in materia di governo e di gestione del welfare e del territorio, richiedono alle Confederazioni Sindacali un esercizio puntuale e diffuso dellirrinunciabile territoriale. La crisi economica e finanziaria che su scala mondiale, ha particolarmente colpito il nostro Paese, anche nei nostri territori aggrava le condizione di vita dei cittadini e per il futuro, purtroppo, le difficolt non saranno attenuate. Il prolungarsi di questa crisi genera nuove ed ulteriori situazioni di disagio sociale, in particolare per chi ha perso il lavoro, e ne ha acuite altre, come la disoccupazione giovanile e femminile, la condizione delle famiglie immigrate, e la riduzione del potere dacquisto dei redditi dei lavoratori e dei pensionati. Le manovre correttive della finanza pubblica, varate dal Governo nellestate scorsa, sono state riviste. Il nuovo Patto di stabilit viene anticipato al 2012 incrementando il concorso alla manovra rispetto a quanto stabilito di ulteriori 6 mld per il 2012 e di 3,2 miliardi per il 2013. 2012 Regioni Province Comuni Regioni a SS e 1,6 mld 700 mln 1,7 mld 2 mld 6 mld 2013 800 mln 400 mln 1 mld 1 mld 3,2 mld Totale 2,4 mld 1,1 mld 2,7 mld 3 mld funzione di rappresentanza attraverso la contrattazione

prov autonome Totale

A ci si aggiunge lincertezza delle risorse trasferite dalla Regione, in particolare le risorse dei fondi per le politiche sociali. In questo contesto consideriamo in modo favorevole, per sostenere la coesione sociale, lintervento della Regione Marche che, sacrificando una propria capacit di spesa, sulla base del criterio di Patto di stabilit regionale verticale, ha deliberato risorse per circa 90 milioni di euro su un fabbisogno di circa 150 milioni per sostenere la capacit di spesa di Province e Comuni. In totale le province riceveranno circa 34,6 milioni, di cui 9 milioni saranno destinati alla Provincia di Ancona sui 23 richiesti; i Comuni riceveranno 55,4 milioni, ad eccezione di Fabriano, Arcevia, Corinaldo, perch rispettosi del Patto di Stabilit; mentre Falconara, Filottrano, Maiolati azzereranno il loro fabbisogno. Occorrer vigilare sullutilizzo di queste risorse, in quanto costituiscono un volano per leconomia locale. Pertanto in occasione della discussione con i Comuni sui Bilanci Preventivi per il 2012, occorre verificare landamento e gli assestamenti dei bilanci, i bilanci consuntivi e i PEG, con particolare attenzione alle risorse per gli investimenti rese disponibili dal patto di stabilit verticale deciso nella Regione Marche ed una puntuale verifica dellattuazione delle decisioni deliberate con i preventivi del 2011. CGIL, CISL e UIL territoriali di Ancona ritengo essenziale che i Comuni sviluppino delle attente politiche di bilancio in grado di salvaguardare la coesione sociale, non reprimere leconomia locale e loccupazione, con la salvaguardia della spesa sociale e dei servizi. In primo luogo i Comuni dovranno definire tutte quelle iniziative e/o azioni che possono determinare recupero di risorse improduttive o improprie, eliminare le ultime nicchie di sperperi e sprechi , in particolare i costi della politica. Tale operazione sappiamo complicata da realizzarsi, ma la sfida che abbiamo di fronte deve essere giocata, per mitigare le ricadute della crisi sulle nostre comunit. I Comuni per reperire risorse devono attuare una forte lotta allevasione fiscale che incentivata con la partecipazione agli accertamenti tributari. Nel prossimo triennio sar pi consistente, in quanto la quota dincasso passer dal 50% al 100%. Sollecitiamo, quindi, gli stessi Comuni ad istituire, come previsto dalla legge, i Consigli Tributari entro il 31/12/2011, pena la decurtazione della quota dincasso al 50%. I piccoli Comuni ove sia possibile, dovranno istituirli a livello sovracomunale, al fine di svolgere un ruolo attivo di monitoraggio e di verifica per combattere in modo pi efficace levasione fiscale.

Le risorse recuperate, attraverso la lotta allevasione ed allelusione fiscale, dovranno essere finalizzate nei bilanci comunali allinvestimento ed agli interventi a garanzia del mantenimento e sviluppo dei servizi, in particolare quelli sociali. Linserimento dellISEE come strumento di equit, dovr essere fatto globalmente considerando le tariffe dei servizi e le imposte applicate dallAmministrazione locale. Si chiede lestensione a tutti i servizi ed interventi sociali dellIsee, come strumento per regolare la compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi, per aumentare e rendere pi trasparenti i criteri di esenzione e/o agevolazione alle fasce pi deboli della popolazione. Da utilizzare anche fasce progressive proporzionate al reddito reale, utilizzando il sistema di Isee lineare o modulato. Sarebbe importante nei Comuni costituire un unico archivio per le prestazioni o servizi agevolati. Gli stessi controlli sollecitati dai Comuni e svolti dalla Guardia di Finanza, eventualmente anche a campione, dovranno essere effettuati sulle autocertificazioni, al fine di evitare che usufruiscono di maggiori benefici coloro che dichiarano il falso circa i redditi posseduti. Nellattuale contesto socio-economico ribadiamo con forza la nostra contrariet ad aumenti di imposte e tariffe e allintroduzione di nuove tasse che graverebbero ulteriormente sui cittadini e sulle famiglie. Nel caso in cui lAmministrazione valuti necessario aumentare laddizionale IRPEF, dopo una rigorosa ricognizione della situazione di bilancio del Comune, va attentamente verificata lintroduzione della differenziazione degli aumenti, secondo gli scaglioni previsti dallimposta nazionale e con la previsione di una fascia di esenzione per i redditi pi bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Leventuale aumento delle tariffe dei servizi, oltre il tasso di inflazione programmata, dovr essere equilibrato con agevolazioni tariffarie per gli ultrasessantacinquenni, per gli anziani non autosufficienti, per i disabili e per le famiglie pi numerose e disagiate. Nei Comuni ove stato istituito un Fondo Anticrisi per le politiche di sostegno alle persone e alle famiglie in situazione di crisi economica-sociale, al fine di evitare sovrapposizioni di interventi per stesse finalit, indispensabile unattenta verifica del suo utilizzo e della distribuzione dei contributi. Le OO.SS. ritengono comunque indispensabile che i Comuni individuino apposite risorse, orientate a sostenere le persone e le famiglie in difficolt nel pagamento delle utenze, degli affitti, delle rette dei servizi. Oggi siamo in presenza anche di una forte richiesta di abitazioni di edilizia popolare e di un incremento della morosit circa gli affitti, pertanto indispensabile che i Comuni, in sinergia con lErap, definiscono programmi di intervento per la costruzioni di alloggi PEP, anche con la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

Le OO.SS. sollecitano le Amministrazioni a favorire una gestione associata dei servizi e delle funzioni. In particolare occorre costruire forme associate e/o consortili per lerogazione dei servizi, anche tra ambiti limitrofi per la gestione dei servizi e delle funzioni, attraverso una rinnovata capacit di operare su progetti aggregativi nelle forme e con gli strumenti previste dalla normativa (Unione di Comuni, Uffici comuni e convenzioni, ambiti sociali), del resto rese obbligatorie (per i piccoli Comuni) dalla legge 148. Sulla gestione dei servizi pubblici locali indispensabile avviare un processo di unificazione delle societ partecipate dai Comuni, al fine di ottenere economie di scala, migliorare la qualit dei servizi e contenere le tariffe per i cittadini. Nella predisposizione di gare di appalto per laffidamento in convenzione dei servizi pubblici, i Comuni devono inserire la clausola di salvaguardia; i bandi dovranno essere finalizzati a garantire qualit e quantit del servizio e non ispirati alla logica nel ribasso dei costi. A livello pi ampio in un contesto di area vasta, occorre verificare la possibilit di incentivare lunificazione di alcuni servizi pubblici, come i trasporti; favorire gare di appalto uniche; verificare i costi e i benefici dei servizi, come i rifiuti e la raccolta differenziata. Per le OO.SS., in considerazione anche dei vincoli posti sul personale, per quanto concerne i tetti di spesa e il blocco del tourn over, sono indispensabili dei forti processi di riorganizzazione per garantire unadeguata erogazione dei servizi e la funzionalit dellAmministrazione, anche in considerazione di funzioni e/o servizi che si dovranno associare. Per definire i contenuti di tali processi necessario rafforzare la negoziazione con le RSU e con le categorie sindacali sulle politiche del personale che non sia penalizzante per i lavoratori. CGIL CISL UIL di Ancona, consapevoli delle difficolt esistenti per lelaborazione dei bilanci e sulle scelte da assumere, rivendicano lattivazione del confronto con tutte le Amministrazioni ed Istituzioni Locali, chiedono di promuovere incontri pubblici per rendere partecipi e consapevoli i cittadini. Nel contempo le stesse OO.SS. si impegnano a promuovere iniziative sul territorio provinciale, coinvolgendo i delegati ed gli iscritti, per sostenere le proprie proposte.

Ancona, 10 novembre 2011

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