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Valentino Liberali
Dipartimento di Fisica Universit` degli Studi di Milano a valentino.liberali@unimi.it
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Contenuto
Trasformata Discreta di Fourier Fast Fourier Transform Filtraggio Diagrammi di Bode di un ltro Poli e zeri Filtri causali
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DFT: Discrete Fourier Transform Consideriamo una successione x[n] = x(nt) di N campioni (n = 0, 1, 2, . . . , N 1) ottenuti campionando il segnale x(t) in modo uniforme nel tempo, con periodo t. e La trasformata discreta di Fourier ` denita come:
N1
X (kf ) = t
n=0
x(nt)e j2kfnt
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X (kf ) = t
n=0
x(nt)e j2kfnt
si ottiene dalla trasformata di Fourier, discretizzando il tempo t e la frequenza f , e sostituendo lintegrale con la sommatoria sugli N campioni. Lantitrasformata discreta di Fourier `: e
N1
x(nt) = f
k=0
X (kf )e j2kfnt
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X [k] =
n=0
x[n]e j2kn/N
X [k]e j2kn/N
k=0
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Dalla X [k] =
N1
x[n]e j2kn/N
n=0
si vede che la complessit` dellalgoritmo ` O(N 2 ). a e Se N non ` un numero primo, allora ` possibile ottimizzare il calcolo raggruppando e e alcune operazioni in modo opportuno (che dipende dalla fattorizzazione di N) algoritmo FAST, con minore complessit` computazionale a
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La FFT ` una DFT FAST perch usa un algoritmo pi` veloce. e e u La maggiore riduzione dei tempi di calcolo si ha quando N ` una potenza di 2: e N = 2p In questo caso si usa lalgoritmo di Cooley-Tukey noto come FFT-2 o radix-2 FFT, la cui complessit` ` O(N log2 N). ae
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w n = e j2n/N ` la radice n-esima dellunit` in C e a I campioni della trasformata sono ottenuti con un ordine diverso da quello naturale (bit-reversed order: 00, 10, 01, 11 invece di 00, 01, 10, 11)
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Filtraggio
Un ltro ` un sistema selettivo in frequenza: e vengono trasmesse tra ingresso e uscita solo le componenti di segnale comprese in un certo intervallo di frequenze (la cosiddetta banda passante), mentre non passano in uscita le componenti alle altre frequenze (la cosiddetta banda oscura). I ltri possono essere: lineari oppure non lineari; tempo-invarianti oppure tempo-varianti; tempo-continui oppure tempo-discreti. Nel seguito, consideriamo solo ltri lineari tempo-invarianti (LTI), caratterizzati dalla risposta in frequenza H(f ) = F(h(t)) o H(z) = Z(h[n]).
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Un ltro LTI ` caratterizzato dalla sua risposta impulsiva h(t) (se ` e e tempo-continuo) o h[n] (se ` tempo-discreto). e Un ltro LTI causale ha h(t) = 0 per t < 0 (o h[n] = 0 per n < 0). La risposta impulsiva pu` avere: o durata temporale nita, se T tale che h(t) = 0 per t > T (o N tale che e h[n] = 0 per n > N): il ltro ` di tipo FIR (Finite Impulse Response), cio` e con risposta nita allimpulso; durata temporale innita, se non esiste nessun T (o N) dopo il quale la risposta impulsiva va a zero: il ltro ` di tipo IIR (Innite Impulse Response), e cio` con risposta innita allimpulso. e
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Filtro passa-basso:
f f1 |H(f)|
Filtro passa-alto:
f f1
Valentino Liberali (UniMI) Teoria dei Segnali DFT e FFT; ltri tempo-continui 15 novembre 2010 13 / 30
Filtro passa-banda:
f f1 |H(f)| f2
Filtro arresta-banda:
f f1
Valentino Liberali (UniMI)
f2
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La risposta in frequenza ` data da: e H(f ) = Y (f ) 0 + 1 j2f + 2 (j2f )2 + + M (j2f )M = X (f ) 0 + 1 j2f + 2 (j2f )2 + + N (j2f )N 0 + 1 s + 2 s 2 + + M s M Y (s) = X (s) 0 + 1 s + 2 s 2 + + N s N
H(f ) ` il quoziente di due polinomi in (j2f ). Ponendo s = j2f , si pu` scrivere: e o H(s) =
Nota: la variabile s ` quella della trasformata di Laplace, che si usa in elettronica e e in automatica per studiare la risposta in transitorio dei sistemi dinamici.
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Per rappresentare gracamente H(f ), si usano i diagrammi di Bode: il diagramma di Bode dellampiezza (o modulo): in ascissa si riporta la frequenza f in scala logaritmica, in ordinata il modulo del guadagno in decibel (che ` ununit` di misura logaritmica): e a HdB = 20 log10 |H| il diagramma di Bode della fase (o sfasamento) in ascissa si riporta la frequenza f in scala logaritmica, in ordinata lo sfasamento (in radianti oppure in gradi).
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HdB
40 dB
HdB > 0 dB
20 dB
HdB = 0 dB Im(H) |H| = 1 |H| < 1 |H(f) | H(f) Re(H) |H| > 1 H(f)
0.1 -20 dB 1 2 48 10
HdB
100 1000
H
180 90
H
1 2 48 10
H = 0
100 1000
f (Log)
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Nel diagramma di Bode dellampiezza, luso della scala logaritmica permette di rappresentare con una retta sia la proporzionalit` diretta, sia quella inversa. a Di solito lasse delle frequenze ` diviso in decadi, cio` in intervalli ai cui e e estremi la frequenza varia di un fattore 10. Pi` raramente, lasse delle frequenze ` diviso in ottave, cio` in intervalli ai cui u e e estremi la frequenza varia di un fattore 2 (il termine ottava deriva dal fatto che tra il primo e lottavo tasto bianco del pianoforte la frequenza del suono ` e raddoppiata).
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La frequenza zero (cio` la continua) in scala logaritmica va a sullasse e delle ascisse; il guadagno nullo corrisponde a dB sullasse delle ordinate. La fase non ` univoca: aggiungendo o sottraendo 2 (= 360 ) il punto nel e piano non cambia posizione.
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Derivatore (1/2)
dx(t) dt Y (f ) = j2f H(f ) = X (f ) y (t) = La risposta in frequenza ` immaginaria e cresce con la frequenza. e
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Derivatore (2/2)
HdB
40 dB
20 dB
pendenza: 20 dB / decade
f (Log)
H
180 90
H = 90 H = 0
1 2 48 10 100 1000
f (Log)
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Integratore (1/2)
1 y (t) = H(f ) =
x(t)dt
Y (f ) 1 j = = X (f ) j2f 2f
La risposta in frequenza ` immaginaria e negativa; il suo modulo ` inversamente e e proporzionale alla frequenza.
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Integratore (2/2)
HdB
40 dB
20 dB
HdB = 0 dB Im(H)
0.1 1 2 48 10 -20 dB 100 1000
|H| = 1
f (Log)
H
180 90
H = 0
1 2 48 10 100 1000
f (Log) H = -90
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Sia per il derivatore, sia per lintegratore, la frequenza per cui il diagramma di Bode del modulo attraversa lasse a 0 dB ` data dalla soluzione dellequazione: e |H(f )| = 1 che, per entrambi i sistemi, d`: a 1 2 Questa frequenza ` detta frequenza di guadagno unitario. e f =
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Sistemi in cascata
S1
S2
H = H1 + H2
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H(s) =
Lordine del sistema ` max(M, N): nel dominio del tempo, il sistema ` descritto e e da unequazione dierenziale di ordine max(M, N). I valori di s per cui si annulla il numeratore di H(s) sono detti zeri; quelli per cui si annulla il denominatore sono detti poli. Poli e zeri possono essere reali, oppure complessi coniugati (a coppie).
0 + 1 s + 2 s 2 + + M s M Y (s) = X (s) 0 + 1 s + 2 s 2 + + N s N
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Ogni zero della funzione di trasferimento introduce un cambio di pendenza di +20 dB/decade. Ogni polo della funzione di trasferimento introduce un cambio di pendenza di 20 dB/decade. Il diagramma di Bode del modulo di H(f ) pu` presentare le pendenze: o 0, 20 dB/decade, 40 dB/decade, 60 dB/decade, . . . ` E impossibile avere una pendenza innita (tratto verticale nel diagramma di Bode).
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Filtri causali
Un ltro ideale (con risposta in frequenza rettangolare) ` sicamente e irrealizzabile perch non causale: infatti la sua risposta impulsiva nel tempo ` la e e funzione sinc (antitrasformata della funzione rettangolo), che ` = 0 per quasi e t (, +). Il ltro ideale, non avendo la risposta impulsiva h(t) identicamente nulla per t < 0, viola il principio causa-eetto. Per lo stesso motivo, sono irrealizzabili tutti i ltri con risposta in frequenza nulla in una banda continua di frequenze. Quindi, un ltro causale pu` avere H(f ) = 0 solo per un numero discreto di o frequenze.
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Maschera di un ltro
|H(f)|
0 f1 f2
Speciche: [0, f1 ] = banda passante con ripple ; 1 < |H| < 1 + [f2 , ) = banda oscura con attenuazione : |H| < [f1 , f2 ] = banda di transizione: H qualsiasi
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