Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 4

L'inizio della nostra amicizia

1 La volta che Lila e io decidemmo di salire per le scale buie che portavano, gradino dietro
2 gradino, rampa dietro rampa, fino alla porta dell'appartamento di don Achille, cominciò la
3 nostra amicizia.
4 Mi ricordo la luce violacea del cortile, gli odori di una serata tiepida di primavera. Le
5 mamme stavano preparando la cena, era ora di rientrare, ma noi ci attardavamo
6 sottoponendoci per sfida, senza mai rivolgerci la parola, a prove di coraggio. Da qualche
7 tempo, dentro e fuori scuola, non facevamo che quello. Lila infilava al mano e tutto li
8 braccio nella bocca nera di un tombino, e io lo facevo subito dopo a mia volta, col
9 batticuore, sperando che gli scarafaggi non mi corressero su per la pelle e i topi non mi
10 mordessero. Lila si arrampicava fino alla finestra apianterreno della signora Spagnuolo,
11 s'appendeva alla sbarra di ferro dove passava il filo per stendere i panni, si dondolava,
12 quindi si lasciava andare giù sul marciapiede, e io lo facevo subito dopo a mia volta, pur
13 temendo di cadere e farmi male. Lila s'infilava sotto pelle la rugginosa' spilla francese che
14 aveva trovato per strada non so quando ma che conservava in tasca come il regalo di una
15 fata; e io osservavo la punta di metallo che le scavava un tunnel biancastro nel palmo, e
16 poi, quando lei l'estraeva e me la tendeva, facevo lo stesso.
17 A un certo punto mi lanciò uno sguardo dei suoi, fermo, con gli occhi stretti, esi diresse
18 verso la palazzina dove abitava don Achille. Mi gelai di paura. Don Achille era l'orco
19 delle favole, avevo il divieto assoluto di avvicinarlo, parlargli, guardarlo, spiarlo, bisognava
20 fare come se non esistessero né lui né la sua famiglia. C'erano nei suoi confronti, in casa
21 mia ma non solo, un timore e un odio che non sapevo da dove nascessero. Mio padre ne
22 parlava in un modo che me l'ero immaginato grosso, pieno di bolle violacee, furioso
23 malgrado il "don", che a me suggeriva un'autorità calma. Era un essere fatto di non so
24 quale materiale, ferro, vetro, ortica, ma vivo, vivo col respiro caldissimo che gli usciva dal
25 naso e dalla bocca. Credevo che se solo l'avessi visto da lontano mi avrebbe cacciato negli
26 occhi qualcosa di acuminato ebruciante. Se poi avessi fatto la pazzia di avvicinarmi alla
27 porta di casa sua mi avrebbe uccisa.
28 Aspettai un po' per vedere se Lila ci ripensava e tornava indietro. Sapevo cosa voleva fare, avevo 29 inutilmente
sperato che se ne dimenticasse, e invece no. I lampioni non si erano

1 Arrugginita, coperta di ruggine.

2 In questo caso il "don" non ha nulla a che vedere con al chiesa. Nell'Italia meridionale è un titolo che si rivolge ad

adulti che si stimano e si rispettano.


3 Aguzzo, appuntito.
30 ancora accesi e nemmeno le luci delle scale. Dalle case arrivavano voci nervose. Per
31 seguirla dovevo lasciare l'azzurrognolo del cortile ed entrare nel nero del portone.
32 Quando finalmente mi decisi, all'inizio non vidi niente, sentii solo un odore di roba vecchia
33 e DDT4. Poi mi abituai allo scuro e scoprii Lila seduta sul primo gradino della prima
34 rampa. Si alzò e cominciammo a salire.
35 Avanzammo tenendoci dal lato della parete, lei due gradini avanti, io due gradini indietro e
36 combattuta tra accorciare la distanza o lasciare che aumentasse. M'è rimasta l'impressione
37 della spalla che strisciava contro il muro scrostato e l'idea che gli scalini fossero molto alti,
38 più di quelli della palazzina dove abitavo. Tremavo.
39 Ogni rumore di passi, ogni voce era don Achille che ci arrivava alle spalle o ci veniva
40 incontro con un lungo coltello, di quelli per aprire il petto alle galline. Si sentiva un odore
41 di aglio fritto. Maria, la moglie di don Achille, mi avrebbe messo nella padella con l'olio
42 bollente, i figli mi avrebbero mangiato, lui mi avrebbe succhiato la testa come faceva mio
43 padre con le triglie.
44 Ci fermammo spesso, e tutte le volte sperai che Lila decidesse di tornare indietro. Ero
45 molto sudata, lei non so. Ogni tanto guardava in alto, ma non capivo cosa, si vedeva solo il
46 grigiore dei finestroni a ogni rampa. Le luci si accesero all'improvviso, ma tenuis,
47 polverose, lasciando ampie zone d'ombra piene di pericoli.
48 Aspettammo per capire se era stato don Achille a girare l'interruttore ma non sentimmo
49 niente, né passi né una porta che si apriva o si chiudeva. Poi Lila proseguì, e io dietro.
50 Lei riteneva di fare una cosa giusta e necessaria, io mi ero dimenticata ogni buona ragione
51 e di sicuro ero lì solo perché c'era lei. Salivamo lentamente verso il più grande dei nostri
52 terrori di allora, andavamo aesporci alla paura e a interrogarla. Ala quarta rampa Lila si
53 comportò in modo inatteso. Si fermò ad aspettarmi e quando la raggiunsi mi diede la
54 mano. Questo gesto cambiò tutto tra noi per sempre.
(Elena Ferrante, L'amica geniale, e/o, Roma 2011)

4 Il DDT era una sostanza chimica usata come veleno per insetti negli anni Cinquanta e Sessanta. Ora è considerato

tossico a causa della sua composizione e degli effetti rischiosi che provoca sull'organismo umano esull'ambiente.

5 Deboli, leggeri.
Leggi il testo L'inizio della nostra amicizia e rispondi alle domande.
1) Chi è la narratrice?
a) la madre di Lila
b) la sorellina di Lila, più piccola e ingenua
c) la figlia di don Achille
d) una coetanea di Lila, sua compagna di scuola

2) Come trascorrono il tempo delle due protagoniste, dentro e fuori scuola?


a) leggendo
b) sottoponendosi per sfida a prove di coraggio
c) giocando a nascondino
d) a parlare con altri amici

3) In che cosa consiste la prova più pericolosa a cui si sottopongono le bambine?


a) rubare la torta della mamma
b) addentrarsi nel palazzo di don Achille
c) lanciarsi dalla finestra
d) infilare la mano in un tombino

4) Come appare don Achile agli occhi della protagonista?


a) come l’orco delle favole
b) come un’eroe
c) come un compagno di gioco
d) com una persona di cui potersi fidare

5) Perché il titolo "don" suggerisce alla narratrice un'autorità calma?


a) perché è un titolo che si rivolge ai soli uomini buoni
b) perché al sud Italia è un titolo che si rivolge ad adulti che si rispettano
c) perché i preti sono persone di cui fidarsi
d) perché è un titolo che si rivolge soltanto agli anziani sopra gli 80 anni
🔲
6) A tuo parere perché la protagonista si lascia trascinare in questa avventura?
a) perché ama il pericolo
b) per noia
c) perché vuole fare amicizia con Lila
d) per fare invidia ai compagni

7) Come appare Lila dalla narrazione?


timorosa
maldestra
spericolata
curiosa

8) Con che aggettivi descriveresti la narratrice?


insicura
maleducata
accondiscendente
coraggiosa

9) Il testo richiama molteplici odori, non tutti gradevoli. Riusciresti a ricordarti quali?

VERO FALSO

Gli odori di una serata tiepida di primavera.


L'odore di torta appena sfornata.
L'odore di aglio fritto.
L'odore di roba vecchia e DDT.

10) Cosa sono le triglie (riga n.43)?


a) pesci
b) insetti
c) piccoli uccelli
d) mammiferi

Potrebbero piacerti anche