Sei sulla pagina 1di 4

pro manuscripto Anno VIII - Gennaio 2005 - n.

1
te dimenticare, al “tutto copre” (I Cor 13,7) della che non appaiono tali. Presenta
carità di Dio. I reiterati interventi, che ricordano un una via difficile da percorrere,
passato negativo, non sono nella linea di Gesù. controcorrente con quanto offre il
Possiamo comprendere perché non siano accettati. mondo. Anche noi dobbiamo ave-
Gesù insegna nelle sinagoghe, sulla montagna, per re il coraggio di dire ciò che vera-
la via della Galilea e della Giudea, nel tempio di mente vale. Non bisogna illudersi
Gerusalemme. Ogni posto anche per i genitori può che, presentando un cristianesimo
essere utile all’ insegnamento. Il modo di esprimer- languido, un Cristo inesistente, Bollettino Mensile della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria - Silvi Marina
si di Gesù, pur rifacendosi all’uso del suo tempo, è siano meglio accolte le nostre www.gioiaesperanza.it
nuovo: parla un linguaggio vivo, immaginoso, con- proposte. Dio si fa sentire nel
creto, breve, preciso. Evita ogni prolissità, spesso cuore dei nostri figli. Ed essi rea-
condensa in una frase tutto quanto deve esporre in giscono positivamente solo alla notte ma poi…! Miraco-
un argomento. Così si deve fare anche in famiglia. verità, quanto questa viene loro losamente vediamo ogni
Le cosiddette lunghe “prediche” non sono accetta- presentata, con un linguaggio ad giorno nascere e dipa-
te dai nostri ragazzi: Bastano poche parole sugge- essi accessibile e da essi accetta- narsi la vita, in tanti ri-
rite da un amore vero puro, disinteressato. Gesù bile, perché espresso da genitori prendiamo poi, solennità
usa anche il dialogo, alternando domande e rispo- che, prima di insegnare hanno Un bambino, osservò per plasmarci, per rag-
concluse, a tenere pri-
ste, fa uso di sentenze e, con gli scribi e i farisei, fatto lo sforzo di capire e condivi- lungo tempo uno scultore giungerci in profondi-
gioniera l’ esistenza.
discute. Fra genitori e figli, siano essi piccoli o dere profondamente le esigenze all’opera. Quando final- tà.
grandi, il colloquio non deve mai interrompersi; vere delle nuove generazioni. Il
nell’indifferenza e nello
mente intuì la sagoma In tanti festeggiamo
deve essere sempre aperto, sereno, costruttivo Vangelo ci mostra Gesù che parla scetticismo.
del lavoro disse stupito l’inizio di un nuovo
come fra amici. Avviene spesso che nelle famiglie “come uno che ha autorità” (Mt. Da queste pagine tante
all’artista: “ Come facevi anno, magari sceglien-
qualcuno dei figli, anche dopo aver conosciuto una 7,29). I genitori – fidandosi delle volte ci raccontiamo che
a sapere che dentro quel do una vacanza esoti-
testimonianza dei genitori vissuta secondo il Van- grazia che possiedono come tali- ogni Natale ha un prima
pezzo di marmo c’era un ca che ohimè, è tragi-
gelo, si allontani da loro e talvolta anche dalla fe- non devono mai venir meno al e un dopo, ugualmente
de. Pure con lui non è mai il caso di interrompere il loro compito di educatori. I figli, in cavallo?” camente evidente, non
intensi e generatori di
rapporto, qualunque sia la strada che va percor- fondo al cuore, li esigono così. Perché venga fuori quel può rispondere al desi-
gioia, ma poi torniamo,
rendo: fosse pure quella di ideologie lontane da Non per nulla essi li sanno giudi- capolavoro a immagine e derio di felicità dell’uo-
se non proprio atei, un
Dio, fosse pure la via della droga, o di esperienze care anche spietatamente se han- somiglianza di Dio che è mo; pochi a cantare il
radicalmente in contrasto con l’insegnamento mo- no taciuto la verità. Gesù educa
po’ avanti Cristo, popolo
in ognuno di noi, occor- Te Deum di ringrazia-
rale ricevuto in famiglia. Specie in occidente, siamo consegnando ai suoi il “suo” tipico sotto la legge; senza
rono numerosi colpi di mento per i doni rice-
immersi in una società secolarizzata, in cui sono insegnamento: “questo è il mio passione e senza entu-
cesello, di scalpello: tan- vuti nell’anno trascor-
venuti meno importanti valori tradizionali, ma dove comandamento: che vi amate gli
to tempo e tanta pazien- so. Tantissime
ne emergono altri, come una più forte coscienza uni gli altri, come io vi ho ama-
za in cui è necessario che luci colorate a-
della libertà personale, il gusto del progresso ti” (Gv. 15,12). Gesù, precisando
scientifico e tecnologico, il superamento delle bar- quel “come io vi ho amato”, si noi rimaniamo fedelmen- dornano le case
riere culturali e nazionali, una consapevolezza di- presenta come il maestro di tale te vicino al Signore. Le e le strade del
versa da ieri dell’essere donna nella società, da amore. Questo deve essere l’inse- celebrazioni e le ricor- nostro paese;
parte delle ragazze, una semplicità di rapporti tra gnamento per eccellenza che deve renze solenni, sono come non sono altret-
ragazze e ragazzi ecc. Occorre nei genitori una dare un genitore ai propri figli, dei colpi di martello che tanti i cuori che
capacità di discernimento, nel dialogo con i figli, perché esso è la sintesi del Van- sgrossano la figura ma si illuminano del-
tenendo conto del contesto cambiato profonda- gelo. E i genitori devono imitare lasciano informe il lavoro la presenza del
mente in cui vivono, e sapendo distinguere i “segni così bene Gesù nel metterlo in
se non sono seguiti dalla Bambino. Tra-
dei tempi” che certe loro esigenze nuove esprimo- pratica, da poter ripetere ai propri
perseveranza nel quoti- sportati dal sen-
no e vivere con loro anche la parola “ chi non è figli quel comando come proprio:
contro di noi è per noi” (Mc. 9,40). Gesù, nell’edu- Figlioli miei, amatevi come io ho diano, perché è l’Artista timento in molti
care la gente, non teme di capovolgere la scala amato voi. Nel prossimo numero che sceglie la modalità, il partecipiamo con
dei valori consueti, come quando annuncia le bea- di Gioite completeremo tale medi- momento e il mezzo devozione alla
titudini (cf. Mt. 5.2 ss). Chiama beati, infatti, quelli tazione. spesso sorprendente per Messa di mezza-
siasmo possiamo ritro- a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. alcune caratteristiche importanti. Egli anzitutto amore. I figli sono prima di tutto figli
varci improvvisamente a La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo da l’esempio, incarna egli stesso la sua dottrina. di Dio e non nostri. Non vanno tratta-
vivere come se la Nascita Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la Non impone oneri che non porti egli per primo: ti quindi come proprio possesso, ma
“Guai a voi – dice – che caricate gli uomini di come persone a noi affidate. Gesù
fosse stata solo una rie- nostra gioia sia perfetta.”
pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate non esita a correggere anche con
vocazione. Ci sarebbe Ma non è poi automatico che il dono sia accolto .
nemmeno con un dito!” (Lc. 11,46). Gesù mette decisione e forza, quando occorre.
poco da gioire special- “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina in pratica quanto poi chiede agli altri. Guardan- Dice a Pietro che lo voleva far desi-
mente in questi giorni… ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto do a lui si può dedurre che il primo modo di stere dall’affrontare la sua passione:
eppure chi ha figli lo sa, per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. educare anche per i genitori, non deve essere “lungi da me, Satana ! Tu (…) non
quando nasce un bambi- Venne fra la sua gente, ma i suoi non l' hanno ac- impegnarsi a istruire o correggere, ma vivere pensi secondo Dio, ma secondo gli
no sconvolge la vita! colto.” E “i suoi” siamo noi, che strada facendo, con totalità la propria vita cristiana. I genitori uomini !” (Mt. 16,23). Anche la corre-
Nel nostro piccolo, come man mano che la folla si dirada e la festa si spe- devono mettere in pratica essi stessi quanto poi zione è necessaria. E’ parte integran-
i pastori, per quello che gne, rischiamo di lasciare Gesù a Betlemme senza chiedono ai figli. te dell’educazio-
Domandano sinceri- ne: “chi ama
abbiamo udito e visto di accorgercene! E un po’ si capisce perché il Signore
tà, impegno, lealtà, suo figlio è
bello, non solo il venticin- Gesù, diverse volte compiendo dei miracoli ordina
obbedienza, carità pronto a correg-
que dicembre ma in tutti di non dirlo; perché non è l’eccezionalità di un e- verso i fratelli, casti- gerlo” (Prv 1-
i giorni della nostra vita vento che ci cambia la vita ma il perdurare degli tà, pazienza, perdo- 3,24), è scritto
in cui, abbiamo fatto po- effetti.. “Signore, mostraci il Padre e ci basta» no ?. Che i figli pos- nel libro sacro
sto a Gesù perché ci cre- chiede Filippo, un segno che sia straordinario e sano costatare tutte dei Proverbi.
scesse dentro, vorremmo definitivo, e il Signore lo rimprovera: «Da tanto queste qualità pri- Dio che formava
parteciparlo a tutti. tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, ma di tutto in loro. lui stesso il po-
Funziona così da duemi- Filippo? “ Nella madre e nel polo ebr eo,
padre i figli devono come un padre
la anni la trasmissione Da tanto tempo…!Proviamo a pensare ai discepoli
trovare sempre dei e come un mae-
della fede; fatta l’espe- di Emmaus, due fra i tanti disillusi; proprio loro
modelli indiscutibili st ro, f aceva
rienza concreta di un sceglie il Signore. Dove lo incontrano? Sulla strada. cui possano riferirsi. Un’altra caratteristica del consistere la sua educazione nell’i-
avvenimento, una Pre- Cosa fa per loro? Niente di eccezionalmente solen- modo di educare di Gesù è quella di intervenire struire e nel correggere. Guai se non
senza che è venuta, è ne. Spiega loro le Scritture, spezza il pane, si co- I in aiuto dei suoi, concretamente, come quan- si corregge ! Si sarà responsabili d’u-
“nata” è che abita per- munica loro e poi scompare alla loro vista sensibile do ha sedato la tempesta sul lago ( c.f. Lc. na tale omissione ! Fa sempre im-
manentemente con noi, ma non dalla loro presenza; è né più ( se di più 8,24). I genitori, che già naturalmente si prodi- pressione una frase del profeta Eze-
la si racconta a chi non c’è!), nè meno che la S. Messa, momento privile- gano per i loro figli, molto di più potranno fare, chiele: “ (se) tu non parli per disto-
ne è a conoscenza. E’ giato perché per loro, come per noi, gli occhi si e soprattutto molto meglio, se innesteranno sul glie l’empio dalla sua condotta, egli
loro amore, l’amore soprannaturale: se ameran- (….) morirà per la sua iniquità, ma
quello che ci dice l’apo- aprano e poi ogni altra cosa abbia un senso e una
no con la carità di Dio, la carità di chi ama per della sua morte chiederò conto a
stolo Giovanni nella sua conferma; la celebrazione gioiosa del Natale, della
primo, senza aspettarsi nulla. E’ un amore que- te” (Ez. 33,8). E’ dovere dei genitori,
prima lettera” Ciò che era sto che non lascia mai indifferenti. Gesù poi da dunque, la correzione. L’ammonimen-
fin da principio, …ossia il fiducia a chi deve istruire, come si può dedurre to dato con pace, con calma, con
Verbo della vita (poiché dalle sue parole all’adultera: “ Và – dice – e distacco pesa sulla responsabilità dei
la vita si è fatta visibile, d’ora in poi non peccare più” (gv. 8.11). Egli figli che se ne ricorderanno. Gesù
noi l'abbiamo veduta e di crede alla possibilità che quella donna inizi una mostra nella stupenda parabola dei
ciò rendiamo testimo- vita moralmente corretta: Le parole dei genitori figliol prodigo come è la misericordia
nianza e vi annunziamo devono sempre incoraggiare, essere cariche di del padre, e quindi anche la sua,
speranza, positive, devono manifestare tutta la verso coloro che ritornano al bene
la vita eterna, che era
loro certezza nella ripresa dei propri figli. Gesù che si pentono. I genitori devono
presso il Padre e si è resa
lascia libertà e responsabilità di decisione, come comportarsi con i figli come Dio si
visibile a noi), quello che fa quando incontra il giovane ricco (cf. Mt. 1- comporta con noi. La misericordia
abbiamo veduto e udito, 9.16 ss). Non si devono mai imporre le proprie del padre e della madre in una fami-
noi lo annunziamo anche idee ma offrirle con amore, come espressione di glia deve arrivare a sapere veramen-
tutt’altra cosa di guar- Come promesso in un pre- Santa Pasqua, dell’ammini-
darlo in città, dove cedente numero di Gioite, strazione dei Sacramenti, di
regnano le luci, i ru- in occasione della Festa un evento luttuoso, della
mori… stare in silenzio
della Famiglia, approfondiamo uno dei temi trattati nel vita. Momento in cui Lo
disteso su un prato e
Convegno “ L’educazione in famiglia”. L’articolo sul riconobbero e ardeva loro il
ascoltare i suoni che il
creato ti offre… ap- Family point, si concludeva con l’affermazione che cuore nel petto; cosa augu- “...Giacché ti sta tanto a nelle malattie spirituali;
prezzare quello che “Uno solo è il maestro” quindi come contributo a questa rarci di meglio per questo cuore camminare con una ci proteggerà dal male
Dio ci ha donato attra- giornata speciale per la nostra comunità, riportiamo la nuovo anno, anno dell’Eu- buona guida, in questo e ci renderà stabili nel
verso un fiore che prima parte del discorso di Chiara Lubich al Congresso - caristia se non che, con Lui santo viaggio della devo- bene; e se dovesse
sboccia, uno scoiattolo Famiglia-Educazione- tenutasi a Castel Gandolfo teniamo acceso in noi, lo zione, cara Filotea,
che salta di ramo in prega Iddio, con
(Roma) il 2.5.87. Se stesso ardore, ad ogni pas-
ramo! Vedere final- grande insistenza,
quasi venti anni fa i so. Pur nella specificità del- che ne provveda
mente la gran ricchez-
temi trattati erano per le strade che nella nostra uno secondo il suo
za che il Creatore ci
quella epoca “attuali”, comunità ci vengono pro- cuore; e poi non
offre e dar importanza
a tutto ciò! Amare la pensiamo lo siano an- poste; nell’Agesci, nell’Azio- dubitare: sii certa
natura è sentire il cor di più oggi, in una ne Cattolica, nel gruppo che, a costo di
bisogno di starci a società che non rico- dell’animazione della pre- mandare un Ange-
contatto come d’al- nosce più la famiglia ghiera o del servizio, nella lo dal cielo, come
tronde è normale: come valore centrale e catechesi parrocchiale, nel- fece per il giovane
quando si vuole bene Tobia, ti manderà
costitutivo di se stessa. l’animazione liturgica ma
ad una persona è logi- una guida capace
Noi, come giovane coppia partecipammo a questo Con- essendo membra vive del e fedele. Quando l’
co volerci stare insie-
gresso. Quanto ascoltato e più volte riletto e meditato Suo unico corpo, d’incon- avrai trovato, non
me, passarci del tem-
ci ha aiutato nel difficile compito di genitori. Un trare Gesù più spesso che fermarti a dargli
po… Perciò indiretta-
mente amiamo anche “mestiere” che non si impara se non vivendolo; per una sia possibile nella sobrietà stima come uomo,
Dio: le piante, gli ani- coppia cristiana avere come modello Gesù Maestro è sorprendente, nello stupore e non riporre la
mali, gli uomini… tutto semplice, nell’intimità co- fiducia nelle sue capacità colpirci qualche infer-
quello che c’è su que- stante, nella familiarità umane, ma in Dio soltan- mità, impedirà che
sta terra è opera Sua quotidiana con la SS. Eu- to, che ti incoraggerà e ti diventi mortale e ci
e rispettando il creato parlerà tramite quell’ uo- farà guarire”. Questo
caristia che ci fa tutti uno in
si ama Lui, perché le mo, ponendogli nel cuore meraviglioso brano è
Lui. e sulla bocca ciò che sarà tratto da “Filotea”, il
cose che ci vengono
regalate sono il segno Parlando di educazione è logico che ci si trovi di fronte a due utile al tuo bene; devi ri- capolavoro letterario di
che qualcuno ci vuole soggetti: l’educatore, il maestro, che ha da insegnare, da edu- porre in lui una fiducia S. Francesco di Sales,
bene. Così noi decidia- care, e il discepolo che deve essere educato. C’è, a proposito senza limiti, unita ad un che, circa un anno fa,
mo liberamente d’es- dell’educatore, o del maestro, una frase di Gesù nel Vangelo grande rispetto; deve es- la mia migliore amica
sere Scout e di segui- che fa pensare e può essere di luce anche nell’educazione che sere un’ amicizia forte e mi ha regalato, pre-
re questa grande av- si deve impartire in famiglia. Essa dice: “Uno solo è il maestro dolce, santa, sacra, degna gandomi di leggerlo e
ventura e così facen- e voi siete tutti fratelli” (Mt. 23.8). Per Gesù non esiste che un di Dio, divina, spirituale. A di meditarlo con gran-
do, rispettando la leg- solo maestro e questi è lui stesso. Con ciò egli non nega la tal fine, scegline uno tra de attenzione. Proprio
ge che noi abbiamo presenza di una autorità, di una paternità. Ma essa deve esse- mille, dice Avila; io ti dico, in questi giorni, a con-
scelto, impariamo ed re interpretata non come dominio o potere, bensì come servi- uno tra diecimila: sarà per clusione di un periodo
osserviamo anche zio. Perché nel servizio, che è amore, non è solo l’uomo che noi un tesoro di sapienza piuttosto difficile, ho
quest’articolo di essa agisce, ma Cristo stesso in lui e Cristo resta così il primo mae- nelle afflizioni, nelle tri- deciso di riprenderlo
che c’invita a apprez- stro. Se Gesù è il maestro, un dovere dei genitori cristiani sarà stezze e nelle cadute; sarà tra le mani, perché mi
zare, amare la natura quello di guardate a Lui per imparare come educare. Ma che il balsamo per alleviare e è stata data la possibi-
che Dio ci ha donato. tipo di educatore era Gesù ? I n Gesù come maestro emergono consolare i nostri cuori lità di comprendere
come l’ uomo non umanità di queste persone. quentazione accademica divennero
sia “onnipotente”, Come il santo Francesco di preminenti i suoi interessi teologici,
come l’ uomo che Sales ci insegna, non poniamo fino alla scelta della vocazione
crede di poter far la nostra fiducia nelle loro ca- sacerdotale. Spinto da un enorme
tutto da sé, sia in pacità umane ma nella grazia desiderio di salvaguardare la cri-
realtà una creatura del Signore che abbonda in stianità, mentre imperversava la Salve a tutti. Sono una Scout dell’Agesci, che è
estremamente fragi- coloro che compiono la Sua riforma portata avanti da Calvino e una compagnia Cattolica e per raggiungere un
le e vulnerabile. Ed volontà. Lo stesso Francesco, dai suoi seguaci, Francesco chiese particolare obiettivo ho il
ecco perché da mil- nella sua grandiosa opera di udienza al vescovo di Ginevra, compito di scrivere alcuni
lenni il genere uma- evangelizzazione nella Francia affinché lo destinasse a quel terri- articoli sul tema, su questo
no cerca Dio. Fino a tra XVI e XVII secolo, aveva un torio, simbolo supremo del calvini- giornalino. Ho pensato subito
quando Dio stesso solo desiderio: ricondurre a Dio smo e massima sede dei riformato- che molti non hanno la mini-
non si è messo sulle trac- nemico di Cristo è l’ le anime perdute di quegli uo- ri. Una volta insediatosi nella città, ma idea di cosa siano gli
ce dell’ uomo ed è dive- uomo misura di tutte le mini spaventati e confusi dalle cominciò a discutere senza alcun Scout e quindi magari potrei
nuto nostro fratello. An- cose”, ha detto di re- eresie che, copiose, fiorivano timore di teologia con i protestanti, sfruttare quest’occasione per
che al termine della sua cente don Giussani, nell’ Europa tardo rinascimen- desideroso di ricondurre quante farli conoscere. Ho anche
esperienza terrena, il fondatore del movimen- tale. Ed è per questo che nelle più anime possibili alla Chiesa e al pensato però che perfino per
Signore ha scelto di non to Comunione e Libera- sue opere egli si rivolgeva so- Padre. Inoltre, il suo pensiero co- me sarebbe noioso spiegare
lasciarci mai soli: e quali zione; in questo tempo prattutto agli umili, alla gente stante era rivolto alla condizione per filo e per segno quello
sono i modi attraverso i di Natale, a noi è affida- semplice, che, disorientata, dei laici; si preoccupò enormemen- che facciamo, perché lo fac-
quali noi possiamo scor- to il sorprendente com- cercava una guida sicura per te di sviluppare una predicazione e ciamo, come mai ci vestiamo
gere la Sua presenza nel pito di crescere e amare restituire nuovo vigore e nuovo un modello di vita cristiana che in un certo modo… poi non è
mondo? L’ Eucaristia il bambino Gesù. Ma senso ai valori umani e alle fossero conformi anche alle esi- facile spiegare e far capire il
innanzitutto, cibo spiri- potremo rea- verità del cristianesi- genze delle persone comuni, quelle valore di certe cose; com’era
tuale e vincolo d’ amore lizzare questo mo. Francesco, consi- immerse nella difficile vita quoti- scritto in un giornalino dell’-
perfetto; ma non dimen- m er av i gl ioso derato come il padre diana. Proverbiali i suoi insegna- associazione tempo fa “…se
tichiamo che Gesù conti- proposito solo della spiritualità mo- menti pervasi di comprensione e di vuoi capire minimamente cos’è l’essere Scout que-
nua a parlarci, ad amma- se il Signore derna, ha avuto il dolcezza, permeati dalla ferma st’avventura devi vivertela sulle spalle!”. Non è
estrarci e a rendere vivo tornerà ad merito di influenzare convinzione che a supporto delle facile, per qualcuno che non la vive, capire la gioia
l’ insegnamento del Suo essere il so- le maggiori figure non azioni umane vi fosse sempre la che si prova cantando, o la tristezza che si prova
Vangelo, per bocca dei vrano incon- solo della società e presenza di Dio. Non per nulla, quando un amico passa dal gruppo in cui stai in
ministri, dei sacerdoti, trastato della della cultura francese, molti dei suoi insegnamenti sono un altro; anche se quel qualcuno non lo vedi solo
dei vescovi e del Santo nostra vita, ma anche di tutto il intrisi di misticismo e di nobile alle riunioni del sabato ma tutti i giorni! Perciò,
Padre, vere e proprie solo se il no- Seicent o europeo, el evazi on e spi r i t u al e. potrei far capire chi siamo, dalle cose che seguia-
“bussole” del popolo cri- stro cuore riuscendo a convertire Grazie ai suoi enormi sforzi e ai mo, ad esempio la nostra legge. L’articolo di essa
stiano, che perennemen- sarà tempio al cattolicesimo persi- grandi successi ottenuti in termini di cui mi piacerebbe “parlare” è il sesto “ La Guida
te ci additano la Stella dello Spirito no alcuni esponenti pastorali, divenne a sua volta ve- e Lo Scout amano e rispettano la natura”. Come
Polare. Essi offrono quo- Santo, se sa- del cal v i n i sm o . scovo di Ginevra, dove introdusse tutti voi sapete gli scout vivono a stretto contatto
tidianamente servizio alla premo presta- Nato nel castello di le riforme del Concilio di Trento. con la natura. Giochiamo con lei, la facciamo par-
Chiesa, aiutano i fedeli a re ascolto e Thorens nel 1567, in Morto a Lione il 28 dicembre 1622 te della nostra vita quotidiana perché si è Scout
percorrere la via della mettere in Savoia (Francia), da per un attacco di apoplessia, ven- con o senza divisa! Lei ci da anche moltissime
santità, amministrano i pratica le pa- una famiglia di antica ne dichiarato santo nel 1665 e emozioni: guardare il cielo stellato in montagna è
Sacramenti, fanno sì che role dei mini- nobiltà, egli ricevette successivamente proclamato dot-
ogni uomo raggiunga la stri che Dio ci un'accurata educazio- tore della Chiesa nel 1877. Il popo-
gloria che il Signore ha ha affidato, ne, coronata dagli lo cristiano ne celebra la memoria
preparato in paradiso, perché è Egli studi universitari di il 24 gennaio, giorno in cui il suo
dispensando esortazioni stesso che giurisprudenza a Parigi corpo venne riportato ad Annecy
ed ammonimenti, confor- parla a noi e a Padova. Proprio per la definitiva sepoltura.
tando chi è nel dolore. “Il attraverso l’ nel corso della fre-

Potrebbero piacerti anche