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pro manuscripto Anno VIII - Agosto 2005 - n.

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14 agosto 1941, dopo due setti- gloria del martirio. Pare che il bambino le
mane di agonia, muore ad Au- abbia prese tutte e due e, guardando alla
schwitz nel bunker della fame, sua vita futura, è facile comprendere come
padre Massimiliano Maria Kolbe, il desiderio del Signore di realizzare su di lui
francescano polacco, “martire entrambi questi progetti abbia trovato pie-
volontario” nel corso della secon- no compimento. Massimiliano Kolbe, al se-
Bollettino Mensile della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria - Silvi Marina
da guerra mondiale. Il suo corpo colo Raimondo, nasce in un piccolo paesino
è bruciato, come quello di tante della Polonia, l’ 8 gennaio 1894 da una fa-
vittime della disumana e aber- miglia di ferventi cristiani. Giovanissimo,
rante follia nazista. Egli ha offer- con i suoi due fratelli, entra nel noviziato Terminato di parlare loro in no, abbiamo mangiato eppoi guardato
to la sua vita per salvare quella francescano; poi a Roma si laurea con il parabole Gesù FKLHGH … il filmato dell’ultimo campo estivo dei

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di un altro giovane prigioniero, massimo dei voti e viene ordinato sacerdo- nostri ragazzi; abbiamo riso insieme e
padre di famiglia: “sono un sa- te nell’ aprile 1918. Un rapporto tenero e qualcuno di noi si è commosso guar-

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cerdote cattolico; sono anziano; profondo con Maria caratterizza tutta l’ esi- dando le foto degli squadriglieri che
sono passati al Clan…dei nostri ragazzi

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voglio morire al suo posto, per- stenza di quest’ uomo: con sette amici fon-
ché ha moglie e figli”. Una morte da la “Milizia dell’ Immacolata”, un gruppo che diventano uomini!!! Che bello! Poi
eroica, come quella di “cavalieri” che scelgono libera- uno dei capi ha detto “A parte le di-
di padre Massimilia- mente di appartenere alla Vergi- Tempo, presente indicativo scussioni e incomprensioni varie alla
no, non si inventa, ne, disposti a qualunque cosa, ad fine ci siamo riusciti!”… guardando il
né accade per caso: offrirsi senza riserve, a farsi santi Non è il racconto di qualcosa che è risultato finale, ciò che abbiamo im-
è il punto di arrivo di sul serio per portare a tutti l’ amo- successo, degli episodi a cui ispirarci, mediatamente colto è stato bello, pia-
un’ esistenza e l’ re di Dio. Prima dello scoppio del- una metodologia a cui rifarci ma una cevole, commovente, malgrado anzi …
esito delle sue moti- la seconda guerra mondiale, pa- domanda che sto ascoltando in questo con tutte le possibili difficoltà. Come
vazioni di fondo. Lo dre Massimiliano fonda giornali, momento, ne odo il suono e avverto non accorgersi che il Signore era lì tra
straordinario, defini- apre stazioni radiofoniche, crea la presenza di Colui che adesso me la noi, suoi discepoli, con la parabola del
tivo dono della sua nuove forme di comunità frater- sta rivolgendo, qui e ora. Avete capi- grano e della zizzania, con la parabola
vita svela l’ intimo ne: le “Città dell’ Immacolata”, in to…? Ora, il Signore vivo e operante del seminatore, con l’esempio della
orientamento che ha cui giovani e ragazzi, avvinti dall’ in mezzo a noi ci chiede, di scorgere rete che pesca ogni sorta di pesci?
guidato quest’ uomo ideale mariano, si dedicano alla nel quotidiano la luce della Sua pre- Che ci offriva, nell’esperienza dei no-
giorno per giorno: l’ diffusione del Regno di Dio, viven- senza udibile e visibile che ci dà la stri ragazzi un’altra parabola da cui
amore di Dio e del do nel lavoro, nella preghiera, pienezza della vita…avete capito? E’ imparare? Era lampante che c’invitava
prossimo. Egli diventa capace di nella povertà e nell’ obbedienza. La prima Lui che parla, insegna e si lascia toc- a gioire di poter lavorare con Lui, per
una libertà assoluta di fronte alla città, Niepokalanow, sorge nella sua patria; care nella concretezza del vissuto di crescere e far crescere, senza censu-
propria vita, perché tutta la sua la seconda addirittura in Giappone, a Naga- ogni giorno… e ci fa capire. Qualche rare niente e nessuno, e lasciare a Lui
vita è stata un’ offerta d’ amore, saki, dove, dopo la guerra, verranno accol- sera fa siamo la potatura, la raccolta , la mietitura. A
un dono di sé, la realizzazione te le vittime della bomba atomica. Deporta- stati invitati da non sprecare tempo ed
piena di una profezia. Si racconta to ad Auschwitz nel maggio del ’41, padre una famiglia del- energie in un lavoro che
infatti che, ancora piccolo, san Kolbe viene destinato ai lavori più umili, la co m u n i t à non solo non ci compete
Massimiliano ricevette in sogno come la mietitura dei campi o il trasporto scout nella loro ma fa il gioco del
una visione: la Madonna gli chie- dei cadaveri verso il forno crematorio; è il nuova casa. Ab- “divisore”. Anche la semina
deva di scegliere tra due corone, n. 16670. Qui dove la crudeltà mostra il suo biamo pregato della zizzania è qualcosa
una bianca e una rossa; la prima volto più mostruoso, egli è solito ripetere: insieme per rin- che succede ora e qui;
simboleggiava una vita pura al “l’ odio non è forza creativa. Soltanto l’ a- graziare il Signo- spingere la nostra pia be-
servizio di Dio; la seconda, la more crea. Non dimenticatevi l’ amore”. re di questo do- nevolenza verso i”lontani” e
concentrare il nostro zelante senso critico salvezza che raggiunge ogni ha avuto la possibilità di concedersi
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“correttivo-fraterno” verso coloro che incon- evento umano! Far festa insie- una breve vacanza. Consapevoli
triamo ogni giorno è la sua tecnica migliore me ogni volta che un uomo che per tanti è solo un desiderio
per minare il campo!E per farsi riconoscere! riceve il perdono di Dio, ogni irrealizzabile, l’abbiamo sentita una Di fronte ai tragici attentati terroristici
Senza dubitare minimamente che ci possano volta che delle creature ricevo- grazia, abbiamo cercato di viverla in che recentemente hanno colpito la po-
essere state difficoltà al campo scout, nella no il Battesimo, che nella co- modo so- polazione londinese e quella egiziana di
vita parrocchiale, familiare, onde che scuoto- munità qualcuno capisce e brio, e come Sharm el Sheikh, spesso le persone an-
no minacciosamente la barca di Pietro…è evi- segue la vocazione che il Si- una occasio- ziane, con nostalgia e rassegnazione,
dente infatti che, non il padrone, ma è il ne- gnore gli indica per costruire il ne impor- ripet ono alle giovani generazioni:
mico che arriva e semina la zizzania, soffia il Suo Regno, ogni volta che un tante per “questi non sono più i tempi di una vol-
vento contrario!...ma se ne va, cessa davanti fratello lascia questa terra per riscoprire un ta... Allora sì che si viveva bene!!”. Ep-
al Signore! incontrare il Signore! rapport o pure il passato ci insegna come ogni
“Date loro voi stessi da mangiare” ci dice Cogliere così la ricchezza di nuovo tra di secolo, ogni epoca storica porti inevita-
ancora Gesù e ascoltando la Sua voce ci guar- ogni Parola che esce dalla boc- noi nella bilmente con sé il suo carico di terrore,
diamo intorno oggi, qui, a Silvi e ci viene ca di Dio, in ogni attimo! Ab- gioia di stare morte e distruzione, e ci mostra come,
compassione perché c’è tanta gente che ha biamo capito? insieme. non solo oggi, ma da sempre, a farne le
fame e sete. Abbiamo capito, tra tante voci, Durante una spese siano i più piccoli e i deboli. L’
Magari non è immediatamente evidente come rumori e suoni che ci attirano delle tante e lunghe passeggiate, in uomo, al quale il Signore Dio ha donato
se guardassimo un popolo affamato da un in questa stagione estiva; tra una chiesina di montagna abbiamo la libertà di scegliere tra il bene e il ma-
carestia, o da una guerra, ma forse non tutti tanti lustrini e luci che cattura- trovato questa preghiera, inserita in le, ha un ruolo fondamentale nel cam-
“mangiano”! Ed è bello fare quello che Gesù no la nostra attenzione dalle un biglietto di benvenuto ai turisti mino dell’ umanità: è lui il protagonista
ci dice, dare da mangiare, distribuire pane mille bancarelle sulla via, qual dei sacerdoti della diocesi. A noi è di qualsiasi evento accada nella storia,
che sazia e che non deve andar sprecato; i è la perla preziosa per cui vale sembrata bellissima perché sintetiz- lieto o tragico che sia. A coloro che si
Sacramenti della Chiesa del Signore! la pena di vendere tutto il re- za il modo in cui si dovrebbe vive- professano cristiani spetta l’ arduo com-
E il Signore ci RUGLQD di “metterci a sedere” sto?…Abbiamo capito?! re la vacanza per tornare a casa pito di essere “operatori di pace”, di
di fermarci, d’intrattenerci; come si conviene “sani, riposati e contenti”. infondere nel mondo gioia e speranza,
ogni volta che si festeggia un momento di
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di testimoniare che “perfino il male e la
festa importante! Tutti i Sacramenti sono un O Signore, vado a scoprire le mera- morte possono essere cambiati di se-
convito con Lui e li vogliamo celebrare con
tutta la gioia e la solennità che si conviene.
9LDJJLR9DFDQ]D viglie della natura, dell’arte, dell’uo-
mo. Nella vastità degli orizzonti,
gno: non aboliti ma trasformati, non
Oggi la vacanza è diventata distrutti ma rovesciati in positivo”. I l
Ad esempio preparando con amore e atten- nella varietà delle creature, nella secolo scorso è tristemente noto a cau-
quasi una necessità imposta
zione l’animazione dell’Eucaristia e della pre- grandezza delle opere dell’uomo io sa dei due conflitti mondiali che hanno
dal ritmo frenetico che abbia-
ghiera liturgica. Ad esempio(visto che molti lo possa trovare il segno della tua pre- conferito una nuova dimensione all’ or-
mo impresso alla nostra vita.
chiedono) stabilendo, come per la Santa senza. Fa che io ritorni alle piccole e rore della guerra, minacciando la so-
Per riprendere fiato, a volte
Messa, degli orari precisi, un grandi cose di ogni giorno con lo pravvivenza stessa dell’ intera umanità.
occorre sapersi fermare, ripo-
appuntamento non casuale sguardo pulito e la volontà decisa a Ma proprio in questo secolo, la Chiesa
sare, distrarsi, e allora ….si va.
ma regolato e ben prepa- far la mia parte perché il mondo sia ha visto fiorire una schiera innumerevo-
Spesso però la vacanza è vis-
rato con il Sacra- sempre più abitabile nella fraternità, le di santi che, con le parole e le opere,
suta “male”, alla ricerca di
mento della Ri- nella giustizia e nella pace. hanno saputo portare la luce, l’ amore,
emozioni e sensazioni straordi-
conciliazione. il perdono, la fede, la verità, la gioia e la
narie e, tornati a casa può
Come sarebbe Se così, allora anche il “viaggio - speranza, dove invece regnavano le
capitare di ritrovarsi stanchi,
bello fare di più… vacanza” potrà essere una “tappa” tenebre, l’ odio, l’ offesa, il dubbio, l’
stressati e forse delusi. Anche
O meglio stare di del viaggio della vita verso la Santi- errore, la disperazione e la tristezza. Il
la nostra famiglia quest’ anno
più, celebrare la tà.

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