LA PROGRAMMAZIONE

NEURO LINGUISTICA
12 strategie di PNL per migliorare
la qualità della tua vita
Ciao.
Ti diamo benvenuto all’interno del meraviglioso mondo
della Programmazione Neuro Linguistica… quella vera!
Cosa intendiamo con “quella vera”? Molto semplice,
continua a leggere.
Si sente sempre più spesso parlare di PNL e molte volte,
a nostro parere, in modo decisamente fuorviante.
C’è chi parla di strumenti di manipolazione, chi la ritiene
un modo per spingere le persone a prendere decisioni
reputano un lavaggio del cervello o cose del genere.
Se hai scaricato questo ebook con queste idee in
mente, sappi che troverai qualcosa di molto diverso.
Io e Roberta abbiamo la grande opportunità di lavorare
a stretto contatto con il Dott. Richard Bandler (il co-
creatore della Programmazione Neuro Linguistica) e
quindi abbiamo imparato direttamente dalla sorgente
principale il reale atteggiamento e le strategie che ci
sono dietro questa straordinaria disciplina.
La PNL è innanzitutto un atteggiamento di curiosità
e di desiderio di vedere la vita come un’opportunità
senza precedenti per poter imparare.
La PNL è una metodologia basata sul presupposto che
tutti i comportamenti hanno una struttura, e questa
struttura può essere modellata, imparata, insegnata
apprendere.
La PNL è una tecnologia innovativa che permette a
chi la impara di utilizzare il proprio cervello in modo da
ottenere risultati che un tempo erano impensabili.
Per noi la PNL è libertà.
Libertà di poter vivere al meglio la tua vita, slegandoti
comportamenti, emozioni negative che ti hanno
Consideriamo questo ebook il tuo primo passo
all’interno di questo mondo meraviglioso.
Buona lettura.
Alessandro e Roberta
Cosa troverai in questo ebook
Gli articoli contenuti in questo e-book raccolgono
diverse strategie mentali della PNL che potrai
applicare in svariate aree della tua vita.

Parleremo di atteggiamento, di determinazione, di

motivazione, di immaginazione, di obiettivi e di tanto
altro ancora, e per ogni argomento avrai una tecnica
che, quando applicata, ti permetterà di ottenere i
risultati che desideri.

Leggi attentamente e rileggi ogni articolo e alla prima

occasione applica immediatamente la strategia che hai
appreso. Il benessere che otterrai ti sorprenderà.
1.
I segreti dell’essere
felici
di Alessandro Mora
In una coaching che ho fatto qualche tempo
fa, il mio cliente mi ha chiesto: «Alle, c’è un
segreto per la felicità?» E io gli ho risposto:
«la domanda è posta decisamente male».
Lasciami spiegare.
La felicità (così come il successo, l’amore,
il benessere, ecc.) non è qualcosa che
cerchi o che trovi, che hai o che non
hai. Come insegniamo durante il corso
PNL Practitioner, la parola “felicità” è
una nominalizzazione, ossia un verbo
trasformato in un nome.
Purtroppo questa trasformazione induce
le persone a pensare che esista una
ti impegni abbastanza otterrai la felicità
che meriti. Se cerchi bene e avrai fede (altra
nominalizzazione) troverai l’amore vero.
Mmmmmhhhh no, non funziona così!
L’essere felice è infatti un processo. È un
qualcosa che crei e dipende da te. È uno
stato mentale, emozionale e . Ripeto:
dipende da te, non dagli altri. E cambia
sostanzialmente da persona a persona.
Dovremmo considerarlo come un avverbio:
una persona va felicemente a passeggio nel
parco oppure parla amorevolmente con il
proprio partner.
Se vedi l’essere felice in questo modo, ti
rendi conto che puoi iniziare a circondarti
del tipo di persone che ti fanno stare bene,
puoi fare più regolarmente le attività che ti
piacciono e che ti soddisfano e puoi trovare
nuove possibilità
più spesso nella tua vita.
La meraviglia (che per alcuni è la parte
“spaventosa”) di questo processo è che ti
“costringe” a prenderti la responsabilità di
agire/comportarti
non puoi più incolpare gli altri se non sei
felice. Non vale più il “mi fai arrabbiare”, “mi
rendi triste”, ecc.
Intendiamoci bene: purtroppo le cose brutte
capitano e capiteranno sempre. Infatti il tuo
partner ti può lasciare, il capo può accusarti
puoi perdere il lavoro, ecc. Ma se il tuo focus
è costantemente su queste cose negative, ti
sentirai male: questo è un dato di fatto!
Infatti tu puoi allenarti e fare pratica su
ogni cosa: se fai pratica col pianoforte puoi
diventare un grande pianista, se ti alleni a
pensare idiozie puoi diventare un grande
idiota.
Quando ti alleni ad essere felice puoi
imparare ad esserlo sempre più spesso.
Nota bene, ho scritto più spesso e non
sempre. Perché il nostro sistema nervoso
non sarebbe in grado di rimanere in un
perenne stato di felicità (infatti impariamo
notando e comparando le differenze tra le
cose) ed ecco quindi che anche i momenti
diverso.
Allora la domanda interessante diventa:
cosa ti rende veramente felice? In quali
occasioni sei veramente te stesso e ami
ciò che fai?
Prenditi qualche istante e scrivi una tua
lista, con tanti dettagli. Molte persone sanno
perfettamente cosa le fa stare male, ma non
hanno idea (o poca) del contrario.
Perciò prendi un foglio (se sei più un tipo
analogico) o una nota del tuo smartphone e
scrivi. E tienilo a portata di mano in modo
che tu possa aggiungere altri modi per
essere felice alla tua lista: solo questo
primo passo ti illuminerà la strada!
2.
Obiettivi e
immaginazione
di Roberta Liguori
due
che le persone riscontrano nel
raggiungere un risultato ambizioso.
. Alcune persone hanno in
mente un concetto generico di successo,
ma non hanno idea di che cosa questo
come fare a declinare questo concetto nella
loro realtà trasformandolo in un obiettivo
concreto. Vagheggiano quindi di felicità, di
serenità e di realizzazione personale, ma
non hanno ancora scoperto cosa devono
far accadere nella loro vita per riuscire a
provare questa felicità e questa serenità
e cosa debbano realizzare per sentirsi,
appunto, realizzati. In pratica, non hanno
loro si possano sentire pienamente felici.
In Programmazione Neuro Linguistica si dice
che un obiettivo per essere ben formato
deve essere misurabile, ovvero deve
rispondere in modo esaustivo alla domanda:
considerare raggiunto questo obiettivo? È
quindi importante avere un’immagine ben
risposta a questa domanda.
Altre persone hanno
invece chiarissimo l’obiettivo che
vorrebbero raggiungere e sono anche
convinte che l’attuazione del loro sogno
sia possibile. Ma non per loro. Da qualche
parte nel loro cuore alberga la convinzione
di non essere in grado, di non meritarselo,
di non essere capaci. Di fatto non riescono
a vedere loro stessi in quell’immagine di
successo e di conseguenza le azioni che
intraprendono in quella direzione sono molto
deboli.
Anche in questo caso l’incapacità costruire
loro successo gli impedisce di arrivare al
traguardo.
Richard Bandler una volta durante un corso
ha detto: “il successo porta al successo.
Prima di avere successo devi immaginarlo
nella tua mente. Altrimenti come puoi
essere una persona di successo se non
puoi neanche immaginarlo?”
Durante il corso PNL Practitioner studiamo e
approfondiamo il concetto di sottomodalità,
ovvero della struttura che hanno i
nostri pensieri e di quali caratteristiche
nostro modo di pensare sia utile a farci
raggiungere determinati scopi. Cambiando
le sottomodalità dei nostri pensieri
nostre paure, correggere rapidamente
e per sempre alcuni comportamenti
dannosi, possiamo convinzioni
depotenzianti e aumentare in modo
considerevole la nostra motivazione.
Possiamo davvero prendere il controllo della
nostra mente di conseguenza della nostra
vita.
amo è questa: “la PNL è la struttura
dell’esperienza soggettiva”. Solo imparando
a conoscere a fondo questa struttura e a
esprimere al meglio le nostre potenzialità
e raggiungere
personalissima idea di successo.
3.
Impara a giocare nel
presente
di Alessandro Mora
Spesso quando faccio una sessione di
mental coaching con un atleta chiedo: “in
quale momento è la tua attenzione ora?”.
So che sembra una domanda strana.
Rispondi anche tu, mentre stai leggendo.
“Quando” è la tua attenzione ora?
È qui con me oppure la tua mente sta già
viaggiando e stai pensando ad altro (tipo
chiamare quella persona...” o cose del
genere)?
Ho notato che spesso gli atleti, in
allenamento e in gara, non ne hanno
consapevolezza.
Qualche tempo fa, durante una conferenza
sul mental training nel golf, alcuni giocatori
mi chiedevano come poter gestire l’ansia e
la frustrazione in gara.
Ricordo che mi è venuto da sorridere perché
ho pensato a colline verdi, prati curati,
alberi, laghetti, silenzio… e mi sono chiesto:
come si fa a creare ansia e frustrazione in un
ambiente del genere?
Ma ormai so perfettamente qual è la
risposta: l’ansia e la frustrazione (così come
le sensazioni in genere) non dipendono da
ciò che troviamo all’esterno (ovviamente ne
ciò che facciamo col nostro cervello.
Chiediti: “QUANDO è la mia attenzione ora?”
Noterai che solitamente l’ansia si genera
quando la tua attenzione si sposta verso il
futuro e il tuo cervello inizia a creare delle
immagini mentali di insuccesso.
Tantissimi atleti sono abilissimi a pre-
occuparsi. Ossia si occupano prima di
qualcosa che (forse) accadrà poi. Come
andrà storto.
Ti sembra una cosa furba?
La frustrazione invece si crea quando la
mente si sposta nel passato e si associa
a ciò che è andato male prima. Il classico
esempio è un punto importante che l’atleta
ha sbagliato in un momento topico della
gara e che poi, però, si porta dietro nelle
successive azioni, inanellando una serie di
azioni negative (nella pallavolo è famoso il
In entrambi i casi, ansia e frustrazione, la
tua attenzione non è nel presente.
Quindi ogni volta che sei in un momento
importante della gara e inizi a sentire
preoccupazione, nervosismo, frustrazione,
ansia, stress, ecc. chiediti: “QUANDO è la
mia attenzione ora?”.
Se è nel futuro cambia le immagini (già che
inventi il futuro, almeno immaginalo come lo
vuoi!) e ritorna nel presente.
Se è nel passato, dissociati dalle immagini,
rimpiccioliscile, allontanale e rendile
offuscate e poi riporta la tua attenzione nel
presente.
capitando ora, quindi questo è l’unico
momento che conta.
Chiediti: “QUANDO è la mia attenzione
ora?” e allenati ad agire sempre quando sei
con la mente nel presente, questo è l’unico
momento che conta… ops, è già passato!
4.
Come trovare la
motivazione alla
fatica
di Roberta Liguori
Una volta una mia cliente di coaching mi ha
detto:
“Sai Roby, questa mattina non avevo proprio
voglia di andare a correre. Poi ho pensato
a quanto ho imparato grazie alle tue Web
Lesson sulla Motivazione. Ho pensato a
quanto sarei stata male tutto il giorno per
non essermi allenata questa mattina e ho
deciso che stare male una giornata intera
invece di compiere questo piccolo sforzo
necessario a iniziare a correre -perché poi
una volta che corri stai bene - sarebbe stata
una decisione molto stupida.
Mi sono messa le scarpe da ginnastica e
leonessa e la mia autostima ha guadagnato
cinque punti!”
È proprio così: a volte quando dobbiamo
prendere una decisione sul da farsi, per
evitare di affrontare una breve fatica iniziale
ci costringiamo a una sofferenza che si
perpetra nel tempo. Scelta davvero stupida,
non trovi?
Tra l’altro questa decisione ha delle
conseguenze molto negative dal punto di
vista dell’autostima.
Come facciamo a stimare noi stessi se
siamo proprio noi a procurarci sofferenza?
Quando invece affrontiamo
coraggiosamente lo sforzo iniziale che
qualsiasi attività impegnativa prevede,
riconosciamo in noi forza, coerenza e
determinazione. E la stima verso noi stessi,
giustamente, aumenta.
Ricorda sempre che spesso a fronte di un
breve sforzo iniziale ti aspetta una lunga
. Questa è la motivazione.
5.
Pulizie pasquali con
la PNL
di Alessandro Mora
Molte persone associano il periodo
pasquale (e pensiamo anche al lockdown)
alle famigerate “pulizie pasquali”: fanno il
cambio degli armadi, buttano via le cose
inutili ammucchiate da qualche parte,
puliscono i vetri rigorosamente dentro e
fuori… insomma lavorano per tirare tutto a
lucido e far risplendere casa.
La mia domanda è: ti sei fermato un istante
per fare anche le “pulizie pasquali” del tuo
cervello?
Infatti, durante l’anno (e soprattutto in
questo periodo storico), veniamo a contatto
con pensieri sporchi, contaminati da
pessimismo, limitazioni, giudizio, decisioni
sbagliate, sensi di colpa… quante volte
persone attorno a noi ci dicono: “lascia
perdere, tanto non ce la farai”, “ma chi te lo
fa fare di sbatterti così”, “non volare troppo
alto altrimenti quando cadi ti fai male”, “mi
hai fatto rimanere veramente male”, “pensi
solo a te stesso e non a chi ti sta intorno”,
quello che vuoi!).
Addirittura a volte ce lo diciamo noi stessi!!!
Bella idea! Doh!
Questi pensieri fanno della gran polvere,
imbrattano i muri del nostro cervello, li
ingialliscono e li scrostano. Questi pensieri
si accatastano sul pavimento della nostra
mente e fanno del gran disordine.
E purtroppo ci impediscono di ritrovare
velocemente le buone idee e le ottime
convinzioni che sono lì, in mezzo alla
confusione.
Sento quasi ogni mese il Dott. Richard
Bandler (il co-creatore della PNL) chiedere
durante i corsi: “se qualcuno entrasse in
casa tua e iniziasse a imbrattarti i muri, lo
lasceresti fare? No, vero? E allora perché
lasci che brutte idee o ricordi imbrattino il
tuo cervello?”
Quindi benvenute pulizie di Pasqua!
Oggi ti voglio dare 3 semplici spunti per
iniziare a diventare il decoratore d’interni
della tua mente:
1 Innanzitutto prendi quelle “macchie”
che ogni giorno hai davanti agli occhi (e
che ti danno fastidio) e “passa una mano
di bianco”: rendi “neutro” ciò che non è
importante ricordare.
[Se conosci la Programmazione Neuro
Linguistica o hai già frequentato un
corso PNL Practitioner puoi utilizzare le
sottomodalità: dimensione, distanza,
colore, luminosità (per citarne alcune visive)
ti daranno una grande mano! Ingrediente
chiave: la velocità! Sappi che il nostro
cervello impara velocemente.]
2 Poi prendi le esperienze belle e le
idee motivanti: colorale e rendile grandi.
Crea un tripudio di toni affascinanti, in modo
da poter stare in una casa mentale in cui
è bello vivere. E aggiungi anche una bella
musica, la colonna sonora che più ti piace
per la tua giornata. E guardati mentre stai
alla grande, nota i dettagli.
3 A questo punto pensa a cosa vuoi
che ti aspetti nei prossimi giorni e guardati
Guardati in questo secondo modo. Fino a
prova contraria il cervello è TUO: pensa
cosa vuoi che accada e non a quello che
non vuoi!
In questo modo stai dando una direzione al
tuo cervello. Stai dicendo alla tua neurologia:
“voglio pensare (e vivere) così!”. E il tuo cer-
vello, che è uno strumento straordinario, si
attiverà per metterti nelle migliori condizioni
-
ze nella realtà. Buon lavoro e fammi sapere
come sta andando!
6. almeno tre minuti, e ti sentirai molto meglio.
Il nostro cervello tende a mantenere la
dei bei sentimenti. Io, ad esempio, nel mio
telefonino ho una playlist di canzoni che

Una strategia in coerenza tra il nostro comportamento

non verbale e ciò che pensiamo: questo
mi mettono subito di buon umore e per me
non c’è nulla come gli AC/DC per darmi una

3 passi per migliorare implica che quando siamo tristi tendiamo gran carica! Li ascolto e divento subito più
allegra, energica e determinata. La musica

il tuo umore che quando ci imponiamo di assumere una

di Roberta Liguori
In questo periodo così particolare potrebbe
capitare che alcune persone siano di umore
non buonissimo, ecco perché oggi voglio
regalarti un’utile strategia mentale da usare
se capitano momenti di sconforto. Anche
questo periodo strano può essere vissuto al
meglio!
Fai questi tre semplici passi e ti sentirai
subito molto più felice, dinamico e sereno.
1° passo .
Certo, se continui a trascinarti per casa con
la postura di Tristezza di Inside Out non ti
aiuterai.
postura allegra e felice il nostro cervello
farà di tutto per allineare sensazioni e
comportamento non verbale. E scatenerà
un che ci faranno stare
subito meglio. Magico, non trovi?
2° passo Metti il focus sul bello.
Concentrati su tutte le cose belle che hai,
alle cose belle che farai durante la giornata,
alle persone simpatiche con cui parlerai,
saranno anche attività e persone che magari
non ti entusiasmano, certo, ma ora ignorale:
fai in modo che siano solo una trascurabile
parentesi della tua piacevole giornata.
Concentrati poi su tutto ciò che di buono
hai attorno a te, sui piccoli piaceri della
giornata e sulle fortune che hai. E magari fai
stato d’animo e sfruttare consapevolmente
questo potere è un’ottima idea. Crea anche
tu una lista di canzoni da ascoltare in
momenti in cui sei più scarico, e tienile a
portata di mano. Saranno utilissime per
generarti emozioni positive ogni volta che
ne hai bisogno!
Questo è un allenamento da fare “alla
bisogna”, oppure ogni mattina appena
sveglio. Mettilo in pratica e dai una piega
migliore alle tue giornate!

postura per ricordarti quanto sei fortunato.

di quando sei spudoratamente felice.
Solleva il mento in alto, apri le spalle,
respira profondamente e di pancia e sorridi
tantissimo. Resisti in questa posizione
(anche se all’inizio ti senti sciocco!) per
3° passo Usa le tue ancore positive.
Ognuno di noi ha delle “ancore” positive,
ovvero degli oggetti, delle foto, delle
canzoni che gli innescano dei bei ricordi e
7.
Come motivarsi
professionali
di Alessandro Mora
“La nostra memoria è perfetta”
Ha assolutamente ragione il mio amico e
collega Giovanni Sposito quando inizia le
presentazioni dei corsi di memoria con
questo mantra.
Il nostro cervello è come un immenso
server nel quale rimane archiviato tutto ciò
che abbiamo visto, ascoltato, letto, toccato,
annusato, gustato e quindi le esperienze che
abbiamo vissuto.
Cooper sai di cosa sto parlando. Quindi sì, la
nostra memoria è perfetta.
Sono partito da questa premessa perché
su questo articolo relativo a come motivarsi
mentalmente a sedermi su un prato. Al mio
fontana ghiacciata. Nell’aria il delicato e
invitante profumo di saké.
A quel punto, nei reconditi meandri della mia
mente, una lampadina si è accesa e una voce
suadente mi ha sussurrato:
“Alle, prendi spunto da Taiichi Ōno”
Al che il mio conscio ha risposto
prontamente:
“E chi caspita è Taiichi Ōno?”
Qualora neanche tu lo avessi ricordato
subito resisti alla tentazione di sgoogolare
Prometto di soddisfare la tua curiosità!
Innanzitutto perché ti parlo di come
Nel mondo moderno, in cui il lavoro è sempre
più dinamico, accade sovente di trovarsi
nella situazione di dovere o potere cambiare
occupazione. E questo spesso spinge la
persona a rivedere, ritrovare o riallenare le
proprie motivazioni.
Talvolta si tratta di una promozione attesa
e cercata. Oppure la decisione di voler
investire in un lavoro più soddisfacente sulla
base dei valori che sono importanti per te.
Be’ in questo caso la motiv-azione, ossia
il motivo per il quale compi determinate
azioni, è già lì che spinge e non c’è bisogno di
tanti suggerimenti.
Altre volte, invece, la
professionale ti arriva inattesa tra capo
e collo come uno scherzetto di Mercoledì
Addams. Un licenziamento, una non
reparto, di sede. Oppure un’acquisizione da
parte di un’altra azienda (= nuovi colleghi e
procedure), un cambiamento di boss, ecc.
In questo caso può sorgere dentro di
noi la paura di sbagliare o di non essere
all’altezza, la paura di perdere delle
opportunità o uno status acquisito e il
“Il progresso non può esserci quando
siamo soddisfatti della situazione
esistente”
Taiichi Ōno
Il cambiamento: un’occasione per
arricchire le proprie competenze
Una delle più importanti libertà che abbiamo
come esseri umani è quella di poter decidere
il punto di vista dal quale guardare le
situazioni.
un fulmine a ciel sereno che ci porta disagi
oppure un’occasione per crescere e per
arricchire le nostre competenze.
Rompiamo il paradigma secondo il quale
per avere successo bisogna conoscere
una sola materia, una sola professione
approfonditamente e per tutta la vita. La
è uno stato mentale ricco di
risorse che ti permette di associare diverse
conoscenze e sviluppare strade alternative.
Ecco 3 suggerimenti utili se ti trovi in una
situazione di cambiamento:
1 Studia al di fuori del solito campo
l’incarnazione di Tony Stark (Iron man) per
la sua capacità di immaginare il futuro, è
riuscito ad avere successo in tanti campi
differenti (ha creato, tra le altre cose, la
Tesla Motors, SpaceX e cofondato PayPal).
Lo ha fatto stravolgendo continuamente
la propria professionalità per apprendere
qualcosa di nuovo.
Studia di tutto, allarga i tuoi campi. Se sei
un matematico studia letteratura. Se sei
un biologo divertiti a imparare un lavoro
tecnico. Il cambiamento (soprattutto
quando ti viene imposto) può diventare una
fantastica occasione per allargare le tue
competenze.
Una volta il Dott. Richard Bandler (co-
creatore della Programmazione Neuro
PNL: «andate a casa e, tra oggi e la prossima
volta in cui ci vediamo, leggete libri e riviste
che siano completamente distanti dal
vostro settore. Se siete esperti di Coaching
In questo modo puoi contaminare le tue
convinzioni con nuove idee e metterle in
discussione con punti di vista differenti. È
così che si genera il progresso.
2 Preparati al peggio ma aspettati il
meglio (legge di attrazione)
della “legge di attrazione”, portata alla
ribalta dal libro The Secret di Rhonda Byrne,
sembrerebbe suggerire che ti basta pensare
positivo e focalizzarti su ciò che vuoi per
attirare magicamente ogni desiderio. Un po’
come succede con la pubblicità facile.it.
In realtà non è proprio così. Il mio
suggerimento, come ripete spesso il mio
amico e socio Livio Sgarbi, è quello di
prepararti al peggio aspettandoti che le
cose vadano per il meglio.
La pre-par-azione è qualcosa di
fondamentale e, fortunatamente, sotto il
nostro pieno controllo.
Aspettarsi che le cose vadano bene è una
condizione necessaria per stimolare al
meglio l’utilizzo delle nostre risorse interne,
successo.
anticipare
mentalmente le eventuali avversità e
allenare le risorse che ti servono per
superarle, in modo da farti trovare pronto
e avere una varietà di risposte a situazioni
diverse (legge della varietà indispensabile).
Quando lavoro nel coaching sportivo,
ad esempio, non faccio visualizzare
all’atleta una prestazione in cui tutto va
in modo perfetto. Perché poi nella realtà
e il
modo in cui le supera elegantemente con
le nuove risorse che gli ho insegnato a
utilizzare.
3 Sii unico
catene di montaggio umane.
Nell’industria presente e futura il ruolo
dell’uomo è tanto più automatizzato e
surrogabile quando si tratta di essere un
esecutore standard e ripetitivo di funzioni,
quanto più invece è indispensabile e
imprescindibile nel valore umano apportato
grazie alla sua unicità.
“Da un diverso DNA la bellezza
dell’umanità”
Piero Pelù – Storie
Oggi infatti si è più propensi a riconoscere
(e in molti casi a retribuire) il valore concreto
che si apporta al proprio cliente, alla propria
azienda e all’ambiente che ci circonda.
Uno dei motivi per cui il coaching è
costantemente in crescita da anni è proprio
perché i clienti – che siano atleti, persone
di business o la famosa casalinga di
Voghera – sono ben felici di pagare qualcuno
che possa apportare valore costante e
. arricchire le proprie competenze.
Attiva la tua mente chiedendoti:
• “Che valore posso portare a chi mi sta
intorno, godendomela durante il processo?”
• “Quale soluzione alternativa posso
trovare a questo problema di produzione (o
qualunque altra cosa) nella mia azienda?”
•“In che modo innovativo
ottimizzare quei determinati costi?”
La creatività e l’innovazione non sono
talenti congeniti e predeterminati. Sono
doti a tua disposizione quando decidi di
allenarle.
degli sprechi) la Toyota, da neonata azienda
automobilistica, arrivò a contendere la
vetta del mercato automobilistico mondiale
nientepopodimeno che al gigante Ford.
Taiichi avrebbe dovuto lavorare nella
progettazione di telai, il primo settore
industriale Toyota. Quando quest’ultima
automobilistico egli sfruttò l’occasione per
Si specializzò in un settore diverso da
quello iniziale e diede valore alla sua
azienda diventando uno degli ingegneri più
importanti del ‘900.
Se vuoi che anche la tua mente sia capace di
trovare soluzioni innovative, impara a usarla
come un acceleratore di risultati.

Prima di concludere ho una promessa da

mantenere: chi è Taiichi Ōno?
È considerato il padre del sistema Just
in time
Production System.
Sappiamo che grazie al JIT
(generalizzandolo in tre parole è un
sistema di ottimizzazione delle scorte, del
processo produttivo e di abbattimento
8.
la paura di obiettivi
ambiziosi
di Roberta Liguori
Tante persone mi chiedono cosa penso
durante un Ironman, e come faccio a
resistere a correre, nuotare e pedalare
per così tante ore. Comprendo bene la
preoccupazione nascosta dietro questa
domanda: senza la giusta strategia
mentale, gestire undici, dodici, tredici ore
di fatica continua è quasi impossibile. Ed
è questo uno dei motivi per cui in molti
mollano.
Quando mi trovo lì sulla spiaggia in attesa di
partire per la gara, se pensassi alle migliaia
di bracciate che devo fare in acqua per
percorrere quasi 4 chilometri, alle decine di
migliaia di pedalate che devo fare in 180 km
ben 42 km di sicuro non partirei nemmeno.
Cio che faccio invece quando il giudice di
gara decreta lo start, è pensare solo ad
arrivare nuotando alla prima boa, che si
trova a qualche centinaio di metri dalla riva.
Per me non esiste altro al mondo in quel
momento se non quei pochi metri che mi
Hai quindici clienti da gestire nel salone
di parrucchiera? Gestiscine una alla volta,
separano a questo primo traguardo. Una come se fosse l’unica e la più importante.
volta raggiunto, festeggio e mi pongo Devi dare un esame e il libro da studiare ha
l’obiettivo successivo
ultimi chilometri di maratona.
cinquecento pagine? Studiane bene una alla
volta concentrandoti al massimo, così non
Nella vita è la stessa cosa. Di fronte a un
dovrai ritornare su quell’argomento.
gioia di aver
dal punto di vista temporale, molte persone tagliato il tuo personalissimo traguardo sarà
commettono l’errore di visualizzare le cose moltiplicata dalla consapevolezza di aver
da fare tutte assieme: vedono la fatica, fatto bene ogni singolo step.
gli ostacoli, i viaggi, gli spostamenti, gli E nessun obiettivo, per quanto ambizioso
inconvenienti, tutte le singole azioni che sia, ti farà più paura.
li porterebbero a raggiungere questo
traguardo ammucchiate in una singola
visione. La conseguenza naturale è che si
lasciano travolgere dal senso di fatica e,
spesso, rinunciano all’obiettivo a priori.
Per evitare di lasciarsi sopraffare dal
panico invece, un’ottima strategia mentale
da utilizzare consiste nel suddividere
, molto più
brevi, facili e di conseguenza gestibili.
Pensando a una intensa giornata lavorativa,
pensa a ogni singola attività separandola
dalle altre, pur rimanendo sempre
consapevole di tutte le attività da svolgere
nella giornata in modo da organizzarti al
meglio.
Al lavoro devi mandare venti email e fare tre
riunioni? Concentrati su una alla volta, e
falla bene.
9.
Come diventare
sicuri di sé in
quest’epoca incerta
di Alessandro Mora
Ogni epoca è stata segnata da qualcosa
. Quella cosa tanto più
rara quanto più agognata. C’è stata l’epoca
Santo Graal, dell’oro nel Klondike, della
Pizzaballa, delle coordinate di Atlantide o
del triangolo delle Bermude, del tesoro di
Barbarossa, del 6 al superenalotto e tanti
Qual è secondo te invece la cosa che tutti
cercano nella nostra epoca? I like su FB?
La formula magica per fare soldi senza
anche essere tutte queste cose insieme, ma
non è la risposta che cerchiamo per questo
articolo.
In particolare c’è un certo atteggiamento
e, come tale, esclusivamente dipendente
trovare. Come se fosse possibile smarrire un
atteggiamento. Mi riferisco alla sicurezza in
noi stessi.
“Non cercare la sicurezza; è la cosa più
pericolosa del mondo.”
Hugh Walpole
In effetti, in questa epoca, la diffusione
dei media e la martellante pioggia di
informazioni trasmettono motivi su
motivi per essere insicuri. E sembra che
le situazioni esterne ostacolino certezze
e serenità. L’implicazione è spesso che,
di fronte a ciò, molte persone tendono a
sentirsi impotenti.
Per questo motivo è sempre più importante
sottolineare da cosa dipende la sicurezza e
come fare per prenderne il controllo.
La libertà e la crescita personale possono
dipendere solo da noi e non dovremmo mai
modo in cui guardiamo a noi stessi.
Sono molti i sociologi che hanno riempito
sudate carte sul tema della relazione
tra il sé e il confronto sociale. Ciò che
è emerso è che le persone che hanno
maggior sicurezza di sé hanno un diverso
atteggiamento nei confronti degli eventi
esterni e riescono a elaborarli in modo da
differenza.
Sì, immagino cosa tu stia pensando: “Bella
scoperta ma come faccio ad accrescere la
mia sicurezza?”
Sgombriamo il campo da equivoci facendo
chiarezza su un punto. La sicurezza non si
trova. La sicurezza si fa!
Una delle presunte tecniche di PNL di cui
spesso si parla ed è l’unica non attribuibile
al Dott. Richard Bandler (il co-creatore della
Programmazione Neuro Linguistica) è la
tecnica del “comportarsi come se”.
La PNL sottolinea che indipendentemente
dalle intenzioni, ciò che conta è il messaggio
che viene percepito. Spesso, nel caso di
questa tecnica, il messaggio percepito è
completamente diverso dalle intenzioni.
dottore preferiresti avere a disposizione
un professionista competente con anni
di studi e pratica alle spalle oppure un
amante della medicina improvvisato che si
comporta come se fosse il miglior medico in
circolazione?
Ed eccoci quindi al primo punto. Per
sviluppare sicurezza in te stesso…
Acquisisci competenze
Il modo migliore per essere sicuri di
sé stessi? Acquisisci competenze e
conoscenze. La tua sicurezza dovrebbe
crescere con la tua competenza. Invece
di comportarti come se sapessi questo o
quell’argomento impegnati a conoscerlo
davvero. Amplia i tuoi orizzonti. Apprendi
da più fonti possibili e stimola il meraviglioso
spirito critico e il libero arbitrio insito in ogni
essere umano.
Oggi in quel meraviglioso aggeggio che hai
in tasca o sul quale magari stai leggendo
queste parole, hai un immenso patrimonio
culturale e di conoscenze. Sfruttalo.
Le conoscenze sono fatte per essere
condivise, discusse e arricchite. Fallo con
consapevolezza e amore per la cultura e il
progresso.
“La cultura rende liberi”
José Martí
Cosa puoi fare con le risorse che hai a
disposizione?
“Si è vero, ma cosa posso fare io contro
tutte le insicurezze che ci piovono addosso?
Lavoro precario, pensioni che non ci
saranno, instabilità politica, ecc.?”
Scommetto che direttamente o
indirettamente tutti ci siamo posti questa
domanda almeno una volta nella vita.
Ancora una volta benedico il fantastico
potere delle domande. Eh sì, perché quello
che può fare la differenza tra il sentirsi
sicuri e in grado di gestire se stessi oppure
impotenti e in balia degli eventi è proprio una
domanda.
Data una certa situazione “cosa posso fare
io con le risorse che ho a disposizione?”
Porre a sé stessi questa domanda cambia
completamente il paradigma sul modo in
cui il tuo cervello valuta una determinata
situazione. Per rispondere a questa
domanda infatti il tuo cervello si attiva
per trasformare una situazione di crisi in
un’opportunità, la tua opportunità.
Su cosa ti stai concentrando?
Hai consapevolezza dei tuoi pensieri?
Inconsciamente ogni volta che affrontiamo
un pensiero ci poniamo alcune domande, tra
cui:
• Mi concentro su ciò che posso o non posso
controllare?
• Mi concentro su ciò che ho o che mi
manca?
• Mi concentro sul passato, presente o
futuro?
Qual è la risposta giusta a queste domande?
Non lo so. Il mio compito non è darti le
risposte giuste ma aiutarti a trovare da solo
quelle utili per te stesso.
• Quando vuoi raggiungere un obiettivo è
più utile pensare a ciò che dipende da te – e
quindi puoi condizionare, programmare e
gestire – oppure su ciò che puoi solo sperare
sia favorevole?
• Quando hai bisogno di tirar fuori il meglio
tue risorse attuali oppure soffermarsi su
pensieri del tipo: “Ah se solo fossi più ricco,
bello, alto, basso, forte, affascinante ecc.”
• Quando devi affrontare una situazione
complicata è più utile pre-occuparsi a causa
di risultati passati poco piacevoli, fasciarsi
la testa prima di romperla oppure prepararsi
al meglio nel presente per giocarci tutte le
tue carte nel futuro?
Impara ora a elaborare ciò che è successo
nel passato in maniera utile per rafforzare
la tua sicurezza. Al corso PNL Practitioner
io e Roberta insegniamo come fare per
prendere il controllo della tua sicurezza.
L’epoca è incerta, oscura, nebulosa? Sii la
luce che illumina il tuo percorso.
10.
Quanto è importante
il focus mentale?
di Roberta Liguori
Il focus mentale è la direzione verso cui
puntiamo i nostri pensieri. È come un
teleobiettivo attraverso il quale decidiamo
di inquadrare alcuni aspetti della nostra
esperienza e di escluderne altri.
Questo meccanismo del nostro cervello
è molto utile perché ci permette di dare
delle priorità ed evitare di conseguenza di
perderci tra mille attività e informazioni.
Quando ci concentriamo su qualcosa, essa
diventa la nostra priorità, e tutto il resto
è come se passasse in secondo piano. È
quindi importante sapere cosa mettiamo
in primo piano e cosa in secondo, perché
da questa scelta dipendono le nostre
emozioni e le nostre decisioni.
Facciamo un esempio. Immagina di essere a
una festa e di avere con te una telecamera.
La festa è piena di persone: c’è chi ride, chi
balla, chi beve e chiacchiera, chi si diverte
insomma. Ma c’è anche chi si annoia seduto
da solo sul divano. Se tu scegli di inquadrare
per tutta la durata della festa solo le persone
che si divertono, nel momento in cui ti trovi
a dover dare un giudizio sulla festa dirai: è
stata molto divertente! Se invece scegli di
inquadrare solamente chi si annoia seduto
sul divano, il tuo giudizio sulla festa sarà: è
stata un evento noiosissimo.
Nella vita funziona proprio in questo
modo: le tue reazioni, le tue azioni, i tuoi
giudizi e le tue emozioni – addirittura le
tue convinzioni! – dipenderanno da quale
aspetto di una determinata situazione
scegli di inquadrare. Da dove metti il tuo
Focus, appunto.
Hai presente ad esempio quando ti sembra
che vada tutto storto, che non te ne vada
bene una e che il mondo ruoti contro di
te? In quel caso stai dirigendo il tuo focus
cancella le altre cose positive che ti stanno
accadendo.
Hai presente invece quando sei innamorato,
e ti sembra tutto bellissimo? In quel caso
il tuo focus è rivolto a tutti gli aspetti
meravigliosi del tuo partner e della tua
relazione, e per estensione la tua intera
esistenza diventa meravigliosa.
Capisci quindi che è assai utile avere il
Focus Mentale indirizzato il più possibile
verso gli aspetti più positivi e utili di ogni
situazione. Se non lo fai, la tua mente
potrebbe cancellare quegli aspetti della
tua esperienza che determinerebbero belle
emozioni, e lasciarti solo quelle meno belle
(ma sempre utili, ricorda! Lo vedremo in un
altro articolo) quali tristezza, sopraffazione,
frustrazione. Basterebbe invece spostare
leggermente il focus e potresti prendere
in considerazione altri aspetti che subito
migliorerebbero il tuo stato d’animo.
Veniamo quindi al punto cruciale: come
facciamo a indirizzare il nostro focus
mentale?
Molto semplice: attraverso le domande
che poniamo a noi stessi in relazione agli
eventi che ci capitano. Se vogliamo avere il
nostro Focus Mentale come miglior alleato
e non come nemico, dobbiamo sviluppare
e allenare l’abilità di porci domande utili in
ogni situazione.
Vediamo ad esempio alcune domande NON
utili per risolvere qualche problema che ci è
piombato addosso:
• Perché capitano tutte a me?
• Perché sono così sfortunato?
• Perché non riesco mai a fare questa cosa?
Queste domande sono improduttive
perché ti obbligano a concentrarti sulla
causa del problema e non sulla soluzione. Impara a farti domande utili, impara a tenere
Ricorda: il nostro cervello è letterale e il tuo focus mentale nella giusta direzione.
risponde alle domande che gli poniamo. La qualità della tua esistenza ne gioverà
Attivarlo alla ricerca di risposte sul “perché immensamente.
capitano tutte a me” è un inutile spreco di
energie. Prima di tutto perché non esiste
una risposta oggettiva a questa domanda,
secondo perché anche se troviamo una
risposta, questo non ci aiuterà a risolvere la
situazione.

Domande utili per superare al meglio un

ostacolo sono invece:

un’opportunità?
• Cosa c’è di buono in questa situazione?
• Come posso uscire da questa situazione
nel modo migliore, imparando qualcosa?
• Qual è il vantaggio di questa situazione, che
ancora non vedo?

Nota come queste domande indirizzino il

tuo Focus Mentale verso gli aspetti più utili,
positivi e pragmatici della situazione. Le
risposte a queste domande ti aiuteranno
a trovare una soluzione al problema,
a imparare una lezione e a crescere di
conseguenza come persona, ti aiuteranno
a trasformare quella che prima vedevi come
un ostacolo da superare in un’opportunità
per la tua vita.
11.
Sei passi per
interrompere i
pensieri negativi
di Alessandro Mora
Hai presente quando sai di avere tutte le
capacità per fare qualcosa o rispondere a
una domanda... ma ti va in pappa il cervello?
Quante volte ho visto persone intelligenti
e motivate perdersi letteralmente in un
bicchiere d’acqua e non riuscire a trovare
una soluzione semplice, evidente che stava lì
di fronte a loro.
Ti è mai capitata una situazione simile?
Magari sta accadendo proprio in questo
periodo quando pensi a come fare per
uscire da questa situazione che sta creando
incertezza.
Come mi hai sicuramente visto scrivere
(o sentito dire se hai frequentato i miei
corsi), sono profondamente convinto che
non esistono persone senza risorse, ma
esistono stati d’animo e mentali senza
risorse.
Nei momenti in cui entri in quello stato nel
quale ti ripeti “non lo so... non ci riesco...
è inutile... tanto non ce la faccio... non
fa per me... non sono mai stato bravo
a...” e continui a ripetertelo come un
incantesimo, beh è proprio ciò che diventa:
un incantesimo che si ritorce contro di te,
che sprigiona sostanze nel tuo cervello che
ti impediscono di pensare chiaramente e
ti incatenano in uno stato dove non ci sono
risposte e soluzioni.
Non permettertelo! Prenditi la
responsabilità di interrompere questo stato.
Come comportarsi quindi? Ecco la mia
formula in 6 semplici passi.
1° passo Taci! Smettila! Stoooooooop!
Basta così! Non serve a nulla dirti delle
stupidaggini!
2° passo Muoviti, cambia postura, balla.
Il tuo corpo e la tua mente sono collegate,
quando muovi il tuo corpo muovi anche la
tua mente.
3° passo Respira profondamente. Il tuo
cervello ha bisogno di ossigeno, daglielo!
Magari bevi anche un bel bicchiere d’acqua
(a volte pensiamo poco lucidamente perché
siamo disidratati).
4° passo Sorridi. Ancora una volta,
corpo e mente sono collegate e anche un
sorriso “fake” mantenuto fa rilasciare al tuo
cervello quelle sostanze che ti aiutano a
cambiare stato.
5° passo È un pensiero utile che mi ha
sempre aiutato un sacco, ossia “magari non
sarò il primo o il più intelligente, ma non sono
neppure il più stupido… e se qualcun’altro ci
riesce, posso farlo anche io”.
6° passo Dopo che hai interrotto lo
stato d’animo e mentale improduttivo,
mettiti in un nuovo e buono stato e riaffronta
la situazione con la consapevolezza che la
soluzione è lì a portata di mano.
So che a volte la paura o il disagio si può
impossessare per qualche istante di te. Ma
ricorda che tu puoi sempre fare qualcosa
per cambiare.
Ricorda: esistono stati d’animo e mentali
senza risorse, ma tu hai tutte le risorse che
ti servono per creare un cambiamento, ora.
12. Stai immaginando
Immaginare è una cosa meravigliosa, ciò
che ci rende speciali come esseri viventi

nel modo giusto?

di Roberta Liguori
Ora voglio regalarti una delle strategie
raccontateci dal Dott. Richard Bandler
durante il PNL Day 2020.
è proprio questa abilità. Dobbiamo solo
stare attenti a dirigere a proposito questa
immaginazione, evitando di lasciarla al caso.
Se non curati, i nostri pensieri possono
prendere una brutta piega perché il
nostro cervello lo fa con l’ottimo intento
peggiori.

Troppo spesso stiamo male a causa di
ansie, preoccupazioni e paure in merito
a un evento che stiamo per vivere. Una
presentazione in pubblico, una performance
sportiva o professionale, una operazione
per curare una malattia. Altrettanto spesso
non è l’evento in sé che fa paura, quanto la
rappresentazione che noi ce ne facciamo
la gravità della situazione e di conseguenza
ci terrorizziamo.
E allora da ora in poi riappropriati del
controllo della tua immaginazione. Scegli di
proposito cosa pensare, crea degli scenari
che ti fanno stare bene! Ringrazia la tua
mente per averti preparato al peggio, ma
ricorda che anche il meglio può accadere.
Sicuramente accadrà molto più
probabilmente se tu ti approccerai a
quell’evento con la serenità e la gioia date
dalla giusta rappresentazione mentale.

Scelta poco furba.

Il punto è che noi, con le nostre emozioni,

non reagiamo all’evento in sé ma alle
rappresentazioni mentali che creiamo
di quell’evento. Ecco perché di fronte ai

testa possiamo essere solo, giustamente,

spaventati!
E ora, cosa succede?
In questo ebook ti abbiamo dato alcuni suggerimenti
per iniziare a comprendere come funziona il nostro
Ma la conoscenza, da sola, non basta.
È come pretendere di imparare a nuotare leggendo un
ebook o studiando il principio di Archimede. Lo studio ti
permette di capire se ti piace ed è qualcosa che fa per
te. Quando invece vuoi realmente imparare c’è un solo
modo: entrare in acqua con un istruttore che ti insegni.
Se con queste pagine ti abbiamo incuriosito e hai capito
che ti interessa imparare davvero la Programmazione
Neuro Linguistica, il prossimo passo è quello di
frequentare il corso PNL Practitioner.
La PNL infatti non è solo teoria, ma un insieme
di abilità pratiche che, quando padroneggiate, ti
permettono di innalzare a dismisura la qualità della tua
comunicazione, delle tue emozioni, della tua intera vita.
Il punto importante è che l’unico modo per imparare a
padroneggiare queste abilità è attraverso la pratica.
È solo grazie alla ripetuta applicazione di ogni strategia
ottenere i risultati che vuoi, è solo grazie alla pratica
guidata da Trainer esperti e supervisionata da Coach
specializzati che potrai avere la certezza di stare
utilizzando nel modo corretto quanto appreso.
Tutto ciò si ottiene solamente partecipando
attivamente al
appunto. Il nome stesso sottolinea l’importanza di fare
pratica!
Per avere informazioni su come poter partecipare alla
prossima edizione, durata, quota di partecipazione e
promozioni in atto, clicca subito su questo link.
Scopri tutte le informazioni
Scansiona qui Clicca qui
VOGLIO TUTTE LE
INFORMAZIONI
Siamo felici che tu abbia iniziato
questo viaggio insieme a noi.
Ci auguriamo di conoscerti presto dal vivo.
Alessandro e Roberta