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Mennula Amara

Andrea Nicotra
Ed è pi tantu disfiziu Ed è per tanta amarezza
si sacciu sulu chianciri e sfardari se so solo piangere e stracciare
sti fogghi di carta questi fogli di carta
ca sunnu bianchi che sono bianchi
e mi pàrinu nìvuri; e mi sembrano neri;
si cercu cunsolu se cerco consolazione
nta n’aceddu chi canta, in un uccello che canta,
nta un cani chi m’aspetta; in un cane che mi aspetta;
nta na parola d’amuri in una parola d’amore
rubata o ventu, rubata al vento,
caduta du celu, caduta dal cielo,
piscata nto funnu du mari. pescata nel fondo del mare.

Si mori dui voti Si muore due volte


Basta na taliata Basta uno sguardo
a li voti, talvolta,
na magia di l’occhi, una magia degli occhi,
na sbuccata du cori una sboccata del cuore
p’arrivisciri un mortu chi chianci. per risuscitare un morto che piange.
L’arte del bastone siciliano è una tecnica di difesa e offesa che si
pratica con un bastone di legno lungo cincu pammi, in italiano cinque
palmi, che corrispondono a circa 130 cm. Il legno è selezionato fra
alcune piante selvatiche e raccolto in un preciso periodo dell’anno e,
infine, indurito e modellato attraverso un antico sistema di fuocatura.
Nacque nel 1300, in una forma rudimentale, nell’ambiente agro-pa-
storale della costa orientale siciliana. Durante il XX secolo, andò
sempre di più a delinearsi fino a diventare una vera e propria arte
marziale. Nel dopoguerra, presso i vari comuni dell’isola, si assistette
alla nascita della figura del bastoniere: una persona che possedeva dei
veri e propri valori, come il rigore morale e la difesa dei deboli. Con
il passare del tempo, queste figure, essendo presenti attivamente nel
tessuto sociale del loro territorio, svolgevano delle funzioni in campi
in cui l’autorità non veniva né contemplata né consultata né coin-
volta. Fu per questo motivo che lo Stato decise di bandire la pratica.
Ebbe così inizio un periodo di clandestinità che finì all’inizio degli
anni ’70, quando la pratica del bastone virò verso un aspetto più spor-
tivo; anche se la tradizione continuò ad essere insegnata all’interno di
piccoli gruppi, soprattutto familiari.

Le domande che mi hanno portato a indagare questo campo attraver-


sano tematiche quali il rapporto tra maestro e allievo, i principi alla
radice dell’arte del bastone siciliano e, soprattutto, se oggi siamo in
grado di interiorizzare questi valori e quale significato gli diamo. La
risposta l’ho trovata nella figura del bastoniere, il quale ha rappre-
sentato una guida per il popolo in quanto detentore di antichi valori
come il rispetto per il prossimo, il sacrificio, la lealtà.
Prima pubbicazione 2023
Fotografie e testo di Andrea Nicotra © 2023
Poesia di Ignazio Buttitta

Tutti i diritti riser vati.

Stampato a Milano da Paolo Nava

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