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LO STATUTO DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI: INTERPRETAZIONI E SUGGERIMENTI A seguito dellintroduzione del decreto legislativo 460/97 la disciplina normativa tributaria

del Terzo Settore ha subito profondi cambiamenti, a cominciare dalla redazione degli statuti che regolamentano gli enti non profit. Il suddetto decreto intervenuto a dettare disposizioni sul versante fiscale, senza coordinarsi con la disciplina civilistica delle associazioni, relegata peraltro a pochi articoli del codice civile. Lo scopo del presente lavoro stato quello di esaminare sul campo il recepimento delle previsioni contenute nel decreto legislativo 460/97: partendo da uno statuto di associazione culturale costituitasi nel 1998 si analizzato punto per punto il documento verificandone la compatibilit con quanto previsto dallinnovata disciplina normativa fiscale. Lo statuto oggetto di studio stato tra i primi elaborati sulla base del decreto legislativo 460/97: dalla data di costituzione a oggi non sono mai state deliberate modifiche statutarie. Dopo sei anni dallintroduzione del nuovo corpo normativo si voluto evidenziare la trasposizione pratica delle norme di legge, anche alla luce della produzione normativa successiva al decreto legislativo 460/97. Lanalisi ha quindi preso le mosse da un duplice confronto: le norme statutarie sono state analizzate alla luce sia del Decreto Legislativo 460/97 sia di quanto previsto dal Libro I del Codice Civile. La conclusione del confronto ha fatto emergere la conformit dello statuto al dettato della normativa civilistica, ma la non perfetta rispondenza dello stesso alla normativa del decreto legislativo 460/97, con la conseguente perdita dei benefici fiscali previsti per gli enti non profit laddove, come nel caso di specie, lo statuto risulti non adeguato alle disposizioni tributarie in vigore. La conformit dal punto di vista civilistico peraltro derivante dal fatto che lassociazione in esame, in quanto associazione non riconosciuta, ha pi ampi margini per definire una propria statuizione regolamentare. Infatti, alle associazioni di tal genere lasciata maggiore autonomia di regolamentazione interna rispetto, invece, a quanto disposto dal codice civile per le associazioni riconosciute. Diverso invece il discorso sul piano fiscale in quanto il decreto legislativo 460/97 si rivolge a tutto il Terzo settore, facendo solo uno specifico distinguo per le Organizzazioni non lucrative ad utilit sociale (ONLUS). Con tali premesse gioco-forza, allatto pratico, improntare la redazione degli statuti delle associazioni cercando di contemperare il dettato sia della normativa civilistica sia della normativa fiscale. Il lavoro svolto si proprio orientato in tal senso, mostrando come sia possibile redigere contenuti statutari, rispondenti ad entrambe le normative, che consentano di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste e che siano, nel contempo, perfettamente funzionali alla realt di vita e alle esigenze concrete dellassociazione, senza quindi degenerare in previsioni sterili, a volte anche prive di significato, incluse solo per un formale rispetto del dettato di legge. Lanalisi fatta articolo per articolo con questo spirito completata da riferimenti normativi e da osservazioni di natura operativa tratte dalla pratica professionale.

ATTO
DENOMINAZIONE SEDE - DURATA Art.1 SCOPO/OGGETTO Art. 2 L' Associazione apartitica, aconfessionale, non ha finalit di lucro e si propone di perseguire, in Italia e all' Estero, le seguenti finalit: a. promuovere la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali storico - culturali anche attraverso la collaborazione con scuole o enti pubblici e privati svolgendo altres attivit di formazione; b. promuovere e diffondere la conoscenza ed una corretta gestione e fruizione di tali risorse anche mediante l' organizzazione di incontri, dibattiti e mostre di interesse storico, sociale e ambientale; c) associare educazione, formazione e turismo ambientale come strumenti di conservazione promuovendo altres attivit di soggiorno, campeggio, campi lavoro e di studio, settimane ecologiche, viaggi ed escursioni 1 1. 2.

SUGGERIMENTI
Esplicitare i fini che si vogliono perseguire Fare attenzione alla differenza tra scopo (fine istituzionale dellassociazione) e oggetto (attivit svolta dallassociazione per arrivare a perseguire i propri fini istituzionali)

ATTO RIELABORATO
DENOMINAZIONE SEDE - DURATA Art.1 SCOPO Art. 2 L' Associazione apartitica, aconfessionale, non ha finalit di lucro e si propone di perseguire le seguenti finalit: a. promuovere la conservazione e la valorizzazione delle risorse naturali e storico culturali; b. promuovere e diffondere la conoscenza e una corretta gestione e fruizione di tali risorse; c. associare educazione, formazione e turismo ambientale OGGETTO Art. 3 Lassociazione ha per oggetto: 1. la promozione e organizzazione di conferenze, dibattiti, cicli di lezioni, incontri e convegni 2. lo svolgimento di attivit di ricerca e documentazione

Normativa civile a. il fine deve essere lecito b.il fine deve essere congruo rispetto al patrimonio 1 Normativa fiscale a. bisogna fare attenzione alle attivit delloggetto sociale che vengono considerate commerciali (formazione, soggiorno, viaggi, convegni, editoria) in determinati casi o per presunzione normativa assoluta dal momento che la loro prevalenza cambia il trattamento fiscale dellassociazione. E opportuno collegare tali attivit alla presenza di ulteriori clausole statutarie nel momento in cui le attivit considerate commerciali vengono effettuate nei confronti degli associati, esplicitandone la non prevalenza b. nel caso di associazione Onlus si ricorda che lelenco delle attivit che possibile svolgere tassativamente previsto dal D.Lgs 460/97 (fermo

lo statuto preso in esame esplicita una lunga serie di attivit tramite le quali perseguire le finalit istituzionali. Nel caso di unassociazione riconosciuta tale valutazione obbligatoria dal momento che spetta allautorit amministrativa il vaglio delle possibilit di svolgimento dellattivit in considerazione del patrimonio che si ha a disposizione. Nel caso di unassociazione non riconosciuta comunque opportuno considerare se lo svolgimento di alcune attivit sar mai possibile nel futuro alla luce dellorganizzazione attuale e prospettica e del patrimonio a disposizione. Alcuni associati, infatti, potrebbero essere indotti ad aderire allassociazione non solo per i fini che essa persegue, ma anche a causa delle modalit attraverso le quali essi sono raggiunti.

d) promuovere in Europa e in Paesi in restando lesercizio di attivit direttamente connesse via di sviluppo nuove forme di gestione entro i limiti di legge - art 150 Dpr 917/86 e art 10 e fruizione delle risorse ambientali comma 5 D.Lgs 460/97). che si pongono come obbiettivo lo sviluppo economico delle popolazioni locali promuovendo altres l' apprendimento delle lingue straniere; e) promuovere e svolgere direttamente studi e ricerche relativi alle risorse di cui alla lettera a) e alle attivit di cui alle lettere b), c), d) anche mediante l' organizzazione di centri di documentazione ed informazione o di convegni; L' associazione potr operare anche congiuntamente a enti, istituti, associazioni, organismi e societ italiane ed estere aventi scopi similari a quelli sopra precisati. Potr altres promuovere iniziative di carattere editoriale, audiovisivo o telematico in campi inclusi o affini al proprio scopo sociale o gestire strutture ricettive e circoli ricreativi o culturali sempre per il raggiungimento dei propri fin istituzionali, in particolare per l' attivit di educazione ambientale.

3. la creazione di biblioteche e archivi per documentazione 4. la realizzazione di programmi di studio, ricerca, salvaguardia e restauro di beni archeologici, artistici e naturali Lattivit dellassociazione potr essere svolta anche in collaborazione con enti pubblici e privati, in particolare le scuole di ogni ordine e grado. In via non prevalente, per il raggiungimento degli scopi associativi, lassociazione potr anche promuovere: - lorganizzazione di viaggi, escursioni, campi di lavoro e di studio - iniziative di carattere editoriale - la gestione di attivit ricreative Lassociazione potr partecipare come socio ad altre associazioni aventi scopi analoghi.

ATTO
1.

SUGGERIMENTI
Specificare in un paragrafo a s la durata dellesercizio sociale.2

ATTO RIELABORATO
ESERCIZIO SOCIALE Art. 4 Lesercizio sociale inizia il e 3 termina il ----

ATTO
SOCI Art. 3 1. 2.

SUGGERIMENTI
usare il termine di associati o partecipanti, sebbene la normativa utilizzi anche il termine soci.4 portare a conoscenza degli associati lo statuto: diritto di ogni associato conoscere le clausole in esso contenute ai fini dellaccettazione delle norme che regolamentano la vita dellassociazione a cui ha aderito stabilire chiaramente i requisiti di ammissione allassociazione 5 anche con riferimento agli associati-persone giuridiche, le regole che disciplinano i rapporti tra gli associati e tra gli associati e lassociazione e le cause della perdita della qualifica di associato6

ATTO RIELABORATO
ASSOCIATI Art. 5 Ladesione allassociazione ha carattere volontario. Possono far parte dell' Associazione tutte le persone fisiche senza distinzione di sesso, nazionalit, religione, credo politico che intendono condividere gli scopi indicati all' 2. e collaborare art. per il loro perseguimento. Possono fare parte dellassociazione anche le persone giuridiche, per il tramite di un delegato delle stesse. Art. 6 Il candidato che intende associarsi allassociazione deve fare richiesta

I soci sono: FONDATORI: tutti coloro che diedero vita alla associazione e ne hanno sottoscritto lo statuto assicurandone i mezzi finanziari. ONORARI: coloro che per particolari meriti sono proclamati tali dall' assemblea dei soci su proposta del Consiglio di Amministrazione. I soci onorari prendono parte all' attivit dell' associazione ma non possono ricoprire cariche nell' associazione stessa. ORDINARI: tutti coloro che vengono ammessi come tali dal Consiglio di
2

3.

Lo statuto preso in esame disciplina la durata dellesercizio sociale allinterno di un articolo nella sezione Soci. Dal momento che la decorrenza dellesercizio sociale incide non solo sul rapporto associativo ma anche sullespletamento di ulteriori adempimenti (es. approvazione del rendiconto) consigliabile trattare tale aspetto in un apposito articolo 3 consigliabile stabilire la decorrenza dellesercizio sociale in relazione alla tipologia di attivit svolta dallassociazione 4 il riferimento a soci, associati e partecipanti contenuto nel D.Lgs. 460/97, ma non viene precisato se si tratta di sinonimi o di casistiche differenti: potrebbe essere utile fornire una definizione nello Statuto. 5 larticolo 16 del codice civile lo prevede espressamente per gli enti riconosciuti. Lo statuto preso in esame conferisce, invece, al consiglio direttivo, a suo insindacabile giudizio la potest di decidere in merito allammissione di nuovi associati. Per una maggiore trasparenza e tutela degli associati preferibile stabilire sempre diritti e doveri degli associati e meccanismi di difesa a cui ricorrere (es. lassemblea degli associati) necessario distinguere chiaramente le diverse cause di cessazione del rapporto associativo, disciplinandone le modalit pratiche (compiti dellAssemblea, compiti dellorgano amministrativo, tempistiche, mezzi di comunicazione), nello stesso Statuto associativo oppure in apposito regolamento : a) recesso/ dimissioni = il socio decide volontariamente di non fare pi parte dellassociazione, sempre che lo statuto non preveda lobbligo delladesione allassociazione per un tempo determinato. Il socio deve comunicare per iscritto al Consiglio Direttivo la propria volont. b) esclusione/radiazione = lorgano amministrativo decide lesclusione del socio per indegnit cio se viene riscontrato un comportamento contrario allo spirito associativo 6

Amministrazione a suo insindacabile giudizio ed ottemperano alle disposizioni dello statuto e del regolamento; incluso il regolare versamento delle quote associative. Art. 4 Possono far parte dell' Associazione tutte le persone fisiche o giuridiche senza distinzione di sesso, nazionalit, religione, credo politico che intendono collaborare per il conseguimento degli scopi indicati all' art. 2. Per l' ammissione a socio ordinario il candidato deve sottoscrivere e inoltrare un' apposita domanda al Consiglio di Amministrazione che decider con giudizio inappellabile L' ammissione a socio significa l' accettazione da parte del socio stesso del presente statuto, dei regolamenti interni e delle deliberazioni adottate dagli organi sociali. Il Consiglio di amministrazione pu prevedere delle categorie diverse tra i soci ordinari quali soci sostenitori, finanziatori, benemeriti o altro in base all' ammontare della quota associativa versata. Tali soci vanno comunque considerati ai fini statutari quali soci ordinari. Art. 5 I soci sono tenuti al pagamento delle quote associative entro e non oltre il 31 dicembre di ogni anno. Le quote di iscrizione annue sono stabilite dal Consiglio di Amministrazione prima dell' inizio di ogni anno sociale. Gli esercizi sociali iniziano l' ottobre e 1 terminano il 30 settembre. Art. 6 I soci che per un anno non abbiano adempiuto ai loro doveri verso la cassa sociale, sono considerati dimissionari, impregiudicati restando i diritti della associazione a richiedere il credito insoluto. Le quote o i contributi associativi sono intrasmissibili anche per causa di morte e non sono rivalutabili. Art. 7 I soci cessano di appartenere all' Associazione, oltre che per morte, per recesso o decadenza. I soci che intendono recedere dall' associazione dovranno comunicarlo al Consiglio di Amministrazione con lettera raccomandata inviata almeno tre mesi prima della fine dell' anno in corso. I soci potranno essere dichiarati decaduti su delibera del Consiglio di Amministrazione con voto unanime e dopo essere stati sentiti personalmente mediante comunicazione scritta all' associato. L' associato che per qualsiasi motivo cessi di far parte dell' Associazione perde qualsiasi diritto sul patrimonio

4.

verificare la compatibilit della disciplina del rapporto associativo (lasciata alla libera determinazione delle parti) con la volont di fruire di agevolazioni fiscali connesse a specifiche clausole che regolamentano il rapporto tra gli associati

Normativa civile a. i soci Onorari, che non pagano la quota associativa ma prendono parte attiva alla vita dell associazione, potrebbero non avere diritto alla qualifica di associato (lart. 37 del Codice Civile, per le sole associazioni non riconosciute, si riferisce al fondo comune come la somma dei contributi degli associati). Per ovviare al problema si potrebbe considerare tale categoria come composta da non soci ma da persone facenti parte di un comitato esterno di studiosi di riferimento. b. per considerare associati le persone giuridiche, occorre chiedersi a chi rivolto il servizio offerto: nel caso di associazioni di categoria e similari il servizio pu essere effettivamente rivolto alle societ per le quali ha senso associare soggetti giuridici. Normativa Fiscale a. definire chiaramente le caratteristiche di ogni categoria di associato, ricordando per sempre che tutti i soci devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri, primo tra tutti il diritto di voto b. nel caso di persone giuridiche appartenenti allassociazione il rischio che le prestazioni offerte ai soci delle persone giuridiche siano considerate fiscalmente rilevanti con conseguente possibilit di perdita della non commercialit c. la quota associativa pu avere validit annuale anche se lo statuto prevede esplicitamente la non temporaneit del rapporto associativo d. specificare che gli associati non hanno alcun diritto sul patrimonio dellassociazione n in caso di scioglimento della stessa n in caso di interruzione del rapporto associativo.

di ammissione sottoscrivendo ed inoltrando un' apposita domanda al Consiglio Direttivo che prender in esame la sua candidatura. In caso di rigetto il candidato potr fare appello allassemblea degli associati. Le iscrizioni decorrono dallinizio dellesercizio sociale dellanno in cui la domanda accolta. Art. 7 Lappartenenza allAssociazione ha carattere libero e volontario, ma impegna gli aderenti al rispetto delle risoluzioni prese dai suoi organi rappresentativi secondo le competenze statutarie. Tutti gli associati hanno uguali diritti e uguali doveri allinterno dellassociazione, primo tra tutti il diritto di voto. Tutti gli associati hanno il diritto/dovere di conoscere le clausole dello statuto ai fini dellaccettazione delle norme che regolamentano la vita dellassociazione a cui hanno aderito. Gli associati non hanno alcun diritto sul patrimonio dellassociazione n in caso di scioglimento della stessa n in caso di interruzione del rapporto associativo. Non possono essere ammessi soci temporanei. Art.8 Gli associati si possono distinguere in varie categorie: FONDATORI: tutti coloro che diedero vita alla associazione e ne hanno sottoscritto lo statuto assicurandone i mezzi finanziari iniziali ORDINARI: tutti coloro che vengono ammessi come tali dal Consiglio Direttivo ed ottemperano alle disposizioni dello statuto e del regolamento, incluso il regolare versamento delle quote associative. Il Consiglio Direttivo pu prevedere listituzione di ulteriori categorie di associati, quali sostenitori, finanziatori, benemeriti, che si distinguono in base all' ammontare della quota associativa versata. Tutte le categorie di associati, comunque, godono allinterno dellassociazione degli stessi diritti e doveri. Gli obblighi e i diritti degli associati, di qualsiasi categoria, sono strettamente personali e non possono essere ceduti o trasferiti per nessun titolo o motivo Art. 9 Gli associati sono tenuti al pagamento delle quote associative entro e non oltre ___________ Le quote di iscrizione annue sono stabilite dal Consiglio Direttivo. Per coloro che fanno richiesta di iscrizione a partire dallultimo

c) d)

decadenza = la decadenza si verifica quando vi mancato adempimento ad un obbligo oppure quando si rileva il venir meno di uno dei requisiti di ammissione (ad es il socio non paga la quota associativa e pertanto non esercita pi alcun diritto per diverso tempo) Decesso

sociale

trimestre dellesercizio sociale la quota associativa versata considerata valida anche per lesercizio successivo. Le quote o i contributi associativi sono intrasmissibili anche per causa di morte e non sono rivalutabili. Art. 10 Gli associati cessano di far parte dellassociazione per i seguenti motivi: Decesso Dimissioni volontarie Lassociato deve comunicare per iscritto al Consiglio Direttivo le proprie dimissioni che avranno effetto da ______ Esclusione Il Consiglio Direttivo a maggioranza assoluta dei suoi membri decide lesclusione dellassociato se viene riscontrato un comportamento contrario allo spirito associativo Decadenza Il Consiglio Direttivo decide sulla decadenza del rapporto associativo se lassociato viene meno alladempimento di un obbligo oppure quando si rileva la mancanza di uno dei requisiti di ammissione. Lassociato che per oltre un anno non paga la quota associativa non esercitando pi alcun diritto viene considerato decaduto In nessun caso lassociato potr ripetere i contributi versati. Art.11 L' assemblea dei soci, su proposta del Consiglio Direttivo, pu creare dei COMITATI ONORARI composti da non soci che si sono distinti per particolari meriti riguardanti lassociazione. I soggetti facenti parte di tali comitati prendono parte all' attivit dell' associazione ma non possono ricoprire cariche nell' associazione stessa n hanno diritto di voto.

ATTO
ORGANI DELLASSOCIAZIONE Art. 8 Sono organi dellassociazione: - lassemblea dei soci; - il Consiglio di amministrazione - il Collegio dei Revisori 1.

SUGGERIMENTI

ATTO RIELABORATO

ORGANI DELLASSOCIAZIONE fare attenzione a quando si compila lelenco: Art. 12 una volta che vengono menzionati, necessario procedere alla nomina di tali organi e a disciplinarne il funzionamento7 Sono organi dellassociazione: 2. consigliabile nominare uno o pi revisori - lAssemblea dei soci; - il Consiglio Direttivo8 dei conti - i Revisori contabili, ove nominati Normativa civile: a. Nel codice civile si rilevano gli organi essenziali per le associazioni riconosciute che sono lAssemblea

7 Altri organi dellAssociazione possono essere liberamente previsti nello Statuto, oltre a quelli obbligatori per legge (es. il tesoriere, il collegio dei probiviri, il segretario generale, le commissioni di studio). Tale previsione, tuttavia, obbliga le Associazioni ad indicare dettagliatamente la loro composizione, la relativa modalit di nomina, il loro funzionamento e la loro durata, vincolando quindi in modo risoluto il comportamento delle stesse Associazioni, che possono privarsi di tali organi soltanto mediante una modifica statutaria.

considerato il fine non lucrativo delle Associazioni, per distinguere lorgano esecutivo da quello delle societ commerciali, preferibile definirlo non Consiglio damministrazione, bens Consiglio Direttivo.

degli associati, a cui vengono attribuiti essenzialmente poteri deliberativi, e gli amministratori a cui vengono attribuiti essenzialmente poteri esecutivi. Normativa Fiscale a. Organi con poteri di controllo non sono previsti dal codice civile, ma si individuano solo nella normativa fiscale D.lgs.460/97 a proposito delle ONLUS (art.10, co. 6, lett.c) laddove si stabiliscono i limiti massimi dei compensi

ATTO
ASSEMBLEA Art. 9 L' assemblea ordinaria indetta entro il mese di Marzo di ogni anno delibera sul bilancio (preventivo e consuntivo) sulla nomina delle cariche sociali e su quantaltro sottopostole dal Consiglio di Amministrazione Art. 10 L' assemblea straordinaria delibera sulle modifiche statutarie e sullo scioglimento dell' associazione. Art. 11 Il Consiglio di Amministrazione ha la facolt di convocare l' assemblea ogni qualvolta lo ritenga opportuno, ed in ogni caso quando vi sia la richiesta scritta di almeno la met dei membri del Consiglio stesso. L' assemblea deve inoltre essere convocata quando vi sia la richiesta scritta di almeno un terzo dei soci aventi diritto al voto. Art. 12 Le assemblee sono sempre convocate con avviso affisso alla bacheca della sede della associazione almeno dieci giorni prima della data della adunanza, dando, nel medesimo termine, comunicazione scritta della riunione ai soci. Tale comunicazione deve contenere il giorno, il luogo e l' della ora adunanza nonch gli argomenti da porre in discussione. 1.

SUGGERIMENTI
LAssemblea lorgano sovrano dellAssociazione. Ad essa spetta la definizione degli indirizzi strategici dellente senza pertanto sovrapporsi allattivit organizzativo-gestionale del consiglio direttivo. In mancanza di una specifica e articolata normativa in merito al funzionamento dellassemblea, la giurisprudenza e la dottrina costante rimandano alle norme delle societ commerciali.

ATTO RIELABORATO
ASSEMBLEA Art. 13 Lassemblea degli associati lorgano sovrano dellAssociazione. Hanno diritto di partecipazione, intervento e voto in assemblea tutti gli associati, maggiori di et, in regola con il pagamento delle quote associative. Gli associati interessati a uno dei provvedimenti di cui allarticolo 10 dello Statuto hanno diritto di partecipazione, salvo il diverso dispositivo del provvedimento a loro carico. Art.14 Ogni associato, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, con esclusione degli associati minorenni, ha diritto ad un solo voto. Ogni associato pu farsi rappresentare per delega scritta da un altro associato. Ogni associato non pu essere portatore di pi di ___ deleghe.12 Art. 15 Lassemblea generale ordinaria degli associati deve essere convocata dal Consiglio Direttivo almeno una volta allanno entro 4 mesi dalla chiusura dellesercizio sociale per lapprovazione del bilancio annuale o del rendiconto economico e finanziario Lassemblea inoltre convocata dal Consiglio Direttivo ogniqualvolta lo ritenga opportuno e necessario e, senza ritardo, quando vi sia la richiesta scritta di almeno __% degli associati aventi diritto al voto ovvero

2.

Normativa civile a. prevedere un termine entro cui convocare lassemblea per lapprovazione del bilancio, seppur la normativa non lo stabilisca espressamente b. distinguere chiaramente i compiti dell assemblea ordinaria e straordinaria degli associati9 c. prevedere le modalit di convocazione dellassemblea (Lart. 20, comma 2, codice civile prevede per le associazioni riconosciute che lassemblea debba essere convocata quando se ne ravvisi la necessit oppure quando ne fatta richiesta motivata da almeno un decimo degli associati) Normativa Fiscale

a. prevedere la convocazione dellassemblea degli associati almeno una volta allanno per poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste per gli enti associativi b. prevedere modalit di convocazione dellassemblea che consentano agli associati di partecipare alle decisioni che concernono la vita associativa nel rispetto dei principi di democraticit e trasparenza Art. 13 della gestione 10 L' assemblea ordinaria e straordinaria c. possibile prevedere un periodo minimo di valida in prima convocazione quando appartenenza allassociazione per poter aver diritto di siano presenti la met pi uno dei soci

il codice civile non fa distinzione tra assemblea ordinaria e straordinaria i cui compiti sono demandati alla libera determinazione delle parti. Per le sole associazioni riconosciute, il codice civile disciplina il quorum costitutivo e il quorum deliberativo (art.21). Il quorum minimo costitutivo rappresentato dalla met degli aventi diritto al voto e il quorum minimo deliberativo dato dalla maggioranza dei presenti. Per le sole modifiche statutarie il quorum minimo costitutivo rappresentato dalla presenza dei tre quarti degli aventi diritto al voto e il quorum minimo deliberativo la maggioranza dei presenti. Per lo scioglimento e la devoluzione del patrimonio dellassociazione il quorum minimo deliberativo rappresentato dal voto favorevole di almeno i tre quarti degli aventi diritto. non sussistendo specifica normativa civilistica, e, considerata la necessit di trasparenza e democraticit richiesta dalla normativa fiscale per il funzionamento delle associazioni ai fini dellattribuzione dei benefici fiscali, opportuno definire modalit di convocazione che realizzino concretamente la possibilit per gli associati di partecipare all assemblea, relativamente a: 1. termini congrui di convocazione per prima e seconda convocazione; 2. avvisi idonei a lasciare traccia della trasmissione e ricezione; 3. localizzazione e visibilit dellavviso 4. numero delle deleghe consentite per ciascun socio Per ragioni di opportunit si consiglia di non evidenziare nello statuto i termini per la seconda convocazione dellassemblea, ma di definire i termini di volta in volta negli stessi avvisi di convocazione. 10

aventi diritto al voto; in seconda convocazione valida qualunque sia il numero dei soci presenti con diritto al voto. Art. 14 L' assemblea ordinaria delibera validamente a maggioranza assoluta dei presenti. Lassemblea straordinaria riunita per modificare lo statuto delibera con il voto favorevole di almeno due terzi dei voti validi espressi in assemblea. Art. 15 Hanno diritto di voto i Soci Fondatori, Ordinari in regola con in gli obblighi amministrativi verso lassociazione ed a questa appartenenti da almeno tre mesi. Ogni socio ha diritto ad un voto nell' assemblea dei soci. Art. 16 I soci possono farsi rappresentare, nelle assemblee da altro socio mediante delega scritta. Ciascun socio non pu avere pi di tre deleghe

voto, rinunciando per ai benefici fiscali. d. possibile escludere i soci minorenni dallesercizio del diritto di voto11 e. lespressione del voto in forma segreta (spesso utilizzato in sede di elezione del consiglio direttivo) non pregiudica la possibilit di usufruire delle agevolazioni fiscali f. solamente in riferimento alle Onlus la normativa fiscale prevede la necessit di redigere e approvare oltre al rendiconto consuntivo dellesercizio sociale anche un bilancio preventivo. Tuttavia, lo statuto, qualora sia ritenuto necessario in relazione alle dimensioni raggiunte dallattivit, pu prevedere che il Consiglio Direttivo predisponga la redazione di un bilancio di previsione da sottoporre allapprovazione dellassemblea entro un determinato termine.

dellintero collegio dei revisori. Art. 16 Lassemblea validamente convocata quando ne sia stata data comunicazione agli associati mediante: - pubblicazione sul bollettino sociale, ove esistente, pubblicato almeno __ gg/mesi dalla data delladunanza; e/o - invio di lettera di convocazione con allegato ordine del giorno; e/o - pubblicazione sul sito internet dellassociazione; e/o - pubblicazione su un quotidiano a diffusione nazionale almeno 30 giorni prima della data prevista per ladunanza; e/o - avviso affisso alla bacheca della sede dellassociazione almeno xx giorni prima della data delladunanza. La comunicazione dovr contenere il giorno, il luogo e lora della adunanza, anche di una eventuale seconda convocazione, nonch gli argomenti da porre in discussione. Non possibile inserire punti allordine del giorno dellassemblea oltre quelli comunicati con le modalit sopra previste. Art.17 Lassemblea ordinaria degli associati delibera in merito a: - approvazione delle linee generali di indirizzo per la programmazione delle attivit dellesercizio successivo; approvazione del bilancio consuntivo annuale e del bilancio di previsione, ove previsto; - approvazione della relazione tecnica, morale e finanziaria presentata dal Consiglio Direttivo sullesercizio sociale trascorso; - nomina e revoca degli organi amministrativi e di controllo previsti dallo Statuto; approvazione di eventuali regolamenti dellassociazione; - ogni altro argomento non riconducibile alla competenza degli altri organi di sodalizio e non espressamente riservato alla competenza dellassemblea straordinaria. Art.18 Lassemblea straordinaria degli associati delibera in merito a: - modifiche statutarie; lincorporazione, fusione o scissione dellassociazione con altre strutture associative analoghe e nel rispetto delle vigenti normative che la regolamentano; - scioglimento dellassociazione, nomina dei liquidatori e destinazione del patrimonio sociale Art.19 Lassemblea presieduta dal Presidente dellassociazione oppure,

lo statuto pu concedere ai soci minorenni la possibilit di esercitare il diritto di voto il cui effettivo esercizio demandato a chi esercita la patria potest 12 il numero delle deleghe consentite per ciascun socio dipende dal numero degli associati; si potrebbe quindi anche optare per un limite espresso in percentuale

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in sua mancanza da ___, assistito da un segretario nominato dallassemblea. Al presidente dellassemblea spetta la verifica per lammissione al voto degli associati e il computo delle deleghe, la verifica della regolarit della costituzione delle adunanze e la direzione dei lavori. I verbali delle riunioni sono redatti dal segretario. Lassemblea vota normalmente per alzata di mano. Per decisione del Presidente o per argomenti di particolare importanza la votazione pu essere effettuata a scrutinio segreto. E fatta a scrutinio segreto lelezione delle cariche sociali. Il Presedente dellassemblea, in caso di votazione a scrutinio segreto, nomina tre associati, scelti tra quelli presenti, in funzione di scrutatori. Art. 20 Lassemblea ordinaria validamente costituita se sono presenti, in prima convocazione, almeno la met pi uno degli associati aventi diritto al voto. In seconda convocazione le deliberazioni sono valide qualunque sia il numero degli intervenuti. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei voti. Art. 21 Le deliberazioni dellassemblea straordinaria sono valide se prese con il voto favorevole dei tre quarti degli associati aventi diritto al voto. In seconda convocazione necessario il voto favorevole dei due terzi degli associati aventi diritto al voto.

ATTO
CONSIGLIO DAMMINISTRAZIONE Art. 17 La societ amministrata da un Consiglio di Amministrazione, eletto dai soci a maggioranza assoluta dei presenti e composto da tre a sette membri soci Art. 18 I consiglieri durano in carica tre anni e sono rieleggibili. Le prestazioni di tutti i Consiglieri eletti sono fornite a titolo gratuito e onorifico fatto salvo il rimborso delle spese da questi sostenute. Art. 19 In caso di vacanza di un posto di Consigliere, gli altri Consiglieri procedono a surrogare il mancante sino alla convocazione dell' assemblea ordinaria. Il 13 Consiglio Art. 20 di Amministrazione 1.

SUGGERIMENTI
spetta ai consiglieri direttivi la competenza ad amministrare. Lo statuto pu disporre la preventiva autorizzazione dellAssemblea degli associati per il compimento di particolari atti o operazioni13

ATTO RIELABORATO
CONSIGLIO DAMMINISTRAZIONE Art.22 LAssociazione amministrata da un Consiglio Direttivo, eletto dallAssemblea degli associati e composto da tre a [n. dispari] membri associati [o non associati].

Art. 23 I consiglieri durano in carica __ anni e sono rieleggibili. Per le sole associazioni riconosciute: a. compito obbligatorio dei consiglieri direttivi quello Le prestazioni di tutti i consiglieri di convocare annualmente lassemblea per eletti sono fornite a titolo gratuito, fatto salvo il rimborso delle spese lapprovazione del bilancio (articolo 20 codice civile). b. le azioni di responsabilit nei confronti dei consiglieri documentate da questi sostenute. direttivi sono deliberate dallAssemblea Art. 24 In caso di vacanza di un posto di Normativa Fiscale consigliere, qualora non venga meno maggioranza del Consiglio a. Allelezione del consiglio direttivo provvede la gli altri consiglieri lAssemblea secondo le maggioranze previste nello Direttivo, statuto, e nel rispetto del principio del voto singolo di procedono a cooptare il mancante cui allart.2532 del codice civile, salvo per i primi sino alla prima convocazione utile Assemblea degli associati. consiglieri direttivi la cui nomina disposta nellatto dell' costitutivo.14 Normativa civile

Laddove si vogliano indicare particolari compiti amministrativi nello statuto, questi dovranno essere chiari e comprensibili, non mai indeterminati e imprecisi, oppure si possono demandare i dettagli ad apposito regolamento.
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Si pu ricorrere anche a liste, sempre per nel rispetto del principio di democraticit e di esercizio del voto singolo.

investito dei pi ampi poteri per l' amministrazione ordinaria e straordinaria della societ, ed autorizzato a praticare particolari incentivi atti all' attuazione dei fini sociali Il Consiglio di Amministrazione potr delegare parte dei propri poteri a uno o pi membri del Consiglio. Potr altres affidare incarichi agli associati o a terzi specificandone i compiti e gli eventuali rimborsi spese e/o retribuzioni. Art. 21 Il Consiglio di Amministrazione designa tra i propri componenti a votazione segreta: - il Presidente; - il Vice Presidente; - ll Tesoriere; Art. 22 Il Consiglio di Amministrazione provvede alle attivit dell' Associazione e decide nella destinazione degli eventuali avanzi di gestione agli scopi istituzionali . E' in ogni caso fatto divieto al Consiglio di Amministrazione la distribuzione anche in modo indiretto di utili o avanzi di gestione, nonch fondi, riserve o capitale durante la vita dell' Associazione. Art. 23 Il Consiglio di Amministrazione, si riunisce, di norma, una volta al mese e, in via straordinaria, ogni qualvolta lo convochi il Presidente o colui che ne fa le veci o due membri con richiesta scritta. Le convocazioni di Consiglio dovranno essere effettuate a mezzo comunicazione scritta da inviare al domicilio dei componenti almeno tre giorni prima o per delibera del Consiglio stesso. Le comunicazioni dovranno contenere gli argomenti costituenti l' Ordine del Giorno. Art. 24 Il Consiglio di Amministrazione presieduto dal Presidente ed, in sua assenza dal Vice Presidente. Per la validit delle riunioni del Consiglio occorre la presenza della maggioranza dei membri. Tutte le delibere vengono prese a maggioranza dei presenti; in caso di parit di voti prevale la deliberazione approvata dal Presidente.

b. Per le ONLUS sono previsti dei limiti massimi ai compensi per gli amministratori (art.10, co. 6, lett.c). c. per le sole associazioni sportive vige il divieto di ricoprire cariche sociali in altre societ o associazioni sportive nellambito della medesima disciplina Indicazioni comuni a. I membri del consiglio direttivo possono essere sia associati che non associati, secondo quanto previsto nello Statuto. b. prevedere un numero dispari di consiglieri per garantire la funzionalit dellorgano15 c. i consiglieri direttivi durano in carica secondo quanto disposto dallo statuto, a tempo determinato o indeterminato fino a revoca, dimissione o morte.16 d. E ammessa lamministrazione congiunta o disgiunta o collegiale, secondo il principio di maggioranza stabilito nello statuto. e. E ammessa la delega di poteri dal consiglio direttivo ad uno o pi consiglieri. f. Le modalit di funzionamento del consiglio direttivo (numero e modalit per le convocazioni, gestione delle riunioni, modalit di approvazione di decisioni) sono contenute o nello statuto o in regolamenti interni. g. gli avvisi di convocazione del Consiglio, contenenti l' elenco degli argomenti da trattare, devono essere inviati con avviso idoneo a rilasciare lattestazione di trasmissione. h. Per le proprie delibere il consiglio direttivo pu prevedere votazioni segrete, ad esempio per lelezione del presidente. i. In caso di parit nelle votazioni si pu prevedere nello statuto che prevarr il voto del presidente.

Art. 25 Il Consiglio Direttivo investito dei pi ampi poteri per l' amministrazione ordinaria e straordinaria dellAssociazione fatto salvo per il compimento di atti od operazioni indicati nel presente statuto per i quali richiesta la preventiva autorizzazione dellAssemblea degli associati. Le modalit di funzionamento del Consiglio Direttivo, laddove non disposte dallo statuto, sono demandate ad apposito regolamento interno approvato dallAssemblea degli associati. Il Consiglio Direttivo potr delegare parte dei propri poteri a uno o pi membri del Consiglio. Potr altres affidare incarichi agli associati o a terzi specificandone i compiti e gli eventuali rimborsi spese e/o compensi. Art. 26 Il Consiglio Direttivo designa tra i propri componenti a votazione [segreta]: - il Presidente; - il Vice Presidente; - ll Tesoriere; Art. 27 Il Consiglio Direttivo propone allAssemblea la destinazione degli eventuali avanzi di gestione al compimento di operazioni volte al perseguimento degli scopi istituzionali . E' in ogni caso fatto divieto al Consiglio Direttivo la distribuzione anche in modo indiretto di utili o avanzi di gestione, nonch fondi, riserve o capitale durante la vita dell' Associazione. Art. 28 Il Consiglio Direttivo, si riunisce, di norma, una volta al [mese] e, in via straordinaria, ogni qualvolta lo convochi il Presidente o colui che ne fa le veci o due membri con richiesta scritta. Gli avvisi di convocazione del Consiglio, contenenti l' elenco degli argomenti da trattare, devono essere inviati a tutti i membri con avviso idoneo a rilasciare lattestazione di trasmissione. Art. 29 Il Consiglio Direttivo presieduto dal Presidente ed, in sua assenza dal Vice Presidente. Per la validit delle riunioni del Consiglio occorre la presenza della maggioranza dei membri. Tutte le delibere vengono prese a maggioranza assoluta dei presenti; in caso di parit di voti prevale la deliberazione approvata dal Presidente.

Lamministrazione dellassociazione pu essere affidata anche ad una sola persona: tutto dipende dalle dimensioni e dalla complessit dellassociazione che deve essere gestita 16 nel caso di consiglio direttivo nominato a tempo indeterminato potrebbero scattare i presupposti che negano la libera eleggibilit degli organi associativi determinante ai fini dellottenimento delle agevolazioni fiscali

15

Per le delibere attinenti alle materie espressamente indicate nel presente statuto [ad esempio per lelezione del presidente] o nel regolamento interno, il Consiglio Direttivo pu prevedere votazioni segrete

ATTO
PRESIDENTE Art. 25 Il Presidente ha la rappresentanza legale della Associazione; presiede il Consiglio di Amministrazione e le Assemblee. In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue funzioni vengono svolte dal Vice Presidente. 1.

SUGGERIMENTI

ATTO RIELABORATO

PRESIDENTE Art. 30 la rappresentanza legale dellassociazione Il Presidente ha la rappresentanza spetta al Presidente. legale della Associazione; presiede il Consiglio Direttivo e le Assemblee. In caso di assenza o di impedimento del Presidente le sue funzioni vengono svolte dal Vice Presidente, se nominato oppure dal consigliere pi anziano.

ATTO

SUGGERIMENTI

ATTO RIELABORATO

TESORIERE TESORIERE (Per il commento si rimanda ai riferimenti su Organi Art. 31 Art. 26 dellassociazione) E' responsabile della contabilit e E' responsabile della contabilit e dellamministrazione. dellamministrazione. Compila i rendiconti annuali e redige Compila i rendiconti annuali e redige le le situazioni periodiche quando siano situazioni periodiche quando siano richieste dal Consiglio Direttivo. E' richieste dal Consiglio di preposto ai pagamenti ed alla Amministrazione. E' preposto ai riscossione delle entrate oltre che pagamenti ed alla riscossione delle alla gestione dei rapporti con le entrate oltre che alla gestione dei banche e istituzioni finanziarie. rapporti con le banche e istituzioni Il Tesoriere non potr in nessun finanziarie modo ritirare somma alcuna dagli istituti bancari, come pure non potr effettuare pagamenti e riscossioni senza i regolari mandati debitamente firmati dal Presidente, o, in sua assenza, dal consigliere pi anziano. Il prelievo delle somme necessario al pagamento avverr con assegni di conto corrente bancario o conto corrente postale, con firme congiunte a due a due tra le seguenti persone: Presidente, consigliere pi anziano, Tesoriere. E autorizzato a tenere a sue mani una somma fissata dal Consiglio Direttivo per eventuali pagamenti urgenti.17

ATTO
IL COLLEGIO DEI REVISORI Nota18 Art. 27 Il Collegio dei revisori composto da tre membri anche estranei allassociazione. I suoi componenti sono eletti dall' assemblea, durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Il Collegio elegge il proprio Presidente

SUGGERIMENTI

ATTO RIELABORATO
IL COLLEGIO DEI REVISORI Art. 32 Il Collegio dei revisori composto da tre membri anche estranei allassociazione.19 I suoi componenti sono eletti dall' assemblea, durano in carica fino allapprovazione del bilancio del terzo esercizio sociale e sono

i poteri del Tesoriere (come di qualsiasi altro organo dellassociazione) sono stabiliti dalla libera determinazione delle parti. Il testo dellarticolo sopra riportato solo un esempio tra i tanti 18 Il revisore sociale ****** 19 il numero dei revisori dipende dalla tipologia di associazione e dallampiezza della sua organizzazione

17

ed ha la facolt di partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione senza diritto di voto. I revisori dei conti vigilano sulla gestione economica e finanziaria dell' Associazione esprimono il proprio parere sul bilancio preventivo e consuntivo dell' Associazione.

rieleggibili. Il Collegio elegge il proprio Presidente ed ha la facolt di partecipare alle riunioni del Consiglio Direttivo senza diritto di voto. I revisori dei conti vigilano sulla gestione economica e finanziaria dell' associazione esprimendo il proprio parere sul bilancio consuntivo o sul rendiconto economico e finanziario dellassociazione.

ATTO
PROVENTI Art. 30 a) dai contributi associativi; b) dai contributi e donazioni di privati e di Enti pubblici; c)dai proventi derivanti all' associazione dallo svolgimento delle proprie attivit e dagli introiti di manifestazioni varie; d) dai proventi vari.

SUGGERIMENTI
Normativa Fiscale:

ATTO RIELABORATO
PROVENTI E ENTRATE DELLASSOCIAZIONE Art. 33 I proventi della Associazione sono costituiti da: quote sociali eventuali contributi o elargizioni fatte da soci o da terzi entrate derivanti da organizzazione di attivit sociali entrate derivanti da raccolte pubbliche occasionali di fondi, anche a seguito dellofferta di beni o servizio di modico valore, purch offerti in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione tutte le altre entrate che possono concorrere a vantaggio dellassociazione Tutti o alcuni dei predetti proventi possono essere imputati ad incremento del patrimonio dellAssociazione. Gli eventuali avanzi di gestione, dedotta una quota per la costituzione del fondo di riserva20, dovranno essere destinati a iniziative mirate al campo di interesse dellAssociazione o a fini assistenziali. fatto, in ogni caso, divieto di distribuire anche in modo indiretto utili o avanzi di gestione nonch fondi, riserve o capitale durante la vita dellAssociazione, salvo che la destinazione o la distribuzione siano imposte dalla legge. FONDO DI COSTITUZIONE E PATRIMONIO SOCIALE Art. 34 Il fondo sociale costituito dalle contribuzioni che gli associati fondatori fanno in sede di costituzione dellAssociazione. Il patrimonio sociale costituito da: - beni mobili ed immobili che diverranno di propriet della Associazione - eventuali fondi di riserva costituiti con gli avanzi di gestione - eventuali erogazioni, donazioni e lasciti di soci o terzi

a. il divieto di distribuzione, anche in modo indiretto, di utili o avanzi di gestione nonch fondi, riserve o capitale durante la vita dellassociazione previsto unicamente nel caso in cui vengano richieste le agevolazioni fiscali previste per gli enti associativi e le Onlus PATRIMONIO b. verificare la corretta contabilizzazione dei proventi e Art. 31 la tenuta della contabilit commerciale separata al fine Il patrimonio dell' Associazione del mantenimento dello status fiscale di ente non costituito: commerciale a) dai beni mobili ed immobili che diverranno di propriet della Associazione; b) da eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio; c) da eventuali erogazioni, donazioni e lasciti di soci o terzi; Art. 32 L' esercizio finanziario ha inizio dal l1 ottobre e termina il 30 settembre di ogni anno. Gli eventuali utili di gestione saranno tassativamente destinati a totale vantaggio della tutela ambientale. Art. 33 La societ, oltre che dal presente statuto, retta da un regolamento interno approvato dal Consiglio di Amministrazione Art. 34 Per tutto quanto non disposto dal presente statuto e dal Regolamento si fa rinvio alle disposizioni del Codice Civile. Art. 35 In caso di scioglimento tutte le attivit sociali che eventualmente rimanessero dopo l' estinzione dei debiti, dovranno essere destinate alla tutela ambientale secondo le deliberazioni dell' assemblea che le evolver a favore di altra Associazione che sorgesse in regione Lombardia con gli stessi intendimenti, o in caso di impossibilit, a favore di Enti che promuovano scopi affini a quelli dell' Associazione nella Regione Lombardia.

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Si tratta di una eventualit prevista dallo Statuto a tutela patrimonio dellAssociazione, in nessun caso imposta dalla normativa vigente

ATTO
1.

SUGGERIMENTI
E opportuno prevedere espressamente la possibilit per gli associati di prestare la propria opera allinterno dellAssociazione, sia essa remunerata che effettuata gratuitamente, rimandando ad apposito regolamento interno le specifiche modalit operative.

ATTO RIELABORATO
PRESTAZIONI DEGLI ASSOCIATI Art. 35 Gli associati possono prestare la propria opera allinterno dellAssociazione, nel rispetto di quanto previsto dalla vigente normativa in materia di lavoro e previdenza sociale. Spetta al Consiglio Direttivo stabilire leventuale remunerazione dellopera prestata dagli associati.

Normativa fiscale a. La gratuit della prestazione (associazioni sportive dilettantistiche ) oppure la limitazione dellimporto dei compensi corrisposti (Onlus) valgono esclusivamente in riferimento agli organi amministrativi. Tuttavia, il divieto di distribuire, anche in via indiretta utili e riserve dellAssociazione, comprende anche la valutazione dei compensi corrisposti ai semplici associati che prestano la loro opera.

ATTO
1.

SUGGERIMENTI
prevedere le cause che comportano lo scioglimento dellassociazione e liter di liquidazione

ATTO RIELABORATO
SCIOGLIMENTO Art. 36 Cause di scioglimento: - ****** Art. 37 Nel caso di cessazione dellattivit, per le cause previste dal codice civile e dallo Statuto sociale, lo scioglimento deliberato dallAssemblea degli associati con le maggioranze previste dallarticolo 21, la quale provveder alla nomina di uno o pi liquidatori determinandone i poteri e gli eventuali compensi. In caso di scioglimento dellAssociazione, per qualunque causa, tutto il patrimonio della stessa dovr essere devoluto ad altra Associazione con finalit analoghe o a fini di pubblica utilit, sentito lorganismo di controllo, ove esistente, e salva diversa destinazione imposta dalla legge.

Normativa fiscale a. la possibilit di fruire di agevolazioni fiscali comporta la destinazione del patrimonio residuo di liquidazione ad altra associazione con finalit analoghe o con fini di pubblica utilit, sentito lorganismo di controllo e salvo diversa disposizione di legge

ATTO
2.

SUGGERIMENTI
Il D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 (codice della privacy) prevede e garantisce che chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano garantendo, inoltre, che il trattamento di tali dati si svolga nel rispetto dei principi di riservatezza e identit personale.

ATTO RIELABORATO
TUTELA DEI DATI PERSONALI Art. 38 LAssociazione garantisce a tutti gli associati la protezione dei dati personali, anche sensibili, di cui sia in possesso, avendo cura di predisporre tutte le misure di sicurezza previste dal D.Lgs. 196/2003 e ritenute necessarie per la tutela della privacy dei propri aderenti.

Normativa civile a. Il consenso al trattamento dei dati personali non richiesto se il trattamento effettuato da enti non profit nei confronti dei propri aderenti, se previsto dallo statuto e previa comunicazione dellinformativa

ATTO

SUGGERIMENTI

ATTO RIELABORATO
REGOLAMENTI INTERNI ART 39 Al fine di meglio disciplinare il funzionamento degli organi sociali, delle cariche sociali e di migliorare la realizzazione degli scopi e delloggetto sociale, lassemblea pu approvare dei regolamenti interni alla cui osservanza sono tenuti tutti gli associati

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