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epee Tl brano traccla 14 Carl Orff da Carmina Burana: O fortuna e In taberna quando sumus i Tl fascino dei Carmina Burana (vedi p. 181) si € mantenuto intatto nel corso dei secoli, tanto che Carl Orff ne ha utilizzato i testi per creare una grandiosa composizione teatrale per soli, due cori ¢ orchestra con la partecipazione di mimi e ballerini. I Carmina Burana (Yopera ha lo stesso titolo della raccolta medioevale) fu eseguita per la prima volta al Teatro dell/Opera di Francoforte . Y8 giugno 1937. F Orff propone una ricostruzione delle atmosfere medioevali molto poco atten- dibile, ma di grande suggestione, sottolineando soprattutto I'aspetto ritmico. ‘Nell’organico infatti sono presenti moltissimi strumenti a percussione (timpa- ni, xilofoni, castagnette, cimbali e piatti, gong, tamburi e altri ancora). Anche la dinamica offre evidenti contrasti: i pianissimo si alternano ai fortissimo in modo brusco creando sonorita marcate. Orff ha scelto i testi che riteneva pit adatti alle sue esigenze artistiche. Le mu- siche non sono sempre quelle originali: in molti punt, infatti, le melodie me- | dioevali (tratte da canti gregoriani e danze popolari) sono affiancate ad altre di sua composizione. Di quest’opera ti proponiamo due brani: O fortuna e In taberna quando sumus. O fortuna O fortuna @ una cantata di invocazione alla fortuna, considerata come forza misteriosa che governa il mondo e la sorte dell’intera umanita. 11 brano inizia con una fortissima invocazione del coro sostenuta dai timpani e dallintera orchestra. Con un pianissimo improvviso iniziano poi le strofe ab- binate ad una melodia che si ripete sempre uguale per cambiare solo nel fina- le. I violenti interventi dei timpani e il crescere dell’intensita sembrano sim- boleggiare la potenza della misteriosa forza descritta. I brano crea un’atmosfera molto suggestiva; ha raggiunto una grandissima noto- rieta, tanto da essere pid volte utilizzato come colonna sonora in TV e cinema. 7. Le voci cantano contemporaneamente: a. la stessa melodia b. melodie diverse 8. Sulle parole «Sors salutis» cosa cambia? a. La melodia . Lintensita ritmo 9. Se dovessi associare dei colori al brano sceglieresti: a. tinte ben amalgamate con graduali variazioni di colore b. tinte separate e contrastate 10. Esprimi il tuo parere sul brano. RINE 0 Mn muanc Con eMPORANEAY Baa O fortuna fortuna velut Luna come la Luna statu variabilis, mutevole nel suo stato, semper crescis, sempre cresci, aut decrescis; o cali; vita detestabilis la detestabile vita unc obdurat ora dimentica et tunc curat € ora asseconda, ludo mentis aciem, per gioco, la forza della mente umana, egestatem la miseria potestatem oil potere dissolvit ut glaciem, scloglie come il ghiaccio. Sors immanis Sorte crudele et inanis, e inutile, rota tuvolubitis, ruota che gira, status malus, esistenza maligna, vana salus, vana prosperita, semper dissolubilis, sempre inconsistente, obumbrata scura et velata evelata mihi quoque niteris; ingannerai anche me; nunc per ludum ora per il gioco dorsum mudum della tua cattiveria fero tui sceleris. vado a dorso nudo. Sors salutis et virtutis La sorte della salute e del coraggio mihi nunc contraria, ora mi é contraria. Est affectus Affetto et defectus e abbandono semper in angaria, sono sempre in tuo potere. Hac in ora In quest’ora sine mora senza indugio corde puisum tangite; piangete il cuore distrutto; quod per sorte sulla sorte ssternit fortem che abbatte un uomo forte ‘mecum omnes plangite! piangete tutti con me! Ascotta £ Risponoi 1. I brano inizia con: a. orchestra b. orchestra e il coro. il coro 2. Quali strumenti sottolineano it ritmo su «O fortuna»? a. I violoncelli b. I timpani €. Gli obo! 3. Sulla parola «statu» emerge: . uno squillo di tromba_ b. un colpo di piatti _c. una scala del flauto 4. Qual é il carattere di questa prima sezione? a. Forte b. Debole 5. Dalle parole «semper crescis» lintensita improvvisamente: a. cresce b. diminuisce 6. I ritmo appare: a. molto regolare b. irregolare traccia 18 “Vopera quid Anonimo dai Carmina Burana: In taberna quando sumus La raccolta di canti denominata Carmina Burana é una delle pitt antiche testi- monianze della musica profana medioevale. Il manoscritto che li raccoglie fu tinvenuto nell’Ottocento nel monastero benedettino di Beuren (vicino a Monaco di Baviera), da cui il nome Carmina Burana, che in latino significa «Poesie di Beuren». I canti di questa raccolta, scritti in un bizarro miscuglio di latino e volgare, furono composti nel XII secolo da alcuni clerici vagantes: Cosi venivano chiamati quegli studenti che, abbandonata V'struzione religio- sa, vagabondavano per I'Europa, spostandosi da un'universita allaltra, 1 Carmina Burana sono composizioni scherzose, che in tono scanzonato e irri- verente inneggiano ai piaceri della vita e alla spensieratezza. Alcune di queste composizioni sono melodie di origine gregoriana alle quali sono state sostitui- te le parole, altre sono melodie di trovatori e ini popolari: nei Carmina Burana, insomma, convivono aspetti della musica sacra e di quella profana, In taberna quando sumus (Quando siamo all’osteria) @ un canto dedicato al vino e descrive in modo efficace l’atmosfera che si crea in un’osteria nella quale gli avventori, dopo aver bevuto un po’ troppo, si lasciano andare imitando un’in- vocazione religiosa. E composto da sette strofe abbinate alla seguente melodia - ber- na quan- do su - mus non. cu = ra - mus hu - mus, sed ad = lw dum pro - pe - ra - mus, cu- i sem- per in - su = da - mus, In corrispondenza della terza strofa (Primo pro nummata vini)» la musica cambia carattere: i solisti, alternandosi, intonano i versetti su un’unica nota imitando le invocazioni religiose. Dal versetto Tam pro papa quam pro rege tiprende il co- to cantando la melodia principale fino alla fine del brano. L’accompagna- mento strumentale é affidato a: ombarda (un antenato dell’oboe), comnetto (strumento a fiato di forma leggermente ricurva), rabab (strumento a corde strofinate da un’archetto di origine araba), tamburi ¢ campanelli, 1. Intaberna quando sumus, 1. Quando siamo in osteria non curamus quid sit humus, non ci preoccupiamo di dover morire, sed ad ludum properamus, ma ci lanciamo in quel gioco ‘cui semper insudamus. peril quale sempre ci diamo da fare. (Quid agatur in taberna Che cosa si faccia in osteria uubi nummus est pincerna, dove il denaro ci offre da bere, hhoc est opus ut queratur, questo val la pena di sapere, si quid loquar, audiatur ascoltate quello che sto per dirvi! Quidam ludunt, quidam bibunt, 2 ‘quidam indiscrete vivunt. . Sed in tudo qui morantur, ex his quidam denudantur, quidam ibi vestiuntur, quidam saccis induwuntur Thi rullus timet mortem, sed pro Baccho mittunt sorter. Primo pro nummata vini, 3. ex hac bibunt libertini semel bibunt pro captivis, ‘post haec bibunt ter pro vivis quater pro Christianis cunctis, quinguies pro fidelibus defunctis, sexies pro sororibus vanis, septies pro militibus silvanis, COcties pro fratribus perverss, 4 rnonies pro monachis dispersis, decies pro navigantibus, undecies pro discordantibus, duodecies pro penitentibus, tredecies pro iter angentibus. ‘Tam pro papa quam pro rege bibunt omnes sine lege. Bibit hera, bibit herus, 5. bibit miles, bibit clerus, bibit ile, bibit lta, bibit servus cum ancilla, bibit velox, bibit piger, bibit albus, bibit niger, bibit constans, bibit vagus, Dibit rudis, bibit magus. Bibit pauper et aegrotus, 6 bibit exul et ignotus, bibit puer, bibit canus, Dibit presul et decarus, bibit soror, bibitfrater, bibit anus, bibit mater, bibit ita, bibit itl, bibunt centum, bibunt mille. Parum durant sex mummatae 7. bi psi immoderate bibunt ommes sine meta, quamvis bibant mente laeta, sic nos rodunt ommes gentes, et sic erimus egentes. Qui nos rodunt confundantur et cum justis non scribantur! Alcuni giocano a dadi, altri bevono, altri vivono dissolutamente. Di quelli che indugiano a giocare alcuni vengono spennati, altri si arricchiscono, altri devono vestirsi di sacchi. (Qui nessuno teme la morte, ‘ma in nome di Bacco si gioca a dadi. Innanzitutto si beve per chi paga il conto poi bevono gli smodati una volta per quelli finiti in prigione, tre volte per tutti { viventi, quattro per tutti i Cristiani, Cinque per i fedeli defunti, sei per le suore frivole, sette per i briganti. Otto per i frati corrott, nove per { monaci sbandati, dieci per i marinai, undici per quelli che litigano, dodici per quelli che fanno penitenza, ttredici per quelli che soffrono. Sia peril Papa sia per il Re, tutti bevono senza moderazione! Beve la signora, beve il signore, beve il soldato, beve il prete, beve quello, beve quella, beve il servo con Yancella, beve Voperoso, beve il pigro, beve il biondo, beve il bruno, beve il perseverante, beve Vincostante, beve il briccone, beve il saggio. Bevono il povero e 'ammalato, bevono Fesule e lo sconosciuto, beve il ragazzo e beve il vecchio, bevono Il vescovo ed il decano, beve la sorella,beve il fratello, beve la nonna, beve la madre, beve questa, beve quello, bevono in cento, bevono in mille. Ben poco durano seicento denari quando tutti bevono smoderatamente senza fermarsi, sebbene si beva con animo lieto tutti sparlano di not € cost not diventeremo poveri. Ma chi sparla di not vada in malora ‘enon venga annoverato fra i gust

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