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La divisione in sequenze.
I capitoli del libro ruotano attorno a tre nuclei fondamentali:
Capitoli 2, 5, 11, 17, 23, 31, 41, 59, 67, 79, 89, 127, 167. Wellington, il cane
ucciso a mezzanotte.
Capitoli 3, 7, 13, 19, 29, 37, 47, 61, 71, 73, 83, 97, 101, 103, 107, 109, 113, 131,
137, 139, 151, 163, 171, 181, 191, 193, 199, 223, 229, 233. Riflessioni da parte di
Christopher
Capitoli 43, 53, 149, 157, 167, 179, 197, 211, 227. Alla ricerca della madre di
Christopher.
TRAMA
Il tempo.
A. Le vicende narrate sono collocate in un tempo storico indeterminato;
B. Le vicende raccontate durano all’incirca qualche settimana (nel libro non sono
specificate date);
C. L’ordine cronologico non viene rispettato poiché sono presenti all’interno del
racconto alcune analessi (flashback) quando viene descritta dal padre la grande
agonia della madre, rivelatasi poi falsa o si fa riferimento alle lettere che la madre
invia a Christopher.
D. Alcuni capitoli sono interamente dedicati alla descrizione di un determinato
oggetto. Il momento narrativo prevalente è senza dubbio quello della “pausa”: il
narratore interrompe il corso degli eventi per fare riflessioni (con gli occhi del
ragazzo), descrizioni o allusioni a fatti precedentemente accaduti.
Lo spazio.
A. Lo spazio nel quale si svolgono le vicende è reale, compreso tra la città di
Londra e Swindon (a tre ore di distanza); è un ambiente sia interno (case, scuola,
treno, auto……) che esterno (giardino, città, stazione)
B. Nella casa del padre di Christopher a Swindon ci sono oggetti molto più
raffinati che in quella presa in affitto a Londra dalla madre e dal signor Shears e,
successivamente, in quella presa dalla madre, trasferitasi nuovamente a Swindon,
priva di alcun tipo di arredamento.
C. Lo spazio è descritto dal punto di vista di Christopher che lo percepisce
attraverso tutti i sensi.
I personaggi.
A. I personaggi non vengono descritti all’interno del racconto; c’è solamente
un autoritratto di Christopher che dice il suo nome per intero, la sua età in anni,
mesi e giorni, elenca le sue passioni per la matematica, per il mondo e per tutte le
capitali; racconta come non abbia mai detto una bugia (si sente male quando
costretto a dirne una al padre) e della sua sofferenza ad essere toccato, soprattutto
se immerso in una folla
B. I personaggi principali sono soprattutto i membri della famiglia Boone:
Christopher ed il suo inseparabile topolino, il padre e la madre; tra i secondari
troviamo invece Siobhan, l’insegnante di Christopher che gli darà grandi aiuti per
portare a termine il suo libro e il signore e la signora Shears.
Nel complesso i personaggi sono dinamici:
Il Padre prima buono, caro ed affettuoso con il ragazzo, poi, dopo che
Christopher scopre le lettere nascoste della madre, diventa più aggressivo, lo
picchia; ritornerà come prima solo nel finale;
La Madre prima scappa dalla sua famiglia, per poi tornare a “riabbracciare”
Christopher ed accoglierlo in casa;
La signora Shears, prima “affettuosa” con il papà di Christopher, dopo la morte
del cane Wellington, si fa sempre più fredda e distaccata e non vuole più parlare
con alcun rappresentante della famiglia Boone.
C. Il protagonista è Christopher; l’antagonista è il padre; gli aiutanti
potrebbero essere tanto la madre quanto Siobhan. I ruoli non si modificano nel
corso delle vicende.
Tecniche narrative
A. Il narratore è Christopher ed è quindi interno alla storia, protagonista e
testimone di alcuni fatti importanti che condizionano la sua vita.
B. C’è una focalizzazione interna: Christopher sa quanto un personaggio… se
stesso.C. Per rappresentare le parole ed i pensieri dei personaggi usa il discorso
diretto ed il flusso di coscienza.
TEMI PRINCIPALI
I temi principali che provengono dalla sfera familiare sono: il rapporto difficile tra
padri e figli, reso ancora più difficile dalla presenza di una malattia come l’autismo;
l’adolescenza con i suoi mutamenti e le scelte spesso fatte in modo errato; la
diversità di Christopher con il suo handicap fatto di impulsività, estrema sensibilità e
piccole manie. Christopher, pur affetto da handicap, riesce a vincere proprio grazie a
quei comportamenti che i “normali” giudicano maniacali. Emerge l’importanza della
verità in un qualsiasi rapporto, soprattutto se di crescita e se tra padre e figlio.