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https://manualpost.com/download/daf-truck-xf-cf-euro6-workshop-manual/
**DAF Truck XF-CF Euro6 Workshop Manual** Size: 1.36 GB Fomat: PDF
Language: English Brand: DAF Type of machine: Truck Type of document:
Workshop Manual Model: DAF Truck XF-CF Euro6 Content: \- Component
manuals \- Diagnostic \- Diagrams \- Maintenance \- Manuals \- System \-
Workshop \- Technical Data \- Location **Date modified: 2018**
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NOTE:
[68] Ricordo tra i tanti innumerevoli casi a mia conoscenza questo
episodio mio personale. La sera del 5 gennaio 1894 appena arrivato in
Palermo, uno dei miei più cari amici, costernato mi avvicinò e mi disse:
Pur troppo è vero che Peppino (De Felice) è venduto alla Francia! Ier
l’altro, nel momento in cui fu arrestato gli si trovarono addosso somme
vistosissime ed una corrispondenza denunziatrice con uomini politici
francesi!—Impossibile! risposi secco e risoluto.—E l’amico mio di
rimando:—L’ho saputo da un ufficiale dei carabinieri, che procedette
all’arresto e alla perquisizione!—E ci volle la smentita recisa degli
avvocati Marchesano e Crimaudo, che all’uno e all’altra avevano assistito,
per convincerlo che l’ufficiale dei carabinieri aveva mentito.
Indice
XXIII.
Ciò che si avrebbe dovuto e potuto fare in Sicilia venne detto dal
generale Corsi, che col comando del XII Corpo di armata trasmise i
poteri militari al generale Morra.
«Hanno detto che il male maggiore della Sicilia era la tirannia dei
subbaffitti, contro la quale ferocemente i contadini si ribellavano: ed
egli poteva e doveva andare man mano sui luoghi e istituire
Commissioni di probiviri e veder di comporre, di accomodare, di
migliorare i contratti agrari.
«Egli doveva e poteva percorrere l’Isola città per città, paese per
paese, studiare le ragioni particolari di avversione, di opposizione, le
cagioni dalle quali le ribellioni, gli incendi, le uccisioni erano
scaturite, e udire, e prendere consigli e rimediarvi e provvedere.
Egli molto poteva, e se nulla fece, segno è che non volle o non
seppe fare. E in quanto al saper fare, si avverta che consigli
opportuni e suggerimenti adatti alle circostanze del momento,
richiesti o spontanei, non gli mancarono: dunque non volle!
Rispose:
Date le cause dei tumulti di Sicilia, s’intende che chi voleva fare
opra degna di lode e duratura doveva porre ogni suo studio nella
loro eliminazione e nella riparazione.
Si sa che in Sicilia sono pessimi i rapporti tra capitale e lavoro, tra
proprietarî e proletarî, e che ai lavoratori poca parte si concede di
quello che a loro spetterebbe. I lavoratori a migliorare la loro misera
condizione stimolati più dal bisogno impellente che dal giusto
apprezzamento dei vantaggi che possono venire dalla cooperazione,
in qualche luogo si erano riuniti in cooperative di consumo,
sottraendosi ai gravosi ed esosi balzelli sui consumi nell’applicazione
dei quali le classi dirigenti posero tutta la loro buona volontà per
mostrarsi inique. Orbene, chi lo crederebbe? Il generale Morra non
solo dispiega il suo furore reazionario contro gli odiati Fasci dei
lavoratori e contro i sodalizî, che facevano della politica democratica,
ma se la prende anche con quelle cooperative di consumo, che egli
avrebbe dovuto promuovere con ogni sforzo, se non in nome di un
alto senso politico, almeno sotto l’impulso di un cuore un po’ umano.