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La parola Chakra, che deriva dal sanscrito e significa vortice o ruota, viene usata nella
tradizione orientale per denominare i principali centri di energia vitale presenti nel nostro
corpo.
Ne abbiamo moltissimi sparsi in tutto il corpo e di questi 7 sono quelli principali. Grazie alla
fisiologia moderna l’intuizione della tradizione orientale viene riconfermata in quanto questi
sette centri corrispondono proprio ai sette principali plessi nervosi che fuoriescono dalla spina
dorsale.
I Chakra sono tradizionalmente divisi in Chakra bassi (i primi tre, fisicamente più vicini alla
terra ed in rapporto con gli aspetti più pratici della nostra vita: sopravvivenza, movimento,
azione) e Chakra superiori (gli ultimi tre, più spirituali che rappresentano aree mentali e
funzionano su livello simbolico, attraverso le parole, le immagini e i concetti), uniti dal Chakra
del Cuore che per la sua importanza e la sua posizione è considerato quello centrale.
Tutti insieme i Chakra formano una specie di scala che unisce le polarità del Cielo e della Terra,
della mente e del corpo, dello Spirito e della materia.
Per individuare i Chakra più bisognosi d'aiuto, oltre a rivolgersi a persone particolarmente
sensibili in grado di percepirne la funzionalità in vari modi(suggerisco di informarvi sempre
bene prima di affidarvi a persone che non conoscete) è possibile anche farlo da soli in modo
efficace pur non possedendo quelle particolari capacità.
Studiatevi attentamente la scheda relativa ad ogni Chakra e cominciate ad interrogarvi
onestamente.
Passate in rassegna tutto di voi: disturbi, temperamento, abitudini, alimentazione, postura e
durata del sonno. Analizzate desideri e preferenze personali, poi confrontateli con le
caratteristiche standard del Chakra in questione.
Se vi ci riconoscete perfettamente, significa che il Chakra funziona bene, senza intoppi ma, se
nel vostro atteggiamento riscontrate delle esagerazioni, allora significa che a quel livello c'è un
carico energetico da alleggerire.
Siete invece in presenza di un difetto, una carenza, se le caratteristiche relative a quel Chakra
vi appaiono totalmente estranee rispetto alle vostre abitudini.
Per aiutare i Chakra a ritrovare il loro equilibrio è possibile intervenire in vari modi,
meditazioni, visualizazioni, mantra, suono, canti...etc ma per iniziare, una volta
individuati quelli sui quali intervenire, intanto potete applicare i suggerimenti che ho inserito
alla fine di ogni singola scheda per un certo periodo di tempo notando i cambiamenti...buon
lavoro! :O)
1° CHAKRA - MULADHARA
Cerca di imparare a sentire il tuo corpo, sostenerlo, amarlo, prenditi cura di te riposando,
mangiando bene, praticando esercizi fisici…insomma cura il tuo “involucro”.
Il massaggio, di qualunque tipo – ma in particolare il massaggio dei piedi – ti aiuta a dare
sollievo alle tensioni del corpo e a rientrare in connessione con la psiche.
Fai qualche lavoro con le mani e con la terra: modella la creta, cura i fiori, pianta un orto.
Stai il più possibile in mezzo alla natura, magari camminando a piedi scalzi per riconnetterti
con la Terra.
2° CHAKRA - SVADHISTHANA
Questo chakra si trova sull’addome, circa tre dita al di sotto dell’ombelico. Ha un nome,
Svadhisthana, che significa dolcezza. E’ associato con le parti della coscienza relative all’area
del piacere, della sessualità, della capacità e della volontà di generare, delle emozioni, del
rapporto con il cibo.
Questo centro energetico rappresenta la comunicazione del nostro corpo fisico con lo spirito: il
corpo ci informa di ciò di cui ha bisogno e di ciò che trova piacevole e desiderabile. In una
situazione ideale, siamo in grado di attuare perfettamente questa comunicazione. Si tratta di
cibo? Ecco che rispondiamo in modo equilibrato allo stimolo dell’appetito. Il corpo ci chiede
sesso? Possiamo concederci un incontro erotico, se la situazione è appropriata, oppure no: in
ogni caso non ignoriamo la richiesta, né ci sentiamo in colpa solo per i nostri desideri.
A volte, tuttavia, l’equilibrio si perde. Allora il rapporto con il cibo si fa disordinato (magari con
un disturbo alimentare, in cui si chiede al cibo di soddisfare bisogni diversi, come la fame
d’amore e di intimità). Le emozioni sessuali possono venire represse, oppure diventare
imperiose, portandoci in situazioni non appropriate e funzionali al nostro benessere.
All’equilibrio del secondo chakra fa riferimento anche la capacità di generare (a volte tante
sterilità sono in realtà legate a una tensione inconscia in quest’area della coscienza, e si
risolvono quando la persona, a livello profondo, decide di darsi il permesso di avere figli).
Infine, questo chakra rappresenta l’Acqua, e dunque anche la nostra relazione con questo
elemento.
Fai una riflessione cosciente sul modo in cui vivi le aree del piacere e della sessualità. Hai sensi
di colpa, derivanti magari da un’educazione troppo rigida? Scegli consapevolmente di indagare
in quest’ambito della coscienza, e di trovare regole morali e di comportamento che senti
veramente tue, e che ti facciano stare bene.
Se hai un disturbo alimentare cerca un aiuto specializzato. Se invece hai solo un’alimentazione
scorretta, impara ad ascoltare più che puoi il tuo corpo: ha una saggezza innata che può
guidarti. Spesso i disagi derivano dall’ignorare i segnali che ti manda, compresi quelli di
sazietà.
Impara a conoscere e ad avere confidenza con l’elemento Acqua: impara a nuotare, goditi il
mare o i laghi, fai caso a quanta serenità può darti la contemplazione di una distesa d’acqua.
Al mare, o in qualsiasi specchio d’acqua cristallino, lasciati galleggiare, aprendo le braccia e le
gambe a croce: senti che le tensioni si sciolgono mentre ti fai cullare come quando eri nel
grembo materno.
3° CHAKRA - MANIPURA
Questo chakra è localizzato nella parte del torace sottostante al diaframma, detta anche Plesso
Solare. Ha a che fare con le parti della coscienza che riguardano la libertà di essere noi stessi e
la capacità di esercitare il nostro potere. (In senso positivo, si parla di potere personale, ciò
che ci fa essere pienamente noi stessi, e non dello sforzo di dominare e sottomettere gli altri.
Si parla di “potere di… (fare, essere ecc)” e non di “potere su… (qualcuno)”
Quando il chakra è in equilibrio ci sentiamo liberi di essere noi stessi, di esprimerci come
desideriamo e permettiamo agli altri di fare altrettanto. Non abbiamo bisogno di controllare
tutto, di criticare, di manipolare, di essere prepotenti, né ci sentiamo invasi o attaccati dagli
altri.
Il chakra Giallo è connesso anche alla personalità, alla mente: riguarda dunque l’attività
razionale e logica del pensiero. Spesso però la mente prende il sopravvento, vuol controllare
tutto, ci impedisce di sentire il corpo e le emozioni, o anche le intuizioni che provengono dal
nostro essere spirituale.
L’elemento del terzo chakra è il Fuoco. Chiediti che relazione hai con le fiamme e anche con il
Sole. Sei sensibile o spaventato dalla forza di questo elemento, probabilmente hai qualche
difficoltà a livello di questo chakra.
Chiediti coscientemente come vivi i temi della libertà e del potere personale. Senti di avere un
equilibrio in queste aree? Una riflessione approfondita (magari anche scritta) può aiutare la tua
consapevolezza.
Ti capita spesso di mentire, mascherarti, nascondere quello che sei? Sono comportamenti
dettati dall’insicurezza. Sappi però che ogni volta che rischi un po’, e ti mostri per quello che
sei, fai un passettino in direzione dell’equilibrio del terzo chakra
Attenzione alla rabbia repressa: ti impedisce di vivere in modo autentico. Sfogala con esercizi
fisici, e cerca di cogliere il suo messaggio: questa emozione non è cattiva (se opportunamente
incanalata) e ti indica la strada per farti rispettare.
Tendi spesso a dare la colpa di quello che ti succede a qualcun altro? Riappropriati del tuo
potere visualizzando questa persona nella tua mente e dichiarando ad alta voce “Ora ti libero
della responsabilità della mia vita. Ora mi assumo io questa responsabilità”. Poi benedici
questa persona.
Attenzione a quando dici: “quella persona mi fa arrabbiare”. Stai cedendo il tuo potere:
riprenditelo! E potrai affermare: “Permetto che quella persona mi faccia arrabbiare, ma posso
anche decidere di non permetterglielo più”.
4° CHAKRA - ANAHATA
Il quarto chakra si chiama Anahata, che significa “non colpito, fresco e pulito”: ed è
esattamente così che si presenta l’amore, una volta dimenticate le ferite e dissolti gli schemi
negativi che ci ancorano al passato.
Questo chakra, localizzato all’altezza del cuore, è collegato all’aspetto della relazione con le
persone che ci sono care: il partner, i genitori, i fratelli e le sorelle, i figli, gli amici.
Indica anche la nostra percezione dell’amore: ci sentiamo amati? Ci sentiamo in grado di dare
amore agli altri? Il chakra del cuore parla dell’amore senza condizioni (o almeno di qualcosa
che si avvicini a questo concetto ideale). Dunque non è il sentimento per il quale chiediamo
agli altri di cambiare, o con cui magari manipoliamo un partner o lo imprigioniamo con la scusa
della gelosia…
Questo amore incondizionato non è riservato al partner, ma può essere esteso a tutti, e anche
al mondo intorno a noi, agli animali, alle piante, e persino alle cose. E per essere sano deve
includere anche l’amore per noi stessi!
Il quarto chakra è collegato all’elemento Aria: pertanto, chi accusa difficoltà di respirazione,
secondo la visione psicosomatica sta manifestando una difficoltà nel dare o ricevere l’amore.
Inizia con la tua riflessione cosciente: come vedi la tua vita? Piena d’amore e scambi generosi?
Che importanza hanno per te i rapporti affettivi? Ti senti degna di ricevere e dare amore?
Le difficoltà più radicate in quest’area (come la sensazione di non meritare amore) possono
richiedere l’aiuto di una persona esperta. Tuttavia anche solo la decisone di dedicare più
attenzione alle relazioni, di superare la rassegnazione e la paura che ti portano a rinchiuderti,
possono aiutarti molto.
L’esercizio più semplice: l’abbraccio! Abbraccia più persone che puoi, ogni giorno, con calore.
Quando lo fai, immagina una sfera del colore dello smeraldo al centro del tuo petto, poi
immaginane una uguale al centro del petto di chi stai abbracciando. Ora senti l’amore che
provi per quella persona: visualizzalo come una luce verde che si espande dal tuo petto e crea
come un ponte con la sfera del petto di chi stai stringendo.
Respira “ascoltando” il tuo cuore, prestando attenzione alle sensazioni che ti arrivano da
quest’organo. Oppure prova a dargli voce: se potesse parlare, cosa ti direbbe? Segna le sue
“parole” su un quaderno, potresti avere intuizioni preziose.
5° CHAKRA - VISHUDDHA
Rifletti sulla tua capacità di comunicare. Ti esprimi in modo fluido, con la sensazione di riuscire
sempre a portar fuori quello che è dentro di te? Oppure ti senti bloccato, impaurito? E quali
sono i tuoi timori? Senti di avere il diritto di esprimere quello che sei? E sei davvero convinto
della sincerità dei tuoi contenuti? Porta la tua consapevolezza in quest’area.
Prova diversi modi e stili di comunicazione. Un gesto gentile, una carezza, cucinare la pietanza
preferita dei tuoi cari…Sono tutti momenti di comunicazione.
Prova a scrivere, dipingere, danzare. Non giudicare il risultato. Ricorda che sei tu solo a darti il
permesso di provare la gioia di poterti esprimere artisticamente.
Si comunica anche nel silenzio. Prova a regalarti qualche ora in cui non parli (ovviamente con
la TV spenta!). Nota come riesci a percepire i tuoi pensieri. Se fai l’esperimento con un’altra
persona, considera quali modi alternativi trovate per comunicare e osserva come la
trasmissione dei vostri pensieri e sentimenti al di là delle parole diventi più facile via via che il
tempo passa.
6° CHAKRA - AJNA
NOME IN SANSCRITO: AJNA
SIGNIFICATO: centro di controllo
SITUATO: al centro della fronte
FUNZIONE: sovrintende alla capacità di visione, all'intuizione, alla chiaroveggenza ed al sesto
senso
GHIANDOLE: pineale
ORIENTAMENTO DELL’ESSERE: Spirito
PLESSO NERVOSO: plesso carotideo
ORGANI E APPARATI: sistema endocrino, occhi, base del cranio e fronte
SENSO: percezioni extrasensoriali
DISFUNZIONI: problemi alla vista, mal di testa, incubi e sinusite
CARENZA: mancanza di sensibilità, scarsa capacità visiva, poca memoria, mancanza
d'immaginazione, difficoltà o incapacità di visualizzazione, negazione della realtà, incapacità di
vedere il futuro e di elaborare alternative ECCESSO: allucinazioni, illusioni, incubi ricorrenti,
difficoltà di concentrazione DIRITTI FONDAMENTALI: poter vedere
COLORE: indaco
ALIMENTO: sostanze psicotrope
ELEMENTO: luce
PIANETI: Giove, Nettuno
DEMONE: illusione
PIETRE: lapislazzuli, quarzo, zaffiro
STADIO EVOLUTIVO: periodo adolescenziale
METALLO: argento
BIJA MANTRA: AUM
VERBO CORRISPONDENTE: IO VEDO
Il 6° chakra si chiama Ajna, che significa “percepire” e “comandare”. E’ situato al centro della
fronte, più o meno in corrispondenza con il terzo occhio. E’ associato con la parte più profonda
dell’essere, ciò che realmente siamo, al di là di ciò che abbiamo imparato, al di là delle
maschere, al di là della parte superficiale della nostra personalità.
Questa parte più profonda (qualcuno la chiama Sé superiore) sa da dove viene e dove va, ha
ben chiaro di avere uno scopo e una missione nella vita.
Quando il sesto chakra è in equilibrio noi siamo a contatto con questa essenza e ci lasciamo
guidare dalla sua saggezza, seguendo la strada della nostra evoluzione nel modo più semplice
e diretto.
Se il chakra non è in equilibrio, tuttavia, perdiamo il contatto con questa parte: può accaderci
allora di vivere solo a un livello più superficiale e materiale, ignorando i nostri compiti
esistenziali e il senso ultimo della nostra realtà, o peggio ancora di tacitare con forza le
intuizioni sottili che ci provengono da questa parte.
Questo chakra rappresenta inoltre il rapporto che abbiamo con gli aspetti religiosi. Qualunque
sia il nostro credo, il chakra è in equilibrio se siamo in armonia con esso e viviamo le pratiche a
esso connesse nel modo giusto per noi.
Ma vi può essere tensione tra noi e ciò che abbiamo accettato come religione: magari ci
sentiamo forzati a fare qualcosa in cui non crediamo veramente, oppure, al contrario, non ci
concediamo una concentrazione religiosa di cui abbiamo, in profondità, veramente bisogno.
Rifletti sul tuo rapporto con la religione. Segui il culto che ti hanno insegnato quando eri
piccolo? E con quale convinzione? Forse preferiresti lasciar perdere, o forse invece vorresti
avere un rapporto più consapevole e attivo verso la tua religione? O ancora sei più attratto da
pratiche orientali, anche se magari non ti concedi la possibilità di approfondirle?
Questi temi ti confondono e per evitare imbarazzi tendi a non pensarci? Hai anche un’altra
strada: informati, leggi, parla con altre persone. Dalla confusione potrà sgorgare, dopo un po’,
qualcosa di molto vivo.
Spesso sui libri o sulle riviste trovi esercizi di visualizzazione. Non perdere l’occasione ed
esercitarti su quelli che ti sembrano interessanti: stimolerai la tua “vista” interiore, profonda e
saggia.
Prendi sul serio le tue percezioni: intuizioni, idee strane, “messaggi” che arrivano da chissà
dove. Ma non cadere nella superstizione! Come capire se si tratta di un richiamo della tua
saggezza interiore oppure della voce delle tue paure o di morbose fantasie? Ricorda che nel
primo caso questi messaggi non hanno mai un contenuto pauroso o distruttivo. Se quella che ti
arriva è un’indicazione di amore e di pace, che ti lascia dentro un senso profondo di dolcezza e
tranquillità, puoi seguirla in tutta sicurezza…
7° CHAKRA - SAHASRARA
NOME IN SANSCRITO: SAHASRARA
SIGNIFICATO: millefoglie
SITUATO: sulla sommità della testa con espressione verso l'alto
FUNZIONE: sovrintende alla comprensione, alla conoscenza ed alla volontà spirituale
GHIANDOLE: pituitaria
STATO INTERIORE: connessione
Il 7° chakra si chiama Chakra della Corona o Sahasrara, che significa Millefoglie: è infatti visto
dagli orientali come il loto dai mille petali, il fiore ultimo e bellissimo della coscienza illuminata.
Rappresenta la parte più intima, il vero nucleo di ciò che siamo: l’Anima. E’ la parte di noi che
è sempre stata e sempre sarà, l’essenza che trascende il corpo fisico.
E’ collegato alle parti della nostra coscienza che riguardano la percezione dell’unità e della
separazione. Nei momenti di maggiore illuminazione e comprensione, abbiamo l’intuizione di
una connessione profondissima tra noi e gli altri, come se fossimo tutti la stessa persona. E’
una sensazione ben diversa dalla separazione (a volta anche ostile) che sentiamo di solito.
Come il chakra della radice ci mostra la connessione con la mamma e con Madre Terra, così il
7° chakra parla del nostro rapporto con il padre, sia il padre biologico che quello spirituale.
Se la relazione con il nostro genitore biologico era positiva, ci siamo sentiti amati da lui e
abbiamo accettato la direzione di crescita che egli ci indicava. Se invece il rapporto è stato
disarmonico (magari perché lui era assente, o troppo autoritario) abbiamo probabilmente
chiuso il chakra della corona.
Il risultato è stato un senso di separazione, di solitudine, come se fossimo in un guscio e fosse
difficile sentire il contatto e l’amore delle persone che stanno fuori.
Il rapporto con il padre biologico diventa poi il modello della nostra relazione con l’autorità in
generale. Se è stato negativo diffidiamo delle persone a noi gerarchicamente superiori, non
credendo che esse possano lavorare per il nostro bene. Tale diffidenza può estendersi al
rapporto con Dio, se crediamo: lo vediamo come un giudice severo, piuttosto che come un
padre amorevole.
Invece quando il chakra è in equilibrio, abbiamo un ottimo rapporto con nostro padre, con
l’autorità, con il Padre Celeste e avvertiamo un profondo senso di connessione con tutte le cose
e le persone.
Per un 7° chakra equilibrato
Rifletti sul tuo rapporto con tuo padre e con l’autorità. Tuo padre non è più in vita? Tieni
presente che una riconciliazione con la sua figura e il suo ricordo può avvenire anche anni dopo
la sua scomparsa: sarà comunque importantissima per la tua evoluzione (e anche per la sua
pace, se credi in una vita dopo la morte).
Per lo sviluppo e l’equilibrio del settimo chakra, però, l’attività di elezione è la meditazione. Vi
sono infinite varietà di tecniche: si può meditare osservando un oggetto, il proprio respiro, i
propri pensieri, fissando il vuoto, visualizzando i colori, oppure ripetendo un mantra. Si può
meditare da fermi o in movimento, da soli o con un maestro: l’importante è calmare la mente,
liberandola dalla sua confusione abituale, in modo che possa accedere ad uno stato di
coscienza superiore.
Vivresti senza lavarti, senza pulire la tua casa, mangiando nei piatti sporchi? Ebbene, anche la
tua anima ha bisogno di questi momenti di pulizia. Anche se non vuoi meditare (perché non sei
abituato o ti spaventa) puoi concederti comunque dei momenti di rigenerazione, magari
osservando una scena della natura, o calmando i pensieri rabbiosi sino a stemperarli nella
calma, nella pace, nell’amore.
Siedi in una posizione comoda in cui la colonna vertebrale sia eretta. Le mani poggiate sulle
ginocchia, pollice ed indice uniti, le altre dita distese. Tenendo occhi chiusi volgi lo sguardo al
punto fra le sopracciglia e porta la tua attenzione sul respiro, senti l’aria che entra, fresca,
dalle narici, ed esce riscaldata. Mantieni l'attenzione sul respiro e rilassati il più possibile.
Poi dirigi l’attenzione al pavimento pelvico, 1° chakra, ed immagina che quel punto si trovi al
centro di una sfera di colore rosso, luminoso e brillante. Se hai l’impressione di avere difficoltà
a visualizzare il colore, rilassati, accetta la difficoltà, nota se al posto del rosso emerge un altro
colore e con calma riprova. Senti il corpo che si rilassa all’interno della sfera rossa.
Porta poi la tua attenzione all’altezza del 2° chakra, tre dita sotto l’ombelico. Immaginalo
avvolto da una sfera di luce arancione. Nota le eventuali difficoltà, eventuali altri colori che
turbino l’uniformità della luce (questa osservazione sarà ripetuta per ogni chakra) e rilassa la
parte. Senza sforzo, riporta ogni volta la tua attenzione all’idea di vedere la sfera di un
bell’arancione.
Procedi con il terzo chakra: il tuo plesso solare è avvolto da una sfera di luce gialla, brillante,
trasparente, luminosa. Goditi il colore, rilassa il corpo, lasciati andare.
Quarto chakra: il tuo cuore è al centro di una sfera di luce verde smeraldo. Sentila mentre ti
avvolge, rilassa il petto, e lasciati andare.
Quinto chakra: visualizza una sfera di luce azzurro brillante intorno alla tua gola. Goditi il
colore, rilassati e lasciati andare.
Sesto chakra: una sfera di luce indaco avvolge il punto tra le sopracciglia, sede del chakra.
Goditi il colore, rilassati e lasciati andare.
Settimo chakra: una sfera di luce viola è intorno al tuo chakra della corona. Goditi il colore,
rilassati, lasciati andare.
Concludi immaginando una doccia di luce bianca e brillante che purifica il tuo corpo, portando
via tensioni, blocchi, problemi. Fai ancora qualche respiro riprendendo con calma il contatto
con la realtà, e riapri gli occhi.
Pubblicato da Tiziana Febbi