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Cisco CCNA - Modulo 1 - Capitolo 8

Ethernet Switching
Di
Francesco Immè

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Overview della situazione
• Le Shared Ethernet lavorano bene sotto condizioni ideali; se il numero
di device che tenta di accedere alla rete è basso allora il numero di
collisioni rimane accettabile.
• Se aumentano le collisioni le performance possono abbassarsi
drasticamente.
• Il Bridging fu sviluppato per aiutare le performance qualora
aumentassero i problemi di collisioni.
• Lo Switching è l’evoluzione del Bridging.
• Le collisioni ed i broadcast sono eventi attesi nelle reti moderne, anche
se, qualora avvengano in numero superiore all’ottimo, le performance
continuano a risentirne.
• I concetti di domini di collisione e di broadcast si centrano sui modi in
cui le reti possano essere progettate per limitare gli effetti negativi di tali
eventi.

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Bridging di Layer 2

• Essendo l’Ethernet un mezzo condiviso solo un nodo alla volta può


trasmettere, per cui più nodi aggiunti implicano più domanda per la banda
disponibile, ergo più carico sul mezzo.
• Aumentando il numero di nodi su un segmento la probabilità di collisione
aumenta, per cui potrei avere più ritrasmissioni.

Possibile Soluzione:

Dividere i segmenti troppo larghi in parti e fare così domini di collisione isolati.
Per fare ciò un bridge tiene una tavola coi MAC addresses e le porte associate, in
modo da forwardare o scartare i frame in base a quanto riportato nelle tavole.

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Come lavora un bridge
Il bridge ha appena
iniziato a lavorare, per cui
la sua tavola è vuota.
Esso aspetta del traffico
sul segmento che controlla
e, appena lo detetta,
questo lo analizza.

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Come lavora un bridge (2)
L’host A sta pingando
l’host B. Visto che i dati
sono trasmessi sull’intero
segmento del dominio di
collisione sia il bridge che
l’host B processano il
pacchetto.

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Come lavora un bridge (3)
Il bridge aggiunge
l’indirizzo sorgente del
frame alla sua bridge
table. Dato che l’indirizzo
era nel campo source
address ed il frame è stato
ricevuto alla porta 1, il
frame deve essere
associato con la porta 1
nella tavola.
L’indirizzo di destinazione è controllato sulla bridge table, ma non è
presente e allora, anche se appartiene allo stesso collision domain, è
forwardato all’altro segmento. L’indirizzo dell’host B non è stato ancora
registrato dato che vengono registrati solo i source address dei frame.
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Come lavora un bridge (4)
L’host B processa la
richiesta di ping e
trasmette un ping reply
all’host A. I dati sono
trasmessi sull’intero
dominio di collisione.
Ambedue l’host A ed il
bridge ricevono il frame e
lo processano.

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Come lavora un bridge (5)
Il bridge aggiunge il
source address del frame
alla tavola e, visto che è
un indirizzo nuovo ricevuto
sulla porta 1, sarà
associato a tale porta.
Anche il destination
address è controllato sulla
tavola per vedere se è
riportato. Dato che
l’indirizzo in questione è
associato alla stessa porta da cui arriva il frame non è forwardato.

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Come lavora un bridge (6)
L’host A adesso cercherà di
pingare l’host C. Visto che i
dati sono trasmessi
sull’intero dominio di
collisione sia il bridge che
l’host B processeranno il
frame. Quest’ultimo lo
scarterà poiché non
destinato a lui. Il bridge
aggiunge il source address
alla tavola ma, essendoci già, lo rinnova solamente. Dato che il
destination address non è nella tavola, il frame è forwardato nell’altro
segmento.
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Come funziona un bridge (7)
L’host C processa la
richiesta di ping e decide di
trasmettere (ancora no in
questa slide) una ping reply
all’host A, cosa che viene
fatta tramite trasmissione
sull’intero dominio di
collisione. Si noti che il
frame prima forwardato
viene ricevuto anche da D,
che però lo riconosce come
non suo e lo scarta.

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Come funziona un bridge (8)
L’host C allora risponde ad
A. Il suo frame è mandato
su tutto il dominio di
collisione, per cui è
processato dal bridge e
dall’host D, che lo scarta.
La tavola viene aggiornata
con il source address
proveniente dalla porta 2 (si
vedrà nella prossima slide).
L’indirizzo di destinazione del frame è controllato sulla tavola ed è
presente, ma associato alla porta 1. Ecco dunque che esso verrà
forwardato sull’altro segmento.

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Come funziona un bridge (9)
Qui è solo riportata la
modifica della tavola del
bridge di cui indicato alla
slide precedente.

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Come lavora un bridge (10)
Quando l’host D
trasmetterà dei dati il suo
MAC address sarà
registrato nella bridge table.
Quanto appena descritto è
come il bridge controlla il
traffico tra domini di
collisione. Tutti questi sono
gli step che un bridge usa
per forwardare o scartare i
frame ricevuti su una
qualsiasi sua porta.

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Switching di layer 2
•Un bridge generalmente ha
solo 2 porte
•Un bridge divide i domini di
collisione in 2 parti
•Un bridge decide in base
agli indirizzi di Layer 2
•Un bridge non ha effetto per
i domini logici o di broadcast
•Uno switch è un bridge multi
porte e veloce
•Ogni sua porta crea il
proprio dominio di collisione
•Uno switch costruisce e
Mantiene una Content-Addressable Memory (CAM) table, che mantiene le
informazioni MAC necessarie ed utili per ogni porta.

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Sugli switch
• Se solo un nodo è connesso alla porta dello switch allora il dominio di collisione
sul mezzo condiviso ha 2 nodi (porta dello switch ed host): questi piccoli
segmenti si dicono microsegmenti.
• La maggior parte degli switch (come delle NIC) supportano il full-duplex (se ho
cavi twisted pair un paio è usato per trasmettere, uno per ricevere; si può far
passare il segnale su entrambi simultaneamente, cosa che teoricamente
raddoppia la banda).
• La CAM funziona in modo che immettendo i dati tornerà l’indirizzo associato;
usarla vuol dire per lo switch trovare le porte associate ad indirizzi MAC senza
usare algoritmi di ricerca.
• L’uso di tecnologie come l’ASIC (application-specific integrated circuit, porte
logiche non dedicate programmabili per fare funzioni a velocità logica) ha
permesso la drastica riduzione dei delay dovuti all’uso di processamenti
software ed ha permesso agli switch di tenere il ritmo con le richieste di dati di
molti microsegmenti con alti bit rate.

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Chiarimenti sul concetto di
Latency
La latenza è il ritardo tra il momento in cui il frame inizia a lasciare
la sorgente ed il momento in cui la prima parte di esso
raggiunge la sua destinazione. Una ampia varietà di condizioni
può causare ritardi al frame che viaggia tra sorgente e
destinazione:
• Media delay – causati dalla velocità finita con cui il segnale può
viaggiare attraverso il mezzo fisico
• Circuit delay – causati dai componenti elettronici che
processano il segnale lungo il percorso
• Software delay – causati dalle decisioni che il software deve
prendere nell’implementare switching e protocolli
• Ritardi causati dal contenuto del frame e da dove le decisioni
per il forwarding possono essere prese.

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Modalità di Switching
Come il frame sia switchato alla porta di destinazione è un trade off tra
latency ed affidabilità.
• Cut-through – lo switch può iniziare a trasferire il frame non appena
l’indirizzo di destinazione MAC è stato letto. Tale modalità porta alla
minore latency nello switch (in modalità sincrona, stesso bit rate).
• Store-and-forward – lo switch riceve l’intero frame prima di girarlo alla
porta di destinazione. Il software dello switch ha così l’opportunità di
verificare l’FCS per far si che arrivi a destinazione un frame affidabile;
se non lo fosse lo scarterebbe lo switch e non l’host, a cui non
arriverebbe (da usare sempre quando non c’è sincronizzazione) .
• Fragment-free – si leggono i primi 64 bytes, tra i quali vi è il frame
header, e lo switching inizia prima che siano letti i campi dati e
checksum. Questa modalità verifica la affidabilità dell’indirizzamento e
delle informazioni del protocollo LLC per assicurarsi che sarà corretto il
maneggiamento dei dati da parte della destinazione.

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Lo spanning-tree
Se gli switch multipli sono arrangiati come un albero è improbabile che si
abbiano degli switching loops; comunque le reti sono spesso progettate
con path ridondanti per dare una tolleranza ai problemi e per
l’affidabilità. I percorsi ridondanti potrebbero avere degli effetti
indesiderabili, tra cui anche gli switching loops, che si possono avere
per incidente o per errata progettazione. Tali loops possono portare a
tempeste di broadcast che possono sopraffare la rete.
Per prevenire tali loop gli switch sono provvisti con protocolli standard
definiti STP (Spanning-Tree Protocol).
Ogni switch nella rete manda messaggi speciali detti BPDUs (Bridge
Protocol Data Units) su tutte le sue porte affinché tutti gli altri switch
sappiano della sua esistenza e per eleggere un root bridge per la rete.
L’uso di tale algoritmo serve per risolvere e chiudere eventuali redundant
path.

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Ancora lo spanning tree

Ogni porta su uno switch che usa il Il risultato della


protocolo Spanning-Tree può risoluzione e della
trovarsi in uno di questi stati: l’eliminazione dei loop
• Blocking usando l’STP è creare
• Listening un albero logico
gerarchico che non
• Learning abbia loop. Comunque
• Forwarding Le porte possono cambiari i loro stati path alternativi sono
solo così:
• Disabled sempre disponibili se
•Dall’inizializzazione al blocking
richiesti.
•Dal blocking al listenign o al disabled
•Dal listening al learning o al disabled
•Dal learning al forwarding o al
disabled
•Dal forwarding al disabled
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Shared Media Environment
•Shared media environment –
accade quando più host hanno
accesso allo stesso mezzo
•Extendend shared media
environment – come sopra, con
la differenza che la lunghezza
dei cavi è estesa grazie a
device di rete (repeater)
•Point-to-point network
environment – Molto usato nelle
connessioni di rete dialup.
Le collisioni si hanno solo in
shared environment. Esistono delle regole che determinano chi possa accedere al
mezzo, ma spesso le regole non ce la fanno a gestire il traffico e si hanno comunque
le collisioni.
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Broadcast di Layer 2
Per comunicare con tutti i domini di
collisione i protocolli usano i
broadcast.
Quando un nodo ha bisogno di
comunicare con tutti gli host della rete
manda un frame di broadcast con
MAC address di destinazione
0xFFFFFFFFFFFF. Questo è un
indirizzo a cui ogni NIC deve
rispondere. L’accumulazione del
traffico broadcast e multicast da parte
di ogni device nella rete si indica come
broadcast radiation; in alcuni casi, la
circolazione del broadcast radiation
può saturare la banda, cosa che non
permette altre connessioni e può far
cadere quelle esistenti (la tempesta di
broadcast).
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Ancora sul broadcast di Layer 2

• Le workstation mandano in broadcast un ARP (Address Resolution


Protocol) request ogni volta che loro necessitano di localizzare un
indirizzo MAC che non è nella ARP table.
• Le workstation IP tengono in cache da 10 a 100 indirizzi nella loro
tavola ARP per almeno 2 ore. Il tipico ARP rate di una workstation
dovrebbe essere di circa 50 indirizzi ogni due ore.
• Multicasting è un modo efficiente per mandare flussi di dati multimediali
a molti utenti su un shared-media, cosa che affligge tutti gli utenti su
una rete piatta con congestioni (genera pacchetti anche ben grandi).

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Segmentazione dei domini di
broadcast
• Un dominio di broadcast è un insieme di collision domain connessi da
device di Layer 2
• Fare più domini di collisione da l’opportunità a più host di accedere al
mezzo
• I broadcast devono essere controllati da device del Layer 3 perché gli
elementi dei Layer più bassi non hanno modo di controllarli
• La dimensione del dominio di broadcast si può identificare guardando i
domini di collisione che processano il frame di broadcast
• I routers lavorano a tutti e tre i primi Layer della pila OSI (hanno
connessione fisica e trasmettono sul mezzo, compiono incapsulazione
su tutte le interfacce).
• Nel Layer 3 le decisioni si prendono sugli indirizzi di livello 3, per cui si
decide solo dopo aver già processato i dati di Layer 2. Per essere
forwardato un pacchetto deve avere un IP address al di fuori della LAN
ed il router deve avere una destinazione di riferimento.
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Il flusso di dati: come
identificarlo
Il flusso dei dati si focalizza su
come i frame dei dati si
propagano nella rete, per cui si
riferisce ai movimenti di dati
attraverso i device di Layer 1,2
e 3 e di come i dati devono
essere incapsulati per fare il
“viaggio”. Da ricordare:
• un device di Layer 1 forwarda
sempre
• un device di Layer 2 vuole
forwardare a meno che non sia
bloccato da qualcosa
• un device di Layer 3 non
forwarda a meno che non
debba
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Piccola chiarificazione sulla
parola segmento
• Generica sezione della rete delimitata da bridge, router o switch
• Nelle LAN con topologia a bus, il segmento è il mezzo fisico spesso
collegato con altri segmenti tramite repeater
• Nelle specificazioni TCP è l’unità di informazione dello strato di
trasporto
Per usare dunque in maniera appropriata il termine segmento è sempre
bene specificare prima con chiarezza quale sia l’ambito di discussione.

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