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La Manovra Finanziaria-Bis

Questa opposizione ha dimostrato grande amore per l'Italia e per gli italiani e ha messo da parte le proprie legittime rivendicazioni, perch si preoccupata del futuro del nostro Paese. P.F. Casini ( 14 settembre 2011)

UNA MANOVRA CON + TASSE SERVIZI ZERO SVILUPPO


Il Governo ci ha nascosto la verit sui conti pubblici. I conti del Paese non erano sotto controllo, e usciremo dalla crisi solo con grandi sacrifici.

I NUMERI DELLE DUE MANOVRE


Nessuna correzione dei conti pubblici per il 2011 e neanche per il 2012; quello che abbiamo fatto sufficiente.Tremonti 14 giugno 2011 2011
Manovra di luglio (DL 98/2011) Manovra di Ferragosto (DL 138/2011) Riduzione complessiva indebitamento 2.108,3

2012
5.577,5

2013
24.405,7

2014
47.972,6

731,5

22.697,8

29.859,3

11.822

2.839.8 28.275,3

54.265

59.794,6

I TAGLI DI SPESA
( DIMENTICANDO QUELLI DEI COSTI DELLA POLITICA)

Riduzione della spesa dei ministeri


QUANTO VALE 6000 milioni nel 2012 2500 milioni nel 2013

Tfr differito fino a 2 anni per gli impiegati pubblici


QUANTO VALE 330 milioni nel 2012 1065 milioni nel 2013 723 milioni nel 2014

TFR posticipato di: 6 mesi per il raggiungimento dei limiti di et o di servizio 24 mesi a seguito di pensionamento anticipato.

Via libera alla spending review


Presentazione al Parlamento, entro il 30 novembre 2011, di un programma per la riorganizzazione della spesa pubblica. Attraverso la sistematica comparazione di costi e risultati a livello nazionale ed europeo, si dovranno individuare le criticit nella produzione e nell'erogazione dei servizi pubblici, implementando le possibili strategie di miglioramento dei risultati che si possono ottenere con le risorse stanziate. A partire dal 2012, avvio di un ciclo di "spending review", mirata alla definizione dei costi standard dei programmi di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato. Tra gli obiettivi l'accorpamento degli Enti di previdenza (si va verso una super Inps). Una misura condivisa che speriamo non diventi un nuovo spot del Governo.

Misure per gli Enti Locali

Nuovi tagli agli EE.LL = Requiem per il federalismo


I tagli agli enti locali ammontano a 9,2 miliardi decretando la morte del Federalismo Fiscale perch non ci sono pi le risorse per realizzarlo. E comporteranno un peggioramento della qualit della spesa e dei servizi per i cittadini che pagheranno pi tasse e riceveranno in cambio servizi di scarsa qualit. Per esempio, solo per il trasporto pubblico locale i tagli ammontano al 75%.

Aumento delladdizionale IRPEF


Nella Manovra Finanziaria bis, inoltre, concesso alle Regioni di anticipare al 2012 (anzich al 2013), con propria legge, la possibilit di aumentare laliquota delladdizionale regionale allIRPEF. Tale previsione, che sar di certo attuata dalle Regioni a causa dei minori trasferimenti, comporter un onere particolarmente consistente per le famiglie gi nel 2012 rispetto alle previsioni originarie dettate dai tempi del federalismo. Nelle Regioni che potranno aumentare le addizionali IRPEF una famiglia con 28 mila euro di reddito complessivo, ad esempio, dovr corrispondere unaddizionale IRPEF di circa 392 euro; una famiglia con reddito complessivo pari a 110 mila euro dovr corrispondere circa 1.100 euro di addizionale regionale IRPEF nel 2012.

Impa%osugliEn/Localideitaglidelleul/meManovreFinanziarie
(da%inmiliardidieuro)

Provvedimento

TagliComplessivi

2011

2012

2013

2014

ManovraLuglio(DL98/2011) 6,8 Manovrabisagosto(DL138/2011) 9,2

2,4 4,4 6,0 3,2

Tagliaitrasferimen/pergliEn/Locali
(da%inmilionidieuro)

REGIONIORDINARIE
Vecchitagliaitrasferimen% TaglidellaManovrabis138/2011 TOTALE

2012
4.500,0 1.600,0 6.100,0

2013
800,0 800,0 1.600,0

2014
1.600,0 1.600,0

REGIONISPECIALI
Vecchitagliaitrasferimen% TaglidellaManovrabis138/2011 TOTALE

2012
1.000,0 2.000,0 3.000,0

2013
1.000,0 1.000,0 2.000,0

2014
2.000,0 2.000,0

PROVINCE
Vecchitagliaitrasferimen% TaglidellaManovrabis138/2011 TOTALE

2012
500,0 700,0 1.200,0

2013
400,0 400,0 800,0

2014
800,0 800,0

COMUNI
Vecchitagliaitrasferimen% TaglidellaManovrabis138/2011 TOTALE

2012
2.500,0 1.700,0 4.200,0

2013
1.000,0 1.000,0 2.000,0

2014
2.000,0 2.000,0

Disposizioni per le Unioni di Comuni Obbligo, per i comuni con popolazione fino ai 1000 abitanti, di esercitare in forma associata tutte le funzioni amministrative, e tutti i servizi pubblici loro spettanti, mediante un'unione di comuni.Le unioni di comuni, che devono essere almeno pari a 5 mila abitanti, sono soggette al patto di stabilit interno per gli enti locali prevista per i comuni aventi corrispondente popolazione Organi di governo del comune con popolazione fino a 1000 abitanti, parti della stessa unione, sono il sindaco e il consiglio comunale; le giunte in carica decadono di diritto. Gli organi dell'unione di comuni sono il consiglio, il presidente e la giunta. Il consiglio composto da tutti i sindaci dei comuni che sono membri dell'unione e da due consiglieri comunali per ciascuno di essi (uno dei due deve essere di opposizione).Ridotta la composizione dei consigli comunali.

Disposizioni per le Province La versione originaria della Manovra dAgosto prevede la soppressione delle province al di sotto dei 300 mila abitanti. Nella discussione della Manovra al Senato tale disposizione stata soppressa. Si optato per destinare labolizione di tutte le province ad un prossimo disegno di legge costituzionale. Il Disegno di Legge costituzionale il pi improbabile e labile tra gli strumenti normativi, in quanto deve essere presentato, calendarizzato, discusso ed infine votato dai due rami del Parlamento a maggioranza qualificata. Dunque non dato sapere quando e se le province saranno effettivamente abolite. Nel frattempo la Manovra ha introdotto una norma che obbliga al dimezzamento dei consigli provinciali. Inoltre tutte le cariche elettive saranno incompatibili con la carica di parlamentare. LUDC per la abolizione completa di tutte le Province.

LE MAGGIORI ENTRATE

Maggiorazione dell'Iva di un punto percentuale


QUANTO VALE 4.236 milioni nel 2012 4.236 milioni nel 2013 4.236 milioni nel 2014

L'aliquota ordinaria dell'Imposta sul valore aggiunto viene aumentata di un punto e passa dal 20 al 21% L'IVA colpisce di pi chi ha una capacit di spesa minore rispetto agli altri e comporter per le famiglie italiane un incremento medio della spesa pari a 140 euro annui. Se non compensata da misure volte a sostenere il costo del lavoro per le imprese ed il potere di acquisto delle famiglie, laumento dellIVA potrebbe avere effetti recessivi.
Il pericolo inflazione senza un adeguato controllo causer un aumento dei prezzi che rischia di impoverire ulteriormente le famiglie italiane

Riduzione delle agevolazioni fiscali


QUANTO VALE 4.000 milioni nel 2012 16.000 milioni nel 2013

Se entro il 30 settembre 2012 il Governo non eserciter la delega per la riforma fiscale e assistenziale, potr procedere al taglio delle agevolazioni fiscali. Insieme alla delega sulla riforma assistenziale la misura che desta maggiori preoccupazioni. In ballo ci sono agevolazioni fiscali che investono direttamente le famiglie italiane , soprattutto quelle con figli, il cui taglio si ripercuoterebbe drammaticamente sui bilanci familiari gi messi alla prova dai presenti e futuri maggiori costi dei servizi forniti dagli enti locali. LUDC preoccupata che i tagli penalizzeranno ulteriormente le famiglie a basso reddito e con figli.

Armonizzazione delle rendite finanziarie


QUANTO VALE 1.421 milioni nel 2012 1.534 milioni nel 2013 1.915 milioni nel 2014

A decorrere dal 1 gennaio 2012 si unificheranno le attuali aliquote del 12,50% e del 27%, previste sui redditi di capitale e sui redditi diversi, a un livello intermedio fissato al 20 per cento. Restano esclusi dall'ambito di applicazione della riforma i titoli di Stato ed equiparati, nonch i piani di risparmio a lungo termine e le forme di previdenza complementare. LUdC ha proposto lapplicazione di un contributo ordinario per i patrimoni superiori ai 10 milioni di euro nella misura dello 0,5% ritenendola una formula reale di solidariet tra fasce di reddito.

Contributo di solidariet sopra i 300mila euro


QUANTO VALE 53 milioni nel 2012 144.2 milioni nel 2013 144.2 milioni nel 2014

Viene introdotto un contributo di solidariet a carico di tutti i contribuenti il cui reddito complessivo ai fini Irpef sia superiore a 300mila euro lordi annui. Il contributo, che opera dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, pari al 3% della quota eccedente i 300mila euro. Un contributo di solidariet arriva anche dalla riduzione delle retribuzioni o indennit di carica dei parlamentari superiori a 90mila euro lordi annui in misura del 10% per la parte eccedente i 90mila euro e fino a 150mila euro, che sale al 20% per la parte eccedente 150mila euro. Tale riduzione, poi, raddoppiata per i parlamentari che svolgono qualsiasi attivit lavorativa per la quale percepiscano un reddito pari o superiore al 15% dell'indennit parlamentare. Nell'originaria formulazione della norma la sforbiciata era del 50 %. Poi la maggioranza si concessa uno sconto

Studi di settore
QUANTO VALE 330 milioni nel 2012 231 milioni nel 2013 231 milioni nel 2014

Resi pi restrittivi i presupposti affinch il contribuente congruo alle risultanze degli studi di settore, anche a seguito di adeguamento, non sia sottoposto all'accertamento da parte dell'amministrazione finanziaria nei confronti di soggetti passivi. Le disposizioni intervengono anche sulla pubblicazione delle integrazioni agli studi di settore, rese possibili anche per aggiornare o istituire gli indicatori da cui desumere gli indicatori di coerenza. La stretta sugli studi di settore comporter un incasso per lo Stato di 823,5 milioni di euro (previsti 31, 5 milioni gi per l'anno in corso).

Nuove regole fiscali per le cooperative


QUANTO VALE 46,2 milioni nel 2012 61,7 milioni nel 2013 61,7 milioni nel 2014

Anticipando la riforma del sistema fiscale, viene disposta la riduzione del 10% dei benefici fiscali a loro vantaggio relativamente alle somme destinate a riserve indivisibili. In particolare nella formazione della base imponibile previsto un aumento del peso degli utili annuali destinati alla riserva minima obbligatoria. Si tratta di una scelta non condivisa, di carattere ideologico e comunque sbagliata che colpisce chi produce lavoro . Una misura contro la crescita ed il merito

Robin Hood Tax per societ energetiche


QUANTO VALE 1,8 milioni nel 2012

La norma aumenta l'addizionale Ires (portandola dal 6,5% al 10,5%) per le imprese operanti nel settore petrolifero e in quello dell'energia elettrica (cosiddetta "Robin Hood Tax") estendendo la platea delle imprese soggette all'imposta e includendovi quelle operanti nel campo delle energie rinnovabili e delle infrastrutture energetiche. Il gettito andr a coprire parte dei tagli agli Enti locali

LOTTA ALLEVASIONE FISCALE


QUANTO VALE ? 3,5 miliardi circa nel triennio

Sono state introdotte le seguenti misure: - carcere per i maxi-evasori (per evasioni sopra i 3 milioni di euro) - inasprimento dell IRES per le societ di comodo (aliquota del 38%) - equiparazione alle societ di comodo per le imprese in perdita da 3 anni - introduzione delle liste di contribuenti da sottoporre a controllo fiscale - attribuzione ai comuni del 100% del gettito riscosso con laccertamento fiscale - riduzione da 5 mila a 2.500 euro della soglia massima consentita per il contante - aumento dei controlli e delle sanzioni per il recupero delle somme non riscosse con il condono fiscale del 2002 - introduzione dellimposta di bollo del 2% sui trasferimenti di denaro allestero. LUDC sostiene che gli introiti previsti dalla lotta allevasione non si possono valutare con certezza e sono sovra-stimate.

ALTRE MISURE

Contratti di prossimit Per sostenere la contrattazione collettiva di prossimit si prevede che i contratti collettivi di lavoro aziendali o territoriali, sottoscritti dalle associazioni dei lavoratori comparativamente pi rappresentative sul piano nazionale o territoriale, ovvero dalle rappresentanze sindacali operanti in azienda in base alla legge e agli accordi confederali vigenti (compreso quello del 28 giugno 2011), possano realizzare specifiche intese, con efficacia nei confronti di tutti i lavoratori interessati. Queste specifiche intese possono riguardare la regolazione delle principali materie inerenti l'organizzazione del lavoro e della produzione. La misura introdotta stata oggetto di un duro scontro anche allinterno degli stessi sindacati. La nostra proposta ricalcava in linea di massima quella del Governo ma introduceva il concetto di flexsecurity, in base al quale datore di lavoro e Stato si impegnavano a rendere meno onerosa luscita dal lavoro del dipendente.

Contributo di solidariet per dipendenti pubblici Confermata l'applicabilit del contributo di solidariet sugli emolumenti dei dipendenti pubblici previsto dall'articolo 2, comma 9 del Dl 78/2010 e sui trattamenti pensionistici dall'articolo 18, comma 22-bis, del Dl 98/2011. In pratica per importi superiori a 90mila euro annui lordi, riduzione del 5% per la parte eccedente i 90mila euro e fino ai 150mila euro; per importi superiori a 150mila euro lordi riduzione del 10% della parte eccedente i 150mila euro. Le riduzioni, in vigore dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013, non operano ai fini previdenziali

Pensioni delle donne: adeguamento dal 2014 Modificata la disciplina sul progressivo elevamento del requisito anagrafico delle lavoratrici del settore privato per la pensione di vecchiaia e per il trattamento pensionistico liquidato esclusivamente con il sistema contributivo, prevedendo che l'innalzamento progressivo inizi dal 2014, (anzich dal 2020), con l'entrata a regime della disciplina il 1 gennaio 2026 (anzich il 1 gennaio 2032). Con responsabilit avevamo proposto e chiesto pi coraggio sulle pensioni nell'ambito per di un grande patto generazionale. Fermo restando i requisiti dei 65 anni di vecchiaia e dei 40 anni di anzianit, avevamo chiesto di tagliare il sistema delle quote che permette oggi ancora a 170 mila italiani all'anno di andare in pensione a 58 anni. Non possiamo pi permettercelo, noi dobbiamo destinare queste risorse, nell'ambito di un grande patto generazionale, ai nostri figli, a farli entrare nel mondo del lavoro in maniera pi facile ed assisterli Non vogliamo lasciare ai propri figli un mondo peggiore di quello che abbiamo ereditato dai nostri genitori.

Riordino dei tribunali La delega al governo prevede il riordino degli uffici giudiziari, tenendo conto di alcuni criteri base tra cui il numero di abitanti, l'estensione e i carichi di lavoro. La riduzione degli uffici potrebbe portare risparmi per 60 milioni di euro. Pur condividendo la disposizione avevamo preferito e proposto una riorganizzazione che partisse immediatamente senza attendere i tempi della delega per liberare risorse per il comparto giustizia ed eliminare inefficienze ed ottimizzare le qualit professionali esistenti.

Liberalizzazioni professioni e commercio


Vengono individuati alcuni principi ai quali dovr ispirarsi il legislatore nella riforma degli ordinamenti professionali (libero accesso alla professione, formazione continua, tirocinio, assicurazione, tariffe e pubblicit, procedimento disciplinare). Liberalizzazione anche per l'accesso alle attivit economiche con l'esclusione di farmacie e taxi Siamo ancora lontanissimi da una vera liberalizzazione che non potr vedere luce finch le spinte corporativistiche peseranno ancora sulle scelte del Governo.

Processo civile, calendario delle udienze


Novellate le disposizioni di attuazione del codice di procedura civile. Viene ora previsto che il giudice debba programmare le udienze del processo attraverso un calendario dettagliato la cui violazione potr essere valutata ai fini disciplinari.

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