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STORIE DA RIDERE

PIEMME

Geronimo S lton

———————————

GROSSO GUAIO
MATO GROSSO,
Geronimo S lton

—E—z e enn—_

GROSSO GUAIO
IN MATO GROSSO
Ledicato a fol Ata, Tiago e a turi pit altri eee posi amici
del Porse più ginsertruroso del mondo: I Beagle!

Tes di Gorogima Stlica.

Coondimamento tes di Isabella Salmolrago,


Caondinamenro editoriale di Patrizia Puricolli.
Ecrirog di Maria Ballaroiel.

Coardimaniento ar s co di Robema Bianchi.


Assistenza ar s ca di Luro Mar me .

Coner ima di Giuseppe Ferrario fatumzgaoi, Giulio Zafforoni fonfore)


IMusirazioni Interne di Giuseppe Ferrario fdisogma,
Giulia Zaffaroni (colore.

Caritute: Archivo Piemme.

Grafica di Chiara Ccbrato.

Da un'idea di Elisabelia Dami,

vaa.geronimos on.còm

I Edizione 2011

E 2011 + EDIZIONI PIEMME S.p.A,


20145 Milano (MI)
Via Tiziano, 52 - info@odizpicmmmc.t

Inserna onal righe 4 Anavrica SpA.


Via Leopardi, 8 - 20123 Milan - Italy
www illantyca com - contaci: fore grnriphistarlantyca.it

Sriltoa è Il moere di per ferroso formaggio prodoito in ingrilterra dalla


fire del 17° secolo, N nome Silion è im uaecio registenio, S le è if
formaggio preferito do Geronimo S li Pre soggiorni Informazioni sul
foemeggio Snloa visore È a o vwveari onchéese doni

È avsolitamento vieta la riproduzione torile o parziale di questo


libro, così come l'inserimento in circui informa . la rasmiazione
so o qualsiasi forma e con qualunque mezzo ele ronico, masocanion,
pliroverso fotocopia, registrazione ov aliri metodi, serra il permesso

scri o dei litcdari del coprrighi.

Stoppa: Mondadori Priming S.p.A. - Ssabilbruento di Venboa

Questa Hbro è stuo sinmpaio


sul cart cer ficato FSC

IO SONO
GERONIMOOOOOO...

Cari amici roditori, il mio nome è S ltooon!


Geronimoooocoo... S ltboo0ov00000n!!!
Ehm, scusate se mi presento così, al volo. Di
salito sono un roditore salmo e TRANQUILLO,
faccio un lavoro calmo e tranquillo, in un
lo sono da GERONIMOOOOOO...

ufficio calmo e tranquillo di Topazia, la capi-


tale dell’Isola dei Topi. Perciò, mi chiederete,

che casa sto facendo qui, AGGRAPPATO a


un'auto FISSE TARA che va a tu a
velocità su una strada sterrata nel bel mezzo
della FORESTA brasiliana?

A dire il vero, anch'io mi sto chiedendo per-


ché mi trovo qui, in mezzo a una ANATURA
selvaggia, in un posto pieno di animali
PÉRTEGLOSISSTMY. Squiiiit!

L'unica cosa che posso dirvi è che si tra a di

lo sono EI GERONIMOOGOOO...

un'avventura, di una fs R°za mn di € av-


ventura, anzi di un'avventura come non ne
ho mai vissute prima. Come sempre, tu o è
iniziato una ERA] qualsiasi, una sera
normalissima, me ne ricordo perfe amente...
=

SALUTI
DAL MATO GROSSO!

Era una TRANQUILLA domenica sera di


febbraio e mi ero spaparanzato sulla mia
POLTRONA preferita, vicino al camino, con
una tazza di cioccolata FUMANTE. Per stare
più caldo, avevo indossato sopra ai ves la
nuova casacca da camera di seta GIALLI A
che mi aveva regalato zia Lippa.

Stavo ascoltando un concerto di musica classi-


ca e intanto mi ero messo a controllare la po-
sta ele ronica sul [C [o f[M{[P {uff le RI.
Guarda guarda, avevo appena ricevuto un

nuovo [MIE]SISIAIGIGIIVOI...

Quando lo aprii, vidi l'immagine di una


SALUTI DAL _- MATO Grosso!

FORESTA tropicale, con un serpente, un


alligatore e un piranha dall'aria tu 'altro che
amichevole... CHE FIFA FELINA!

So o c’era anche un messaggio, che diceva:

Salu dal Mato Grosso. Sei pronto Scamorzolo? Vengo


a prender tra poco, prepara lo zaino! A proposito,
hai già fa o testamento? Forse sarebbe meglio...
potres schia are! Pericolosamente tuo,

lena

SALUTI DAL = MATO Grosso!

Liri sulla poltrona e mi andò


di traverso la cioccolata. MACCHIAI la mia
nuova casacca di seta è, come se non bastasse,
mi LADDERO dal muso gli occhiali. Squiiiit!
Proprio allora iniziò a trillare il campanello
della porta, mentre qualcuno strillava: — Gero-
nimoooo000! Sei pronto?

Annaspando nella SE Hi! A. più totale (sen-


za occhiali non dis nguo una provola da un
cacio), brancolai verso la porta, ma inciampai

nel tappeto e... con un triplo SALTO MORTALE

finii con la testa nella boccia di Annibale, il


mio pescCioliko rossa!
ECCO COME FINI i
NELLA BOCCIA DI ANNIBALE!

splash!

L'asse il Sobbalzai sulla poltrona e mi! |


Pu andò di traverso la cioccolata... ps E ’

totale brancolai verso la porta...

ia
L4]

da ’j
| casacca di seta... #

Gg pe enon begse -. con un triplo salto mortale


mi caddero dal muso finii con la testa nella
gli occhiali. Squilit! | boccia di Annibale,

| È n] - a i
| Vl ALA il mio pesciolino rosso!
' RE” '

crack!
HAI CAPITO
SCAMORZOLOOO?

Vidi CONF«fAMENtE che la porta si spalan-


cava è qualcuno si precipitava verso di me,

urlando: — SCAMORZOL 000. HAI


CAPITO000???

lo avrei voluto dire “Capito che cosa?” invece


dissi solo: - BLOB!

Qualcuno afferrò la boccia e io udii una voce


che diceva: — Ma sei proprio un babbeo,
SCAMORZOLO00!

Finalmente la boccia si staccò dalla mia testa,


io sputai un sorso d’A< fn, cercai i miei
occhiali di scorta e controllai subito che Anni-
bale stesse bene.

SCAMORZOLOOO?

Solo quando vidi che il mio pesciel iO aveva


ripreso a nuotare tranquillo, mi girai, per sco-
prire chi aveva combinato quel pas ccio...
Davan a me c’era un topo NAS SICCECI
come un armadio, MUSGC@LG@SO come un
culturista, S@FRRIDE NTE come un roditore a
cui hanno appena raccontato una barzelle a.
Portava occhiali a specchio, ma lo riconobbi
subito: era EMA! Non lo conoscete?

Vi spiego subito chi è: il topo più avventuroso


dell’Isola dei Topi
(c'è persino una
pagina dedicata
a lui su
L'Enci-
clopedia
dell’Avven-
tura}!
= [) i è
- WU | NOME IN CODICE: lena
NICKNAME: lena |
TATUAGGI: ha un pitone sul braccio destro, un dragone su
CIBO PREFERITO: pizzaaall!
‘CIÒ CHE AMA DI PIÙ: la natural
‘CIÒ INI CUI CREDE:

ptersi realizzare!
IL SUOISOGNO: ‘nel mondo!
HA PAURA DI: n
LA SUA CARATTE AN aa
lenaccia selvaggia, ma è
Ione! Ediè ; innam

altri sport estremi come la corsa Zavorra-


ta (43 in salta c 1) zavorra da 10 |
a, = o 3 i

HAI CAPITO “a il) SCAMORZOLOOO?

lena mi fece un sorriso «nai lianl' e mi chie-


se: — Allora, Scamorzolo, sei pronto?

lo BALBETTAI: — Ma... ma... ma... pronto per


che cosa?

Lui scosse la testa: — Sei proprio \NNDNETRO,


Scamorzolo. Ma capirai tu o più A VARTI.
Ora basta chiacchiere, devo darmi da fare!
Rapidissimo afferrò il MIO computer, lo
accese, apri il programma di posta ele ronica,
digitò la MIA password (che nessuno dovreb-
he sapere) e... entrò nella MIA casella e-mail!
Mi indicò il messaggio con il serpente, il pi-
ranha e l’alligatore. squi endo: — Hai visto
che MERAVIGLIA? S pronto?

lo balbe ai stupito: — P-prima di tu o non


capisco per cosa dovrei essere pronto, e poi...

come hai fa o ad accedere alla mia POSTA


ELETTRONICA?

19
SCAMORZOLOOO?

Lui ridacchiò so o i baffi; — Facile! Conosco


la tua password} Scamorzolo.

— Ma la mia password è segreta.

Lui mi sventolò so o il muso il suo cellula-


re: — L'altro giorno ho [a HEM
(ehm, quasi per caso) proprio mentre digitavi
la password. Così ora la so anch'io. La tua
password è... formaggio. Scusa se te lo dico,
Scamorzolo, ma è F ACTL?({? + A, potevo
anche fare a meno di filmar ! Certo che, Sca-
morzolo, tu o devo insegnare, BUTTO
TUFTO TUTTO! Ma mi sei almeno
riconoscente?

Non feci in tempo a protestare, perché già lui


stava ripartendo all’a acco.

Si ZANCTIO sul mio computer, entrò nel


mio sito, inserì un fiume di informazioni

DIGITALI e... cancellò tu o!!!

per caso

20

val val va copi 6

HAI CAPITO SCAMORZOLOOO?

lo strillai disperato: — Mi hai cancellato tu o?


Non ci posso credere, Squiiit!!!
Poi svenni.

posa cosa?
TONICO, TONICO,
ANZI, TONICISSIMO!

Rinvenni perché qualcuno mi rò una sec-


chiata di A @u1L4 gelida in faccia. Era
sempre lui, sempre lena, che si vantò soddi-
sfa o: — Allora, mi sei RicoNoSCENTE? Sci
contento che ho cancellato il sito? L'ho fa o
per il tuo bene, Scamorzolo!

lo lo guardai un po’ PERPLESSO, ma lui


con nuò; — Non guardarmi così, Scamorzolo!
Il tuo Sito era un Sito come tan altri: ba-
nalissimo! Ceri solo tu, UV STIA con
giacca elegan ssima, camicia s ra ssima e
crava a colora ssima. Tu e le foto avevano
come sfondo solo l'ufficio, tu parlavi solo di

22

ToNIco, TONICO, ce) ANZI, TONICISSIMO!

Ii li ; bl el il, e dicevi solo cose intelligen ssi-


me: insomma era un sito ba-na-lis-simo, che
sarebbe a dire n0-io-sis-simo.

CAPITO SCAMORZOLO?

La mia espressione era sempre più perplessa,


ma, per mia SFORTUNA, Tena era inarrestabi-
le. Mi stavo preparando al peggio e infa ,
con un gran sorriso, il mio amico con nuò:

— Non devi PTegCCupare Scamorzolo, ci


penso io a far avere un sito bellissimo! Met-
terò delle nuove foto auventurosissime: final-
mente non sembrerai più un topo normalissi-

mo, ma sarai TONICO, TONICO.


TONICO. anzi T ONICISSIMO!

lo lo interruppi esasperato: — Ma io sono un


topo normale! Ci conosciamo da tanto tempo,
come è possibile che tu non abbia capito che
io sono un roditore ST TEL'LELTTUZLE,

RE =
TONICO, TONICO, ANZI, TONICISSIMO!

GiNidO, che ama la vita tranquilla?! Insom-


ma, io non sorto affa o AVVENTIU ROSSO,

avventurosissimo e nemmeno Tor eo,


tonicissimo! lo sono un topo PAUROSO,

paurosissimo!
da 0, do
Lui mi ba é una 4° N “> PE
sulla spalla: — Tranquillo Scamorzolo, ci penso
io. Vedrai che per il tuo sito avrai delle foto

AVVENTUROSISSSSSSSSSSSSSSSSIME.

Poi si a accò al telefono: — Ciao, sei tu?

Sì, sono io. C'è anche lei? È tu o pronto?


Allora ve lo mando, cioè venite a prenderlo,
subito. Certo, come no, anzi sì, figuriamoci se
lui si rifiuta, HA HA HA, gli ho appena can-
cellato il sito e ho in ostaggio tu o il suo
archivio di POSTA ELETTRONICA... Voi
tenete in caldo il motore dell'elico ero, tenete
in fresco il siero an serpen , tenete pronto il

25 = =
ai

testamento (il suol), insomma


tenetevi pron a tu o. Dai,
che ci sarà da ridere!

Ria accò e mi guardò


SODDISFATTO: - Sai con
chi stavo parlando? Con...

In quel momento le sue parole


furono coperte da un rumore
FORTISSIMO, come se
un elico ero stesse volando
sopra al te o di casa mia.
Forse era proprio così, anzi era
BAWWERO così, perché un
a mo dopo qualcuno apri una
botola nel soffi o (di cui io
non conoscevo l’esistenza!) è
si calò giù con una FUNE !
Per mille mozzarelle!

ToNnico, TONICO,

Di fronte a me a errò con un AGILE balzo


un roditore dal sorriso smagliante, con

I AGIETICI occhi verdi come la giada.


Lao riconobbi subito: era ALA INATAEE
per gli amici WW! Ma che cosa ci faceva nel
salo o di casa mia? Non feci in tempo a dar-
mi una risposta, perché al suo fianco, con un
altro AGILE balzo, a errò una roditrice dal
sorriso ancora più smagliante, con penetran

'OICICIHIT] 'NTETRIT) come il carbone.

Era sua cugina Maya!

Ma... Ma CHe COSA Stalla SUCCEDENDO???


lena li salutò con una vigorosa stre a di mano
ed esclamò: — Mi raccomando, tante FjoiTiO) D

e tante AVVENTURE, capito? Serpen ,

alligatori, ragni... anche scorpioni, già che ci


siete: fanno sempre una certa scena!

A quel punto Wild Willie rispose a Iena con

27
uno SEUARDO d'intesa e,

tanto per non lasciare dubbi,


aggiunse: — Garan to! Non
PREOCCUPARTI. Al suo
ritorno, il pivello avrà delle
foto così avventurose, da fare
IMVIBIA a chiunque (se
ritorna vivo, s'intende).

Prima che io potessi dire


‘quit’, loro mi agganciarono
uno strano AGGEGGIO
alla cintura, e in un a mo già
stavo salendo verso l'alto.
Oltrepassai il MIO soffi o,
poi superai il MIO te o,
raggiunsi il IL ORO elico ero
e venni issato a bordo.

lena mi salutò dal mio salo o,

___ ToanIco, TONICO,

UKRLANDO a squarciagola: — Vedrai, Sca-


morzolo, sarà divertente! Ti aspe a un viaggio
nel paese più AVVENTUROSO del
mondo, il Brasile! E sopra u o... tornerai con
delle foto avventurosissime!

Poi aggiunse: — Ti accompagnerei io, ma


purtroppo non posso: devo partecipare al
campionato mondiale di paracadu smo, A te
penseranno Wild Willie e Maya. Puoi stare
tranquillo, sei in buone mani!

Mentre l’elico ero si allontanava, mi risuona-


rono nelle orecchie le sue ul me parole:

- MI RACCOMANDO, SCAMORZOLO,
quando fotografano... SORRIDI!

29 =
È

DESTINAZIONE
AVVENTURA!

In un a mo l'elico ero raggiunse l’aeropor-


to e lì ASALIMMOA a bordo di un grande
aereo di linea dire o in Brasile.

Fu un viaggio LuNGHISSIMo: forse sapre-


te che il Brasile si trova in Sudamerica, ma
non vi immaginate quanto sia LONTANO da
Topazia... Oh com'è LONTANO!II

Wild Willie si sede e alla mia destra, Maya


alla mia sinistra e, mentre l’aereo decollava,
aprirono una GUIDA TURISTICA del Bra-
sile è incominciarono a leggermela.

Wild Willie a accò: — Lo sai, pivello, che Bra-


silia, la capitale del Brasile, è una ci à moder-

30

DESTINAZIONE S| AVVENTURA!

nissima? Fu costruita dal nulla sulle rive di un


lago ar ficiale e fu inaugurata nel 1960. Vista
dall’a.Îl Lao ha la forma di un aereo: rap-
presenta il Brasile pronto a spiccare il VOLO
verso il futuro!

Cercai di fare un commento intelligente,


ma non ne ebbi il tempo, perché subito Wild
Willie prosegui: — Lo sai, pivello, che a Rio de
DESTINAZIONE BRASILENT

CARTA D'IDENTITÀ

Dove si trova: in America del Sud.

Capitale: Brasilia.

Dimensioni: enormi! Il Brasile è grande ben 8.5 14.876 kmq.


Popolazione: numerosa! In Brasile vivono 186.405.000 abitan .
Lingua ufficiale: portoghese.

Territorio diviso in: 5 regioni è 26 sta .

Segni par colari: le bellezze naturali, come la foresta amazzonica,

dove vive circa la metà delle specie animali e vegetali della Terra.

DESTINAZIONE AVVENTURA!

Janciro sta per iniziare il C-1R:1 EY /1.È


più famoso del mondo?

Maya esultò: — Evviva! In Brasile non ci si


annoia mai! Ed è anche un Paese ricco di
meraviglie NATURALI! Visiteremo le ca-
scate dell'Iguagu (alte più di 70 ___
metri!), la foresta amazzonica

e persino... il Pantanal! È una


zona Lirvricdaa molto vasta
che ospita tan ssime varietà di
piante e animali. Ci sono ser-
pen , ragni, alligatori... persino
piranha!

lo urlai in preda al PANICO:


— Serpen ? Ragni? Alligatori?
E... piranha? Io voglio tornare a
casaadaaaaa!

Ma Wild Willie fece finta di

= 33
nulla e ria accò: — Lo sai, pivello, che il Bra-
sile è pieno di fazende, cioè FATTORIE dove
si alleva bes ame e si col vano ALBERI
DA COCCO, BANAI PAPANE,
AGRUMI, ANANAS, CANINA DA
FUOCHERO... Visiteremo la fazenda dei
miei amici Joao e Ana, sei contento pivello?
Tu e quelle informazioni cominciavano a far-
mi girare latesta. |

Dopo un po' le voci di Wild Willie e Maya ini-


ziarono a trasformarsi in un ronzio confuso e
le mie palpebre diventarono pesan ... sempre
più pesan .

Ma Wild Willie con nuò a rintronarmi di pa-


role, senza pietà: — Lo sai, pivello, che in Bra-
sile vivono M°LTE popolazioni indigene, tra
cui i miei amici Bororo? Bla... bla... bla...
Maya, invece, senza darmi tregua, tentò in

DESTINAZIONE AVVENTURA!

tu i modi di INSEGNARNMI il portoghese, la


lingua parlata in Brasile.

Ma io non la sen vo più: avevo chiuso gli


OCCHI ed ero crollato addormentato, cul-
lato dal ronzio dei motori dell’aerco. Sognai
Maya che mi sorrideva, socchiudendo gli oc-
chioni dalle lunghe ciglia scure e mi chiedeva:
— Sei contento di visitare il Brasile, Ger?
* Benvenuto in Brasile, signore!

LL

NON CI CAPISCO
UNA CROSTA!!!

Fui risvegliato da una voce PeMMiINIIe, che


mi diceva qualcosa in una lingua incomprensi-
bile: — Bemvindo rio Brasil, senhor!*

Era la hostess, che a ges mi fece capire che

dovevo VSCENDERE Y dall'aereo: eravamo

Non ci cansco GANIES] uva crosta !

arriva a Brasilia! Un po' confuso, mi guardai


ATTORNO e mi accorsi di essere rimasto
solo. Sobbalzai e STRILLAI: — Wild Willie!
Maya! Dove siete?

Valevo chiedere alla


hostess, ma... non conoscevo la lingua!
Perché, perché, perché nov avevo
impowato- il portoghese???

Maya aveva tentato di insegnarmelo durante


il volo, ma io... mi ero addormentato, come
un babbeo! Perché, perché, perché non mi ero
sforzato di restare sveglio???

La hostess con nuava a FISSARMI. per cui


capii che dovevo scendere dall'aereo.

Uscii dall'aeroporto e mi guardai a orno,


cercando tra la folla Maya e Wild Willie.

DOV'EPANO FINI???
Mi misi a CAMMINARE e percorsi una serie
o
*|ij
/ li pi i
1. Aeroporto internazionale 7. Teatro Nazionale Wa “o :
2. Giardino zooligico 8. Ca edrale ' fi
3. Stadio 9. Palazzo Archi (itamaraty) | i
4. Osservatorio metareologico 10, Palazzo del Compresso |.
5, Ospedale 11. Palazzo daell'Alvorada
6. Torre televisiva 12. Università

Lo SAPEVATE CHE...
Brasilia è diventata la capitale del Brasile solo nel 1960 (prima era

Rio de Janeiro) ed è stata costruita dal nulla, su un grande altopia-


no nello Stato di Goias. L'archite o brasiliano Lucio Costa disegnò
Brasilia a forma di aeroplano, per rappresentare il Brasile pronto a
spiccare il volo verso il futuro. Ogni zona della ci à ha una fun-
zione par colare: per esempio, nella ‘fusoliera’ dell'aeroplano si
trovano solo gli edifici governa vi e i principali monumen , mentre
nelle ‘ali' ci sono le case degli abitan e | negozi.

Brasilia è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità.

NON CI CAPISCO ESE UNA CROSTA!!!

di strade LUNGHISSIME (oh, com'erano


lunghe!), finché raggiunsi una grande via pie-
na dj monumen e di vita. Brasilia era davve-
ro una ci à MERAVIGLIOSA!

di dei miei dine non c'era traccia...


DOV'ePano FINITI???

Mi misi a cercarli e cileni tu i parchi


ci adini (grandissimi!), tu e le vie (lunghissi-
mel), tu ] monumen (affolla ssimil)...
Percorsi la ci à in lungo e in largo,
finché non mi fumarono le ° zampe
dalla fa ca! Alla fine, in preda i
DISPERAZIONE, nonostante io soffra
di ver gini, salii persino sull’al ssima {urre
{B|BYISIVA. Ma non erano neanche lì!

Cosi scesi dalla torre col morale so o i tacchi.


Fu allora, proprio allora, che mi parve di
vedere, tra la FO LL A, un roditore che

39
UNA CROSTA!!! NON CI CAPISCO GRA) UNA crOSTAl!!

pr ln FRE

portava un CAPPELLO a tese larghe: per che dicevo e io NoN CAPIVO UNA CROSTA di
mille mozzarelle, sembrava proprio il cappello quello che mi dicevano gli altri!
di ARE WWARARAI Cercai di raggiungerlo, Perché, perché, perché non avevo
ma scivolai sul pavimento bagnato! imparato Ul portoghese???
Feci una lunga pa nata, seguita da un triplo Una cosa però la capii: mi ero slogato una
salto MORTALE con avvitamento, poi caddi zampa (mi faceva un male tremendo!). |
| al suolo con un for ssimo 5 TO NF! Capii anche che a Brasilia non avrei ritrovato i
Un’ambulanza mi portò in USPEDALE: io miei AMICI. Allora mi ricordai che mi ave-
tentai di spiegare che cosa mi era successo, vano parlato di Rio de Janeiro: forse si erano
| ma nessuno CAPIVA uNAÀ CROSTA di quello DIRETTI LAÀ..


CARNEVALE A RlIo!

Comprai un aereo e presi


il primo volo per Rio de Janeiro. Mentre ero in
fila per l'imbarco, ebbi l’MPRESSTONE di
essere seguito... Che strano!

A Rio mi aspe ava una &:0: P. PRESA : era


iniziato il Carnevale! Appena sceso dall'aereo,

CARNEVALE A Rio! 6

fui travolto dalla folla in festa, che canbara


e ballava la samba, seguendo i carri colora-
ssimi per le strade.
Tentai di raggiungere un luogo tranquillo, ma
non fu possibile: i roditori che ballavano mi
come un fiume in piena!
A un certo punto ebbi un’altra volta la ne a
IMPRESSTONE di essere seguito, anzi mi
sembrò che qualcuno mi rasse addiri ura
per la GIACCA... Mi girai di sca o, ma non
vidi nulla di sospe o.

ini
CARNEVALE A RIO! CARNEVALE A RIO!

Dopo ore e ore in mezzo a quella calca final-


mente vidi l’ [INSEGNA |di un hotel. Mi
precipitai dentro e tentai di farmi dare una

stanza per quella no e.


Ma, ahimè, nessuno CAPIVA uNA CROSTA
di quello che dicevo e io NoN CAPIVO UNA
CROSTÀ di quello che mi dicevano gli altri...
Perché, perché, perché novvavevao
imparato il portoghese?

Alla fine, comunicando a ges , riu-


scii a farmi capire.
La ma na dopo scesi per
pagare, ma quando cercai
la carta di credito mi venne
un calpo... Nella tasca dei
PANTALONI, il mio
portafogli non c’era più!
ll «l'ire ore dell'albergo

44

__ CARNEVALE A Rio! @ CARNEVALE A Rio!

mi prese per un orecchio e mi disse qualcosa


con aria SECCATA. Anche se non capivo una
crosta di portoghese, capii benissimo che il
senso delle sue parole era: ‘“Furbino, volevi
SCroccare una vacanza a spese nostre, eh?! |
Ma ora ci ripagherai, soldo per soldo". |
Fui affidato al LUCI ZO dell'albergo, un
roditore corpulento che sapeva comunicare
benissimo anche senza parole.
Fui costre o a lavare PIATTI per tu o il gior-
no, poi caricai e scaricai bagagli, |
infine dove IBTEARE tu
i le . Alla sera pensavo di
aver pagato il mio debito,
invece il MEGLIO doveva
ancora arrivare...

Con un gran calcione nel

SoTToCoDa il cuoco mi

45 -
i CARNEVALE A Rio!

spedì in cucina, accese una


musiche a ALLEGRA e
iniziò a mostrarmi i passi della
samba, contando: — Um e
dois! Um e dois! Um e dois!
Poi, a suon di pizzico , mi
spiegò che dovevo ancheggiare
e molleggiare... molleggiare è
ancheggiare!

lo non capivo proprio perché


volesse costringermi a ballare
la gamba, ma ci misi tu o

il mio impegno, ve l’assicu-


ro! Purtroppo però non ho

il SENSO pEL RITMO e,


quanto a molleggiare e an-
cheggiare, proprio non c'è ver-
so: io sono negato per il ballo!

fi pomodori gigan . dl

I dovevo salire sul carro e sfilare per la ci à,


A ballando la 8amba, mentre il pubblico mi

ji %i |
può - |
$ CARNEVALE A Rio! i

#
Dopo un tempo che mi parve interminabile, il
cuoco mi trascinò fuori dall’hotel, dove so-

stava un grande CARRO, tu o decorato con

CARNEVALE A Rio!

Ahimè, solo allora capii che cosa mi aspe a- i

bersagliava di pomodori marci. Solo allora a


capii che mi conveniva ancheggiare è molleg- “3

giare a più non posso, per... ehm, schivare i *# i


Ii
POMODORI! ME |

da
Squiiit, povero me! |
|
A FASSA i
i;
————————

&

MA CHE BELLE
CASCAT...EEEEEEEE!

Per sfortuna sh era l'ul mo giorno di Car-


nevale e all'alba del ma no dopo fui libero di
ripar re. Non ne potevo più della $AMpA!
Ma avevo dato molta soddisfazione al pub-
blico, tanto che qualcuno mi aveva lanciato
qualche moneta come MANCIA!

Contai i soldi raccol e scoprii che erano suffi-


cien per comprare un
aereo. Così decisi di lasciare Rio de Janeiro
per VISITARE un altro luogo di cui Wild
Willie e Maya mi avevano parlato in aereo: le
SASSATE PELLICHAZI.

Forse anche i miei amici si erano sposta li...

MA CHE BELLE & CASCAT,. EEEEEFEE!

Corsi 4f1e4ango40- all'aeroporto e acquistai

un biglie o per Foz do Iguagu, nella regione


del Paranà, la ci à più vicina alle cascate. Da
li, con un autobus STRACOLMEO di
turis , raggiunsi le cascate.

Per mille mozzarelle, che spe acolo! Le


acque del fiume precipitavano da un'altezza

incredibile, ROME ANDO assordan e for-

mando gorghi vor cosi.


|

MA CHE BELLE © CASCAT...EEEFEECE!

Per un a mo mi parve di nuovo di essere

OSSERVATO ed ebbi l'impressione


che qualcuno mi seguisse... Possibile?
C'erano mol turis che ammiravano

il panorama e io li scrutai ANSIOSO,

Feci un giré al reheGaio, ERA

| nei bar e visitai tu i negozi di souvenir.


Controllai persino i bagni, ma dei miei dUe
AMICI non c’era neanche l’OMBRA.

Con un sospiro tornai sul pon le e percorsi la


lunga |8)1} ISISERELLA pedonale che consen-
va di ammirare le cascate più da vicino.

Mi fermai in uno dei pun panoramici più


sugges vi per godermi lo spe acolo ed escla- |
mai: — Che belle CASAL. EEE! aa
Non feci in tempo a finire la frase, che qualcu- | I

no mi spinse e PRELCTPITA? di so o.
MA CHE BELLE 03 (CASCAT...EREEEEEE!

Feci per urlare ‘Aiutooo000!”, ma poi ci ripen-


sai: era meglio tenere la bocca chiusa!

Le acque #MPETwO@SE della cascata mi


travolsero. Con tu e le mie forze mi impe-
gnai a nuotare verso la superficie, ma, appena
risalivo, l’<xn o Immnm e massa d'acqua
mi ricacciava verso il basso con un rumore
TREMENDO. Sembrava ci fossero mille mar-
telli pneuma ci in azione!

Finalmente riaffiorai B@ECHEGGIAMDO


e mi ritrovai in uno specchio d’acqua tranquil-
lo, ai piedi delle CASSATE.

La prima cosa che vidi furono le barche che


stavano ig per soccorrermi. Non pote-
vo crederci: ERO SALVO:

Alzai le braccia e tentai di dire: — Sono vivo!


Non mi sono fa o niente, tu o a post...

Ma proprio in quel momento un salvagente

MA CHE BELLE "0 CASCAT...EEEEEEEE!

rato da un SOCCORRITORE mi colpi


sulla zucca, l'acendorni rintronare il cervelle o.

SBONGGGEGG!
Feci appena in tempo a mormorare: — Compli-
men per la mira!

Poi svenni,
O MEU NOME
È STILTON,
GERONIMO STILTON...

Quando rinvenni, mi trovavo in un le o


d'ospedale. Una do oressa gen le tentava di
spiegarmi qualcosa, ma io NoN CAPIVO UNÀ
CROSTÀ di quello che mi diceva!

Perché, perché, perché non avevo


imparato il portoghese?

O MEU NOME È STILTON...

A ges , la do oressa mi fece capire che ero


un topo mooolto #:fortunatest : dopo esse-
re precipitato dalle cascate dell’Iguagu, mi ero
procurato un enorme bernoccolo!
Dopo qualche ora mi lasciarono uscire
dall’ospedale, così mi ritrovai di nuovo da
solo per STRADA. Ero demoralizzato e
non sapevo che cosa fare. Dove potevo cer-
care Wild Willie e Maya? Alle <A,&SATE
sembrava proprio che non ci fossero...
{mplavvigamelile ricordai che in aereo mi
avevano parlato del Pantanal, la più grande
pianura d’iricoaricdesszzica res del
mondo. Mi ricordai anche che, proprio nel
Pantanal, c’era una fazenda, dove abitavano
due loro amici: Jogo e Ana?! Per mille moz-

zarelle, come avevo fa o a non pensarci? Sicu-

ramente Wild Willie è Maya si erano dire li!

— 37
(O MEU NOME È STILTON...

Ritornai all’aeroporto per comprare un

per Cuiabà, la ci à più


vicina al Pantanal, nel Mato Grosso.
Purtroppo non avevo più un SOLDO, ma ero
diventato talmente bravo a farmi capire con i
ges , che riuscii a farmi addebitare il costo del
biglie o sul mio CONTO corrente, Fu facile
come bere un frappé al mascarpone!

Dopo un volo da INCUBO su un aereo trabal-


lante, a errai a Cuiabà. Appenacuscii dall’ae-
raporto, venni. È Ip ORA ra iù Fi) da un gruppo
di roditori che si offdivato di accompagnarmi
a fare un giro turis co della zona. Purtroppo
però io avevo finito i soldi, così mi toccò ac-
contentarmi di un passaggio su un camion che
trasportava PECOFE. E dove anche pagarlo
con il mio orologio!

Fu così che, sul camion puzzolente, imboccai

ri 58

© MEU NOME

la Transpantancira, la lunga strada sterrata


che a raversa il Pantanal... Povero me, che
PUZZA TREMENDA!

Dopo pochi chilometri l'au sta si fermò e mi


fece scendere dal camion. A ges mi spiegò
che lui era AR RIVATO e io dovevo proce-
dere... a piedi!

Tentai di protestare (dopotu o gli avevo dato


il mio OROLOGIO per pagare il tragi o),
O MEU NOME

ma lui non capi quello che cercavo di dirgli,


Perché; perché; perché non avevo
imparato il portoghese?

Così mi incamminai, triste e solo, lungo la


Transpantaneira, mentre il sole già stava
TRAMONTANDO... Dopo un'ora di cam-

mino stavo perdendo la speranza di trovare

la fazenda, quando vidi venire verso di me un


roditore a cavallo.

Era ALTO e ROBUSTO, aveva la pellic- |


cia lusira € gli occhi brillan come olive nere. I
lo FARFUGLIAIT, tentando di farmi capire:
- Fazenda... Jodo0... Ana...

Lui rise FI Vai i E indi-


cando se stesso: — Thiago!

Poi mi fece capire che era un amico di Jodo

e Ana e che abitava anche lui alla fazenda.


Che INCREDIBILE fortuna! Dopo tu e

n =—

O MEU NOME È STILTON...

le peripezie che avevo passato, non riuscivo a


crederci: qualcosa cominciava ad ANMDARE
per il verso giusto!

Thiago infa mi fece salire a cavallo dietro


di lui e mi condusse da Joao e Ana. Quando
conobbi Ana, scoprii che lei parlava ingle-

se. Anch'io modestamente lo parlo piu o-


sto bene, così, finalmente, riuscii a chiedere
NOTIZIE di Wild Willie e Maya!

Ma, ahimè, ciò che mi disse non era quello


che speravo: i miei amici non erano li!
Squiiit, ero così DEMORALIZZATO che mi
sarei messo a piangere!

Ana lo capì al volo e per consolarmi mi offrì


un MOLEGETTO delizioso, che aveva
preparato con le sue mani: il manjar branco”.
Era un budino da LECCARSI i baffi, che
mi risollevò subito l’umore!

61
“ Le eralmente ‘cibo bianco’, è un dolce pico brasiliano.
’ MANJAR BRANCO

:
11 di la e Intero
200 mil di la e di cocco
1/2 tazza di maizena (amido di mais)
1 tazza di zucchero
1 vase o di prugne sciroppate

Unisci il la e, il la e di cocco, la maizena e lo zucchero in un pentolino.


Con l'aiuto di un adulto, me îl pentolino sul fuoco, mescolando con
un cucchiaio di legno, finché il composto diventa denso. Ungi le pare
di uno stampo da budino con un goccio di olio e travasaci il composto.
Lascialo raffreddare in frigorifero per tre ore, poi rovescialo su un pia o.
e decoralo con le prugne sciroppate: il dolce è pronto!

Se hai difficoltà a reperire il la e di cocco, puoi sos tuirlo facendo bolli-


re per qualche minuto 200 ml di la e vaccino con 150 g di cocco gra u-
giato. Se vuoi preparare tu le prugne sciroppate, con l’aiuto di un adulto
fai bollire lentamente, per 15 minu , 250 g di prugne secche con 1/2
tazza di zucchero e 1/2 tazza d'acqua.

Mentre GUAETAVO il manjar branco, Ana


mi disse: — Geronimo, perché non rimani qui
qualche giorno a +i/104a4/i" Potres darci
una mano con i lavori nella fazenda e po-
tres anche [I]M}EJA]R}A)RJE] un po' di
portoghese, te lo insegnerò io. Vedrai, la vita
all’aria aperta farà bene!

O MEU NOME È STILTON...

lo acce ai riconoscente: — Ehm, grazie! In

effe sono STAN GHISSIMO € ho proprio


bisogno di imparare il portoghese. E poi sono
sicuro che la vita all’A&RiA, APERTA: mi
farà bene!

Ma, ahimè, ancora non sapevo che cosa mi

aspe ava...
WITOA CIMA II DDA
VITA SANA ALL'ARIA A

oops!
i : E i Raccolsi le arance nel fru eto,
‘> Il ma no dopo SG O N ma scivolai dalla scala e caddi
mi svegliarono all'alba ' = mez, dentro un cespuglio di or che.
per mungere le mucche, A a si = Non finivo più di gra armi!
Non ero esperto e mi : i
beccai un bel calcione
nel so ocada!

NA fi» “A n
i

Andai a strappare erbacce mi rò un tremendo pestone ;

i he SO Cape i | A all'alluce della zampa sinistra!


mi punse il so ocoda! | FE |,

N i Alla sera ero distru o

Fui costre o a cercare le Uova ES ja e mi addormentai come un sasso...


so o le galline, ma loro mi bec- PI] dl = 7/7 Alla faccia della vita sata
che arono le dita! | Saia all'aria aperta”
III

Alla FAZENDA imparai a gustare la vita sem-


plice che vi si svolgeva e mi rimisi in forma,
anche se i lavori AGRICOLI con nuarono a
darmi qualche... ehm... problemino!

Grazie ad Ana, imparai finalmente un po” di


portoghese: C HE SODDISFAZIONE”
Insomma, ero pronto a ripar re alla ricerca di
Wild Willie e Maya.

Ana e Thiago mi consigliarono di cercarli

nel villaggio degli indios PI: R$ Rs, nel


cuore del Pantanal. Ma quando annunciai che
volevo par re il giorno dopo, Ana disse con
un tono che non amme eva PTOTGRLE:

VAMOOOOOS!

— Prima che tu parta, porteremo al ristoran-


te. Che cosa vorres MANGIARE?

lo risposi: — Mah, le specialità locali...

Ana e Thiago si scambiarono uno STRANO


sguardo e chiesero: — Sei sicuro? Vuoi davvero
assaggiare le Specialità locali?

lo ero stupito: — Certo, perché no?

Loro urlarono entusias : — Allora... vamos“!!!


Poi balzarono sul FEBBRE TR A DBA.
Avevo ancora la mano sulla por era, quando
Ana ingranò la marcia e io rimasi __ __
APPESO alla maniglia! F a” “
Allora feci per urlare :
‘alutogo!' ma mi
entrò in bocca un
moscerino è Comin-
ciai a tossire, come se
stessi soffocando.

* Andiamo!
VAMOOOOOSI E VAMOODOGOS!

Intanto l'auto di Ana SFRECCIANA sulla


strada sterrata di terra rossa, piena

di buche e di POZZANGHERE

i): Tra una curva e l’altra mi giun-

geva la sua voce: — Io adoro

guidare sulla strada sterrata!

““Vamoooo00000s!

La radiò trasme eva SAMBA

a tu o volume e la macchina sembrava

OnDECCIARE seguendo il ritmo.

Finalmente arrivammo davan al ristorante di

Ana frenò. “sesifigo i


lo volai dri o contro l’insegna e la colpii con
un rumore tremendo:

68

i dere spiegazioni, perché un


--toditore basso, corpulento,

Quando tomnai di nuovo a


terra, mi accorsi che sull’iné e
segna C'era scri à: FR
‘ATTENZICHEMORDEÌ di

Non ‘feci in tempo a cHe.

con SBAF FONI lucidi

di brillan na, mi spinse a


forza dentro il ristorante.
Era GNARAGNAU AU AU,
il proprietario. Notai che

strizzò di nascosto l’occhio


ad Ana, che ricambiò.
Poi mi SQUadrà dall’al-
to in basso e borbo ò,
rivolto a Thiago: — Mmm...
secondo te ce la fa?
Thiago rispose: - Ce la deve fare!
Gnaragnau Au Au scrollò le spalle e bofon-
chiò: — Se lo dici tu...

Poi corse a passo di SAMBA verso la cuci-


na è ne usci con una ciotola fumante in una
mano, mentre nell'altra reggeva un pia o con
una STRANA pietanza.

Io chiesi: — Ehm, che cosa mi ha portato?


Gnaragnau ordinò: — Zi o e mangia!

Allora cominciai a PTANGIARE, mentre

loro tre mi fissavano in silenzio.

Mi sen vo un po' imbarazzato e mormorai,


moroso: — Ehm, perché mi fissate così? Che
cosa sto mangiando?

Gnaragnau 5©@GGHIGKO: = Te lo dico dopo!


Finii di mangiare e mi leccai i baffi: — Mmm,
non era male. Davvero BUONO! Adesso dite-
mi: che cos’ho mangiato?

Gnaragnau sogghignò: — Il primo era brodo di


piranha, il secondo era coda di jacaré!*

Stavo per svevie, ma non ne ebbi il tempo.


] miei amici mi spinsero fuori dal ristorante,
esclamando @miusizas : — Prima che tu
parta, dobbiamo ASSOLUTAMENTE fare
una a) ricordo!

Mi trascinarono nel negozio a fianco del ri-


storante. Era un locale LunNGo e STRETTO, con
molte vetrine e di cristallo lungo le pare .

Mi sembròà un luogo piu osto STR ANO.

71

* Alligatore. in portoghese.
VAMOOGGOSI VAMOOOO0OS!

perché, nonostante fosse un negozio, non si


capiva proprio che cosa ci fosse in vendita...
Ci venne INCONTRO il proprietario, un
topo piccolo e magrolino che ridacchiava in
con nuazione, e iniziò una lunga spiegazione
in portoghese: Parlava molto velocemente,
per cui io non capii assolutamente nulla. Ri-
cordo solo che, alla fine, si mise a sghignazza
re ripetendo: - Jiboia, jiboia, jiboia!

Poi allungò la mano in una vetrine a è... ne


rò fuori il SErPENtONE più lungo che io
avessi mai visto! Per mille mozzarelle, era

quello il jiboia!

Me lo sistemò sulle spalle come una sciarpet-


ta, mentre tu lanciavano 802 T@MGEtEi di
entusiasmo e lui prendeva la macchina foto-
grafica pers sca are la foto ricordo.

Stavo per AFFLOSCIARNII al suolo, ma feci in

1a ==

VAMOOOOOS!

tempo a sussurrare ad Ana: — Scusa, tanto per


saperlo, come si dice ‘SbG Par svenire’ in
portoghese?

Mi liberarono dal S&€l ENTE solo dopo aver


sca ato un milione di foto! Squiiit!

73
SONO UN BABBEOOO!

AIl’ALBA, del giorno dopo venne il momen-


to di par re per riprendere la di&@&4& a di
Wild Willie è Maya. Thiago e Ana mi spiega-
rono come raggiungere il villaggio degli indios
Bororo, in mezzo al Pantanal. Me lo indica-
rono sulla CAR A GEOG 7 AFIC / : non
era lontano da lì e ci sarei arrivato con poche
ore di cammino.
Salutai e ringraziai COMMOSSO i miei ami-
ci, ché mi chiesero con aria seria: - Geronimo,
sei proprio sicuro che riuscirai a trovare la

per il villaggio?
— Ma certo, amici, ci arriverò prima di sera!

74

SONO UN BABBEOCO! * SONO UN BABBEGOO!

Loro insiste ero: — Sci sicuro di non perder ?


È appena finita la stagione delle PrQEECE,
alcuni sen eri possono essere ancora allaga ... |

potres CONFONDERTI!

To sbuffai: — Ma certo che non mi perderò! Ho


la car na che mi avete dato!

Loro SCNSSERO la testa: — A ento a non


rimanere nel Pantanal dopo il tramonto, è
PERICOLOSO!

lo ripetei ancora: — Non mi perderò, non sono |

un BABBEo!

Poi li salutai e mi diressi baldan-

zoso sul sen ero che si inol-


trava nel Pantanal. Eh sì, ero
proprio diventato un topo
AVVENTUROSO 1Chissà
come sarebbero sta fieri di
me Wild Willie e Maya!
SONO UN BABBEOOO! * SONO UN BABBEOOO!

Mi addentrai nella FORESTA e ogni


tanto mi fermavo per controllare la
strada sulla car na. Intorno a me
c'erano tan Mei’d4riG [ io6i uc-
celli colora . Erano magnifici e decisi di scat-
tare qualche [11 li

Fu così che non mi accorsi che stava arrivando


il TRAMONTO. Ben presto il sole calò e
io mi trovai solo nel cuore della foresta... Era
proprio ciò che Ana mi aveva raccomandato di
EVITARE!

Solo allora capii che ero stato imprudente.


Avevo sopravvalutato le mie CAPACITÀ, non
avevo dato ascolto a chi mi voleva bene e cer-
cava di me ermi in guardia...

Mentre 'OBEEERRAA avanzava,


terrifican rumori si levarono dal folto della
foresta. Oh, povero me!

UL da mostrare al mio ritorno.

76

SONO UN BABBEOGO! I SONO UN BABBECGOO!

Mi rifugiai so o un albero dalle fronde folte e


iniziai a S{NGAHfO = =ZAPÉ: — Mi sono persooo!
Sono solooo! Sono proprio un BABBEoO06!
Ma era inu le gridare: chi avrebbe potuto
aiutarmi, in quella foresta SCONFINATA e
SELVAGGIA?

Eppure, un a mo dopo, le fronde si scosta-


rono e tra le foglie si affacciò un MUSCTTO
dall’aria curiosa...
IL MIO NOME È...
COLIBRÌ!

TI] muso apparteneva a una topolina dalla


MORBIDA pelliccia color caffè.

Era ricoperta di tatuaggi MISTERIOSI e


indossava una collana di bacche lucen , rosse
€ nere. Nei capelli, sciol sulle spalle, portava
intrecciate tante penne VARIOPIATE.

IL MIO NOME MW È... CoLiBri!

Ma ciò che più mi colpî furono i suoi


OCCHI: vi lessi sincerità e onestà.

Lei mi parlò in una lingua che non capii, ma,


quando vide la mia ESPRESSIONE diso-
rientata, ripeté in portoghese: — Il mio nome è
COLIBRI.

Mi sarebbe piaciuto molto diventare suo ami-


co, così let 40/4 4con tu o il mio cuore.
Poi dissi in portoghese: — O meu nome é S l-
ton, Geronimo S lton!

Le QDEZIADONII) di Ana erano servite!


Colibrì mi sorrise di nuovo e mi invitò a se-
guirla. Poi si avviò a passo SICURO lungo un
sen ero che si addentrava nella foresta.
Mentre avanzavamo tra le fronde, guida
dalla luce della UNA la mia nuova amica mi
spiegava orgogliosa tu i segre di quello
straordinario ambiente naturale.
Va

AN O /

pa

NR ZAN SNO at
cc

Il PANTANAL è la più grande zona umida del mondo


e sì estende per gran parte in Brasile, negli sta del' Mato
Grosso e del Mato Grosso do Sul. Il nome Pantanal
deriva dalla parola portoghese ‘pdntano', che significa
‘palude’. In effe in questa zona piove per nove mesi
all'anno e, durante la stagione delle piogge, la foresta
viene quasi completamente sommersa dalle acque,
diventando appunto un'enorme palude! Nel Pantanal
vivono mol ssime specie di animali e di piante, tanto
che è considerato uno degli ecosistemi più ‘ricchi' del
mondo. Per questo mo vo, nel 2000, il Pantanal è stato
dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

I An A

i
o IL MIO NOME Wu È... COLIBRI!

OP n

CAMMINAMMO-= > per molto tem-


po, finché il sen ero sbucò in una radura,
dove sorgeva un villaggio. COLIBRI allora
annunciò: — Venite, venite tu , è arrivato

Geronimo!

Dalle CAPANNE di foglie intrecciate uscirono


mol indios dall’aria ASSONNATA. Mi guar-
davano incuriosi e notai che erano tu bam-

IL MIO NOME Ul È... CoLBri!

bini o anziani. Che STRANO! 1 giovani del


villaggio dov'erano fini ?

Fu allora che un anziano dall'aria saggia mi


venne incontro ed esclamò: — ‘li aspe avamo,
Geronimo!

— Mi aspe avate? Davvero? Com'è possibile?


Lui ripeté: — Ti aspe avamo! Tu sei Geroni-
mo, l'amico di Wild Willie, vero?

lo chiesi emozionato: — Wild Willie è qui?

— No, ma diversi giorni fa ho ricevuto una sua

in cui annunciava che sares venu-

to in nostro aiuto, per questo aspe avamo.


lo ero stupito e gli chiesi spiegazioni, così lui
disse: — Seguimi, spiegherò tu o.

Poi mi condusse vicino a una sorgente di


Aci limpida e iniziò a raccontare...

— Straniero, devi sapere che il nostro popolo


da sempre vive in pace in questa terra. E da

83
IL MIO NOME Qu È... CoOLIBRI!

sempre accanto a questa sorgente custodisce il


nostro le&sT 6 più prezioso: il Cuore di Luce.
È un cristallo a forma di CUORE, dalla luce
purissima e meravigliosa.

Sospirò, poi riprese: — Purtroppo la fama di


questo meraviglioso cristallo è giunta alle
orecchie di RATO LOCO, un roditore senza
scrupoli, capo di una banda di avventurieri.
Lui e i suoi complici ABBATTONO gli alberi della
foresta per venderne il legno. Al posto delle
piante COSTRUISCONO strade e case
di cemento!

To chiesi ansioso: — Che cosa è successo al


Cuore di Luce?

— Un triste giorno, Rato Loco è venuto a


cercarci e mi ha chiesto di comprare il cri-
stallo. Voleva farlo a [PE E per ricavarne
souvenir per i turis ... Noi abbiamo rifiutato,

mi EI
i ji
ino vi
ir È
È; Lai AO) eil NE
= P di LE ALA
i a toga pu == FAP SAI
i “Ea a ag Li = elit Ti
5 e I a A i pei
L= HE = HI
n lip ir,
FI PE
Wa

BORORO

| Borara sona una delle numerose popolazioni indios del Brasile. Vivono
in villaggi forma da case disposte in circolo e per questo sono sta
chiama con la parola che nella loro lingua significa ‘villaggio rotondo":
Bororo! Al centro di ogni villaggio si trova il luogo dove si tengono le ce-
rimonie sacre: è chiamato Baito ovvero ‘casa degli uomini", | Bororo sono
abili ar giani e amano adornarsi di splendidi copricapi e di colora ssimi
mantelli di piume.
’ ÎL MIO NOME i È... CoLIBrRi!

perché il Cuore di Luce fa parte delle


nostre tradizioni.

Singhiozzò: — Ma Rato Loco non si è arreso.


Una no e lui e la sua banda sono arriva con
uN «>MM O 1° << elico ero... e hanno
rubato il cristallo! Hanno CATMURATO i
giovani del villaggio che tentavano di difende-
re il Cuore di Luce e ara li tengono a lavorare
come SEAHIAVI, costringendoli ad abba ere
gli alberi!

Con gli occhi colmi di lacrime con nuò: — Tut-

hanno paura di Rato Loco e della sua ban-


da. Nessuno ha mai osato contrastare i loro
misfa , per PAURA della loro vende a!

lo esclamai indignato: — Che faccia di fon -


na! Adesso ho capito perché al villaggio sono
rimas solo anziani è bambini.

Lui annui e riprese: — Così, qualche se mana

TL MIO NOME Qu È... CoLiBri!

fa, ho &c+°i or una le era per chiedere aiuto


al mio vecchio amico Wild Willie, che già altre
volte ci aveva INF ESO contro le ingius zie.
Lui ha risposto che avrebbe mandato te: un
topo di nome Geronimo.

Mi guardò con ammirazione.

— Tu devi essere un topo +molto forte,


molto furbo, iInolto coraggioso, e
anche molto avventuroso... perché Rato
Loco e i suoi scagnozzi sono sorci molto
molto ca vi!

87
NON MARTELLATE
QUEL TOPO!

lo tentai di spiegare al mio nuovo amico:


— Mi spiace deluder , ma... ehm... io non sono
forte, né furbo, né tanto meno avventuroso!

E sopra u o, non sono CORAGGIOSO!

Ma loro sono davvero così ca vi?

- CATTIVISSIMI! - rispose l'anziano.

Poi aggiunse: — Ora vai a riposare, Geronimo.


Domani avrai bisogno di tu e le tue forze, di
tu a la tua astuzia e di tu o il tuo coraggio!
Poi chiamò Colibri, che mi accompagnò in
una capanna e mi augurò la ‘B|ujoO|N|A,
Info lT/T/E)

Purtroppo però non fu una buona no e...

Nel villaggio era abitudine dormire su un’ama-


ca, ma, quando cercai di sdraiarmi sulla mia,
PE TDIMADILTI di so o, ammaccandomi il
GIGA Squiiiit!!!
Solo dopo mol (dolorosi...) tenta vi, capii
come funzionava: in effe era comodissima!
Ma, benché l’amaca mi CULLA SSE, trascorsi
una no e insonne. Con nuavo a pensare alle
parole dell’ANZIANO e alla fiducia che ripo-
neva in me. Non riuscivo a capire perché Wild
Willie gli avesse de o che ero coraggioso. lo
sono un po, anzi un fopo, normalissimo e

89
NON MARTELLATE R QUEL TOPO!

anche piu osto FIFONE, Che cosa potevo


fare??? Alla fine però, nonostante avessi pau-
ra, capii che dovevo S4ÌUGBATNEe i miei nuovi
amici: ero la loro ul ma speranza e non pote-
vo PDELUPERLI!

Così all’alba mi feci coraggio, salutai tu e mi


incamminai alla ricerca di RATO LOCO e del
Cuore di Luce.

Prima di par re presi in disparte Colibri e

le sussurrai: — lo vado, farò del mio meglio,


ma non sono sicuro di riuscire nell’impresa...
Devi sapere che non sono quello che voi spe-
rate... SONO SOLO Un TOPO GUALSIASI!
Lei mi sorrise: — Ecco il mio consiglio: abbi
fiducia. Vedrai, la FORESTA aiuta sempre
chi la DI FENDE?

Con quelle parole nel cuore, par i da solo e


mi addentrai nella foresta.

90

NON MARTELLATE R QUEL TOPO!

Avanzavo moroso, ]

a orno. Ma non vidi traccia del cristallo, né

di chi l'aveva RUBATO. Vagai per tre giorni,

sempre più stanco e SFIOUCIATO... Fu

allora che ricordai il consiglio di Colibri. Chis-

sà se la foresta mi avrebbe aiutato?

Sussurrai: — Ehm, ho bisogno di AÎUGO...

Ma non accadde nulla. Allora ripetei a voce

alta: — Ho proprio bisogno di AÎIUGO...

Dato che non succedeva niente, urlai a squar-

ciagola: — Ho davvero bisogno di AiUGO001!

AiutaGemiiiiii!

Un a mo dopo, qualcuno mi rò per la ma-

nica della giacca. Mi girai e vidi una scimmia,


che pareva indicare un sen ero nella foresta...

Stupito, mi INGCAMMINAI. .

Quando arrivai a un bivio, vidi un tapiro che

con il muso sembrava voler INDICARE a


di——
i)
NON MARTELLATE QUEL TOPO!

sinistra... Dopo un po’, quando teme-


vo di essermi defini vamente perso,
una farfalla VARIO PIANTA svolazzò
davan a me, mostrandomi la strada

da SEGLUIRE. Un armadillo giallo

a raversò il sen ero, costringendomi

a svoltare a destra, poi un giagua-

ro mi si parò davan e mi rò una


#0 bi, i : i
PA J i PRADA] per rime ermi

sul sen ero giusto! |


lo esclamai: — Ho capito! |
Grazie, svolto subito!
Proseguii in questo modo
fino al TRAMONTO,
quando udii un tremendo
frastuono metallico.

Mi nascosi tra i cespugli

per spiare che cosa stava


NON MARTELLATE R QUEL TOPO! -

accadendo e... squiiit! Rimasi senza parole!


Davan a me c’era una radura, dove ruspe e
tra ori stavano SAP IT AR PO gli alberi
della foresta. Al centro della radura

una grande massa rilucente...

Un grande pappagallo da un ramo gracchiò:

Gi o i E a i Dl E E an n um pm E i i i ct i E i i

tra le fronde, indeciso sul da farsi, Ero


SOLO. mentre loro erano Tan ...

Che cosa potevo fare?

In mezzo a un gruppo di operai, individuai


quello che sembrava il GAPO: doveva esse-
re Rato Loco! Per mille mozzarelle, mi face-
va PAURA solo a guardarlo. E la mia paura
aumentò, quando lo sen i urlare: — Guardate
tu ! Ora rerò personalmente la prima mar-
tellata a questo chiù [a | | dn p. per farne un

94

LI
#

|a
|

NON MARTELLATE R QUEL TOPO!

bellissimo portachiavi per il mio nuovo fuori-


strada... He, he, he!!!

Si sputò sulle mani e afferrò il MARTELLI,


mentre tu intorno a lui lo incitavano urlan-
do: — VAI CAPO, VAI CAPO, VAI CAPOOOOÎ
Fu allora che agii d'is nto: dovevo difendere il
Cuore di Luce a tu i cos ! Così misi da
parte la paura e balzai fuori dai cespugli, corsi
verso il cristallo e mi ci sdraiai sopra, gridan-
do: — Prima di martellare questo cristallo,

dovrai MARTELLARE me, furfante!

Vai capo!

Li

a Vai capo!
ÈP
NON MARTELLATE i QUEL TOPO!

Sdraiato sull’enorme cristallo,


chiusi gli occhi, pronto a riceve-
re la martellata, quando improv-
visamente udii una voce gridare: |
- FERMI TUTTI!
Spalancai gli occhi incredulo: quella
cra la voce di WIkÒ WILLIE!
"Era proprio lui, che, in pelliccia e |
baffi, fece una mossa di karate, gridando al
topastro: — Kiaiii! Non martellare quel topo,
cioè non martellare quel cristallo...
Dietro Wild Willie comparve anche Maya:
prima che potessi riavermi dalla sorpresa, rò
una frustata a Rato Loco, strappandogli
sa o di mano il MARTELLI!
i RA sj Dietro di loro, vidi gna schiera di
indios: erano i giovani de]
villaggio! Ecco dov'erano!

NON MARTELLATE Pi QUEL TOPO!

Wild Willie e Maya li avevano libera !

Rato Loco, sentendosi circendate, gridò


RABBIOSO: — Ci arrendiamo! Avete vinto
voi, grrrr!

Maya mi sussurrò: — Ho assis to a tu a la


scena, Geronimo, come sci stato coraggioso!
Perme che dia un DA

To balbe ai: - Ehm, perme o, perme o...

Appena mi baciò, svenni per le tante e troppe


EMOZIONI... e anche per il bacio!
BRAVO... SEI TORNATO
VIVO, STILTON!

Quando RINVENNI. mi trovavo di nuovo al


villaggio dei miei amici indios, COMONDAMENTI
sdaiato su un’amaca in una capanna.

Colibrî era accanto a me e, appena si accorse


che ero sveglio, LOSE fuori, annuncian-

BRAVO... SEI TORNATO Na VIVO, STILTONI


ia ha i sm _——oni ——_

do a tu con grande entusiasmo: — Geronimo


si è svegliato! Evviva!!!

Uscii dalla L/APANNA e solo allora scoprii che


era di nuovo il tramonto: avevo dormito per

VENTIQUATTRO ore di fila!

L’anziano capo villaggio mi venne incontro e


mi ringraziò SOLENNEMENTE.

— Grazie, Geronimo. Solo grazie al tuo corag-


gio il Cuore di Luce è tornato da noi!
Tu esclamarono: — Viva Geronimo! Viva il
SALVATORE del Cuore di Luce!

Il capo villaggio allora esclamò: — Ora basta


discorsi, festeggiamo!

Fu una FESTA meravigliosa, con can ,


danze e cibo semplice e genuino donato dalla
FORESTA... Wild Willie, Maya e io pas-
sammo ancora qualche giorno al villaggio, ma
ben presto venne il momento di par re.

99 =
BRAVO... SEI TORNATO (i VIVO, STILTONI
o

Salutai COMMOSSO i miei nuovi amici:

— Grazie di tu o. Non vi dimen cherò mai...

Venite a trovarmi a Topazia, sarò felice di

OSPIGAPVvi, come voi avete ospitato me!

Poi insieme a Wild Willie e Maya iniziai il lun-

go, anzi il lunghissimo viaggio che mi avrebbe

riportato a casa.

Durante il VOLO ripassai tu e le parole

e le espressioni in portoghese che avevo

imparato durante quell’avventura...

Quando arrivò la HOSTESS ad augurarmi

BRAVO... SEI TORNATO A,

VIVO, STILTONI

buon viaggio, io le risposi in un portoghese


perfe o: feci una bellissima figura!

Poi mi addormentai come un 52 ==


e mi svegliai solo quando l’aereo a errò all’ae-

roporto di Topazia.

Tu a la mia FAMISIIA era venuta ad acco-


glierci: c'erano mia sorella Tea, mio cugino
Trappola e il mio nipo no Benjamin.
Ovviamente non poteva mancare anche Iena,
che mi È TRE TILL nel suo solito ab-
braccio (troppo) energico, esclamando: — Ben-
tornato a casa, Scamorzolo!

Wild Willie lanciò un’ A d'inte-


sa a lena, si lisciò i baffi e disse: — Incredibile,
vero? Il pivello è tornato VIN! Chi l'avreb-
be mai de o?!

lo mi rivolsi a lena con una punta di orgo-

glio: — Se sapessi quante AVVENTURE ho

101
BRAVO... SEI TORNATO VIVO, STILTON!

vissuto! Avventure avventurosissime, avven-


turosissimissime! Da non crederci! Purtroppo

lena mi strizzò l'occhio: — Non preoccupar ,


Scamorzaolo, le foto sono qua: eccole!

E mi SVENTOLÒ so o il muso un pacchet-


to di fotografie. lo farfugliai: — Ma... ma chi le
ha sca ate? Ero sempre da solo!

lena mi fece FOC TOC sul cranio: — C'è nessu-


no qui dentro? Non hai ancora capito? Tu non
sci mai stato solo... Maya e Wild Willie cerano

sempre con te!

102

i / lia 'Ì - =_= = =]


ml pg — a O

arl hora fl — 772


I =_= -
a=ia

a
AVVENTURE Qi Pronto per la foro
AVWVENTUROSISSIME?! ba , ‘ 2 | ricordo can. jiboia!

Aggrappato a
una pordera di
un fuoristrada
in corsa!

In marcia verso
il Pantanal!

Ballerino:di sani-
ba:al Carnevale di
Rio: de Janeiro!

Congliarmi
Boraro!

In caduta libera
dalle cascate
dell'Iiguacu!
Alle presecon
Raro Loco e 1
SUOI scagnozzi!
Lt i cis

Toc toc,
C’È QUALCUNO
QUI DENTRO?

Ma... com’era possibile?! Tu e le (dis)avven-


ture che avevo VISSUTO erano state organiz-
zate dai miei amici?!

Ero ancora sbalordito e farfugliai: - Ma o,


cioé voi, cioé noi...

lena mi picchie ò di nuovo sul cranio: — Toc


toc, c’è qualcuno qui dentro? Ti abbiamo
ABBANDONATO apposta, così hai dovuto
fare tu o da solo: ballare la samba, sopravvi-
vere alle cascate, mangiare la zuppa di piranha
e che ne dici poi di quel SERPLNTONE a orno
al collo?! Mi sei almeno riconoscente?

Wild Willie 5©CGGHIGHO, lisciandosi i

— 106

Toc 1oc, © C'È QUALCUNO...

baffi: — Oh sì, dovres davvero esserci ricono-


scente per tu o lo sforzo che abbiamo fa o.
Un PiVELLO come te non avrebbe mai potu-
to procurarsi delle belle Filo {TO
da solo! Se io non avessi scippat...

lena gli rò una gomitata e Maya socchiuse gli


occhi, $SUSSURRANDO: — shhhhh...

Ma a quel punto avevo già capito tu o e stril-


lai: * COSA COSA COSA? Non solo mi
avete lasciato da solo in un Paese sconosciu-
to, ma mi avete anche scippato il portafogli
durante il C-IR-NEV11 E? Begli amici
siete, ecco!

lena mi rò un baffo e mi rimproverò:

— Ecco, Scamorzolo, sei sempre il solito ingra-


to! Ci siamo impegna al massimo, perché la
EIFiDA fosse ancora più eccitante, possibi-
le che non te ne renda conto???

avventurose

107
C'È QUALCUNO...

Ma già Maya aveva aperto il suo porta le,


esclamando SE) — Sei appe-
na stato messo in rete, Geronimo!!!

lo strillai: = COSA COSA COSAI?

Poi capii. Sullo schermo era apparso il nuovo


sito, con le foto AVWVIENTUROSE sca ate
durante il viaggio. Vidi anche i commen che
cominciavano ad arrivare da tu a l’Isola dei
Topi, da AMICI, PARENTE, conoscen , e

da tu i miei le ori...
C'È QUALCUNO... _

TUTTI # Geronimo!’, “Congratulazio-


ni ne ‘Ben fa o Geronimo!”.
E poi ancora: ‘Non sapevamo che fossi così
CORAGGIOSO, Geronimo!’, ‘Sei pro-
prio un topo avventuroso, Geronimo!” e via di
questo tono.
Un a mo dopo, il mio telefonino cominciò a
trillare allegramente: erano tu gli amici
che si volevano complimentare con me!
Con gli OCLHÎ umidi per la commozione
mi rivolsi ai miei compagni di viaggio: — Gra-
zie per ciò che avete fa o per Mel So che
l’avete fa o con le migliori intenzioni del
mondo, anche se al MOMENTO non l’ho
capito (ehm, in effe ancora adesso faccio

fa ca a capire, ma non importa). Comunque il

risultato è... EGCOEZIONALEY 11 mio nuovo

sito è davvero avventuroso, anzi avventurosis-

110 =

4 C'È QUALCUNO...

sissimo, anzi avventurosissimissimo! Grazie a


voi ho scoperto un | 5

ho conosciuto nuovi amici, ma sopra u o ho


capito che ogni posto è ‘CASA, se il nostro
cuore risuona in armonia con quello di tan

altri amici che ci AMANO!


E cHI L AVREBBE
MAI DETTO?

Fu allora che decisi di scrivere un [Tri [bea]


sulle mie AVVENTURE brasiliane, È il
libro che state leggendo voi ora, spero che vi
piaccia! È TUTTO VERO. sapete? Tu o, tut-
to, tu o, anche la storia del serpente avvolto
a orno al collo!

Poco dopo che il libro fu pubblicato in Brasile,


riceve un’ telefonata: era il
famosissimo regista brasiliano Topeiro Topoz!
— Senhor Geronimo, ho le o il suo libro e mi
è piaciuto TANTISSIMO. Lei è riuscito

a far capire a tu che il Brasile è il Paese più


avventuroso del mondo!

112. —

E CHI L'AVREBBE

lo lo ringraziai, mentre lui proseguiva: - Allo-


ra, senhor Geronimo, che ne direbbe di diven-
tare PROT AGNÎST A di un film ambientato
in Brasile?

To ero stupito: — Ma... io non sono un a ore!


Lui ridacchiò: — NL @glilio, senhor Geroni- |
mo, meglio! Voglio lei, solo lei, proprio lei,
perché lei era un topo NORMALISSIMO.
ma è diventato un topo avventurosissimo! E
che bella la foto col SCRDKN TE a orno al col- |
lo: la useremo per la locandina del film!
Fu così che RYTIWRN RAY in Bra-
sile... proprio io che pensavo di
non tornarci più!

Fu proprio rmerlali glioso, per-


ché ritrovai tu gli amici brasi-
liani e scoprii quanto mi fossero
manca ! Squit!

113. —
E CHI L'AVREBBE MAI DETTO?

Quando le riprese furono terminate e il film fu


trasmesso a Topazia, fu un SUCCESSO
incredibile! E la scena che piacque di più fu
proprio quella del SERDEN TI a orno al collo...
Da quell’avventura avevo imparato tante cose.
Prima di tu o avevo C@IPiT® che, a volte,
ciò che a prima vista appare una sfortuna è
invece una FR LUNA. Se non fossi rimasto
senza soldi, non avrei mai compiuto quel viag-
gio in modo tanto AVVENTUROSO?
Poi avevo sperimentato che ogni difficoltà può
essere SUPERATA, quando si è aiuta
da amici sinceri. Che cosa avrei fa o senza
tu i roditori che mi avevano accolto nella
loro casa con AFFETTO?

Infine mi ero reso conto che il vero perico-

lo non è ritrovarsi con un serpente a orno

al collo, ma vivere una vita MONOTONA,

=== 116 ___

E CHI L'AVREBBE MAI DETTO?

senza mai provare qualche cosa di nuovo, im-


previsto e meravigliosanente emo-
zionante! Questo è il w «1° 0 significato
dell'avventura, è ora che ne avevo provato il
gusto, chissà se avrei potuto farne a meno!
Ma questo lo SCOPRIRETE nei prossimi
libri, parola di S lton, Geronimo S lton!

117 ==
10 SONO GERONIMOGOODOO...
SALUTI DAL MATO GROSSO!

HAI CAPITO SCAMORZOLOOO?


TONICO, TONICO, ANZI, TONICISSIMO!
DESTINAZIONE AVVENTURA!

NON CI CAPISCO UNA CROSTA!!!

CARNEVALE A Rio!

36

42

MA CHE BELLE CASCAT...EEEEEEEE! 50

O MEU NOME È STILTON, GERONIMO... 56


VAMOOOOGOSI! 66
SONO UN BABBEGOO! 74
IL MIO NOME È... CoLIBRÌ! 75
NON MARTELLATE QUEL TOPO! 88
BRAVO... SEI TORNATO VIVO, STILTON! 98
TOC TOC, C'È QUALCUNO QUI DENTRO? 106
E CHI L'AVREBBE MAI DETTO? 112
P— iz ia

ima ian ea n a

Geronimo S lton

STORIE DA RIDERE

- Il misterioso manoscri o

di Nostratopus

Lin camper color formaggio

ma
. Giù le zampe, faccia di fon nal
- Il mistero
. Il fantasma del metrò

tesoro scomparso

Qua ro topi nella Giungla Nera


Il mistero dell'occhio di smeraldo
ll galeone dei Ga Pira

. Una granita di mosche

Til Conte

. Il sorriso di Monna Topisa


. Tu a colpa di un
. Il mio name è S lton,

ni caffé con panna


Geronimo S lton

. Un assurdo weekend

per Geronimo

. Benvenu a Rocca Taccagnia


. L'amore è come il formaggio...
. HM castello di Zampaciccia

zZanzamiao

- L'hai voluta la vacanza, S lton?

- Ci tengo alla pelliccia, io!

. A en al

. Il mistero della piramide


di formaggio

. È Natale, ditont
. Per mille mozzarelle...

e afTiva Topigoni!

ho vinto al Tototopo!
il o della Famiglia
. Quella stratopica vacanza
alla pensione Mirasorci...
- La più gr gara
di barzelli manda
. Hall che fifa felina!

. Un vero gen ltopo

non fa... spuzze e!

. Il libro-valige a giochi da viaggio


. L'isola del tesoro fantasma
. Il Tempio del Rubino di Fuoco

La maratona più pazza


dal'mondo!

. Il libro dei giochi delle vacanze


- Il misterioso ladro di formaggi
. Uno stratopico giorno...

da campione!

: Qua ro topi nel Far West!


. In campeggio alle Cascate

del Niagara

. Ahi ahi ahi, sono nel qual!


. La vita è un rodeo!
. La Valle degli Scheletri Gigan

È arrivata Pa y Spring!

. Salviamo la balena bianca!


. Lo strano caso

della Pantegana Puzzona

. Lo strano caso

dei Giochi Olimpici


Ritormo a Rocca Taccagna

. La Mummia senza nome


. Lo strano caso del vulcano

Puzzifero
Agente segreto Zero Zero Kappa

. Lo straro caso del ramisù!


. Il Mistero d

. Il segreto del Lago

Scomparso

. Te lo do io il Karate!

. Non sono un supertopo!

. Il furto del Diamante Gigante


. Ure 8: a scuola di férmaggici
. Chi ha rapito Langquorina

. Non mi lasciare, Ternebrosa!

{a

La

Lab li sala

. La corsa più pazza d'America!


. A acco alla statua d'oro!

Lo strano caso del Sordo Stonato

. Il tesoro delle Colline Nere


. Il mistero della perla gigante
. Sei ciccia per ga , Geronimo

S ltan!

. Che fifa sul Killmangiaro!


. Lo strano caso del Fantasma

al Grand Hotel

. Il mistero della gendola di

cristallo

.: Brodo di topo... e ghigni felini


. Lo strano caso del Calamarone

Gigante

. ll segreto del tre samurai


. Ba una mossa, Scamorzaolo!
. Da scamorza a vero topo...

In 4 giorni è mezzo!

. Lo strano caso

della Torre Pagliaccia


Lo strano caso del ladro di no zie
. Sei in trappola Geronimo

S ltoni

. Il mastro di i
eso
. 5.0.5. c'è un topo nello spazio!
. La Banda del'Ga o

. Grosso gqualo in Mato Grosso

STORIE DA RIDERE A FUMETTI

Susnala ancora, Mozart


La strana macchina dei libri

PREISTOTOPI

Via le dalla pietra di fuoco


Anentalltota
meteori in arrivo

TENEBROSA TENEBRAX

Tredici fantasmi per Tenebrosa


Mistero a Castelteschio

Il tesoro del pirata

fantasma

Un vampiro da salvare!

Il rap della paura

GRANDI LIBRI

* Nel Regno della Fantasia


* 5ecando Viaggio nel Regno
in areata 1A
" Terzo Viaggio nel Regno
della Fantasia
" Quarto Viaggio nel Regno
odio na nel
" Quinte Viaggio nel Regno
della Fantasia
= Sesto Viaggio nel Regno
della Fantasia
* Viaggio ne Tempo
* Viaggio nel Tempo - 2
" Viaggio nel Tempo - 3
* ll Segreto del Coraggio
" La Grande Invasione di Topazia
* Le avventure di Ulisse
"Il principe di Atlan de
* Le avventure di ra Artù
LIBRI SPECIALI

È Natale, S lton!
Halloween... che fifa felina!
Più che amiche... sorelle!
Caccia al Libro d'Oro

C'è un pirata in internet

SEGRETI & SEGRETI

1. La vera storia di Geronimo


S lton

- La vera storia della Famiglia


s lton

. I segre di Topazia

« Vita segreta di Tea S lton

sea a

GRANDI STORIE

* L'Isola del Tesoro

il Giro del Monda in 80 Giarni


* La Spada nella Rocca

* Piccole donne

è Il Richiamo della Foresta

a Robin Hood

* | tré mosche eri

* Il libro della giungla


* Heidi

* Ven mila leghe so o | mari

* Peter Pan

* Piccole dorme crescono

* Le avventure di Tom Sawyer

* Alice nel Paese delle Meraviglia

s Sandokan - Le gri di Mompracem

Cinque minu prima di dormire


Buonano e Topinil

Le grandi fiabe classiche

Le grandi fiabe classiche 2

SUPEREROI

I difensori di Muskrat City


L'invasione dei mostri gigan
L'assalto del grillitalpa
Supersqui contro | terribili tre
La trappola del super dinosauri
Il giallo del costume giallo

Gli abominevoli ra delle nevi


Allarme, zoni in azione!
Supersqui e la pietra lunare
0. C'è del marcio a Marcium

10 0 DI gh I a LR i

1000 Barzell vincen


1000 Barzelle e irresis bili
1000 Barzelle e stratopiche
Il Barzelle one

Barzelle e Super-Top Compila on 1


Barzelle e Super-Top Compila on 2
Barzel Super-Top Compila on 3
Barzelle e Super-Top Compila on 4
Barzelle e Super-Top Compila on 5
Barzelle e Super-Top Compila on 6

“Tea s on
TEA SISTERS

. Hl codice del drago


: La montagna parlante
- La ci à segraa
Mistero a Parigi
. Il vascello fantasma
« Grosso qualo a New York
« ll tesoro di Ghiaccio
« | naufraghi delle stelle
9. I reto del castello scozzese
10. Il mist della bambola nera
11. Caccia allo scarabeo blu
12, Lo smeraldo del principe indiano
13. Mistero sull'Orient Express
14. Mistero dietro le quinte

TEA SISTERS FUMETTI

* [| segreto dell'isola delle Balene


* La rivincita del dub ‘lucertola
* Il tesoro della nave vichinga

* Aspe ando l'onda gigante


VITÀ AL COLLEGE

L'amore va in scena a Topfordi


Il diario segreto di Cole e

. Tea Sisters in pericolo!

Sfida a ritmo di danzal

Il proge o super segreto


Cinque amiche per un musical
- La strada del successo

. Chi si nasconde a Topford?


Una misteriosa le era d'amore
. Un sogno sul ghiaccio per Cole e
. Ciak si gira a Topford!

. Top model per un giorno

Pe Lu hu

66 i Du

mi mi mi

3. Amministrazione
4. Redazione

(qui lavorano reda ori, grafici, illustratori)

3. Ufficio di Geronimo S lton


6. Pista di a erraggio per elico eri

Pe \ a
ii

i gra i
(qui si stampano i libri e È giorna j pi
Topazia, la Ci à dei Topi

1. Zona industriale di Topazia

2. Fabbriche di Formaggi
3. Aeroporto
4. Televisione e radio
5, Mercato del Formaggio
6. Mercato del Pesce
7. Municipio
8. Castello Snobbacchio s
9. Se e colli di Topazia
10. Stazione ferroviaria
11. Centro Commerciale
12. Cinema Topeon
13. Palestra Topgym
14. Salone dei Concer
15. Piazza Pietra Che Canta
16. Teatro Tor glione
17. Grand Hotel
18. Ospedale
19. Orto Botanico
20. Bazar della Pulce Zoppa
21. Casa di zia Lippa e
di Benjamin
22. Museo di Arte Moderna
23. Università e Biblioteca

24. Gazze a del Ra o

25. Eco del Roditore

26. Casa di Trappola

27. Quar ere della Moda

28. Ristorante Fromage d'Or

29. Centro per la Difesa del


Mare e dell'Ambiente

30. Capitaneria di Porto

31. Stadio

32. Campo da Golf

33. Piscina

34. Tennis

35. Parco dei diver men

36. Casa di Geronimo

37. Quar ere degli An quari


38. Libreria

39. Can eri navali

40. Casa di Tea

41. Porto

42. Faro

43. Statua della Libertà

44. Ufficio di Ficcanaso Squi

45. Casa di Pa y Spring

46. Casa di nonno Torquato


Isola dei Topi

1. Grande Lago di Ghiaccio


2. Picco Pelliccia Ghiacciata
3. Picco Telodoioilghiacciaio
4. Picco Chepiufreddononsipuò
5. Topikistan
6. Transtopacchia
7. Piero Vampiro
8. Vulcano Sorcifero
9. Lago Zolfoso
10. Passo del Ga o Stanco
11. Picco Puzzolo
12. Foresta Oscura
13. Valle Misteriosa
14. Picco Brividosa
15. Passò della Linea d'Ombra
16. Rocca Taccagna

ina.
a

17. Parco Nazionale per la


Difesa della Natura

18. Las Topayas Marinas

19. Foresta dei Fossili

20. Lago Lago

21. Lago Lagolago

22. Lago Lagolagolago

23. Rocca Robiola

24. Castello Zanzamiao

25. Valle Sequoie Gigan

26. Fonte Fon na

27. Paludi solforose

28. Geyser

29. Valle dei Ra

30. Valla Panteganosa

31. Palude delle Zanzare

32. Rocca Stracchina

33. Deserto del Tophara


34. Oasi del Cammello
Sputacchioso

35. Picco Cocuzzolo

36. Giungla Nera

37. Rio Mosquito


| Geronimo S lton vive a €

I Cari anna roditori, sull'isola dei Topi, una bizzarra


arrivederci al prossimo libro. isola a forma di fe a di formag:

À E AS gio situata nell'Oceano Ra co


Un altro libro coi baffi, parola di S lton... meridionale. Qui la natura è pro-

te a e | roditori vivono felici. Nel


tempo libero, Geronimo colleziona
an che croste di parmigiano del
Se ecento, ma soit adora
scrivere libri in cui racconta le sue

stratopiche avventure!

Per scoprire tu e le avventure di


Geronimoe dei suol amici, visitate il
sito: www.geronimos lton.com

MLN 6 21 ATI TE ua carpa applicazione LV AL sel cobra del Snrimerao di ingaporici Da 3. c. ll iet a del OPA
MENTO 2 al DIP TAI 9 AT

Quito vue sprorestà del laloncmo a lubo è da paria cei: di SALZA A MAFIE CGAATUTHO baori
commemone ferrdita e stri at di diportzinne veli
Cari amici roditori,

qui a Topazia, nell’Isola dei Topi,


i miei libri sono tu bestseller!
Ma come, non li conoscete? Sono
delle storie da ridere, più tenere
della mozzarella, più gustose del
groviera, più saporite del gor-
gonzola... proprio storie coi baf-
fi, parola di Geronimo S lton!

GROSSO GUAIO IN MATO GROSSO


“Volete sapere come sono finito
aggrappato a un fuoristrada in corsa,
nel bel mezzo della foresta brasiliana?
Tu o è iniziato una tranquilla sera di
febbraio, quando i miei amici lena,
Wild Willie e Maya mi hanno prelevato
dal mio salo o e mi hanno catapultato
in Brasile. È cominciato così un viaggio
avventuroso, avventurosissimo, anzi
avventurosissimissimooo! Squit!"”

AVVENTURE ESTREME

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