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BATTERI

Gli organismi pi piccoli, diffusi e numerosi tra quelli presenti nella biosfera sono i procarioti, che appartengono al Regno delle Monere e includono tutti gli organismi comunemente chiamati batteri e cianobatteri. La loro caratteristica lorganizzazione cellulare essenzialmente semplice, poich organismi unicellulari. I batteri si dividono in archibatteri ed eubatteri; i primi sono i pi primitivi e vivono in condizioni ambientali difficili se non in assenza di ossigeno; i secondi, invece, comprendono la maggior parte dei batteri comunemente intesi e si dividono, in base al tipo di metabolismo, in eubatteri fotosintetici(alghe azzurre) chemiosintetici (batteri nitrificanti) ed eterotrofi (cocchi, diplococchi, streptococchi, stafilococchi, sarcine, bacilli, spirilli e spore). In base alla caratteristica della parete cellulare i batteri si dividono in gram-positivi e gram-negativi assumendo diverse propriet tintoriali (capaci di assumere determinate colorazioni) mediante la colorazione di Gram, che consiste nelluso di due coloranti, uno blu e uno rosso. Mentre i grampositivi appaiono di colore viola perch la loro parete trattiene maggiormente il colorante blu, i gram-negativi assumono colore rosso perch legando meno con il colorante blu assorbono quello rosso. I batteri, pur essendo la causa di numerose malattie (batteri patogeni), fondamentalmente, in natura svolgono un ruolo benefico sia per lambiente sia per luomo. I batteri che vivono nel nostro organismo, la cosiddetta flora intestinale, aiutano a dirigere i grassi e sintetizzano le vitamine B e K assorbite nellintestino; altri lo difendono dallattacco di altri microrganismi patogeni sottraendo loro il nutrimento o producendo sostanze che ne contrastano la crescita. Ad esempio il Lactobacillus, scindendo il lattosio, aiuta i neonati dei mammiferi a digerire il latte; altri batteri sono fondamentali in agricoltura (Azotobacter e Rhizobium), come azotofissatori, migliorando la fertilit del terreno o costituendo degli ottimi insetticidi naturali producendo particolari proteine, sottoforma di cristalli. La maggior parte, tuttavia, svolgono la funzione di decompositori, scindendo le sostanze organiche e restituendo allambiente le materie prime utilizzate dagli organismi autotrofi.

STRUTTURA
La forma dei Batteri, conferita dalla parete cellulare, pu essere ricondotta a tre tipi fondamentali: coccacea o sferoide, bacillare o cilindrica e spirillare. I cocchi presentano tutti gli assi della cellula uguali tra loro; possono apparire in singole forme separate (micrococchi), appaiati (diplococchi), a catena di tre o pi elementi (streptococchi), a grappolo (stafilococchi). La forma bacillare presenta un asse della cellula pi lungo degli altri; anche per i bacilli si parla di diplo e streptobacilli. La forma spirillare caratterizzata invece o da un semplice ripiegamento della cellula (forma a virgola o vibrioni) o da un attorcigliamento della stessa (forma spirale o spirilli). La cellula batterica essenzialmente costituita da sostanza protoplasmatica (citoplasma), apparato genetico, ribosomi ed enzimi vari. La maggior parte delle specie possiede una caratteristica parete cellulare rigida costituita da proteine, da lipidi e da polisaccaridi. All'interno e in intima associazione con la parete cellulare vi la membrana citoplasmatica, ricca di fosfolipidi e responsabile della permeabilit selettiva della cellula. La maggior parte dei batteri dotata di una mobilit attiva per la presenza di flagelli o ciglia, appendici di tipo filamentoso disposte attorno alla cellula e costituite interamente da proteine elastiche simili a quelle dei peli e delle fibre muscolari. Alcuni germi Gram-negativi posseggono altre appendici filamentose pi piccole e numerose dei flagelli, che circondano a raggiera il corpo batterico e non intervengono nei fenomeni di mobilit. Tali appendici possono essere differenziate in pili comuni o sessuali. I pili comuni, oltre a conferire specifiche propriet di aderenza ai tessuti e quindi di colonizzazione, consentono ai Batteri anche di aderire tra loro durante l'accoppiamento. I pili sessuali permettono invece, attraverso il foro centrale da loro posseduto, il passaggio di materiale genetico da una cellula batterica all'altra (vedi coniugazione). Determinati batteri (per esempio Bacillus e Clostridium) formano spore che presentano un grado cos elevato di

resistenza verso l'invecchiamento e verso l'azione sterilizzante di molti agenti chimici e fisici da non trovare l'eguale in nessun altro organismo vivente. I Batteri, in assenza di sostanze inibitrici, crescono in genere in ogni terreno colturale che contenga gli appropriati elementi nutritizi (sali minerali, zuccheri, aminoacidi, vitamine) e un'idonea quota di acqua libera; ogni specie cresce comunque solo entro un certo intervallo di pH e di temperatura.

RIPRODUZIONE
La replicazione dei Batteri avviene, asessuatamente, in genere per fissione binaria trasversa e simmetrica in modo che da una cellula se ne formano due con identico genotipo; questo meccanismo di riproduzione favorisce la trasmissione inalterata delle caratteristiche ereditarie. La causa che determina la moltiplicazione va ricercata in un alterato rapporto tra volume e superficie della cellula: la superficie infatti aumenta secondo il quadrato, mentre il volume secondo il cubo; l'accrescimento cellulare conduce perci a una diminuzione relativa della superficie e la divisione viene a ristabilire l'equilibrio. La divisione cellulare si svolge attraverso tre fasi successive: divisione del citoplasma e del materiale nucleico che inizia con la crescita in senso centripeto di un setto trasverso, che si origina dalla membrana citoplasmatica; formazione di una parete trasversa in corrispondenza del setto; separazione delle due cellule figlie. In condizioni di sviluppo favorevoli la moltiplicazione di molte specie batteriche avviene in un tempo rapidissimo (in media circa 20); in tali casi bastano solo 10 ore per avere 30 generazioni, cio da un elemento la formazione di centinaia di milioni di individui. Oltre alla classica scissione semplice, in qualche caso si ha riproduzione per gemmazione, per ramificazione o secondo modalit miste.

MUTAZIONI
Il genoma batterico rappresentato da DNA nudo, che non contiene cio proteine basiche (protammine e istomi), e che d luogo alla formazione di un unico filamento cromosomico circolare raggomitolato su se stesso; tale materiale in genere presente nella cellula allo stato diffuso e solo in determinate fasi di sviluppo si addensa in particolari zone del citoplasma dando luogo a formazioni cromosomo-simili, che costituiscono i corpi nucleoidi. Il corredo cromosomico dei Batteri sempre aploide, cio presente nel genoma una sola copia dei diversi geni. Ci facilita le modificazioni dei geni batterici indotte da agenti mutageni, quali raggi X, radiazioni ultraviolette o particolari sostanze chimiche; se la mutazione compatibile con la sopravvivenza del germe, porta alla formazione di un microrganismo differente dai progenitori, che viene definito mutante. Lo studio dei mutanti viene praticato su cloni, ovvero su colonie batteriche originatesi dalla moltiplicazione di una singola cellula; il clone fornisce cos una popolazione di microrganismi estremamente omogenea. Lo studio dei mutanti, di notevole interesse pratico per la resistenza agli antibiotici che questi possono avere, ha chiarito in parte il meccanismo di trasferimento di materiale genetico da una cellula batterica all'altra che porta alla formazione di nuove combinazioni di geni o ricombinazioni. Le modalit secondo cui avviene tale trasferimento sono riconducibili essenzialmente a: trasformazione, caratterizzata dal trasferimento di un gene sotto forma di DNA nudo; coniugazione, caratterizzata dal passaggio di DNA dal donatore al ricevente per mezzo di una struttura specializzata, il pilo sessuale, che mette in contatto le due cellule durante questo particolare atto di accoppiamento (le cellule progenitrici che si accoppiano sono di due tipi: l'una possiede la capacit di formare il pilo sessuale e viene designata col simbolo F+, cio fertilit, e svolge la funzione di cellula maschile, l'altra, F, rappresenta la cellula femminile e funziona da ricevente del materiale genetico); trasduzione, caratterizzata dal trasferimento di materiale genetico da un batterio all'altro per intervento di un virus (batteriofago temperato) che, dopo aver infettato un batterio, integra nel proprio genoma parte del DNA batterico e lo rilascia quindi in una nuova cellula quando vi si trasferisce.

FUNZIONI
I Batteri distribuiti su tutta la superficie terrestre sono indispensabili per i cicli biologici vitali: utilizzano infatti i prodotti organici di rifiuto del metabolismo degli organismi superiori e mediante processi di fermentazione liberano elementi indispensabili alla vita quali carbonio, azoto e idrogeno. I Batteri influenzano la fertilit del suolo, fissando l'azoto atmosferico e trasformandolo in composti azotati impiegati dalle piante per la sintesi delle proteine. La loro applicazione in campo industriale per la produzione di burro, formaggio e yogurt sfrutta le numerose attivit chimiche (fermentazione, idrolisi, ecc.). Alcune specie sono importanti per il trattamento dei liquami e delle acque di scarico in genere o ancora per il controllo dell'equilibrio biologico. Fra gli enzimi prodotti dai batteri si annoverano amilasi, proteinasi, streptochinasi, ecc. Alcuni batteri, come il Bacillus cereus, sintetizzano il cortisone e il delta-cortisone. Altri ancora (soprattutto dei generi Streptomyces e Bacillus) sintetizzano antibiotici quali polimixina, streptomicina, tetraciclina e tirotricina. Leptospira La forma a spirillo, cio elicoidale, si ritrova in alcuni generi di batteri indicati genericamente come spirochete. Questi microrganismi per la loro forma lunga e sottile possono essere visualizzati soltanto con particolari tecniche di microscopia, come il contrasto di fase che permette di osservarli in rilievo. Nell'immagine, una spirocheta Leptospira, genere che comprende batteri aerobi capaci di muoversi grazie a due flagelli intracellulari, adattati alle acque dolci neutre o leggermente alcaline, saprofiti oppure patogeni per l'uomo.

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