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Ricominciare

Nella vita ci sono dei momenti in cui sembra che il mondo ci crolli addosso e abbiamo
la sensazione di avere sbagliato tutto o di essere caduti in una situazione irreparabile
e senza via d’uscita. L’incertezza sembra prendere il sopravvento sulle certezze.
Occorre ricordare che qualsiasi idea o progetto che si voglia realizzare nella vita
richiederà di dover fare i conti con imprevisti, ostacoli o insuccessi.
È interessante conoscere la storia di Abramo Lincoln (1809-1865) che fu presiedente
degli Stati Uniti dal 1861 al 1865. Prima di essere eletto come Presidente si
annoverano nel suo curriculum una lunga serie di insuccessi accompagnati da varie
disgrazie.
Nel 1832 ebbe ben due fallimenti nel commercio. Lo stesso anno, tentò di iscriversi
alla facoltà di giurisprudenza ma non fu ammesso e fu anche sconfitto alla camera dei
deputati. Due anni dopo riuscì a farsi eleggere all’Assemblea del Congresso. Nel 1835
morì la donna che avrebbe dovuto sposare. Un anno dopo si ammalò per un forte
esaurimento. Nel 1838 fu sconfitto per la carica di presidente della Camera dei
deputati e nel 1840 subì un’altra sonora sconfitta come membro dell’Assemblea
elettorale. Nel 1843 fu sconfitto per l’ingresso al Congresso e dovette aspettare il
1846 per poterne fare parte.
Nel 1848 fu nuovamente sconfitto per il Congresso. Nel 1855 fu sconfitto per il Senato
e un anno dopo subì un’altra sconfitta alla candidatura di Vicepresidente. Anche nel
1858 fu sconfitto al Senato, ma nel 1860 fu eletto 16° Presidente degli Stati Uniti
d’America.
Lincoln viene considerato come uno dei più grandi presidenti di tutti i tempi. Eppure,
nella sua vita non sono mancati insuccessi e delusioni.
La forza di quest’uomo è stata proprio nella capacità di sapere riprendersi dopo ogni
fallimento, trovando un nuovo slancio per tentare la ripresa e raggiungere il successo.
La rinascita è superamento del dramma che sa trasformarsi in consolazione.
Anche uomini di fede hanno vissuto momenti bui nella loro vita. Pensiamo a Pietro,
discepolo di Gesù, uomo sempre sicuro di sé (almeno nell’apparenza) ma che ha fatto
i conti con una brutta caduta. Quando Gesù fu arrestato e processato, Pietro per
paura rinnegò il Signore sostenendo di non conoscerlo. Il Vangelo afferma che dopo
essersi reso conto del male che aveva fatto, pianse amaramente. Pietro si riprese
perché riconobbe il suo fallimento morale e spirituale.
Per superare i momenti difficili è necessario riconoscere e accettare i nostri insuccessi
e le nostre paure, solo così possiamo ricominciare. Ci vuole coraggio, consapevolezza
e volontà per cambiare certe situazioni. Un cambiamento in realtà non è mai facile
perché entrano in gioco alcune nostre paure. Il cambiamento è una rinascita, ma
prima deve morire qualcosa in noi e questo, a volte, mette paura perché implica la
perdita di ciò che non possiamo portare con noi.
Un esempio significativo è il battesimo, così come descritto nei Vangeli, una scelta
fatta da adulti, consapevoli e desiderosi di far morire qualcosa per rinascere e vivere
una nuova vita in Cristo, con Cristo e per Cristo; ecco il significato simbolico del
battesimo ricevuto per immersione.
Haruki Murakami, scrittore giapponese, nel suo romanzo “Kafka sulla spiaggia” dice:
“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto
ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per
davvero. Ma su un punto non c’è dubbio… ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai
lo stesso che vi è entrato”.

Domanda
Siamo in grado di comprendere che da una delusione o fallimento abbiamo la
possibilità di imparare e fare tesoro dell’esperienza negativa per risollevarci?

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