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Opinioni

Amministrazione digitale

Intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale nella cura


dell’interesse generale
di Gianluca Fasano

La digitalizzazione della pubblica amministrazione, con le sue straordinarie potenzialità, deve pro-
muovere un processo di inclusione di cittadini e imprese, a garanzia della loro partecipazione
democratica al funzionamento dello Stato. L’innovazione tecnologica, però, introduce elementi di
rischio che potrebbero favorire una loro esclusione. In tale scenario, occorre che la pubblica
amministrazione sappia farsi interprete di un rinnovato bisogno di trasparenza, accompagnando la
tendenziale neutralità dell’algoritmo con adeguate azioni di accountability, trasparenza e controllo, al
fine di contribuire all’imparzialità della funzione amministrativa.

Introduzione tendenze, rischi e di raccogliere migliori informazioni


Le potenzialità delle nuove tecnologie mostrano i per pianificazioni future. E l’intelligenza artificiale
loro effetti in qualsiasi settore dell’attività umana: rappresenta il metodo naturale di analisi dei big
l’intelligenza artificiale (1) riconosce il volto di una data (4), una miniera di informazioni che non può
persona identificando un soggetto (2), supporta i essere gestita dall’uomo attraverso le tradizionali
medici nella lettura delle immagini radiografiche e metodologie di archiviazione e analisi, ma necessita
nelle diagnosi, offre maggiore sicurezza nei trasporti, inevitabilmente dell’ausilio delle nuove tecnologie.
concorre alla tutela dell’ambiente ed altro ancora. Per i soggetti pubblici ciò rappresenta l’opportunità
Grazie alla capacità di analizzare in modo rapido ed di identificare con precisione le esigenze dei cittadini
efficiente set di dati complessi e di grandi dimensioni, e, conseguentemente, di intervenire con servizi
i c.d. “big data” (3), siamo in grado di identificare meglio rispondenti al benessere della collettività

(1) Per Intelligenza Artificiale (IA) si intende “la scienza che riconoscimento facciale automatico (AFR - Automated Facial
sviluppa modelli computazionali del comportamento intelligente, Recognition) da parte della Polizia del Galles in luoghi pubblici,
e quindi fa sì che gli elaboratori possano eseguire compiti che https://www.judiciary.uk/wp-content/uploads/2019/09/bridges-
richiederebbero intelligenza da parte dell’uomo”, così G. Sartor, swp-judgment-Final03-09-19-1.pdf.
Intelligenza artificiale e diritto, Milano, 1996, 10. Tra le definizioni (3) Il concetto di big data è tradizionalmente spiegato facendo
più accreditate spicca quella dell’Università di Stanford, che la ricorso alla teoria delle cc.dd. “5V” per indicare che tali dati
identifica come “una scienza e un insieme di tecniche computa- sarebbero caratterizzati da: Volume (ossia grandi quantità di
zionali che vengono ispirate - pur operando tipicamente in maniera dati), Velocità (ossia la rapida disponibilità e analisi degli stessi),
diversa - dal modo in cui gli esseri umani utilizzano il proprio Varietà (ossia, da un punto di vista qualitativo, l’enorme tipologia di
sistema nervoso e il proprio corpo per sentire, imparare, ragionare dati presenti), Variabilità (il contenuto dei dati muta di significato a
e agire”. Si veda “Artificial Intelligence and life in 2030, One seconda dell’analisi a cui è sottoposto) e Valore (dipende dal
hundred year study on Artificial Intelligence”, Stanford University, crescente potenziale economico e dalla valenza sociale dei dati).
2016, 5. La Commissione europea nella sua Comunicazione al In letteratura, M. Delmastro - A. Nicita, Big data. Come stanno
Parlamento, al Consiglio, al Comitato economico e sociale euro- cambiando il nostro mondo, Bologna, 2019; M. Maggiolino, I big
peo e al Comitato delle regioni “L’intelligenza artificiale per l’Eu- data e il diritto antitrust, Milano, 2018; V. Zeno-Zencovich, Dati,
ropa”, doc. n. COM (2018) 237 del 25 aprile 2018, definisce grandi dati, dati granulari e la nuova epistemologia del giurista, in
l’intelligenza artificiale come “sistemi che mostrano un compor- Medialaws, 2, 2018, 32 ss.; M. Orefice, I big data e gli effetti su
tamento intelligente analizzando il proprio ambiente e compiendo privacy, trasparenza e iniziativa economica, Roma, 2018; L. Cali-
azioni, con un certo grado di autonomia, per raggiungere specifici fano - C. Colapietro (a cura di), Innovazione tecnologica e valore
obiettivi”. La definizione data dal dizionario De Mauro è quella di della persona. Il diritto alla protezione dei dati personali nel Rego-
“insieme di studi e tecniche che tendono alla realizzazione di lamento UE 2016/679, Napoli, 2017.
macchine, specialmente calcolatori elettronici, in grado di risol- (4) Cfr. sul punto il Libro Bianco dell’Agenzia per l’Italia Digitale
vere problemi e di riprodurre attività proprie dell’intelligenza del marzo 2018, L’intelligenza artificiale al servizio del cittadino,
umana”. 52, ove si evidenzia che i big data richiedono “...modelli e metodi di
(2) L’Alta Corte di giustizia del Regno Unito, sede di Cardiff, si è recupero e filtraggio delle informazioni fondati su tecnologie
recentemente pronunciata sulla liceità dell’uso della tecnologia di semantiche e ontologie condivise”.

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nonché di effettuare migliori previsioni sulla base traguardo fondamentale negli assetti stessi del rap-
degli eventi e delle correlazioni scoperte. La versati- porto tra libertà e autorità (12). Ed è questa la sfida
lità di questi strumenti potrà esser sfruttata sul piano che la rivoluzione 4.0 pone alla funzione ammini-
della compliance in materia di anticorruzione (5), strativa (13), inducendo ad indagare sulla compren-
della tutela dei dati personali (6) e della conformità sione delle implicazioni che l’utilizzo della macchina,
normativa in generale (7), del market abuse (8), della in grado di “emulare” il ragionamento dell’uomo,
giustizia predittiva (9), della sanità pubblica, in mate- porterà nell’esercizio dei poteri pubblici (14) e,
ria fiscale (10) ed altro ancora (11). segnatamente, nella fase istruttoria e definitoria del
Un ulteriore aspetto che caratterizza l’intelligenza provvedimento amministrativo.
artificiale è rappresentato dall’innalzamento del Sebbene l’introduzione di sistemi di Intelligenza arti-
livello di razionalità delle scelte assunte. Le macchine ficiale a supporto dei poteri pubblici possa contribuire
sono guidate da criteri logico-matematici, il che a generare valore nell’interesse della collettività,
comporta un innalzamento del livello di controllo l’esperienza ha messo in evidenza i rischi che possono
e di neutralità dei risultati attesi. Tale caratteristica derivare dall’utilizzo di algoritmi, posto che i risultati
impone di affrontare l’interrogativo se l’introduzione dei sistemi di intelligenza artificiale possono essere
di tecnologie informatiche ed elettroniche nella del tutto errati e fuorvianti, a causa dell’inserimento
gestione del rapporto tra cittadini e pubblica ammi- di dati erronei o di pregiudizi nella costruzione dei
nistrazione possa far registrare benefici in termini di modelli matematici oppure di errori interni al loro
imparzialità, aiutando i decisori a superare eventuali funzionamento. E sebbene l’algoritmo sia dotato di
pregiudizi che possono derivare dalla personalità o una propensione naturale verso la neutralità, esso
dalle emozioni delle persone. non può esser più imparziale di colui che lo ha creato.
In effetti, l’applicazione di tali strumenti nell’ambito Per queste ragioni, affinché la neutralità insita nel-
dell’esercizio della funzione amministrativa potrebbe l’algoritmo si traduca in imparzialità dei suoi risultati
portare all’innalzamento del livello di imparzialità è indispensabile costruire un sistema di accountability,
della funzione stessa, da sempre visto come un fatto di trasparenza rafforzata (15), di strumenti di

(5) Per una panoramica dell’applicazione di machine learning in Black Box Society: The Secret Algorithms That Control Money and
tale settore si vedano, ex multis Olsen, William P. et al., Using Data Information, Cambridge-London, 2015.
Analytics to Meet the Government’s Anti-Corruption Compliance (12) Secondo l’insegnamento tradizionale l’organizzazione dei
Expectations, The Anti-corruption Report (www.anti-corruption. pubblici uffici è essa stessa garanzia della cura dell’interesse
com), v. 5, n. 9, may 2016; Daniels, Donna et al., Real Risks, generale e della tutela dei diritti dei cittadini, in linea con il dettato
Artificial Intelligence: The Next Wave of Anti-Corruption Com- dell’art. 97 Cost. per cui “i pubblici uffici sono organizzati...in modo
pliance?, The Anti-corruption Report (www.anti-corruption. che siano assicurati il buon andantemente e l’imparzialità dell’am-
com), v. 7, n. 4, february 2018. ministrazione”. In questo senso F. Merloni, Costituzione repub-
(6) Il Garante Europeo per la protezione dei dati personali blicana, riforme amministrative e riforme del sistema
(European Data Protection Supervisor, “EDPS” o anche amministrativo, in Diritto pubblico, 2018, 82, per il quale “è nel-
“GEPD”) ha sviluppato e lanciato un importante strumento: il l’organizzazione amministrativa, nella costruzione di ‘uffici’ ade-
Website Evidence Collector (WEC), un tool che esamina in auto- guati alle funzioni (...) assegnate, che si afferma la prima e
matico i siti web e ne determina la conformità alle norme sulla fondamentale garanzia della cura effettiva dell’interesse generale
protezione dei dati (https://edps.europa.eu/press-publications/ (...)”.
edps-inspection-software_en). (13) A. Masucci, Atto amministrativo informatico, in Enc. dir.,
(7) La RegTech (Regulatory Technology) è il settore delle nuove Milano, 1997, aggiorn. I, 221. L’autore descrive l’impiego del
tecnologie che si incentra sulla produzione di soluzioni basate computer a “definire ... - in base ad un input e ad un programma
sull’analisi dei big data, con l’obiettivo di garantire il monitoraggio - il contenuto di un regolamento di interessi; può produrre esso
dello stato attuale di conformità normativa e la valutazione all’e- stesso atti amministrativi”. G. Duni, L’amministrazione digitale. Il
sposizione del rischio normativo. diritto amministrativo nella evoluzione telematica, Milano,
(8) La National Association of Securities Dealers Automated 2008, 74.
Quotation (Nasdaq) ha implementato sistemi di machine learning (14) Alle autorità pubbliche è richiesto un cambio di passo. È da
per rilevare attività commerciali irregolari e potenzialmente dan- considerare archiviata la fase di transizione al computer inteso
nose nel mercato azionario statunitense. come archivio digitale, in sostituzione dell’archivio cartaceo,
(9) M. Gialuz, Quando la giustizia penale incontra l’intelligenza ovvero inteso come un elaboratore testi a video, in sostituzione
artificiale: luci e ombre dei risk assessment tools tra Stati Uniti ed della macchina da scrivere su carta. Nell’ambito della pubblica
Europa”, in Dir. Pen. Cont., 29 maggio 2019. C. Parodi - V. Sellaroli, amministrazione sono state acquisite nuove abilità nell’utilizzo di
Sistema penale e intelligenza artificiale: molte speranze e qualche strumenti informatici, che hanno sostituito vecchi strumenti di
equivoco, in Dir. Pen. Cont., 6, 2019, 47-71. lavoro.
(10) Negli Stati Uniti l’amministrazione fiscale ha introdotto nel (15) Sul tema si veda l’editoriale di B. Carotti, Algoritmi e poteri
2005 lo US Internal Revenue Service (Irs), che sfrutta il machine pubblici: un rapporto incendiario, in questa Rivista, 2020, 1, 5.
learning per procedure di controllo su piccole imprese ed imprese L’autore evidenzia che “Il problema dell’algoritmo nella pubblica
individuali. amministrazione è legato alla sua conoscibilità, alla possibilità di
(11) Nel settore privato il ricorso agli algoritmi predittivi è molto accedere e comprendere le scelte che ne hanno determinato
diffuso. Grazie ad essi si riescono a scoprire patterns indispensa- l’adozione e, infine, ai meccanismi di tutela e responsabilità”.
bili per costruire nuove linee di business. Vedi F. Pasquale, The

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controllo e di nuove prospettive organizzative del automatizzata, muovendo dalla codifica dei presuppo-
lavoro pubblico, al fine di non vanificare i potenziali sti normativi, laddove questi non ricorrano a concetti
benefici in termini di maggiore imparzialità derivanti giuridici indeterminati, per poi individuare i passaggi
dai modelli decisionali automatizzati. logici e conseguenziali che la macchina svolgerà in via
automatica, realizzando il medesimo schema di natura
L’informatizzazione del procedimento sillogistica che avrebbe condotto l’uomo (18).
amministrativo, vincolato e discrezionale Analizzando gli insegnamenti offerti dalla giurispru-
denza, nelle occasioni in cui si è trovata ad affrontare la
Nel dibattito scientifico italiano il tema relativo alla
questione dell’utilizzo degli algoritmi nell’esercizio
possibilità di applicare strumenti di intelligenza arti-
della funzione amministrativa, si può annotare come
ficiale nell’ambito della funzione amministrativa si è
la stessa non abbia dato indirizzi univoci.
sviluppato attorno alla dicotomia esistente tra atti-
Una prima pronuncia sul tema risale alla decisione del
vità vincolata e attività discrezionale, lasciando spa-
Cons. Stato, Sez. VI, 7 febbraio 1995, n. 152 (19), in
zio - almeno inizialmente e prevalentemente -
cui si afferma che l’azione amministrativa che si avvale
all’opinione che consente l’informatizzazione sol-
di procedure informatizzate e di macchine elettroni-
tanto nelle attività vincolate.
che non si differenzia in alcun modo da quella ammi-
Tradizionalmente, i procedimenti di natura vincolata
nistrativa ordinaria, posto che “i programmi
vengono ricondotti nello schema “norma-fatto-
informatici ... non sono che sequenze di ordini o
effetto” (16), concetto con cui si indicano quei pro-
precetti che la macchina elettronica deve eseguire
cessi in cui il legislatore fissa i presupposti e i conse-
in circostanze predeterminate, così che anche di essi
guenti effetti, lasciando alla funzione amministrativa
è certamente possibile il controllo giurisdizionale”.
un’attività di verifica circa la sussistenza dei primi.
La potestà organizzativa dei pubblici uffici e l’autono-
Mancando una vera e propria fase valutativa, intesa
mia amministrativa sono idonee a fondare la scelta di
quale ponderazione tra l’interesse pubblico primario e
articolare il procedimento amministrativo mediante
egli interessi confliggenti, l’attività vincolata è stata
l’utilizzo di modelli automatizzati. In tal senso si è
considerata pienamente compatibile con l’informatiz-
espresso il T.A.R. Lazio, Roma, Sez. III-bis, 14 febbraio
zazione del procedimento amministrativo, ed in parti-
2017, n. 3769, secondo cui “quanto alla decisione di fare
colar modo con modelli decisionali automatizzati.
ricorso all’elaborazione elettronica ai fini della defini-
In effetti, attraverso cicli informatici di “if - then” si può
zione del contenuto dell’atto, la predetta decisione si
gestire l’intera fase decisionale del procedimento
sostanzia, in realtà, esclusivamente nella metodologia
amministrativo vincolato: fissati i presupposti norma-
prescelta dall’amministrazione ai fini dell’articolazione
tivi e i conseguenti effetti provvedimentali il ciclo “if -
e dello svolgimento del procedimento amministra-
then” verifica che i dai fattuali corrispondano ai pre-
tivo” (20). Ne consegue che il processo decisionale
supposti normativi, così da ricavare in modo auto-
svolto mediante le nuove tecnologie dell’intelligenza
matico la decisione finale. La macchina svolge un
artificiale resta sotto il dominio e sotto la responsabilità
giudizio condizionale, in forza del quale se (if) si
del funzionario, nel senso che dietro l’algoritmo si
verifica il presupposto “A”, allora (then) dovrà prodursi
annidano scelte di valori, di metodo e di processi
l’effetto “B” (17). Sicché la decisione da cui scaturisce
riconducibili al dominio umano, e quindi, all’opera
il provvedimento amministrativo potrà esser
del funzionario pubblico (21).

(16) Parte della dottrina riconduce l’attività vincolata allo apprendimento che, utilizzando le architetture di reti neurali, ela-
schema “norma fatto potere effetto”, con la precisazione che il bora grandi set di dati e conduce ad un risultato simile a quello cui
potere, a differenza di quanto accade nell’ambito delle attività potrebbe giungere l’uomo. Attraverso questi sistemi la macchina
discrezionali, si limita ad un accertamento dei requisiti previsti elabora da sola nuovi percorsi di apprendimento. Resta evidente
dalla norma anziché involgere nella ponderazione tra interesse che tali algoritmi non potranno avere spazio nel processo decisio-
primario ed interessi con esso confliggenti, pubblici o privati. nale della pubblica amministrazione, nella misura in cui non sarà
(17) F. Morollo, Documento elettronico fra e-government e contenuta e limitata - ma a quel punto sarebbe vanificata la loro
artificial intelligence (AI), in federalismi.it, Focus TMT, 2015, n. stessa utilità - la loro capacità di produrre nuovi criteri deduttivi.
2, 17-18. (19) In Foro amm., 1, 1995, 364.
(18) È pur vero che siffatti processi automatizzati sono forme (20) Per un commento alla sentenza si veda I. Forgione, Il caso
molto semplici di intelligenza artificiale in confronto alla comples- dell’accesso al software Miur per l’assegnazione dei docenti, in
sità di funzionamento dei dispositivi di c.d. machine learning questa Rivista, 2018, 5, 647.
ovvero di c.d. deep learning. La definizione di machine learning (21) Cfr. D.U. Galetta - J.C. Corvalàn, Intelligenza artificiale per
venne data da Herbert Simon nel 1959 “Il Machine Learning è una pubblica amministrazione 4.0? Potenzialità, rischi e sfide della
quella branca dell’informatica che permette ad una macchina di rivoluzione tecnologica in atto, in www.federalismi.it, 3, 2019, 19.
imparare ad eseguire un compito senza essere stata esplicita- Secondo gli Autori è semmai possibile “immaginare che il funzio-
mente programmata per farlo”. Il deep learning è quel sistema di nario responsabile del procedimento si serva utilmente

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Di recente, il dibattito si è acceso a seguito della la sentenza della Cass. Civ., Sez. I, 28 dicembre
decisione del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. III-bis, 27 mag- 2000, n. 16204, secondo cui le procedure auto-
gio 2019, n. 6606 (22), con cui si è contestato l’utilizzo matizzate sono applicabili agli atti amministrativi
di un algoritmo preimpostato e predefinito in difetto di informatici in stretto senso, cioè di quegli atti
“...una vera e propria attività amministrativa, essendosi provenienti dalla pubblica amministrazione, diret-
demandato ad un impersonale algoritmo lo svolgi- tamente ed automaticamente elaborati dal sistema
mento dell’intera procedura di assegnazione dei docenti informatico in quanto non richiedono valutazioni
alle sedi disponibili nell’organico dell’autonomia della discrezionali e motivazioni correlate alle partico-
scuola”. Le argomentazioni del Tribunale riprendono larità del caso concreto.
l’assunto che è pur sempre l’uomo il dominus di un Favorevole, invece, all’utilizzo degli algoritmi nei pro-
procedimento amministrativo, nel senso che le proce- cedimenti discrezionali è la recente decisione del
dure informatizzate “finanche ove pervengano al loro Cons. Stato, Sez. VI, 13 dicembre 2019, n. 8472,
maggior grado di precisione e addirittura alla perfezione, secondo cui “se il ricorso agli strumenti informatici
non possano mai soppiantare, sostituendola davvero può apparire di più semplice utilizzo in relazione alla
appieno, l’attività cognitiva, acquisitiva e di giudizio c.d. attività vincolata, nulla vieta che i medesimi fini
che solo un’istruttoria affidata ad un funzionario per- predetti, perseguiti con il ricorso all’algoritmo infor-
sona fisica è in grado di svolgere” (23). matico, possano perseguirsi anche in relazione ad
Nello stesso senso, seppur con una maggiore apertura, attività connotata da ambiti di discrezionalità” (25).
la sentenza del Cons. Stato, Sez. VI, 8 aprile 2019, n. Anche in dottrina si fronteggiano posizioni divergenti.
2270 (24), con cui si legittima l’impiego di modelli Si spazia dalla posizione che nega accesso dell’intelli-
decisionali automatizzati nella funzione amministra- genza artificiale nell’abito dell’attività discrezio-
tiva, purché ciò avvenga nel rispetto dei principi e nale (26), motivata dalla giustificazione che l’attività
delle regole che governano l’azione amministrativa. discrezionale presuppone un apprezzamento e una valu-
E comunque, esclusivamente con riferimento ai pro- tazione comparativa di più interessi il cui svolgimento
cedimenti di natura vincolata. non può in alcun modo essere affidato alla mac-
La decisione si pone in linea con la giurisprudenza china (27), ovvero che verrebbe meno la funzione,
civile che escludeva il ricorso ad una decisione d’ispirazione democratica, di curatrice dei bisogni
automatizzata nel campo applicativo della discre- della collettività (28). V’è chi ne ammette l’utilizzo a
zionalità amministrativa. In particolare, si ricorda prescindere dal carattere discrezionale o meno della

dell’Intelligenza Artificiale per poter svolgere più rapidamente, e istruire e decidere sulla base della complessa legislazione di
con maggiore precisione, attività della fase istruttoria delle quali settore, delle vacanze nelle sedi di servizio e delle preferenze e
resta, ovviamente, il responsabile: sia in termini di verifica dei titoli dei richiedenti, decideva di gestire le assegnazioni attraverso
risultati della stessa, sia in termini di collegamento fra le risultanze un algoritmo, che ha portato alle diverse pronunce giurispruden-
della fase istruttoria e l’adozione della decisione finale che con- ziali citate infra.
fluisce nel provvedimento conclusivo del procedimento”. (26) G. Caridi, Informatica giuridica e procedimenti amministra-
(22) In senso conforme T.A.R. Lazio, Roma, Sez. III-bis, sent., tivi, Milano, 1983, 145 ss.; B. Selleri, Gli atti amministrativi “in
10 settembre 2018, n. 9224, secondo cui allorquando si applichino forma elettronica”, in Dir. soc., 1982, 140 s.; E. Giannantonio,
processi di automatizzazione nel contesto del settore pubblico, Manuale di diritto dell’informatica 2, Padova, 1997, 564.
deve sempre essere garantita la supervisione dei risultati da parte (27) M.C. Cavallaro - G. Smorto, Decisione pubblica e respon-
di un “funzionario persona fisica”. Nella sentenza del T.A.R. Lazio, sabilità dell’amministrazione nella società dell’algoritmo, in fede-
Roma, Sez. III-bis, 20 luglio 2016, n. 8312, relativa a una procedura ralismi.it, 2019, 16, ove si espone che una simile operazione non
concorsuale la cui domanda di partecipazione andava presentata potrebbe trovare applicazione nell’ambito dell’attività discrezio-
in via telematica e in cui l’esclusione era adottata non da funzionari nale che, invece, implica la sequenza “norma-fatto-potere giuri-
ma da automatismi decisionali, il Tribunale affermava la “manife- dico-effetto”. Per F. Saitta, Le patologie dell’atto amministrativo
sta irragionevolezza, ingiustizia ed irrazionalità di un sistema di elettronico e il sindacato del giudice amministrativo, in Rivista di
presentazione delle domande di partecipazione ad un concorso diritto amministrativo elettronico, 2003, 17, “senza dubbio com-
che, a causa di meri malfunzionamenti tecnici, giunga ad eserci- patibile con la logica propria dell’elaboratore elettronico - posto
tare impersonalmente attività amministrativa sostanziale, dispo- che il software traduce i dati giuridici (principi generali, norme e
nendo esclusioni riconducibili a mere anomalie informatiche”. giurisprudenza) ed i dati fattuali in linguaggio matematico, dando
(23) T.A.R. Lazio, Roma, Sez. III-bis, 10 settembre 2018, n. vita ad un ragionamento logico formalizzato che porterà ad una
9227. conclusione che, dati gli elementi iniziali, è immutabile - è l’attività
(24) Si veda il commento di V. Canalini, L’algoritmo come “atto vincolata”.
amministrativo informatico” e il sindacato del giudice, in questa (28) M.R. Spasiano, La partecipazione al procedimento ammi-
Rivista, 2019, 6, 781. nistrativo quale fonte di legittimazione dell’esercizio del potere:
(25) Nel mese di settembre 2015 veniva attuata la fase B del un’ipotesi ricostruttiva, in Dir. amm., 2002, 283 ss., secondo cui
piano straordinario di assunzione a tempo indeterminato, riferito ai “l’abdicazione dell’esercizio dell’attività di amministrazione,
docenti della scuola secondaria di secondo grado, ex L. n. 107/ soprattutto in quegli ambiti aventi ad oggetto per lo più situazioni
2015. Il Ministero dell’Istruzione per far fronte a un numero giuridiche soggettive pretensive degli amministrati, non accom-
rilevantissimo di prime assegnazioni e di richieste di mobilità, da pagnata dall’acquisizione di una maggiore consapevolezza del

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funzione amministrativa (29) e v’è chi ha teorizzato una matrice sostanzialmente vincolata (36), chi
un’automazione del procedimento “a segmenti”, alter- ritiene che “l’attività amministrativa è solo attività
nando fasi in cui le decisioni sono affidate ora all’ela- discrezionale, alcuni momenti della quale sono vin-
boratore ora al funzionario umano (30). Altri, ancora, colati” (37) e chi esclude che gli atti vincolati siano
riconoscono all’elaboratore la capacità di svolgere fun- espressione del potere amministrativo.
zioni di ausilio nell’assunzione delle decisioni, diven- La maturità raggiunta dal quadro della tecnologia ha
tando una sorta di “consulente” dei funzionari incentivato l’utilizzo degli algoritmi da parte della
umani (31). Altri giungono a formulare un algoritmo pubblica amministrazione, e la serie di pronunce della
la cui applicazione all’attività di comparazione di inte- giustizia amministrativa riferite ai procedimenti di
ressi, propria dell’esercizio della discrezionalità, mobilità della c.d. buona scuola (ex L. n. 107/
potrebbe garantire la massima soddisfazione dell’inte- 2015) (38) ha riacceso l’attenzione sulle teorie pro-
resse primario con il minor aggravio per gli interessi filate dalla dottrina in merito all’utilizzo di modelli
secondari confliggenti (32). Conseguenziali sono le decisionali automatizzati nella funzione
posizioni che ascrivono il software utilizzato per l’ema- amministrativa.
nazione degli atti automatici alla categoria dell’atto
amministrativo (33), come atto interno (34) o come La decisione amministrativa
atto strumentale (35). automatizzata: dalla neutralità
Le contrapposte posizioni espresse in dottrina e in dell’algoritmo all’imparzialità
giurisprudenza fondano le rispettive argomentazioni della funzione pubblica
sulla premessa, dai più condivisa, del rapporto dico- Le straordinarie potenzialità mostrate dagli algoritmi
tomico esistente tra attività vincolata e discrezionale. inducono a ritenere ormai esistenti soluzioni tecno-
Al riguardo non può non menzionarsi quella parte logiche che possono “emulare” le capacità di appren-
della dottrina che, riconoscendo come caratteristica dimento e di ragionamento dell’uomo.
fondamentale e comune ad entrambe le suddette Emulare non significa concorrere. E la precisazione è
categorie l’essere espressione di attività autoritativa importante perché consente di inquadrare la prospet-
svolta nel perseguimento del pubblico interesse, tiva della presente indagine nonché di superare un
mette in dubbio la sostenibilità a monte di una tale equivoco di fondo - e confutare quelle impostazioni
contrapposizione dicotomica. E così, v’è chi ritiene che sembrerebbero basate su tale impostazione - che
che i procedimenti discrezionali siano connotati da vede nell’intelligenza artificiale un equivalente

contenuto e del ruolo dell’amministrazione di indirizzo e di vigi- pt. 2, 1998, 509; B. Selleri, Gli atti amministrativi in forma elet-
lanza [...] poterebbe comportare, sacrificata sull’altare di una tronica, in Dir. soc., n. 1, 1982, 141.
maggiore presunta efficienza, una sorta di rinunzia della p.a. non (32) P.L.M. Lucatuorto - S. Bianchini, Discrezionalità e contem-
solo al ruolo in funzione del quale essa è concepita, di tutrice del peramento degli interessi nei processi decisionali dell’Ammini-
rispetto delle garanzie democratiche, ma anche a quello di inter- strazione digitale, in Cyberspazio e diritto, 2009, 41 ss.
prete e talora curatrice diretta dei bisogni presenti in una (33) A. Masucci, L’atto amministrativo informatico, Napoli,
comunità”. 1993, 56 ss.; U. Fantigrossi, Automazione e pubblica amministra-
(29) A. Ravalli, Atti amministrativi emanati mediante sistemi zione, cit., 51 ss.; A. Usai, Le prospettive di automazione delle
informatici: problematiche relative alla tutela giurisdizionale, in I decisioni amministrative in un sistema di teleamministrazione, in
Tar, 1989, II, 261; V. Buscema, Discrezionalità amministrativa e Dir. inf., 1993, 174.
reti neurali artificiali, in Foro it., 2-3, 1993, 620; E. Picozza, Politica, (34) A. Usai, Le prospettive di automazione, cit., 174.
diritto amministrativo and Artificial Intelligence, in Giur. it., 2019, 7, (35) A. Masucci, L’atto amministrativo informatico, cit., 56 ss.,
1771. U. Fantigrossi, Automazione e pubblica amministrazione, il quale definisce altresì l’atto-programma come atto amministra-
Bologna, 1993, 81 ss. Quest’ultimo, nell’ammettere l’automa- tivo strumentale rispetto alle singole decisioni finali.
zione anche in processi decisionali discrezionali, spiega l’impor- (36) V. Ottaviano, voce Merito (diritto amministrativo), in
tanza di forme di autolimitazione da prevedere in fase di scrittura Noviss. Dig. it., X, Torino, 1964, 577.
del programma al fine di determinare le modalità di esercizio della (37) S. Cassese, Le basi del diritto amministrativo, Milano,
discrezionalità. 1995, 433.
(30) G. Caridi, Informatica giuridica e procedimenti amministra- (38) Nella fattispecie, i ricorrenti, docenti della scuola seconda-
tivi, Milano, 1983, 145 ss. L’autore scrive che “il modello di ria di secondo grado rientranti nel piano straordinario di assunzione
descrizione può evidenziare che alcuni parti del procedimento a tempo indeterminato (fase “B”) di cui alla L. n. 107/2015,
sono suscettibili, con vari livelli di difficoltà, di automazioni, mentre lamentavano che a causa di un algoritmo “di cui non si conosce-
altri, generalmente corrispondenti a quelle decisorie, non lo sono o rebbero le concrete modalità di funzionamento” le assegnazioni
non conviene che lo siano. In tal caso si può adottare un’automa- delle sedi non avevano rispettato criteri ispirati al principio merito-
zione ‘a segmenti’ in base alla quale la sequenza delle operazioni è cratico, fondamentale nel reclutamento del personale per l’ac-
sottoposta in alcune parti a controllo automatico, in altre, in cesso al pubblico impiego. In particolare, essi contestavano che
corrispondenza di opportune interruzioni, segue il suo corso tra- docenti collocati in graduatoria in posizione deteriore avrebbero
dizionale, affidata all’esclusivo controllo umano”. beneficiato di maggior tutela, per esser stati assunti assecon-
(31) G. Terracciano, L’applicazione in campo giuridico delle reti dando le preferenze circa le classi di concorso e le provincie di
neurali artificiali. Il programma “Giurinet”, in Trib. amm. reg., n. 12, residenza.

Giornale di diritto amministrativo 6/2020 719


Opinioni
Amministrazione digitale

dell’intelligenza umana, un potenziale sostituto del- lascia coinvolgere dai “vincoli” e dagli “obiettivi”
l’attività dell’uomo. che, in ogni caso, è programmato a seguire rigorosa-
La tendenza a ricercare nell’attività degli algoritmi mente. L’imparzialità, invece, viene in rilievo nella
un fattore umano è spiegabile, vuoi per una resistenza fase di progettazione dell’algoritmo, cioè nella fase di
di ordine psicologico rispetto all’eventualità che un scelta dei “vincoli” e degli “obiettivi”, ossia quei
elemento artificiale possa “sembrare intelligente”, requisiti che governano la sequenza di istruzioni e
come un essere umano, vuoi perché risulterebbe più operazioni da eseguire sui dati (input) per ottenere i
semplice applicare i concetti giuridici tradizionali risultati (output). Questi verranno individuati da
qualora l’attività decisionale sia svolta con strumenti parte dei soggetti a ciò preposti, i data scientists, i
artificiali ritenuti equivalenti dell’uomo. Cercare quali tradurranno in modelli matematici precise
dimostrazioni e spiegazioni su quanto l’intelligenza scelte valoriali o ideologiche (42), che possono deri-
artificiale sia simile all’intelligenza umana non è utile vare inconsapevolmente dalle proprie radicate con-
all’indagine, giacché la macchina non andrà a sosti- vinzioni, dai propri limiti e bias (43).
tuire l’uomo, mentre occorre interrogarsi sul se, ed Il rigore con cui l’algoritmo segue le istruzioni impar-
entro quali limiti, l’intelligenza artificiale possa tite può volgere verso una decisione non imparziale se
garantire l’imparzialità della funzione amministra- non imparziale è la fase di scelta delle istruzioni
tiva, grazie all’apporto della sua peculiare e tenden- impartite. Il pericolo è di introdurre attraverso
ziale neutralità (39). sistemi di intelligenza artificiale ulteriori discrimina-
Questa caratteristica dell’algoritmo, invero, è stata zioni o diseguaglianze, per di più con l’alibi di
messa in discussione (40), per cui occorre indugiare “mascherare propri pregiudizi dietro un’apparente
sul rapporto che intercorre tra neutralità dell’algo- oggettività matematica” (44). La neutralità dell’al-
ritmo e imparzialità dei suoi risultati (41). goritmo non può tradursi in una scelta imparziale se la
Preliminarmente, occorre richiamare la definizione sua fase di progettazione non è governata da criteri
di algoritmo, che in informatica rappresenta una improntati alla massima imparzialità.
sequenza finita di operazioni elementari, eseguibili In questo senso, l’algoritmo può esser considerato
facilmente da un elaboratore che, a partire da un neutrale, avendo contezza che i pericoli di eventuali
insieme di dati I (input), produce un altro insieme di scelte non imparziali si annidano nelle scelte del-
dati O (output) che soddisfano un preassegnato l’uomo trasfuse nelle operazioni matematiche che
insieme di requisiti. Questi si sostanziano in “vin- l’algoritmo seguirà, secondo precise istruzioni (45).
coli”, vale a dire quei requisiti che devono esser Diviene di fondamentale importanza la fase di pro-
soddisfatti in ogni caso, e “obiettivi”, ossia quei gettazione del modello matematico che guida l’algo-
requisiti che devono essere soddisfatti il meglio pos- ritmo così come, effettuando un parallelo con la
sibile secondo un qualche criterio specificato. funzione amministrativa, è fondamentale indivi-
Posta in tali termini la definizione di algoritmo, la sua duare i criteri di ponderazione tra gli interessi in
neutralità sta a significare che il meccanismo di gioco, assumendo la discrezionalità amministrativa
funzionamento non parteggia per nessuna delle pos- come “espressione di una libertà di scelta lasciata
sibili scelte di output. È da queste distaccato e non si all’amministrazione per quelle sole parti dei propri

(39) L’impostazione della presente indagine muove dalla pre- (43) La neutralità dell’algoritmo non equivale ad imparzialità
messa che tra intelligenza dell’uomo e intelligenza artificiale non della sua scelta. Sulla base di tale precisazione, da cui consegue la
corra un rapporto dicotomico, sì che l’una porti ad escludere l’altra, necessità di un sistema di accountability, può condividersi l’inse-
presentandosi invece come due ambiti idealmente connessi in gnamento del Cons. Stato, Sez. VI, 13 dicembre 2019, n. 8472, per
funzione della complementarità che le rispettive attività vengono il quale “In molti campi gli algoritmi promettono di diventare lo
ad assumere. strumento attraverso il quale correggere le storture e le imperfe-
(40) P. Zellini, La dittatura del calcolo, Milano, 2018, 87. L’au- zioni che caratterizzano tipicamente i processi cognitivi e le scelte
tore si spinge oltre i caratteri della neutralità laddove descrive compiute dagli esseri umani, messi in luce soprattutto negli ultimi
l’algoritmo “Non tanto strumento neutrale soggetto al nostro anni da un’imponente letteratura di economia comportamentale e
arbitrio, quanto portatore autonomo di una credibilità che scon- psicologia cognitiva. In tale contesto, le decisioni prese dall’algo-
fina, a tratti, in una veridicità di stampo divino”. ritmo assumono così un’aura di neutralità, frutto di asettici calcoli
(41) R. Borusso, Informatica giuridica, in Enc. dir., agg. I, 1997, razionali basati su dati”.
par. 13. L’autore afferma che “il computer, a differenza dell’uomo, (44) A. Moretti, Algoritmi e diritti fondamentali della persona. Il
non si stanca, non dimentica, non si emoziona, non si distrae e, nel contributo del regolamento (UE) 2016/679, in Dir. inf., 4-5, 2018,
rispetto delle distinzioni operate nel programma, è imparziale”. 802 ss.
(42) C. O’neil, Armi di distruzione matematica. Come i Big Data (45) Osserva R. Borruso, Computer e diritto, Milano, 1978, 30,
aumentano la disuguaglianza e minacciano la democrazia, Milano, che il computer, potendo svolgere le funzioni più diverse, “può
2017, 33, secondo cui gli algoritmi “nonostante la reputazione di servire a tutto come a niente, nella misura in cui è stato istruito”.
imparzialità, sono il riflesso di obiettivi e ideologie”.

720 Giornale di diritto amministrativo 6/2020


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Amministrazione digitale

atti che non siano predeterminate e vincolate” (46). sia effettiva, in ragione della mutabilità nel tempo dei
Di tal che, la predeterminazione dei requisiti di vin- concetti giuridici. In particolare, il tradizionale
colo o di obiettivo dell’algoritmo equivale a tracciare canone della trasparenza amministrativa deve esser
i presupposti sui quali effettuare la scelta circa la cura sottoposto ad una rivisitazione onde rimarcarne le
degli interessi pubblici, la ponderazione tra interesse finalità in un nuovo contesto operativo. La regola
primario ed interessi confliggenti seppur ammantata tecnica che governa il funzionamento dell’algoritmo
di un vestito digitale, ma sempre sorretta da regole e deve esser conoscibile in tutti i suoi aspetti “dai suoi
principi giuridici. autori al procedimento usato per la sua elaborazione,
al meccanismo di decisione, comprensivo delle prio-
Le azioni necessarie in termini rità assegnate nella procedura valutativa e decisio-
di accountability, trasparenza e controllo, nale e dei dati selezionati come rilevanti” (48).
in una nuova prospettiva organizzativa La ragione di tale piena conoscibilità è finalizzata a
consentire la sindacabilità dei criteri di funziona-
L’algoritmo, in definitiva, non può esser più impar-
mento del procedimento digitale, ovvero sia la veri-
ziale di colui che lo ha creato. Affinché la neutralità
fica della loro conformità rispetto alle finalità
connaturata allo strumento si traduca in effettiva
stabilite dalla legge o determinate dalla stessa ammi-
imparzialità dei suoi risultati è indispensabile avere
nistrazione con l’adozione della regola algoritmica.
consapevolezza di ciò e costruire un sistema di accoun-
Ne deriva la necessità che la formula matematica sia
tability, fatto di trasparenza rafforzata, di strumenti di
corredata da spiegazioni che ne dimostrino la perti-
controllo e nuove prospettive organizzative, al fine di
nenza alla “regola giuridica” ad essa sottesa. Non
non vanificare i potenziali benefici in termini di
soltanto leggibilità ma anche comprensibilità e per-
maggiore imparzialità dell’attività decisoria
tinenza alla regola giuridica.
automatizzata.
In altri termini, la formula tecnica rappresentando
Non può esservi dubbio che la trasparenza rappre-
una proiezione nel mondo digitale della regolamen-
senti il terreno principale sul quale si gioca l’accoun-
tazione di interessi assunta dall’autorità deve, in
tability dell’algoritmo, posto che la complessità dei
funzione della piena conoscibilità dell’attività ammi-
modelli matematici sui quali esso si fonda rende
nistrativa, consentire sempre di poter risalire alla
difficile esaminare gli assunti sottostanti (che ali-
regola giuridica ad essa sottesa, per poter compren-
mentano migliaia di calcoli su tantissime risorse
dere la logica che ha condotto l’amministrazione a
informative) e alimenta la considerazione che l’algo-
formulare le proprie scelte in sede di
ritmo abbia una tendenziale propensione all’opa-
programmazione.
cità (47). La digitalizzazione della pubblica
Si fa strada, così, una declinazione rafforzata del
amministrazione, funzionale ad un processo di inclu-
principio di trasparenza amministrativa, che pone
sione di cittadini e imprese per una loro partecipa-
un traguardo più avanzato rispetto alla mera cono-
zione democratica al funzionamento dello Stato,
scibilità, proiettandosi verso il risultato della com-
potrebbe tradursi in una loro esclusione, laddove la
prensibilità. Posto che, come visto, l’algoritmo non è
pubblica amministrazione non assicuri quella fonda-
comprensibile per chi non è esperto del suo modello
mentale garanzia di effettiva conoscenza e intelligi-
matematico, in capo all’amministrazione vi è l’onere
bilità dell’algoritmo.
di corredare l’algoritmo di spiegazioni che rendano
Tale rischio è da mitigare attraverso una reinterpre-
comprensibile ciò che è oscuro ai più.
tazione di categorie giuridiche consolidate, nate in
La trasparenza, declinata quale mezzo per alimentare
tempi in cui erano del tutto sconosciute le attuali
il rapporto di fiducia intercorrente tra la collettività e
tecnologie informatiche. E ciò, al fine ultimo di poter
le pubbliche amministrazioni e per promuovere la
garantire che la tutela apprestata dall’ordinamento
cultura della legalità, assolve al compito di garantire

(46) In tal senso si espresse A. Piras, Discrezionalità ammini- (47) A. Moretti, Algoritmi e diritti fondamentali della persona,
strativa, in Enc. dir., XIII, 1964, secondo cui “l’atto discrezionale cit., 802. Per l’autore: “I processi decisionali si caratterizzano per
come atto assolutamente libero non esiste, ma che in qualche non essere visibili dall’esterno, in modo particolare dai soggetti
modo esso è sempre legato e sindacabile (perché tutelabili sono direttamente coinvolti dalla decisione, e talvolta addirittura dal-
gli interessi giuridicamente protetti sui quali incida)”. Sul tema l’interno, si pensi ai casi in cui il processo matematico rilevi delle
della discrezionalità della funzione amministrativa si veda M.S. correlazioni e dei patterns del tutto inaspettati per i Data
Giannini, Il potere discrezionale della pubblica amministrazione. Scientists”.
Concetto e problemi, Milano, 1939; C. Mortati, Discrezionalità, in (48) Cons. Stato n. 2270/2019, cit.
Noviss. Dig. it., V, Torino, 1960, 1098 ss.; L. Benvenuti, La discre-
zionalità amministrativa, Padova, 1986.

Giornale di diritto amministrativo 6/2020 721


Opinioni
Amministrazione digitale

che il cittadino possa conoscere le modalità auto- amministrazione come un diritto fondamentale
matizzate con le quali è stata in concreto assunta una dei cittadini dell’Unione (51) consente di enu-
decisione che si ripercuote sulla sua sfera giuri- cleare, con riferimento alla comprensibilità dell’al-
dica (49). E, in tale prospettiva, di far valere il proprio goritmo, l’oggetto di una specifica pretesa da parte
diritto di difesa azionando la piena cognizione del del cittadino (52). Sicché, la costruzione di un’ac-
giudice amministrativo e sindacare come il potere countability dell’algoritmo deve muovere dalla con-
pubblico sia stato concretamente esercitato. sapevolezza che essa investe il tema della protezione
Nel panorama normativo vigente un chiaro riferi- dei diritti fondamentali.
mento al principio di comprensibilità, quale corollario Il tema della conoscibilità e della comprensibilità dei
del principio di conoscibilità, può esser rintracciato sistemi di intelligenza artificiale è oggi molto dibat-
nel Regolamento generale sulla protezione dei dati tuto, rappresentando un requisito irrinunciabile per
(UE) n. 2016/679 (General data protection regulation), consentirne un utilizzo nell’ambito della funzione
laddove nel disciplinare le informative conoscitive amministrativa, a differenza di altri ambiti in cui,
(art. 13, par. 2, lett. f, e art. 14, par. 2, lett. g, Reg. semmai, esso assume un significato marginale o even-
UE n. 679/2016), con cui ordinariamente si dà notizia tuale (es. applicazioni commerciali).
agli interessati di eventuali processi decisionali auto- Se, accanto a ciò, consideriamo che le intelligenze
matizzati, è prescritto che, qualora il trattamento sia artificiali, seppur dotate di un’accuratezza e una pre-
interamente automatizzato, occorre fornire “informa- cisione maggiore di quella degli esseri umani, possono
zioni significative sulla logica utilizzata, nonché l’im- incorrere in errori di programmazione o di
portanza e le conseguenze previste di tale trattamento sistema (53) si comprende come la costruzione di
per l’interessato”. Il richiamo alla “logica utilizzata” un’accountability dell’algoritmo non possa prescin-
consente di superare un significato limitato alla sola dere dalla previsione di forme di controllo umano,
conoscibilità, dovendo l’informativa rendere conto e accanto o dietro la macchina.
ragione delle scelte effettuate in sede di progettazione In tale direzione una incipiente forma di tutela può
dell’algoritmo (in un processo interamente automa- esser rintracciata nella disciplina del Reg. UE n. 679/
tizzato) per consentire la comprensione effettiva del 2016 (GDPR)che, sul presupposto dello stretto nesso
processo medesimo. tra algoritmi e dati, non soltanto dedica particolare
Qualora poi il trattamento dei dati automatizzato attenzione alla trasparenza, per mezzo di informative
avvenga ad opera di un’autorità pubblica sarà ine- rafforzate, ma prevede momenti di controllo sui pro-
vitabile invocare anche il “Diritto ad una buona cessi automatizzati. Il legislatore europeo aveva con-
amministrazione”, sancito dall’art. 41, Carta Euro- tezza dei potenziali rischi per i diritti e le libertà
pea dei Diritti Fondamentali, laddove è prescritto fondamentali della persona, derivanti tanto da un
“l’obbligo per l’amministrazione di motivare le pro- utilizzo scorretto dei dati quanto da modalità che
prie decisioni” (50). Ebbene, la consacrazione da prevedessero un loro trattamento automatizzato al
parte dell’ordinamento comunitario della buona di fuori di qualsiasi controllo dell’uomo (54).

(49) Secondo R. Villata, La trasparenza dell’azione amministra- efficacia giuridica”, esprime “principi comuni agli ordinamenti
tiva, in Diritto processuale amministrativo, 1987, citato da C. europei”.
Cudia, Trasparenza amministrativa e pretesa del cittadino all’in- (52) A. Zito, Il “diritto ad una buona amministrazione” nella
formazione, in Diritto pubblico, 2007, 99 ss., la trasparenza rias- Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in Riv. it. dir.
sume quella condizione di permanente conoscibilità che si impone pubbl. comun., 2002, 425 ss. L’autore evidenzia che “La deci-
come regola dell’organizzazione e dell’attività amministrativa. sione di inserire tra i diritti fondamentali riconosciuti e tutelati
(50) Cfr. Cons. Stato n. 8472/2019, cit. nell’Unione europea anche i diritti che il privato può vantare nei
(51) In dottrina si veda il Forum su “La Carta europea dei diritti”, confronti della pubblica amministrazione e della relativa azione è il
nel numero 1 del 2001 della rivista Diritto pubblico comparato ed segno tangibile del superamento di ogni residua visione auto-
europeo, con contributi di U. De Siervo, V. Atripaldi, G.G. Floridia, referenziale del fenomeno amministrativo”. D.U. Galetta, Diritto
A. Giovannelli, M. Luciani, S. Mangiameli, E. Pagano, A. Ruggeri, ad una buona amministrazione e ruolo del nostro giudice ammini-
R. Toniatti; D.U. Galetta, Il diritto ad una buona amministrazione strativo dopo l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, in Dir.
europea come fonte di essenziali garanzie procedimentali nei amm., 3, 2010, 601 ss.
confronti della pubblica amministrazione, in Riv. it. dir. pubbl. (53) E. Santow, Emerging from AI utopia, Science, 3 Apr 2020,
comun., 2005, 819 ss.; A. Celotto - M. Cartabia, La giustizia Vol. 368. L’autore segnala che, di recente, la polizia metropolitana
costituzionale in Italia dopo la Carta di Nizza, in Giur. cost., 2002, di Londra, abilitata all’utilizzo di sistemi di riconoscimento facciale
4488s.; R. Bin, Gli effetti del diritto dell’Unione nell’ordinamento mediante algoritmi, ha individuato 104 sospetti, 102 dei quali sono
italiano e il principio di entropia, in Studi in onore di Franco Modu- risultati però errori sistematici di calcolo.
gno, Napoli, 2011, 374. La Corte costituzionale, nell’argomentare (54) Il considerando 71 evoca il diritto dell’interessato a non
le proprie decisioni (Corte cost., sent., 24 aprile 2002, n. 135, e essere sottoposto a una decisione “che possa includere una
Corte cost., sent., 24 ottobre 2002, n. 445) si riferisce ad adiu- misura, che valuti aspetti personali che lo riguardano, che sia
vandum alla Carta, precisando che, pur essendo essa “priva di basata unicamente su un trattamento automatizzato e che

722 Giornale di diritto amministrativo 6/2020


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Amministrazione digitale

È bene chiarire che il Reg. UE non prevede un divieto contrattuale, dalle evidenti difficoltà conoscitive o
assoluto di effettuare decisioni automatizzate ma più semplicemente da un’immaturità culturale verso
interviene con una disciplina tesa a bilanciare gli la cura dei dati personali, ha portato il legislatore a
interessi confliggenti: da un lato, i vantaggi innega- considerare vulnerabile l’espressione del consenso.
bili derivanti dal trattamento automatizzato dei dati Per tale ragione, il successivo par. 3, dell’art. 22,
personali, in termini di progresso e benessere sociale, prevede una tutela inderogabile, per cui nel caso di
dall’altro, le esigenze di tutela dei dati personali. E consenso esplicito dell’interessato al trattamento
così, l’art. 22, Reg. UE n. 679/2016 rubricato “Pro- automatizzato “il titolare del trattamento attua
cesso decisionale automatizzato relativo alle persone misure appropriate per tutelare i diritti, le libertà e i
fisiche, compresa la profilazione”, al par. 1, sancisce il legittimi interessi dell’interessato, almeno il diritto di
diritto dell’interessato “di non essere sottoposto a una ottenere l’intervento umano da parte del titolare del
decisione basata unicamente sul trattamento auto- trattamento, di esprimere la propria opinione e di
matizzato, compresa la profilazione, che produca contestare la decisione”.
effetti giuridici che lo riguardano o che incida in Il proposito è quello di non interrompere il flusso del
modo analogo significativamente sulla sua per- trattamento automatizzato, a salvaguardia della velo-
sona” (55), un diritto al quale corrisponde by default cità di elaborazione dei dati, salvo consentire ex post il
un dovere per il titolare del trattamento di predi- diritto di contestare la decisione conseguente. Trat-
sporre una tutela dell’interessato (56), senza alcuna tasi di una forma di protezione debole, poiché rimessa
iniziativa di quest’ultimo. all’azione dell’interessato che spesso non è piena-
Pur tuttavia, il successivo par. 2 fa salve alcune mente consapevole dei rischi occorsi, ma che realizza
eccezioni, qualora il trattamento sia necessario per comunque un ponte tra i diversi valori costituzionali
la conclusione o l’esecuzione di un contratto, sia in gioco: la tutela della libertà e della dignità della
autorizzato dal diritto dell’Unione o dello Stato persona - e dei suoi dati - e la libera circolazione e
membro cui è soggetto il titolare del trattamento commercializzazione di tali dati (59).
ovvero si basi sul consenso esplicito dell’interessato. Dunque, sarà inevitabile avviare una fase di speri-
In considerazione di deroghe di così ampia portata, mentazione che miri ad affinare le tecniche di ela-
parte della dottrina è giunta a ritenere che, ai sensi del borazione automatica dei dati, con l’obiettivo di
GDPR, le autorità pubbliche possano, di fatto, ricor- garantire quel minimo di tutele prescritte dal Rego-
rere sempre ai trattamenti autorizzati (57). lamento europeo al fine di costruire un’accountability
Al riguardo, può convenirsi che la previsione della dell’algoritmo e, conseguentemente, rendere effet-
deroga fondata sul consenso esplicito dell’interessato tiva l’attuazione del diritto alla buona
allenti le maglie della tutela legale della privacy. Ma amministrazione.
trattasi di un carattere distintivo del sistema di tutela La costruzione di un modello di accountability dell’al-
dei dati personali, imperniato sul dogma del con- goritmo richiede una particolare attenzione verso
senso, quell’espressione di una volontà decisiva e l’organizzazione delle attività inerenti alla fase di
decidente che, d’un tratto e spesso con poca avvedu- progettazione dell’algoritmo medesimo che, come
tezza o consapevolezza, può vanificare le tutele fati- visto, è di fondamentale importanza per traghettare
cosamente edificate (58). La consapevolezza di tali la neutralità della macchina verso una scelta
rischi, derivanti da una profonda asimmetria imparziale.

produca effetti giuridici che lo riguardano o incida in modo analogo classici di idoneità, necessarietà e proporzionalità in senso stretto
significativamente sulla sua persona, quali il rifiuto automatico di del trattamento rispetto alla tutela dell’interesse pubblico in con-
una domanda di credito online o pratiche di assunzione elettronica creto perseguito dal titolare del trattamento”.
senza interventi umani”. (58) L’esecuzione di processi decisionali automatizzati viene
(55) Il fenomeno delle decisioni automatizzate era già discipli- considerata dal legislatore europeo (art. 35, par. 3, lett. a, GDPR)
nato dalla precedente Dir. 95/46/CE del 24 ottobre 1995, del fonte di notevoli profili di rischio per gli interessati, per cui viene
Parlamento e del Consiglio d’Europa, art. 15 (decisioni individuali prescritto lo svolgimento di una valutazione d’impatto preventiva (
automatizzate). c.d. Data Protecion Impact Assessment o DPIA), al fine di garan-
(56) In tal senso l’Article 29 Working Party Guidelines on Auto- tire una più attenta tutela dei diritti e delle libertà degli interessati.
mated individual decision-making and Profiling for the purposes of (59) Cfr. Cons. Stato n. 8472/2019, cit., in cui il collegio giunge
Regulation 2016/679, 3 October 2017, revised on 6 February alla definizione di un principio di non esclusività della decisione
2018, 19-20. algoritmica, in virtù del quale “deve comunque esistere nel pro-
(57) Cfr. D.U. Galetta - J.C. Corvalàn, Intelligenza artificiale, cit., cesso decisionale un contributo umano capace di controllare,
18, secondo i quali “i trattamenti automatizzati da parte di ammi- validare ovvero smentire la decisione automatica. In ambito mate-
nistrazioni pubbliche sono ammissibili sempre: purché siano matico ed informativo il modello viene definito come HITL (human
basati su specifiche previsioni normative (principio di legalità) e in the loop), in cui, per produrre il suo risultato è necessario che la
purché rispettino il principio di proporzionalità, inteso nei termini macchina interagisca con l’essere umano”.

Giornale di diritto amministrativo 6/2020 723


Opinioni
Amministrazione digitale

Le grandi innovazioni tecnologiche, come tutte le senso che rappresenta il bagaglio di valori, condivisi
grandi scoperte, non si limitano ad aggiungere novità dalla società in un determinato contesto storico,
all’esistente ma lo plasmano, gli danno forma e con- che devono guidare gli automatismi tipici
tenuti nuovi. Non v’è qualcosa di nuovo che va ad dell’informatica.
aggiungersi all’esistente, ad esempio un linguaggio È evidente che la costruzione di un algoritmo nel
matematico in cui tradurre il linguaggio giuridico campo della funzione amministrativa richieda la
ovvero un’attività digitale in cui tradurre attività in fusione di categorie concettuali appartenenti a
passato considerate essenziali (il ragionamento). Ciò diversi settori della conoscenza, principalmente -
comporta la necessità di un’opera di assestamento ma non solo - del diritto e dell’informatica, con ciò
con l’introduzione di correttivi, di nuovi comporta- determinando una caratterizzazione multidiscipli-
menti, nuove abilità e nuove forme di organizzazione nare delle competenze che possono generare l’algo-
del lavoro pubblico e, quindi, nuove forme di eserci- ritmo stesso (61). Un’opera che richiede più che
zio del potere pubblico. l’intervento di differenti saperi una loro ibridazione,
In tale opera di assestamento è bene conservare una sul presupposto della regola giuridica quale categoria
priorità: il linguaggio giuridico è una categoria di per l’interpretazione della realtà e degli interessi
interpretazione del reale che mira a garantire il amministrati (62). In tal senso, può esser letto l’inse-
rispetto di diritti e principi che l’uomo ha faticosa- gnamento offerto dalla sentenza Cons. Stato, Sez. VI,
mente affermato come valori di una società demo- 8 aprile 2019, n. 2270, che attraverso l’utilizzo della
cratica. Il diritto va inteso quale narrazione dei valori locuzione “corredata da spiegazioni” evoca chiara-
della società in un determinato contesto storico, e mente una unione stabile tra l’algoritmo e le relativi
rappresenta l’unico linguaggio che deve guidare ed traduzioni in chiaro, tra il vestito digitale e la regola
orientare la tecnologia così da mantenere costante giuridica vestita, da realizzarsi non soltanto in un’e-
un’aderenza verso i valori espressi dai principi fon- ventuale fase di accesso, successiva alla formalizza-
danti una comunità. zione della decisione amministrativa, bensì ex ante,
Questa prospettiva metodologica può esser letta già durante la fase di pianificazione dell’attività
come l’epilogo di una relazione diritto-informatica amministrativa e di esercizio del relativo potere (63).
che ha plasmato negli anni anche il concetto del- Dunque, l’accountability potrà esse raggiunta attra-
l’informatica giuridica, scienza che studia, tra l’altro, verso una nuova prospettiva organizzativa, con rife-
se e come si possa pervenire all’applicazione auto- rimento ai data scientists, coloro che definendo
matica delle norme da parte del computer stesso o, vincoli ed obiettivi dell’algoritmo determinano in
quanto meno, come il computer possa aiutare il concreto i presupposti della scelta algoritmica. Non
legislatore, il giurista, e più in generale qualsiasi vi è l’esigenza di nuove competenze o conoscenze,
operatore del diritto, nella loro attività. Una mate- bensì di mettere a frutto una capacità trasformativa
ria in cui originariamente si ipotizzava che il diritto che sappia creare valore promuovendo l’ibridazione
diventasse oggetto dell’informatica (60). Oggi, tale di saperi - non circoscritti all’ambito giuridico ed
espressione è stata meglio definita, anche grazie alle informatico - che si arricchiscono a vicenda prospet-
pronunce giurisprudenziali che si sono succedute tando nuovi scenari. Le amministrazioni dovranno
sul tema: il diritto è oggetto dell’informatica nel favorire la comunicazione tra le differenti aree di

(60) In tal senso vengono alla mente le parole di Borruso che nel degli algoritmi, affermando che “quando l’algoritmo diventa il
delineare i tratti salienti e distintivi della nuova materia di studio fondamento del potere esercitato da un soggetto (...), e tutto
“informatica giuridica” che si veniva a delineare dagli anni ‘60 in ciò che lo riguarda è avvolto dalla massima segretezza, allora
poi, la indicò come quella in cui il “diritto diventa oggetto siamo davvero di fronte ad una nuova versione degli arcana
dell’informatica”. intperii”. Anche A. Ravalli, Atti amministrativi, cit., 262, spiega
(61) Sul punto, in particolare, si veda lo studio DGI(2017)12, che “finché è l’informatica che si adatta, e solo traduce secondo le
pubblicato dal Consiglio d’Europa, dal titolo: Algorithms and proprie esigenze, alle procedure amministrative esistenti, l’ordi-
Human Rights. Study on the human rights dimensions of auto- namento giuridico contiene in sé le regole secondo le quali valu-
mated data processing techniques and possible regulatory impli- tare la legittimità dell’operare mediante sistemi informatici”.
cations, 6. Nello studio si legge che “...if further must be (63) Nella sentenza citata i giudici di Palazzo Spada giungono
considered that designers of algorithmic systems have varying alla conclusione che “Non solo, gli esiti della stessa paiono effet-
levels of discretion when deciding, for instance, what training data tivamente connotati dall’illogicità ed irrazionalità denunciate dalle
to use or how to respond to false positives, and that the power of appellanti, essendosi verificate situazioni paradossali per cui
the operator of the algorithm may lie in his or her knowledge of the docenti con svariati anni di servizio si sono visti assegnare degli
structure of the data set, rather than in insight into the exact ambiti territoriali mai richiesti e situati a centinaia di chilometri di
workings of the algorithms”. distanza dalla propria città di residenza, mentre altri docenti, con
(62) S. Rodotà, Il diritto di avere diritti, Roma-Bari, 2012, 401 ss. minori titoli e minor anzianità di servizio, hanno ottenuto proprio le
L’autore analizza la criticità di un incondizionato e pervasivo utilizzo sedi dagli stessi richieste”.

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Opinioni
Amministrazione digitale

competenze spesso estremamente specialistiche al all’intelligenza artificiale il compito di espandere i


fine di poter rispondere alla complessità dell’innova- confini della cognizione umana, nonché una visione
zione tecnologica. umano-centrica (68), con l’impegno cioè di mettere
l’uomo, con i suoi bisogni, i suoi valori e i suoi diritti,
Conclusioni al centro dell’innovazione tecnologica. In tale con-
testo, assume la valenza di una vera e propria pro-
L’intelligenza artificiale e i big data rappresentano
clamazione il passaggio con cui il Consiglio di
strumenti straordinari per supportare e orientare
Stato (69) sottolinea che “il giudice deve poter sin-
l’azione dei decisori pubblici, offrendo analisi, valu-
dacare la stessa logicità e ragionevolezza della deci-
tazioni, previsioni che permettono di fare scelte sem-
sione amministrativa robotizzata, ovvero della
pre più consapevoli e ponderate.
‘regola’ che governa l’algoritmo”, proprio a voler
Il proposito è di impiegare l’intelligenza artificiale al
ribadire la funzione della macchina quale strumento,
fine di poter prendere decisioni migliori, anche nel
a voler rimarcare la riconduzione dell’algoritmo
senso di aiutare i decisori a superare eventuali pre-
entro il paradigma proprio della logicità e della ragio-
giudizi e difetti di imparzialità che possono derivare
nevolezza dell’uomo, a voler ribadire che il diritto,
dalla personalità o dalle emozioni delle persone. Lo
espressione di una delle tante scienze umane interes-
scopo non è di sostituirle ma di amplificare le loro
sate dalle contaminazioni dell’informatica, rappre-
capacità decisionali e contribuire a fondare le scelte
senta la categoria principale di interpretazione della
amministrative su maggiore imparzialità. E l’apertura
realtà, in chiave di tutela di interessi e valori generali.
da parte della giurisprudenza amministrativa circa
Nel solco di siffatta concezione dell’intelligenza
l’utilizzo degli algoritmi nelle scelte discrezionali
artificiale, la sfida che impegnerà la pubblica ammi-
della funzione amministrativa non lascia più spazio
nistrazione sarà quella di generare un’accountability
ad alibi.
dell’algoritmo che, come si è avuto modo di esporre
Non v’è dubbio che le sfide poste dall’epoca moderna
nel corso della trattazione, potrà esser raggiunta
siano complesse, anche a causa del disallineamento
mediante un ripensamento di istituti giuridici,
tra la velocità dei processi tecnologici è la lentezza dei
principi e regole dell’organizzazione e del procedi-
processi culturali d’adattamento alla tecnologia. Ed è
mento amministrativo. In particolare, mediante
spiegabile che la società sia disorientata, non prepa-
una declinazione rafforzata e moderna della traspa-
rata ai cambiamenti imposti dalla velocità di tali
renza amministrativa e attraverso strumenti di
processi. La pubblica amministrazione, invece, ha
tutela previsti - seppur in forma embrionale - dal
le competenze e le risorse - oltre che la sua ragion
Regolamento generale sulla protezione dei dati
d’essere - per affrontare tali innovazioni, cogliendone
(UE) 2016/679. Sarà necessario, altresì, adottare
gli straordinari vantaggi e arginandone gli straordi-
una prospettiva organizzativa in linea con la detta
nari limiti, sulla consapevolezza che l’intelligenza
visione. Oggigiorno, la massima innovazione nasce
artificiale è una metafora.
dalle frontiere dei saperi, laddove le conoscenze si
Se nell’immaginario collettivo essa arriverà a sosti-
sovrappongono dando vita ad una ibridazione indi-
tuire l’attività razionale dell’uomo (64) nel dibattito
spensabile per governare fenomeni complessi.
istituzionale (65) e scientifico (66) si fa sempre più
La pubblica amministrazione potrà affrontare la
strada una concezione protetica (67), che riconosce
sfida dell’automazione dei processi decisionali

(64) Y.N. Harari, Homo Deus, Breve storia del futuro, Milano, 1998, 58, il quale evidenziava come l’informatica avesse determi-
560. Lo storico israeliano sottolinea come fino ad ora “si suppo- nato una vera mutazione antropologica: “Dialogare attraverso le
neva che gli uomini distillassero dai dati le informazioni, dalle macchine, o con le macchine stesse, non è la stessa cosa di
informazioni la conoscenza e dalla conoscenza la saggezza”. conversare a viva voce: si adopera una protesi intellettuale, che
Oggi si avverte il disagio, se non una vera preoccupazione, circa modifica il procedimento del conoscere e del comunicare. L’uomo
l’esistenza di questi algoritmi in grado di gestire gli immensi flussi è divenuto essenzialmente diverso da quello che è stato in tutti i
di dati impensabili per gli esseri umani. tempi, e non potrebbe tornare indietro senza perdere la sua nuova
(65) Il 18 febbraio 2020, Il Ministro per l’innovazione tecnolo- umanità, che gli è stata conferita dalla cultura informatica di
gica e la digitalizzazione e il Presidente della Fondazione Leonardo massa”.
hanno firmato un protocollo d’intesa, per definire il contesto etico (68) L’approccio umano-centrico è sposato dalla Commissione
e giuridico all’interno del quale sviluppare e applicare l’intelligenza Europea con The Ethics Guidelines for Trustworthy Artificial Intel-
artificiale, in particolare per rispondere alle esigenze della Pubblica ligence (AI), predisposta dal High-Level Expert Group On Artificial
Amministrazione. Intelligence istituito dalla CE, in https://ec.europa.eu/futurium/en/
(66) J. Schnapp - A. Burdick - J. Drucker - P. Lunenfeld - T. ai-alliance-consultation/guidelines#Top.
Presner, Umanistica Digitale, Milano, 2014. (69) Cons. Stato n. 2270/2019, cit.
(67) La visione protetica venne teorizzata almeno un ventennio
fa da V. Frosini, Il giurista e le tecnologie dell’informazione, Roma,

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assumendo la consapevolezza critica che è nella dando rilevanza a tutto quel bagaglio di valori e
contaminazione di saperi, da attuare in virtù di ideali condivisi dalla società che trova espressione
una autonoma capacità organizzativa e non in nella scienza giuridica (70).
forza dell’ennesimo adempimento normativo, che L’algoritmo, in definitiva, non è - e non sarà - il
potrà costruire un’accountability dell’algoritmo, fondamento dell’attività decisoria pubblica.

(70) L’innovazione nel settore delle tecnologie e dell’informa- tecnologia che non si limita ad accompagnare il cambiamento
tizzazione presenta maggior complessità per via del c.d. “deter- ma che lo determina.
minismo tecnologico”, ovvero quel connotato insito nella

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