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III 2020
THEORIA
Rivista di Studi Esoterici
Solstizio d’Inverno
VMXX AVL
“Ma quando quella fonte di Saggezza scorre dall’Influenza del Santissimo Antico Uno
e dipende da Lui e quando la Madre sorge ed è inclusa in quell’etere sottile, allora
Lei assume quel bianco splendore”.
Direttore Responsabile
Gregorio Amigdala
Direzione
Gregorio Amigdala
Extra Omnes
Leonardo Moro
Redazione
Gregorio Amigdala
Tau
Direzione Artistica
Gregorio Amigdala
Web: www.rsetheoria.it
Mail: info@rsetheoria.it
La Direzione ritiene opportuno precisare che gli articoli trascritti nella presente Rivista sono di esclusiva
proprietà degli autori i quali, per motivi relativi alla privacy, firmano con uno pseudonimo.
Inoltre, gli stessi articoli vogliono essere solo una manifestazione del pensiero del proprio autore e non
sono espressione delle linee direttive della presente Rivista , la quale si dichiara assolutamente estranea
ad eventuali manifestazioni di pensiero che possono essere definiti immorali e contro le leggi dello Stato
Italiano.
theoria
Sommario
Introduzione
di Gregorio Amigdala 5
Ecco, io faccio nuove tutte le cose
di Gregorio Amigdala 6
Sulla Libertà
di Gamir 9
La Massoneria è Sacra!
di Gregorio Amigdala 14
Commenti a “La Pietra Filosofale” di I. Regardie
di Gregorio Amigdala 16
Rubriche
Poiesis
38
Imago
44
Pensieri
46
Il Libraio
49
Pagina 4 theoria
Anno II - n. III Pagina 5
Introduzione
Cari Lettori, Sarà bello poi, quando tutto sarà finito, ritrovarsi
all’interno delle nostre sale, all’interno dei templi
fisici, per poter ritornare a celebrare i nostri riti,
il percorso di theoria ci permette di condividere, ricordando sempre che ciò che viene compiuto
così come ormai avrete ben inteso, molti lavori di fuori è una indicazione di ciò che deve essere
studiosi che, così come tutti noi, stanno vivendo un compiuto dentro.
momento tremendo a causa della pandemia che Nel frattempo, grazie anche alla forza incredibile
ancora sta perversando nella nostra amata terra. che ci guida, sono stati creati ulteriori mezzi di
Attraverso questo strumento di condivisione condivisione del pensiero esoterico. Infatti,
abbiamo avuto la possibilità di rimanere vicini, di abbiamo creato in questi mesi un canale YouTube,
raccontarci le nostre storie, di vederci attraverso un canale Telegram e soprattutto il Podcast
videoconferenze per portare avanti i nostri lavori attraverso i canali di Spotify e iTunes. Attraverso
speculativi e per condividere i nostri lavori di questi, theoria avrà la possibilità di esprimersi
interiori. anche con la voce e le immagini, oltre che con la
scrittura ai quali vi abbiamo abituato fino ad oggi.
In questa situazione che ancora non riesce a
terminare, gli “studiosi dell’Io” sono sempre più
vicini e, nonostante le limitazioni sociali In fine, voglio ringraziare profondamente i
giustamente imposte dai governi degli stati, non ci Mecenati che attraverso il sito web ci hanno aiutato
è stato comunque impedito di continuare a lavorare con una piccola donazione.
“Alla Sua Gloria”.
Grazie a: Cesare Anello, Fabio Marra, A.C.,
La vicinanza espressa da tutti gli autori, anche se in Konstantinos Kanellopoulos e Luke Ochoa.
questo numero sono stati in pochi ad intervenire, è
stata tangibile e questo è un grande messaggio per I loro aiuti sono preziosi per portare avanti i molti
l’umanità intera, poiché la Fratellanza è sempre progetti di THEORIA. Vi ricordiamo infatti che
presente, anche se in certi momenti non si vede. già da qualche mese abbiamo attivato il canale
YOUTUBE e soprattutto la piattaforma di
È per questo che mi sento di gridare a voce alta podcasting con le registrazioni che verranno
che, nonostante i lavori delle Organizzazioni pubblicate puntualmente su Spotify e iTunes.
Iniziatiche siano fermi, tuttavia il lavoro svolto nel
proprio intimo da ognuno dei Fratelli che le Gregorio Amigdala
costituisce, è sempre presente, attivo e proficuo.
Non è nei Templi fisici che l’uomo lavora
veramente, ma è dentro sé stesso. È l’uomo il vero
Tempio di Dio e dove possiamo trovare quella
scintilla divina che noi stessi siamo, dove possiamo
trovare la Conoscenza di noi stessi e quindi degli
dei. Per questo non dobbiamo demoralizzarci,
carissimi lettori e Fratelli, poiché il nostro lavoro
continua nonostante tutto, poiché il nostro lavoro
non è quello di vestirci con degli strani
indumenti e celebrare delle cerimonie piene
d’incenso e parole d’altri tempi e lingue. No! Il
nostro lavoro è interiore e questo è il momento
giusto per riportare lo sguardo dall’exoterico delle
cerimonie all’esoterico del proprio intimo.
Pagina 6 theoria
al centro delle quali sussiste un buco nero, esprime di essere felice più che altro di fare
invisibile all’occhio umano e quindi accostabile l’uomo nuovo, poiché è all’uomo che si riferisce il
all’infinità della divinità espressa nell’Ain Soph fare nuove tutte le cose; è l’uomo che deve
ebraico, attorno al quale vengono attratte tutte le rinnovarsi e deve essere espressione e
stelle, formando così un bagliore che permette la manifestazione della Volontà Divina e lo deve fare
comprensione dell’esistenza del buco nero e attraverso un percorso di purificazione come può
quindi della divinità. Dunque, semplificando, il essere quello in una vera Organizzazione Iniziatica.
buco nero rappresenterebbe Dio, mentre il L’uomo deve farsi nuovo e nuovo significa
bagliore è il Fuoco Sacro e quindi il Logos/Cristo giovane, fanciullo ricordandoci ciò che dicono le
che manifesta il Padre. scritture in merito al
tornare ad essere bambini
Altro accostamento
per poter entrare nel
interessante è
Regno dei Cieli e dunque
l’appellativo di “Pio
superare l’Abisso
Pellicano” legato sempre
attraverso il sacrificio della
al Cristo ed alla simbologia
personalità, dell’Io.
cristiana ed alla presenza
del Pelekos nella figura di L’Uomo Nuovo dunque
Agni, ovvero di un’ascia, sarà rappresentante di
simbolo di recisione dei Dio, così come lo è il
desideri e quindi di Sacerdote alla maniera di
purificazione. Melkitzedek e così come
lo è chi muore per far
Dunque, questo Fuoco
risorgere la Tradizione in
Sacro che è la
sé, simbologia a tutt’oggi
manifestazione della
presente nella
Divinità, è un fuoco
Massoneria. Chi muore a
purificatore che rinnova
sé stesso, attuando la
tutto ed è un Fuoco che si
morte mistica, sarà anche
trova dentro ognuno di
Semplice poiché semplice significa “senza piega” e
noi, così come la stessa simbologia cristiana ci
indica con il Sacro Cuore di Cristo. È proprio nel quindi unificato, uno, così come lo è chi è stato
rinnovato e privo di ogni condizionamento si
cuore che si può dunque trovare il Logos ed è
riconosce nella Divinità quale sua espressione e
proprio il cuore che, associato nella Melothesia al
manifestazione. Di certo non si diventa semplice
segno zodiacale del Leone e dunque alla tribù di
per autodefinizione, ma solo ed esclusivamente
Giuda, è il simbolo più appropriato per
per purificazione e consacrazione, fattibile
rappresentare Cristo e dunque la Parola Ritrovata,
esclusivamente dal Fuoco Sacro che è in ognuno di
ovvero l’Ispirazione Divina.
noi.
Bene dice dunque il nostro lettore quando
Fare nuove tutte le cose diventa dunque un
Pagina 8 theoria
Sulla Libertà
di Gamir
Con somma umiltà e nell’intento di contribuire nel limiti e dalle proprie passioni. In questo
mio piccolo ad edificare il nostro tempio interiore, modello ciò che si vuole è già presupposto.
cercherò, non certo in modo esaustivo, ma mi
auguro il più stimolante possibile, di approfondire
La “libertà da” esprime in sé stessa un volere
il tema della Libertà.
atemporale, incondizionato dai molteplici fattori
Tengo a precisare che il problema della libertà è esterni ed interni all’uomo.
molto complesso e irrisolvibile, poiché
In sostanza, l’uomo libero è tale se vuole ciò che è
nell’affrontarlo si riscontrano notevoli difficoltà,
già predisposto a volere secondo la sua essenza
non ultima la polisemia dei termini impiegati
che, in quanto tale è vera e giusta.
nell’affrontarlo, tali da non afferrare mai del tutto
che cosa realmente la libertà sia. Se almeno si La conoscenza e la consapevolezza della propria
sapesse con certezza che cosa essa sia, si potrebbe essenza porta necessariamente l’uomo ad essere
per lo meno univocamente capire se l’uomo ne sia libero da ogni condizionamento.
equipaggiato oppure no. Invece, risulta assai arduo, Essendo in tal modo libero in sé, questi agisce
ancor prima di decidere se l’uomo sia libero o no, mosso da un principio di razionalità assoluta,
capire che cosa effettivamente la libertà sia e seguendo una necessità che rispecchia l’ordine
ulteriori complicazioni sono introdotte dal fatto necessario del mondo: non è costretto da forze
che, accanto ai due modelli inerenti la “libertà di” e esterne, ma obbedisce ad un principio
la “libertà da”, se ne sono sviluppati molti altri da necessario, una forza che preesiste l’azione.
essi derivanti. Questa forza è già nella mia essenza. In altri
Mi limiterò in questa sede a fare un breve termini, sono io stesso quella forza.
excursus, fornendo dei cenni poiché’ l’argomento, La libertà, come avvertiva Spinoza, risulta
per vastità e complessità dei molteplici punti di conciliabile con la necessità.
vista succedutisi tra i più illustri pensatori nella
storia occidentale ed orientale, richiederebbe molto L’uomo che segue la
più tempo. necessità imperante nel
cosmo realizza la sua
Nel corso della storia la speculazione filosofica ha
libertà, intesa ovviamente
per oggetto due modelli di libertà:
non come facoltà di
la libertà di volere ciò che ancora non si scegliere A anziché B, bensì
vuole per cui io sono libero di volere come "libertà da"
indifferentemente dalla morale. costrizioni.
partendo dal mondo ellenico, culla del pensiero e ignora la sua reale entità. L’uomo è libero in sé,
fonte di civiltà, sembra di riscontrare che la cosicché basta sapere che cosa sia il male per
cultura greca, pur così acuta e ingegnosa, non si evitarlo. Il male è dunque l’ignoranza della
pose più di tanto il problema della libertà, prova ne propria entità.
è il fatto che la lingua greca sia sprovvista di un Aristotele, convenendo in parte con Socrate,
termine che designi propriamente la "libertà", distinguerà poi tra azioni volontarie dettate dalla
tenendo conto che ἐλευθερία designa spontanea consapevolezza e azioni involontarie
esclusivamente la libertà in sede politica (libertà determinate da coercizione e/o ignoranza.
dalla tirannia, dai Persiani, ecc) e ha ben poco a
che vedere con la possibilità di riconoscere
all’uomo una responsabilità dell’azione. Pur I Cristiani
tuttavia, nelle tragedie il coro, spiegando le azioni Nel cristianesimo Dio non è solo pensiero come
dei protagonisti, fa costante riferimento diceva Aristotele, ma anche Volontà e tale
alla Ἀνάγκη alla Μοῖρα destino) alla Τύχη (sorte), dualismo si riverbera sull’uomo che è stato creato a
tutte forze che condizionano l’uomo impedendogli Sua immagine e somiglianza. Sicché, l’uomo, oltre
di esercitare qualsiasi forma di libertà. a pensare, sa anche volere liberamente.
particolare, questo strascico della cultura antica vuole ("libertà di"), ma volere ciò che è giusto
affiora in seno al cristianesimo nella concezione ("libertà da").
ch’esso ha della Provvidenza come forza Pertanto, la libertà di indifferenza, quella cioè
imperscrutabile che regge, trascendendolo, il determinata dalla mera volontà di scegliere ciò che
mondo. si vuole a prescindere se l’oggetto della volontà sia
giusto o ingiusto, è la forma più bassa e più nociva
di libertà, poiché consente di scegliere sia il falso
Nel mondo musulmano, poi, ciò è ancora più forte,
che il vero, l’ingiusto anziché il giusto.
in quanto l’Islam è letteralmente una totale
sottomissione. La vera libertà consiste allora nel decidere in
conformità all’ordine decretato da Dio e ad
illuminarci sull’ordine del mondo non può
Agostino sosterrà che il male sia da noi accettato essere la volontà che per sua natura non opera
per libera scelta e dirà: distinzioni, ma l’intelletto, che così diventa il
"Nessuno è costretto a esser schiavo del vero principio della libertà, il faro seguendo la
piacere", aggiungendo che "la volontà è un cui luce si è liberi. La volontà deve quindi auto-
subordinarsi ad esso e decidere di volere ciò che
moto dell’anima senza nessuna
l’intelletto dice essere bene, giusto, vero, ecc.
costrizione esterna o a non accettare
In questo modo, Cartesio sconfessa la tradizione
qualche cosa o a ricercare qualche cosa"
cristiana dell’egemonia della volontà sull’intelletto
L’altra faccia della medaglia del cristianesimo, ("libertà di" comporta la libertà di volere ciò che
accanto a quella della libertà dell’arbitrio, era ancora non si vuole, per cui siamo noi stessi a
quella data dal riconoscimento dell’assoluto determinare la nostra volontà: l’uomo non sceglie
dominio della Provvidenza sulla natura e sul perché vuole, ma vuole perché sceglie) e si
mondo umano. ricollega direttamente a Tommaso per il quale è
l’intelletto ad individuare la ratio boni, il criterio
del bene su cui la volontà deve modularsi. La
Secondo Cartesio la libertà assoluta è quella di
libertà consiste dunque, ad avviso di Cartesio, nel
Dio.
fatto che, affermando o negando ciò che suggerisce
L’uomo non è un essere infinito, ma è creato da l’intelletto, non mi sento coartato da una forza
Dio. Egli si muove, vive, diviene, in un contesto in esterna o dalle mie passioni e ciò in forza del fatto
cui è Dio ad aver stabilito le leggi della natura e che l’intelletto che detta legge sono io stesso, con
l’ordine cosmico, che cosa sia vero e che cosa la mia ragione.
falso, che cosa giusto e che cosa ingiusto; ne segue
Ecco la "libertà da", consistente nello scegliere A o
che per l’uomo la vera libertà non è volere ciò che
B secondo un principio che sento come mio e
Pagina 12 theoria
come non imposto dall’esterno; la "libertà di" resta dualismo è accanitamente combattuto da Spinoza,
una prerogativa squisitamente divina. il quale dice che esiste un unico attributo del
razionalità assoluta data dall’intelletto, allora non sono facoltà diverse, altrimenti tale attributo si
agisce seguendo una necessità che rispecchia dividerebbe in sotto-attributi, bensì sono due modi
l’ordine necessario del mondo: non è costr etto diversi di indicare il pensiero e, di conseguenza, le
necessario dell’azione, essendo in tal modo libero stessa cosa, ovvero sono gli stessi modi del
in quanto la forza che mi condiziona è data dalla pensiero. Sicché, se per Cartesio con l’intelletto
mia stessa natura. In altri termini, sono io stesso posso concepire una data azione, ad esempio
quella forza. In questo senso, la libertà risulta rubare, e la volontà può dare l’assenso o negarlo a
e dall’altro una realtà intelligibile non data dai Attraverso quella parte dell’intelletto che
sensi, ma a cui si può pervenire tramite definiamo irrazionale, cioè intuitivo, non
un’esperienza extra-sensibile. Così inteso, l’uomo spiegabile con la semplice ragione analitico
finisce per essere non una combinazione di due deduttiva.
sostanze (quale invece era secondo Cartesio), ma Una volta stimolata, la parte intuitiva,
come un’entità appartenente a due diversi ordini di senziente, meditativa, ci consente di entrare in
realtà. Con la sua soluzione, Kant, compiendo tale contatto con un’altra dimensione. In quel
operazione di difesa della libertà nel mondo momento l’uomo sperimenta uno stato di unione
noumenico, esclude ogni forma di libertà in quello col tutto, di consapevolezza e di libertà al di fuori
fenomenico. dello spazio e del tempo. Così, l’uomo esprime la
A questo punto sorge una domanda, come fa sua partecipazione verso l’Assoluto, percependo
l’intelletto a sapere ciò che è vero e quindi giusto? l’ENERGIA VITALE COME AMORE.
Se vero e giusto sono tipicità del Divino e se la Il segno di tale partecipazione è la sensazione di
ragione Divina è incomprensibile all’uomo, come serenità interiore e di libertà.
può comprenderla?
A parere di chi scrive, l’uomo non può Concludo asserendo che tutto ciò che è libero è
conoscere totalmente la ratio divina in quanto dettato dell’Amore e vive nell’Amore.
creatura e non creatore, in quanto emanato e
non emanante; egli è immerso in un ordine che
non può conoscere totalmente ma che può
tuttavia percepire, avvertire, sentire, in quanto,
facendone parte, contiene nella sua essenza la
stessa energia vitale, lo stesso principio che da
Dio emana.
(cfr. Liebniz)
La Massoneria è Sacra!
di Gregorio Amigdala
Questo articolo sembrerà quasi, ma in fondo lo è veramente, grembiule o una fascia che abbia dei ghirigori e degli orpelli
la prosecuzione de “Il Massone Sacerdote”. Lo è perché, più luccicanti rispetto agli altri. Certo che sarebbe anche
purtroppo continua la denigrazione imperterrita della nostra interessante se per cavalleresco e nobiliare si prospettasse il
Istituzione da parte di chi dovrebbe esserne il difensore ed il senso più intimo e sacro, invece di una inutile e ridicola
porta stendardo; lo è perché, purtroppo continua distribuzione di patenti e bolle costitutive di realtà
l’atteggiamento anti-iniziatico di Fratelli che, seppur al purtroppo neanche più riconosciute. Infatti, poteva aver
vertice dell’Istituzione, non hanno ben compreso la senso un riconoscimento da parte di regnanti, re ed
motivazione per la quale loro stessi si trovano tra le fila di imperatori anticamente presenti in Europa, ma oggi non
una Organizzazione Iniziatica quale è la Massoneria in esiste più nemmeno quello se non in forme ormai ridicole di
generale, ma non è evidentemente l’Obbedienza di cui inutile rappresentazione. Ma anche in questo caso,
fanno parte. permettetemi di dirlo cari lettori, purtroppo niente avrebbe
di iniziatico e tradizionale.
Vuoi per motivi derivati dall’educazione ricevuta, vuoi per
evidenti difficoltà intellettive, vuoi per la sfortuna di non Troppo spesso ci dimentichiamo che l’iniziatico ed il
aver avuto l’opportunità di conoscere una guida che gli tradizionale niente hanno a che fare con la razionalità, con il
sapesse indicare la strada, tali Fratelli, che purtroppo potere terreno, con l’apparire dei grembiuli e delle fasce. La
saranno appellati come pseudo-fratelli da ora, continuano Massoneria è altra cosa e ce lo dimostra continuamente
nella loro politica di espoliazione della sacra veste della nella simbologia e nella ritualità che, nonostante la
Massoneria. degenerazione passata ed odierna, esiste ancora.
discorsiva.
Trattato aureo
Non sono d’accordo in merito alla identificazione
dell’intelletto con la sola Sephirah di Tiphareth in
quanto ritengo che l’Intelletto sia da identificare Prima Sezione
con Zer Anpin e quindi con le 6 Sephiroth sotto i Voglio soffermarmi, così come fa il Regardie, sul
Superni. Sicuramente, come centro ideale concetto di “assoluta accettazione” della Volontà
dell’immagine di Zer Anpin e quindi Sacro Cuore, divina.
Tiphareth ne riassume le caratteristiche, ma credo
che questa minimizzazione possa portare ad una Il fatto stesso che Ermete ne parli proprio all’inizio
diminuzione d’importanza del concetto. del suo Trattato A ureo, denota una premessa
Mercurio dei Saggi, ma non lo Zolfo con Netzach siamo chiamati a fare: tutto ciò che è permesso
in quanto questo elemento alchemico è “fare” è indiscutibile Volontà di Dio. Ciò rende
identificabile invece con i Superni e quindi con chiaro che, seppur l’uomo voglia intraprendere un
Neshamah; né tantomeno il Sale con Hod, in percorso di conoscenza di sé stesso e di Dio, ciò
quanto è invece identificabile con Malkuth come non può che avvenire per espressa e manifestata
elemento che accoglie la divinità e parte più Volontà Divina. Pertanto, siamo portati ad
materiale dell’essere, quindi legato al concetto di “accettare” ciò che la Vita è e ciò che sono le sue
quindi divina, allora l’emozione può diventare questa disintegrazione effettuando l’operazione più
motivo di purificazione. Purtroppo, mi rendo conto volte, permettendo così non il dissolvimento della
che raggiungere lo stato di Volontà divina è solo la personalità, ma la nascita di un nuovo “spirito” che
vetta della montagna che siamo chiamati a scalare si muove verso una rinnovata attività.
e pertanto non reputo tale via possibile se non per Personalmente, non so perfettamente se ritenermi
volontà divina, ma d’altronde, proprio questo in accordo con tale interpretazione perché è come
trattato definisce come elemento indispensabile se mancasse un tassello o che ci sia una definizione
proprio la Volontà di Dio che permette l’inizio del
forse errata di ciò che è l’Inconscio Collettivo.
percorso.
Infatti, sono del parere che l’Inconscio Collettivo
Al punto 15 si definisce come Uccello del Paradiso sia una derivazione dell’uomo e dell’umanità nel
la coscienza o anima umana. Ritengo che questo suo insieme come sommatoria dei pensieri e delle
simbolo debba essere associato più precisamente al emozioni (quindi delle anime) di tutti gli umani
concetto puro, scaturito dalla mente purificata. Per vissuti nel tempo e che hanno creato
concetto si intende il pensiero ragionato ed il fatto involontariamente un linguaggio per immagini
che sia definito come puro, indica che è un attraverso il quale è possibile comunicare
ragionamento incondizionato, proveniente quindi esperienze e conoscenza. Da ciò che riporta
da una mente completamente pura che viene Regardie, seguendo la scia della psicanalisi
ingravidata da una Volontà Divina attraverso una junghiana che al tempo sembrava dover
immagine. Ovviamente, essendo il pensiero un rivoluzionare gli studi sull’uomo, si percepisce che
elemento costituente l’anima dell’Uomo, la stessa questo sia qualcosa di precedente e personalmente
anima è comunque qualificabile come Uccello del non lo ritengo corretto e addirittura motivo di
Paradiso. Purtuttavia, è secondo me necessario grave errore nel percorso magico e mistico verso la
specificare e dettagliare ulteriormente il Conoscenza di Dio.
significato.
L’oscillazione consigliata del portare la Ragione
Questo Uccello del Paradiso che si immerge nel all’Inconscio più volte, mi ricorda molto
Mare è fondamentalmente il simbolo del pensiero l’interpretazione che Aryeh Kaplan dava del
ragionato, la di cui promiscuità forma ciò che noi versetto 1:4 del Sepher Yetzirah, in particolare del
chiamiamo “personalità”, che torna alla sua “Comprendi con Sapienza, sii Sapiente con
sorgente che, in questo caso, è definito come Comprensione”, alludendo proprio al fatto che è
Inconscio Collettivo. Purtroppo, in una condizione necessaria una oscillazione tra il pensiero verbale
normale per l’uomo moderno, nell’affrontare di Binah ed il puro pensiero non verbale di
questo percorso la personalità si disintegra e perde Chokmah. Tuttavia, questa operazione viene
il ricordo dell’esperienza. indicata ad un livello più alto rispetto a Ragione/
Regardie tuttavia scrive che è possibile omettere Inconscio Collettivo in quanto vedo una mal
Pagina 20 theoria
comprensione o forse una definizione pessimistica l’essenza divina si incarna in un corpo, legando
legata all’Anima Mundi ed all’Adam Kadmon. quindi l’individualità all’esistenza del corpo e
Infatti, secondo la mia interpretazione, l’Anima quindi del cervello.
Mundi potrebbe essere in effetti legata al concetto Personalmente ritengo che bisogna effettivamente
di Inconscio Collettivo come sommatoria delle disgregare la propria individualità arrivando
anime e pertanto del linguaggio per immagini all’unione con l’Uno, ma si può collegare questa
dell’uomo, mentre l’Adam Kadmon è secondo me visione della vita da parte dei buddisti attraverso
qualcosa di precedente alla generazione l’evoluzione dichiarata dalla tradizione
dell’Anima Mundi, qualcosa che va oltre la occidentale, ovvero la rigenerazione di un ego che
comprensione dell’uomo moderno e specialmente diventa a quel punto chiara e pura espressione della
di inizio ‘900 dove era presente una spiccata volontà divina su questa terra. In fin dei conti è un
predisposizione per portare alla materia percorso ascendente prima e discendente dopo
l’immateriale. attraverso l’albero della vita e non una alquanto
spettacolare manifestazione di un corpo immortale
attraverso il quale si esprime l’individualità
Il punto 17 si divide in due parti: la prima parla del
dell’uomo. Ovviamente, ogni interpretazione sul
corpo astrale al quale Regardie dà valore dandogli
corpo astrale, così come il libro in oggetto, è figlia
la possibilità di continuare ad esistere dopo la
del suo tempo e credo sia giunto il tempo di
morte. Questo, secondo me, è errato perché si fa
riformulare e addirittura forse “ritornare” a concetti
confusione tra l’essenza dell’uomo ed il corpo
diversi che riportano l’ego al suo giusto valore,
astrale che non è nient’altro che la manifestazione
senza esaltazioni e convincimenti che non fanno
mentale ed immaginativa che l’uomo può
altro che andare controcorrente a ciò che
proiettare di sé stesso. A questo proposito,
effettivamente esprime la tradizione.
Regardie prende in considerazione la seconda parte
mettendo in contrapposizione la teoria buddista a
quella occidentale relativamente all’ego. Nella
prima si esprime la necessità di disgregazione
dell’ego e ricongiungimento all’Uno, mentre nella
seconda si cerca non di disgregare quanto invece di
rigenerare l’individualità affinché questa possa
esistere nel corpo astrale. Anche qui non sono
molto d’accordo in quanto credo che ci sia un
errore di fondo, ovvero la sbagliata interpretazione
dell’essenza dell’uomo intesa come individualità,
cosa che, secondo me, esiste solo e solo quando
Anno II - N. II Pagina 21
Al punto 3, non sono d’accordo con Regardie Al punto 13 si parla del Drago che abita nei tre
perché continua a considerare l’inconscio come elementi:
base di spiegazione dell’operazione. l’acqua, ovvero lo stato di Binah, quindi il
Si parla del raggio e della sua ombra, un raggio che pensiero logico incondizionato
si contrae e che ha un ardente rossezza. Ritengo la tintura oleosa, ovvero Zer Anpin, il
che si stia parlando della concentrazione del Microprosopos
pensiero che ridiventa contemplativo e non le feci o terra, ovvero Malkuth
condizionato dalla razionalità. Infatti, la corruzione Sono d’accordo con Regardie quando scrive che “il
dell’acqua che trattiene l’ardente rossezza è Drago coincide con la proiezione dell’energia
espressione di quanto relativo allo stato di Binah psichica, temuta perché indomata e dei suoi
che accoglie Chokmah, ovvero la mente che contenuti”. Tuttavia, questo non significa che si
accoglie la sapienza attraverso l’immagine della stia parlando degli istinti e della libido selvaggia.
Divina Volontà emanata da Kether. Il fatto che
Il Drago è invece, secondo me, semplicemente il
Ermete indichi la necessità di prelevare questa
simbolo delle trentadue vie dell’Albero della Vita.
rossezza tante volte ci porta nuovamente al
Questo lo possiamo ritrovare nel commento della
“Comprendi con Sapienza, sii Sapiente con
Atwood che lo stesso Regardie riporta, dove si dice
Comprensione” del Sepher Yetzirah citato
in rappresentazione del Drago che è “lo spirito
precedentemente.
volitivo disceso nella natura dalla caduta nella
generazione”. Regardie traduce questa citazione
Al punto 11 e 12 non sono d’accordo con Regardie riconoscendo nel Drago la “vita istintuale separata
in quanto ritengo che si stia parlando solo ed dalle facoltà più elevate ed intellettive”.
esclusivamente di una comparazione con l’Albero Personalmente non capisco quale associazione di
della Vita e non di Animus ed Anima. idee lo abbia portato ad affermare ciò, quanto
invece è a me molto chiaro ed evidente che si stia
Relativamente al maschile che è il cielo del
parlando della discesa della Volontà divina nella
femminile ritengo che si stia trattando dei 3
Materia. Per cui, il Drago non è da associare a
Superni che stanno nell’alto dei cieli rispetto al
femminile che è tutto il resto in quanto le qualcosa di negativo. Certo è che, se noi
continuiamo a rifiutare di vedere ed accettare la
Sephiroth inferiori sono femminili rispetto alle
Volontà divina che si esprime attraverso le
superiori.
immagini, sicuramente il Drago può rappresentare
Il femminile è la terra del maschile nel senso che
qualcosa di negativo alla personalità umana, tant’è
Malkuth è femminile rispetto a Zer Anpin e quindi
che Vaughan fa dire al Drago nel suo Coelum
alle sei Sephiroth superiori.
Terrae che “se non mi conoscerai bene il mio fuoco
distruggerà i tuoi cinque sensi”. Questo è un atto di
Anno II - N. II Pagina 23
In merito a ciò, ritengo che bisogna incatenare con Secondo me stiamo parlando del fatto che il
il Fuoco, come riporta lo stesso Regardie citando matrimonio avviene tra il Re incoronato, ovvero
nuovamente il Vaughan, i pensieri. Questo Fuoco, Kether (la Volontà) e la nostra Rossa Figlia che
che è l’attenzione e la vigilanza, in un primo dovrebbe essere la rappresentazione di Malkuth già
momento rivela e “crocifigge” (termine questo in unione con Tiphareth o meglio con Zer Anpin, il
abbastanza indicativo per significare la fissazione) Microprosopos. Pertanto, il fatto che si parli di
i pensieri i quali, attraverso un’attenta analisi, questo matrimonio significa che il Figlio, che è il
vedremo che derivano da un campo a noi ignoto, pensiero ragionato dell’uomo (il Figlio dell’Uomo,
sconosciuto. Non bisogna dare loro scampo, nel Cristo), faccia la Volontà del Padre, ovvero che
senso che bisogna osservarli ed incatenarli in modo venga condizionato dalle immagini divine
tale da accorgersi cosa essi siano e del fatto che la provenienti da Chokmah, divenendo quindi un
loro provenienza a noi è ignota. pensiero vivificato dalla Volontà Divina.
Attraverso questo assedio alla mente, Ermete dice La Rossa Figlia è quindi la personalità dell’uomo
appunto che “attraverso questa operazione, parti che conosce sé stesso in quanto Malkuth è unita a
della nostra essenza vengono riscoperte” e quindi Zer Anpin; è una individualità che accetta di
vengono messe a galla. compiere la Volontà Divina in quanto si sposa con
il Kether, divenendo manifestazione della Volontà
nel piano materiale.
Sesta sezione
Al punto 3 sono d’accordo con Regardie quando
dice che “la Forma magica, al cui interno è celato
l’unguento o elisir della Vita (quindi questa
energia di vita che è Cristo n.d.r.) è insita
nell’uomo […] ed attende solo di essere evocata”.
Al punto 2 si parla del fermento. Regardie dice che In un certo senso sono d’accordo perché ho vissuto
è “lo spirito vitale, la libido”. A questo punto qualcosa del genere, ma ritengo che, una volta
ritengo che, essendo lo spirito vitale associabile a reseci conto dell’operazione che viene effettuata e
Cristo e quindi alla Vita, così come scritto nel quindi della dissoluzione della propria personalità
Vangelo secondo Giovanni 14, 6 “Io sono la Via, che determina il raggiungimento dello stato di
la Verità e la Vita” e Cristo, nella sua forma non Binah e quindi un’operazione di meditazione o
corporea è associabile alla Sephirah di Chokmah, meglio di contemplazione di ciò che è Chokmah,
ritengo pertanto che il far risalire questo spirito ovvero delle immagini senza forma perché
vitale attraverso la meditazione non è altro che la incondizionate che esprimono ciò che è la Volontà
visione interiore del “Fuoco che lampeggia e Divina, allora, in quel preciso momento, avviene
dardeggia nell’infinità dell’Universo”, così come l’effettiva unione tra il Re incoronato e la Regina
riportato nel rituale Eggregorico della Golden nel Regno e quindi la piena integrazione e
Dawn e che rappresenta fondamentalmente manifestazione della Volontà di Dio nell’uomo.
l’espressione delle Forze che vengono emanate
dalla Volontà Divina le quali, non essendoci
condizionamento della mente avendo superato lo
stato di Binah, non hanno una effettiva forma.
così come lo stesso Regardie dice. È sempre distaccarsi dai propri sensi.
riporta il discorso all’inconscio collettivo di cui il della coscienza dai propri sensi, al punto 6 si dice
mare ne è il simbolo anche se sono del parere che il che si forma la “Pietra astrale, bianca e
mare sia qualcosa che va anche oltre l’inconscio risplendente, che contiene nelle sue vene il sangue
collettivo nel quale il filosofo deve inabissarsi per del Pellicano”. Questo pellicano per Regardie è un
Definizioni
Materia Prima Condizione rigida e inflessibile della coscienza racchiusa nella sua guaina
cristallizzata.
Pietra La mente integra e purificata che funziona perfettamente e senza ostacoli nel
nuovo veicolo eterico
Scopo dell’Arte è racchiuso nella scoperta della facoltà interiore dell’intuizione e della saggezza,
nell’essenza della mente che è intrinsecamente pura, nella rimozione dei veli tra la
mente e ciò che la separa dalle sue celate radici divine.
Fuoco Nella via Umida, agente ricreativo interno che suggerisce un’intensità di s
entimenti ed emozioni.
Acqua Viva Pensiero logico (Binah) impregnato dagli Archetipi (Chokmah) emanati dalla
Volontà Divina (Kether).
Astrale Sostanza che muta rapidamente, il veicolo della coscienza influenzato da ogni
pensiero che attraversa la mente
Corpo Astrale Manifestazione mentale ed immaginativa che l’uomo può proiettare di sé stesso
Libido Somma di tutte le energie psichiche e della forza vitale peculiare a ogni
organismo non ancora riconosciuta e utilizzata dalla coscienza, esistente ad uno
stato grezzo, involuto, inutilizzato e selvaggio.
La vita, l’energia vitale che è Cristo e quindi, per analogia, il pensiero dell’uomo.
Anno II - N. II Pagina 37
Poiesis
Rubrica a cura di Gregorio Amigdala
UN‘ILLUSIONE 10
di Gi.Co. di Gregorio Amigdala
Preparati, dopo aver discusso di noi, Inizio a scorgere la prima isola, quella a me più
per entrare nel Tempio e posare la prima pietra, vicina,
ci accingevamo ad incontrare l’Essere alla vista sembra grande, ma anche lei è piccina.
e tutto cambiava intorno. Scoprirne i contorni e le definizioni, è compito
facile.
Si spengono le luci, Vi è un albero maestoso e forte, ma anche uno
si accendono le stelle. piccolo e gracile.
Seduti, pronti, si regola il respiro,
si genera la luce interiore Poi allungo lo sguardo su un’altra isola, là però
che avvolge piano tutto il corpo. non distinguo più le cose,
né porte, né finestre, vedo solo i contorni delle
Eccoci! Liberi nella Luce! case.
Ora sappiamo, le forze assumono la forma Più in là ancora un’isola di cui appena ne vedo la
e l’osservazione interiore ci porta la conoscenza. traccia,
sembra senza vita, sembra solo roccia.
Eravamo in pochi
nell’intimità del Tempio, E più in là ancora apparentemente solo mare
nella Conoscenza della Luce. e là, dove niente appare, vedo la vita continuare.
OSCURITA’ SPLENDENTE 9
di Gregorio Amigdala di Gregorio Amigdala
Mi accompagnano i Kerubim
e con loro Gabriel nel suo splendente azzurro
andiamo a ricevere la Profezia.
Pagina 42 theoria
Sol Invictus
di Gregorio Amigdala
Vogliamo dunque proporre una nuova spiegazione Vicino al teschio, simbolo della morte e della
che deriva semplicemente dal linguaggio simbolico Vanitas, ovvero dell’impermanenza della vita
che ogni artista e soprattutto ogni Iniziato, umana, vediamo un topo e questo è un chiaro
dovrebbe possedere per poter rendere in termini riferimento alle passioni e pulsioni materiali che
comprensibili dei concetti che altrimenti si avrebbe condizionano l’uomo, così come rappresentato dal
difficoltà a spiegare. topo dominato dal dio Ganesh, il dio elefante.
Prima di tutto è necessario ricordare cosa sia Sul teschio una mosca, a rappresentare la chiara
l’Arcadia. Questa è una regione dell’antica Grecia convinzione che la materialità è la parte più sporca
nella quale si pensava vivessero le divinità. È e rozza dell’essere umano.
pertanto una regione da assimilare alla Ma perché dei pastori? Perché sono la
Gerusalemme Celeste, all’Iperuranio di Platone, rappresentazione di chi è capace di governare le
all’Eden e dunque a quello stato di piena proprie passioni e legarle, da cui “pecora” = legare.
realizzazione in cui l’uomo ritrova la “Parola” e
Il Pastore, così come soprattutto nella simbologia
Anno II - N. II Pagina 45
cristiana, è colui che governa il gregge ed il Logos/ è possibile per l’Io raggiungere le regioni celesti
Cristo ne è la massima rappresentazione. dell’Arcadia, dove l’uomo realizza pienamente il
suo essere e perviene alla Conoscenza, alla Gnosi.
I pastori d’Arcadia sono dunque la parte più elevata
dell’uomo, come scritto prima, l’anima e lo spirito Et in Arcadia Ego diventa dunque l’affermazione
che governano l’intero essere uomo. “anche in Arcadia, Io” e d'altronde non è niente di
nuovo se si considera la dottrina mariana
Cosa voleva dirci il Guercino in tutto questo?
dell’assunzione. Infatti, Maria non è altro che la
È indubbiamente un messaggio ed è l’espressione di mente dell’uomo purificata, ovvero l’Io perfetto, che
una esperienza possibilmente vissuta da lui o da chi raggiunge il Paradiso.
ha commissionato l’opera. Questo messaggio è che,
riuscendo a pervenire all’assopimento dei sensi Sarà vero? Non ci resta che provare!
attraverso l’auto-osservazione del proprio corpo,
Pagina 46 theoria
Pensieri
Rubrica a cura di Gregorio Amigdala
La mascherina nel Tempio
di Gregorio Amigdala
L’Autosservazione
di Gregorio Amigdala
Abbattere i muri
di Gregorio Amigdala
Dove e quando accadrà l'attimo di esistenza che ognuno ha un senso. E spiegherò il perché.
assoluta per la quale ho vissuto fino ad allora? Molte volte ho pensato che basterebbe anche solo
Dopo cosa ne sarà di me? un sorriso, una carezza, un abbraccio per dare un
senso alla tua esistenza. Com'è anche vero che pure
le cose negative abbiano un senso.
Ho sempre pensato che ognuno di noi nella vita ha
un qualcosa da fare, un progetto per il quale noi Questi gesti o eventi che accadono servono in
Il Libraio
Rubrica a cura di Gregorio Amigdala
I post pubblicati negli ultimi mesi nella pagina
Facebook di THEORIA, provengono da questo
meraviglioso libro di Meister Eckhart
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Spazio Note
Anno II - N. II Pagina 51
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“L’occhio nel quale io vedo Dio è lo stesso occhio da cui Dio mi vede;
il mio occhio e l’occhio di Dio sono un solo occhio e una sola conoscenza.”
Maister Eckhart