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Come funziona
Della scrittura di viaggio ?
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Della scrittura di viaggio
Esercizio 1
La passione
Appunti da Noryangjin
di Jonathan Gold per la rivista Gourmet
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Alessandra Nitti
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Esercizio 2
Il conosciuto
Non serve andare dall’altra parte del mondo per scrivere un buon
reportage di viaggio. A volte, ciò che si nasconde dietro l’angolo di
casa può sorprendere noi e un eventuale lettore. Inoltre, posso ag-
giungere con orgoglio, siamo gli abitanti di uno dei Paesi più belli
e più ricercati del mondo. In Italia quasi non esiste un luogo senza
bellezze naturali, culturali, storiche, artistiche ed enogastronomiche.
Scrivere delle nostre terre può richiamare visitatori interessati sia
dall’Italia che dall’estero.
Per di più è anche un buon modo per iniziare senza dover atten-
dere quelle due settimane di agosto e partire insieme a tanti altri
turisti. Possiamo aprire la porta di casa in questo momento, o il pros-
simo fine settimana, ed iniziare ad esplorare i dintorni. Non solo per
scriverne ma anche per viaggiare “in piccolo” ogni giorno.
Per iniziare ti do questo compito: questa settimana nel tempo libe-
ro inizia a girovagare per la tua città o regione, se necessario fai delle
ricerche e alla fine scrivi massimo 3 descrizioni ognuna di 300 parole
sul: tuo quartiere, su un museo della tua città e su un ristorante, il
tutto usando uno stile evocativo e sensoriale. Cioè, non essere aset-
tico e non compilare una sterile lista di cose da vedere, bensì prova a
narrare a tutto tondo l’esperienza che l’eventuale lettore potrà avere
se visiterà i posti da te descritti.
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Alessandra Nitti
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Esercizio 3
Trovare le prime parole
È una sorta di pagina di diario che ti darà la spinta iniziale per tro-
vare l’ispirazione e che poi espanderai a tuo piacimento o seguendo
gli esercizi elencati di seguito.
Continua inserendo un aneddoto personale e avvincente che farà
da ponte tra il lettore e questo luogo. Non dilungarti troppo, direi
sulle 200/300 parole.
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Esercizio 4
Un tipo di incipit
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Esercizio 5
L’equilibrio della bicicletta
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Esercizio 6
Lo sviluppo dell’articolo
Ora che abbiamo l’incipit, appunta sul tuo quaderno otto eventi
importanti che ti sono accaduti durante quello stesso viaggio. Mettili
in ordine di importanza – per te personalmente – dal primo all’ul-
timo.
C’è una connessione tra loro? Se sì, porta a una conclusione, a una
rivelazione? Racconta in modo illuminato qualcosa su di te o sul luo-
go in questione?
Per avere informazioni su una destinazione basta digitare su un
motore di ricerca o acquistare una qualsiasi guida. In questo com-
pendio voglio parlare di come si coinvolge il lettore. Uno scrittore di
viaggio è prima di tutto un “cantastorie”, un menestrello che vuole
intrattenere il suo pubblico. A volte il lettore desidera semplicemen-
te viaggiare con il cuore stando sulla propria poltrona preferita, op-
pure vuole entrare in contatto con esperienze di ieri e di oggi di altri
viaggiatori. Tiziano Terzani, il più grande viaggiatore nostrano dei
tempi contemporanei, diceva che non viaggiava mai senza libri su
quel determinato luogo. In questo modo viaggiava due volte: con il
suo corpo nel suo tempo e con il cuore in un tempo precedente. Vo-
glio che anche tu faccia fare la stessa esperienza al tuo lettore.
Tra questi otto eventi che hai appuntato, dopo aver trovato ciò che
li collega, scegli i tre o quattro più importanti e scrivi per ognuno 300
parole.
Viaggio in Kenya
di di Joe Yogerst
Apro gli occhi e vedo un’anziana donna che mi fissa dritto in faccia.
Il suo labbro inferiore è forato da un chiodo di metallo lungo 3 cen-
timetri e le sue orecchie da almeno mezza dozzina di anelli; la sua
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Esercizio 7
L’ago della bussola
Il giardino Foretić
di Anatolij Kudrijacev per Krajodazi
Una volta entrati nel seducente giardino del palazzo rimarrete in-
cantati dallo spettacolo che vi si para dinanzi. Piante rigogliose lo
circondano interamente, profili mitologici di pietra vi guidano sino
alla cappella utilizzata da pii residenti e dai loro ospiti. Fermi per
strada mai potrete indovinare ciò che vi attende una volta solcato il
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Esercizio 8
Il climax
A Palmira
di Katie Perla
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Esercizio 9
La conclusione
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Il Tibet Sconosciuto
dell’autrice per Meglio Viaggiare
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Esercizio 10
Il dialogo
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Esercizio 11
Persone memorabili
In Dominica
di Joe Yogerst
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bambini del posto, dalla pelle dorata e dai tratti quasi asiatici come
non avevo mai visto prima nei Caraibi.
Fanno parte della minoranza etnica Kalinago, gli ultimi indiani ca-
raibici che un tempo abitavano le Isole Sopravento meridionali pri-
ma dell’arrivo degli Europei. Vivono in otto villaggi di montagna
sopra la costa orientale circa 2000 persone in una piccola riserva
istituita dal governo dominicano.
I bambini accettano di guidarmi alle loro case dai tetti di paglia, di-
stanti circa un chilometro e mezzo e quasi nascoste nella fitta giun-
gla. I caraibici che incontro sono cordiali ma timidi. Non riesco a
capire il loro inglese dall’accento creolo, ma esprimendomi a gesti
riesco a imparare qualcosa del loro stile di vita: si occupano di tes-
situra, intagliano zucche, producono vasellame di terracotta e cac-
ciano uccelli usando arco e frecce. Questa deviazione inaspettata
nel territorio caraibico durante la camminata verso la costa orien-
tale mi ha fatto conoscere una cultura che è cambiata ben poco da
prima che Cristoforo Colombo approdasse in America.
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Esercizio 12
L’osservatore esterno
Maledetta Cina
di Paolo Rumiz
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Esercizio 13
Un’atmosfera palpitante
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Fai così con tutti i sensi e aggiungi descrizioni sempre più ricche al
racconto. Non sovrabbondare: ogni avventura ha una percentuale
più alta di un tipo di stimolo sugli altri.
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Esercizio 14
L’arte di prendere appunti
Nel prossimo viaggio che farai impegnati a registrare tutto ciò che
accade. Puoi segnare gli eventi e gli incontri sul tuo taccuino o regi-
strare dei vocali. È importante prendere appunti sul momento per-
ché, quando si scrivono delle memorie, il ricordo può manipolare
gli avvenimenti. Non c’è nulla di male, è così che funziona il cervello
umano: modifica, elimina il superfluo e distorce. Registrando tutto
subito, alla fine del viaggio potrai rileggere gli appunti scritti a mente
fresca e rievocare i dettagli più piccoli che, altrimenti, andrebbero
perduti.
Durante il viaggio a fine giornata fai una lista scritta o registra-
ta degli eventi principali. Dovrebbero essere almeno 3 ogni giorno.
Quando rincaserai dal viaggio, rileggili tutti e scegli quelli più im-
portanti per te e di un certo valore per i futuri lettori. C’è tra essi una
connessione tematica o emotiva? Concentrati su questo, rianalizzan-
do il punto uno, cioè gli elementi che più ti hanno appassionato e
che vuoi che i tuoi lettori conoscano, e il punto sette, ovvero la frase
“bussola” che riassume l’intero viaggio.
Questo filo conduttore dove porta? Che caratteristiche del luogo
svela? Che lezioni possiamo imparare? Inserisci poi gli aneddoti più
importanti che vorrai raccontare al lettore utilizzando gli esercizi di
questa guida.
Un’idea di destino
di Tiziano Terzani
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Esercizio 15
Il tempo
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Appendice 1
La lettura
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Appendice 2
L’importanza delle ricerche
Fare ricerca è essenziale sia ai fini del viaggio che ai fini della scrit-
tura. Mettiamo che io voglia prendere un aereo per Pechino fra qual-
che mese: la Cina è un posto così differente dal nostro, direi che è
quasi all’opposto, che mi farebbe bene studiarne prima di tutto la
storia, specie quella contemporanea, considerando ciò che è avve-
nuto nel diciannovesimo secolo e durante la Rivoluzione Culturale.
Mi farebbe piacere capire come si sviluppava la Città Proibita de-
gli imperatori, perché sul suo ingresso c’è il faccione di Mao e come
mai devo attraversare il metal detector e il controllo passaporti per
entrare in Piazza Tiananmen, come se stessi andando all’aeroporto.
Perché c’è la fila per entrare al mausoleo sul lato sud e perché la Cina,
con una storia di 4000 anni, ha così pochi monumenti storici intera-
mente ridipinti (sì, ridipinti, non restaurati).
Questo mi tornerà utile non solo per non farmi sentire disorien-
tato e rovinarmi il viaggio quando sarò lì, ma anche per scrivere un
articolo con cognizione di causa, narrando di cause ed effetti interes-
santi per un lettore.
Uno scrittore di viaggio trascina il lettore nel suo mondo, o nel
mondo che sta visitando, narrandogli i retroscena, anche quelli sgra-
devoli e ogni posto ce l’ha: Angkor Watt è bellissima e possiede una
storia secolare, ma nessuno può cancellare i mendicanti davanti
all’ingresso che fanno l’elemosina mostrando i moncherini. E perché
sono lì, questo è ciò che spiega lo scrittore di viaggio.
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Appendice 3
L’importanza della revisione
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Conclusioni
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