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Rappresenta linsieme dei principi delle disposizioni che regolano lacquisizione da parte dello
stato e di altri enti delle risorse nanziarie (tributi) da destinare alla copertura delle spese
pubbliche che vengono determinate in base a scelte politiche
Rappresenta una parte del diritto pubblico in quanto il prelievo (pagamento del tributo) non ha
aspetti negoziali (cio non necessita del consenso del contribuente chiamato al pagamento del
tributo) visto che si basa su una prescrizione pubblicistica (cio rappresenta unimposizione da
parte dello stato).
Le prescrizioni pubblicistiche su cui si fonda possono essere ssate in via legislativa o in via
amministrativa, anche se negli ordinamenti moderni sono ssate prevalentemente in via legislativa
per garantire il principio di legalit del tributo, mentre in passato erano gli stessi esattori a denire
soggettivamente lentit dei tributi da pagare.
non c equilibrio tra i soggetti (contribuente e A.F.); mancano la volont e la libert contrattuale.
ORDINAMENTO GIURIDICO
Insieme di norme giuridiche che regolano il comportamento della societ
DIRITTO PUBBLICO
Insieme delle norme giuridiche che regolano
il rapporto tra cittadino ed enti pubblici
DIRITTO PRIVATO
Insieme delle norme giuridiche che
regolano i rapporti tra privati cittadini
DIRITTO COSTITUZIONALE
Insieme delle norme fondamentali
dello stato......pi rilevante!
DIRITTO AMMINISTRATIVO
Denisce le regole che riguardano uno stato......in particolare
regola il rapporto tra cittadino e la pubblica amministrazione
DIRITTO FINANZIARIO
parte del diritto amministrativo che contiene linsieme delle disposizioni giuridiche riguardanti le entrate e le spese
pubbliche
N.B. la principale differenza tra diritto nanziario e scienza delle nanze che questultima non denisce regole e
principi giuridici relativi ad entrate e spese, ma analizza, da un punto di vista economico, gli effetti che tali tributi e
spese hanno sulleconomia del paese.
DIRITTO TRIBUTARIO
parte del diritto nanziario che si occupa solamente di entrate imposte dalla legge a titolo di tributo (non vengono
prese in considerazione le entrate patrimoniali come la vendita di immobili pubblici o le entrate nanziarie come il
percepimento di dividendi da partecipazione).
i principi generali del diritto tributario provengono dal diritto costituzionale
Principi costituzionali e diritto tributario
art. 23
Cost.
RISERVA (RELATIVA) DI LEGGE
nessuna prestazione personale o patrimoniale pu essere imposta se non in base
alla legge
art. 53.1
Cost.
CAPACITA CONTRIBUTIVA
tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della propria
capacit contributiva
art. 53.2
Cost.
PROGRESSIVIT
il sistema tributario informato a criteri di progressivit
art. 75
Cost.
Divieto di REFERENDUM ABROGATIVO in MATERIA TRIBUTARIA
art. 81.3
Cost.
Divieto di INTRODUZIONE di NUOVI TRIBUTI con la LEGGE di
APPROVAZIONE del BILANCIO di STATO (o LEGGE FINANZIARIA)
art. 81.4
Cost.
ogni legge che introduce nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi
fronte
ART. 23 nessuna prestazione personale o patrimoniale pu essere
imposta se non in base alla legge
...LA RISERVA DI LEGGE...
Si tratta di una norma precettiva, ovvero una norma di diretta applicazione allinterno del nostro
ordinamento.
Per impedire allesecutivo (governo) di imporre arbitrariamente i tributi che potrebbero favorire un
certo gruppo sociale piuttosto che un altro, nellordinamento dei principali paesi sviluppati
lintroduzione, la modica e labolizione dei tributi deve avvenire in base ad una legge o ad un atto
ad essa assimilato, coinvolgendo quindi il potere legislativo (parlamento).
Si tratta quindi, del cosiddetto principio di legalit del tributo.
In sostanza, lart. 23 contiene quella che la dottrina costituzionale denisce come una riserva di
legge, nel senso che le scelte di politica scale sono riservate al legislatore ordinario (salvo alcuni
casi...relativit della riserva).
Quando lart. 23 fa riferimento alla LEGGE sottintende qualsiasi atto avente forza di legge:
LEGGE FORMALE: questo tipo di legge segue liter ordinario di approvazione parlamentare
(presentazione di un disegno di legge, suo esame ad opera delle commissioni parlamentari, voto di
ciascuna camera, promulgazione ad opera del Presidente della Repubblica). In materia tributaria
legge in senso formale il cd Statuto dei diritti del contribuente (L.27 luglio 2000, n. 212). A causa
di questa lunga procedura di approvazione il ricorso a questo tipo di legge molto limitato per le
materie tributarie.
DECRETO LEGISLATIVO (art. 76 Cost.): questo tipo di legge (ex DPR) emanata
dallesecutivo sulla base di una legge delega approvata a monte dal Parlamento, la quale
contiene i principi, i criteri direttivi, il tempo e loggetto entro i quali il governo deve agire (molto
spesso le indicazioni del parlamento sono molto generiche, lasciando cos ampi margini di scelta
politica allesecutivo). Questa la tipologia di legge pi usata in materia tributaria (DPR 917/86,
DPR 600/73, DPR 633/72...) perch consente lelaborazione del dettaglio di norme molto
tecniche in una sede pi ristretta di quella parlamentare. Il decreto legislativo deve essere rmato
dal Presidente della Repubblica; sulla legittimit del decreto legislativo si esprime il giudice; se il
decreto legislativo non rispetta i limiti ssati dalla delega viene inviato alla Corte di Cassazione
che stabilir se latto legittimo o meno; potremo essere di fronte a:
-
un decreto incostituzionale (eccesso della delega)
-
una delega incostituzionale
DECRETO LEGGE (art. 77 Cost.): questo tipo di legge emanato dallesecutivo in caso di
necessit e urgenza, ma per mantenere la sua efcacia (n dallorigine) deve essere convertita in
legge ordinaria dal Parlamento entro 60 gg (inizialmente viene emanata sotto la responsabilit del
Presidente del consiglio del ministro proponente). Una possibile applicazione del decreto legge
quella di sospendere temporaneamente il pagamento delle imposte nelle zone colpite da calamit
naturali. Se il decreto legge decade leffetto del decadimento retroattivo e dovr quindi essere
emanato un ulteriore decreto legge per regolare i rapporti nati in virt del decreto decaduto.
...LA RELATIVIT DELLA RISERVA DI LEGGE...
Lart. 23 della Cost. (...in base alla legge) non presuppone la presenza di una riserva di legge
ASSOLUTA (la materia deve essere interamente disciplinata dal legislatore ordinario) ma
RELATIVA (gli aspetti di dettaglio, quelli procedurali e sostanziali vengono disciplinati da atti
normativi diversi dalla legge - regolamenti, decreti ministeriali e direttoriali); infatti, limposizione
delle prestazione non deve essere integralmente regolata dalla legge, ma soltanto nei suoi elementi
essenziali (il parlamento deve determinarli pena la dichiarazione di incostituzionalit della legge per
violazione dellart. 23 della Cost.).
Pi in particolare...
elementi essenziali
del tributo
-norme di 1 grado-
1. Soggetto passivo: individuazione astratta del soggetto su cui
ricade il tributo (es. occorre dire che si tassano tutti i possessori di
case e non Tizio, Caio, Sempronio, ecc.)
2. Presupposto impositivo: individuazione della situazione
giuridica al vericarsi della quale si ha imposizione (es. per lIVA
la cessione di beni o la prestazione di servizi, per lICI il possesso
di immobili). Il presupposto dimposta dunque la fattispecie
imponibile (manifestazione di ricchezza) da cui deriva lobbligazione
tributaria, levento che determina in modo diretto o indiretto il
sorgere dellobbligazione tributaria (es. il presupposto dellimposta
di successione il trasferimento di beni dal de cuius agli eredi)
3. Base Imponibile e i principali criteri per determinarla:
4. Aliquote: spesso la legge si limita a denire un intervallo tra
unaliquota minima e una massima. Laliquota pu essere ssa
(proporzionale) o variabile (progressiva);
5. Sanzioni: se la sanzione fosse lasciata allarbitrio della pubblica
amministrazione potrebbero vericarsi delle disuguaglianze
nellapplicazione delle stesse sanzioni a parit di illecito (anche la
sanzione una prestazione patrimoniale ed quindi soggetta a sua
volta a riserva relativa di legge)
regolamenti
decreti
ministeriali
decreti
direttoriali
-norme di
2 grado-
Deniscono altri aspetti del tributo rispetto a quelli deniti dalla legge (es.
deniscono i coefcienti di ammortamento) e ne ssano regole applicative (es.
deniscono la modalit di dichiarazione, di riscossione, di individuazione delle
categorie di contribuenti da controllare, ecc.).
Disciplinano solo questioni attribuite dalla legge; la legge stessa che indica le
questioni di dettaglio su cui deve intervenire il Governo e la tipologia dellatto
normativo da utilizzare pena la dichiarazione di illegittimit dei regolamenti
emanati.
materie di legislazione concorrente (alle quali partecipano sia lo Stato che le Regioni)
Fonti primarie (Trattati istitutivi): si tratta di fonti paracostituzionali, abilitate a derogare allo
stesso quadro costituzionale con il solo limite del rispetto dei valori-principi dellordinamento
interno. tale posizione nella gerarchia delle fonti normative trova il proprio fondamento
costituzionale nellart 11 Cost. (il quale consente limitazioni alla sovranit dello Stato italiano, in
quanto le stesse siano funzionali alla pace e alla giustizia delle nazioni) e nellart. 117.1 Cost. (il
quale impone al legislatore statale e regionale il rispetto dei vincoli derivanti dallordinamento
comunitario e dagli obblighi internazionali); queste fonti comprendono le disposizioni e i principi
contenuti nei trattati istitutivi ovvero lossatura della Comunit attraverso i quali venuta ad
esistenza la Comunit stessa. In particolare, i principi fondamentali individuabili nei trattati
istitutivi sono:
-
Principio di NON DISCRIMINAZIONE: si tratta del divieto di discriminazioni scali in
base alla nazionalit ed alla residenza (art. 12 del Trattato). In base a questo principio, sarebbe
in contrasto con la normativa comunitaria una norma nazionale che stabilisse un
trattamento scale pi favorevole per i residenti (es. lItalia non pu fare una norma che
preveda per certi prodotti lIVA della met!). Uno stato membro, quindi, non pu trattare
meno favorevolmente un cittadino straniero rispetto ad un cittadino nazionale.
-
Principio di ARMONIZZAZIONE: gli ordinamenti giuridici dei paesi aderenti devono
essere armonizzati tra loro. Questo per evitare, in materia tributaria, il fenomeno della
concorrenza tributaria tra nazioni per attrarre nuovi investimenti sul proprio territorio. La
comunit intervenuta recentemente ad armonizzare i tributi indiretti e in particolare
lIVA. Per attuare coerenza ed armonizzazione tra i paesi la Comunit attua unattivit di
controllo intensa e rafnata (soprattutto in campo tributario)! Inoltre tra i vari paesi membri
vi lobbligo di informazione reciproca.
-
Principio di LIBERA CIRCOLAZIONE dei LAVORATORI: (art 39 del trattato) quando
un soggetto produce in uno stato membro diverso da quello di residenza la maggior parte
del suo reddito, deve avere lo stesso trattamento dei residenti in quello stato (oneri
deducibili, detrazioni, ecc.)
-
Principio di LIBERA CIRCOLAZIONE dei CAPITALI: (art. 58 del trattato) la normativa
scale non deve essere preordinata a creare ostacoli alla circolazione dei capitali; tuttavia
consentito tassare in misura diversa redditi di capitale di residenti e non residenti, purch
senza obiettivi discriminatori.
-
Principio di LIBERT di STABILIMENTO e UBICAZIONE: (art. 43 del trattato) deve
essere sempre possibile esercitare unattivit economica in uno Stato diverso da quello di
residenza. Altrettanto possibile deve essere la scelta della residenza!
-
Principio del DIVIETO di AIUTI di STATO: (art. 87 del trattato) si vuole evitare che gli
Stati membri (erogando aiuti a imprese o a determinate produzioni) alterino la libera
concorrenza del mercato; sono perci vietate le sovvenzioni scali, le agevolazioni e le
deduzioni. ci consentito solo se destinato al sostenimento del processo di sviluppo
delleconomia di un paese nel suo complesso.
-
Principio della PROPORZIONALIT: in Italia stato introdotto recentemente; ogni
azione conseguente ad un comportamento deve essere proporzionata ad essa. Le conseguenze
devono essere proporzionali ai comportamenti tenuti. Invocando questo principio possibile
ridurre le sanzioni e limponibile.
-
Principio dellAFFIDAMENTO: il contribuente non pu essere contestato per
ladempimento in buona fede di norme alle quali si afdato. Questo principio, dal 2000,
fa parte anche dello Statuto dei diritti del contribuente.
presunzioni semplici: quelle che la legge lascia al libero apprezzamento dei giudici
presunzioni legali: il cui valore probatorio stabilito una volta per tutte dalla legge, senza
che il giudice lo possa valutare liberamente. A loro volta le presunzioni legali si suddividono
in base al grado di vincolo in:
- presunzioni legali assolute: contro cui non ammessa prova contraria.
- presunzioni legali relative: contro cui possibile fornire prova contraria (es. 1 se un
soggetto ha effettuato un certo investimento, la legge presume che i soldi necessari per
realizzarlo li abbia risparmiati nei 6 anni precedenti - presunzione relativa - .Quindi,
se il contribuente ha investito 300.000, lAF presume che esso abbia risparmiato nei 6
anni precedenti 50.000 ogni anno; se il contribuente dichiara solo 36.000 di reddito,
lAF emetter un avviso daccertamento per 14.000...Tuttavia, in questo caso, il
contribuente potr difendersi dimostrando di avere titoli di stato tassati alla fonte o di
aver ereditato dallo zio dAmerica... es. 2 se si vende una casa acquistata da meno di 5
anni, la legge impone di considerare tale atto unazione speculativa da tassare, salvo la
possibilit per il contribuente di dimostrare che il contribuente non lavesse a suo tempo
scelta come sua dimora)
La presunzione legale della capacit contributiva ammessa e dunque il legislatore pu
prevedere che la capacit contributiva venga presunta in base ad alcuni indici fissati dalla
legge stessa. Ma, affinch la presunzione legale non contrasti con leffettivit della capacit
contributiva, necessario che il contribuente abbia la possibilit di rendere la prova contraria.
La Corte Costituzionale ha parlato di Capacit Contributiva Relativa e ha ritenuto invece
inammissibili le presunzioni legali assolute.
Prevede che la capacit contributiva debba essere attuale, in quanto deve esistere al momento in
cui deve essere effettuato il prelievo (non pu riferirsi ad una capacit contributiva del passato o
futura). Questo principio trova un eco anche nellart 3 dello statuto del contribuente secondo cui, ad
eccezione dellinterpretazioni autentiche, le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. La
Corte Costituzionale ha ammesso 2 eccezioni al principio dellattualit: i tributi retroattivi (es. la
tassazione di una plusvalenza derivante dalla vendita di un immobile acquistato prima
dellentrata in vigore della legge impositiva. Questo ammesso poich il guadagno, indice di
capacit contributiva, si concretizza al momento della vendita.) e il prelievo anticipato (es. il
pagamento in acconto dellIRPEF da effettuarsi nellesercizio in corso in cui si forma il reddito).
la capacit contributiva limitata nel suo minimo e nel suo massimo: in presenza di un reddito di
entit tale da non oltrepassare il minimo non abbiamo capacit contributiva; in presenza, invece,
di grandi redditi lapplicazione del tributo non pu assorbire tutto il reddito e disincentivare il
soggetto passivo a produrre reddito.
ART. 53.2 il sistema tributario informato a criteri di progressivit
una norma programmatica (principio generale o di fondo imposto dal legislatore costituzionale
al legislatore ordinario) che fonda la sua esistenza su una ragione di carattere sociale (es. la forza
patrimoniale e reddituale di un imprenditore, sar sicuramente superiore rispetto a quella di un
operaio).
questo comma riguarda lintero sistema tributario nel suo complesso e non un singolo tributo, in
quanto ammessa la presenza di tributi proporzionali a patto che esistano signicative imposte
progressive allinterno dellordinamento tributario nazionale (es IRPEF)
La progressivit la caratteristica di un'imposta la cui aliquota aumenta all'aumentare
dellimponibile. L'imposta da pagare aumenta quindi pi che proporzionalmente rispetto all'aumento
dell'imponibile. La progressivit pu essere attuata nei seguenti modi:
- per detrazione: quando dalla base imponibile, prima di applicare laliquota viene detratto un
importo determinato.
- per classi
- per scaglioni
ART. 75 non ammesso il referendum per le leggi tributarie...
Dal 1978 questo principio stato interpretato dalla Corte Costituzionale in maniera ampia, per
cui stata esclusa lammissibilit del referendum per norme che ssavano aspetti procedimentali
dellimposizione tributaria, quali la riscossione.
ART. 81.3 con la legge di approvazione del bilancio non si possono
stabilire nuovi tributi e nuove spese
La nalit di questo divieto essenzialmente quella di rinviare a provvedimenti diversi dalla legge
di bilancio le modiche delle entrate e delle spese e permettere al Parlamento la necessaria
tranquillit nellesame del bilancio; il Costituente a voluto infatti evitare che i parlamentari
approttino delle corsie privilegiate (in termini di tempi) di cui gode la legge di bilancio per far
passare pi facilmente leggi di spesa.
ART. 81.4 ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve
indicare i mezzi per farvi fronte
Lo Statuto dei diritti del Contribuente
Lo statuto del contribuente (Legge n. 212 del 27/07/2000), il cui scopo quello di riunire le varie
disposizioni in materia tributaria, presenta le seguenti caratteristiche:
redatto sotto forma di legge ordinaria
privo del valore delle disposizioni costituzionali (visti i lunghi tempi previsti per lapprovazione
di una legge costituzionale non era possibile attribuire allo statuto una posizione pi elevata nella
gerarchia delle fonti)
pu essere disatteso da una successiva legge ordinaria
al suo interno sono stati imposti limiti al legislatore il quale si dovrebbe attenere solo alle
disposizioni costituzionali (il legislatore ha imposto limiti a se stesso!)
tuttavia rappresenta un riferimento interpretativo importante nella prassi amministrativa e
giurisprudenziale
Esso contiene 3 categorie di disposizioni:
1. Norme che impongono limiti al legislatore: attraverso queste norme il legislatore stesso
cerca di non ripetere eventuali errori commessi in precedenza dal parlamento; poich tali
disposizioni sono contenute in una legge ordinaria, allora non ci pu essere retroattivit!
Art. 1 Principi generali
- la modica dello statuto dovrebbe avvenire solo in modo espresso (cio con una chiara
modica della legge stessa!) e non attraverso leggi speciali.
- linterpretazione autentica della legge (quella imposta dal legislatore) dovrebbe essere
adottata solo in casi eccezionali e con legge ordinaria (perch la retroattivit
dellinterpretazione pu creare grossi problemi).
Art. 2 Chiarezza e trasparenza delle disposizioni tributarie
- Chiarezza e semplicit per chiudere il vecchio modello scale basato sullautoritarismo e
aprire al nuovo sco orientato al rispetto dei diritti e delle esigenze del cittadino, il nuovo
modello basato sulla cooperazione e sul rispetto reciproco, oltre che ai criteri di:
trasparenza
partecipazione
certezza dei diritti
snellezza delle procedure
Art. 3 Efcacia temporale delle norme tributarie
- le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo
- relativamente ai tributi periodici le modiche introdotte si applicano solo a partire dal
periodo dimposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore delle
disposizioni che le prevedono.
- in ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei
contribuenti la cui scadenza sia ssata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data
della loro entrata in vigore o delladozione dei provvedimenti di attuazione in esse
espressamente previsti.
- i termini di prescrizione e di decadenza per gli accertamenti di imposta non possono
essere prorogati.
Art. 4 Utilizzo del decreto-legge in materia tributaria
- non si pu disporre con decreto-legge listituzione di nuovi tributi n prevedere
lapplicazione di tributi esistenti ad altre categorie di soggetti.
2. Norme che impongono obblighi allamministrazione:
Art. 5 Informazione del contribuente
- LAmministrazione nanziaria deve:
consentire la completa ed agevole conoscenza delle norme tributarie anche
predisponendo testi coordinati e mettendo gli stessi a disposizione dei contribuenti
presso gli ufci;
assumere idonee iniziative di informazione elettronica per consentire aggiornamenti
in tempo reale;
portare a conoscenza dei contribuenti tutte le circolari e risoluzioni, nonch ogni
atto sulla organizzazione, funzioni e procedimenti.
Art. 6 Conoscenza degli atti e semplicazione
- LAmministrazione nanziaria deve:
assicurare leffettiva conoscenza da parte del contribuente degli atti a lui destinati,
con modalit idonee a garantire che il loro contenuto non sia conosciuto a soggetti
diversi;
informare il contribuente di ogni fatto o circostanza , da cui possa derivare il
mancato riconoscimento di un credito o lirrogazione di una sanzione, chiedendo di
integrare o correggere gli atti gi prodotti;
assumere iniziative volte a garantire che i modelli di dichiarazione .... siano messi a
disposizione in tempi utili in modo che il contribuente possa adempiere le
obbligazioni tributarie con il minor numero di adempimenti e nelle forme meno
costose e pi agevoli;
invitare il contribuente a fornire chiarimenti prima di effettuare iscrizioni a ruolo
che emergono dalle dichiarazioni (circ. n. 77 del 3.8.2001).
- LAmministrazione nanziaria non deve: chiedere documenti gi in possesso dellA.F. o
di altre.
Art. 7 Chiarezza e motivazione degli atti
- Gli atti dellA.F. devono essere motivati (gi art. 3 L. 241/1990). Se la motivazione fa
riferimento ad altri atti non conosciuti o ricevuti dal contribuente, lA.F. deve, a pena di
nullit, allegare latto o riprodurne il contenuto essenziale.
3. Norme che riguardano diritti e garanzie del contribuente:
Art. 8 Tutela dellintegrit patrimoniale
- validit del principio di compensazione ( possibile compensare debiti e crediti dimposta). In
passato erano consentite solo compensazioni verticali (stessa imposta), oggi sono
consentite anche quelle orizzontali (unico limite: 500.000).
- possibilit di trasferimento di un debito tributario da un soggetto allaltro - c.d. accollo -
(es. in seguito ad una cessione aziendale) a condizione che il vecchio debitore continui a
risponderne in solido (non prevista la possibilit di liberare il debitore principale)
Art. 9 Rinvio dei termini di pagamento
- possibile sospendere o differire il termine di pagamento dei tributi dei contribuenti
interessati ad eventi eccezionali ed imprevedibili
Art. 10 Tutela dellafdamento e della buona fede. Errori del contribuente.
- I rapporti tra sco e contribuente sono improntati al principio della collaborazione e della
buona fede (inteso come criterio di correttezza nel comportamento sia dellA.F. che del
contribuente).
- Le sanzioni non si applicano per le violazioni:
conseguenti ad applicazione di norme tributarie incerte o ambigue
meramente formali senza debito dimposta
- Inapplicabilit di sanzioni nel caso in cui lerrore causato da indicazioni, ritardi, omissioni
o errori dellA.F.
- Esempio:
Se...
...Legge dice X e Y
...A.F. dice X
...Prima Circolare dice X
...Contribuente A dice X
...Contribuente B dice Y
...Giudice dice Y (1appello, 2 appello, Cassazione, S.S.U.U.)
Allora...
...Seconda Circolare dir Y
...A.F. dir Y e informer il Contribuente A
...Il contribuente A a questo punto dovr pagare limposta Y ma NON dovr pagare le
sanzioni perch ha interpretato la legge (incerta) come lA.F.!
Art. 11 Istituto dellinterpello
- Ciascun contribuente pu inoltrare per iscritto allA.F. circostanziate e speciche istanze
di interpello concernenti:
1. applicazione di disposizioni tributarie;
2. casi concreti e personali;
3. ove vi siano obiettive condizioni di incertezza (lA.F. non ha fornito alcuna soluzione
interpretativa in casi analoghi o le disposizioni sono equivoche, ammettendo
interpretazioni diverse).
- Se listanza sulla stessa questione viene formulata da un numero elevato di contribuenti,
lA.F. pu dare una risposta collettiva con circolare o risoluzione.
- Conseguenze:
1. obbligo dellA.F. di rispondere entro 120 gg. dalla presentazione dellistanza e
dalleventuale richiesta di documenti integrativi per iscritto e motivando (c.d.
silenzio-assenso). Successivamente ai 120 gg. lA.F. pu comunicare al contribuente
una nuova risposta in rettica. In questo caso:
se il contribuente ha posto in essere il comportamento prospettato, non pu essere
contestato;
se invece non lha ancora posto in essere, lA.F. sar legittimata a recuperare la
maggiore imposta, ma senza lirrogazione di sanzioni.
2. la risposta vincola solo per il caso concreto e solo per il richiedente;
3. se lA.F. non risponde, concorda con linterpretazione del contribuente;
4. ogni atto emanato dallA.F. in difformit della risposta nullo.
Art. 12 Diritti e garanzie del contribuente sottoposto a veriche scali
- Accessi, ispezioni e veriche scali nei luoghi destinati allesercizio di attivit solo in base
ad esigenze effettive di indagine e controllo sul luogo, durante lorario di esercizio
dellattivit, salvo casi eccezionali e urgenti adeguatamente documentati e per un
periodo non superiore a 30 gg. prorogabili una volta.
- Il contribuente ha diritto:
di essere informato delle ragioni che giusticano la verica;
di farsi assistere da un professionista;
di chiedere lesame dei documenti in ufcio o presso il professionista;
di rivolgersi al garante per abusi da parte dei vericatori;
di comunicare, dopo il rilascio del p.v. di chiusura, entro 60 gg. osservazioni e
richieste.
- Lavviso di accertamento non pu essere emanato prima della scadenza di detto
termine, salvo casi di particolare e motivata urgenza.
Art. 13 Garante del contribuente
- Organo collegiale costituito da 3 componenti scelti e nominati dal Presidente C.T.R.,
opera in piena autonomia:
risponde anche sulla base di segnalazioni inoltrate per iscritto dal contribuente che
lamenti disfunzioni, irregolarit o comportamenti suscettibili di inquinare il
rapporto di ducia tra cittadini e sco;
rivolge richieste di documenti e di chiarimenti agli ufci (che rispondono entro 30
giorni);
attiva procedure di autotutela;
rivolge raccomandazioni ai dirigenti degli ufci ai ni della tutela del contribuente
e della migliore organizzazione dei servizi;
pu accedere agli ufci e controllare la funzionalit dei servizi di assistenza e
informazione e lagibilit degli sportelli aperti al pubblico;
richiama gli ufci al rispetto di quanto previsto in tema di informazione del
contribuente e di garanzie in caso di veriche scali, nonch al rispetto dei termini
previsti per i rimborsi.
Art. 15 Codice di comportamento per il personale addetto alle veriche
tributarie
Lincostituzionalit delle norme tributarie
Lorgano che si occupa della legittimit costituzionale delle norme la Corte Costituzionale
(organo previsto dallart. 135 della Costituzione). La C.C., considerata il giudice delle leggi,
un organo costituito da 15 membri (5 nominati dal Parlamento, 5 nominati dalla Magistratura e
5 nominati dal Presidente della Repubblica) che restano in carica 9 anni e non possono essere
rieletti. I membri della Corte possono essere giudici, avvocati con almeno 20 anni di professione
alle spalle e professori universitari in materie giuridiche.
La dichiarazione di incostituzionalit di una norma tributaria segue lo stesso iter utilizzato per
dichiarare lincostituzionalit di qualsiasi altra norma del nostro ordinamento. In particolare le
fasi di questo procedimento sono:
I. la trasmissione degli atti del processo alla Corte Costituzionale da parte del giudice (su richiesta di
una delle parti del processo o dufcio). Il Giudice, prima di coinvolgere la Corte, deve
valutare se la norma ritenuta incostituzionale indispensabile per la risoluzione del caso
(rilevanza) e se tale presunta illegittimit costituzionale sia manifestamente fondata!
II. analisi e decisione della Corte Costituzionale; dopodich, la C.C. potr emettere una sentenza:
di accoglimento: se la sentenza di accoglimento, cio dichiara l'illegittimit costituzionale
della legge, questa perde automaticamente di efcacia - vale a dire, non pu pi essere
applicata da nessuno -dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione sulla
Gazzetta Ufciale: cos stabilisce l'articolo 136 della Costituzione. La pronuncia della
Corte ha dunque un effetto generale (non limitato al singolo giudizio in cui la questione
stata sollevata) e denitivo. La legge scompare dall'ordinamento. Il Parlamento pu
deliberarne un'altra in sostituzione (ma naturalmente non potr emanare una
disposizione identica a quella gi dichiarata incostituzionale). Pi spesso la dichiarazione
di incostituzionalit colpisce una sola parte della disposizione legislativa impugnata,
quella appunto non compatibile con la Costituzione, lasciando sopravvivere il resto.
Anzi la Corte, proprio per ridurre al massimo gli effetti di "vuoto" legislativo prodotti
dalle sue pronunce di accoglimento, nelle sue sentenze denisce attentamente la parte
della legge destinata a cadere, e talvolta individua la norma che la sostituir, traendola
dalla stessa Costituzione o dal sistema legislativo.
Poich non sarebbe pensabile di rimettere in questione rapporti e situazioni ormai
chiusi, magari in un lontano passato, rimangono per fermi gli effetti prodotti dalla
norma che si sono denitivamente consolidati, che cio non possono essere contestati
davanti a un giudice (perch stata gi pronunciata una sentenza ormai denitiva,
perch si tratta di diritti ormai prescritti, ecc.). Se la norma dichiarata incostituzionale
sanziona penalmente una condotta, invece, non solo essa cade, ma anche le eventuali
condanne gi divenute denitive e tuttora in esecuzione perdono ogni effetto.
di rigetto: se la pronuncia della Corte di rigetto, cio dichiara non fondato il dubbio di
costituzionalit, la legge rimane in vigore. La decisione non ha per effetto generale e
denitivo, in quanto lo stesso dubbio pu essere nuovamente sollevato da un altro
giudice, anche con motivi o argomenti nuovi, e la Corte potrebbe accoglierlo, sulla base
dei nuovi elementi addotti, o modicando la propria precedente posizione.
interpretativa: la C.C. potr emettere anche una sentenza interpretativa che corregger
linterpretazione del giudice (ritenuta errata); in questo modo, la norma non sar pi in
contrasto con la Costituzione!
ESEMPI:
uso del decreto legge: non sussistono casi di urgenza
uso del decreto legislativo: eccesso di delega
Lefcacia delle norme tributarie
T
E
M
P
O
Art.11 Preleggi (non inderogabile!)...la legge dispone solo per lavvenire
Art. 3 Statuto del contribuente...le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo
Per quanto riguarda linizio dellefcacia della norma tributaria, lArt. 73, u.c., Cost. e
art. 10 Preleggi stabiliscono che: leggi sono pubblicate subito dopo la promulgazione ed
entrano in vigore il 15 giorno successivo alla loro pubblicazione (c.d. vacatio legis),
salvo che le stesse stabiliscano un termine diverso. Per cui la legge pu ridurre il periodo
e fare coincidere il momento dellentrata in vigore con quello della pubblicazione,
oppure pu prolungarlo.
Per quanto riguarda la cessazione dellefcacia della norma tributaria, questa pu
derivare da:
la sua abrogazione: la legge viene rimossa dallordinamento giuridico; labrogazione
pu essere:
- espressa: nel caso in cui il legislatore dichiari esplicitamente i provvedimenti
normativi da abrogare con decorrenza immediata.
- tacita: nel caso in cui le nuove disposizioni siano incompatibile con le
precedenti o nel caso in cui la materia sia regolata ex-novo (es. introduzione
di un testo unico)
la dichiarazione di incostituzionalit (vedi sopra)
previsione espressa di un termine nale di efcacia o del riferimento del tributo ad
un periodo di tempo predeterminato
Secondo il principio tempus regit actum:
- La legge sostanziale applicabile quella del momento in cui sorge il diritto (diritto
quesito).
- La legge processuale applicabile quella del momento in cui latto compiuto.
S
P
A
Z
I
O
la norma ha efcacia nel territorio dove lo stato detiene la sovranit (non pu trovare
estensione in altri Stati perch sarebbe in conitto con altri ordinamenti!)
ci possono essere delle limitazioni della sovranit statale; tali limitazioni possono
essere interne (se il legislatore limita la propria sovranit tributaria in certe parti del
territorio) o esterne (lart. 11 della Costituzione permette ai trattati internazionali di
limitare la sovranit).
I soggetti passivi del tributo
Molto spesso lAF non ha rapporti con un unico soggetto (contribuente) poich esistono situazioni
particolari in cui il contribuente (debitore principale) afancato da altre gure.
Il debitore
principale
Rappresenta il soggetto passivo in relazione al quale sorge un determinato
obbligo tributario (tale obbligo nasce in conseguenza dellaccertamento di
una certa capacit contributiva nei confronti di tale soggetto)
Il
responsabile
dimposta
Nel diritto tributario possiamo distinguere 2 tipi di solidariet:
paritetica: quando il debito di imposta grava su tutti gli obbligati in
misura paritaria (es. imposta sulle successioni).
dipendente: quando allobbligazione principale si afanca quella di un
altro soggetto (responsabile dimposta) la cui posizione di obbligo
esiste in quanto esiste quella principale; questa una gura
particolare in quanto pur trovandosi al di fuori del rapporto
tributario, responsabile del pagamento dellimposta. In tal caso il
sco non deve preventivamente richiedere il pagamento al debito
principale, ma pu rivolgersi al sostituto che ha poi il diritto di rivalsa
verso lobbligato principale (per intero, a differenza della solidariet
paritetica, in cui tale diritto solo pro quota). Il responsabile
dimposta responsabile con tutto il suo patrimonio.
-esempio-
Colui che acquista unazienda (cessionario) responsabile in solido
(solidariet dipendente) con il cedente dei vecchi debiti tributari presenti
in bilancio, nonostante che egli sia al di fuori del rapporto tributario (per
conoscere quale sia leffettivo importo per il quale si assume la
responsabilit, lacquirente pu richiedere allAF una certicazione che
attesti la posizione nanziaria del cedente).
In questo modo, il sco pu richiedere limposta al responsabile, il quale
potr successivamente rivalersi integralmente sul debitore principale
(tuttavia, in caso di insolvenza del debitore principale, il responsabile
dimposta rischia di sopportare in via denitiva il carico tributario).
N.B. sono responsabili dimposta anche i notai (per limposta dovuta sugli
atti da essi stipulati...imposta di registro), i cancellieri dei tribunali (per le
cauzioni versate dai soggetti intenzionati a partecipare alle aste pubbliche) e
gli spedizionieri doganali (per i diritti di conne dovuti dai loro clienti).
Il sostituto
e il sostituito
Il sostituto rappresenta colui che, essendo debitore di una somma che
costituisce reddito per il sostituito, ha lobbligo di prelevarne una parte
(ritenuta alla fonte) per versarla allErario a titolo dimposta per conto del
sostituito. In base a ci:
se effettua la ritenuta ma non la versa compie una violazione che non
chiama in causa per nessun motivo il sostituito.
se non effettua la ritenuta divengo entrambi responsabili, anche se per
motivi diversi.
Il sostituto pu effettuare:
- una ritenuta a titolo dimposta o imposta sostitutiva, nel caso in cui la
ritenuta operata concluda denitivamente qualsiasi obbligo tributario del
sostituito (es. la tassazione alla fonte nella misura del 12,5% sui redditi da
capitale, come i dividendi erogati a persone siche; in questo caso non
prevista una tassazione successiva)
- una ritenuta a titolo dacconto dimposta, nel caso in cui la ritenuta
operata costituisca solo un prelievo provvisorio, cio unanticipazione
rispetto alle imposte dirette che saranno dovute sul complesso dei redditi
del sostituito.
Il sostituito rappresenta colui che trovandosi in una posizione di credito nei
confronti del sostituto, riceve una somma inferiore a quella che gli
spetterebbe a causa della ritenuta effettuata dal sostituto a titolo dimposta.
La sostituzione dimposta comporta diversi vantaggi per lErario:
anticipazione del pagamento de tributo rispetto al momento in cui il
debitore principale (sostituito) avrebbe dovuto pagare (dichiarazione dei
redditi).
si va a spezzare il nesso principale tra debitore ed evasione: infatti,
linteresse allevasione stato in parte eliminato in quanto limposta non
prelevata dal titolare del reddito tassato; il sostituto non ha interesse ad
evadere!
equiparazione a vicini sistemi tributari
Esempio....dichiarazione del reddito del dipendente...
STIPENDI 1000
REDDITI DA FABBRICATI 100
ALTRI 60
Totale Lordo 1160
IRPEF Lorda 280
(-) Ritenuta dAcconto 180
(trattenuta dal datore di lavoro)
IRPEF Netta 100
Il titolare di
beni gravati
da privilegio
a favore
dellErario
Questo soggetto lacquirente di beni su cui grava un privilegio dellErario
a causa di debiti tributari accumulati del cedente (diritto di seguito). Grazie al
fatto che questa gura non pu essere considerata un soggetto passivo, a
differenza del responsabile dimposta, non risponde con tutto il suo
patrimonio, ma solo con il bene gravato da privilegio.
Le entrate pubbliche
E importante individuare in modo chiaro il conne tra tributo e prestazioni patrimoniali prive di
questo carattere, in quanto, ad esempio, il referendum abrogativo escluso per le entrate tributarie,
ma potrebbe essere proposto per unentrata non tributaria.
Le entrate tributarie sono le entrate, riscosse in modo coattivo (atto unilaterale imposto dallo
Stato), destinate a nanziare le spese pubbliche degli enti che le percepiscono. Le principali entrate
sono:
IMPOSTE: un prelievo coattivo effettuato dallo Stato o da un ente pubblico in relazione ad
una manifestazione di ricchezza (Presupposto - es. percepimento di un reddito, stipulazione di un
contratto) al ne di ottenere i mezzi necessari alla produzione di servizi pubblici. Le imposte si
distinguono in:
dirette: colpiscono la capacit contributiva del soggetto (reddito possesso di un patrimonio);
esse sono:
-IRPEF: unimposta:
Personale: colpisce la ricchezza in quanto appartenente a una determinata persona
Progressiva
Presupposto dellimposta: possesso di un reddito imponibile in denaro o in natura.
Soggetti Passivi:
- Residenti: per i redditi percepiti allinterno e allestero.
- Non residenti: per i redditi prodotti in Italia.
Base Imponibile: somma di tutti i redditi del soggetto passivo (al netto delle Deduzioni).
-IRES: un imposta proporzionale che possiamo considerare transitoria perch non
immaginabile la presenza di una persona giuridica senza alle sue spalle una persona sica
di riferimento (soci), in quanto il reddito, prima o poi nir sotto forma di dividendi nelle
tasche di una persona sica.
-IRAP (Imposta regionale sulle attivit produttive) un tributo, il cui gettito attribuito alle
Regioni, che ha come presupposto impositivo l'esercizio abituale, nel territorio delle
regioni, di attivit autonomamente organizzate dirette alla produzione o allo scambio di
beni ovvero alla prestazione di servizi.
indirette: non colpiscono il reddito ma le manifestazioni indirette della capacit contributiva (ad
es. lacquisto o il trasferimento di un bene).
1. Denizione 2. Aspetti Teorici
Schema dellIRPEF
T = t(Y d) f
lobbligo imposto alla parte perdente di pagare le intere spese processuali (prima ognuno pagava
la sua parte)
diviene inoppugnabile se non viene contestato nei termini stabiliti (60 gg dalla notica): questo
vale sia quando il vizio comporta lannullamento sia quando comporta la nullit.
deve essere noticato al soggetto passivo (es. attraverso il servizio postale - raccomandata - ):
linosservanza di questa norma rende latto nullo; questo vizio per ritenuto sanato nel momento
in cui il contribuente, pur non avendo ricevuto latto, lo impugna davanti al giudice.
deve essere motivato in fatto e in diritto (fatti concreti e norme di diritto): la mancata motivazione
rende latto nullo, ma non inesistente! Questa una distinzione fondamentale in quanto, se non
viene presentato ricorso, latto risulta pienamente valido.
Lavviso di accertamento pu assumere due forme distinte:
Accertamento in rettica: in questo caso la dichiarazione del contribuente esiste ma
considerata incompleta o errata; lAF provvede quindi a retticarla.
Accertamento dufcio: in questo caso il contribuente non ha presentato la dichiarazione e lAF
provvede a determinare limponibile del contribuente.
La struttura e i vizi dellavviso di accertamento
Lavviso di accertamento un provvedimento composto dalla motivazione e dal dispositivo; esso si
perfeziona con la noticazione che deve essere realizzata entro il termine di decadenza. Pu essere
soggetta a vizi che ne comportano la nullit, lannullabilit o la semplice irregolarit. Se non
impugnato dal contribuente, lavviso di accertamento diventa denitivo.
...LA MOTIVAZIONE...
Deve contenere gli elementi di fatto e di diritto che sono alla base della pretesa dellAF. La presenza
della motivazione nellavviso di accertamento obbligatoria perch:
delimita la materia del contendere, indicando tutti i motivi che lAF pu discutere davanti al
giudice (le eventuali motivazioni formulate successivamente non possono essere portate in sede
processuale).
serve per rispettare il principio costituzionale del diritto alla difesa: in questo modo il contribuente
in grado di presentare prove speciche per sostenere la sua difesa.
Elementi (giudizio) di fatto:
puntano a ricostruire o interpretare il modo in
cui si sono vericati i fatti accaduti nel passato
Linsieme di questi due giudizi ha come
risultato lottenimento del
ragionamento o percorso
logico-giuridico
che lamministrazione ha eseguito per emettere
lavviso di accertamento
Elementi (giudizio) di diritto:
puntano ad applicare le disposizioni normative
esistenti ai precedenti fatti
Linsieme di questi due giudizi ha come
risultato lottenimento del
ragionamento o percorso
logico-giuridico
che lamministrazione ha eseguito per emettere
lavviso di accertamento
...LA PROVA...
La prova deve essere obbligatoriamente fornita dallAF per dimostrare in modo convincente le
proprie rettiche. Tuttavia, mentre la motivazione deve essere esposta in modo chiaro pena la nullit
dellatto, la prova pu essere solo accennata per poi essere esibita in modo dettagliato successivamente
davanti al giudice.
Solitamente la prova pu essere:
legale, nel caso in cui sia la legge stessa a stabilire che un certo fatto si prova in un certo modo (es.
la legge stabilisce che solo latto scritto capace di provare il trasferimento di un immobile tra due
soggetti)
libera, nel caso in cui non esista una legge che disciplini il tipo di prova da presentare. In sostanza,
per prova libera si intende qualsiasi mezzo di prova che serve al giudice per formare il suo libero
apprezzamento.
...LA NOTIFICAZIONE...
La noticazione elemento essenziale dellavviso di accertamento: senza la noticazione latto non
esiste. Tuttavia, latto non pu essere considerato nullo se ha raggiunto lo scopo cui rivolto;
pertanto, limpugnazione dellatto da parte del contribuente sana il vizio di notica perch, cos facendo, il
contribuente dimostra di aver avuto piena conoscenza del contenuto dellatto!
...LA NULLIT...
La nullit dellavviso di accertamento si ha nei seguenti casi:
mancanza di elementi essenziali (atto non sottoscritto, atto intestato a persona inesistente, non
noticato)
altri casi (avviso daccertamento non corrispondente alla risposta fornita nellinterpello)
In generale, lirregolarit rende un atto nullo se il vizio tale da impedire allatto impositivo di
assolvere la sua funzione o se incide sulle garanzie del contribuente.
...LA DEFINITIVITA...
Lavviso di accertamento diventa denitivo se sono decorsi i termini dimpugnazione o se limpugnazione
viene respinta. La denitivit dellatto comporta la possibilit delliscrizione al ruolo delle somme
liquidate.
Esempio di motivazione di un avviso di accertamento
LAF contesta la deduzione di 5000 per un viaggio effettuato
dal titolare di un negozio di calzature aCortina perch non
un costo inerente alla sua attivit (giudizio di fatto) in base alla
disposizione n... che prevede lindeducibilit di costi non
inerenti allattivit svolta (giudizio di diritto).
Le tipologie di accertamento
Nel nostro ordinamento sono previste diverse tipologie di avviso di accertamento:
Tipo di
accertamento
Soggetti
interessati
Tipo di imposte Riferimenti
normativi
Analitico Tutti i contribuenti Imposte sui redditi e IVA art. 39 co.1 DPR 600/73
e artt 54-55 DPR 633/72
Induttivo Soggetti con
obbligo di tenuta
delle scritture
contabili
Imposte sui redditi e IVA art. 39 co.2 DPR 600/73
e artt 55 DPR 633/72
Sintetico Persone siche Imposte sui redditi art. 38 DPR 600/73
...LACCERTAMENTO ANALITICO...
Per i redditi delle persone siche, laccertamento analitico volto a individuare (ed eventualmente
a retticare) le singole categorie di redditi percepiti (redditi fondiari, da lavoro, di capitale, dimpresa,
diversi). LUfcio delle imposte procede alla rettica delle dichiarazioni presentate dalle persone
siche quando il reddito complessivo dichiarato risulta inferiore a quello effettivo e non sussistono in tutto o
in parte le deduzioni dal reddito o le detrazioni di imposta indicate nella dichiarazione. In questo
caso lAF non disattende completamente la dichiarazione dei redditi presentata dal contribuente,
ma ne contesta solo qualche elemento andando, conseguentemente, a modicarli.
Lincompletezza, la falsit, linesattezza dei dati indicati nella dichiarazione, salvo quanto stabilito
nellart. 39 (Accertamento contabile del reddito di impresa e di lavoro autonomo) possono essere
desunte dalla dichiarazione stessa, dal confronto con le dichiarazioni relative ad anni precedenti
(), anche sulla base di presunzioni semplici purch queste siano gravi, precise e concordanti.
Per i redditi dimpresa, laccertamento analitico determina (ed eventualmente rettica) gli elementi
attivi e passivi del reddito (costi e ricavi). Laccertamento in questo caso viene denito anche analitico-
contabile in quanto non smentisce la contabilit che viene considerata attendibile, ma prosegue
allulteriore verica/rettica delle singole risultanze della stessa.
...LACCERTAMENTO INDUTTIVO...
Laccertamento in questione pu essere utilizzato solo nei casi previsti dalla legge:
- la contabilit non tenuta;
- la contabilit tenuta ma non stata conservata;
- la contabilit non stata esibita in caso di ispezione;
- la contabilit presenta cancellature, mancanza di vidimazione, spazi bianchi, ecc.
- il contribuente non risponde ad un questionario inviatogli dallufcio;
...LACCERTAMENTO ANALITICO-INDUTTIVO...
Con gli studi di settore si mira a individuare le condizioni effettive di operativit di imprese e professionisti
e a determinare i ricavi e i compensi che, con ragionevole probabilit, possono essere loro attribuiti.
Questo meccanismo adottato per laccertamento del reddito delle imprese minori, per le quali la
contabilit non viene considerata uno strumento afdabile.
...LACCERTAMENTO SINTETICO...
In materia di reddito delle persone siche previsto, oltre allaccertamento analitico, anche un
accertamento di tipo sintetico, il quale volto a determinare la base imponibile partendo da fatti
economici che esulano dalla base imponibile stessa. In pratica, si va ad accertare il reddito reale
complessivo seguendo un ragionamento logico-giuridico basato su prestabiliti indici di capacit contributiva.
E simile allaccertamento induttivo extra-contabile per i redditi dimpresa.
Si procede allaccertamento sintetico solo se il reddito complessivo netto presunto si discosta, per 2
anni consecutivi, di almeno 1/4 da quello dichiarato oppure se il contribuente non collabora con
lAF.
Un esempio di accertamento sintetico il redditometro; attraverso questo strumento lAF
individua alcuni fatti-indice (es. la disponibilit di imbarcazioni, le spese per collaborazioni
domestiche, ecc.) e li collega ad alcuni coefcienti, determinando cos il reddito complessivo netto
presunto. La determinazione del reddito complessivo netto tramite REDDITOMETRO si
articola, in sostanza, in 3 passaggi fondamentali:
1. si individua limporto reddituale attribuito ad ogni bene indice di ricchezza e lo si moltiplica
per il relativo coefciente; I beni ed i servizi indice di ricchezza sono:
- autoveicoli, campers, motocicli di cilindrata superiore a 250 cc.
- residenze principali e secondarie a disposizione permanente o temporanea in Italia e
allestero
- servizi di collaboratori familiari
- assicurazioni di ogni tipo (escluse quelle relative ai veicoli a motore, sulla vita e quelle
contro infortuni e malattie)
- cavalli da corsa o da equitazione
- aerei da turismo ed elicotteri da turismo
- navi ed imbarcazioni da diporto.
Ci che conta ai ni del redditometro la disponibilit dei beni e dei servizi elencati; I beni e i
servizi sopra elencati si considerano a disposizione di colui che li utilizza, li fa utilizzare o ne
sopporta, anche in parte, le relative spese a prescindere, quindi dalla propriet degli stessi.
Si considerano a disposizione del contribuente anche i beni e i servizi utilizzati dai familiari a
carico
2. il risultato cos trovato subisce delle riduzioni:
- se la disponibilit del bene non si protratta per lintero anno
- se la disponibilit del bene in comune con soggetti terzi, diversi dai familiari a carico
- se il bene o servizio parzialmente utilizzato per lattivit di impresa o di lavoro autonomo.
3. si procede alla sommatoria degli importi sopra determinati rispettando il seguente ordine:
- limporto pi elevato si considera al 100%
- il secondo importo si considera al 60%
- il terzo importo si considera al 40%
- tutti gli altri importi successivi si considerano al 20%
...ACCERTAMENTO PARZIALE...
Con laccertamento parziale (art. 41 bis DPR 600/73) gli ufci nanziari, a seguito di un
controllo incrociato nellanagrafe tributaria (dati parziali), si riserva di acquisire nuovi elementi
sulla base dei quali emettere un nuovo accertamento;
In questo caso, non necessario che siano sopravvenuti nuovi elementi per integrare questo tipo di
accertamento.
Il contenuto dellavviso di accertamento
Lavviso di accertamento contiene i seguenti elementi:
limponibile accertato
laliquota applicata
limposta lorda dovuta
limposta netta dovuta (imposta lorda-detrazioni dimposta-ritenute dacconto-crediti
dimposta)
la motivazione
le disposizioni applicate
lelencazione dei fatti e delle circostanze che giusticano un eventuale ricorso ad accertamenti
sintetici o induttivi
la riproduzione del contenuto di un eventuale altro atto a cui la motivazione fa riferimento nel
caso di una motivazione per relationem
la qualica del funzionario che sottoscrive latto
Laccertamento IVA - DPR 633/72 -
Laccertamento IVA, prevede delle regole molto simili rispetto allaccertamento delle imposte sui
redditi, tanto che stato introdotto sia un modello unico di dichiarazione sia un accertamento
unico da parte dellAF.
Art.1: Rappresenta una regola generale grazie alla quale si possono individuare le operazioni
imponibili, ovvero le cessioni di beni, le prestazioni di servizi effettuate nellesercizio di imprese,
arti o professioni e le importazioni da chiunque effettuate.
Art. 54: disciplina gli accertamenti in rettica (cio quando la dichiarazione presente);
leventuale infedelt della dichiarazione rilevabile da:
- il contenuto della dichiarazione
- il confronto con precedenti dichiarazioni
- il confronto con registri e documenti
- dati e notizie raccolti
- presunzioni
Lart. 54 bis invece disciplina i controlli formali.
Art. 55: disciplina laccertamento induttivo, il quale viene adottato quando non esistono i
presupposti per attuare un accertamento in rettica e in particolare quando:
- la dichiarazione stata omessa
- manca la tenuta delle scritture contabili
- per una parte rilevante delle operazioni non sono state emesse/conservate/esibite le fatture
- vi sono gravi, ripetute e numerose omissioni, falsit ed irregolarit nella contabilit
La riscossione ed il rimborso
La riscossione del tributo
LAF ammette differenti tipologie di riscossione dei tributi:
Riscossione
anticipata
e
versamento
frazionato
Talvolta lAF impone al contribuente il versamento a prescindere dalla
maturazione dellobbligazione tributaria.
Un primo esempio costituito dai casi di riscossione anticipata. In materia di
imposte sui redditi, nel corso del periodo dimposta, il sco pu riscuotere delle
somme anticipatamente; ci avviene:
nel caso delle ritenute a titolo dacconto o dimposta, ovvero i versamento
effettuati da alcuni soggetti (sostituti) per conto di altri (sostituiti), salvo
successiva rivalsa. Le ritenute effettuate dalla Pubblica Amministrazione si
deniscono dirette in quanto la PA sostituto e creditore dimposta
contemporaneamente; il versamento in questo caso effettuato dalla PA alla
Tesoreria dello Stato.
in tutti i casi in cui la legge prevede un obbligo di versamento in acconto. Ad
esempio, il contribuente IRPEF tenuto, nel corso del periodo di imposta, ad
effettuare 2 versamenti sulla base del parametro dellimposta dovuta per lanno
precedente. Il versamento vale per come acconto per limposta dovuta per
lanno in corso (presunzione relativa).
Un secondo esempio in cui il versamento viene effettuato a prescindere dalla
certezza del credito tributario quello dei versamenti frazionati.
Ad esempio, in materia di imposte sui redditi e di IVA previsto, in corso di
contenzioso, che:
dopo la notica dellavviso di accertamento, possono essere iscritte a ruolo la met
delle somme accertate.
se la Commissione Tributaria Provinciale (1 grado):
- respinge il ricorso, il contribuente deve versare allAF 2/3 delle somme dovute
- accoglie parzialmente il ricorso, il ricorrente deve versare per intero limporto
retticato dal giudice se inferiore ai 2/3 del tributo accertato dallAF (es. lAF
accerta una maggiore imposta per 300; dopo la sentenza del giudice, lAF
potr riscuotere al massimo 200 - 2/3 di 300 - . Se il giudice stabilisce
maggiori imposte per 250, lAF potr riscuoterne solo 200 - limite massimo
- ; se invece, il giudice stabilisce maggiori imposte per 100, lAF riscuoter
100 perch al di sotto del limite massimo di 200).
se la Commissione Tributaria Regionale (2 grado) respinge il ricorso, sono
riscuotibili le intere somme.
Versamento
diretto
(spontaneo)
Si ha quando il contribuente paga in virt di un obbligo stabilito dalla legge ed in
base ad unautonoma liquidazione.
Ci pu avvenire attraverso il cosiddetto versamento unitario realizzato attraverso
il modello F24.
Nellambito del versamento unitario possibile la compensazione orizzontale (tra
tributi diversi) e verticale (tra gli stessi tributi).
Versamento
a richiesta
dellufcio
Questo tipo di versamento si ha quando il contribuente non ha provveduto ad
effettuare il versamento spontaneo/diretto oppure quando il tributo calcolato
direttamente dallufcio.
Questo tipo di versamento prevede due fasi:
I) lemissione del ruolo di riscossione: il ruolo lelenco dei contribuenti
debitori e delle somme (imposta, interessi e sanzioni) da essi dovute creato
dagli ufci dellAF ai ni della riscossione dei tributi.
II) lemissione della cartella di pagamento: dopo liscrizione a ruolo, al singolo
contribuente viene noticata la cartelle di pagamento; questa rappresenta
lavviso di pagamento contenente i dati del ruolo di riscossione.
Rateazione Le somme iscritte a ruolo sono talvolta dilazionabili; questo provvedimento
rappresenta una scelta discrezionale dellAF; pu essere adottato, ad esempio, in
presenza di unobiettiva difcolt del contribuente nel pagamento del proprio debito
tributario (max 72 rate mensili).
Questo istituto applicabile solo dietro richiesta del contribuente.
La rateazione persegue sia gli interessi privati del contribuente che gli interessi pubblici
dellAF (la riscossione del tributo diventa pi certa!).
Riscossione
coattiva
Una volta noticata la cartella di pagamento e trascorso il termine di 60 gg senza che
il contribuente abbia provveduto al pagamento della somma iscritta al ruolo, il
concessionario della riscossione pu intraprendere lesecuzione forzata sui beni del
contribuente (individuazione-pignoramento-vendita allasta) e sui crediti che
questultimo ha nei confronti di terzi.
Il titolo esecutivo che occorre per questa riscossione coattiva lo stesso ruolo.
I rimborsi
Talvolta, il contribuente pu vantare dei crediti dimposta verso lAF. In questi casi, se non vuole
avvalersi della compensazione (oppure per la parte che non trova capienza nella compensazione stessa),
pu chiedere il rimborso dellimposta.
I crediti dimposta possono derivare da:
Penali: se la violazione costituisce un reato ed punita con le pene previste dal codice penale.
Amministrative: se vanno a punire illeciti amministrativi; tali sanzioni sono initte dalla PA con
provvedimenti unilaterali, suscettibili di divenire denitivi se non impugnati.
Le sanzioni amministrative
Le sanzioni amministrative colpiscono, di norma, la violazione di obblighi relativi alla
documentazione contabile, alla dichiarazione ed alla riscossione. Sono sanzioni di natura pecuniaria
(pagamento di una somma di denaro), accompagnate talvolta da una sanzione accessoria.
Le sanzioni amministrative tributarie sono disciplinate dal D.Lgs 472/97 che ssa i principi generali
ispirati al modello penalistico.
In merito alla natura delle sanzioni in esame, si ritiene che esse facciano riferimento ad un modello
personalistico. Le sanzioni amministrative infatti, svolgono prevalentemente una funzione
afittiva e intimidatoria che dovrebbe fungere da deterrente allevasione.
Le sanzioni amministrative presentano inoltre i seguenti caratteri:
Il principio di legalit: nessun soggetto pu essere assoggettato a sanzione se non in forza di una
previsione di legge. Non sono ammesse interpretazioni estensive della norma tributaria ed
vietata lanalogia.
Il divieto di retroattivit: nessuno pu essere assoggettato a sanzione in virt di una legge che non
era in vigore al momento delle commissione del fatto. A questo principio si contrappone
uneccezione: il favor rei, ovvero se una legge successiva alla commissione della violazione attenua la
sanzione o la abroga, la stessa si applica in quanto comporta un trattamento pi favorevole per il
sanzionato.
Gli elementi costitutivi dellillecito amministrative sono:
tra un minimo e un massimo: in questo caso si tiene conto della gravit della violazione, della
personalit del sanzionato, delle sue condizioni economiche e sociali;
in misura ssa
Talvolta sono previste anche sanzioni accessorie, puntualmente previste dalla legge e tutte per la
durata massima di 6 mesi:
Persone siche ed enti privi di personalit giuridica: in questo caso il destinatario delle sanzione la
persona sica che ha commesso la violazione, anche quando abbia agito in nome e per conto di
terzi (es. dipendente, rappresentante legale, ecc.)
Societ ed enti con personalit giuridica: in questo caso le sanzioni ricadono esclusivamente sulla persona
giuridica.
In caso di concorso di pi soggetti al comportamento illecito ciascuno responsabile per la sanzione
irrogata.
Se uno stesso soggetto commette pi violazioni si applica il cumulo materiale cio si sommano tutte
le sanzioni previste per le diverse violazioni commesse.
Lart.6 D.Lgs n. 472/1997 elenca le cause di non punibilit ( esclusa la resp. in presenza di
comportamento incolpevole):
errore incolpevole sul fatto che ha determinato la violazione (es.: omessa indicazione di cespiti
ereditari nella dich. di successione perch sconosciuti);
mancato versamento delle imposte per fatto imputabile a terzi denunciato alla.g.;
ignoranza inevitabile della legge tributaria, che si ha quando manca leffettiva possibilit di
conoscenza della disp. violata o del suo esatto signicato, nonostante ladempimento di doveri
strumentali di informazione e di conoscenza (sent. n.364/1988Corte Cost.);
forza maggiore, ossia quella forza del mondo esterno che ha reso inevitabile il comportamento del
soggetto agente (es.: calamit naturali).
Il legislatore ha previsto 3 diversi procedimenti di irrogazione delle sanzioni:
1. Il procedimento ordinario (Art. 16 D.Lgs n. 472/97) il quale prevede: la noticazione al
trasgressore di un atto di contestazione che va motivato. Entro 60 giorni dalla noticazione, il
trasgressore pu seguire la via della denizione breve con il pagamento della sanzione ridotta nella
misura di 1/4 e lesclusione di sanzioni accessorie; oppure pu percorrere la strada della produzione
di deduzioni difensive allufcio che ha emanato latto; oppure pu scegliere la via dellimpugnazione
dellatto di contestazione innanzi alla commissione tributaria, il che comporta la conversione ex
lege dellatto di contestazione in provvedimento di irrogazione delle sanzioni. Il procedimento
ordinario obbligatorio in caso di violazioni meramente formali, che non incidono sulla
determinazione del tributo;
2. Il procedimento di deroga (semplicato)
3. Il procedimento speciale (ultra-semplicato)
Le sanzioni penali
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TIPO di
VIOLAZIONE
D.Lgs. 74/2000
DESCRIZIONE delle FATTISPECIE di
REATO
SANZIONE
PREVISTA
DICHIARAZIONE
FRAUDOLENTA
con uso di Iatture o
altri documenti per
operazioni inesistenti
(art. 2)
Chiunque, a Iine di evasione, indica in una
delle dichiarazioni annuali relative alle
imposte sui redditi o sul valore aggiunto
elementi passivi fittizi , avvalendosi di
Iatture o altri documenti emessi per
operazioni inesistenti (C.M. 4.8.2000, n.
154/E).
Escluse ad es.: dichiarazioni ai Iini Irap;
dich. periodiche Iva; dichiaraz. di
successione.
Reclusione da 1 anno e
6 mesi a 6 anni .
Quando l'ammontare
complessivo degli
elementi passivi Iittizi e
inferiore a euro
154.937,07 , si applica
la reclusione da 6 mesi
a 2 anni
DICHIARAZIONE
FRAUDOLENTA
mediante altri artiIici
(art. 3)
Chiunque, a Iine di evasione, indica in una
delle dichiarazioni annuali relative alle
imposte sui redditi o sul valore aggiunto
elementi attivi per un ammontare inIeriore a
quello eIIettivo o elementi passivi Iittizi
quando congiuntamente:
Reclusione da 1 anno e
6 mesi a 6 anni
a) l'imposta evasa e superiore a euro
77.468,53 ;
b) l'ammontare complessivo degli elementi
attivi sottratti all'imposizione, anche
mediante l'indicazione di elementi passivi
Iittizi, risulta superiore al 5
dell'ammontare complessivo degli elementi
attivi indicati in dichiarazione o, comunque,
superiore a euro 1.549.370,70 .
DICHIARAZIONE
INFEDELE (art. 4)
Chiunque, a Iine di evasione, indica in una
delle dichiarazioni annuali relative alle
imposte sui redditi o sul valore aggiunto
elementi attivi inIeriori a quelli eIIettivi o
elementi passivi Iittizi, quando,
congiuntamente:
a) l'imposta evasa e superiore , con
riIerimento a ciascuna imposta, a euro
103.291,38 ;
b) l'ammontare complessivo degli elementi
sottratti all'imposizione, anche mediante
indicazione di elementi passivi Iittizi, risulta
superiore al 10 dell'ammontare
complessivo degli elementi attivi indicati in
dichiarazione o, comunque, superiore a euro
2.065.827,60 .
Reclusione da 1 a 3
anni
DICHIARAZIONE
OMESSA (art. 5)
Chiunque, pur essendovi obbligato, non
presenta una delle dichiarazioni annuali
relative alle imposte sui redditi o sul valore
aggiunto, quando l'imposta evasa risulta
superiore a euro 77.468,53 , con riIerimento
a ciascuna imposta.
Non si considera omessa la dichiarazione:
- presentata entro 90 giorni dalla scadenza
del termine;
- o non sottoscritta;
- o non redatta su uno stampato conIorme al
modello prescritto.
Reclusione da 1 a 3
anni
EMISSIONE di
FATTURE o altri
documenti per
OPERAZIONI
INESISTENTI (art.
Chiunque, al Iine di consentire a terzi
l'evasione delle imposte sui redditi o sul
valore aggiunto, emette o rilascia Iatture o
altri documenti per operazioni inesistenti.
L'emissione o il rilascio di pi fatture o
Reclusione da 1 anno e
6 mesi a 6 anni .
Se l'importo e inferiore
a euro 154.937,07 per
8) documenti per operazioni inesistenti nello
stesso periodo d'imposta si considera
un'unica violazione .
periodo d'imposta, si
applica la reclusione da
6 mesi a 2 anni
OCCULTAMENTO
o DISTRUZIONE di
DOCUMENTI
CONTABILI (art.
10)
Chiunque, al Iine di evadere le imposte sui
redditi o sul valore aggiunto, ovvero di
consentire l'evasione a terzi, occulta o
distrugge in tutto o in parte le scritture
contabili o i documenti di cui e obbligatoria
la conservazione, in modo da non consentire
la ricostruzione dei redditi o del volume
d'aIIari.
Reclusione da 6 mesi a
5 anni
SOTTRAZIONE
FRAUDOLENTA al
pagamento di
imposte (art. 11)
Chiunque, al Iine di sottrarsi al pagamento
di imposte sui redditi o sul valore aggiunto,
ovvero di interessi o sanzioni amministrative
per un ammontare superiore a euro
51.645,69 , pone in essere la vendita
simulata o altri atti Iraudolenti sui beni
propri o altrui al Iine di rendere ineIIicace la
procedura di riscossione coattiva .
Reclusione da 6 mesi a
4 anni
PROSPETTO RIEPILOGATIVO dei reati tributari
TIPO di VIOLAZIONE
(D.Lgs. 10.3.2000, n. 74)
DESCRIZIONE delle
FATTISPECIE di REATO
SANZIONE
PREVISTA
Dichiarazione fraudolenta con
uso di fatture o altri documenti
per operazioni inesistenti (art. 2).
Tale violazione assorbe l'ipotesi
generica prevista dall'art. 4, c. 1,
lett. a), L. 516/1982 (frode fiscale),
in quanto, pur contenendo alcuni
degli elementi caratterizzanti la
normativa preesistente, presenta
ulteriori elementi non
riconducibili alla precedente
figura.
Non costituisce pi reato la
semplice condotta prodromica di
utilizzazione di fatture o altri
documenti per operazioni
inesistenti. Si verifica la
continuit normativa dell'illecito
solo se i dati relativi a tali fatture
o documenti confluiscono nella
successiva dichiarazione dei
redditi (C.M. 27.12.2002, n. 88/E).
Chiunque, a Iine di evasione, indica in
una delle dichiarazioni annuali relative
alle imposte sui redditi o sul valore
aggiunto elementi passivi fittizi ,
avvalendosi di Iatture o altri documenti
emessi per operazioni inesistenti (C.M.
4.8.2000, n. 154/E). Escluse, ad es.,
dichiarazioni ai Iini Irap, dichiarazioni
periodiche Iva (soppresse a decorrere
dalle dichiarazioni relative al 2002),
dichiarazione di successione.
Reclusione da 1
anno e 6 mesi a 6
anni . Quando
l'ammontare
complessivo degli
elementi passivi
fittizi inferiore a
euro 154.937,07, si
applica la reclusione
da 6 mesi a 2 anni
Il contenzioso tributario
GLI ORGANI DI GIURISDIZIONE TRIBUTARIA
(D.lgs. 31-12-1992, n. 545-546)
La risoluzione delle controversie in materia tributaria riservata in via esclusiva ad un giudice
speciale: la giurisdizione tributaria infatti esercitata dalle Commissioni Tributarie Provinciali
(CTP) e dalle Commissioni Tributarie Regionali (CTR).
Gli organi della magistratura tributaria sono i seguenti:
Il resistente: colui nei confronti del quale il ricorso proposto. in primo grado pu essere solo
lente impositore (ufci locali dellAgenzia delle Entrate, Territorio, Dogane e gli Enti Locali).
LE FASI DEL PROCESSO
Le fasi del giudizio di 1 grado sono le seguenti:
1. Il ricorso: latto introduttivo del processo tributario e pu essere denito come una domanda
motivata che il ricorrente rivolge al giudice.
Il ricorso deve necessariamente contenere:
la denizione dei soggetti coinvolti nella controversia: il ricorrente, il suo difensore, le
relative generalit e residenze, il codice scale; la parte resistente ovvero il soggetto
impositore verso cui rivolto il ricorso; la Commissione Tributaria competente.
loggetto della domanda: estremi dellatto impugnato di cui si intende chiedere
lannullamento o la dichiarazione di nullit, o laccertamento di un credito per rimborso di
tributi non dovuti.
i motivi: il vizio invalidante del provvedimento o il motivo per cui il pagamento dei tributi
gi realizzato viene ritenuto indebito. In questo punto si delinea la materia del
contendere.
Il ricorso viene considerato inammissibile se manca o assolutamente incerto uno di questi
elementi, ad eccezione del codice scale o della sottoscrizione.
2. La notica del ricorso: il ricorso deve essere portato a conoscenza della parte cui viene rivolto
con le seguenti modalit:
notica a mezzo ufciale giudiziario: in questo caso lufciale giudiziario consegna una
copia alla controparte e attesta tale consegna sulloriginale.
spedizione con raccomandata con ricevuta di ritorno: loriginale viene spedito allufcio
impositore.
consegna a mano: loriginale viene consegnato a mano allufcio impositore, che ne rilascia
ricevuta.
La notica, spedizione o consegna deve essere realizzata entro il termine di 60 gg dalla data di
notica dellatto impugnato, a pena di inammissibilit.
3. La costituzione in giudizio: il ricorrente entro il termine di 30 gg dalla presentazione o
spedizione del ricorso, deve formare il proprio fascicolo (il fascicolo di parte) e depositarlo presso
la segreteria della Commissione adita che, da questo momento, viene investita dalla
controversia. Nel fascicolo deve essere inserito loriginale del ricorso (se noticato) o copia
conforme (se spedito) con fotocopia della ricevuta di deposito o spedizione, ed i documenti che
vengono prodotti a sostegno del ricorso stesso. La costituzione in giudizio pu essere realizzata
anche a mezzo posta. La mancata costituzione in giudizio del ricorrente rende inammissibile il
ricorso. La parte resistente, entro 60 gg dalla notica, consegna o ricezione del ricorso, deve
costituirsi in giudizio depositando il proprio fascicolo con i documenti a sostegno della propria
tesi difensiva e le controdeduzioni. Con le controdeduzioni la parte resistente prende posizione
sui motivi del ricorso. Se si costituisce tardivamente o non si costituisce affatto, non ha diritto
alla noticazione dei normali atti processuali (es. ssazione delludienza), ma il processo
continuer normalmente. Inoltre, la mancata costituzione in giudizio della parte resistente non
comporta lautomatico accoglimento della domanda del richiedente (soccombenza).
4. La ssazione delludienza: la segreteria della Commissione Tributaria iscrive la causa nel registro
generale e forma il fascicolo dufcio, che conterr gli atti provenienti dalla Commissione.
Lintero fascicolo viene trasmesso al Presidente della Commissione che compie un esame
preliminare: si tratta di una prima verica con la quale possono essere individuati, ad esempio,
ricorsi palesemente inammissibili (es. ricorsi non tempestivi). In tale sede, inoltre prevista la
facolt del giudice di riunire pi processi se connessi dal punto di vista soggettivo (stesso
contribuente) o oggettivo (stessa controversia). Il presidente della commissione assegna poi il
ricorso ad una sezione, ssa ludienza e la segreteria ne da comunicazione alle parti almeno 30
gg. Entro 20 gg prima delludienza le parti possono presentare nuovi documenti a sostegno della
propria tesi. Entro 10 gg prima delludienza possono presentare memorie aggiunte. La cadenza
ssata consente a ciascuna delle parti di predisporre eventuali nuove memorie dopo aver
visionato i nuovi documenti presentati dalla controparte.
5. Ludienza: pu avvenire:
in camera di consiglio, ovvero senza partecipazione delle parti, alla presenza dei soli giudici
e del segretario; questo il caso ordinario: il relatore presenta la causa agli altri giudici e viene
successivamente redatto verbale;
pubblica, su richiesta delle parti, alla presenza del contribuente e del rappresentante
dellufcio nanziario. In tal caso il relatore presenta la causa, ma sono successivamente
fatte intervenire le parti per esporre direttamente le proprie ragioni. Viene redatto apposito
verbale e la decisione avviene, in ogni caso, in camera di consiglio.
La controversia viene decisa sulla base degli elementi forniti dalle parti stesse (la regola di giudizio
quella dellonere della prova). Le parti, non oltre la prima udienza, possono fare la conciliazione
giudiziale e denire la controversia con una procedura abbreviata.
LE PROVE
Come gi osservato, il giudizio tributario rigorosamente circoscritto alla materia del contendere
cos come delineata dalle parti. Coerentemente, ai ni della prova, vige il principio dispositivo,
ovvero il giudice decide in base alle prove prodotte dalle parti.
In genere vige il principio dellonere della prova, cio chi sostiene un fatto deve provarlo ed il fatto
non provato si considera non avvenuto. Se lente impositore contesta al contribuente con un avviso
di accertamento dei redditi maggiori di quelli dichiarati, deve provarli. Se ha usato particolari
metodi di accertamento, quali ad esempio quelli deduttivi, deve dimostrare che ne ricorrevano i
presupposti.
Sono previsti alcuni casi, tassativi, in cui il giudice pu acquisire prove di sua iniziativa.
Il giudice ha gli stessi poteri istruttori degli ufci impositori:
documenti, libri e registri non esibiti dal contribuente in risposta ad inviti dellufcio tributario.
giuramento e testimonianza. Questa esclusione motivata dal fatto che il giudizio tributario
veloce, sintetico ed essenzialmente documentale.
Sono invece ammesse le presunzioni legali (realizzata dal legislatore...assoluta o relativa) e semplici
(realizzata dal giudice...deve essere basata su fatti gravi, precisi e concordanti).
LE VICENDE DEL PROCESSO
Oltre al normale esito del processo che sfocia in una sentenza, il processo tributario va soggetto, nei
casi di legge, a:
interruzione: si ha quando, una volta che gi stato proposto il ricorso, si verica il venir meno
della capacit di stare in giudizio della parte.
estinzione: si ha per:
- rinuncia al ricorso; valida se accettata da tutte le parti che vi abbiano interesse.
- inattivit delle parti;
- cessata materia del contendere (es. annullamento dellatto impugnato in autotutela,
conciliazione, ecc.)
LA TUTELA CAUTELARE
Il ricorso non sospende lefcacia dellatto impugnato e pertanto non ne impedisce lesecuzione.
Infatti, la legge prevede che le somme oggetto dellaccertamento siano iscritte a ruolo almeno
parzialmente. Il contribuente pu:
a) rivolgersi allAmministrazione impositrice chiedendo la sospensione dellatto (potere di
autotutela)
b) rivolgersi al Giudice chiedendo, nello stesso ricorso o con atto separato, di sospendere
lesecuzione.
Per poter concedere la sospensione cautelare la Commissione chiamata a valutare:
il fumus boni iuris: a seguito di una valutazione sommaria, viene valutata la probabile
fondatezza della richiesta di sospensione degli effetti (sussistenza di un pericolo per il
contribuente).
decreti (es.decreto del Presidente col quale dichiara la manifesta inammissibilit del ricorso a
seguito dellesito dellesame preliminare.
sentenze: il provvedimento con il quale si denisce il giudizio. La sentenza resa pubblica, nel
testo integrale originale, mediante il deposito nella segreteria della Commissione tributaria e da tale data
decorre il termine per impugnarla. Con la sentenza si decide anche in merito alle spese processuali
che sono a carico del soccombente.
Il contenuto della sentenza pu essere:
- una dichiarazione di nullit
- un annullamento parziale o totale dellatto
- una condanna (annullamento del diniego, accertamento del credito e condanna a
rimborsare)
LE IMPUGNAZIONI
Con la riforma del processo tributario i gradi di giudizio sono stati ridotti da 4 a 3: sono stati infatti
eliminati il ricorso alla Commissione Centrale o alla Corte dAppello.
I possibili mezzi di impugnazione a disposizione della parte soccombente (in tutto o in parte), al ne di
rimuovere gli effetti pregiudizievoli derivanti dalla sentenza del precedente grado, sono:
il ricorso alla Cassazione contro la sentenza della Commissione tributaria Regionale: possibile
ricorrervi in tutti i casi di errori di diritto. La cassazione infatti si limita ad una valutazione
esteriore della sentenza impugnata, sindacando vizi giuridici e di fatto qualora la sentenza
impugnata appaia priva di logicit. Il termine per il ricorso in cassazione di 60 gg dalla notica
della sentenza della CTR. La controparte pu opporre un controricorso.
il ricorso per revocazione: un mezzo di impugnazione straordinario ammesso nei casi previsti dalla
legge. La revocazione presuppone un giudizio chiuso: il soccombente denuncia, allo stesso
giudice che ha emesso la sentenza, gli errori in cui incorso nel giudicare il fatto. la revocazione
pu essere ordinaria (errore di fatto) o straordinaria (dolo di una parte).
LImposta sul Reddito delle Persone Fisiche
-IRPEF-
I soggetti
Soggetto attivo IRPEF lo Stato, mentre soggetto passivo (sia in senso formale che sostanziale)
possono essere solo le persone siche (imposta personale).
I soggetti passivi possono essere residenti o non residenti nello stato italiano:
I soggetti residenti sono tassati per linsieme dei loro redditi dovunque prodotti (principio di
tassazione del reddito mondiale). La residenza scale si individua in base ad uno dei seguenti
criteri: iscrizione allanagrafe dei comuni, domicilio, residenza. Talvolta necessario utilizzare un
criterio temporale per stabilire se un soggetto residente (scalmente) in un paese; secondo questo
criterio sono considerati residenti i soggetti che nella maggior parte del periodo dimposta -
almeno 183 gg lanno, anche non continuativi - sono iscritti allanagrafe, hanno domicilio o
residenza in Italia.
I soggetti non residenti vengono tassati per i soli redditi prodotti in Italia. Per la tassazione dei
soggetti non residenti occorre stabilire quando un reddito si considera prodotto in Italia: i criteri di
collegamento del reddito al territorio sono elencati nellart. 23 TUIR (ad es. i redditi fondiari si
considerano prodotti in Italia quando limmobile vi collocato; i redditi da capitale si considerano
prodotti in Italia quando il reddito erogato da un soggetto residente in Italia).
Il presupposto
Il presupposto dellIRPEF il possesso di un reddito di qualsiasi natura che il legislatore classica in
sei diverse categorie: redditi fondiari, redditi di capitale, redditi di lavoro dipendente, redditi di
lavoro autonomo, redditi dimpresa, redditi diversi.
Per reddito sintende: linsieme delle entrate conseguite da un soggetto in un determinato periodo di
tempo - in genere coincidente con lanno solare a seguito dellesercizio di unattivit, del
godimento di un bene o delleffettuazione di una operazione.
CATEGORIA TIPI DI REDDITO ESEMPI
Fondiari
Dominicali dei terreni
Agrari
Dei fabbricati
Reddito della casa di
abitazione
Capitali
Redditi derivanti dallimpiego di capitali e redditi
assimilati
Depositi bancari
Lavoro
dipendente
Redditi da prestazione di lavoro dipendente
Pensioni
Redditi assimilati
Salari e pensioni
Lavoro
autonomo
Esercizio di arti e professioni
Compensi degli amministratori delle societ
Diritti dautore
Compensi di avvocati e
commercialisti
Impresa Redditi derivanti dallesercizio di unattivit dimpresa
Redditi delle ditte
individuali e delle societ
Diversi Redditi di natura diversa previsti dalla legge
Plusvalenze su immobili o
capital gains
La base imponibile e laliquota
La base imponibile (ossia il valore su cui commisurare limposta) il complesso dei redditi di un
persona sica, ovunque prodotti (soggetti residenti) o prodotti in Italia (soggetti non residenti).
I passaggi che portano alla determinazione dellimposta dovuta sono i seguenti:
1. individuazione e quanticazione dei redditi per ciascuna categoria.
2. somma algebrica dei redditi delle singole categorie per arrivare alla determinazione del reddito
complessivo. Per i soli redditi dimpresa e di lavoro autonomo, effettuata la somma algebrica dei
redditi, si sottraggono alla stessa le perdite (anche se non tutte le perdite sono detraibili).
3. al reddito complessivo si applicano poi le deduzioni (art. 10 tuir) per ottenere il reddito
imponibile (es. spese mediche); le deduzioni sono spese che si possono sottrarre dal reddito
complessivo, con un benecio rapportato allaliquota marginale raggiunta dal contribuente.
Operano pertanto in modo diverso dalle detrazioni, che abbattono limposta da pagare.
Esempio: nel 2002 con un reddito di 20.658,28 euro, una spesa deducibile di 1.549,37 euro
permette un risparmio di 509,74 euro (pari al 32,9%, laliquota dello scaglione corrispondente
comprensiva delladdizionale regionale); se il contribuente dichiara 82.633,10 euro (laliquota
marginale, comprensiva delladdizionale regionale, del 45,9%) il risparmio sale a 711,16 euro.
Una spesa detraibile, al contrario, consente sempre un risparmio del 19%, a prescindere
dallentit del reddito.
4. al reddito imponibile si applica laliquota (progressiva) per calcolare limposta lorda.
5. allimposta lorda si applicano poi le detrazioni per determinare limposta netta; le detrazioni
sono agevolazioni consistenti nella possibilit di sottrarre determinate somme dallimposta lorda.
In particolare le D. spettano ai contribuenti che hanno familiari a carico o che posseggono
redditi di lavoro dipendente o di pensione, di lavoro autonomo o professionale o di impresa
minore.
6. dallimposta netta, inne, andranno ulteriormente scomputati i crediti per le imposte pagate
allestero, i versamenti gi effettuati in acconto e le ritenute. La liquidazione dellIRPEF infatti
prevede il versamento di un acconto (pari al 99% dellimposta versata lanno precedente; questo
acconto viene versato in 2 rate: una pari al 40% entro il 16 di giugno e una pari al restante 60%
entro il 30 novembre) e di un saldo (pari alla differenza tra quanto versato con lacconto e quanto
dovuto, deve essere versato nei termini della prima rata di acconto).
LImposta sul Reddito delle Societ
-IRES-
I soggetti passivi - Il periodo dimposta - Laliquota
LIRES unimposta che colpisce il reddito complessivo delle societ di capitali ed enti elle stesse
assimilati, con unaliquota proporzionale.
Presupposto dellIRES il possesso di redditi, in denaro o in natura, appartenenti ad una delle
categorie di reddito previste dal legislatore.
I soggetti passivi IRES sono:
le societ di capitali (spa, sapa e srl) e enti commerciali residenti (enti che hanno per oggetto
esclusivo o principale lesercizio di unattivit commerciale, anche se non organizzati in forma
dimpresa e che per la maggior parte del periodo dimposta ha la sede legale o
dellamministrazione o loggetto sociale nel territorio dello Stato).
gli enti non commerciali (enti che non hanno per oggetto esclusivo o principale lesercizio di
unattivit commerciale ma la svolgono in maniera collaterale. In questo caso le disposizioni IRES
si applicheranno esclusivamente alleventuale attivit commerciale secondaria).
altri enti (associazioni non riconosciute, consorzi, cooperative, societ europee, ecc.)
le societ e gli enti non residenti: in questo caso vale il principio generale secondo cui questi
soggetti rientrano nel campo di applicazione dellIRES per i redditi che sono prodotti in Italia.
Quindi, mentre il soggetto residente assoggettato a tassazione su tutti i suoi redditi ovunque
prodotti (principio della tassazione su base mondiale), i redditi dimpresa che fanno capo a soggetti
non residenti vengono tassati in Italia solo se derivano da attivit esercitate nel territorio (principio
delle tassazione su base territoriale). Queste attivit possono essere esercitate attraverso una stabile
organizzazione (art.162 TUIR); con lespressione stabile organizzazione si denisce una sede
ssa daffari per mezzo della quale limpresa non residente esercita in tutto o in parte la sua
attivit sul territorio dello stato.
Laliquota IRES proporzionale ed ssata nella misura del 27.5%; il periodo dimposta coincide
con lesercizio sociale, che pu anche non corrispondere allanno solare.
Il calcolo della base imponibile
Per determinare il reddito tassabile, si parte dal risultato desercizio (differenza tra costi e ricavi
iscritti nel conto economico) e si applicano alcune variazioni in aumento e diminuzione, che
derivano dallapplicazione delle norme scali sui singoli componenti del reddito.
...RIPORTO DELLE PERDITE DESERCIZIO...
E consentito riportare la perdita di un periodo dimposta che risulta al termine di un esercizio in
diminuzione del reddito degli esercizi successivi per lintero importo. Il limite temporale per il
riporto il quinto esercizio successivo.
Le perdite realizzate nei primi 3 periodi dimposta dalla data della costituzione possono essere
computate in diminuzione del reddito complessivo dei periodo dimposta successivi senza alcun
limite di tempo, a condizione che si riferiscano ad una nuova attivit produttiva.
Al ne di evitare che le perdite maturate da un soggetto siano riportate in diminuzione del reddito
di un soggetto diverso, il legislatore nega la possibilit del riporto di perdite da un esercizio allaltro
quando vi siano stati mutamenti radicali nella compagine sociale e nellattivit principale esercitata
dalla societ (fanno eccezione le cd societ in crescita)
Loperazione che il legislatore ha inteso contrastare quella dellacquisto di societ (cd bare scali)
con rilevanti perdite al solo ne di dedurne le perdite e conseguire indebiti vantaggi scali.
...IL PRINCIPIO DI COMPETENZA...
Al ne di calcolare il reddito di impresa ai ni scali si applica il principio di competenza, il quale si
contrappone al principio di cassa che fa riferimento ai movimenti nanziari (entrate e uscite). Il
principio di competenza fa riferimento al concretizzarsi dei fatti economici della gestione aziendale
(costi e ricavi); in particolare questo principio stabilisce che una volta individuato lesercizio di
competenza dei ricavi, i relativi costi sono deducibili nello stesso esercizio, anche se sostenuti in
esercizi precedenti.
Vi sono alcuni costi e ricavi per i quali si applica il principio di cassa: oneri scali, interessi di mora,
compensi degli amministratori, utili da partecipazione, ecc.
...LE VARIAZIONI IN AUMENTO O IN DIMINUZIONE DEL RISULTATO DI
ESERCIZIO...
Le variazioni in aumento: accrescono il reddito imponibile rispetto allutile civilistico. In tali casi la
legge scale include nel calcolo del reddito imponibile delle componenti di reddito positive non
comprese nel conto economico o non consente di dedurre componenti negativi di reddito
ammesse in deduzione dalla normativa civilistica.
Introduzione: accanto al nuovo regime dei dividendi, la riforma scale ha introdotto un nuovo ed
opzionale criterio di tassazione dei redditi derivanti dalla partecipazione a societ di capitali, ossia
la tassazione per trasparenza del reddito, che consiste nella possibilit di attribuire in capo a
ciascun socio una quota del reddito imponibile della societ stessa, indipendentemente
dalleffettiva percezione ed in relazione alla quota detenuta di partecipazione agli utili. Il reddito
imputato ai soci il reddito imponibile, considerato dunque al netto di perdite pregresse della
societ partecipata.
Cos: la tassazione per trasparenza del reddito consente di saltare la tassazione IRES per le
societ di capitali. Infatti :
- limputazione del reddito avviene nei periodi dimposta delle societ partecipanti in corso alla
data di chiusura dellesercizio della societ partecipata;
- le ritenute operate a titolo dacconto sui redditi di tale societ, i relativi crediti dimposta e gli
acconti versati si scomputano dalle imposte dovute dai singoli soci secondo la percentuale di
partecipazione agli utili di ciascuno;
- le perdite scali della societ partecipata relative a periodi in cui efcace lopzione sono
imputate ai soci in proporzione alle rispettive quote di partecipazione ed entro il limite della
propria quota del patrimonio netto contabile della societ partecipata;
- ai soggetti partecipanti si applicano le disposizioni le disposizioni previste in tema di
accertamento (unico per partecipata e partecipanti) dallarticolo 40, comma 2, del D.P.R. n.
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- per le relative partecipazioni, il costo aumentato, o diminuito, dei redditi e delle perdite
imputati ai soci ed altres diminuito, no a concorrenza dei redditi imputati, degli utili
distribuiti ai soci.
In merito alla riserve gi esistenti in bilancio della partecipata, interessante rilevare che la norma
dispone che lesercizio dellopzione non modica il regime scale in capo ai soci di quanto
distribuito dalla societ partecipata utilizzando riserve costituite con utili di precedenti esercizi o
riserve di capitale. Inoltre, durante i periodi di validit dellopzione, e sempre fatta salva una
diversa esplicita volont assembleare, si considerano prioritariamente distribuiti gli utili imputati ai
soci in base al regime della trasparenza. In caso di coperture di perdite, si considerano
prioritariamente utilizzati gli utili imputati ai soci in base allo stesso regime di trasparenza.
La condizioni per la trasparenza nelle SPA, SRL e SAPA (articolo 115); le condizioni per accedere
a tale regime sono:
- che i soci siano solo societ di capitali residenti in Italia;
- che la partecipazione di ciascun socio-societ sia almeno pari al 10%, e non superiore al 50%;
tale percentuale si riferisce sia al voto in assemblea, sia agli utili;
- che vi sia specica opzione da comunicare entro il primo esercizio e vincolante per un
triennio.
I requisiti suddetti devono sussistere a partire dal primo giorno del periodo dimposta della
partecipata in cui si esercita lopzione e permanere ininterrottamente sino al termine del periodo
di opzione.
Inoltre, nel caso in cui i soci con tali requisiti non siano residenti in Italia, lesercizio dellopzione
consentito a condizione che non vi sia obbligo di ritenuta alla fonte sugli utili distribuiti.
prevista la responsabilit solidale della partecipata per imposte, sanzioni, ed interessi di ciascun
socio, conseguenti allobbligo di imputazione del reddito.
Impossibilit di esercitare lopzione; lesercizio dellopzione non consentito nel caso in cui la
societ partecipata:
1. abbia emesso strumenti nanziari partecipativi di cui allarticolo 2346, ultimo comma, del
Codice Civile;
2. eserciti lopzione per il consolidato.
Nel caso vengano meno le condizioni per lesercizio dellopzione, lefcacia cessa n dallinizio
dellesercizio sociale in corso della societ partecipata. Gli effetti dellopzione non vengono meno
nel caso di mutamento della compagine sociale della societ partecipata mediante lingresso di
nuovi soci con i requisiti predetti.
La tassazione per trasparenza nelle SRL: una ulteriore possibilit (articolo 116); la facolt di
avvalersi di questo nuovo istituto non comunque limitata alle societ e alle compagni sociali
prima dette. Una ulteriore possibilit data alle SRL, in presenza delle seguenti condizioni:
- che il volume dei ricavi caratteristici (quelli cio che sono indicati alla voce A1 del bilancio)
non superi 5.164.569 (ossia la soglia prevista per lapplicazione degli studi di settore);
- che i soci siano solo persone siche, e in numero massimo di 10 (20 per le s.c.a.r.l.);
- che vi sia una specica opzione da comunicare entro il primo esercizio e vincolante per un
triennio;
- che la s.r.l. non detenga immobilizzazioni nanziarie esenti da Ires.