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FRIDA KAHLO

dónde estamos? ciudad de méxico


qué ano? 1925

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palabras nuevas
1. ate prisa→ sbrigati
2. es que me había olvidado el paraguas! → avevo dimenticato il mio ombrello
3. coja → zoppa
4. temia → temeva
5. reproches → rimproveri
6. retraso →ritardo
7. despreocupada →
8. se había comprado un balero → si era comprata un pallone
9. corriendo como una loca → correndo come una pazza

traduccion
Sbrigati Frida! perderemo l’autobus…
–dai,allessandro! è che avevo dimenticato l’ombrello. lo vado…
–corri Frida!
E frida corse più forte che la sua gamba zoppa gli permetteva. quello che temeva
erano i rimproveri di sua madre se fosse arrivata in ritardo, come quando l’aveva
scoperta mentre stava baciando alessandro nascosto dietro al divano della loro
casa, la casa blu.
Frida Kahlo e il suo ragazzo alejandro Arias avevano passato la giornata passando
la giornata passeggiando per il mercato nella ciudad del mexico, erano
felici,spensierati e frida aveva persino comprato una palla.
Alejandro la prese in giro perché non era più una ragazza,aveva diciotto anni e
correva come una matta per non perdere l’autobus, non sapeva che stava correndo
verso la metà che le avrebbe cambiato la vita per sempre.
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traccion

anche l’autobus correva


–ma che succede all'autista? tanta fretta.. - disse alejandro un pò preoccupato
ma frida non lo badava, guarda la polvere d’oro che aveva un operaio in un cono di
carta e che serviva per decorare il teatro nazionale, un uccellino giallo in una
gabbietta, alcune donne indiane che tornavano dall’acquisto…
l’autobus andava ancora più veloce. poi lo schianto, sentivo un grande rumore, la
polvere d’oro sparata nell’aria e il canarino volò via.

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traduccion
dalla gabbia, e poi silenzio. frida non poteva più sentire le urla intorno a lei e il suo
corpo a pezzi.

-cosa sta succedendo? dove sono? oh, la mia schiena, le mie gambe, perché tutto
fa male? chi sei? disse frida quanto aprì gli occhi.
-quante domande frida! una cosa alla volta rispose la figura accanto a lei. l’autobus
su cui viaggiavi,ricordi? beh hai avuto un incidente con un tram che andava
dall’altra parte. eee puf!!!! ti sei ritrovata a terra, con le ossa rotte e il bacino
frantumato dal corrimano dell’autobus. chi sono io? non mi riconosci?
–pelosona, sei tu?, quindi , io sono…
–no frida non sei morta in questo momento, hahahah "pelona”
che brutto nome mi dai, perchè non mi chiami “mrs. death”? non so come fai ad
essere viva. ma verrò a trovarti molte volte friducha.
–”friducha”. solo mio padre può chiamarmi così, pelona della brutta morte
– a proposito, tuo padre, guarda! ecco che arriva. mi nasconderò dietro la porta.
il padre di Frida si avvicinò al letto.
sua madre matilda, piangeva e gli stava dietro, guglielmo riusciva a malapena a
parlare : vedeva sua figlia prediletta nel letto, la schiena rinchiusa in un corsetto di
gesso, incapace di muoversi, le gambe rotte, la cosa peggiore era non sapere se
sarebbe mai stata in grado di usarle.
che sfortuna che ha avuto quella povera figlia: nasce con la spina bifida e da
piccola avrebbe polymetis, una malattia che lascia la gamba più corta dell’altra. e
ora questo…
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traduzione

–Oh papà, mamma, tutto fa male.


–"Aspetta, Friducha," suo padre cercò di confortarla.
–Voglio morire...- disse Frida piangendo.
Ma quando vide che Pelona si sfrega le mani scheletriche, soddisfatta, e nei suoi
occhi vuoti di teschio risplende la speranza di poterla prendere, Frida cambiò idea.
-Sai cosa sto dicendo, papà? Sì, sopporterò, sopporterò i dolori e...
–...operazioni difficili- mormorò sua madre.
–...operazioni difficili, e un giorno camminerò di nuovo. viva la vita!
"Lady Death", con un gesto di dispetto, dovette andarsene.
-Torno presto, Friiiiiiidaaaaa- disse prima di scomparire.
Sì, Frida ha subito un terribile incidente quel giorno orribile che le ha lasciato la
schiena fratturata in vari punti e il bacino così danneggiato da non poter mai avere
figli. È stata ricoverata per un mese all'ospedale della Croce Rossa e per molto
tempo è stata immobilizzata nel suo letto alla Casa Blu.
I dolori l'hanno accompagnata per tutta la vita, ma anche i colori: i colori che le
regalava suo padre insieme a una tela, una tavolozza e dei pennelli per passare il
tempo che doveva passare senza muoversi. E Frida era sola, perché Alejandro
l'aveva lasciata per studiare in Europa.

Guillermo Kahlo ha installato uno specchio sopra il suo letto e Frida ha dipinto
farfalle piene di colori sui suoi orribili corsetti (i tanti che ha dovuto indossare per
tutta la vita). Era la sua medicina, le sue ali.
"cosa mi servono i piedi se ho le ali per volare?” è una delle sue frasi più belle e
conosciute.

La frida non era bella:aveva sopracciglia folte, un po 'di baffi sul labbro
superiore,una gamba zoppa,cicatrici, un piede amputato.

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E lei cosa ha fatto? Si fece le sopracciglia e i baffi i suoi segni distintivi, si coprì la
gamba con gonne lunghe e larghe alla moda e sostituì il piede con una bellissima
scarpa rossa. Si pettinava i lunghi capelli neri con dei fiori, le piacevano orecchini,
collane, bracciali e anelli in stile Maya.
-Mi dipingo perché sono quello che conosco meglio». Da quel momento in poi, è
stata la sua musa ispiratrice.

Dipinse molti autoritratti: “con il velo di una moglie Tehuana",


con le sue adorate scimmie, con il Señor Xolotl
-il suo cucciolo izcuintli-con una collana di spine, con un bel vestito rosa e,
ovviamente, con il suo capo Diego Ma questo è il suo futuro, e sarà il peggiore di
tutti, il suo grande amore e quello che l'ha fatta soffrire di più.

Dopotutto, la sua vita era piena e intensa. E La Pelona l'ha invitata di nuovo a un
ultimo tango solo pochi anni dopo.

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