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Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 5 - 1 / 15 marzo 2008
Ed. Responsabile: Francesco Paolo Catania - Bvd. De Dixmude 40/bte 5 - (B) 1000 Bruxelles - Tel/Fax: 0032 2 2174831 - 0032 475810756
Nel tempo dell'inganno universale dire la verit un atto rivoluzionario. [George Orwell] Orwell]
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IL CONSOLATO DITALIA A BRUXELLES (Rue de Livourne, 38 Livornostraat, 38 1000 Bruxelles/ 1000 Brussel Tel: 00 32 2 5339760 - 543.15.50/57/72/75 - Fax : 00 32 2 537.57.56 5339761 e-mail : segreteria.bruxelles@esteri.it - http://www.consbruxelles.esteri.it ) E A DISPOSIZIONE DEI CITTADINI PER QUALSIASI ULTERIORE INFORMAZIONE INFORMAZIONI DETTAGLIATE SONO INOLTRE DISPONIBILI SUL SITO www.esteri.it VOTO ALLESTERO. Il Console Dino Sorrentino
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13 14 aprile 2008
ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL PARLAMENTO ITALIANO VOTO ALLESTERO PER CORRISPONDENZA ISTRUZIONI PER GLI ELETTORI RESIDENTI ALLESTERO ELETTORI
1. Per cosa si vota ? Si vota nella Circoscrizione Estero per eleggere 12 membri della Camera dei Deputati e 6 del Senato della Repubblica . Nella Ripartizione Europa si vota per eleggere 6 deputati e 2 senatori Nella Ripartizione America meridionale si vota per eleggere 3 deputati e 2 senatori Nella Ripartizione America settentrionale e centrale si vota per eleggere 2 deputati e 1 senatore Nella Ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide si vota per eleggere 1 deputato e 1 senatore Chi vota allestero? I cittadini italiani iscritti allAIRE (Anagrafe Italiani Residenti Estero) e nelle liste elettorali della Circoscrizione Estero. A seguito dellentrata in vigore del decreto legge 15 febbraio 2008 n. 24 possono votare per corrispondenza anche alcune categorie di cittadini temporaneamente allestero per motivi di servizio o per missioni internazionali, secondo una disciplina diversa. Come si vota?
2.
Si vota per posta, con le modalit indicate dalla legge 27 dicembre 2001 nr. 459. In particolare: a. gli Uffici consolari inviano per posta a ciascun elettore un plico contenente: il certificato elettorale (cio il documento che certifica il diritto di voto) le schede di votazione di colore diverso per ciascuna votazione ( una per la Camera e una per il Senato) una busta affrancata recante lindirizzo del competente Ufficio consolare una busta piccola completamente bianca le liste dei candidati della propria Ripartizione di residenza il presente foglio contenente informazioni e istruzioni per il voto b. lelettore che non ha compiuto il 25 anno di et alla data del 13 aprile riceve solo la scheda per la Camera dei Deputati c. lelettore esprime il proprio voto tracciando un segno (ad es. una croce o una barra) sul contrassegno corrispondente alla lista da lui prescelta o comunque sul rettangolo della scheda che lo contiene utilizzando ESCLUSIVAMENTE una penna di colore nero o blu; d. ciascun elettore pu esprimere il voto di preferenza (massimo 2 preferenze) scrivendo il cognome del candidato nellapposita riga posta accanto al contrassegno votato; il voto personale, libero e segreto. e. La scheda o le schede vanno inserite nella busta completamente bianca che deve essere accuratamente chiusa e contenere solo ed esclusivamente le schede elettorali. f. nella busta pi grande gi affrancata (riportante lindirizzo dellUfficio consolare competente) lelettore inserisce il tagliando del certificato elettorale (dopo averlo staccato dal certificato seguendo lapposita linea tratteggiata) e la busta chiusa contenente le schede (v. grafico); g. la busta gi affrancata cos confezionata deve essere spedita per posta non oltre il 3 aprile, in modo che arrivi allUfficio consolare entro e non oltre - le ore16 (ora locale ) del 10 aprile. h. le schede pervenute successivamente al termine indicato non potranno essere scrutinate e saranno incenerite.
ATTENZIONE
SULLE SCHEDE, SULLA BUSTA BIANCA E SUL TAGLIANDO NON DEVE APPARIRE ALCUN SEGNO DI RICONOSCIMENTO SULLA BUSTA GIA AFFRANCATA NON DEVE ESSERE SCRITTO IL MITTENTE LA BUSTA BIANCA E LE SCHEDE DEVONO ESSERE INTEGRE IL VOTO PERSONALE, LIBERO E SEGRETO. E FATTO DIVIETO DI VOTARE PI VOLTE. CHI VIOLA LE DISPOSIZIONI IN MATERIA SARA PUNITO A NORMA DI LEGGE.
Consolato dItalia -Rue de Livourne, 38 Livornostraat, 38 1000 Bruxelles/ 1000 Brussel Tel: 00 32 2 543.15.50 - Fax : 00 32 2 537.57.56 segreteria.bruxelles@esteri.it
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l meglio della cinematografia siciliana fa di nuovo scalo a Miami dall8 al 14 aprile per il III Sicilian Film Festival, che promuove oltreoceano la cultura ed il cinema siciliano. Si vedranno pellicole che trattano temi salienti legati alla Sicilia, o che vedono la partecipazione di artisti siciliani o di origine siciliana, o film prevalentemente girati in Sicilia ma anche film stranieri che abbiano per protagonisti importanti figure di riferimento di origine siciliana.
di Storia del Cinema, ecuratore della sezione lungometraggi. Gli episodi proposti nella serie di Montalbano sono Il cane di terracotta e Il gatto e il cardellino. Inoltre, sar presentato, Nuovomondo di Emanuele Crialese, Leone dargento, film rivelazione a Venezia 63, nella speciale sezione Migrazioni, assieme a Billo il Grand Dakhaar di Laura Muscardin. Fra gli altri titoli annunciati c Il figlio della luna di Gianfranco Albano, sulla vera storia di Fulvio Frisone, scienziato nucleare siciliano portatore di handicap. Tra le altre sezioni, Sicilia, catalizzatore culturale del Mediterraneo, aperta ai paesi del bacino mediterraneo, vedra la proiezione di un classico della cinematografia egiziana, Desire di Mohamed Khan. Una giuria internazionale assegner per i lungometraggi un premio per il miglior film, la migliore regia, i migliori interpreti e il miglior contributo tecnico; sono previste una o due menzioni speciali per i cortometraggi, firmati da alcuni giovani autori Paola Boschi e Francesca Caligaro (questultima conduttrice della popolare trasmissione La giostra dei Goal su Rai International), Silvio Licata, Rodolfo Martinelli, Mauro Pace, Roberto Bentivegna, Simone Catania, Cusenza, Liliana Paganini, Luciano Alexandrescu, Andrew Ott, e per i documentari di Jenna Constantine, Vittorio Nevano e Sasa Salvaggio, conduttore siciliano di Striscia la Notizia che, oltre a presentare il documentario Storie di Sicilia, interamente registrato al Teatro Massimo di Palermo, girera uno Speciale Sicilian Film Festival From Miami per la televisione. A completare il cartellone, feste e cocktail, conferenze stampa, tavole rotonde, lezioni, concerti, eventi gastronomici ed altro. Alla sua seconda edizione lanno scorso, il sindaco di Miami Beach ha ufficialmente proclamato un Sicilian Film Festival Day e concesso le chiavi della citta al suo creatore Emanuele Viscuso. Direttamente in Sicilia il Sicilian Film Festival sta organizzando il Festival Internazionale di Musica dOrgano (F.I.M.O.) che si terr in autunno nelle chiese dello storico Principato di Castelbuono. Il presidente del nuovo festival sar lo stesso Emanuele Viscuso e il direttore artistico sara Diego Cannizzaro. Ogni rimando agli eventi in cartellone e ai trailer dei film sul sito www.sicilianfilmfestival.com, curato da Roberto Villa.
Il Sicilian Film Festival ha il merito di avere evidenziato internazionalmente un vero e proprio cinema siciliano con addentellati anche molto lontano, il pi importante dei quali proprio Hollywood, grazie ad Oscar e nominations che sono stati conferiti a registi siciliani; e bisogna anche ricordare che molti grandi nomi della mecca del cinema hanno origine proprio nellisola. Sar proprio sul tema degli italoamericani nel cinema di Hollywood la conferenza che il regista Vito Zagarrio terr durante il festival. La prestigiosa Miami Beach Cinematheque ( www.mbcinema.com ) e il luogo deputato per gli eventi del festival assieme a Karu & y a Miami ed al The Forge a Miami Beach. Giuseppe Tornatore porter in Florida La Sconosciuta, Franco Battiato, Niente e come sembra, Aurelio Grimaldi, Anita, una vita per Garibaldi, lo stesso Zagarrio, il suo ultimo film Tre Giorni dAnarchia, Franco Nero, tra i pi internazionali dei nostri attori e che ha girato molti film legati alla Sicilia, verra a ricevere lAward alla carriera e sar anche il protagonista di una retrospettiva-omaggio ai suoi film siciliani tra cui Diceria delluntore e Perch si uccide un magistrato, mentre La Sicilia di Montalbano levento speciale (con la collaborazione di Antonio Bruni, responsabile RAI per i festival internazionali) che far conoscere al pubblico americano la fiction televisiva interpretata da Luca Zingaretti e tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, il cui nome e stato appena inserito dal quotidiano britannico Daily Telegraph, nella lista dei "50 crime writers to read before you die" ("50 scrittori gialli da leggere prima di morire". Unaltra vittoria per la cultura siciliana, sottolinea lo scultore Emanuele Viscuso Emanuele Viscuso, creatore e presidente del Festival, di cui Salvo Bitonti, regista e docente
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Sicilia e Irlanda
ice il candidato che probabilmente vincer le elezioni regionali in Sicilia che far della nostra bella isola una nuova Irlanda.Ma l'Irlanda uno stato! Ne far uno stato sovrano? Ne dubitiamo un po'... Eppure poco pi di 100 anni fa le due isole sembravano avere due storie parallele. Da allora milioni di Siciliani sono stati costretti ad abbandonare la bella isola a causa della dominazione italiana e l'Irlanda ha conosciuto un lento ma continuo processo di riscatto. Addirittura un tempo il paragone della Sicilia con l'Irlanda era una infamia per la prima e non per la seconda. Non ci vogliamo credere? Proponiamo un brano tratto da un diario di viaggio di un americano in Sicilia pubblicato nel 1897 [Picturesque Sicily, di William Agnew Paton]. Qual stata la soluzione per l'Irlanda? E quale per la Sicilia? Eppure il nostro Finocchiaro Aprile era nato lo stesso anno di De Valera, padre dell'indipendenza irlandese. Ma noi siamo stati pi furbi a voltargli le spalle ed a credere ai vari Aldisio, La Loggia & co. e, ancora oggi, ai loro epigoni ascari saldamente in sella. Buona lettura e occhio all 'att ual it di alc uni passaggi, eppure allora non c'era il "capro espiatorio" dell'Autonomia speciale contro cui scagliare ogni strale... Da Paton, 1897: LA QUESTIONE SICILIANA La Sicilia lIrlanda dItalia. Con queste parole scrittori italiani, tedeschi e francesi di libri sulla Sicilia riassumono le loro affermazioni
sulla Questione Siciliana. I Siciliani insistono che i mali che derivano dalla malamministrazione dei loro affari pubblici da parte del governo italiano sono, nella loro natura, simili ai mali di cui ha sofferto lIrlanda per tanti secoli sotto la dominazione inglese. Alcuni italiani sostengono che i disordini politici e sociali la Mafia, il brigantaggio, etc. che danneggiano la prosperit della Sicilia sono generati dallo stesso sentimento di scontento che provoca gli Irlandesi allavversione per tutto ci che inglese; mentre altri ammettono il malgoverno dellisola. Senza dubbio ci sono due aspetti della questione siciliana come ce ne sono due della questione irlandese. Non abbiamo spazio o tempo per discutere il problema che sta attraendo lattenzione e stimolando il pensiero di statisti, economisti politici, giornalisti e saggisti italiani e siciliani; un problema che, qualunque cosa possa esser detta su di esso, sembra portare la stessa relazione nei confronti della politica italiana di quella che la questione irlandese, al momento apparentemente in sospeso, ha generato per tanti anni alla politica britannica. Il fatto rimane che, proprio come c una questione irlandese, cos c una questione siciliana. Il signor visconte Combes de Lestrade, nel capitolo dapertura del suo valido libro, La Sicile sous la Monarchie de Savoie, esclama: La Sicile, lle fortune, le paradis dEurope, est devenue lIrlande de lItalie. Aucune lamentation nquivaudrait la tristesse de ce mot, couramment employ. Des misres de lIrlande, des exaction quelle a subies, est ne la question Irlandaise. La question Sicilienne est moin complexe encore, sinon plu aise a rsoudre. [nostra traduzione dal francese delloriginale: La Sicilia, lisola fortunata, il paradiso dEuropa, diventata lIrlanda dItalia. Qualunque lamento non equivarrebbe alla tristezza di questa espressione, correntemente impiegata. La questione siciliana meno complessa, se non pi agevole a risolversi.] Caro futuro Presidente, se loro, che stavano cos tanto peggio di noi, ci hanno superato con l'indipendenza, cosa ci sta istigando a fare? Se vero che l'Italia in pochi decenni di dominio ci aveva gi cos prostrati, cosa dovremmo fare ora, dopo pi d'un secolo, per liberarci da questo giogo? Ufficio stampa / LALTRA SICILIA
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CAMERA
1) Il Popolo della Libert 2) La Destra - Fiamma Tricolore 3) Partito Democratico 4) La Sinistra Arcobaleno 5) Partito Socialista di Boselli 6) Unione democratica di Centro 7) Sinistra Critica 8) LALTRA SICILIA per il SUD 9) L'Italia dei Valori 10) Valori e Futuro 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9)
SENATO
La Sinistra Arcobaleno Partito Democratico Italia dei Valori La Destra Fiamma Tricolore Unione democratica di Centro Partito Socialista - Boselli LALTRA SICILIA per il SUD Il Popolo delle Libert Sinistra Critica
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Camera dei deputati - Scheda grigia 1. Metti una croce sul simbolo della lista con una penna nera o blu 2. Scrivi sulla riga il Cognome del candidato N.B.: Ricordati che si possono dare solamente due preferenze
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Senato della Repubblica - Scheda celeste 1. Metti una croce sul simbolo della lista con una penna nera o blu 2. Scrivi sulla riga il Cognome del candidato N.B.: Ricordati che si possono dare solamente due preferenze
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el grande circo delle eventualit, i partiti si presentano nella circoscrizione Europa con il loro vestito migliore, che forzatamente non sinonimo di autenticit. E' di qualche giorno un messaggio di militanti di AN che hanno subdorato l'inganno e hanno denunciato la presenza di insospettabili emigrati nelle liste del Pdl; pure di questi giorni la fuga in massa di delegati CTIM dalle liste del PDL, secondo loro non pi rappresentative dell'emigrazione; di qualche giorno fa il messaggio di Elio Carrozza, presidente del patronato INCA-CGIL in Belgio e segretario generale del CGIE, che ha declinato ogni offerta decidendo di non ripresentare la sua candidatura all'estero nel PD, o quello del coordinatore europeo Eugenio Preta che preferiva occuparsi di massimi sistemi, piuttosto che scendere nell'agone politico. L'ALTRA SICILIA per il SUD, guidata da Francesco Paolo Catania, invece non demorde e forte della sua fede nell'ideale di una SICILIA e di un SUD che finalmente possano avere la loro voce nelle istanze parlamentari, firma e raddoppia. Tra le liste presentate alla corte d'appello di Roma, quella de L'ALTRA SICILIA per il SUD, occupa sicuramente il primo posto nonostante le subdole manovre di faccendieri italioti che avevano cercato di boicottare la raccolta delle firme. L'ALTRA SICILIA per il SUD non godeva del privilegio di presentarsi, come gli altri partiti, senza dover raccogliere le firme, e cosi' si sobbarcata ad una raccolta di firme e di autenticazione delle candidature a dir poco travagliata, se vero com' vero che da Amburgo arrivavano segnali tali da costringere i responsabili de L'ALTRA SICILIA per il SUD a ricorrere all'aiuto di un legale per vedere tutelati gli interessi che sono quelli dei popoli del SUD. Dopo l'exploit delle passate elezioni, quando la lista L'ALTRA SICILIA per il SUD, pur senza aiuti n sostegno otteneva il 2,1% alla Camera ed il 2,0% al Senato, risultato lusinghiero specialmente a fronte degli ostruzionismi e della mancanza di mezzi, oggi la candidatura de L'ALTRA SICILIA per il SUD si presenta come la sola rappresentativa del mondo dell'emigrazione, non quella che Berlusconi e Veltroni e i soliti sinistrorsi dell'emigrazione che non hanno fatto altro che servirsene e mai servirla, ci vogliono veicolare
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LALTRA SICILIA per il SUD la migliore risposta per dare inizio ad una svolta storica, ad un nuovo Vespro che - Dio voglia travolger una classe politica di ascari inetti e traditori.
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o stato italiano non sarebbe mai potuto sopravvivere senza la mafia. La mafia morta nel 1992. E lo stato italiano? Pure. Da allora viviamo nella zona del crepuscolo. Tutti: politici, mafiosi, semplici cittadini.
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Abbiamo anche una legge elettorale da zona del crepuscolo, un sistema grazie al quale impossibile vincere e che consegna l'Italia ad una perenne instabilit. Un sistema che non la riporter pi indietro ma non la far neanche riposare in pace. Ed allora quelle che arrivano non saranno altro che elezioni crepuscolari, dai risultati indefiniti, sbiaditi, che continueranno ad anestetizzare ed a mesmerizzare il cittadino mentre alle sue spalle si prepara il gran finale. Quel gran finale programmato inizialmente per i primi anni 90, ma che non si era pi riusciti a portare in scena per via di un giudice testardo, sta finalmente per essere recitato. E ci saranno di nuovo i Siciliani a tentare di guastare la festa dopo quel fatidico 23 maggio 1992. Il Medio Evo bellissimo: sa avere suoi centri decisionali, senza affidarsi interamente a nessuno. E' al di l della parentesi dello Stato nazionale. Anche oggi, come allora, riemergono nelle nostre societ i nomadi. Anche oggi abbiamo poteri senza territori su cui piantare bandiere. Senza sovranit non avremo il totalitarismo. La democrazia non ha bisogno di sovrani. Queste parole le ha pronunciate lo pseudo-siciliano Giuliano Amato nel 2000, in una intervista rilasciata a La Stampa sul significato della Comunit Europea. Lo smembramento degli stati nazionali (la parentesi dello Stato Nazionale) in un superstato europeo dove a comandare saranno dei potentati economici e simil-massonici (i centri decisionali ed i poteri senza territori) che non dovranno rispondere delle loro azioni a nessuno (la sibillina frase finale: La democrazia non ha bisogno di sovrani). La Jugoslavia stata smembrata pezzo a pezzo. Il Belgio vive una situazione simile all'Italia. La Spagna procede a passi da gigante. Non un caso che l'Italia abbia riconosciuto il Kosovo e la Spagna no. Il motivo veramente l'ETA? Per niente. Il motivo sono le elezioni. Per continuare la sua opera di smembramento sotto i
Pirenei l'Europa ha bisogno di Zapatero. E riconoscere il Kosovo avrebbe portato punti ai rivali del Partito Popolare. Ed allora si fa finta di lottare per una Spagna unita, un bell'attentato false flag (falsa bandiera: uccido un mio alleato e do la colpa al mio avversario) contro un socialista in prossimit del weekend elettorale con tanto di teatrale sospensione della campagna (visto che la destra parrebbe essere ancora avanti) e via a dita incrociate. Che al massimo ci saranno dei ritardi, ma la strada segnata. Invece l'Italia riconosce il Kosovo. A poca distanza dalle elezioni. Ci poteva essere miglior viatico elettorale per la Lega Nord e per la nuova creatura di Berlusconi, una Lega Sud nata nel grembo dell'MPA di Lombardo? Avete capito bene. Prodi e Padoa-Schioppa che regalano voti a Calderoli e Lombardo. Perch questo ha significato il riconoscimento del Kosovo a ridosso delle elezioni. E stranamente m a l gr a d o l ' in cr e di b i l e spaccatura della nazione che Berlusconi ha programmato con questo giochetto (Lega al nord, MPA al sud) nessuno a sinistra ha pensato di attaccare su questo fronte. Ecco il fumoso accordo Berlusconi-Veltroni di cui tutti parlano. Ecco su cosa si basa. La fine vicina, amici miei. L'odore del napalm confonder i nostri sguardi. Stiamo per uscire dalla zona del crepuscolo. Stiamo per ritrovarci nel nuovo stato fantoccio del Sud, con tanto di capitale a guinzaglio corto, quella Napoli dove le immondizie dell'Italia unita si sono materializzate. Senza neanche pi l'Autonomia Siciliana, che ci diranno non avr pi valore legale nel nuovo stato. Oramai siamo liberi, no? I nuovi ascari si sono gi fatti avanti, a frotte. Pronti a rinnegare nuovamente la nostra storia ed a giurare fedelt al sussidiario neo-borbonico. Sentiranno il gallo cantare prima dell'alba, ma non ci faranno caso. Ma come i Borbone prima ed i tosco-padani dopo, si renderanno conto di aver fatto male i conti da questa parte del faro. Cosa faranno allora? Rinverdiranno i fasti della mafia? Vedremo di che pasta sono fatti. Intanto, godiamoci l'apocalisse. Il Consiglio dellAbate Vella
Giorgio Napolitano, temendo che i nuovi contenitori partitocratici, destri, sinistri e centrini, possano disgustare la Nazione, ha richiamato gli elettori allordine, preoccupato della recente diserzione alle urne da parte dei cittadini francesi. Ma i programmi fotocopia dei due aggregati liberaldemocratici, con le loro ricette demagogiche e populiste, spingono gli italiani a prendere le distanze da una politica di partito che anzich risolvere i problemi dei cittadini e recuperare un minimo di sovranit nazionale e di giustizia sociale, continua a calpestare la res publica in nome del dio mercato.
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S, la Casta da abbattere
I
n soli due mesi, il costo del debito della Telecom aumentato del 50%: perch qualcuno compri le sue obbligazioni, il rendimento ha dovuto passare da 4% a 6,7%. E un esempio di quello che succede alle entit super-indebitate nellattuale condizione globale di restrizione del credito, e ovviamente sta gi accadendo lo stesso allindebitatissimo Stato italiano. Saremo noi contribuenti, a crescita zero, a pagare i frutti dei BOT che la nostra classe cosiddetta dirigente ha lasciato salire al 106% del PIL, il pi enorme dei Paesi sviluppati.
Perch Telecom si sia ridotta cos noto. Dal momento in cui i politici hanno lasciato che Tronchetti Provera comprasse con soli 153 miliardi suoi unazienda che ne valeva 55 mila, ed ha dovuto ricambiare il favore, la politica non ha fatto che saccheggiare lazienda come strumento e vittima di malversazioni e tangenti, mettendoci capi a loro graditi (Colaninno in quota DAlema) che lhanno portata alla rovina. Non solo lhanno svuotata; le hanno fatto perdere i treni del progresso tecnologico travolgente di internet; il risultato che siamo il Paese pi arretrato anche in questo campo, il meno coperto dalle linee veloci, in mano a un monopolio sgonfio che vivacchia rubacchiando sugli SMS dei giovani cretini, e dei disperati che come il sottoscritto devono usare Alice Mobile: lentissima e costosissima, con spese impreviste ogni mese oltre il rateo, e pubblicit truffaldina che promette naviga a 7,2 mega, cosa da reato penale. Ma impunite, perch i giudici s occupano solo di chi non ha santi in paradiso. La stessa cosa hanno fatto ad Alitalia (1,7 miliardi di euro di debiti). Al punto che ora si deve giudicare un bene se se la prende Air France; almeno uno straniero non risponder alle richieste clientelari degli avvoltoi e dei sindacati. Alitalia ci ricorda perch lItalia stata sempre sotto il dominio straniero: perch non ci sappiamo governare, perch non esprimiamo che classi parassitarie incapaci (1). Lo dico come risposta a quei lettori - ce ne sono sempre - che mi obiettano: anche se si riducono gli emolumenti ai parlamentari, non sar questo risparmio a far quadrare i conti. La Casta ci rovina non solo per i suoi emolumenti scandalosi, ma perch per giunta distrugge leconomia e la societ, pretendendo di governare. Secondo le sue concezioni: concezioni di menti distorte dagli emolumenti che, a quei livelli, sono di per s corruttori. Veltroni ha dato un esempio di quella stortura mentale e morale. Quando Fini ha fatto sapere che Veltroni a 52 anni titolare di pensione di 5.200 euro, costui ha replicato: Fini ha perso una buona occasione per tacere e con quei soldi faccio del bene. Se noi cittadini e contribuenti siamo diventati insensibili a tali frasi, al punto di non coglierne la patologia che rivelano, allora finita. Fini doveva tacere? E perch mai? In uno Stato legale, gli emolumenti di tutti coloro che ricevono soldi pubblici devono essere noti pubblicamente, devono essere pubblicati e non segreti. Con quei soldi faccio del bene non una riposta: a parte che dobbiamo creder a Veltroni sulla parola, il problema non quello che fa coi soldi pubblici. Il problema che quei soldi non sono suoi.
Glieli stanno pagando i cittadini-contribuenti: il 95% dei quali infinitamente pi povero, n pu andare in pensione a 50 anni come i politici (mi correggo: Di Pietro ha gi la pensione pubblica a 45 anni). Il problema dunque di uguaglianza di cittadini di fronte alla legge. Veltroni ha giurato che lui voleva rinunciare a quella pensioncina da benestante, ma non possibile. Ha ragione: i parlamentari come cosca vietano di farlo anche a chi di loro vorrebbe rinunciare. Perch, dicono, sono diritti acquisiti. Ma anche i lavoratori avevano dei diritti acquisiti: diritto per legge ad una pensione di anzianit pari all80% della paga dopo 40 anni di contributi. La legge stata ridotta a nulla, le pensioni si sono striminzite per successive riforme e ladrocini della Casta, che portano la firma di Dini e Amato. I diritti acquisiti, i cittadini, se li vedono togliere ogni giorno con tutte le scuse: la concorrenza globale, il debito pubblico, la crisi economica Solo per la Casta queste scuse non valgono. La Casta per cui gli emolumenti sono diventati non un mezzo, ma il fine della politica. Il motivo per cui ci si entra e non se ne esce pi. In uno Stato legale, gli emolumenti dei parlamentari devono essere trattati come rimborsi-spese, ossia voci per definizione non sono diritti acquisiti. Invece, lorsignori li considerano stipendi, e li difendono come fossero dei lavoratori sindacalizzati, meglio e pi dei metalmeccanici (i meno pagati dEuropa). Il numero degli stipendiati della politica ammonta, secondo Claudio Martelli, a un milione di persone. Sono tutti i parassiti che la Casta riesce a mettere ai posti che contano, dalle ASL alle partecipate, alle municipalizzate - ad esempio le aziende di trasporti delle grandi citt fino a devastare leconomia. E tutti, sicuramente, ricevono pi ancora della ricca pensione-baby di Veltroni. Chiedo ai lettori scettici: dimezzare questa Casta non sarebbe un risparmio capace di incidere sul debito pubblico? Io sono convinto di s. Grazie a Libero, sappiamo per certo che Ciampi ha un redito imponibile di 721 mila euro annui: perch cumula almeno tre emolumenti e pensioni, cosa che a noi cittadini vietata (chi lavora non pu avere la pensione).
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LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 6 16/31 marzo 2008
Basterebbe estendere quel divieto, in nome delluguaglianza, a Ciampi e ai suoi pari. Ciampi rimarrebbe un ricco sfondato con 300 mila euro annui; dovrebbe farcela, deve aver pur messo da parte qualcosa come governatore di Bankitalia - anche se in quel posto ha dilapidato 60 mila miliardi dei contribuenti in una difesa della lira che stata idiota oppure criminale. Sarebbe da processare, ma non si chiede tanto, nessuna violenza, nessuna rivoluzione: basta che abbia i diritti degli altri cittadini, non leggi apposta per s. Abbiamo appreso da Libero con sicurezza che il Quirinale ci costa quattro volte di pi della Corona britannica: questa si contenta di 48 milioni di euro annui, il Colle ne consuma 228 ogni anno. Di denaro nostro. Di noi che, al 90% guadagniamo 1.500 euro mensili, e dobbiamo mantenere questa Casta di ricchi di Stato, fra cui i 2.000 dipendenti strapagati del Quirinale, maggiordomi e servitori di lusso di sua maest repubblicoide. Il Napolitano ha reagito alle inchieste di Libero: Il Parlamento non fatto di avidi fannulloni, in pericolo la dignit delle Camere. E il Napolitano che ha dato sulla voce a Tremonti, facendoci una lezione a favore del liberismo globale e contro il protezionismo appresa dagli USA; il Napolitano che approfitta della sua carica per favorire la sua parte contro laltra, unillegalit patente che stata inaugurata da Oscar Luigi Scalfaro (225 mila euro annui: soltanto?) e proseguita dal miliardario Ciampi. E condonata dai giudici, altra cosca. Di quale dignit si parla? E gente di una qualit morale e intellettuale minima, ma strapagata da noi oltre ogni decenza. Un Paese che simpoverisce non pu permettersi un milione di ricchi pubblici, pagati da contribuenti che non arrivano alla fine del mese, che stanno consumando meno, che risparmiano sul gasolio. Questo odioso, questa una oligarchia plutocratica oppressiva, da cui bisogna liberarsi. Leconomista Francesco Forte, sempre su Libero, ha indicato i dieci motivi per cui, secondo lui, lItalia non cresce e noi, cittadini-contribuenti, retrocediamo nel benessere e abbiamo salari insufficienti. Elenca la marea di regolamentazioni che crescono di continuo e che mette in ceppi le nostre imprese (la licenza per costruire un capannone richiede 284 giorni). La legislazione ambientale e le procedure bizantine dellANAS, che bloccano i lavori pubblici di strade e autostrade, volno di ordinativi: noto che ogni microscopico comune, con la sua casta locale di stipendiati della politica, pu non solo bloccare i lavori, ma esigere compensazioni miliardarie di cui spesso non sa che fare - fa uno stadio di paese, un giardinetto, un rond La valutazione dimpatto ambientale impiega dai 1.000 ai 1.500 giorni dallapertura della pratica alla firma del ministro; la legge obbiettivo che doveva semplificare stata bloccata. Altra causa: lenergia, che in Italia, Paese di industrie, costa pi che dovunque in Europa (per ecologismo ideologico consumiamo solo gas, il gioiello costoso pi costoso dei combustibili). Altra: il turismo devastato, che in Spagna e Francia una fonte primaria di ricchezza, e da noi sepolto dalla monnezza napoletana e dai reati microscopici ma continui, assillanti, a danno di turisti che credono di arrivare in un Paese europeo; lesempio di Pompei, in mano alla camorra che impedisce lapertura di grandi alberghi internazionali allo scopo di far vivere i baracchini di bibite e le guide abusive, che le pagano il pizzo, un chiaro capo daccusa: alla magistratura, alla polizia, al governo. I sindacati, poi: senza il cui consenso non si pu fare nulla. La bassa produttivit, spiega Forte, dipende dal fatto che i salari sono contrattati a livello nazionale e non periferico, e non sono commisurati al rendimento. Cari lavoratori, se vi pagano meno di quel meritate, sappiatelo: per i sindacati. Che non si occupano di voi, ma di non cedere il loro potere basato sulle contrattazioni collettive.
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Inoltre: limpiego pubblico. Dal 2000 al 2006 i dipendenti pubblici hanno avuto aumenti di retribuzioni del 23%, i privati del 13%. E naturalmente i dirigenti ancor pi del 23%: sono gli stipendiati della politica per eccellenza, messi l in quota partito. Gli statali ricevono aumenti senza rapporto non solo alla produttivit (pari a zero; a Roma un dipendente su tre ogni giorno assente), ma anche alla ricchezza del Paese - questa diminuisce, gli stipendi pubblici aumentano. E per pagarli, ecco il fisco pi violentatore e intrusivo del mondo, devastatore della libert dimprendere, strangolatore delle attivit economiche. Che ha aumentato la pressione fiscale dal 40,6% di tre anni orsono al 43% di oggi; a cui vanno aggiunti i cosiddetti contributi sociali, passati in dieci anni dal 35% al 45% delle nostre retribuzioni lorde pagate dai datori di lavoro. Un esempio di Francesco Forte: limposta di registro sugli immobili al 10%. Per forza il mercato immobiliare bloccato e il patrimonio immobiliare mal gestito. Chi compra o vende un appartamento si vede un aggravio del 10%. Anzi del 20% se una seconda casa: Visco, titolare di villa abusiva in unisola sicula, ha inteso cos punire la tendenza degli italiani a farsi la seconda casa. E questo il problema della Casta: almeno si limitasse a rubare. No, vuole applicare la sua ideologia, che per principio punitiva, sospettosa della libert privata. Visco ha inventato lultima: lerario sospende i pagamenti (spesso rimborsi IVA) alle aziende che secondo lerario stesso sono inadempiuenti fiscali. Tale inadempienza falsa in sei casi su dieci, e dipende da calcoli sbagliati degli uffici tributari (in giudizio, lamministrazione fiscale perde sei cause su dieci). Ma intanto, alle imprese vengono fatti mancare i fondi essenziali per funzionare. Visco vuol far morire le imprese che sono in peccato: una visione clericale e robespierriana della Virt, da uno con villa abusiva (condonata). Da unamministrazione che, mentre per legge dovrebbe pagare entro 30 giorni le prestazioni ottenute dai privati, fa aspettare il dovuto in media 138 giorni (la media europea: 68 giorni). In Lombardia, questi ritardi aggravano le imprese di maggiori costi pari a 148,7 miliardi di euro: la Lombardia gallina delle uova doro, nonostante tutto il pi efficiente agglomerato industriale italiano. In tutto il Paese, i ritardi pubblici dei pagamenti costano ai privati 935 milioni di euro; ai privati che si arrabattano per competere sui mercati mondiali, non ai fancazzisti statali con aumenti garantiti. E per questo che la Casta da abbattere: non solo ruba e ci costa, ma pretende pure di governare e ci strangola, ci impedisce di agire. Come? In teoria facile: applicare le stesse leggi che aggravano i cittadini, a lorsignori. Ma in pratica, chi dovrebbe fare questa riforma, se non la Casta? E nessuna Casta ha mai rinunciato ai suoi privilegi indebiti, se non sotto la paura e la violenza.
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CATANIA FRANCESCO PAOLO - Trapani - 04 Settembre 1948 (Belgio) AGOSTINO SALVATORE - Messina - 19 Giugno 1971 (Belgio) ALIZZI MARIO - Barcellona P. G. (ME) - 03 Aprile 1955 (Germania) BOVE LUCIANO - Napoli - 08 Maggio 1949 (Belgio) CILONA ANTONINO - Cianciana (AG) - 12 Dicembre 1954 (Belgio) DIMORA GIUSEPPE - Siculiana(AG) -12 Ottobre 1957 (Belgio) FALSAPERNA NICOLO - Adrano (CT) -01 Luglio 1961 (Belgio) FORESTA MARILENA - Schaerbeek (BELGIO) - 21 Agosto 1975 (Belgio) LANGONE ENRICO - Marsico Nuovo (PZ) - 19 Giugno 1965 (Svizzera) MORREALE GIOVANNI - Palermo - 25 Aprile 1970 (Inghilterra) PISCOPO GIUSEPPE - Niscemi (CL) - 26 Ottobre 1951 (Svizzera) TALLUTO ANNA - Trapani - 20 Febbraio 1962 (Belgio) SENATO DELLA REPUBBLICA
FASCIANELLA SALVATORE - San Cataldo (CL) -29 Maggio 1946 (Belgio) CARAVELLA ISIDORO - Palermo - 01 Agosto 1941 (Belgio) CIULLA CALOGERO - Agrigento - 24 Luglio 1952 (Germania) SUPPA FRANCESCO - Maddaloni (CE) - 02 Maggio 1947 (Belgio) www.laltrasicilia.org
tutti gli emigranti del SUD Italia che da oltre 140 anni contribuiscono a costruire e far grandi le Americhe, lEuropa del Nord, lAustralia e gran parte dItalia diciamo: No! Garibaldi non leroe dei due Mondi. Noi invece sappiamo chi il vero Eroe dei Due Mondi al quale non gli sono dedicate n statue, n vie o piazze. Egli non mai nemmeno menzionato nei libri di scuola. Eppure a lui dobbiamo tutto il nostro benessere sociale, tutte le nostre ricchezze e tutta la nostra grandezza dellItalia nel Mondo e in essa medesima. Il vero Eroe dei Due Mondi lEMIGRANTE! e, da allora ad oggi, sono state decine di milioni gli italiani, per la maggior parte meridionali, costretti ad abbandonare la propria terra Domenico Jannantuoni