Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3- 1 / 15 febbraio 2008
Ed. Responsabile: Francesco Paolo Catania - Bvd. De Dixmude 40/bte 5 - (B) 1000 Bruxelles - Tel/Fax: 0032 2 2174831 - 0032 475810756
Nel tempo dell'inganno universale dire la verit un atto rivoluzionario. [George Orwell] Orwell]
arrivata loccasione per i Siciliani di buona volont di dimostrare con i fatti la loro voglia di cambiamento reale, di rinascita e finalmente di sviluppo della nostra Isola Magnifica. Abbiamo da tempo sottolineato la necessit per il Popolo Siciliano di farsi carico dei destini della propria Terra senza delegare a nessunaltro, senza cercare il facile alibi della politica praticata, della svendita dei nostri interessi e delle nostre aspettative a persone che non siano poi impegnate alla rendicontazione del loro operato. I risultati di quelle deleghe sono sotto gli occhi di tutti: degrado, disoccupazione, smarrimento fino allo stadio finale del disinteresse, pronti poi a recriminare per le occasioni che si perdono e che non ritornano facilmente. LALTRA SICILIA - Antudo da tempo un pungolo per le coscienze, uno strumento di riflessione critica, un tentativo di risvegliare linteresse verso la rinascita ed il riscatto socio-economico e politico della nostra Patria. Oggi loccasione delle dimissioni del Presidente della Regione Siciliana aprono lorizzonte a quanto abbiamo da sempre propugnato: un ricambio nella gestione politica affinch le esigenze ed i bisogni del Popolo Siciliano vengano presi in considerazione e definitivamente risolti. Il momento storico e consente ai tanti che hanno da sempre portato avanti questi valori di mettere insieme le loro esperienze per dare alla Sicilia una nuova classe politica libera dai vincoli romani e da interessi di piccolo cabotaggio e disposta al sacrificio personale per il bene generale. E giunta lora di operare tutti insieme per costruire quella forza che ridar dignit e valide rappresentanze al nostro Popolo. Mettiamo da parte il vuoto delle parole e passiamo al CORAGGIO DEI FATTI. La Presidenza LALTRA SICILIA - Antudo
Il Progetto ERASMUS,
Pagine 8 & 9
Pagine 10 & 11
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
Scopri' Giovanna Livreri che fuori dalla Terra impareggiabile viveva un'altra Sicilia piena di dignit e di devozione, un' Altra Sicilia che lavorava nei nord lontani e non scendeva a compromessi con nessuno, scopri' l'avvocato Livreri quanto fosse importante l'orgoglio di un'appartenenza, l'orgoglio di quella bandiera che LAltra Sicilia era riuscita a far sventolare su tutti gli edifici pubblici dell'Isola, dopo vere e lunghe campagne di sensibilizzazione, scopri' l'avvocato Livreri le comunit siciliane all'estero, il loro amore per la terra lontana, e , da palermitana vera, si ri-innamoro' di Sicilia, e di effettiva autonomia. E lo fece in maniera iperbolica, nella stessa Sicilia, in occasione della celebrazione del 59 anniversario della conquista dello Statuto di autonomia, la festa organizzata da LAltra Sicilia a Mazara del Vallo, partecipando e animando un memorabile dibattito sui sostegni comunitari alla Terra impareggiabile, nonostante gli ostracismi e le vere e proprie minacce che l'establishement le aveva subdolamente propinato pur di fermare una manifestazione che le istituzioni regionali avevano cercato di boicottare con ogni mezzo. Giovanna Livreri divenne cosi' il nostro Judex, l'eroe di Feuillade, che resta invischiato pero nelle spire di una serie di responsabilit costruite ad arte dal sistema per indebolirne la forte considerazione conquistata in Sicilia e al di l del faro. La politica cerca di appropriarsi del suo successo e con le sue spire la attira nei meandri della Fiera di Messina, istituzione fallimentare servita fino ad allora a mantenere in vita le finanaze degli orfani cittadini di una partito defunto ma duro a scomparire, clientelarismo e nepotismo, uno strano miscuglio di politica e malaffare. Resiste Giovanna e cerca anche con la Fiera del Mediterraneo di Palermo di abbattere l'Idra che succhia il sangue ai palermitani. E' lotta immmane, ne esce sconfitta ma moralmente vittoriosa. E intanto si concede dolci preludi fuori di Sicilia per ritemprare l'animo e torna al combattimento con una vicenda professionale che presto diventa affare giudiziario che d avvio ad una vera e propria persecuzione nei suoi confronti tanto da cercare di trasformarla da giudice ad accusato. Sono storie di malaffare e misture di politica, soldi e nepotismo. Affari grandi come la metanizzazione dell'Isola e non solo, affari grandi come il tesoro di Ciancimino, affari grandi come la battaglia tra morale e criminalit, tra stato e antistato. Giovanna non ha bisogno di queste righe per prendersi carico del suo stesso destino. Lo fa e lo sa fare da tempo con la forza della verit e della giustizia. Novello Achab nella lotta alla balena bianca rinnovella la lotta dell'uomo contro il destino avverso quando indossa la sua toga e le sue vesti di madre di famiglia. Un destino, se soltanto lo volesse, potrebbe concederle di guidare la resurrezzione dei siciliani e il riscatto morale ed economico della terra Impareggiabile. Se soltanto lo volesse quanto LAltra Sicilia lo vuole. E l'occasione appare sempre pi vicina.
LISOLA
Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
Giovanna Livreri
Ndr. - La Sicilia ha bisogno di siciliane/i forti che siano in grado di andare contro la loro stessa natura di siciliane/i, affinch possiamo riscrivere la storia Bisogna che tutto cambi perch tutto deve essere cambiato, per il bene di tutti noi. (fpc)
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
politico italiano in Sicilia che da ieri mattina udiamo ancora pi forti nell'aria gi profumata di vespro. Da oggi noi Siciliani potremo esprimere un voto un poco pi libero, per quanto ancora facilmente influenzabile dalle ristrettezze economiche in cui versiamo.
Il Consiglio
www.ilconsiglio.blogspot.com
La Presidenza
LAltra Sicilia - Antudo
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
egno Unito: unUnione che si tiene con forza e a stento, se vero, com' vero, che lo scorso 16 gennaio, la festa dell'Unione passata sotto silenzio, n fuochi d'artificio n bevute collettive nei pub, soprattutto in quelli di Edimburgo dove sventola quella bandiera dell'indipendenza che la vittoria di un partito nazionalista ha fatto venir fuori dalle viscere e dal cuore di tutti gli scozzesi. Primo fra tutti Sean Connery, ex 007 che dalla Regina ha preteso onori e ottenuto onorificienze che poi ha regolarmente devoluto alla causa in cui crede : l'indipendenza del suo Paese. Come William Wallace, l'eroe dell'indipendenza delle Higlanders, pi conosciuto come Braveheart di hollywoodiana memoria, Sean Connery porta una scritta tatuata sulla spalla "Scottland forever", e ai suoi detrattori che gli rimproverano di vivere alle Bahamas risponde (e intanto prosegue la sua crociata per l'indipendenza del suo paese) che appena vedr una Scozia libera ritorner senz'altro ad Edimburgo. Il ritorno, il mito di "nutri", condizionato da una clausola: il coraggio dell'indipendenza. Quanti dei siciliani della diaspora, partiti per fare grande l'Isola, accetterebbero di declinare onori e onorificienze in nome dell'indipendenza della loro terra? Quanti politici siciliani che hanno fatto fortuna nel Nord (Roma) sarebbero disposti a mettere tutto in discussione per una causa nobile di appartenenza? Quanti di loro avrebbero il coraggio dell'indipendenza? E quanti di noi?
Il coraggio dell'indipendenza
Popolo che riuscisse a trepidare davanti allo stretto indispensabile, alle magie del cuore, ai viaggi della vita, ai ritorni della memoria; popolo che esultasse per la Pietra del Destino, come gli scozzesi felici che nel 1996 riuscivano ad avere restituito un macigno, senza alcun valore pecuniario, ma simbolo di storia e di tradizione, simbolo di un popolo, la pietra del destino che, trafugata con l'inganno nel 1296 da Edoardo I d'Inghilterrra, veniva restituita dall'attuale regina, forse per sedare quelle spinte autonomistiche che il popolo delle Higlanders, sempre pi insistentemente manifestava da tempo. Ma un popolo fiero trepida ed esulta nella lotta per l'indipendenza, ma continua la sua lotta perch la libert un coraggio che si conquista lentamente, con lotta e sacrifici e con quella fede necessaria all'orgoglio dell'appartenenza, all'orgoglio delle proprie radici.
Cosi' continuano quei popoli fieri a marciare verso quell'indipendenza dalla matrigna Bretagna divenuta realt necessaria e possibile, da antica chimera. Soltanto l'anno scorso l'assemblea di Edimburgo ha visto la vittoria degli independentisti che hanno proclamato per il 2010 il referendum per la separazione. E tra l'autonomismo e l'indipendenza, questo certo, quel popolo fiero sceglier la propria sovranit, dichiaradosi scozzesi piuttosto che britannici. E che dire della loro autonomia che gi comprende diversi settori importanti per un popolo e una terra, settori vitali come l'educazione, la salute, la giustizia, la cultura i trasporti, l'agricoltura, l'urbanismo e che certamente rimetteranno in gioco non soltanto per ottenere in pi fiscalit e relazioni esterne, ma per riappropriarsi della storia, della propria libert e della propria autodeterminazione. Soltanto quest'anno il gaelico diventato lingua ufficiale, grazie alla continua battaglia del popolo irlandese. Domani lo sar lo scozzese. E intanto suona la cornamusa ed impone il rispetto quella cultura. Quando lever la testa la nostra Isola? Quanti vulcani dovremo scavalcare prima che la lingua siciliana possa essere considerata lingua a tutti gli effetti e non dialetto? Quando quel nostro statuto di Autonomia diventer effettivo e applicato? Quando baratteremo la nostra autonomia con una vera indipendenza? Perch lasciare ancora partire i nostri giovani e, ancora non consentire ai nostri vecchi di tornare? Quando anche noi avremo il coraggio dell'indipendenza, anche noi, come quei popoli fieri?
Sean Connery
In un mondo dove tutto ormai si lega, economia, politica, mercati e borse, il coraggio dell'indipendenza prerogativa di pochi, patrimonio dei pochissimi. Cosi la terra impareggiabile, 13.9000 chilometri di costa, argilla, lava, tufo, roccia, montagna, vulcano, cava, miniera, pianura e depressione rimane attaccata al continente perch pi legame di ponte e traghetti restano malaffare, soldi, politica e paura di se stessi. La terra impareggiabile, oltre 6milioni di Siciliani di qua dal faro, ed altrettanti in giro per la Diaspora, cultura, monumenti, vestigia di un ricco passato, lingua e tradizioni, sviliti dall'essere italica colonia piuttosto che, come Malta - 300 chilometri quadrati di roccia Stato-Nazione. Ma per esssere Stato-Nazione non occorrono soltanto territorio, lingua e cultura, occorre un popolo che sia fiero delle sue origini, che non abbia nessuna vergogna a manifestare il suo essere siciliano, un popolo che non sia stato costretto prono dalla mala politica che altri hanno imposto, fiero e non costretto all'antimafia, un popolo capace di gestire il suo presente e prendersi cura del proprio futuro.
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
Italia
a Campania, noto a tutti, stata per lungo tempo la discarica dei rifiuti industriali dogni genere. A partire dal 1991, grazie ad un accordo collusivo forte tra politica, camorra, massoneria e servizi segreti legati a potentati economici, furono autorizzate grandi importazioni di rifiuti industriali extraregionali, gestiti in Campania da aziende in odor di camorra che, grazie ad appalti per la raccolta dei rifiuti nei comuni, avevano il patentino daccesso alle discariche pubbliche o erano titolari di discariche private. Il territorio stato colpevolmente trasformato in pattumiera del mondo industriale che ha necessit di risparmiare soldi sullo smaltimento dei propri rifiuti e nella regione stato sversato, senza nessun controllo, materiale tossico e nocivo. Tutti sapevano che i materiali sversati non venivano in alcun modo trattati, ma semplicemente sotterrati o bruciati in un posto qualsiasi del territorio controllato dai clan camorristi. La Campania si trasformata, da almeno 25 anni, nel vero e proprio laboratorio nazionale degli accordi corruttivo-collusivi e delle connivenze perverse tra politica, affari e criminalit. Aperto negli anni pi bui, quelli tra il terremoto ed il sequestro Cirillo, questo laboratorio fino ad oggi ha funzionato alla perfezione. Spesso ascoltiamo il ritornello che recita: tutto accaduto perch presente la camorra, certo, non saremo noi a negarne lesistenza, ma teniamo a precisare che lorganizzazione criminale non un ente astratto e che per essere competitiva sul mercato deve pur accordarsi con qualcuno. E questo accordo lo ha stipulato con politici, amministratori locali ed imprenditori che, in nome del profitto, quindi per le stesse ragioni della camorra, non hanno battuto ciglio nellaccettare i prezzi, molto inferiori a quelli di mercato, per lo smaltimento dei rifiuti.
Quando le persone intelligenti si arrendono, lasciano il mondo nelle mani dei cretini. Saggio cinese
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
CULTURA
er lUnione Europea la LINGUA SICILIANA si deve ritenere una Lingua Regionale o minoritaria ai sensi della "Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie", che allArt. 1 afferma che per "lingue regionali o minoritarie si intendono le lingue ... che non sono dialetti della lingua ufficiale dello stato". La "Carta Europea delle Lingue Regionali o minoritarie" stata approvata il il 25 giugno 1992 ed entrata in vigore il 1 marzo 1998. LItalia ha firmato tale Carta il 27 giugno 2000 ma non lha ancora ratificata.
LO SAPEVATE CHE...
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
Si tratta dellunico, monotono gergo dello sradicato: il raglio ossessivo delluomo-ciuco, Lucignolo. Poco o nulla sono infelici, ricordiamolo, quelli che pi si avvicinano al naturale delle bestie.
urgente ridefinire l'immagine e il ruolo del pacifista. Non basta manifestare per essere contro la guerra, bisogna imparare a promuovere una cultura della pace E non si dica, per cortesia, che non tutti i giovani con la forza e la saggezza di un antico samurai. doggi sono o fanno cos, ovvio. Esistono ancora, se non altro, i timidi e gli studiosi, e Il vero pacifista non rinuncia alla lotta, non ha paura del conflitto, crede in un possibile coloro che alla deboscia amano dedicarsi, s, ma con futuro migliore e in altri modi di affrontare gli inevitabili problemi di convivenza e interazione che da sempre affliggono l'umanit. juicio. Eppure la corruzione subdola, salvo pochi casi di Non pi il momento di attendere che altri decidano delle sorti del mondo, pace non pregressa ed eccezionale tenuta religiosa, durante vuol dire passivit, non vuol dire sempre tranquillit. Pace anche forza d'animo, forza interiore, come quella del samurai, che non ha bisogno di colpire per affermarsi. lORGASMUS sa raggiungere anche loro. E come potrebbe non farlo, nel clima artificiale e La pace non assenza di conflitto, ma capacit di affrontare il conflitto con diplomazia, guasto prodotto dal cozzare di centinaia di giovani con saggezza, con empatia, non con le armi. La pace pu essere costruita, dentro di abbandonati a se stessi, privi per mesi di punti di s e diffusa, come modalit di vita, attorno a s. riferimento famigliari o comunque di figure adulte Impegnarsi alla pace vuol dire assumere un atteggiamento maturo ed equilibrato nei significative, senza un qualsivoglia controllo o confronti non solo di quello che sta succedendo in Iraq, ma anche di quello che indirizzo autorevole sul modo di impiegare il proprio succede nella nostra piccola vita quotidiana. Vuol dire imparare a gestire tempo? creativamente i conflitti, senza sfuggirli, senza reagire in modo automatico Spero che non sfugga il relativismo implicito di cui (l'aggressivit spesso la risposta automatica), ma compatibilmente con ogni una simile situazione, dove lo scandalo situazione. dellindifferentismo e dellapolidismo identitario Cerchiamo di ascoltare le ragioni dell'altro e di comprendere il suo punto di vista. massimo, necessariamente la fonte. Cerchiamo di esporre le nostre ragioni puntualizzando il nostro sentire e non le colpe Ben si comprende, dunque, il motivo per cui la dell'altro, per esempio dicendo "Mi sono sentito offeso" invece di "Mi hai offeso". Massoneria tiene cos tanto alla Mobility of University Cerchiamo di sottolineare i comportamenti che ci hanno urtato invece di criticare l'altro come persona, per esempio dicendo "Quando lasci in disordine la scrivania faccio Students. fatica a organizzare il mio lavoro", piuttosto che "Sei sempre il solito casinista". Cos recitava nel 1838, con esplicito riferimento alla vera Fede, unIstruzione segreta dellinfame Setta: Basta poco per trasformare un possibile conflitto in uno scambio di opinioni che Noi abbiamo intrapresa la corruzione in grande, la lascer entrambi soddisfatti e permetter di trovare una soluzione concreta adatta a corruzione che deve condurci al seppellimento della tutti e due. E questo solo l'inizio, perch la pace e il sorriso interiore che fa nascere, Chiesa. Il cattolicesimo non teme la punta del sono contagiosi, tanto quanto lo sono il ghigno aggressivo e la tendenza a pugnale, ma pu cadere sotto il peso della contrattaccare. corruzione. Popolarizziamo il vizio nelle moltitudini; E' questo sorriso che rende forti. Chi l'ha provato sa quanto pi potente l'incontro che lo respirino coi cinque sensi, che se ne saturino. dello scontro. Chi l'ha provato crede nella pace ed disposto ad affrontare ogni Fate dei cuori viziosi e voi non avrete pi cattolici. difficolt per la pace, sta all'erta come un guerriero al servizio della sua missione, Lasciate in disparte i vecchi e gli uomini maturi; diventa un Guerriero della Luce, capace di lottare per i valori pi alti. Quelli che andate, invece, dritto alla giovent. uniscono e non dividono, quelli che sono al servizio della vita: forse non danno Bernardo Ghiso l'illusione di essere potenti, ma fanno diventare forti.
www.effedieffe.com
E'
Note
1) 2) 3) Si tratta del paragrafo XXXV del celebre libretto. Naturalmente come sesso va bene anche il proprio. Il nome di battesimo di Desiderius Erasmus era in realt Geert Geertsz (1466-1536). Esponente dissidente della sinistra hegeliana, il filosofo Max Stirner (pseudonimo di Johann Caspar Schmidt, 1806-1856) autore de Lunico e la sua propriet (1844), libro maledetto che non a caso influir in modo decisivo su Nietzsche. In esso si sostiene lassolutezza dellEgo individuale (lUnico, appunto), a cui permesso qualsiasi atto o delitto purch cooperi alla propria autoaffermazione. Nella prospettiva compiutamente atea ed anarchica di Stirner, ogni dipendenza dellEgo da ci che altro-da-s deve essere abolita: religione, Stato, famiglia, comunit, legge, moralit. La sola forma di legame sociale che Stirner riconosce come legittima appunto lunione degli egoisti, alla quale i singoli Ego possono volontariamente assoggettarsi nella stretta misura utile ad aumentare la propria potenza e capacit di godimento individuale. Io ho riposto la mia causa sul Nulla il famoso motto con cui si chiude il volume, capolavoro insuperabilmente coerente di nichilismo e di crudelt.
Marcella Danon
COMPRA E REGALA SICILIANO ! ACQUISTA SOLAMENTE I PRODOTTI FABBRICATI IN SICILIA ! LEGGI ATTENTAMENTE LETICHETTA !
Campagna per una nuova politica del lavoro in Sicilia
www.laltrasicilia.org
4)
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
Page 10
urante la seconda met dellXI secolo i Normanni, capeggiati dai fratelli Roberto e Ruggero dAltavilla, erano arrivati da conquistatori fino a Reggio Calabria e vedevano, a poca distanza da loro, la Sicilia ancora in mano ai musulmani; la tentazione fu troppo forte per cui decisero di conquistarla per riportarvi la cristianit. Nel 1071 la flotta normanna lasci Reggio alla volta di Catania; visti i buoni rapporti di Ruggero con i musulmani di Catania, non fu per lui difficile entrare nel porto con la scusa di un rifornimento per poi dirigersi a Malta, ma una volta dentro il porto scaten lattacco e conquist la citt. Una guarnigione al comando di Ruggero rimase a difendere il territorio conquistato, mentre Roberto marci alla volta di Palermo. In contemporanea i Pisani, dopo lennesimo rifiuto di Ruggero di attaccare Palermo insieme, fecero tutto da soli e con una flotta riuscirono a spezzare le catene del porto e saccheggiare la citt; con il ricco bottino costruirono il duomo di Pisa. Intanto Roberto, dopo aver attraversato Nebrodi e Madonie, arriv ai confini di Palermo e in un luogo nei pressi di Pizzo Antenna, chiamato da allora Piano Battaglia, si scontr coi musulmani. Roberto li sconfisse facilmente, si accamp vicino alla riva del fiume Oreto e cominci lassedio alla citt bloccando i rifornimenti. Durante lassedio, Roberto venne attaccato dai musulmani dAfrica venuti in
LA CONQUISTA
soccorso che riuscirono, anche se con gravi perdite, a entrare nella citt prolungando la resistenza. Ma il destino della citt era ormai segnato: Roberto, visto che non riusciva ad aver ragione dei musulmani, chiese aiuto al fratello che era rimasto a Catania. Cos, nel 1072, i due fratelli attaccarono la citt dal mare e dalla terra e il primo gennaio 1072 Roberto espugn la Kalsa, passando per la porta BaB Al Futuh. I due fratelli si divisero i territori siciliani conquistati e Palermo tocc a Roberto. Egli dimostr di essere un ottimo politico; riusc ad amalgamare diversi gruppi etnici tenendo conto della loro lingua, usanze e tradizioni. Gli arabi rimasero nel quartiere della Kalsa e si occuparono di commercio; i latini occuparono le zone dellAlbergheria e i Greci si stanziarono attorno alla Cattedrale. Alla morte di Roberto gli succedette il figlio Ruggero Borsa, suo secondogenito, ma il primogenito Boemondo, ignorato per leredit, si ribell e dichiar guerra al fratello. Fortunatamente intervenne lo zio Ruggero in difesa del nipote omonimo e riport alla calma Boemondo; per il servizio offerto, Ruggero ricevette i diritti su Palermo. Il 22 giugno del 1101 si spegne Ruggero, lasciando leredit ai due figli Simone e Ruggero II avuti da Adelasia di Monferrato, sposata dopo la morte di Giuditta; entrambi per non erano ancora maggiorenni, quindi per un breve periodo fu la madre ad amministrare il regno.
Morto prematuramente Simone, Ruggero II, una volta raggiunta let, assunse il potere nel 1112 e subito mostr di aver ereditato dal padre non solo il titolo ma anche la sua autorevolezza e maestria nel LITALIA DEL TRUCCO: LITALIA CHE SIAMO governare; cos, approfittando dello scisma di Anacleto II e rincari RCA ingiustificati e inadempienze risarcitorie, sinistri truffa Innocenzo II, si schier dalla parte del primo, ricevendo dal quale e avvocati con magistrati collusi tra di loro, che assicurano il linvestitura a Re di Sicilia nel 1130 con una cerimonia nel duomo riconsacrato di Palermo. risarcimento. LItalia dove ci sono truffe bancarie, le mani della giustizia sui banchieri e la piovra delle banche sulla giustizia, le banche come RUGGERO II, IL PIU GRANDE SOVRANO DEL MEDIOEVO aggiunto un periodo di stabilit, Ruggero II si occup la pi grande rete di connivenza con la mafia, lusura bancaria. dellorganizzazione interna dello stato, creando un regno LItalia dove tutti evadono le tasse. ordinato, solido, dove tutti i LItalia dove c il caro prezzi ingiustificato. nobili, seppur godendo di molte LItalia dove c lo sciopero selvaggio, senza rispetto e tutela dei libert, erano sottoposti a diritti altrui. vincoli di vassallaggio. LItalia dove ci sono i falsi invalidi e le barriere architettoniche. Egli affid i vari rami della LItalia dove gli stranieri clandestini emulano gli italiani. pubblica amministrazione a dei LItalia dove i padri separati rivogliono i loro figli. funzionari di fiducia: La Magna LItalia dove di pedofilia si abusa parlando o accusando. LItalia dove la politica crea clientelismo nella sanit e, per gli Curia, che aveva funzione di governo e consiglio del Re; il effetti, crea malasanit. Gran Connestabile, che era il LItalia dove, addirittura, lo sport e insito di dubbi sulla sua correttezza capo delle forze armate; il e lealt. Gran Giustiziere, che aveva Questa lItalia che siamo. Possiamo anche nascondercelo, ma non la carica di giudice penale e capo della polizia. Riemp le si pu negare levidenza. casse del regno grazie a un Grazie dellattenzione. efficiente controllo fiscale che Presidente Dr Antonio Giangrande gli permise di avere una corte invidiata da tutti i sovrani occidentali, ASSOCIAZIONE CONTRO TUTTE LE MAFIE ricca di palazzi di fattura orientale, fiorentissima nellarte e nel 099.9708396 328.9163996 348.1352344 commercio; il suo palazzo era adorno di preziosi arredamenti e www.controtuttelemafie.it / www.malagiustizia.eu / disponeva di un enorme esercito di cui facevano parte anche soldati www.ingiustizia.info / www.illegalita.altervista.org saraceni.
www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
Dopo 24 anni di regno e dopo una campagna despansione che aveva assoggettato tutta lItalia meridionale e buona parte dei paesi del mediterraneo, nel 1154 Ruggero II mor e venne sepolto nel Duomo di Palermo, dove ancora oggi riposa. Due mesi dopo la morte del pi grande sovrano del Medioevo, nasceva la sua ultima figlia: Costanza.
11
e nellesercito; fece edificare un nuovo duomo a Monreale, dove fece trasportare la tomba del padre e si permise il lusso di costruire la Cuba, un castello di caccia. Il regno era tornato al suo vecchio splendore, ma Guglielmo, sposatosi nel frattempo con Giovanna, figlia di Enrico II dInghilterra, non aveva ancora eredi e non ne avrebbe mai avuti; questo pes molto sul futuro dei Normanni in Sicilia.
orto Guglielmo, il Regno pass nelle mani del secondogenito Guglielmo II, che dovette anche lui attendere la maggiore et per prendere possesso dei pieni poteri.
Grazie al nuovo Re il regno ritorn a splendere: Guglielmo tent di rimediare agli errori del padre e in buona parte vi riusc. Nomin Vicecancelliere Matteo dAjello, ebbe un grande rispetto di tutti i gruppi etnici presenti in citt, riaffid ai musulmani le vecchie cariche sottratte e diede la giusta importanza ai feudatari ai quali affid moltissime cariche a corte
Palermo nel medioevo nasce per far conoscere ai suoi visitatori la storia medievale di Palermo e i suoi comuni, servendosi di un viaggio virtuale fatto di testi e fotografie attraverso i principali comuni medievali della provincia. Conoscerete, di ogni luogo visitato, la sua storia generale e quella di ogni suo singolo monumento, il tutto correlato da una fantastica fotogallery.
http://www.palermonelmedioevo.com/storia.htm www.laltrasicilia.org
LISOLA - Quindicinale di cultura, politica, informazione della diaspora siciliana - Anno X - n 3 1/15 febbraio 2008
12
Gabriele Adinolfi
Cari amici, con la pubblicazione del libro Il Tradimento della Medicina cominciata la "lunga marcia" della Campagna per la libert di scelta terapeutica. Dieci anni dopo Kankropoli, la mafia del cancro, 120 pagine ancora pi sconvolgenti che non lasciano alcun dubbio sui traditori... Tutti sono invitati a collaborare. Appena possibile pubblicheremo il calendario delle manifestazioni (conferenze, trasmissioni, convegni, ecc...). Per il momento possiamo segnalare che ogni primo gioved del mese dalle 13,15 alle 15,00 saremo ospiti di una trasmissione di RadioGamma5, per le zone coperte da questo servizio, o via Internet. Tutti sono invitati a diffondere il libro; il ricavato sar usato per finanziare la campagna. Ma, se volete collaborare pi attivamente, organizzate conferenze, presentazioni del libro, convegni, trasmissioni, siti Internet, link, ecc... e invitateci a partecipare. Paolo Albani altrostile@email.it Alberto Mondini albertomondini@aerrepici.org Vincenzo www.orionlibri.com
www.laltrasicilia.org