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Per comunicazione interculturale si intende uno scambio comunicativo fra due, o più,
persone apparenti a culture diverse.
Certo, detta così la comunicazione interculturale sembra una cosa un po' freddina e
impersonale, e allora provate a pensare: un turista giapponese vi chiede delle
indicazioni per raggiungere un museo, un ragazzo africano sul treno vi chiede "è
questa la fermata per il centro?". O, ancora, siete in vacanza in una città europea,
state bevendo qualcosa fuori da un locale e state parlando con una ragazza o un
ragazzo scandinavi appena conosciuti.
Quelle che abbiamo descritto, però, sono tutte situazioni molto tranquille, addirittura
piacevoli e rilassate.
Ci dispiace dirvi che, però, che comunicazione interculturale vuole spesso anche
dire conflitto: persone che si offendono, litigano, urlano, o, nel peggiore dei casi,
vengono addirittura alle mani.
Riprendiamo l’esempio in cui state parlando con una persona scandinava. D’un
tratto la interrompete, e lei si zittisce d’improvviso e da quel punto in poi diventa
fredda e scontrosa. Avete commesso un grande errore: avete interrotto un nordico
mentre parlava!
O, ancora, pensate a due vicini che litigano sul pianerottolo a causa degli odori o dei
rumori che vengono dalle rispettive case, a un anglosassone che mal sopporta il
gesticolare di un italiano, o a un gruppo di cittadini che debbano partecipare, nel loro
quartiere, a un'assemblea per decidere se, e dove, far costruire una moschea.