La parola filosofia può avere due significati: “amore per la saggezza” oppure “tensione ad
acquisire molta luce”; entrambe riportano alla parola Sapienza.
Infatti filosofi sono coloro che, a differenza degli ignoranti che vivono nell’ignoranza di non sapere, vogliono filosofare perché sono consapevoli di non sapere; la scintilla che accende la filosofia e la meraviglia. Questa emozione è la consapevolezza di non aver capito fino ad allora quello che si credeva di capire. Per capire meglio lo spirito della filosofia Nietzsche fece un esempio: due viandanti, che rappresentano la volontà e l’intelletto, devo attraversare un torrente selvaggio. Rispettivamente il primo lo supera velocemente correndo e saltando sulle pietre che affondano, invece il secondo lentamente e calcolando ogni passo. I massi simboleggiano le convinzioni e il fatto che affondino sta a rappresentare la meraviglia. L’origine di tutti questi pensieri fu in Grecia; i motivi per cui nacque proprio lì sono molteplici; quello che però è stato probabilmente il più significativo era la presenza degli sciamani. Il motivo era che, durante le esperienze sciamaniche, il pubblico cercava di interpretare i gesti, le parole e ognuno voleva avere ragione. Con ciò si creavano delle discussioni, dei dialoghi che si dilungavano anche quando l’esperienza sciamanica finiva perché, grazie alla dea Mnemosyne, l’iniziato poteva ricordare, ma non riusciva a esprimere bene quello che aveva vissuto, poiché era qualcosa di divino.