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MUSICA: Il 

kwela è una gioiosa e divertente musica da ballo nata in Sudafrica negli anni


quaranta, che ebbe origine dalla musica tradizionale africana e dal jazz. Nacque nelle
strade delle township, i ghetti neri delle città, come musica di protesta contro l'apartheid.
La parola Kwela deriva dalla parola khwela che signina “salta su”, un termine molto usato
dai musicisti kwela per invitarli a unirsi alle danze. Il kwela ha origini dal marabi, la musica
suonata fin agli anni venti nelle township sudafricane, e dal swing proveniente dalle
comunità afroamericane degli Stati Uniti. Raggiunse tale popolarita da far conoscere la
musica sudafricana al mondo. Secondo alcuni, un ruolo importante nella diffusione del
kwela nel paese lo ebbe un gruppo di musicisti del Malawi, in trasferta in Sudafrica. Il Jazz,
che da qualche decenio si poteva ascoltare anche in Sudafrica rappresentava una forma
di riscatto per i neri. Era musica "nera" suonata da "neri", e l'accostamento di esso con le
festose melodie della tradizione sudafricana diede vita ad un originale fenomeno proprio
delle comunità africane soggiogate dalle leggi razziali. Vi aderirono larghi strati delle fasce
sociali più basse, felici di poter cantare, ballare ed affermare i propri diritti. Il governo dei
bianchi vide il kwela come un pericoloso elemento di disordine, lo bandì dai programmi
radiofonici e ne ostacolò il diffondersi. Era suonato da musicisti di colore e lo strumento
principale su cui si basava era inizialmente il tin whistle, un piccolo ed economico flauto di
latta o di legno. Altri strumenti che accompagnano il tin whistle sono la chitarra, il basso e
la batteria. Così come altri generi di musica africana, il kwela ha avuto grande influenza
sulla musica occidenta.

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