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SATURNO E IL VIAGGIO DELL’EROE:

IL CICLO DEL PIANETA E I SUOI SOTTOCICLI

 
Articolo di Maria Teresa Mazzoni
Pubblicato nel n. 135 di LINGUAGGIO ASTRALE
 
 
Il transito di Saturno sui Punti Cardinali marca dei cicli minori rispetto al ciclo di 29 anni del
pianeta; questi sono legati all’ineluttabilità del Tempo che “passando” segna sempre una diversa
qualità di se stesso e questo “non fermarsi” diventa anche la molla di partenza per il viaggio
dell’eroe.
Sappiamo tutti come Saturno rappresenti la nostra “limitazione” per eccellenza; indica il tipo di
regole che abbiamo introiettato, i confini che ci sono stati imposti dall’educazione familiare e dalla
cultura in cui siamo nati e cresciuti. Con i suoi transiti Saturno sembra richiamarci periodicamente
all’ordine anche perché nel tempo questo ordine cambia. L’uomo infatti man mano che cresce di età
avverte la necessità di saggiare i propri limiti e oltrepassarli, si tratti di limiti personali o sociali;
questi ultimi poi mutano con l’evolversi dei tempi e l’uomo in questione si trova a misurarsi con
una morale diversa, con leggi esteriori e interiori diverse. I limiti quindi non sono inamovibili ma si
spostano e il “viaggio” si riferisce anche a questa ricerca di spazi maggiori, di possibilità
precedentemente negate non solo dalla società ma ancor prima dall’individuo stesso.
La conquista di nuove possibilità sappiamo comunque che richiede sempre molto coraggio, quel
coraggio che l’uomo manifesta fin dall’inizio della sua esistenza perché la nascita stessa, se ci
pensiamo bene, rappresenta un grosso atto di coraggio giacché in quel momento egli affronta un
ignoto non meno sconosciuto della morte. E’ la prima sfida della vita e a questa ne seguiranno
molte altre che segneranno via via il percorso: il nostro percorso. Sappiamo che questo non sarà
lineare ma a spirale e ogni sua voluta rappresenterà una fase della nostra esistenza, una tappa del
nostro “viaggio” che dovrà però sempre passare al vaglio di Saturno. Infatti come una volta il
pianeta rappresentava il confine del sistema solare, e oggi che questo confine si è notevolmente
ampliato rappresenta il limite di ciò che possiamo vedere a occhio nudo, a livello psicologico
Saturno resta, nonostante i nostri aggiustamenti e cambiamenti, il limite tra ciò che è
comunemente accettato e ciò che non lo è.
Ma Saturno non è solo colui che sorveglia il nostro viaggio ridefinendone ogni volta i confini: è
anche colui che ci dà un motivo per partire. Il viaggio eroico infatti ha bisogno di una spinta, di una
motivazione che lo faccia scattare e Saturno è questo impulso iniziale in quanto guardiano dei
nostri limiti e quindi responsabile delle nostre frustrazioni e repressioni. La sua posizione nel nostro
tema natale e gli aspetti che riceve indicano cosa egli ci chiederà durante tutta la vita mentre i suoi
transiti, mettendo in movimento tutto il nostro “sommerso”, fanno riaffiorare quel tipo di
esperienze che abbiamo cercato di dimenticare o quelle che avremmo voluto fare e abbiamo invece
represso. Esso, muovendosi nell’oroscopo, segna il tempo in cui tutto viene nuovamente a galla
costringendoci a fare un bilancio della nostra vita, una specie di rendiconto opprimente perché ci
costringe a guardare in faccia i nostri fallimenti, le catene che ci vincolano, le responsabilità che ci
ancorano, le paure che ci bloccano: tutte cose riconducibili alla posizione natale del pianeta ma alle
quali, col tempo, non si può più sfuggire. Affrontare questi “fantasmi interiori” diventa allora la
spinta che ci vuole per iniziare o per proseguire quel viaggio eroico la cui meta è la realizzazione
dell’obbiettivo solare.
Saturno risveglia tutte le nostre ansie e frustrazioni ma in lui esiste una strana duplicità, quella
esemplificata anche dal suo mito: egli ha prima liberato se stesso e i suoi fratelli dallo strapotere del
padre ma più tardi ha inghiottito i suoi stessi figli per difendersi dalla possibilità che essi
prendessero il suo posto; inoltre li ha prima inghiottiti e poi, costretto da Giove li ha vomitati
facendoli quasi nascere una seconda volta. Sulla base di questo duplice ruolo Saturno, dopo averci
fatto scontrare con una serie di ostacoli interiori ed esteriori, ci prospetta anche la via di uscita
indicandoci una strada che segnerà di volta in volta la fine di un percorso precedente e l’inizio di un
nuovo periodo.
Ma dove comincia la spinta di Saturno? Dalla nascita e perciò dall’Ascendente? Forse, ma non è
detto. L’Ascendente in generale rappresenta una parte importante dell’attrezzatura di cui siamo stati
dotati per il nostro viaggio umano. E’ la maschera che indossiamo nel teatro della vita e questa può
esserci molto utile in più occasioni ma è la posizione di Saturno che ci dice “perché” iniziamo
questo viaggio, da cosa vogliamo fuggire, o da quali motivazioni profonde siamo spinti ad evadere
cercando di allargare i nostri confini e allentando quelle prese che minacciano di soffocarci. Solo
confrontandoci con i limiti che lui ci pone, superando gli ostacoli che ci mette davanti, potremo
acquisire il grado di consapevolezza necessario per realizzare l’obbiettivo solare.
Il ciclo di Saturno con la sua durata di 29 anni circa – una durata lunga ma non così lunga da
arrivare oltre la vita o completarsi in un’età decisamente tarda (almeno per ciò che riguarda due
cicli e mezzo) – ha tutto un suo significato simbolico/psicologico che viene espresso attraverso il
transito del pianeta sulle varie Case e sui vari quadranti. In teoria, poiché Saturno è signore del
Capricorno ossia del decimo segno, il suo percorso dovrebbe iniziare dalla X casa, ma in realtà per
ciascuno di noi questo percorso ha un inizio diverso e una motivazione che viene indicata proprio
dalla Casa di partenza. E’ da lì che si comincia: la Casa e il segno natale in cui Saturno si trova
sono la nostra spina nel fianco, il tallone di Achille; chiamiamolo come vogliamo ma la partenza è
quella e le cause nelle fasi successive saranno spesso riconducibili a quella prima motivazione. Ma
la Casa si trova in un preciso quadrante e questo dà una tematica particolare al nostro “inizio”.
Gli assi dell’oroscopo infatti, essendo determinati dalla precisa ora di nascita nel preciso luogo in
cui si è nati e dividendo la carta in quadranti, costituiscono un punto di riferimento assolutamente
personale rispetto sia alla posizione dei pianeti nel sistema solare che rispetto ai modelli di
comportamento da essi indicati. I quattro angoli allora diventano il punto di incontro tra la nostra
vita vissuta e quella che potremmo definire “ la situazione del sistema solare”. All’interno di
ciascun quadrante ci sono tre Case che ogni volta rappresentano non solo i vari settori
dell’esperienza umana ma, come sappiamo, anche precise fasi di sviluppo – cosicché i Punti
Cardinali segnano il passaggio da una fase di vita ad un’altra. I transiti di Saturno su questi punti
sembrano allora quasi marcare dei cicli minori rispetto al ciclo maggiore del pianeta stesso.
Saturno è Cronos ossia il dio del tempo che passa; il suo mito segna per ben due volte il passaggio
da un’era ad un’altra. Esso pone fine infatti alla creazione indifferenziata e caotica di suo padre
Urano dando così luogo ad un ordine diverso e inizio alla mitica Età dell’Oro; anche quest’epoca
però si deteriorerà e la sua fine sarà la fine del regno di Saturno che verrà esiliato lasciando spazio
ad una nuova epoca, quella in cui il regno del mondo non sarà più nelle mani di uno solo ma sarà
diviso tra Zeus che regnerà sulla terra e sugli uomini, Poseidone che regnerà nel mare e Plutone che
regnerà negli inferi.
Questo concetto del tempo che passa e dell’inevitabile procedere verso una fase successiva, è
strettamente legato alla simbologia di Saturno; esso, sempre nella sua duplicità, da un lato
costituisce la struttura di una certa fase, di un certo periodo; dall’altra – attraverso le dinamiche che
mette in moto – prepara l’ineluttabilità del cambiamento. Questa ineluttabilità fa parte di un tempo
che con il suo “passare” segna la diversa qualità di se stesso. Il cambiamento diventa allora non
l’imprevedibilità di Urano ma qualcosa di molto più definito, quasi potremmo dire “prevedibile”
perché Saturno è sempre “struttura” e sotto il suo transito anche quelli che chiamiamo cambiamenti
sono in realtà logiche conseguenze, sviluppi consequenziali; allo stesso modo però come
rappresentante delle nostre abitudini finisce con “inghiottire” e assimilare ogni nuova modalità
tenendo fede alla sua simbologia di “durata” o addirittura di “eternità”.
A livello psicologico Saturno ogni 7 anni e mezzo marca un passaggio che ha un preciso
corrispettivo nella vita esterna: a 7 anni il bimbo si rende conto dell’impegno scolastico (a 6 può
affrontarlo come una novità ma a 7 capisce di cosa esattamente si tratta); a 14/15 anni abbiamo
l’adolescenza; a 21/22 iniziano i primi problemi legati alle scelte personali (lavoro, studio
universitario, matrimonio); a 28/29 ci si pone di fronte alla vita con la consapevolezza di chi ha già
fatto alcune scelte, si è reso conto dei loro limiti e vorrebbe allargarli attraverso altre esperienze.
Possiamo continuare così non solo fino ai 60 anni (fine del 2° ciclo di Saturno) ma parecchio oltre;
oggi che la vita si è allungata, il 3° ciclo di Saturno è in gran parte molto vivibile anche se richiede
uno spostamento di ottica e di valori non indifferente.
Queste fasi di vita una volta, nelle antiche società, erano accompagnate o guidate dai cosiddetti “riti
di passaggio” quelli che, secondo Jung, aiutavano i bambini a diventare adulti e ad entrare perciò
nella società degli uomini e delle donne; oppure quelli che aiutavano ad accettare la vecchiaia.
Alcune cerimonie religiose di oggi sono nate con questo scopo (la circoncisione e la cresima, per
es.) ma nel mondo attuale queste cerimonie hanno completamente perso il loro significato
psicologico che era quello di offrire un punto di riferimento, un modello ad un nuovo stadio di età o
di vita. Secondo alcuni però sono rimasti dei “riti interiori” e possiamo pensare che questi siano
associabili ai transiti di Saturno sugli angoli; transiti che in teoria potrebbero proprio verificarsi
ogni 7 anni e mezzo, periodo che abbraccia il passaggio su circa tre Case e che segna in qualche
modo la fine di una fase e l’inizio di un’altra. Del periodo che sta finendo si possono avvertire i
limiti che ci hanno costretti ma a cui spesso ci siamo anche abituati, motivo per cui spesso ci
troviamo ad apprezzare cose che ci erano sembrate scomode e a noi estranee, ma il tempo/Saturno
incalza e noi veniamo letteralmente spinti verso nuove situazioni; queste possono anche spaventarci
e ci sembra di non averle assolutamente volute ma a pensarci bene esse sono la continuazione del
passato anche se presentano una modalità diversa perché il tempo che stiamo vivendo è diverso.
Saturno infatti, passando da un segno zodiacale all’altro e formando vari aspetti con altri pianeti,
segna una qualità del tempo che è differente da quella precedente accentuando elementi che prima
erano stati trascurati e sfumandone altri che invece avevano risalto. Sotto il transito di Saturno noi
saremo portati a difendere lo “status quo”, ma con la nuova situazione i limiti che lui stesso ci
aveva imposto franano e noi siamo costretti a veder morire lo stato delle cose proprio come lui vide
morire il suo regno. Il transito di Saturno da un punto cardinale all’altro segna sempre la fine di una
modalità personale, familiare, di lavoro; una crisi più o meno forte a cui segue una “perdita” e
l’affacciarsi alla mente di altre possibilità finché emerge una nuova situazione; segue la
strutturazione di questa e la coscienza di altri limiti; si svilupperà ancora una volta la nostra ricerca
di adattamento da una parte e di ampliamento dall'altra fino ad arrivare nuovamente a quel
momento in cui si presenterà inesorabile la fase successiva. Questa in qualche modo potrebbe
essere stata provocata da noi stessi, ma in quel momento ci spaventa al punto che vorremmo tornare
indietro. Ma indietro non si torna e il passaggio si compie.
Proviamo allora a seguire il transito di Saturno sui Punti Cardinali; ciascuno dovrebbe partire dal
Punto Cardinale che precede la posizione di Saturno nel suo tema natale per capire meglio in quale
fase del suo “tempo personale” è nato e quale sarà quindi il motivo base della sua vita, intendendo
con questo ciò che ci “spinge” e ci “costringe” e quale sarà il condizionamento che si porterà dietro
e con cui dovrà fare sempre i conti. In generale si dovrà tenere presente che un Saturno sotto
l’orizzonte è più interessato ai suoi limiti interiori cosicché questi saranno sempre messi alla prova
durante il transito del pianeta. Un Saturno natale sopra l’orizzonte invece è spinto a interagire con
una realtà esterna i cui confini vengono periodicamente rimessi in discussione.
Gli Assi dell’orizzonte e del meridiano sono le coordinate del nostro oroscopo che possono
acquisire un diverso significato se consideriamo il sorgere e tramontare degli astri che, seguendo le
Case, avviene in senso orario oppure seguiamo il senso antiorario legato alla successione dei segni
zodiacali e delle Case stesse. Noi in questa sede considereremo il movimento antiorario che
simboleggia tutto un processo di sviluppo non solo dell’individualità ma di ogni impresa umana. Il
transito di Saturno che faremo partire dall’Ascendente (ma che ovviamente a livello di ciclo
saturnino potrebbe aver già fatto un certo percorso) sarà allora inteso come momento di un ciclo o
di un’esperienza e quindi come “inizio” di qualcosa che al pari di un individuo deve crescere e
svilupparsi attraverso la cura e l’accudimento fino ad arrivare sul Discendente ad una fase di
confronto col mondo esterno e con la società. Qui il primo impatto con le circostanze esterne
richiederà cambiamenti e aggiustamenti volti ad acquisire una capacità di realizzazione (MC) che è
il culmine dell’esperienza. E’ in questo momento di massimo espletamento delle potenzialità che si
percepisce come l’obbiettivo, a lungo perseguito, possa cambiare; inizia così una fase calante in cui
si verrà messi alla prova attraverso la socialità dell’11a casa e nel contempo si affronterà la
necessità di una rielaborazione di tutta l’esperienza (12a casa) al fine di cominciare un ciclo
successivo.
Saturno quando transita sull’Ascendente entra nell’emisfero inferiore dell’oroscopo e inizia un
viaggio nella parte più intima della personalità, quella che può essere anche inconscia perché nel
tempo immediatamente seguente una nascita è ancora tutto molto vago. Così come un bambino che
viene alla luce deve ricevere le cure dei genitori e il calore della famiglia – una fase di vita nuova
richiede una cura, un’educazione (si fa per dire), un tempo in cui ci si esercita secondo le regole che
devono essere apprese, quelle regole che pongono sempre il problema tra ciò che si è (o che si
vuole) e ciò che il mondo richiede. Questa fase per l’uomo che si accinge al viaggio “eroico” è
comunque anche un periodo oscuro: siamo sotto l’orizzonte e deve lasciare una situazione
antecedente, una vecchia identità a cui si era abituato ma che non lo rappresenta più. Orientarsi non
è facile e i cambiamenti che si prospettano possono suggerire più una sensazione di perdita che di
“inizio”. E’ il momento in cui abbandonando i vecchi ruoli si dovrebbe acquisire una maggiore
autenticità; la fase che comincia può essere un passo di avvicinamento alla propria vera essenza, ma
il modo di reagire dipende dalla posizione natale di Saturno e il fatto che questo stia transitando
nell’emisfero notturno non ne facilita la comprensione. E’ un momento in cui la lotta tra il vecchio
e il nuovo è intensa perché non ci si rende conto che le circostanze esterne sono sia la
manifestazione di un tempo le cui caratteristiche sono cambiate, sia il riflesso di una situazione
interiore diversa. Quest’ultima non è ancora accettata perché rimette in discussione l’immagine che
l’individuo aveva di sé, lo spoglia di un ruolo a cui era attaccato, lo esilia da un contesto
ambientale, lavorativo, affettivo che rappresentava non solo un preciso punto di riferimento ma
anche in un certo senso la propria sicurezza. Ci si sente oppressi ma poiché la I casa è anche quella
maggiormente legata alla nostra vitalità istintiva, dopo un periodo di ansia e sensazione di
prigionia, l’uomo reagisce cominciando a saggiare la nuova realtà.
Il senso di perdita che si porta dietro spingerebbe verso il vecchio modello ma contemporaneamente
sta vivendo la scoperta di una nuova veste di se stesso, un ruolo differente attraverso il quale l’Io
esprime una diversa modalità di agire e affrontare la vita. Questa può rivelarsi molto utile allorché
Saturno transitando sulla 2°

casa porta a galla nuove possibilità che però devono essere testate, coltivate, stabilizzate. La nuova
situazione richiede tutto l’impegno necessario a rafforzare le sue fondamenta e diventa una prova di
resistenza in quanto costringe a mettere in gioco tutte le risorse personali sperimentando così altri
valori e mettendo contemporaneamente alla prova il proprio valore. Il lato distruttivo di Saturno,
quello che inghiotte e divora, può far sentire in modo eccessivo il senso di inadeguatezza spingendo
il soggetto in una posizione che viene avvertita come ristretta e limitata ma non si deve dimenticare
che si è ancora in una fase di “costruzione”.
Col passaggio di Saturno in 3a casa si cominceranno a vedere i primi risultati e ciò che si fa inizierà
ad acquistare un significato più chiaro. In questo periodo al nostro “eroe” sembra di vivere una fase
di apprendistato perché è il momento in cui si imparano nuove regole, si fa esperienza e ci si
adopera per migliorare le proprie capacità. Saturno costrittore può farlo sentire instabile e
soprattutto incerto sulle strade da scegliere, sui possibili sviluppi futuri ma proprio in questo
periodo egli può imparare a discernere tra le varie possibilità, a concentrarsi su un’area specifica, a
programmare, a scambiarsi opinioni con altri sull’esperienza che sta vivendo.
Questo primo sottociclo finisce nel momento in cui Saturno transita sul FC; passa in un altro
quadrante e inizia un nuovo periodo la cui prima manifestazione può essere un ritorno al passato,
probabilmente necessario, se non altro a livello psicologico, per creare una continuità tra ciò che il
nostro eroe era e ciò che sta diventando.
La IV casa a livello archetipo rappresenta sia la famiglia, origine della nostra vita, che la vecchiaia,
fine della vita stessa; gli estremi si toccano e in questa fase può essere necessario riconfrontarsi con
le proprie radici per poter procedere con più chiarezza e una diversa consapevolezza verso il futuro.
In questa presa di contatto i vecchi problemi, quelli legati all’infanzia, alla famiglia, ad un lontano
passato, possono tornare a galla e proiettare la loro ombra sul modo di agire, sulle iniziative di colui
che cerca faticosamente di svincolarsi dai condizionamenti del passato per potersi avventurare su
una strada più autenticamente propria.
Con la IV casa siamo nella zona più bassa dell’oroscopo, lì dove regna il buio della notte e
dell’inconscio; è la parte maggiormente legata a ciò che è stato ed ora è sepolto dentro di noi; in
questo periodo si può essere invasi dai ricordi, dai rimpianti ma si possono intravedere anche nuove
soluzioni. E’ comunque un tempo in cui il nostro “eroe” da un lato ha bisogno di prendere le
distanze da quelle situazioni educativo/familiari che lo hanno sempre “costretto”, dall’altro può
trovarsi di fronte a problemi che credeva di essersi lasciato alle spalle. Saturno lo invita a “tagliare”,
a liberarsi per far spazio al futuro. Se in questo momento cede alla tentazione di “chiudersi” (in se
stesso o nelle proprie sicurezze) c’è il serio pericolo di regredire, di essere fagocitato di nuovo in
situazioni già vissute oppure sarà il pianeta stesso ad agire con i suoi sistemi di “portatore della
falce”. Il “taglio”, vero o figurato, apre la porta al “nuovo”, ad un futuro probabilmente già iniziato
(anche se il nostro eroe non se ne rende conto) e che lo coinvolge come individuo a sé stante e non
più come membro di una famiglia. Esso può annunciarsi con soluzioni impensate, con
avvicinamenti o allontanamenti oppure con l’integrazione di quelle parti di lui che erano
imprigionate.
Nella IV casa c’è la nostra origine, i caratteri ereditati e quindi la parte fertile che i nostri avi ci
hanno trasmesso e che dà i suoi frutti nella 5a casa. La 5a è legata ai vari livelli di creatività e forse
il più importante di questi è l’arte di vivere, la capacità di inventare la propria vita svincolandola
dagli eccessivi condizionamenti e forgiandola secondo le proprie intime aspirazioni. Tuttavia
Saturno che passa in questo settore impone sempre i suoi limiti ed esige la consapevolezza di tutte
le responsabilità che l’uomo deve assumersi, anche di quelle a lungo termine. L’istinto più vitale
dell’uomo, quello legato alla sessualità e alla riproduzione, vive soprattutto nella 5a casa ed è da qui
che può iniziare o riprendere la ricerca della propria vera identità. Questa può passare attraverso un
amore che inizia o che finisce, attraverso un impegno relativo ad un figlio, ma anche attraverso la
presa di coscienza della “non perfezione” delle cose, dell’individuo stesso e delle situazioni che ha
“creato”. Può farsi allora viva la tentazione di fuggire, di evadere per evitare un confronto che
spaventa perché rimette in discussione proprio quell’autenticità individuale che l’uomo cercava. Ma
è proprio la percezione di un possibile azzeramento della propria individualità che spinge “l’eroe” a
cercare di dar forma a qualcosa che gli costerà fatica, che richiederà un lungo lavoro e i cui risultati
potranno emergere solo forse nella VII casa. Prima di allora però dovrà passare attraverso la fase di
riorganizzazione della 6a, luogo in cui si verifica tutto quel processo di “digestione e assimilazione”
corrispondente al segno della Vergine.
Qui egli deve imparare ad utilizzare scientemente le esperienze precedenti, le “risorse” di cui esse
lo hanno fornito, le capacità che ha appreso ma poiché vorrebbe che tutto fosse finalizzato ad un
immediato progresso, il vecchio lavoro può perdere di significato oppure può venire addirittura
meno togliendogli l’apparente campo di applicazione. Saturno come al solito impone la fatica fisica
e psichica, la perdita materiale o morale; può prosciugare le energie debilitando il corpo, oppure
infliggere lo scoraggiamento perché, stando ancora sotto l’orizzonte, ostacola la visione del
possibile obbiettivo, lo scopo preciso per il quale l’uomo si sta affaticando. Si manifesta così il lato
castrante del pianeta, quello che tende sempre a ristabilire i limiti del progresso umano e
individuale attraverso perdite o regressioni. Con Saturno che transita in 6a tuttavia può essere
davvero necessario fermarsi o fare qualche passo indietro perché qualcosa può essere stata
trascurata o è stata abbandonata mentre ancora non era finito il suo ruolo; la 6a casa rappresenta
anche, come sappiamo, una fase di preparazione al seguente sottociclo: quello che a partire dal
Discendente arriverà fino al MC.
Saturno passando sul Discendente entra in un settore che può risultare particolarmente difficile.
Questo punto è chiamato anche “tramonto” dell’oroscopo rispetto ad un Ascendente che è “l’alba”;
contemporaneamente è anche il punto di emersione alla luce dell’emisfero superiore. Questa doppia
simbologia (dovuta, come abbiamo già detto, alla diversa direzione tra il movimento degli astri nel
loro sorgere e tramontare e la sequenza dei segni zodiacali e delle Case) può acquistare in questo
luogo il significato di una scelta difficile, talvolta dolorosa; si realizza per la prima volta l’idea che
per progredire bisogna anche saper rinunciare. Nel 3° quadrante infatti si prende coscienza del fatto
che per andare avanti “qualcosa deve morire”; è uno dei momenti più difficili perché l’Io, che
comincia a vederci chiaro, si scontra con una realtà che non è più solo personale ma riguarda anche
gli altri; si tratta di una realtà fatta di rapporti, incontri, legami e non è quella che si pensava in
precedenza, quando in un certo senso si era ancora al buio dell’emisfero inferiore. Ciò che è iniziato
con il transito di Saturno all’Ascendente, è stato portato avanti fino a questo momento, seguendo
spesso la spinta del proprio Ego, ma ora che tutto è in luce si vedono le cose in modo diverso,
soprattutto ciò che non va. Infatti ciò che fino a questo momento si è pensato che fosse una propria
realtà concreta, un’esperienza acquisita, una conoscenza integrata – a questo punto deve essere
sottoposto al giudizio degli altri. Gli altri dovranno apprezzare o criticare ciò che è stato fatto e
l’individuo potrà rendersi conto sia di ciò che ci si aspetta da lui, sia dei propri limiti. E’ un
momento, come sappiamo, di incontro/scontro perché si viene messi alla prova e questa prova
riguarda le capacità personali e il comportamento, cosa si è concretizzato, la libertà individuale,
l’indipendenza. Se fino a questo momento si è pensato di poter essere sempre se stessi fino in
fondo, oppure che la vita ci appartiene e ciascuno se la gioca come vuole, o al contrario si è contato
su qualcosa o qualcuno senza valutare il prezzo che sarebbe stato richiesto, è arrivata in qualche
modo la resa dei conti. E’ un momento in cui si devono chiarire i rapporti e le competenze, i limiti
propri e i diritti altrui. E’ proprio ora che si può capire come sia necessario arretrare per fare spazio
ad altri, come non si sia affatto così autonomi e padroni della propria vita, delle proprie decisioni o
al contrario si prende coscienza della propria dipendenza. Con il transito di Saturno sulla VII casa
ci sarà qualche rinuncia da fare, e poiché si è nel settore in cui è molto facile operare proiezioni, la
rinuncia o le restrizioni assumono l’aspetto di qualcuno con cui si è in stretto contatto: di vita, di
lavoro, di affetto. E’ un momento di incontro con l’Ombra o con quella parte Maschile o Femminile
di sé che era rimasta nelle profondità dell’inconscio e che ora invece sembra ergersi di fronte al
soggetto come “nemico”, “rivale”, “avversario”. Colui che compie questo viaggio deve confrontarsi
ora con chi ama e con chi detesta e scoprire perché ama e perché detesta. L’esperienza che ne
deriva non è solo la morte simbolica di alcune illusioni (su se stessi o su altre persone) ma consiste
anche nell’imparare a distinguere tra ciò che è di propria competenza e di cui ci si deve assumere la
responsabilità e ciò che bisogna rispettare; si può finalmente capire ciò che può costituire un aiuto e
quindi su chi o su cosa si può contare. Si tratta di trovare un punto di incontro tra ciò che si “vuole”
e ciò che si “può”; di accettare le differenze e mediare tra opposte esigenze. L’“altro”, con un
Saturno che passa in VII casa, inizialmente è il nemico, l’ostacolo, colui che limita o addirittura
imprigiona; poi però emergono i vari aspetti di questo “altro” e, prendendo coscienza di ciò che
conta davvero, di ciò che l’altro può dare e di ciò che può essergli dato, si può procedere verso la
coscienza di un’interdipendenza reciproca. Si acquisisce l’idea che “non si è soli” e poiché la VII
casa rappresenta simbolicamente l’unione degli opposti, con Saturno che transita in questo settore si
deve imparare ad incontrarsi e confrontarsi sullo stesso livello. Solo da questo confronto diretto può
nascere la consapevolezza della propria unicità, una consapevolezza che però non rifiuta l’unicità
altrui.
Ma perché gli opposti possano unirsi devono trasformarsi e il transito di Saturno in 8a casa porta
con sé la trasformazione, il sacrificio, la morte del passato e di ciò che ormai non serve più. Quella
rinuncia che abbiamo presentito durante il passaggio sulla 7a, ossia la necessità di fare “spazio” ad
altro, si materializza in questo momento. Ora l’uomo/eroe incontra quasi fisicamente le paure
represse, le situazioni non risolte, i problemi familiari ereditati; si pone domande importanti a cui
deve dare una risposta perché, se esse da un lato sono la conseguenza delle recenti esperienze,
dall’altro, con il loro arrivare alla coscienza, diventano la misura del proprio cambiamento e la
spinta a staccarsi definitivamente da tutta una serie di valori che sono, a livello personale, ormai
superati.
Ma il “vuoto”, lo “spazio” lasciato libero dalla “morte” di alcune idee, di alcuni legami o situazioni
in cui si è creduto o su cui si era basata la propria esistenza, deve essere riempito. Saturno, che è
stato la molla della partenza per l’uomo/eroe, può ora suggerire una visione più completa sul senso
della propria ricerca. Saturno transitando ormai in 9a casa spinge a “cercare” verso direzioni
precise; a dare una diversa struttura a quei valori di base su cui si fonderà la propria vita da adesso
in poi; ad indirizzarsi verso principi che corrispondano al concetto dell’esistenza che si ha
attualmente, alle idee che si hanno sulla società e sull’impegno che ne consegue. Sono lentamente
cambiati alcuni principi di base, forse la stessa fede, o il senso di responsabilità sociale; cosicché
può essere arrivato il momento di familiarizzarsi con le leggi che regolano la società o contattare
altre modalità di pensiero, sviluppare meglio la propria spiritualità o infine trasmettere, insegnare
ciò che si è appreso. Si profilano nuovi obiettivi e psicologicamente ci si prepara ad affrontare il
mondo (MC) sulla base di un diverso tipo di “conoscenza” o addirittura di cambiamento morale.
Con Saturno è sempre presente il pericolo di diventare estremisti o di voler fare ancora delle
verifiche; in tal caso le conseguenze si vedranno in futuro quando il pianeta, passando sull’ultimo
quadrante, segnerà una fase di vita che, secondo da quale punto si è partiti, può essere l’ultima del
ciclo o la prima, ma comunque sia può segnare a livello personale una svolta epocale.
Saturno, arrivando sul MC, passa infatti sul punto più alto dell’oroscopo, quello che a livello
archetipo gli è più congeniale e che nel contempo rappresenta il culmine di tutta l’esperienza
vissuta. Tutta l’esperienza vissuta fino ad ora è stata una preparazione a questo momento, momento
in cui il singolo può concretizzare le sue capacità, manifestare le sue aspirazioni, realizzare le
proprie ambizioni. Da qualunque parte dell’oroscopo si sia partiti, arrivando Saturno in X casa ,
l’uomo si trova di fronte ad una grande opportunità di crescita: può capire con chiarezza cosa
rappresenta per lui il ruolo sociale e quale tipo di sfida la società stessa gli sta lanciando; nel
contempo può affrontare il mondo con suoi mezzi e le sue capacità dimostrando cosa è in grado di
fare. E’ il momento di vivere in pieno il proprio ruolo, esprimendo attraverso questo il proprio stile
di vita; tutto viene messo alla prova: chi si è e ciò che si è appreso. Le conoscenze acquisite negli
anni passati devono confrontarsi con una realtà concreta fatta di lavoro, relazioni sociali e
professionali, occasioni che il mondo attuale offre a chi le sa cogliere e sfruttare. E’ una fase che
l’uomo può vivere in modo diverso secondo le età: a 30 anni è pieno di energia ed è più facile per
lui buttarsi nella mischia, assumersi impegni e responsabilità con cui potrà dimostrare
pubblicamente chi è; a 50 si può invece ritrovare attaccato a vecchie situazioni, ad un ruolo con cui
si era identificato al punto da non volersene staccare. Oltre tutto, di fronte alle circostanze proposte
dal passaggio di Saturno in X casa, il timore di non essere in grado di superare gli ostacoli che si
profilano, il sentirsi inadeguato di fronte a certe responsabilità è sempre possibile e la necessità di
dover provare ciò che è capace di fare si unisce alla verifica sul proprio senso del limite imposto dal
transito del pianeta. Egli potrà così scoprire di essere in grado di fare ciò che non pensava, di avere
capacità sconosciute, ma è anche probabile che possa aver paura del possibile fallimento. I timori in
questo senso sono spesso legati alle esperienze infantili; l’Asse IV/X è correlato alla famiglia,
all’educazione e Saturno rappresenta anche il Padre. Se il rapporto con questo si è basato sul timore
e sulla severità di giudizio, se non ha infuso sicurezza, Saturno che passa in X casa riattiva i dubbi
sulla stima di se stessi cosicché le situazioni che ora richiedono la dimostrazione delle proprie
nuove competenze ispirano lo stesso timore che si provava di fronte alle aspettative paterne.
Saturno, signore del Capricorno, riguarda sempre anche il ruolo sociale e col suo passaggio al MC
spinge verso una verifica di questo, oppure ad una ristrutturazione secondo i parametri dell’epoca
che si sta vivendo.
Le nuove esperienze che si vivono in questo campo, gratificanti o frustranti che siano, mettono
l’uomo in relazione anche con un’altra realtà: quella dei rapporti sociali. Questi non sono più i
rapporti interpersonali della VII casa o quelli circoscritti della 3a, ma sono spesso il frutto o la
conseguenza del suo stato sociale o del ruolo professionale che esercita. Saturno che transita in 11a
casa può far sentire tutto il logorio delle vecchie amicizie, tutto ciò che è stato ormai consumato in
questo campo e che quindi non suggerisce più niente o su cui comunque non si può più contare
perché il tempo è passato e ha rivelato la natura di certi rapporti o ha dissolto le antiche affinità.
Saturno tuttavia non fa “Tabula Rasa” di tutto ; può dare al contrario una struttura solida ed
evidente a quelle poche relazioni umane e sociali importanti, quelle che hanno resistito al tempo, ai
cambiamenti che si sono verificati, alle vicende che si sono susseguite e che hanno cementato il
rapporto anziché eroderlo e consumarlo. A questo punto Saturno aiuta a mettere le basi di quelle
relazioni la cui importanza e finalità è diversa secondo le età della vita e il ruolo che in essa il
nostro eroe è andato assumendo. Può far allacciare rapporti importanti per la professione e la vita
sociale; può facilitare l’inserimento in ambienti più affini alla personalità del soggetto e alla sua
diversa visione dell’esistenza. Non dimentichiamo che egli sta andando verso la fine di quel ciclo
iniziato col transito di Saturno sull’Ascendente e che dopo il passaggio del pianeta sulla X casa avrà
probabilmente fatto nuove scelte e comunque avrà acquisito una nuova consapevolezza del suo
ruolo nel mondo, di ciò che vuole perseguire e quindi anche del tipo di persone con cui vuole stare
in contatto. Il pianeta passando in questo settore richiede la capacità di discernere tra le relazioni
che sono solo “convenienti” e quelle che si basano su autentiche affinità. L’11a casa, cosignificante
dell’Acquario, è il luogo in cui si sviluppa la coscienza sociale, la necessità di impegnarsi in prima
persona per un futuro migliore, per una solidarietà umana che possa assicurare a tutti gli stessi
diritti; con il transito di Saturno si potrebbe presentare l’occasione di aderire ad associazioni
culturali, religiose, ideologiche con cui ci si sente in sintonia oppure le circostanze possono
spingere ad una presa di posizione pubblica riguardo la difesa di alcuni valori collettivi. Sempre le
circostanze potrebbero rendere chiaro ciò che non va nel proprio contesto sociale e far emergere un
diverso senso di responsabilità riguardo ai propri doveri di cittadino. Per la prima volta l’individuo
potrebbe avvertire la connessione che c’è tra il singolo e la società a cui egli appartiene e questa
nuova consapevolezza può chiarire il significato che ciascuno ha all’interno della propria comunità.
Con l’acquisizione interiore di questa diversa realtà, l’uomo/eroe si appresta a vivere il passaggio di
Saturno in 12a casa; sono passati circa 29 anni da un inizio che oggi può sembrare molto lontano e
che tuttavia è stato la base su cui egli ha strutturato la propria vita e la propria personalità durante
tutto questo trentennio. La 12a casa rappresenta una fase di scioglimento, di allontanamento dal
vecchio senso di identità o da tutti quei ruoli che si sono esercitati negli ultimi 30 anni. D’altro
canto rappresenta anche la necessità di trovare un senso per la propria esistenza riconnettendo la
propria individualità alla Vita.
Con questo passaggio di Saturno l’uomo può vivere un momento veramente difficile perché può
sentirsi in colpa per ciò che non ha fatto, per ciò che non è riuscito ad essere; può sentirsi molto
solo, non capito ma soprattutto – poiché si sta avvicinando un certo tipo di “fine” e la fine fa
sempre paura – può vivere una grande incertezza, un forte senso di annullamento. L’ansia per ciò
che sarà ma non si sa, può essere avvertita fortemente; l’uomo sente che tutto deve essere rimesso
in gioco, in discussione ed è quindi necessario tagliare tutte quelle situazioni che ormai si sono
esaurite; la cosa non è semplice, anzi si ha veramente paura di farlo. “Come finirà?” questa è la
domanda che l’uomo si pone perché sa che deve finire, ma cosa, quando e come? Non ci sono
risposte o meglio il soggetto non riesce ancora a trovarle.
Naturalmente questo periodo può essere vissuto anche in maniera diversa; se esso è stato preceduto
dalla presa di coscienza che alcune cose stavano veramente perdendo il loro antico significato,
allora il transito di Saturno con i suoi “tagli” può essere considerato anche un momento liberatorio,
qualcosa che fa soffrire ma nel contempo aiuta ad approdare ad un diverso futuro. In questa fase un
certo isolamento potrebbe anche essere necessario proprio perché l’uomo posa ricollegarsi alla
propria intimità, alla profondità di se stesso in modo da prendere atto dei suoi limiti ma forse anche
di una diversa saggezza: quella che si è conquistata durante tutto il tragitto precedente. Oggi egli si
conosce molto meglio di 29 anni fa e potrebbe aver acquisito un senso di relatività riguardo alle
vicende della vita; oppure potrebbe aver afferrato quell’idea dell’“eterno ritorno” che è strettamente
connesso alla 12a casa. Questo allora potrebbe fargli capire come le parti di lui poco piacevoli, e di
cui pensava di essersi disfatto, sono sempre lì perché in realtà gli servono ancora ma deve
riconnetterle alla propria personalità in maniera diversa e con una diversa coscienza del loro valore
e del valore delle esperienze che proprio queste parti hanno provocato. Se però non si è raggiunto
questo tipo di consapevolezza, Saturno, simbolo di rigidità e sclerotizzazione, fa sentire il senso
della morte. Quelle motivazioni iniziali che hanno spinto l’uomo a “partire” per liberarsi dai vincoli
e dalle sovrastrutture e trovare la sua autenticità, quei principi che hanno regolato il suo “andare
avanti” – ora sembrano non aver più significato e l’uomo si domanda qual è stato fino a quel
momento il senso della sua vita. Si interroga sul valore delle sue scelte, ma ora sembra tutto molto
opprimente e questa perdita di orientamento può provocare in lui la depressione o l’insorgere di
qualche problema di salute. Con Saturno che transita in 12a è buona norma fare silenzio dentro se
stessi anche attraverso tecniche yoga o di meditazione; oppure cercare di affrontare l’inevitabile
crisi avvicinandosi alla sofferenza degli altri; può aiutare a capire che non si è soli.
Questa è una difficile fase di transizione ma è importante che l’individuo non si lasci travolgere da
queste sensazioni di “fine”; egli è vicino ad un altro “inizio” e dovrebbe attivare quelle capacità di
autoanalisi che permettono di integrare quelle parti di lui che credeva fossero esterne o staccate. A
questo punto egli dovrebbe cercare di capire le sue contraddizioni, affrontare consapevolmente quei
nodi interiori che non sono ancora risolti. E’ arrivato infine il momento di riconciliarsi con quelle
parti di sé che aveva negate perché saranno proprio loro a dargli le capacità necessarie alla nuova
partenza.
 
BIBLIOGRAFIA :
Betty Lundsted, Transits, Samuel Weiser, Inc.
Bil Tierney Twelve, Faces of Saturn, Llewellyn Publications
Erin Sullivan, Saturn in Transit, Penguin Arkana
Howard Sasportas, The Twelve Houses, Thorsons

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