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DIRITTO PRIVATO, PROF NAPPI

1. La norma giuridica Il diritto costituisce l'insieme dei comandi rivolti ai consociati per dare ordine alla
loro convivenza e per regolare e organizzare le loro attività.

Questi comandi possono avere natura di regoli generali o il comando giuridico può riferirsi ad un singolo
atto concreto.

Il comando del carattere generale e astratto si dice norma giuridica. Il carattere generale e astratto
consente di essere posta per favorire o danneggiare una persona determinata e tende ad impedire la
discriminazione individuale al momento della sua applicazione.

The generalità of norma e the sua relative permanenza in the time tendono ad assicurare più ordine nella
vita sociale; poi esse consentono in buona misura la prevedibilità delle decisioni che verranno prese nei
singoli casi.

il precetto (comando) contenuto in norma giuridica si collega quasi sempre con uno o più rimedi o
meccanismi sanzionatori istituiti allo scopo di assicurare l'osservanza della norma:

− a volte si tratta di una pena per il trasgressore; − può aversi poi una coazione diretta per impedire il
compimento di un atto vietato; − inoltre, può essere disposta l'esecuzione forzata, mediante l'uso della
forza pubblica, per

realizzare il risultato dovuto o eliminare una situazione antigiuridica o per realizzare almeno una situazione
in qualche modo equivalente a quello che il diritto intendeva garantire.

Altre volte l'attribuisce destro determinati vantaggi, subordinandoli però a certe condizioni. Per esempio,
riconosce efficacia al contratto o ad altro atto giuridico, ma solo se è lecito ed è stato fatto secondo le sue
prescrizioni. Altrimenti è invalido: l'invalidità può anche considerare una sanzione (nel senso ampio del
termine).

Non tutte le norme giuridiche ma sono direttamente collegate con un meccanismo sanzionatorio. Tuttavia,
queste regole sono giuridiche, perché si collegano con altre a formare quel complesso di norme che è detto
ordinamento giuridico.

E' la possibilità di impiego della forza ma ciò che non significa che l'osservanza delle norme giuridiche
dipenda solo dal timore della sanzione o che l'applicazione di sanzioni sia un fatto normale nella vita
giuridica; al contrario esse vengono applicate solo in situazioni marginali.

Il rispetto della norma giuridica nasce molto spesso dalla sua accettazione , fondata sul riconoscimento
della sua utilità; spesso derivadall'abitudine o dalla convinzioni morali . Il timore della sanzione è solo uno
dei fattori che entrano nel gioco delle motivazioni e contribuiscono a determinare l'obbedienza.

2. LE FONTI DEL DIRITTO ITALIANO

Sono fonti del diritto italiano: 1) la Costituzione; 2) le leggi ordinarie dello Stato; 3) le leggi regionali; 4) i
regolamenti; 5) gli usi o consuetudini ;

Al diritto prodotto dalle fonti italiane si affianca quello prodotto da fonti comunitarie.

Il TFUE, che insieme al TUE, costituisce il fondamento dell'Unione, cui l'Italia aderisce, attribuisce alle
istituzioni comunitarie il potere di emanare:

• norme (c.d. regolamenti)direttamente applicabili in tutti gli Stati membri;


• direttive che zione degli Stati membri che sono rivolte intorno al risultato da raggiungere, recuperare la
competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi;

Si tratta di un vero e proprio potere legislativo dell'Unione e di una corrispondente limitazione della
sovranità dello Stato italiano secondo la previsione dell'arte. 11 Costo.

Alle fonti del diritto italiano sono dedicate alcune disposizioni anteposte al codice civile, con una propria
numerazione: «le disposizioni sulla legge in generale».

Le fonti del diritto italiano sono gerarchiche ordinate: 1. Al primo posto vi è la Costituzione della
Repubblica Italiana (entrata in vigore il 1 gennaio 1948)

sia per il carattere intrinseco di norma fondamentale che regge la comunità degli italiani, sia perché
esprime i principi fondamentali dell'ordinamento giuridico.

2. Al secondo posto vi sono le leggi ordinarie . Esse devono essere conformi alla Costituzione altrimenti non
sono valide. Le norme principali del diritto privato italiano sono raccolte nel Codice Civile.

3. Al terzo posto vi sono le leggi regionali, emanate solo per alcune circoscritte materie stabilite dalla
Costituzione.

4. Al quarto posto vi sono i regolamenti . Per quanto riguarda il diritto privato sono presi in particolare
considerazione i regolamenti di esecuzione, emanati per disciplinare l'applicazione delle leggi statali e
regionali, specificandole e completandole.

5. Infine al quinto posto vi sono gli usi o consuetudini . Per l'esistenza di una consuetudine occorre: − un
elemento materiale (oggettivo) che consiste in una pratica uniforme e costante, tenuta

per lungo tempo dalla generalità degli interessati in un particolare ambito di rapporti; − un elemento
psicologico (soggettivo) che consiste nella convinzione che la pratica

costante sia obbligatoria, perché conforme a una norma giuridica. In mancanza di questa convinzione si è
solo «un uso di fatto» non normativo, fonte di diritto.

3. ATTIVITÁ GIURISDIZIONALE

La norma giuridica è generale e astratta. Ma alla fine è sempre una situazione o un comportamento
concreto che deve essere qualificato come legale o antigiuridico.

You are giungere ad a giudizio individuale che is espresso from giudice in THE SENTENZA, and is
accompagnato, se necessario, dalle DISPOSIZIONI e dagli ORDINI che ne conseguono.

The procedimento d'applicazione della norma generale e astratta è considerato come un SILLOGISMO
dove: la norma è la premessa maggiore; il fatto è la premessa minore ; la sentenza è la conclusione .

Ma questo procedimento costituisce solo l'ultima fase del ragionamento che conduce alla decisione finale.
Spesso la determinazione della norma giuridica da applicare al caso concreto non consiste solo nella
semplice riproduzione di un articolo di legge ma di solito la norma giuridica va INTERPRETATA; a volte non
esiste neanche una norma direttamente applicabile al caso e quindi deve essere creata con particolari
tecniche.

4. L'INTERPRETAZIONE

The problem of the interpretazione riguarda qualsiasi legge, e non solo quelle che sono formulate in modo
imperfetto, perché la legge è espressa con parole e ogni formulazione verbale presenta problemi di
interpretazione.
Ogni proposizione ha, infatti, una zona centrale di significato sicuro e, attorno a questa, una penombra di
riferimenti incerti.

A tale proposito, l'art. 12 comma 1 delle disposizioni sulla legge in generale dispone che: «Nell'applicare la
legge non si può ad essa attribuire altro senso che il fatto palese dal significato proprio dalle parole secondo
la connessione di esse e dall'intenzione del legislatore».

This articolo not is of grande aiuto, as in prima parte fa a espresso richiamo all'attività del giudice e al suo
dovere difedeltà alle gambe e nella parte finale il concetto dell'intenzione del legislatore è un qualcosa di
particolare complesso.

This for the legge is the result of a complessa of politici and esperti and then not esiste a'unica intenzione o
interpretazione della legge comune a tutti. Per comprendere ciò che basta consultare i lavori preparatori
delle leggi nei quali opinioni emergono differenti e spesso confondere.

Tuttavia, gli interpreti usano riferirsi alla volontà del legislatore che è inteso non come una realtà storica,
ma come la personificazione di un principio di razionalità che l'interprete assume un criterio di scelta.
Quindi la regola fondamentale consiste nella preferire, tra le varie interpretazioni, quella che è più idonea a
realizzare la finalità della legge (giurisprudenza degli interessi) e più coerente con il resto dell'ordinamento
giuridico (in primis con la Costituzione).

Infine, l'interpretazione di ciascuna norma va condotta con riferimento al complesso dell'ordinamento


giuridico e ai problemi della società. Ne segue che, pur rimanendo immutata la formulazione di una norma
di legge, la sua interpretazione può dover mutare se cambiano altre leggi, o se cambia la società
(INTERPRETAZIONE EVOLUTIVA ).

5. PROCEDIMENTO ANALOGICO

Non sempre la controversia può essere decisa con una precisa disposizione : i conflitti di interesse e i
problemi che si possono presentare nella vita sociale sono infiniti e le leggi, pur disciplinando ampie
categorie di situazioni, ne lasciano scoperte zone più o meno vaste, o ne regolano specificamente alcuni
aspetti e non altri.

Tuttavia, queste lacune devono essere colmate dal giudice che non possono rifiutarsi di risolvere un caso
pratico adducendo la mancanza di norme.

L'art. 12 comma 2 delle disposizioni sulla legge in generale impone qui di aver riguardo alle disposizioni
che regolano casi simili o materie analoghe .

A volte specifiche norme di legge indicano dove cercare le disposizioni applicabili per analogia. Ma
normalmente l'interprete deve cercare da sé.

The momento essenziale of the of the analog of the DETERMINAZIONE OF REASON GIUSTIFICATRICE of the
norma for you can you can giustificare l'applicazione dello stesso trattamento nel caso analogo non
previsto.

Non sempre, però, il procedimento può essere così semplice e intuitivo. Spesso si richiedono valutazioni
complesse e dubbie. The interprete dovrà attribuire alla legge lo scopo che meglio si accorda con il suo
meccanismo, secondo un criterio di ragione; dovrà preferire la scopo più coerente con quelli a quali sono
ispirate le altre leggi dell'ordinamento; e, se il dubbio permane, dovrà preferire la scopo più utile e degno
(ANALOGIA LEGIS ).

Va rilevato anche che non sempre esistono norme così prossime al caso non previsto da consentire
un'applicazione analogica immediata. You decide secondo i principi generali dell'ordinamento giuridico
dello Stato (ANALOGIA IURIS ), che si ricavano induttivamente dall'insieme delle leggi, o si trovano
formulati in norme costituzionali o in altre norme di carattere generale (es. eguaglianza dei cittadini ecc.).

Non sempre, però, il problema può essere risolto con l'applicazione di un solo di questi principi; spesso ne
concorrono più d'uno e danno indicazioni divergenti; the the coordinamento richiede allora giudizi di
valore (spesso nella forma di valutazione comparativa degli interessi in conflitto): di solito questi giudizi
possono fondarsi su criteri desumibili dal sistema giuridico, a volte invece non trovano altra base che una
libera valutazione dell'utilità sociale.

7. CLAUSOLE GENERALI

Spesso accade che il legislatore si limiti consapevolmente a dettare direttive di massima, delegando alla
giurisprudenza il compito di specificarle, integrarle, svilupparle in relazione ai vari tipi di casi.

Così l'ordinamento giuridico acquista flessibilità. Da qui l'impiego dellec.d. «clausole generali» che possono
essere: giusta causa ; buona fede ; correttezza ; buon costume; ordine pubblico ; ed altri .

Un ruolo importante per assumerel'EQUITÁ che si contrappone alla rigidità della norma, esprimendo
l'ideale di una giustizia perfettamente adeguata alle particolarità di ogni caso concreto. The giudice a
decide secondo equità significa autorizzarlo a derogare in alcuni casi all'applicazione rigida della legge.

Capitolo 2 - DIRITTO PRIVATO E DIRITTO PUBBLICO

L'ordinamento giuridico si divide in due grandi settori: - DIRITTO PUBBLICO che ha per oggetto in primo
luogo l'organizzazione dello Stato, degli enti

pubblici territoriali e gli altri enti pubblici, ovvero quelli che sono costituiti per realizzare interessi
collettivi. In secondo luogo rientrano nel diritto pubblico i rapporti reciproci di questi enti quando
riguardano l'esercizio delle loro funzioni pubbliche e i rapporti di questi con i privati quando in essi si
manifesta la supremazia dell'ente pubblico e la soggezione del privato. A dir: il diritto costituzionale,
amministrativo, penale, tributario, ecc.

- DIRITTO PRIVATO regola i rapporti reciproci degli individui sia nel campo personale e familiare sia in
quello patrimoniale. Regola anche l'organizzazione e l'attività di società, associazioni e altri enti privati.

CAPITOLO 4 - ASPETTI GENERALI DEL DIRITTO PRIVATO

16. DIVIETO DELL'AUTOTUTELA PRIVATA

The function giuridica ha la funzione di assicurare nell'ordine della pacifica convivenza e lo sviluppo dei
consociati.

Perciò, tutti gli ordinamenti progrediti vietano al privato di farsi giustizia da sé. The divieto riguarda
qualsiasi atto di chi, al fine di realizzare un proprio interesse, leda un diritto dell'obbligato o il privi del
potere di fatto finora esercitato su una cosa (divieto dell'autotutela privata).

L'autotutela implica responsabilità civile e, talvolta, nei casi più gravi che reato ed è soggetta a sanzioni
penali.

Tuttavia esiste qualche deroga a tale divieto ed è consentita dalla legge in particolari casi (per esempio
quando è necessario per difendere un proprio o altrui diritto contro un'aggressione attuale, sempre che
la difesa sia proporzionata all'offesa, art. 2044 Cod. Civ.). In queste situazioni di emergenza, non essendovi
possibilità di reclamare un'immediata difesa pubblica, si ammette la legalità della propria protezione contro
l'attacco ingiusto.

17. DIRITTO SOGGETTIVO


The right soggettivo you can define come a insieme di pretese, facoltà, immunità and poteririconosciuti al
singolo per la soddisfazione di un suo interesse secondo il suo libero apprezzamento.

Carattere essenziale del diritto soggettivo è la libertà nel suo esercizio da ogni intervento esterno,
attribuendo al singolo una zona di potere nella quale egli può muoversi liberamente .

This aspetto appare in rilievo se il diritto soggettivo è messo a confronto con la nozione di POTESTÁ, ovvero
un potere attribuito a una persona per l'esercizio di una funzione rivolta a proteggere e realizzare un
interesse altrui. The figura main of tale potere consiste nella DISCREZIONALITÁ che implica possibilità di
decisione finalizzata proprio alla realizzazione di determinati interessi . Ciò che non vuol dire che non sia
sottratta a controlli esterni e nemmeno una sanzioni nel caso di abuso.

18. AUTONOMIA PRIVATA

The autonomia privata importa il potere del singolo di regolare nel modo in cui egli ritiene di essere il suo
interesse i molteplici rapporti giuridici che sono il contesto delle attività economiche e delle relazioni
personali.

Essa si esplica of NEGOZI GIURIDICI o dichiarazioni dispositive alle quali l'ordinamento fa seguito effetti
giuridici conformi all'intento della dichiarante (es. contratto) e si svolge entro i limiti posti dal diritto. These
richiedono l'accordo di entrambi parti che sono coinvolte.

Capitolo 5 – I RAPPORTI GIURIDICI

22. CONCETTI GIURIDICI ELEMENTARI

For define some concetti fondamentali to from the concetti of norma giuridica che consiste in un comando.

Quindi se un soggetto è comandato di tenere un certo comportamento, this is oggetto of a suo dovere. The
DOVERE GIURIDICO can avere for the action (pagare, trasportare) or un'astensione (non dire un segreto,
non diffamare).

Il dovere è sempre imposto per la realizzazione di un determinato interesse. Se questo interesse è


portatore di un soggetto al quale sia attribuita la possibilità di fingerere l'adempimento del dovere,
diciamo che questi è titolare di una PRETESA (per esempio al dovere del debitore corrisponde la pretesa del
suo creditore).

The dovere corresponding a a pretesa you can designare con the termine più specifico di OBBLIGO .
"Pretesa" e "obbligo" sono concetti correlati. Infatti dire che A ha nei confronti di B l'obbligo di tenere un
certo comportamento equivale a dire che a B spetta la corrispondente pretesa nei confronti di A.

Now se consideriamo la negazione dei concetti di pretesa e obbligo possiamo dire ad esempio che se non
può pretendere un certo comportamento da B, equivale a dire che B non ne ha l'obbligo. Quindi possiamo
dire che B ha la facoltà di non tenere quel comportamento, ottenendo due nuovi concetti: la FACOLTÀ e la
MANCANZA DI PRETESA .

The right attribuisce, of change situazioni giuridiche of atti of disposizione. In questi casi pretese e obblighi
sono creati, modificati, trasferiti o estinti.

The possibilità of operare this result in the way voluto you chiama POTERE e the situazione of chi subisce le
conseguenze dell'esercizio del potere giuridico si chiama SOGGEZIONE .

Ora se consideriamo la negazione dei concetti di potere e soggezione possiamo dire ad esempio che se non
ha il potere di modificare una certa situazione giuridica di B, diciamo che B ha una corrispondente
immunità.
Abbiamo cosi ottenuto una nuova coppia di concetti: L'IMMUNITÀ , correlativa alla MANCANZA DI POTERE
.

The maggior parte delle posizioni giuridiche soggettive, e in particolare dei diritti soggettivi, che
normalmente ci appaiono come entità semplici, costituiscono nella realtà degli aggregati complessi di
rapporti giuridici elementari.

23. DIRITTO SOGGETTIVO:

The concetto di diritto soggettivo si può definire come un insieme di pretese, facoltà, immunità e
poteririconosciuti al singolo per la soddisfazione di un suo interesse secondo il suo libero apprezzamento .

Ogni diritto soggettivo va riferito ad un bene o interesse particolare (es. prestazione del debitore, ecc.).
Bisogna precisare che l'insieme di pretese, facoltà, poteri, immunità può essere variamente costituito, ma
la presenza di pretese è in ogni caso essenziale perché il diritto soggettivo è definito in modo che ad esso
corrisponda sempre un dovere.

I diritti soggettivi si distinguono in relativi ed assoluti:

• Il diritto relativo attribuisce ad una persona pretese che può far valere sono nei confronti di una o più
persone determinate (es. il diritto di credito dove il creditore può pretendere la prestazione solo dal
debitore);

• Il diritto assoluto attribuisce ad una persona pretesa che questa può far valere nei confronti di una
moltitudine di persone indeterminate (es. il diritto di proprietà consente di escludere chiunque
dall'utilizzazione della cosa);

Da un altro punto di vista i diritti soggettivi si classificano in:

• diritti della personalità che includono il diritto alla vita, all'integrità fisica, alla libertà di movimento, al
nome all'onore, alla riservatezza della vita privata, ecc. Sono intrasmissibili.

• Diritti patrimoniali che sono quelli che hanno per contenuto un utilità economica:di regola sono
trasmissibili. I diritti patrimoniali assoluti comprendono la proprietà e gli altri diritti assoluti sulle cose
(diritti reali) e i diritti sulle opere d'ingegno e sulle invenzioni. I diritti patrimoniali relativi si dicono diritti di
credito e i rapporti che ne derivano si dicono obbligazioni.

24. ASPETTATIVA, DIRITTO POTESTATIVO, ONERE

 L'ASPETTATIVA : l'acquisto di un diritto può dipendere dalla verificarsi di un fatto che consti di più
elementi. Se alcuni di questi sono già verificati, e gli altri potranno verificarsi successivamente, si determina
una certa aspettativa di acquisire il diritto.

When the aspettativa non is presa in considerazione dalla legge, si dice aspettativa di fatto.

A volte però la legge tutela l'aspettativa: in questo caso si parla di aspettativa di diritto.

The aspettativa you can then define come a diritto in formazione.

 Il DIRITTO POTESTATIVO è il potere di determinare, mediante un proprio atto di volontà, una


modificazione della sfera giuridica di un altro soggetto, il quale non può che subirla.

 L'ONERE : comportamento non obbligatorio, ma richiesto come presupposto per l'esercizio di un


potere. Esempio the compratore of a cosa difettosa, se vuole potersi valere dei rimedi di legge, ha l'onere
di denunciare i difetti al venditore entro otto giorni dalla scoperta.

25. RAPPORTI GIURIDICI SEMPLICI E COMPLESSI


Nella sua forma più semplice il rapporto giuridico è la relazione fra il titolare di un interesse giuridico
protetto (soggetto attivo del rapporto) e chi è tenuto a realizzare o rispettare quell'interesse ( soggetto
passivo delrapporto).

Per esempio il rapporto tra il creditore di una somma e il debitore che è tenuto a pagargliela.

Possiamo avere anche rapporti giuridici complessi che si presentano come un insieme di posizioni
soggettive fra loro collegate . A volte una di queste può essere separata o ceduta ad altri (es. il venditore
può trasmettere ad altri il credito del prezzo restano ma assoggettato ai doveri, soggezioni e oneri e
conservando gli altri poteri derivanti dal contratto di compravendita).

26. I FATTI E GLI ATTI GIURIDICI

Sono fatti giuridici quelli che, in base alla norma di diritto, concorrono a costituire, modificare o
estinguere rapporti giuridici.

Nel loro ambito si distinguono:

• fatti giuridici in senso stretto o naturali: sono fatti dovuti ad eventi naturali senza l'intervento della
volontà umana (es. terremoto);

• atti umani o atti giuridici: sono fatti caratterizzati da un'attività umana volontaria e consapevole, posta in
essere da un soggetto capace di intendere e di volere, cui l'ordinamento attribuisce il potere di modificare
la realtà esterna.

Gli atti giuridici o atti umani possono distinguersi a sua volta in due grandi categorie:

• atti leciti: atti conformi al diritto;

• atti illeciti: atti compiuti in violazione di doveri giuridici.

Da un altro punto di vista gli atti giuridici si distinguono in:

• atti negoziali : che sono manifestazioni di volontà con le quali i singoli, nell'esercizio dell'autonomia
privata, intendono costituire, modificare o estinguere rapporti giuridici e così regolare i propri interessi nei
rapporti con gli altri. Rientra in questa categoria il negozio giuridico che è costituito da una o più
manifestazioni di volontà.

Atti non negoziali : sono rivolti a produrre un risultato di fatto a quali sono gli effetti giuridici stabiliti dalla
legge, senza che importi se questi effetti siano voluti o no. Si distinguono in:

• atti materiali: che consistono in una diretta modificazione materiale del mondo esterno;

• comunicazioni : che hanno lo scopo di informare o intimare; quelle a contenuto puramente informativo
sono dette anche dichiarazioni di scienza o di verità.

SEZIONE SECONDA - I SOGGETTI Capitolo 6 - LA PERSONA FISICA

27. La capacità giuridica − La capacità giuridica è la capacità di una persona di essere soggetto di diritti e di
obblighi.

− Essa si distingue dalla capacità di agire, che è la capacità di disporre dei propri diritti. − La capacità
giuridica in generale spetta ad ogni uomo; può, invece, essere esclusa, in particolari casi

limitati, la capacità di essere soggetto di particolari rapporti giuridici ( limitazione della capacità giuridica).
28. La nascita e l'acquisto della capacità giuridica La capacità giuridica acquista si acquista,di regola, al
momento della nascita (art. 1 c.c.). La legge, tuttavia, prende anche considerazione l'concepito e ammette
che può ricevere per donazione o per successione a causa di morte, alla condizione però che
successivamente egli nasca e nasca vivo.

Quindi, l'acquisto del concepito è subordinato all'evento della nascita. Durante la gestazione il nascituro ha
solo un'aspettativa (tutelata mediante un'amministrazione dei beni nel suo interesse e l'eventuale
prestazione di garanzie) che al momento della nascita diventa diritto perfetto. The nascituro can rimanere
in vita anche solo per pochi attimi, ma questi bastano per consolidare l'acquisto, con la conseguenza che il
bene sarà trasmesso ai suoi eredi legittimi, i quali non l'acquisterebbero se fosse nato morto.

La legge ammette anche che per testamento si può lasciare beni al figlio non ancora concepito di un dato
persona vivente. Il figlio acquisterà l'eredità se e quando nascerà; se invece quella persona morirà senza
avere il figlio, i beni a questo destinati si devolveranno secondo le disposizioni sussidiarie da stesso
testatore o in alternativa dalla legge.

29. Diritti della personalità e libertà civili Il diritto riconosce a ciascun uomo di diritti e libertà
fondamentali a tutela della personalità umana.

− È garantita l'inviolabilità fisica della persona. Ledere l'integrità fisica altrui costituisce un atto illecito.

− Il diritto garantisce poi la libertà fisica di movimento e la libertà di fare o non fare nell'ambito
determinato dal rispetto dei diritti altrui.

− Un'importanza particolare spetta alla tutela della dignità e della libertà umana nelle manifestazioni più
immediate della personalità (libertà di parola e di culto) e nelle scelte che riguardano la sfera etica,
familiare e politica.

− La Costituzione menziona le libertà di religione, di parola, di opinioni politiche. − È garantito il diritto al


nome e per la sua tutela la legge consente a ciascuno di agire in giudizio, sia

contro chi contesti il diritto all'uso del proprio nome, sia contro chi ne usi indebitamente provocandogli
danno.

− Il diritto all'onore è tutelato contro l'ingiuria e la diffamazione. − Ogni persona ha diritto alla riservatezza
della vita privata ed a questa scopo la Costituzione

garantisce a tutti l'inviolabilità del domicilio e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di
comunicazione.

− Infine vi è il diritto alla verità personale che è leso quando si diffondono notizie non vere sul conto di una
persona, anche se non diffamatorie, tali da alterarne dannosamente l'immagine agli occhi del pubblico.

30. La capacità di agire. The incapacità of protezione The capacità of agire is the capacità of disporre of
the propri diritti e of assumere impegni mediante manifestazioni di volontà. The capacità of agire si
acquista con la maggiore età fissata al compimento del diciottesimo anno.

The cause principali for cui the capacità of agire può essere esclusa o limitata riguardano la mancanza o la
riduzione della capacità di intendere e di volere. The right intende proteggere l'incapace contro il pericolo
che egli rechi danno a sé stesso. A questa scopo acconsente all'annullamento dei negozi giuridici stipulati
dall'incapace.

Inoltre, quando si tratti di uno stato di incapacità non del tutto transitorio, affida a determinatepersone-
genitori , tutore- il compito di provvedere agli interessi dell'incapace, avendo cura della sua persona,
rappresentandolo negli atti civili, amministrandone i beni, o assistendolo nel compimento degli atti certi.
Questi compiti sono svolti sotto la sorveglianza del giudice tutelare e del Tribunale.

The cause che possono limitare o escludere la capacità di intendere e di volere sono la minore età,
l'alterazione delle facoltà mentali e altre minorazioni. Naturalmente, la possibilità che il genitore o il tutore
si costituisca all'incapace è esclusa quando si tratta di atti che implicano scelte di carattere strettamente
personale: in questo caso, l'atto non può in alcun modo essere compiuto validamente (es. l'interdetto per
infermità di mente non può fare testamento né sposarsi, né altri può decidere queste cose per lui).

Interdizione Theabituale infermità di mente che rende incapace di provvedere ai propri interessi dà luogo
ad una sentenza di interdizione, quando è necessaria per assicurare un'adeguata protezione all'incapace.
L'interdetto è privo di capacità generale di compiere atti giuridici, tranne solo qualche eventuale e limitata
eccezione, ed è affidato ad un tutore (art.414c.c.).

Inabilitazione Se l'infermità di mente non è così grave da giustificare l'interdizione, si può pronunciare una
sentenza di inabilitazione, che limita solo la capacità di compiere atti di ordinaria amministrazione e
attribuisce all'inabilitato l'assistenza di un curatore (art. 415 c.c.). Possono anche essere inabilitati coloro
che, per prodigalità o abuso abituale di bevande alcoliche o di stupefacenti, espongono sé o la loro
famiglia a gravi pregiudizi economici. Infine anche il sordo e il ciecodalla nascita o dalla prima infanzia, che
non hanno ricevuto un'educazione sufficiente, possono essere inabilitati se non sono in grado di
provvedere ai propri interessi e, e nei casi più gravi, interdetti.

Amministrazione di sostegno The legge prende anche in considerazione la posizione delle persone che, per
effetto di infermità, o di una menomazione fisica o psichica hanno necessità di un'assistenza per
l'attuazione dei propri interessi, anche solo temporanea o limitata a determinate operazioni. Per questi casi
è prevista un'amministrazione di sostegno (art. 404 ss.c.c.).

L'amministrazione di sostegno si distingue dall'interdizione e dall'inabilitazione: − in primo luogo per la sua


portata più limitata: solo per determinati atti, o categorie di atti, precisati nel

provvedimento di nomina dell'amministratore, la capacità di agire del beneficiario è esclusa, nel senso che
l'atto deve essere compiuto in sua rappresentanza dall'amministratore, o è limitata, nel senso che l'atto
richiede l'assistenza necessaria dell'amministrare di sostegno;

− in secondo luogo perché può essere singolo anche solo per un periodo determinato.

You tratta then of a provvedimento non generale e schematico, ma limitato e costruito secondo il
calcestruzzo, ed eventualmente temporanee, necessità del beneficiario, al quale si riconosce in ogni caso la
capacità di esprimere bisogni e aspirazioni di quali l'amministratore deve tenere conto.

Incapacità legale e naturale Minori, interdetti, inabilitati, beneficiari dell'amministrazione di sostegno sono
in stato in incapacità legale:

− assoluta quella dei minori e degli interdetti, che non possono stipulare validamente nessun negozio
giuridico;

− relativa quella dei minori emancipati, degli inabilitati e dei beneficiari dell'amministrazione di sostegno, i
quali hanno un più o meno limitata capacità di agire.

L'espressione "incapacità legale" mette in rilievo che questa situazione, stabilita dalla legge, si sovrappone
alla realtà effettiva: per esempio, il minore è legalmente incapace anche quando è molto intelligente e
maturo; e, viceversa, una persona legalmente capace (cioè maggiorenne e non interdetta né inabilitata)
può essere "di fatto" incapace di intendere e di volere a causa, ad esempio, di ubriachezza.
L'incapacità legale va quindi distinta dall'incapacità naturale che consiste nell'effettivaincapacità di
intendere e di volere.

Fra i due concetti esiste una relazione, perché l'incapacità legale sussiste in ipotesi in quali normalmente vi
è incapacità naturale di intendere e di volere. Ma si tratta di una coincidenza incompleta perché:

− da una parte, il minore precoce può avere piena capacità naturale di intendere e di volere, pur restando
legalmente incapace; lo stesso vale per l'interdetto a causa di infermità di mente, durante un lucido
intervallo;

− d'altra parte, una persona legalmente capace può essere incapace naturalmente, a causa di una malattia
mentale per la quale non si è avuto un provvedimento di interdizione o di inabilitazione, sia perché la
malattia stessa non sia stata riconosciuta, sia perché comunque il provvedimento non sia stato chiesto.

A parte ciò, può accadere che l'incapacità naturale di intendere e di volere derivi da una causa transitoria:
ubriachezza, ipnosi, delirio febbrile , intossicazione acuta da stupefacenti, impeto travolgente di ira o dolore.
For these ipotesi ovviamente non vi può essere né interdizione né inabilitazione.

1. Ora, quando vi è incapacità legale le norme protettive dell'incapace trovano applicazione anche se
queste hanno la capacità naturale di intendere e di volere. In particolare il contratto, o altro negozio
giuridico, stipulato dal minore o dall'interdetto è annullabile sempre, senza indagare se il minore è
particolarmente dotato, o se l'interdetto ha agito durante un lucido intervallo.

2. Invece più delicato è il caso opposto quando l'incapacità naturale di intendere e di volere non è
accompagnata dall'incapacità legale. Qui da un lato vi è l'esigenza di tutelare l'incapace consentendogli
l'annullamento dell'atto; tuttavia questo interesse è in contrasto con quello della controparte, che può
essere fatto affidamento sulla validità dell'atto non essendosi resa conto di avere a che fare con una
persona in stato di alterazione mentale.

1. Quando vi è solo incapacità legale, questo conflitto è risolto in favore dell'incapace, perché l'altra parte
può sempre essere la sicurezza dell'esistenza dello stato di incapacità (es. l'età può essere accertata tramite
documento di riconoscimento; lo stato di interdizione o inabilitazione può essere accertato presso l'ufficio
dello stato civile);

2. Quando vi è solo incapacità naturale di intendere e di volere, la buona fede dell'altra parte può essere
giustificata; di qui la seguente disciplina di legge, rivolta a conciliare razionalmente i contrapposti interessi:

a) i negozi del diritto di famiglia compiuti da chi si trova in stato di incapacità naturale di intendere e di
volere possono essere annullati (qui è prevalente l'esigenza che il negozio sia voluto con piena
consapevolezza);

b) ugualmente l'incapacità naturale rende annullabile il testamento, la donazione e, per analogia, qualsiasi
atto di liberalità (l'affidamento del destinatario dell'attribuzione gratuita non è tutelato);

c) l'esigenza di tutelare l'affidamento è debole anche per gli atti unilaterali, in cui non vi è una controparte
in senso proprio: essi sono annullabili se gravemente dannosi per l'incapace;

d) l'affidamento si tutela nel campo degli affari, quindi nella materia dei contratti: perciò qui è non solo
provare che l'atto reca un grave pregiudizio all'incapace, ma deve essere anche che, per questo stesso
pregiudizio, o per la qualità del contratto, risulti la malafede dell'altro contraente.

L'incapace di intendere e di volerenon risponde civilmente dei propri atti illeciti [a meno che lo stato di
incapacità derivi da sua colpa (art. 2046 c.c.)].
31. L'interdizione legale del condannato Il condannato alla reclusione per un tempo non inferiore a 5 anni
è, durante la pena, in stato di interdizione legale, la quale, per quanto riguarda la disponibilità e
l'amministrazione dei beni, implica gli stessi effetti dell'interdizione giudiziale (art. 32 c.p.). Anche questa è
un'incapacità di agire, ma con un altro scopo: non quello di proteggere il condannato, ma quello di punirlo.

This differenza of the finalità spiega for the annullamento of the atto compiuto from condannato can be
chiesto from chiunque vi abbia interesse, quindi anche contro il condannato; diversamente da quanto vale
per le incapacità di protezione, dove l'annullamento può essere domandato solo dalla persona protetta o,
nell'interesse di questo, dal suo rappresentante.

32. La minore età. The responsibility genitoriale The piena capacità of agire si acquista al compimento del
diciottesimo anno di età. Il negozio giuridico concluso dal minore di età è annullabile (art. 1425 c.c.): la sua
efficacia può essere eliminata in base ad una tempestiva giudizi domandaale proposta nell'interesse del
minore.

This disposizione di legge presuppone una manifestazione di volontà che può essere presa sul serio nel
traffico giuridico anche se pronunciata da un minore. When you tratti, invece, of parole dette da a bambino
in tenera età, the negozio giuridico is inesistente, e quindi radicalmente privo di effetti fin dall'inizio e senza
necessità che venga esercitata un'azione giudiziale di annullamento.

The the the plan giuridico of the minorenne is annullabile senza necessità di provare che esso sia
effettivamente dannoso.

The responsibility genitoriale is as asse normalmente ad entrambi i genitori, insieme con i poteri
strumentali allo scopo, ed è venuto oggetto centrale la cura della persona del minore e
dell'amministrazione dei suoi beni.

Innovando rispetto al codice civile del 1942, che attribuiva al padre l'esercizio della patria potestà, la
Riforma del Diritto di Famiglia del 1975 pone entrambi i genitori su un pianoforte di assoluta uguaglianza.

The decisioni are prese of comune agreement da entrambi, salvi i casi di impedimento dell'uno o dell'altro.
In caso di contrasto fra i genitori su questioni di particolare importanza, è previsto l'intervento del giudice
(che non può imporre una decisione propria per rispetto all'autonomia della famiglia),che deve in primo
luogo cercare di favorire un accordo, e, nel caso di insuccesso, deve attribuire il potere di decisione al
genitore che, nel singolo caso, ritiene più idoneo a curare gli interessi del figlio (art. 316 c.c.).

I poteri di decisione vanno esercitati nell'interesse del minore. The the esercizio costituisce prima di tutto
un dovere (si parla di potere-dovere),anche se ciò non deve dimenticare il diritto naturale dei genitori di
mantenere, istruire ed educare i figli.

Per quanto riguarda la cura della persona del figlio, i genitori hanno il dovere del mantenimento e il potere-
dovere di sorveglianza e di educazione.

a) Il potere di sorveglianza implica il potere di tenere il figlio minore presso di sé, o di destinargli una certa
abitazione. Nel caso in cui il figlio se ne allontani senza permesso, i genitori possono richiamarlo,
ricorrendo, se necessario, al giudice tutelare. Sottrarre un minore, pur con il suo consenso, al genitore cui è
attribuita la responsabilità genitoriale, è reato. The potere of sorveglianza implica anche quello di regolare
le frequentazioni del figlio o di intercettarne la corrispondenza, quando ne è il caso. Dal dovere di
sorveglianza dipende la responsabilità dei genitori verso i terzi danneggiati dal fatto illecito del figlio
minore, se questi abita con i genitori stessi (art. 2048 c.c.).

b) Il potere-dovere di educazione comprende la facoltà di compiere scelte circa il corso di studi e


l'educazione religiosa. The potere of indirizzo va esercitato diversamente secondo l'età e la maturità del
figlio, comunque nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni naturali e aspirazioni. Vi è poi il potere di usare
mezzi di correzione e di disciplina, nei limiti approvati dal costume (art. 571 c.p.).

The responsibility genitoriale implica il potere-dovere di amministrazione del patrimonio e di


rappresentanza legale dei figli negli atti che non presuppongono scelte strettamente personali.
Rappresentanza e amministrazione sono esercitate dai genitori congiuntamente, o da quello che hanno la
responsabilità genitoriale sia attribuita in via esclusiva.

a) Gli atti di ordinaria amministrazione (atti principalmente di disposizione del reddito e gli atti, di valore e
rischio non eccessivo, che riguardano il miglioramento e la conservazione dei beni compresi nel patrimonio)
possono essere compiuti dal singolo genitore;

b) Gli atti di straordinaria amministrazione possonoessere compiuti solo per necessità o utilità evidente del
figlio e dopo l'autorizzazione del giudice tutelare. Se compiuti senza l'osservanza di queste disposizioni sono
annullabili su istanza dei genitori cui è attribuita la potestà genitoriale, o del figlio, o dei suoi eredi o aventi
causa (art. 322 c.c.).

I genitori cui è attribuita la responsabilità genitoriale hanno in comune l'usufrutto legale sui beni del figlio
minore cioè il potere di godere dei beni e percepirne il reddito, ad eccezione di quelli acquistati dal figlio col
proprio lavoro e gli altri indicati nell'arte. 324 c.c.;

The sanzione for the violazione of doveri inerenti alla potestà sul figlio consiste, secondo i casi, nella
decadenza della potestà, nella rimozione dall'amministrazione,nella privazione o limitazione dell'usufrutto
legale o in altri provvedimenti che il tribunale è conveniente all'interesse del figlio.

33. La tutela dei minori Se entrambi i genitori sono morti, o per altre cause non possono adempiere ai
doveri inerenti alla responsabilità genitoriale, si apre la TUTELA. Il Giudice Tutelare nomina tutore la
persona designata dal genitore che ha avuto per ultimo la responsabilità genitoriale. Se questa
designazione manca, o se si è osò gravi motivi, sarà scelta un'altra persona, preferibilmente fra i prossimi
parenti o affini del minore (art. 348 c.c.).

Il tutore ha la cura della persona del minore, lo rappresenta in tutti gli atti civili e ne amministra i beni (art.
357 c.c.). A questo scopo egli ha poteri analoghi a quello inerenti alla responsabilità genitoriale, ma con
alcune restrizioni: il controllo e l’intervento del giudice tutelare sono più frequenti.

Il tutore deve, prima di tutto, procedere all’inventario dei beni del minore, con certe garanzie procedurali;
poi propone provvedimenti circa l’educazione del minore e l’amministrazione dei suoi beni, e provvede ad
investirne i capitali, con l’autorizzazione del giudice tutelare.

Il tutore deve tenere una regolare contabilità della sua amministrazione e renderne conto ogni anno al
giudice tutelare; al termine della tutela deve rendere un conto finale.

Il tutore ha la rappresentanza legale del minore; tuttavia gli atti di straordinaria amministrazione
richiedono l’autorizzazione del giudice tutelare o del Tribunale, secondo la loro importanza. Gli atti compiuti
senza osservare queste disposizioni sono annullabili.

Il tutore può essere rimosso dall’ufficio per: abuso, negligenza, inettitudine, indegnità, insolvenza; inoltre
egli dovrà risarcire al minore i danno derivanti dalla cattiva amministrazione del patrimonio o da altre
violazione dei propri doveri.

34. L’emancipazione Il minore che abbia compiuto i 16 anni di età può, per gravi motivi, essere autorizzato
a contrarre matrimonio. Vi è in questo caso l’esigenza di attribuirgli una certa libertà di azione, necessaria
per chi forma un nucleo familiare autonomo: perciò il minore sposandosi acquista «l’emancipazione».
Questa gli attribuisce la capacità di compiere da solo gli atti di ordinaria amministrazione.
Per gli altri occorre l’assistenza del curatore (che NON si sostituisce al minore, ma lo assiste) ed
eventualmente l’autorizzazione del giudice tutelare e del Tribunale (art. 394 c.c.). Gli atti compiuti senza
queste autorizzazioni sono annullabili.

Con l’emancipazione cessa l’usufrutto legale.

35. Tutela degli interdetti e curatela degli inabilitati [riguardo alle cause per le quali si può far luogo alla
dichiarazione giudiziale di interdizione o di inabilitazione vedere paragrafo 30]

I provvedimenti di interdizione e inabilitazione possono essere presi nei confronti del maggiore di età o del
minore emancipato, perché non avrebbe senso interdire o inabilitare chi è già attualmente privo della
capacità di agire.

− L’interdetto si trova in uno stato di incapacità assoluta; egli è assoggettato ad una tutela, alla quale si
applicano le disposizioni sulla tutela dei minori (art. 424 c.c.).

− L’inabilitato può compiere da solo gli atti di ordinaria amministrazione, per gli altri gli occorre l’assistenza
del curatore ed eventualmente l’autorizzazione del giudice tutelare e del tribunale.

You is then a certa somiglianza of disciplina giuridica fra the incapacità assoluta dei minori e quella degli
interdetti, e fra l'incapacità parziale dei minori emancipati e quella degli inabilitati.

L'interdizione o l'inabilitazione può essere revocata con sentenza se ne venga meno la causa. Sia la
sentenza di interdizione o di inabilitazione, sia la sentenza di revoca, sono assoggettate a pubblicità nei
registri dello stato civile e negli appositi registri tenuti presso la cancelleria del Tribunale, in modo che tutti
siano in grado di venirne a conoscenza.

35-bis. Amministrazione di sostegno – [per la funzione e i presupposti vedere p. 30! ] L'amministrazione di


sostegno è disposta dal giudice tutelare su ricorso dello stesso soggetto beneficiario (anche se minore,
interdetto o inabilitato), del coniuge, della persona stabilmente convivente, o di altri soggetti indicati dalla
legge (artt. 404, 406, 417 c.c.).

The decreto of nomina of the amministratore of sostegno deve contenere l'indicazione dell'oggetto
dell'incarico, degli atti che egli ha il potere di compiere in nome e per conto del suo beneficiario e di quelli
che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dell'amministratore.

Nello svolgimento del suo compito l'amministratore deve tenere conto dei bisogni e delle aspirazioni del
beneficiario e deve tempestivamente inscrivirlo degli atti da compiere: in caso di contrasti con il
beneficiario deve essere messo in sicurezza il giudice tutelare, che adotta con decreto gli opportuni
provvedimenti.

The atti compiuti dall'amministratore di sostegno in violazione di disposizioni di legge, o in eccesso rispetto
ai suoi poteri, sono annullabili. Are pure annullabili the atti compiuti from beneficiario, se for essi era
prevista la rappresentanza necessaria dell'amministratore, o se è mancata la prescritta assistenza.

When are less the presupposti of the amministrazione of sostegno, this is revocata from giudice tutelare su
istanza of same beneficiario, dell'amministratore di sostegno, o degli altri soggetti previsti dalla legge.

36. Sede della persona: domicilio e residenza Il luogo in cui una persona vive e opera costituisce il punto di
riferimento per lo svolgimento di numerosi rapporti giuridici. La legge distingue qui:

− la dimora,luogo in cui la persona si trova attualmente, anche per breve tempo; − la residenza,luogo in cui
la persona ha la dimora abituale; − il domicilio, luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei
suoi affari e interessi.
37. Scomparsa, assenza, morte presunta Quando una persona non è più comparsa nel luogo del suo ultimo
domicilio o dell'ultima residenza e non se ne hanno più notizie, il Tribunale, su istanza degli interessati o dei
presunti successori legittimi o del pubblico ministero può nominare un curatore e osare altri provvedimenti
necessari per la conservazione del patrimonio della scomparsa (art. 48 c.c.).

Trascorsi 2 anni dal giorno a cui risale l'ultima notizia, il Tribunale può dichiarare "l'assenza" e immettere
nel possesso temporaneo dei beni dell'assente coloro che ne sono stati eredi se egli fosse morto i quali
dovranno conservare il patrimonio per restituirlo all'assente nel caso in cui ritorni.

Trascorsi 10 anni dal giorno a cui risale l'ultima notizia dell'assente, il Tribunale può dichiarare la "morte
presunta",fissandone i dati nel giorno a cui risale l'ultima notizia, e i presunti eredi e legatari acquistano
allora la libera disponibilità dei beni e il coniuge può contrarre nuovo matrimonio.

Se il presunto morto ritorna, o ne è provata l'esistenza, recupera i beni nello stato in cui si trovano.

Il nuovo matrimonio del coniuge, celebrato dopo la dichiarazione di morte presunta, è nullo; ma i suoi
effetti civili si producono fino al momento della dichiarazione giudiziale di nullità (art. 68 c.c.).

Capitolo 7 - LE PERSONE GIURIDICHE 38. Cenni introduttivi Nel linguaggio giuridico, come in quello
comune, diritti, doveri e comportamenti non sono riferiti solo a uomini, ma spesso anche ad enti.

Si presentano così, come possibili soggetti di rapporti giuridici: − lo Stato stesso; − gli altri enti pubblici
territoriali (Regioni, Provincia, Comuni); − enti istituiti o regolati dalla legge in modo particolare per la
realizzazione di scopi di interesse

pubblico (es. le Università); − consorzi, società, associazioni e fondazioni.

These have be considered come soggetti of the vita giuridica in way analogo to uomini, ed è perciò that are
not be «people giuridiche».

Tuttavia, le persone giuridiche non possono essere poste sullo stesso pianoforte delle persone fisiche, per
l'ovvia ragione che le persone giuridiche sono lo strumento delle persone fisiche, essendo costituite e
gestite da uomini per realizzare interessi di cui sono portatori sempre e solo uomini.

Sono diversi gli scopi pratici che possono richiedere la costituzione di una persona giuridica: − a volte si
tratta di realizzare interessi di carattere generale, o propri di categorie vaste e variabili di

persone; − altre volte può trattarsi della realizzazione di una scopo per il quale non bastano le forze di un

singolo, ma occorrono le attività e i mezzi materiali coordinati di più persone;

Vi è uno scopo ulteriore che può spingere una persona a costituire una persona giuridica. Spesso si è
disposti ad intraprendere una certa attività economica solo alla condizione di rischiare in essa alcuni
determinati beni o somme di denaro. Questo risultato si può raggiungere conferendoli ad una persona
giuridica, che svolgerà l’attività come un soggetto separata, senza implicare la personale e illimitata
responsabilità di chi opera per mezzo di essa. Questo «beneficio della limitazione di responsabilità» è
subordinato all’adozione di uno degli schemi organizzativi tipici previsti dalla legge: che sono sottoposti ad
una disciplina imperativa, che ha lo scopo di dare ai terzi protezione contro l’inganno e contro il pericolo
che il patrimonio dell’ente venga sottratto alle loro pretese creditore.

39. L'autonomia patrimoniale Perché si può parlare di una persona giuridica occorre essere in presenza di
un "patrimonio" (inteso come un insieme di rapporti giuridici attivi e passivi) che sia staccato dal
patrimonio di qualsiasi persona fisica e sia sottoposto a vicende autonome, dirette a realizzare una scopo
determinato.
The'autonomia» of the patrimonio of the persona giuridica significa che, finché questa dura, esso è
stabilmente destinato alla scopo dell'ente, subisce le conseguenze delle operazioni deliberate e attuate
dagli organi di questo, mentre è insensibile alle vicende che riguardano i soggetti in qualche modo
interessati all'esistenza e all'attività dell'ente stesso.

The comunione non ha alcuna autonomia patrimoniale, perché diritti e debiti comuni non costituiscono un
patrimonio unificato e distinto da quello dei partecipanti.

A separazione patrimoniale netta e completa the troviamo, invece, nella società per azioni: i soci non
rispondono dei debiti della società e, soprattutto, il patrimonio sociale non è assoggettato in alcun modo
alle pretese dei creditori particolari dei singoli soci. Per indicare un regime giuridico di questo tipo si dice
che l'ente ha un'autonomia patrimoniale perfetta.

In posizione intermedia tra questi estremi si collocano vari tipi di organizzazioni giuridiche collettive sono
dotate diun'autonomia patrimoniale imperfetta,perché il loro patrimonio non è del tutto insensibile alle
vicende patrimoniali dei partecipanti ed è soggetto a disgregarsi parzialmente anzitempo a causa delle
pretese dei creditori di questi. "Autonomia patrimoniale" vuol dire, dunque, insensibilità del patrimonio
dell'ente ai debiti personali del singolo partecipante o, almeno, esistenza di qualche schermo giuridico che
difenda il patrimonio dell'organizzazione dai contraccolpi dei debiti dei singoli partecipanti, assicurando in
ogni caso la destinazione preferenziale dell'attivo dell'ente allasoddisfazione dei creditori dell'ente stesso.

The separazione of the patrimonio of the ente of the partecipanti implica che esso operi nel mondo del
diritto come un soggetto giuridico distinto: infatti esso ha una ragione sociale e una sede, può stipulare
contratti, acquistare diritti e assumere obblighi e stare in giudizio nella persona dei propri rappresentanti.

The soggettività giuridica (personalità giuridica) of these organizzazioni is poi the presupposto necessary for
the any any can not rispondere the singoli partecipanti or the amministratori.

Quanto più netta è la separazione dell'ente dalle persone partecipanti, tanto più diventa rigorosa la
disciplina di legge intesa ad assicurare la tutela dei creditori sociali, degli interessati e del pubblico in
generale.

40. Gli organi Elemento essenziale delle persone giuridiche è la presenza di una o più persone alle quali è
affidato l'amministrazione del patrimonio. Queste costituiscono l'organo amministrativo dell'ente:

• organo individuale se si tratta di amministratore unico; • organo collegiale se si tratta di più persone
riunite a costituire il consiglio di amministrazione.

You can also the presenza of other organi.

In organizzazioni che hanno lo scopo di realizzare interessi generali, o comunque interessi di persone esterne
alla loro struttura organizzativa (istituzioni) la direttiva di massima per l'operare degli amministratori è la
scopo dell'ente definito nell'atto costitutivo.

Invece, le organizzazioni a carattere associativo (corporazioni) hanno lo scopo di realizzare interessi di cui
sono portatrici persone operanti all'interno della loro struttura organizzativa. In esse i partecipanti (soci o
associati) deliberano riuniti in «assemblea generale» che costituisce l'organo sovrano che determina ed
eventualmente modifica la scopo dell'ente e le sue regole di organizzazione, può deliberare lo scioglimento,
nominare e revoca degli amministratori e stabilisce i limiti dei loro poteri.

In alcune persone giuridiche è possibile la presenza di: • organi di controllo (come il collegio sindacale nelle
società per azioni); • organi ulteriori, con il compito di rappresentare e difendere particolari interessi.
The atti giuridici compiuti dagli organi dell'ente, entro i limiti dei loro poteri, vengono imputati a
quest'ultimo. All'ente are, inoltre, imputati gli atti illeciti compiuti dai titolari degli organi nell'esercizio delle
loro incombenze.

41. Classificazione delle persone giuridiche private Le persone giuridiche possono presentare la struttura
di istituzioni o corporazioni.

ISTITUZIONI Le istituzioni sono vincolate a uno scopo che è prestabilito nell'atto costitutivo ed è
relativamente immutabile.

Esse can proporsi of realizzare a fine di carattere generale (ad esempio un'istituzione per la ricerca
scientifica), o interessi di una particolare categoria di persone (ad esempio una casa di riposo per musicisti
anziani): anche in quest'ultimo caso, però, ai beneficiari non spetta di dominare l'ente.

Fra le istituzioni hanno importanza prevalente le "fondazioni":queste sono istituite da una o più fondatori,
che sono il patrimonio iniziale e fissano nell'atto costitutivo lo scopo dell'ente e le norme
sull'amministrazione. Can also be costituite ad opera di un comitato promotore, the quale raccolga presso
terzi i fondi necessari.

CORPORAZIONI The corporazioni are gruppi of people che gestiscono sovranamente the propria
organizzazione e dispongono liberamente del patrimonio comune. I partecipanti possono proporsi interessi
personali (es. una società commerciale) o di carattere generale:anche in quest'ultimo caso, però,
l'interesse è liberamente e sovranamente interpretato dai membri del gruppo, i quali possono anche
sciogliere l'ente o modificarne lo scopo.

Gli enti a struttura corporativa prendono il nome di: − «associazioni», se il loro scopo diretto non è
l'esercizio di un'attività produttiva ma ad esempio

culturale, sportivo ecc.; − «società» se il loro scopo è lucrativo o mutualistico; − «consorzi» se il loro scopo
è il soddisfacimento in comune di un bisogno economico dei

partecipanti, attraverso l'esempio la prestazione di un servizio;

Capitolo 8 - LE ASSOCIAZIONI

43. La libertà di associazione e la tutela dell'individuo nell'associazione L'associazione è un'organizzazione


collettiva privata, formata da una pluralità di persone che esequie per uno scopo comune di natura ideale
o, comunque, diverso dall'esercizio di un'attività economica.

Essa nasce per effetto di un accordo fra le persone che decidono di associarsi (atto costitutivo) e
stabiliscono le regole di funzionamento dell'associazione (statuto).

Nel concetto di associazione rientrano organizzazioni dagli scopi più vari (es. associazioni culturali,
sportive, sindacati, partiti politici, ecc.).

Sono tutte formazioni sociali dove si svolge la personalità dell’uomo. L’atteggiamento dello Stato di fronte
ad esse costituisce uno degli elementi che lo caratterizzano nella sua struttura civile e politica. In Italia la
libertà di associazione è garantita dall’art. 18 Cost..

44. Il riconoscimento e l’autonomia patrimoniale Le associazioni possono essere riconosciute con


provvedimento dell’autorità amministrativa. Questo non significa che per associarsi sia necessaria
un’autorizzazione (ciò sarebbe contrario al precetto costituzionale espresso nell’art. 18 Cost.). Ovviamente
le associazioni che si propongono fini illeciti sono vietate; ma il controllo della liceità può essere esercitato
solo dall’autorità giudiziaria.
Il riconoscimento non è un presupposto per l’efficacia giuridica dei patti associativi. Esso si limita a
conferire la «personalità giuridica»: questo significa la più netta separazione dell’ente delle persone degli
associati e dei gestori e implica che dei debiti dell’associazione risponde solo questa con il suo patrimonio.

In mancanza del riconoscimento, invece, alla responsabilità dell’associazione si accompagna la


responsabilità personale di chi ha agito in nome e per conto dell’associazione stessa [ma non anche la
responsabilità di qualsiasi associato (art. 38 c.c.)].

Il riconoscimento ha, dunque, efficacia costitutiva della personalità giuridica.

Il riconoscimento può essere negato quando, tenuto conto dell’ampiezza dell’attività svolta che
l’associazione intende svolgere, il patrimonio appaia insufficiente a garantire le ragioni dei creditori futuri.

Le condizioni che giustificano il beneficio della limitazione di responsabilità devono permanere anche
durante la vita dell’associazione. Perciò un certo controllodell’autorità amministrativa si esercita anche
dopo il riconoscimento: essa deve esaminare e approvare le modificazioni dell’atto costitutivo e dello
statuto.

Gli atti più importanti della vita delle persone giuridiche sono soggetti a pubblicità nel registro delle
persone giuridiche, che può essere consultato da chiunque.

Le differenze di regime giuridico tra le associazioni riconosciute e quelle non riconosciute si manifestano
essenzialmente nelle regole relative alla responsabilità per i debiti e alla pubblicità e in qualche controllo
dell’autorità amministrativa su quelle riconosciute. Tutte le altre regole sulla struttura e sul funzionamento,
e sui diritti e doveri degli associati sono comuni. Però va aggiunto che le associazioni non riconosciute
hanno un’importanza maggiore rispetto a quello conosciute: infatti la maggior parte dei gruppi organizzati
(come partiti politici) preferiscono la forma dell’associazione non riconosciuta perché non sottoposta a
controlli dell’autorità governativa e perché favorisce la riservatezza degli associati.

45. La soggettività giuridica e il patrimonio delle associazioni I contributi degli associati e i beni altrimenti
acquistati costituiscono il fondo dell'associazione. This fondo is proprietà of the association and not
property comune of associati, i quali non hanno alcun diritto su esso e, quando recedono dall'associazione,
o ne sono esclusi, non hanno diritto alla liquidazione di una quota (artt. 24, 37 c.c.). Tanto meno i creditori
degli associati potranno fingere di soddisfarsi sui beni dell'associazione. The patrimonio sociale is, dunque,
ben distinto rispetto a quello dei singoli associati, tanto nell'associazione riconosciuta, quanto in quella non
riconosciuta.

46. Atto costitutivo e statuto Le associazioni si costituiscono con un accordo tra un gruppo di persone, che
saranno i primi associati.

For the association not recognized not are necessary formalità particolari ma è sufficiente l'accordo,
comunque manifestato, sugli elementi essenziali per l'esistenza dell'associazione (scopo, diritti ed obblighi
degli associati, le condizioni per la loro ammissione, le regole sull'ordinamento interno e
sull'amministrazione).

Se l'associazione aspira ad ottenere il riconoscimento, l'atto costitutivo dovrà essere redatto in forma
pubblica (artt. 14, 2699 c.c.) e dovrà indicare anche la denominazione, il patrimonio e la sede (elementi che
devono essere controllati dall'autorità governativa, e che sono indispensabili per attuare la pubblicità nel
registro delle persone giuridiche).

47. Gli organi dell'associazione L'organo sovrano delle associazioni è l'assemblea degli associati (o
assemblea generale) che delibera in base al principio maggioritario.

The deliberazioni can be impugnate dinanzi all'autorità giudiziaria.


Il controllo giudiziario è necessario a tutela dei singoli associati, dell'ente stesso e degli interessi generali;
però, non deve ledere l'autonomia dell'associazione, e perciò sarà effettuato solo sulla conformità alla
legge, all'atto costitutivo e allo statuto delle scelte operate dall'assemblea (art. 23 c.c.); quindi si dice che il
controllo è di legalità e non di merito.

L'assemblea degli associati nomina gli amministratori.

48. Federazioni di associazioni e associazioni parallele Le grandi associazioni presentano problemi


organizzativi che vanno risolti attraverso il decentramento. That is a association, the that membri are other
association to people fisiche. Other struttura possible is the other parallele: the iscritti partecipano tanto
alle sezioni locali o settoriali, quanto all'associazione di vertice, con due rapporti paralleli e inscindibili.

49. Ammissione e recesso degli associati Le associazioni, nella loro struttura tipica, sono aperte
all'adesione di nuovi membri che devono presentare con i requisiti necessari prescritti negli statuti per
l'ammissione.

Anche se un terzo li presenti, però, non ha diritto all'ammissione e il rifiutonon può essere sindacato
dall'autorità giudiziaria, perché ciò contrasterebbe con la libertà di associazione.

L'associato può sempre recedere dall'associazione, se non ha assunto l'obbligo di farne parte per un tempo
determinato (art. 24 c.c.). L'impegno di partecipare all'associazione per tutta la vita è nullo, per la tutela
della libertà del singolo. Anche quando l'impegno di restare nell'associazione sia valido, sarà sempre
possibile recedere anticipatamente e con effetto immediato per giusta causa.

50. Esclusione degli associati L'esclusione di un associato non può essere deliberata dall'assemblea che per
gravi motivi (es. per indegnità morale); ne segue che la deliberazione di esclusione deve essere motivata.

Essa potrà essere impugnata di fronte all'autorità giudiziaria non solo per violazione di regole legali o
statuarie sul procedimento (art. 23 c.c.), ma anche per gravi motivi (art. 24 c.c.).

L'autorità giudiziaria, però, non può sostituire i propri criteri a quelli dell'associazione e quindi il giudice
dovrà valutare, nel caso in cui lo statuto contenga la causa di esclusione, se questi sono effettivamente
avvenuti o saranno valutare se l'esclusione ha carattere discriminatorio o sia ssatale.

L'associato receduto, o escluso, non può pretendere che venga liquidata una quota del patrimonio sociale
(artt. 24, 37 c.c.) perché nelle associazioni, che hanno scopi non patrimoniali, le prestazioni degli associati
sono contributi a fondo perduto per realizzare gli scopi dell'ente. Invece nella società, che hanno fini
economici, il conferimento del socio ha la natura di un investimento di capitali, che dà diritto a una quota
di liquidazione alla fine del rapporto.

51. L'estinzione dell'associazione Oltre che per le cause previste nell'atto costitutivo e nello statuto,
l'associazione si estingue quando lo scopo è stato raggiunto o è diventato impossibile, o quando sono
venuti a mancare tutti gli associati (art. 27 c.c.). L'associazione si estingue, inoltre, per deliberazione
dell'assemblea, approvata con il voto di almeno 3/4 degli associati (art. 21 c.c.).

L'associazione non viene meno immediatamente, ma entra in liquidazione. In questa fase non si possono
compiere nuove operazioni (art. 29 c.c.): si deve solo definire i rapporti giuridici pendenti, pagando i
creditori dell'associazione. I beni che restano sono devoluti secondo le disposizioni dell'atto costitutivo o
dello statuto o secondo le deliberazioni dell'assemblea che ha stabilito scioglimento lomento. In mancanza,
provvede l'autorità governativa attribuendo i beni ad altri enti che hanno fini analoghi (artt. 30, 31, 32 c.c.).
Esaurita la liquidazione, l'associazione si estingue.

Capitolo 9 - FONDAZIONI E COMITATI 52. Costituzione, riconoscimento La fondazione è un'istituzione


creata da un fondatore (o da più fondatori) per attuare la destinazione di un patrimonio a un determinato
scopo (che può essere di natura culturale, assistenziale, ecc.) You distingue dall'associazione, perché
quest'ultima consiste in un gruppo di persone (gli associati),le quali, deliberando in assemblea, possono
determinare, interpretare e modificare liberamente gli scopi dell'associazione, orientarne l'attività
attraverso la scelta e il controllo degli amministratori, e anche decidere lo scioglimento.

La fondazione, invece, persegue finalità esterne, che sono predeterminate dal fondatore con l’atto
costitutivo, si impongono agli organi della fondazione e sono relativamente immutabili.

La fondazione ha solo organi serventi; non ha un organo dominante, com’è l’assemblea degli associati
(generale) in un’associazione.

La fondazione è costituita con atto pubblico o con testamento (art. 14 c.c.). L’atto costitutivo deve
contenere la denominazione dell’ente, l’indicazione dello scopo, del patrimonio e della sede e le norme
sull’ordinamento e sull’amministrazione. Deve inoltre determinare i criteri e le modalità di erogazione delle
rendite (art. 16 c.c.).

Anche la fondazione acquista la personalità giuridica con il riconoscimento amministrativo.

Se l’attività è iniziata prima del riconoscimento e ne derivano delle obbligazioni, di queste risponderanno
personalmente coloro che le hanno assunte. La costituzione e gli altri fatti più importanti della vita delle
fondazioni sono soggetti a pubblicità nel registro delle persone giuridiche.

53. Organi. Controlli pubblici Gli amministratori sono nominati con i criteri prescritti dall’atto di
fondazione, ma se ciò non avviene sarà l’Autorità Amministrativa a designarli (in base all’art. 25 comma 1
del c.c.).

Nelle fondazioni, a differenza delle associazioni, non è possibile un controllo interno poiché esse si
propongono di realizzare interessi esterni. Perciò questo controllo è esercitato dall’Autorità
Amministrativa che:

− Controllerà l’attività di tali amministratori per assicurare che il patrimonio della fondazione sia
effettivamente destinato allo scopo istituzionale;

− Annullerà tutte quelle deliberazioni contrarie a norme imperative, all’atto di fondazione, all’ordine
pubblico o al buon costume;

− Può sciogliere l’Amministrazione nominando un Commissario Straordinario nel caso in cui gli
amministratori non agiscano secondo lo statuto o lo scopo scelto.

54. Diritti dei beneficiari Spesso gli statuti delle fondazioni prevedono l’erogazione di somme o
l’esecuzione di altre prestazioni a terzi, ai quali corrisponde un diritto soggettivo, cioè possono agire per
ottenere la prestazione nel caso che la fondazione non la esegua. Possono agire nel caso che il terzo sia
determinato dall’applicazione meccanica di criteri previsti nell’atto costitutivo della fondazione, senza
necessità di altre valutazioni discrezionali.

55. Trasformazione ed estinzione delle fondazioni La struttura e lo scopo della fondazione sono quelli
determinati inizialmente nell’atto costitutivo.

The loro immutabilità non può, però, essere assoluta. Perciò, se lo scopo si esaurisce, o diventa impossibile
o di scarsa utilità, o se il patrimonio diventa insufficiente, l'autorità governativa può trasformare la
fondazione, allontanandosi dal meno possibile dal suo carattere originario (art. 28 c.c.).

In caso di patrimonio sia divenuto insufficiente il provvedimento più razionale, è spesso quello della
fusione con fondazioni aventi una scopo simile.
The change not is may ammessa when the fatti the vi darebbero luogo are considerati in the atto of
fondazione come causa of estinzione of the ente e of devoluzione of beni a terze persone (art. 28 c.c.).

L'autorità governativa può disporre del coordinamento dell'attività di più fondazioni o di unificarne le
amministrazioni, rispettando per quanto è possibile la volontà del fondatore.

The fondazione si estingue for the cause previste nell'atto costitutivo e nello statuto, ed anche quando lo
scopo è stato raggiunto o è diventato impossibile, se l'autorità governativa non provvede alla
trasformazione. 56. I comitati i comitati sono gruppi di persone che raccolgono presso terzi fondi destinati
ad uno scopo annunciato (es. comitati di soccorso o di beneficenza).

The scopo annunciato costituisce un vincolo di destinazione che grava sui fondi raccolti, e che i
componenti del comitato non possono essere successivamente modificare.

Perciò è chiaro che appartengono al genere delle fondazioni, infatti, se il comitato ottiene il
riconoscimento, sorge una vera e propria fondazione con la sola differenza nel procedimento di
costituzione.

In assenza del riconoscimento manca il beneficio della limitazione di responsabilità: delle obbligazioni
assunte risponde non solo il fondo raccolto, ma rispondono anche, personalmente e solidalmente, i
componenti del comitato. I fondi comuni hanno però una certa autonomia perché non appartengono più
né a coloro che li hanno offerti (oblatori) né ai componenti del comitato.

La responsabilità personale per le obbligazioni assunte dal comitato grava sui componenti del comitato, e
non anche sui sottoscrittori che sono tenuti solo ad effettuare le oblazioni promesse (art. 41 c.c.).

The people che you impegnano a gestire i fondi raccolti sono responsabili personalmente e solidalmente
della loro conservazione e della loro destinazione allo scopo annunciato (art. 40 c.c.).

Nel caso in cui i fondi raccolti siano insufficienti allo scopo, o questo non sia più attuabile, o raggiunto lo
scopo, si sia un residuo di fondi, l'autorità governativa stabilisce la devoluzione dei beni, se questa non è
stata disciplinata al momento della costituzione (art. 42 c.c.).

Capitolo 10 - I BENI

57. L'oggetto dei diritti patrimoniali Il diritto soggettivo attribuisce e garantisce il suo titolare determinato
utilità che possono derivare dall'utilizzazione di una cosa o di un'energia naturale che abbia valore
economico o da una prestazione altrui.

A questa diversità si ricollega la distinzione fra diritti reali e diritti di credito, il cui oggetto immediato è il
comportamento del debitore.

Accanto ai diritti reali e ai diritti di credito vi è un'altra grande categoria di diritti patrimoniali: i diritti sulle
opere dell'ingegno (brevetti, diritto d'autore). Oggetto di questi diritti è l'opera letteraria, l'invenzione
industriale, ecc. L'opera dell'ingegno si può dunque concepire come un bene immateriale.

Alcune classificazioni delle cose materiali vanno premesse allo studio del diritto patrimoniale, perché
influiscono sia sulla struttura dei diritti reali, sia su quella dei diritti di credito, quando questi preparano
l'acquisto dei diritti reali e influiscono anche sulle regole applicabili ai contratti e ad altri atti di disposizione
patrimoniale.

58. Beni materiali. Definizione e classificazione delle cose Sono beni materiali le cose e le energie
suscettibili di approccio e che possono essere perciò formare oggetto di diritti (artt. 810, 814 c.c.). Perciò dal
punto di vista giuridico non sono beni ad esempio la luce, l'atmosfera, ecc.
a) Cose mobili e immobili Sono beni immobili i terreni e tutto ciò che sia materialmente incorporato al
suolo (edifici, alberi, ecc.);

Sono mobili tutti gli altri beni (art. 812 c.c.).

I trasferimenti e le altre vicende giuridiche dei beni immobili sono annotati nei registri pubblici, affinché
possa prendere conoscenza.

Mentre per la maggior parte dei beni mobili i trasferimenti mobiliari si manifestano ai terzi soprattutto
attraverso i spostamenti del possesso.

Le cose mobili possono essere trasferite senza il rispetto delle forme particolari, mentre per trasferire beni
immobili si richiede un atto scritto (art. 1350 c.c.).

b) Cose fungibili e infungibili Cose fungibili sono quelle che possono sostituirsi indifferentemente le une alle
altre, purché in uguali quantità (generi alimentari, monete, ecc.);

Infungibili sono invece le cose prodotte in esemplari unici, gli immobili, tutte le cose usate e tutto ciò che
non può essere sostituito.

Questa distinzione ha importanza sotto vari aspetti:

 Il venditore di cose fungibili non è tenuto a consegnare esemplari determinati, ma si libera trasferendo
esemplari qualsiasi appartenenti al genere richiesto, purché siano di qualità non inferiore alla media.

 Se è illecitamente distrutta una cosa il risarcimento in forma specifica è possibile se si tratta di una cosa
fungibile: se si tratta invece di una cosa infungibile, è possibile solo il risarcimento in forma equivalente;

 Solo le cose fungibili possono essere oggetto del contratto di mutuo (art. 1813 c.c.).

c) Cose consumabili e non consumabili Sono consumabili: le cose che possono essere usate una sola volta
dal proprietario, che con l'uso ne trasmette la proprietà (es. il denaro) o ne determina la distruzione.

Sono inconsumabili: le cose che possono essere utilizzate più volte senza che si distruggano o si alterino (es.
abitazione) ed anche le cose dette "deteriorabili" il cui uso produce un lento ma progressivo deterioramento
(es. vestiti).

The things inconsumabili can be concesse in uso temporaneo a una persona con l'obbligo di restituirle dopo
un certo tempo.

For the things consumabili that not is possible for the use you distruggerebbero: with are also fungibili si
can consumare, restituendo poi a'uguale quantità of things of same genere, come accade in mutuo.

d) Pertinenze Sono pertinenze le cose destinate in modo durevole a servizio o ad ornamento di un'altra
cosa, senza esserne parte costitutiva (es. la ruota di scorta di un'auto). La destinazione può essere operata
dal proprietario della cosa principale o da chi ha un diritto reale sulla stessa (art. 817 c.c.;).

The atti and the rapporti giuridici che hanno per oggetto la cosa principale comprendono anche le
pertinenze, se non è diversamente disposto (es. se viene venduta una nave nella vendita è compreso anche
l'arredamento, strumenti di bordo, ecc.)

The pertinenza, comunque, can formare also oggetto di un atto di disposizione separato perdendo così la
sua qualità (art. 818 c.c.).

e) Universalità di mobili L'Universalità di mobili è una pluralità di cose che appartengono alla stessa
persona e hanno una destinazione unitaria (es. il gregge). The atti and the rapporti giuridici can be be be of
the universalità or the singole cose che the compongono (es. si può vendere il gregge o anche la singola
pecora).

f) Frutti i frutti si distinguono in due categorie: frutti naturali e frutti civili.

Sono frutti naturali quelli che provengono direttamente dalla cosa, indipendentemente dall'opera dell'uomo
(es. prodotti agricoli). Essi appartengono al proprietario della cosa che li producono.

Sono frutti civili quelli che si ricavano come corrispettivo del godimento altrui di un proprio bene (art. 820
c.c.; es. corrispettivo di un affitto).

Capitolo 11 - DIRITTI REALI E DIRITTI DI CREDITO

59. Nozione di diritto reale

The concetti of diritto reale e of diritto of credito are fondamentali for the analisi of patrimonio.

Il DIRITTO REALEè il diritto di trarre da una cosa le sue utilità economiche garantite o alcune di esse.

Correlativo al diritto reale è il dovere di chiunque di astenersi dall'impedirne o turbarne l'esercizio.

Al titolare del diritto reale possono essere specifiche pretese nei confronti di persone determinate, ma solo
se si trova in una particolare relazione di fatto o diritto con la cosa (es. il proprietario può agire per ottenere
la restituzione della cosa, da chi la possieda senza titolo).

60. Classificazione dei diritti reali Il diritto reale è la Proprietà: acconsentire a godere e disporre della cosa
in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento
giuridico (art. 832 c.c.).

The other diritti reali incidono su cose altrui e hanno un contenuto più limitato: diritti reali minori.

Si dividono in due gruppi:

Diritti reali di godimento: sono diritti in base a quali un soggetto ha il potere di trarre da utilità beni di
proprietà di un altro soggetto . Essi sono:

L'usufrutto: consente di usare la cosa altrui e trarne i frutti, rispettandone però la destinazione
economica (art. 981 c.c.);

L'uso: simile all'usufrutto, ma con un contenuto più limitato: chi ha il diritto d'uso di una cosa può essere
esatti; se è fruttifera può raccoglierne i frutti, ma solo nella misura che occorre ai bisogni suoi e della sua
famiglia (art. 1021 c.c.);

L'abitazione: che consente di abitare una casa limitatamente ai bisogni propri e della propria famiglia
(art. 1022 c.c.);

 La superficie: che consente di utilizzare il suolo altrui per una costruzione (artt. 952, 955 c.c.);

 La servitù: peso imposto sopra un fondo (detto fondo servente)per l'utilità di un altro fondo (detto fondo
dominante)appartenente a diverso proprietario (art 1027 c.c.);

L'enfiteusi: diritto di utilizzare un fondo e farne propri i frutti, in eterno o per lunga durata, con l'obbligo
di migliorare il fondo stesso e di pagare al proprietario un canone periodico (artt. 958, 960 c.c.).

Diritti reali di garanzia- sono diritti che attribuiscono al titolare del diritto di farsi assegnare con prelazione
l'alienazione di un bene, in caso di inadempimento di un obbligo pattuito.
Essi sono:  il pegno , ha per oggetto cose mobili non iscritte nei registri pubblici, l'ipoteca , che ha per
oggetto le cose immobili e gli altri beni iscritti nei registri pubblici.

Se il credito garantito non è soddisfatto alla scadenza, il creditore può promuovere l'esecuzione forzata sul
bene oggetto del pegno o dell'ipoteca, per soddisfarsi su di esso con preferenza rispetto agli altri creditori.

The proprietario of the cosa gravata da a diritto reale altrui la può trasferire a un terzo, che l'acquisto
ugualmente gravata; you manifesta qui il carattere reale del diritto, che si riferisce a cosa e la segue nei
trasferimenti.

L'esistenza di un diritto reale su una cosa comprime il diritto del proprietario; se il diritto reale si estingue,
la compressione è meno e il diritto di proprietà riacquista interamente il suo contenuto (elasticità del
dominio).

61. Nozione di diritto di credito Il DIRITTO DI CREDITO (detto anche personale) attribuisce al creditore la
pretesa di esigere una prestazione da una o più persone determinate.

The rapporto fra creditore and debitore is detto obbligazione(o rapporto obbligatorio).

The prestazione dovuta can be positive (es. pagare a somma di denaro) o negativa (es. quella di non fare
concorrenza): può essere consistere in un'azione o in un'astensione.

The content of the obbligazione can be any prestazione suscettibile of valutazione economica and deve
corrispondere ad un interesse, anche non patrimoniale, del creditore.

Se la prestazione primariamente dovuta non è adempiuta esattamente, sorgono obblighi di restituzione,


riparazione o risarcimento del danno, che si affiancano all'obbligo primario, o lo sostituiscono.

In ogni caso poi, accanto alla prestazione principale, se ne collocano altre con funzione complementare.

La leggeimpone al debitore e al creditore di comportarsi secondo le regole della correttezza.

62. (segue): Causa della prestazione, azione, responsabilità patrimoniale L'obbligazione ha una rilevanza
duplice giuridica:

 costituisce la causache giustifica la prestazione: se l'obbligazione non esistesse e la prestazione fosse


eseguita lo stesso, questa sarebbe possibile e chi l'avesse ricevuta dovrebbe restituirla, o restituirne il
valore;

 dà al creditore un potere di azione nei confronti del debitore: se questo non adempie, il creditore può
rivolgersi all'autorità giudiziaria perché la procuri coattivamente ciò che la spetta.

Vi sono anche delle obbligazioni imperfette (o naturali),che sono quelle che costituiscono una giusta causa
della prestazione ma che non danno potere di azione al creditore: ciò vale per i debiti che non derivino da
un comando giuridico, ma esclusivamente da un imperativo di coscienza ed onore. You tratta of rapporti
the the attuazione forzata not is considerata necessaria for the use of the organizzazione sociale and the
you preferisce lasciare affidati alla coscienza dei singoli.

Il diritto di credito implica l'assoggettamento del patrimonio del debitore, nella consistenza che esso ha al
momento dell'esecuzione forzata (responsabilità patrimoniale, art. 2740 c.c. v. sez. 11).

Ciò significa che, da un lato, il creditore può soddisfarsi anche su beni conseguiti dal debitore
successivamente alla nascita del debito; mentre dall'altro i beni che nel frattempo sono usciti dal
patrimonio del debitore non saranno più raggiungibili: di qui un rischio per il creditore.
The secondo rischio of creditore is of not trovare of the soddisfarsi, for other creditori the have of the
actions esecutive individual, or of subire the concorso of other crediti for a ammontare superiore al
patrimonio del debitore, così da conseguire solo una soddisfazione proporzionalmente ridotta.

The responsibility patrimoniale of debitore si non solo se the debito non adempiuto abbia for the consegna
of a cosa determinata o the pagamento of a somma of denaro ma vale, also se, consista in un fare o in un
non fare. Nel caso di inadempimento:  di una prestazione di fare, il creditore può agire contro il debitore
per il risarcimento dei danni;  degli obblighi di non fare: ciò che è stato fatto in violazione dell'obbligo
distrutto a spese del debitore e

al creditore sarà comunque dovuto il risarcimento dei danni.

63. Le fonti delle obbligazioni L'art.c. indica, come fonti delle obbligazioni:  il contratto;  ilfatto illecito;
 e ogni altro atto o fatto idoneo a produrle in conformità dell'ordinamento giuridico. Questa formula

generica comprende varie fonti come: le promesse unilaterali; la gestione di affari; the ripetizione of the
indebito e thearricchimento senza causa.

64. Le obbligazioni reali A volte un'obbligazione è un carico di un soggetto se ed in quanto sia proprietario
di una determinata cosa, o titolare di un diritto reale su di essa; The obbligazione is intrinsecamente
collegata con il diritto reale.

Queste obbligazioni sono dette obbligazionireali.

The obbligazioni reali are inerenti a a diritto reale sia nel senso che chi succeda in tale diritto diventa
obbligato, sia nel senso che l'obbligato può liberarsi rinunciando al diritto stesso in favore dell'altra parte.

65. Confronto tra diritti reali e diritti di credito

La differenza consistenell'oggetto dei diritti.

The right real are the utilità of a cosa determinata, the titolare of the right the esercita direttamente on the
cosa and you necessary and the generalità of terzi not the impedisca of esercitare il suo diritto reale.

The right di credito ha invece come oggetto un'obbligazione, cioè uno strumento di cooperazione tra
creditore e debitore.

Un'ulteriore differenza, sempre legata all'oggetto, è il fatto che il diritto reale segue la cosa chiunque sia il
proprietario (assolutezzadel diritto reale); il diritto di credito segue invece la persona del debitore (
relatività del diritto di credito).

Inoltre il diritto reale è tutelato contro lesioni provenienti da qualunque terzo (assolutezzadella tutela)
mentre la tutela del diritto di credito è data solo contro il debitore (relatività della tutela).

66. (segue): Diritti personali di godimento di cose Vi sono diritti di credito nelle quali la prestazione dovuta
dal debitore consiste nel concedere l'uso di una cosa (es. la locazione).

For these diritti personali of godimento attribuiscono al creditore la facoltà di use direttamente the cosa
che ne è oggetto, simili appaiono, per questo aspetto, ai diritti reali di godimento.

The right personale of godimento implica pur sempre un obbligo di cooperazione, anche attiva, del
debitore.

Questi deve, infatti, consegnare la cosa al creditore, e deve garantirlo contro le molestie di terzi che fingono
di avere diritti sulla cosa. Obblighi di questo genere non caratterizzano, invece, i diritti reali.
67. Tipicità dei diritti reali Ai privati è consentito di costituire diritti di credito che hanno per oggetto le
prestazioni più varie, anche non espressamente previste dalla legge, alla sola condizione che sono lecite e
suscettibili di valutazione economica.

The diritti reali, invece, are in number chiuso: si can costituire, cioè, solo diritti reali espressamente previsti
dalla legge, e non altri.

Non è consentito modificare il regime legale , se non entro limiti molto ristretti, nei casi in cui ciò che è
eccezionalmente ammesso dalla legge.

Il numero chiuso dei diritti reali si giustifica in primo luogo considerando che l'incidenza di una pluralità di
diritti reali sulla cosa riduce la possibilità di modificarne la destinazione economica (occorrerebbe il
consenso di tutti gli interessati e può essere difficile ottenerlo); in secondo luogo va considerata che
l'opponibilità ai terzi dei diritti reali ostacola la circolazione dei beni.

68. Il patrimonio Il PATRIMONIO è un insieme di rapporti giuridici e passivi, aventi contenuto economico,
unificati dalla legge sia per la loro appartenenza allo stesso soggetto, sia per una loro destinazione unitaria.

Si è così, in primo luogo, il concetto di patrimonio generaledella persona, la cui unitarietà si manifesta nella
regola che il debitore risponde dell'adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni.

You are poi a patrimonio of destinazionewhen a part of patrimonio of a persona or of more people is
costituito in vista of a function specifica.

Se il patrimonio di destinazione fa capo:  a una pluralità di persone è detto patrimonio autonomo (es.
patrimoni delle associazioni).  a una sola persona, distinguendo dal suo patrimonio generale, è detto
patrimonio separato.

Caratteristica costante del patrimonio autonomo e del patrimonio separato è la destinazione preferenziale
dell'attivo alla soddisfazione delle passività comprese nel patrimonio stesso.

Svolge così una funzione di garanzia e responsabilità; this garanzia can be esclusiva, nel senso che il
creditore del patrimonio può soddisfarsi solamente su di esso; oppure può concorrere simultaneamente o
sussidiariamente, la garanzia offerta dal patrimonio generale.

Capitolo 12 - ACQUISTO E TUTELA DI DIRITTI PATRIMONIALI

69. Acquisti a titolo originario e a titolo derivativo I diritti patrimoniali si possono acquistare a titolo
originario, o a titolo derivativo.

A titolo originario when not is trasmesso da un'altra persona che ne fosse titolare (es. l'acquisto della
proprietà di una cosa mobile, non appartenente a nessuno, mediante l'occupazione).

A titolo derivativo when the acquirente succede a un precedente titolare e il diritto gli spetta come e in
quanto spettava a chi l'aveva acquistato: questo fenomeno si chiama successione.

• Il soggetto che esce dal rapporto si chiama autore, o dante causa ;

• Il soggetto che il subentra, successore, o avente causa.

The right soggettivo resta immutato nel suo contenuto, mentre ne cambia il titolare.

A volte l'acquisto derivativo ha per oggetto un diritto nuovo, che però deriva da un diritto del dante causa,
perché lo suppone e ne assorbe una parte del contenuto o comunque lo limita (si parla in tal caso di
successione costitutiva).
For can verificarsi a acquisto a titolo derivativo or valido titolo d'acquisto, cioè un atto o fatto giuridico che
giustifichi l'acquisto da una persona determinata, e che la causa dante sia titolare del diritto che deve
essere trasmesso: ciò corrisponde al modo regolare di circolazione dei diritti.

Ma le esigenze dei traffici hanno imposto importanti deroghe a questo schema: qui ritroviamo il principio
della tutela dell'affidamento che si specifica in una serie di regole destinate a diverse situazioni e definite
per assicurare alle ragioni del vero titolare del diritto la massima tutela compatibile con le esigenze della
sicurezza dei traffici.

70. Tutela in forma specifica e tutela per equivalente La tutela dei diritti patrimoniali può aversi:

 in forma specifica, cioè ristabilendo esattamente la situazione che si sarebbe avuta in mancanza dell'atto
illecito;

 per equivalente, ossia risarcendo il danno subito mediante il pagamento di una somma di denaro del
valore corrispondente alle utilità che sono state sottratte.

La tutela in forma specifica può, a volte, con la sua rigidità venire a volte in conflitto con esigenze di
innovazione e sviluppo; mentre la sola tutela per equivalente può essere in prima persona quando sono in
questione interessi di carattere non patrimoniale.

Capitolo 13 - GLI ATTI ILLECITI

71. Atti dannosi leciti e illeciti Non ogni atto dannoso è vietato. Nella vita associata accade spesso di recare
danno ad altre lecitamente (chi vince un concorso reca danno a chi ha perso).

Altre volte, invece, l'atto dannoso è vietato:può essere preventivamente impedito, se possibile; una volta
commesso, dà luogo a responsabilità per i danni che ha la funzione di risarcire il danneggiato e al tempo
stesso costituisce una sanzione che colpisce il colpevole e la cui minaccia dovrebbe contribuire a
scoraggiare il compimento degli atti illeciti.

72. Il problema dell'identificazione degli atti illeciti. Tipicità e atipicità degli atti illeciti Bisogna quindi
distinguere fra atti dannosi leciti e atti illeciti. In Italia invece si è formulati un principio molto generale,
quellodell'art.c. You is accolto so a principio of atipicità of atti illeciti: spetta all'interprete specify the
concetto of ingiustizia of danno in way to determine the figure concrete of atti illeciti.

La soluzione di questo problema dipende dalla valutazione comparativa di due interessi contrapposti :

• l'interesse minacciato da un certo tipo di condotta; • l'interesse che l'agente con quella condotta realizza
o tende a realizzare.

The criterio used for comparare i due interessi is a criterio of pubblica utilità (cioè la decisione appoggerà
l'interesse che si realizzerà un interesse della società).

Il principato di atto illecito

73.Illeciti contro la persona Are illeciti the atti lesivi of vita, dell'integrità fisica, della salute e della libertà
altrui. One lesione of salute can be causata non solo materialmente, ma anche con atti o parole che
cagionino uno shock nervoso o turbamenti d'animo di particolare gravità. La libertà è tutelata contro la
costrizione fisica, la minaccia l'inganno. In caso di uccisione di una persona si tratta di un diritto al
risarcimento ai familiari e al convivente compagno di vita.

74. Illeciti contro l'onore, la riservatezza e la verità personale Costituiscono diffamazione e sono illecite le
comunicazioni di notizie, voci, apprezzamenti che offendono la reputazione altrui. La responsabilità civile
può derivare anche da atti colposi, commessi cioè per negligenza (es. pubblicazione per errore). Diffondere
sul conto di una persona notizie non vere, anche se non diffamatorie, costituisce lesione del suo diritto
all'identità e verità personale.

Ogni persona ha diritto alla riservatezza della vita privata,cioè ad una sfera di intimità alla curiosità degli
estranei. L'inviolabilità del domicilio e la segretezza della corrispondenza e di qualsiasi altra forma di
comunicazione sono principi enunciati dalla Costituzione (artt. 14, 15 Cost.), la cui violazione è colpita da
sanzioni penali e civili. La legge civile vieta di esporre o pubblicare l'immagine di una persona senza il suo
consenso: la pubblicazione è però lecita quando è giustificata ad esempio dalla notorietà. La legge
riconosce un diritto generale alla riservatezza: diritto che è violato se si divulgano fatti della vita privata di
una persona, anche non disonorevoli, ma riservati.

75. Lesioni di diritti reali Sono illeciti gli atti che danneggiano materialmente la cosa o la distruggono;
L'impossessamento o la disposizione della cosa non autorizzata dall'avente diritto: in questo caso la piena
responsabilità per il danno si è solo nelle ipotesi di malafede e di colpa grave.

76. Danni all'ambiente Il danno ambientale è definito dalla legge come qualsiasi deterioramento
significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell'utilità assicurata da quest'ultima.
La legge attribuisce allo Stato il diritto al risarcimento del danno illecitamente cagionato all'ambiente.

77. Pregiudizio a posizioni contrattuali La lesione del credito contrattuale dal debitore, quando non esegua
la prestazione dovuta, o adempia male o con ritardo. Ma una posizione contrattuale può essere
pregiudicata anche da un terzo, il quale incorre in responsabilità quando cooperi con il debitore
nell'inadempimento.

78. Concorrenza sleale e illeciti contro l'impresa Commette concorrenza sleale l'imprenditore che: compia
atti idonei a creare confusione della propria attività e dei propri prodotti con attività e prodotti del
concorrente; diffonda notizie idonee a screditare i prodotti e le attività del concorrente; si appropri di pregi
dei prodotti o dell'impresa del concorrente. Sono vietati gli atti dannosi non conformi ai principi della
correttezza professionale.

79. Falsa informazione La falsa informazione costituisce illecito civile anche quando è solo colposa; ma
quando si tratti di un'informazione di cortesia la responsabilità è limitata ai casi di dolo o colpa grave.

80. Illeciti connessi con l'amministrazione della giustizia La denuncia penale dell'innocente è colpita da
sanzione solo se vi è malafede del denunciante. L'agire o la resistere in un giudizio civile avendo torto sono
fonti di responsabilità per i danni solo se risulta che la parte soccombente era in malafede o in colpa grave.
The provvedimento of giudice che abbia deciso ingiustamente può essere impugnato per ottenerne il
riesame. I danni causati dal giudice che ha deciso in possono essere impugnati per ottenere il riesame. The
giudice not is sottoposto a responsabilità for colpa, solo for dolo or to colpa grave, for permettergli of
lavorare in tranquillità. Mentre la responsabilità per dolo è sottoposta alla disciplina ordinaria, nelle ipotesi
di colpa grave il danneggiato non può agire contro il giudice, ma può chiedere il risarcimento del danno solo
allo Stato che dopo aver pagato il risarcimento, eserciterà un'azione di rivalsa contro il magistrato.

81. Responsabilità per omissione L'omissione diventa giuridicamente illecita quando si tratta di violazione
di un dovere giuridico specifico di agire (es. dovere di soccorso).

82. Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte Il padre e la madre sono
responsabili congiuntamente del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati che
abitino con essi (art. 2048 c.c.). Il figlio minore può non essere personalmente responsabile, se si tratta di
un bambino, o se è malato di mente (artt. 2046, 2047 c.c.); se invece si tratta di un giovane che sia già la
capacità naturale di intendere e di volere (es. un 17enne sano di mente), allora è personalmente
responsabile, in solido con i genitori. The responsibility of genitori is fondata sulla presunzione di una colpa
nella sorveglianza che può essere eliminata con la prova di non aver potuto impedire il fatto. La stessa
regola si applica al tutore.

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