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Vetri e Ceramici

I vetri sono prodotti inorganici di fusione consolidati raffreddandosi senza cristallizzare.


I vetri di origine naturale sono ossido di silicio e carbonato di sodio silicato. Per arrivare alla fusione bisogna
seguire alcuni passaggi:
- la preparazione del batch, ovvero la granulazione delle materie prime, la macinazione Hello
omogenizzazione a secco e in umido
- la fusione ovvero la dissoluzione degli elementi più refrattari come il Di ossido di silicio da parte dei
fondenti e può essere schematizzata come

- Il fining, un'operazione fisico chimica di rimozione delle bolle evoluzione del gas che risulta dalla
decomposizione dei carbonati solfati aria e acqua intrappolate, con la variazione negli stati di
ossidazione. I fining agents sono quegli elementi che evolvono bolle con facilità come solfati e
nitrati che durante la risalita intrappolano le bolle più piccoli

Gli ingredienti principali per un bagno di fusione sono tre:


- Un vetrificante come la silice introdotta sotto forma di sabbia;
- Un fondente come la soda (solfato di sodio) o la potassa (solfato di potassio) sotto forma di solfato
carbonato;
- Un stabilizzante che conferisce al vetro insolubilità in acqua
È inoltre importante utilizzare del vetro riciclato perché abbassa la temperatura di fusione.
I forni a rigenerazione sono forni in grado di recuperare in circolo il calore prodotto, l'efficienza di
produzione è pari a 2t/m^2 e hanno un consumo pari a 10k Kj/Kg. Le polveri sono inserite in camere
riscaldate e sono prodotte nelle scuole che galleggiano che verranno poi rimosse, il vetro puro fuso può
essere poi lavorato.
In seguito, il fuso viene colato in uno stampo rotante virgola e per effetto della forza centrifuga il flusso
risale per le pareti dello stampo producendo pareti a spessore uniforme, questa tecnica si chiama colaggio su
centrifuga oppure centrifugal casting.
In seguito, si passa alla formatura che può avere varie tecniche:
- la pressatura, il fluido caldo è inserito nello stampo attraverso un pistone o attraverso l'aria e si fa
aderire il vetro allo stampo, la viscosità di formatura del fuso è pari a 200-400 Pa*s, la pressione è
pari a 0,5-0,8 Mpa e lo stampo viene rilasciato a 10^5-10^8 Pa*s
- Le fibre di vetro possono essere lunghe e continue oppure corte, le prime si ottengono per tiraggio
meccanico dal fuso attraverso filiere in platino con fori sottilissimi, mentre le seconde si ottengono
colando il fuso in uno spinner perforato rotante ad alta velocità, le fibre sono rivestite della resina e
formate in mat. Si possono anche ottenere vedi laminati sotto forma di lastre
Si passa poi al processo di Pilkington Float, introdotto nel 1959, il vetro fuso viene fatto scorrere su un bagno
di stagno, si usa stagno per la sua attenzione superficiale la sua densità è il suo basso punto di fusione. Il
vetro ottenuto avrà una superficie perfettamente piana senza alcuna imperfezione.
Si passa pure la tempra termica, si usa per aumentare la resistenza del vetro che di per sé è un materiale
fragile …
- Il vetro temperato viene ottenuto raffreddando molto rapidamente il vetro dopo che è stato scaldato
- la superficie si raffredda per prima e solidifica, mettere cuore si raffredda dopo
- l'interno dello strato resta quindi sollecita la trazione
Il vetro resiste meglio alle sollecitazioni e il processo funziona perché il vetro resiste meglio a compressione
che a trazione.
Esiste anche la tempra chimica, con processo di scambio ionico tra gli uni potassio sodio, chiama entra
l'esistenza del vetro. Per usare tale tecnica bisogna avere il bagno di nitrato di potassio fuso un processo che
dura dalle sei alle dieci ore.
In questo processo lo ione sodio si scambia con il più ingombrante io né potassio inducendo uno stress
complessivo.
Da qui possiamo dividere i vetri in due categorie
- I vetri infrangibili che dopo la rottura dei bordi risultano più smussati
- I vetri laminati, ovvero al vetro si aggiungono fogli di polietilene e di altri materiali plastici
trasparenti che fungono da collante

I ceramici sono oggetti cristallini o parzialmente cristallini, ottenuti da sostanze essenzialmente non
organiche e non metalliche punto sono ottenuti da una massa fusa oppure sono formati durante un seguito un
trattamento termico.
I ceramici possono essere classificati a seconda se sono:
- Prodotti a tessitura porosa e possono essere …
a- Non rivestiti divisi in non strutturali come le terrecotte, strutturali come i laterizi e
terraglie come i filtri
b- Rivestiti come faenze e terraglie
- Prodotti a tessitura compatta e possono essere …
a- Non rivestiti, come gres o porcellana per usi tecnici
b- Rivestiti come gres di qualità o porcellana
Esistono anche i bioceramici, ovvero ceramici per uso biologico che si dividono in
- Bioinverti, come Al2O3, che non provocano e non subiscono reazioni con il mezzo fisiologico a
contatto
- Riassorbibili, come l’idrossiapatite, Materiali di riempimento che rendono possibile la riformazione
dei tessuti
- Bioattivi, come il biovetro, che incrementano i fenomeni di aderenza, ad esempio, tramite la
stimolazione della ricrescita ossea
Il processo di produzione dei ceramici ha varie fasi
- Estrazione delle materie prime dalla cava
- Stagionatura
- Preparazione dell'impasto
- Formatura
- Essiccamento
- Cottura
Dopo la creazione dell’oggetti con terra e acqua, intervengono l’aria per l’essiccamento e il fuoco per la
cottura, che donano resistenza e durevolezza.
I meccanismi di sinterizzazione ho fenomeni di ritiro possono essere di quattro categorie
- Vetrificazione, con formazione di una fase liquida e conseguente eliminazione della fase gassose e
dei porti intergranulari. La driving force per la piena densificazione è rappresentata dalla riduzione
dell’area superficiale conseguente all’eliminazione dei pori o bolle

- Sinterizzazione con fase liquida, in cui la formazione della fase liquida non elimina totalmente la
porosità e la densificazione si raggiunge per reazione della fase solida

- Allo stato solido, in cui la densificazione e la compattazione avvengono al di sotto del punto di
fusione e la sinterizzazione è accompagnata dal cambiamento in forma dei grani

- Sinterizzazione reattiva, il compatto di pole Valeria che esce chimicamente con fasi liquide gassose

In seguito alla cottura il materiale perde circa l’80% del suo volume, occorre sovradimensionare il
manufatto.
Allo stato solido i granuli con più di sei lati cresceranno, il resto si ritirerà. Dunque, i grani maggiori
crescono a scapito di quelli più piccoli.

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