Romani:
Altri esempi di comunicazione politica
durante il periodo della repubblica, è un periodo di guerre civili
ma la lotta per il potere non è fatta da: scontri e di attività politiche
si sviluppano tecniche di seduzione e manipolazione dell’elettorato fino a
diventare una conquista del potere.
Lobbing: processo attraverso cui i vari gruppi di interesse (es. imprese o ONG) cercano di
influenzare le decisioni politiche (= x fare leggi)
Le imprese e tutti gli altri soggetti coinvolti citati in precedenza producono comunicazione
politica
Secondo il modello mediatico questi tre attori non hanno lo stesso potere
2) Modello mediatico
Secondo questo modello l’attore più importante sono i media
Tre attori:
Istituzioni politiche
Media (il più importante)
Cittadini (meno importante)
I media scrivono le regole e condizionano i comportamenti e le scelte dei cittadini e delle istizuioni
politiche.
Si ragiona in chiave “cosa funziona e cosa no a livello mediatico” ecco dove si situa il potere
potere conferito ai media.
Scienza politica
È un campo di connessione con la comunicazione politica
APPROF. L’informazione è stata per secoli riservata solo a pochi privilegiati, si teneva sotto
controllo la cultura e l’informazione. Solo dopo la riv francese la comunicazione politica si è
trasformata senza finalità manipolatorie, anzi con l’obiettivo di contrastare chi esercitava il
potere
APPROF.
Nel XIX secolo la democrazia fa fatica a consolidarsi:
Ritorno antichi privilegi
Nuovi assolutismi ideologici
la democrazia si sviluppa in modo diverso tra i vari stati e non con la stessa intensità
le libere elezioni sono il fondamento delle democrazie e dei nuovi stati
grazie allele campagne elettorali, caratterizzate da rituali comunicativi e scontri tra
partiti nascono:
Leader politici
Testate giornalistiche
nascita moderna della comunicazione politica nata dal processo di
democratizzazione e comunicazione
Max Weber ci parla di idealtipi: delle categorie ideali (che non sempre esistono), ma ci aiutano
a comprendere meglio la realtà.
Alessia Oliverio Giovedì 17 settembre
Secondo Habermas la sfera pubblica cambia con la società di massa. La grande massa cambia
le logiche.
La sfera pubblica è il luogo in cui avviene la comunicazione politica.
Il parlamento è il luogo per antonomasia di discussione.
Le 4 fasi della CP
Prima fase – fase premoderna (fino agli anni ‘60)
Nella prima fase il contesto è quello della comunicazione diretta tra i leader politici e i cittadini
(come avveniva nell’antica Roma).
Si fanno i comizi, ovvero discorsi fatti in piazza per convincere i cittadini ad eleggere quel
determinato candidatoFino agli anni 60 questo era il tipico modo per fare comunicazione
politica (la TV oggi è più preponderante)
In questa fase c’erano credenze forti che promuovevano queste ideologie. Era presente un
voto d’appartenenza una volta che ti schieravi con un partito, difficilmente cambiavi idea.
Continuavano a votare lo stesso partito.
Dal voto di appartenenza al voto d’opinione Gli elettori tendono a cambiare molto di più
idea rispetto a prima. Il voto cambia da elezione ad elezione.
Ecco perché i politici devono affidarsi sempre di più agli spin doctors: coloro che che
riescono a maneggiare le dinamiche dei media facendo emergere il messaggio del politico.
(aiutano i politici a livello mediatico)
Alessia Oliverio Giovedì 17 settembre
Nel 1960 avviene il primo dibattito presidenziale a livello visivo (per la prima volta i candidati
parlavano in TV video di kennedi e nixon.
Inizia la fase moderna della comunicazione
Attraverso la TV si potevano apprezzare i gesti dei candidati, le movenze, il tono della voce, …
si poteva apprezzare o no un candidato in base all’aspetto
Kennedi risultò più convincente anche perché era giovane e bello.
Donald Trump ha usato tantissimo Twitter e Facebook come ufficio stampa costante. Ha sempre
pubblicato molti contenuti.
La TV riprende questi post e ne parlano al tg per esempio.
Nei paesi sotto i regimi fascisti la propaganda e la manipolazione hanno avuto il sopravvento
sulla democrazia e libera informazione, invece ad esempio negli Stati Uniti si era preservata la
democrazia, caratterizzata da libera informazione e comunicazione hanno giovato lo sviluppo
interno ed esportazione di modelli di com. politica. La dialettica tra potere politico e potere dei
media, ha rappresentato un ideale da imitare x molti paesi di giovane democrazia.
Il marketing politico, è nato insieme alla democrazia e sperimentato negli Stati Uniti nel XIX
secolo, invece il quel periodo in Europa si stava consolidando il fascismo e lo stalinismo, invece
negli stati uniti si celebrava il connubio tra pubblicità, marketing, info, sondaggi d’opinion utilizzati
nella politica e campagne elettorali.
La videopolitica
La videopolitica è il formato più noto della politica. La diffusione dei social media sta ponendo le
basi di un ulteriore sviluppo x la com, politica.
I progressi tecnologici hanno:
Leader, partiti cittadini e tutti sono connessi in una rete di comunicazione in tempo reale
che sta trasformando la politica.
Il pubblico viene segmentato (non è più un pubblico generalista) non c'è più la grande massa
che guarda lo stesso programma in grande serata
Il tutto avviene in modo sempre più veloce.
Dal brodcasting (messaggio che arriva a tutti) al neurocasting (ognuno può scegliere la
propria progammazione)
Neurocasting: si può decidere su ogni piattaforma cosa vedere e cosa non vedere. Puoi
scegliere film, programmi, …
Non c’è più il messaggio che arriva ad un unico pubblico.
Dis/neo – intermediazione:
si può scegliere ad esemoio quali politici seguire sui Social, quindi in un certo senso non
c’è più il media o il giornalista che filtra per noi le informazioni e ci fa vedere quello che
vuole lui.
I social non sono medium neutri i Social cercano di offrirci quello che vogliamo vedere
hanno obiettivi di business vendono agli inserzionisti i nostri dati
SI passa da:
Sondaggi
Spin doctors
Focus group
A:
Social, che tramite il nostro comportamento online ci conoscono meglio e sanno
perfettamente chi siamo. algoritmi che cercano di tenerci il più possibile sui social in modo
da avere più dati.
Alessia Oliverio Giovedì 17 settembre
Alessia Oliverio Giovedì 17 settembre
Teoria dell’Agenda-setting
Chi impone e chi decide i temi di cui si deve parlare?
non si controlla il dibattito ma si controllano i temi da trattare.
Definizione
“La comunicazione politica si può definire come lo scambio e il confronto dei contenuti di interesse
pubblico-politico prodotti dal sistema politico, dal sistema dei media e dal cittadino-elettore”
Gianpietro Mazzoleni
Oggi la retorica, pur avendo perso l’aura prestigiosa del passato non può dirsi morta. Il
linguaggio della politica è stato definito il linguaggio della persuasione, e come tale non può fare a
meno delle forme retoriche, cioè dell’argomentazione, dialettica.