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strade cosi da bloccare il passaggio delle truppe occidentali. Ma gli
americani reagiscono inventando un ponte aereo che porta tutte le
materie necessarie per sostentare gli occidentali creando addirittura un
nuovo aeroporto per farlo. C’è questa sorta di continuo rischio che una
crisi, come la crisi di Berlino diventi una terza guerra mondiale. Così nel
1949 si negozia quello che si chiamerà il patto Atlantico che è
un'alleanza tra i paesi europei occidentali e gli Stati Uniti. La guerra
fredda porta per la prima volta gli americani a decidere di allearsi con
qualcuno in tempo di pace. È un'alleanza permanente che promette di
intervenire in qualsiasi momento la crisi si trasformi in una guerra aperta.
5. TERZO MONDO: paesi che non vogliono stare ne con gli USA ne con
l’URSS. Termine coniato da Sauvy, a cui venne in mente la famosa storia
della rivoluzione francese in cui c’era il terzo stato, quelli che non erano
privilegiati, né nobili. Allora il terzo mondo nella visione di Sauvy è il
mondo di chi non si vuole schierare ma è un mondo di chi vuole avere
un progetto di emancipazione, di uscita dalla colonizzazione, dalla
povertà, dall'arretratezza che era stata collegata come eredità al
imperialismo europeo. Si inizia a sviluppare il movimento dei paesi
NON allineati: India, Egitto e Indonesia e anche Jugoslavia con Tito ne
fanno parte. Non erano Paesi ricchi, non erano militarmente potenti e
dunque la possibilità era una possibilità politica, quindi per farsi sentire
scelsero la via dell’ONU. Ma troviamo 2 problemi: il primo era la
dif coltà a radicare il sistema dello stato perché erano Stati fragili, eredi
dalla colonizzazione. Molti caddero sotto il controllo della dittatura (o
così o non funzionavano). Il secondo problema era un problema di tipo
demogra co: l’aumento demogra co comincia in questi paesi prima che
ci sia un consolidamento economico perché si diffondono pratiche di
tipo igieniche, sanitarie e ci fu un boom, ma il numero maggiore di
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persone preme sulle risorse e quindi diventa più dif cile consolidare e
sostenere l’economia.
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il PIANO SCHUMAN, cioè la Germania si potrà ricostruire piano piano
sotto un comune controllo europeo soprattutto gestire la CECA in
quanto il carbone e l’acciaio sono il centro dell’economia pesante e il
centro di una possibile ricostruzione anche di tipo militare. Nel 1957 si
costituisce la CEE, comunità economica europea, cioè un mercato
comune per tutte le merci. In ne per quanto riguarda il GIAPPONE, che
era stato occupato dagli americani che impongono delle riforme. Poi
però hanno bisogno dei giapponesi quando scoppia la guerra in Corea.
Quindi si fa un trattato di pace de nitivo, un’alleanza militare, ma il
Giappone può crescere secondo le sue regole —> cosa negativa per gli
USA perché il Giappone potrebbe ampliare il commercio. Già negli anni
‘70 il PIL è quasi uguale a quello americano. C’è questo tipo di grande
boom favorito dalla guida americana, favorito da un equilibrio tra
politica ed economia che è l’equilibrio che risponde alla crisi degli anni
’30. Secondo la teoria di Keynes, se il mercato si lascia da solo ogni
tanto fallisce, quindi c’è bisogno che quando il ciclo economico libero
del mercato entra in una fase discendente, lo Stato intervenga
nell’economia aumentando la spesa pubblica e magari anche in de cit
facendo debiti, pur di riattivare l’economia, pur di invertire il ciclo
economico —> teoria economica dominante. Questo vuol dire che gli
Stati devono anche aumentare le spese nei settori dove il mercato non è
ef ciente, ad esempio la scuola, la sanità, l’assistenza e infatti non a caso
questi sono anni dove c’è un aumento forte delle spese pubbliche.
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9. ITALIA NELLA GUERRA FREDDA: anche l’Italia subisce l’impatto della
guerra fredda, perché le cose all’interno si stavano evolvendo in una
direzione che si incontra nel panorama internazionale. Abbiamo una
spaccatura del partito socialista: il PSIUP rompe col PCI creando due
partiti socialisti: il PSI (partito socialista italiano) che collabora con i
comunisti in nome dell’unità della classe operaia e invece il PSDI (partito
socialista democratico italiano) vogliono l’autonomia e non vogliono
collaborare con i comunisti con a capo Saragat. Poi abbiamo De Gasperi
che va negli USA quando ancora non era stato rmato il trattato di pace
e dice che se non verrà cambiato il Trattato di Pace non lo avrebbe
rmato e avrebbe fatto di tutto per mettersi di traverso ma in realtà poi
capisce che le cose stanno cambiando, capisce che il trattato di Pace
sarà facilmente superato se nascerà quella nuova situazione in cui gli
USA hanno bisogno di tanti alleati di fronte al pericolo sovietico. Quindi
quando capisce quello che si sta delineando comprende che la causa di
Trieste è meno importante della grande alleanza antisovietica. Quindi
bisognava rompere con le sinistre. Nel 1947 quando il PSIUP si spacca,
De Gasperi apre una crisi di governo e viene incaricato di formare un
nuovo governo (riesce a farlo senza le sinistre). Come? Verrà sostenuto
da tutti i partiti di destra, avrà il supporto dei democristiani, dei
repubblicani. Si allarga e si forma il CENTRISMO, formato da 4 partiti: il
primo è la DC, poi il PLI (liberali), poi PSDI (socialisti) e in ne i PRI
(repubblicani).
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