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POST-IMPRESSIONISMO

Cézanne, Van Gogh e Gauguin


Che cos’è il Post-Impressionismo?
Il Post-Impressionismo era un movimento artistico che seguì l’Impressionismo alla
fine del 1800.
Gli artisti erano interessati all'osservazione della natura, la pittura en plein air ma
non doveva dare per forza l'istantaneità di quel momento, doveva essere filtrata
attraverso il pensiero del pittore, quindi rielaborata.

Attraverso la rielaborazione dovevano trasmettere anche gli stati d'animo e quindi


non dovevano essere oggettive. Il 1° post-impressionista è stato Cezanne,
accompagnato da Gauguin e Van Gogh.
Paul Cézanne (1839-1906)
Cézanne, così come gli altri pittori vissuti durante gli ultimi decenni dell'Ottocento,
all'inizio della sua carriera non esitò a far riferimento alla rivoluzione impressionista.

La pittura cezanniana, in un certo senso sottintende un confronto storico con due


importantissime scuole artistiche precedenti: l'Impressionismo e il classicismo.

Cézanne dato vita a composizioni confuse, dove tutto era risolto e dissolto in luce e
tono e dove la chiarezza e il rigore era definitivamente compromesso. L'arte di
Cézanne, in tal senso, continua a rivolgersi agli antichi maestri, ma li aggiorna con
le nuove scoperte impressioniste, dando così vita a quadri dove la natura è si
prensile ai valori cromatici e luminosi, eppure è salda, solida, riposante e tranquilla.
I giocatori di carte
Olio su tela, 1898, Museo d’Orsay, Parigi

Abbastanza piccolo, venne realizzato in


un periodo chiamato periodo sintetico, lo
si può notare nel numero dei
personaggi, nella semplicità della
composizione e anche nel modo in cui
dipinge i corpi. Era alla ricerca di una
solidità' nelle sue forme e di una
semplicita'.
Tendeva a ricondurre le figure a solidi
geometrici : figure piramidali, cilindri
come le braccia e i cappelli.
I giocatori di carte
Olio su tela, 1898, Museo d’Orsay, Parigi

Ha fatto 5 versioni di questo quadro.


I personaggi sono vestiti abbastanza
bene, ambientazione semplice, la parte
più realistica è la bottiglia di vino con il
riflesso, il resto è tutto ricondotto a forme
geometriche. Il soggetto di sinistra è più
anziano con linee rette per evidenziare
la sicurezza del giocatore a differenza di
quello a destra che è piegato, segno di
incertezza.
I soggetti sono contadini e giardinieri
che lavoravano nella tenuta del padre.
Alle loro spalle c'è un vetro.
Le grandi bagnanti
Olio su tela, 1906, Museum of Art, Filadelfia

Le donne raffigurate sono 14, più una


che nuota e due dall'altro lato del fiume;
e poi sono separate in modo che da un
lato siano 8 e dall'altro 6. Le linee di
contorno sono molto marcate. Non cerca
il particolare, infatti in una a sinistra non
si vede nemmeno il viso. Lui fa uno
studio sull'insieme. C'è una integrazione
tra figura umana e natura: l’inclinazione
dei tronchi forma un triangolo ideale, il
tutto riconduce a delle figure
geometriche. Ci sono 3 colori: celeste,
ocra e bianco.
La pittura è data per pennellate molto
larghe date anche con l'uso della
spatola.
Paul Gauguin (1848-1903)
La sua vita fu un viaggio continuo tra Europa, Sud America e Oceania. Studiò a
Orléans e a Parigi, nel 1865 iniziò a viaggiare per mare toccando i più importanti
porti del mondo.

Cominciò a dedicarsi alla pittura negli anni Settanta e nel 1880 partecipò a tutte le
mostre degli Impressionisti. Si trasferì varie volte, Panama, Martinica, Tahiti. Visse
assieme a Van Gogh. Anche per questo artista gli inizi furono impressionisti, ma già
dal 1888 il suo modo di dipingere cambiò. I colori erano dati da ampie campiture
piatte, egli faceva uso solo dei colori primari (rosso, giallo, blu).

Gauguin era un pittore francese, che voleva evadere dalla società e dai suoi
problemi per ritrovare un mondo più puro ed incontaminato. Gira per mezzo mondo
sempre insoddisfatto della vita. Povero e malato muore nel 1903.
Il Cristo giallo
Olio su tela, 1889, Albright-Knox Art Gallery,
Buffalo

Il dipinto raffigura delle donne brètoni nei loro


costumi tradizionali, inginocchiate ai piedi
della scultura di uno dei tanti crocifissi nei
quali è facile imbattersi nelle campagne della
Bretagna. Le colline sono gialle, gli alberi di un
rosso vivo e il Cristo, contornato in nero e
verde, è totalmente giallo. L’artista recupera la
bidimensionalità, importante è il ruolo del
colore. Assieme all’antinaturalismo si
sottolinea l’essenzialità del personaggio e
delle figure. Sintetìsmo è il termine usato da
Gauguin di fianco all’Impressionismo.
Da dove veniamo? Chi
siamo? Dove andiamo?
Olio su tela, 1897, Museum of Fine Arts, Boston

Fu dipinto prima del tentativo di


suicidio. Questa è una tela di grandi
dimensioni, molto esteso quasi
simile ad un fregio classico, che
avrebbe dovuto essere una sorta di
testamento spirituale. I bordi
superiori della tela recano la firma, la
data di realizzazione e il titolo.
Da dove veniamo? Chi
siamo? Dove andiamo?
Olio su tela, 1897, Museum of Fine Arts, Boston

Alcuni significati simbolici sono


evidenti, altri sono rivelati nella
lettera dell’artista: la nascita, la vita,
la morte sono rappresentate da un
bambino, da giovani donne e da una
vecchia. La figura eretta, e unica
figura maschile, sta cogliendo un
frutto da un albero: questa è la figura
più luminosa di tutto il dipinto e può
rappresentare l’uomo che coglie la
parte migliore dell’esistenza, ma può
rinviare al concetto religioso del
peccato. Il dipinto cerca, quindi, una
sintesi tra religione occidentale e
religione orientale (l’idolo sullo
sfondo). La vecchia stanca pare
riflettere sulla sua vita passata, sui
rimorsi e sui rimpianti.
Vincent Van Gogh (1853-1890)
Era un uomo istintivo, dai sentimenti forti e violenti, fu aiutato dal fratello Theo agli
inizi. La consapevolezza di essere incompreso, l’ansia di capire se stesso e di
trovare i modi attraverso cui esprimere la propria interiorità, la ricerca di un ben
definito ruolo umano e professionale seguite dagli insuccessi, dai rifiuti e
dall’isolamento, lo fecero piombare in una profonda depressione, che si sviluppò in
una forma di alienazione mentale e che lo portò al suicidio nel 1890.

I suoi studi furono incostanti, studiò anatomia, disegno prospettico, prese lezioni di
pittura, studiò nell’atelier dei Fernand Cormon dove conobbe Henri de
Toulouse-Lautrec. Entrò in contatto con Monet, Degas, Renoir e Seurat. Importante
fu l’amicizia con Gauguin che si concluse per le differenti opinioni artistiche.

I primi disegni hanno funzione di sperimentazione di tecniche grafiche, anche se la


scelta dei soggetti rispecchia inevitabilmente lo stato d’animo dell’artista.
Differenze tra Van Gogh e Gauguin
La differenza sostanziale tra Gauguin e Van Gogh si ha inizialmente nel primo impatto
visivo. Gauguin usava il colore in modo piatto rispetto a come lo usava Van Gogh, con colori
prevalentemente caldi.

L'espressività del primo, deriva dalla rappresentazione del soggetto, mentre nel secondo, sebbene
i soggetti rappresentati siano di grande rilievo, l'espressività artistica traspare soprattutto dall'usa
del colore, usato in modo nervoso.

Infine i soggetti, sono completamente differenti. Nei quadri di Gauguin è sottintesa una realtà
all'insegna dei sentimenti e delle sensazioni di amore e sessualità. Van Gogh predilige la
rappresentazione di emozioni di dolore, morte e solitudine, che rispecchiano appieno gli anni
della sua fanciullezza in cui perse tragicamente la madre e la sorella.
Autoritratto
Olio su tela, 1887, Rijksmuseum Vincent Van
Gogh, Amsterdam

L’Autoritratto con il cappello di feltro grigio


risale al 1887. La giacca ed il volto sono
trattati con rapidi tocchi di colore accostati
l’uno all’altro, il modellato è ottenuto con il
variare dell’inclinazione delle tante
linguette di colore che seguono una
disposizione raggiata. Anche il fondo
(azzurro e violetto) è composto da
pennellate di media lunghezza. I fissi occhi
inquieti, le labbra serrate, l’estrema
magrezza, fanno trasparire il carattere
instabile dell’artista: questi era un artista
impulsivo e impaziente, capace di
eseguire un numero impressionante di
opere in brevissimo tempo e sul
medesimo soggetto.
Campo di grano con
volo di corvi
Olio su tela, 1890, Van Gogh Museum,
Amsterdam

Poco prima di suicidarsi l’artista


dipinse con rabbia, solitudine e
disperazione questa opera,
realizzata con una violenza mai vista
prima di allora: una tempesta, quasi
presagio di lutto, si sta per abbattere
su un campo di grano tagliato da tre
viottoli dai quali si leva uno stormo
scomposto di corvi neri. Il campo di
grano è stato trattato con frustate di
giallo e il cielo è incupito dal nero
delle nubi minacciose. Pare che
l’artista guardasse impotente
l’evento che si compiva sotto i suoi
occhi.

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