Sei sulla pagina 1di 5

Sogni da Cucire

10 STORIE BREVI IN ITALIANO


ITALIANO AUTOMATICO
Sogni da Cucire
Marta aveva un sogno: diventare una sarta1 di successo. Sin da
piccola, infatti, aveva sempre avuto le idee abbastanza chiare, e
passava le giornate a confezionare2 vestiti per le sue bambole3, che
le facevano da modelle. Non avendo delle sto e4 per le sue
creazioni, prendeva tutti gli stracci5 che trovava in giro per casa.
Un giorno la mamma comprò una camicetta di seta con dei ricami6
dorati sul colletto7. Marta era così a ascinata da quei colori, che non
riuscì a fare a meno di prendere le forbici e zac! In un colpo, la
camicia della mamma era stata rovinata per poter realizzare altri
vestitini per le sue amiche bambole.

Marta non dimenticherà mai la rabbia della mamma di quel giorno,


e soprattutto il fatto di essere stata messa in punizione: niente più
aghi8, li9 e bottoni, la scatola nella quale custodiva tutto il
necessario per le sue creazioni venne sequestrata e nascosta chissà
dove. Fu come se le fosse crollato il mondo addosso.
Non smetteva di pensare ai suoi strumenti, e non faceva altro che
disegnare nuovi vestitini per le sue bambole e toccare qualsiasi

1. Sarta: persona che confeziona abiti.


2. Confezionare: fare un lavoro di cucito, di sartoria.
3. Bambole: giocattoli con le sembianze di una donna o una bambina.
4. Sto e: tessuti usati per realizzare vestiti.
5. Stracci: pezzi di sto a non più utilizzabili come vestiti, usati in casa per altri scopi, per
esempio per pulire.
6. Ricami: disegni o decorazioni realizzate su un tessuto.
7. Colletto: la parte di un vestito attorno al collo.
8. Aghi: piccole aste in acciaio per cucire.
9. Fili: elementi che si inseriscono nell’ago per cucire.

10 STORIE BREVI IN ITALIANO 1 © ITALIANO AUTOMATICO


ff
fi

ff

ff

ff

sto a incontrasse per casa. La mamma era commossa10 da questa


reazione, e non soltanto le restituì la scatola ma, qualche anno più
tardi, le fece un enorme regalo: la sua prima macchina per cucire11.
Da quel giorno, Marta non ha mai smesso di cucire, riparare,
modi care, adattare e confezionare vestiti.

In quella sua cameretta, che ormai era diventata il suo laboratorio, la


si vedeva sempre con il metro a nastro12 intorno al collo come una
collana13, qualche spillo14 sul maglione, sempre a testa bassa.
Anche se le si parlava, lei rispondeva ma rimanendo concentrata, e
alzava lo sguardo soltanto una volta terminato il suo lavoro. Passava
le ore così. La mamma le diceva che avrebbe dovuto riposare, che
avrebbe dovuto pensare di più alla scuola, ma lei non prestava
attenzione alle sue raccomandazioni. Per Marta non era faticoso
starsene così, anzi. Per lei era qualcosa di totalmente rilassante e
appagante15.
Mentre lavorava, sognava a occhi aperti: si immaginava in un vero
atelier a cucire sto e costosissime, magari in bre naturali16, di
qualsiasi colore o fantasia.

Un giorno la mamma trovò una scatola davanti alla porta della sua
camera. C’era anche un bigliettino con su scritto: «Anche se ormai
sono passati tanti anni, mi perdoni? Buon compleanno, mamma».

10. Commossa: emozionata, quando si ha una forte reazione, per esempio un pianto.
11. Macchina per cucire: apparecchio meccanico per cucire.
12. Metro a nastro: strumento per prendere le misure, costituito da un nastro essibile.
13. Collana: gioiello che si porta intorno al collo.
14. Spillo: piccola asta appuntita, simile a un ago, ma che serve solo per unire due pezzi di
sto a.
15. Appagante: soddisfacente, che soddisfa.
16. Fibre naturali: le bre sono i lamenti che costituiscono i tessuti, e sono naturali quando
provengono da vegetali o animali, come per esempio il cotone e la lana.

10 STORIE BREVI IN ITALIANO 2 © ITALIANO AUTOMATICO


ff
ff

fi
fi

ff
fi

fi

fl

Era incredula: nella scatola c’era una camicetta identica a quella che
Marta aveva rovinato da bambina.

Nonostante la sua tenera età17, era riuscita a ricordare e a riprodurre


fedelmente ogni minimo dettaglio. Fu così che la mamma capì
davvero che quello non era un semplice passatempo, ma era la sua
più grande passione. Così, da quel giorno, non le disse più nulla,
limitandosi a osservarla da lontano, in silenzio.
Dopo aver passato anni a testa bassa a cucire, a leggere libri, a
sbagliare e a riprovare, Marta era diventata davvero bravissima. I
suoi amici, i suoi vicini, le colleghe della mamma e qualsiasi
persona che avesse mai visto una sua creazione, la spronavano18
a nché realizzasse il suo sogno. Questo perché Marta non era
soltanto un’abile sarta, ma sapeva ascoltare. Aveva una sensibilità

17. Tenera età: infanzia.


18. Spronavano: incoraggiavano, esortavano.

10 STORIE BREVI IN ITALIANO 3 © ITALIANO AUTOMATICO


ffi

fuori dal comune e ogni suo abito rispecchiava19 il carattere della


persona per cui lo aveva fatto. Il risultato era sempre come gli altri lo
avevano immaginato, come se potesse leggere nel pensiero. Ma
soprattutto ci metteva il cuore in quello che faceva.

Finalmente oggi Marta compie un passo importante verso questo


suo sogno: è stata ammessa a una prestigiosa scuola di Firenze e
da oggi seguirà i corsi per stilista e per sartoria. Nei suoi occhi è
possibile intravedere20 la sua immensa gioia, e quasi trema mentre
varca la soglia21 della scuola. La mamma, che l’ha accompagnata in
macchina, la guarda da lontano e qualche lacrimuccia scende giù.
Finalmente potrà immergersi completamente in quello che ama
fare e che la rende felice e, sicuramente, una tipa tenace22 come lei,
non fallirà.

Espressioni usate nella storia: avere le idee chiare, non riuscire a


fare a meno di, mettere in punizione, crollare il mondo addosso a
qualcuno, prestare attenzione, sognare a occhi aperti, leggere
nel pensiero, metterci il cuore.

19. Rispecchiava: ri etteva, rappresentava, esprimeva, manifestava.


20.Intravedere: percepire, intuire, scorgere.
21. Varca la soglia: entra, oltrepassa l’ingresso.
22. Tenace: decisa, costante, caparbia.

10 STORIE BREVI IN ITALIANO 4 © ITALIANO AUTOMATICO


fl

Potrebbero piacerti anche