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È il tessuto più diffuso nel corpo umano, comprende diverse tipologie che si distinguono tra loro in base alle
caratteristiche degli elementi cellulari e della sostanza extracellulare.
Funzioni:
Avvolgere e separare responsabili della separazione e della formazione di capsule o involucri intorno a
diversi organi. Formano strati che separano l'uno dall'altro muscoli, arterie, vene e nervi.
Connessioni tra strutture muscolari e strutture ossee. Quindi tendini (muscoli all'osso) e legamenti (ossa tra
loro).
Supporto e movimento supportano diverse strutture dell'organismo andando a costituire l'impalcatura
scheletrica ma anche delle strutture che intervengono nei movimenti mediante le articolazioni.
Accumulo depositi energetici di tessuto adiposo o sorgente di minerale come calcio e fosforo a livello delle
ossa.
Trasporto sangue trasporto liquidi e sostanze varie da una zona all'altra del corpo.
Protezione interviene nei meccanismi di difesa contro tossine microrganismi e danni tissutali.
Fibre proteiche e sostanza fondamentale formano la MATRICE EXTRACELLULARE intorno alle cellule.
I tessuti connettivi derivano dal mesenchima che rappresenta il tessuto connettivo embrionale; in particolare il
mesenchima deriva principalmente dal mesoderma. Le cellule mesenchimali sono elementi staminali, fonte di cellule
staminali per i tessuti connettivi che conservano la capacità mitotica è quella di differenziarsi in tutti i tipi cellulari del
connettivo maturo.
Il tessuto connettivo embrionale comprende oltre al mesenchima che darà origine a tutti i tessuti connettivi anche il
tessuto connettivo mucoso embrionale questo tessuto si trova in diverse parti dell'embrione e permane nel cordone
ombelicale del neonato (noto come gelatina di Wharton). Questo rappresenta una fonte di cellule staminali
utilizzabili nella cura di alcune patologie a carico del midollo osseo come ad es. linfoma, leucemie ed anemia…l'unica
limitazione consiste nel numero limitato di cellule che si possono isolare dal cordone ombelicale del neonato e dagli
elevati costi di conservazione di questo materiale.
I proteoglicani sono delle molecole complesse, sono costituiti da un'asse proteico (costituisce il “core” ossia una
lunga catena peptidica) a cui sono uniti covalentemente i GAG (glicosamminoglicani) questi costituiscono circa il 90%
della molecola di proteoglicani e si legano all'asse sia mediante legame N-
glicosidico (analogo a quello delle glicoproteine) sia per legame O-glicosidico a
cui può partecipare il monosaccaride xiloso oltre a due molecole di
galattosammina. I GAG sono rappresentati da catene polimeriche formate da
un concatenamento lineare di unità disaccaridiche identiche tra loro e unite da
legami O-glicosidici.
Abbiamo due gruppi:
Queste molecole hanno un'elevata carica negativa e fa sì che queste possono intrappolare acqua e ioni
determinando una elevata viscosità nella sostanza fondamentale.
L'acido ialuronico è il gag più abbondante del tessuto connettivo. L'unità disaccaridica che si ripete è formata da
acido glucuronico e N-acetilglucosammina. Ogni molecola di acido ialuronico lega fino a 200 proteoglicani per
formare complessi macromolecolari ad elevatissimo PM.
1. Fibronectina presente nei connettivi fibrosi, interviene nella riparazione dei tessuti connettivi (processi
cicatriziali)
2. Condronectinapresente nella cartilagine, lega i condrociti al collagene
3. Laminina a livello della lamina e basali.
FIBRE PROTEICHE
1. Fibre collagene (costituite da molecole di tropocollagene) sono flessibili e resistenti alla trazione forniscono
un sostegno strutturale al tessuto connettivo e ancorano tessuti diversi tra loro (tendini e legamenti) non
sono ramificate
2. Fibre reticolari (costituite da collagene ma di diametro più sottile) molto sottili formano l’impalcatura di
sostegno di alcuni organi pieni (milza e fegato)
3. Fibre elastiche (elastina, fibrillina) ramificate e ondulate se stirate possono tornare alla lunghezza originale
(es. legamenti gialli delle vertebre).
Le FIBRE COLLAGENE sono costituite da molecole di tropocollagene caratterizzate dalla presenza di una testa globosa
e una coda filamentosa. Queste molecole si dispongono testa-coda su una fila e sfasate con un periodismo di circa
700A° rispetto alle file adiacenti. Questo fa sì che le fibre collagene mostrino delle bande trasversali che si ripetono
regolarmente a distanza di 700A° . Ogni singola molecola di tropocollagene a sua volta risulta costituita da tre catene
polipeptidiche dette “catene alpha” legate insieme. Queste catene formano una struttura ad elica della lunghezza di
300 nm e d=1,5 nm. Queste molecole polimerizzano nella matrice formano il collagene vero e proprio. La triplice
elica del collagene inoltre costituita dalla susseguirsi di tre aminoacidi glicina- prolina-idrossiprolina (forma
modificata della prolina) formano il classico modello ripetuto gli- X-Y.
Le FIBRE RETICOLARI pur essendo costituita anch'esse da molecole di tropocollagene risultano molto più sottili in
diametro (0.5-2nm) e spesso anastomizzate tra loro a formare strutture retiformi. A differenza delle fibre collagene
queste non si dispongono in fasci ma formano delle vere e proprie reti. Presentano anch'esse un periodismo. Sono
meno resistenti ma più flessibili rispetto alle fibre collagene. Sono costituite da collagene di tipo III rivestito da
glicoproteine.
Le FIBRE ELASTICHE sono costituite da elastina e fibrillina, sono fibre normalmente aggrovigliate che possono però
distendersi. Sono molto estensibili, si allungano fino al 150% della loro lunghezza. Sono molto resistenti al calore, alla
bollitura e all'attacco di acidi. Per poterle distruggere è necessario l’enzima elastasi. Hanno una colorazione gialla e
presentano una fluorescenza naturale. Il principale costituente e l'elastina. Questa viene sintetizzata dai fibroblasti
come tropoelastina, questa polimerizza nella matrice extracellulare insieme alla fibrillina. Queste fibre conferiscono
elasticità al tessuto. Queste fibre sono presenti a livello delle corde vocali (nella laringe), in grossi vasi arteriosi come
arteria aorta e polmonare, nei bronchi, polmoni e anche nella pelle e in alcune cartilagini. Le fibre elastiche sono
sottili fino ad 1nm.
CELLULE SPECIALIZZATE
Nel caso delle “Cellule fisse”, le cells mesenchimali progenitrici si trovano già nel tessuto connettivo di destinazione
Fibroblasti: sono le cellule tipiche dei tessuti connettivi e sono sempre presenti in quanto responsabili della
sintesi di tutti i componenti della sostanza extracellulare compresa matrice e collagene.
Macrofagi fissi: fagocitano cellule danneggiate o patogeni, sono in grado di innescare la risposta
immunitaria.
Adipociti: responsabili dell'accumulo di lipidi.
Cellule mesenchimali: conservando la capacità di dividersi mitoticamente possono formare ulteriori
fibroblasti in caso di lesione.
Le “Cellule migranti” si trovano in un connettivo differente e sono migrate attraverso il sangue nel connettivo di
destinazione.
Macrofagi migranti: sono in grado di spostarsi nel tessuto connettivo attraverso un meccanismo di
chemiotassi per raggiungere eventuali agenti patogeni o elementi da fagocitare.
Mastociti: si trovano intorno ai vasi sanguigni, nel proprio citoplasma contengono granuli di istamina ed
eparina che intervengono nei meccanismi infiammatori. L'istamina è un vasodilatatore che ha il compito di
aumentare la permeabilità vasale e di aumentare il flusso ematico dei diversi distretti connettivali. L'eparina
è un anticoagulante che ha il compito di mantenere più fluido il sangue.
Linfociti: aumentano in seguito ad eventuali danni e sono responsabili delle risposte immunitarie specifiche.
Infatti, alcuni di questi linfociti si trasformano in plasmacellule che intervengono nella sintesi di anticorpi.
Granulociti neutrofili ed eosinofili: migrano durante i processi infettivi o infiammatori e i granulociti
neutrofili hanno un'azione fagocitaria.
TESSUTO CONNETTIVO PROPRIAMENTE DETTO
Lassonumerose cellule, sostanza amorfa povera di fibre. Risponde alle esigenze trofiche tipiche di questo tessuto
(numerosi vasi).
Tessuto connettivo areolare
-Contiene tutte le cellule e le fibre tipiche del tessuto connettivo propriamente detto.
- Ha una struttura a “maglia aperta” ed è riempito con abbondante sostanza fondamentale
-Questo liquido viscoso ammortizza i traumidato che le fibre sono poche e sono disposte in modo lasso, il tessuto
può essere deformato senza danni.
Sede sotto il derma cutaneo, nel canale alimentare, tra i muscoli, intorno ai vasi e nervi intorno articolazioni.
Funzioni protegge gli organi ne assicura la nutrizione, ne permette i movimenti, le cellule del sistema fagocitario li
difendono da agenti patogeni.
CONNETTIVO MUCOSO MATUROSi trova nel cordone ombelicale e dopo nella polpa dei denti. Deriva dal
mesenchima. La matrice è costituita da un'elevata % di componente amorfa e scarse fibre.