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I VERBI AUSILIARI ESSERE E AVERE IN


ITALIANO
I verbi ESSERE e AVERE sono detti verbi ausiliari (dal latino auxilium che significa “aiuto”).
Servono, infatti, a costruire i tempi composti (verbo ausiliare + participio passato) di tutti
gli altri verbi. Mentre il participio passato veicola il significato lessicale del verbo, l’ausiliare
ci dà informazioni di tipo grammaticale. ESSERE e AVERE sono irregolari… vi presentiamo
di seguito il paradigma dei tempi semplici! I tempi composti potete divertirvi a comporli
pian piano!

Verbo essere

Indicativo
PRESENTE IMPERFETTO PASSATO REMOTO FUTURO SEMPLICE
IO SONO ERO FUI SARÒ
TU SEI ERI FOSTI SARAI
LUI/LEI* È ERA FU SARÀ
NOI SIAMO ERAVAMO FUMMO SAREMO
VOI SIETE ERAVATE FOSTE SARETE
LORO* SONO ERANO FURONO SARANNO

Congiuntivo
PRESENTE IMPERFETTO
IO SIA FOSSI
TU SIA FOSSI
LUI/LEI* SIA FOSSI
NOI SIAMO FOSSIMO
VOI SIATE FOSTE
LORO* SIANO FOSSERO

Condizionale
PRESENTE
IO SAREI
TU SARESTI
LUI/LEI* SAREBBE
NOI SAREMMO
VOI SARESTE
LORO* SAREBBERO

Participio passato del verbo essere


stato
Gerundio presente del verbo essere
essendo

Imperativo presente del verbo essere


TU SII
LUI/LEI* SIA
NOI SIAMO
VOI SIATE
LORO* SIANO

Verbo avere

Indicativo del verbo avere


PRESENTE IMPERFETTO PASSATO REMOTO FUTURO SEMPLICE
IO HO AVEVO EBBI AVRÒ
TU HAI AVEVI AVESTI AVRAI
LUI/LEI* HA AVEVA EBBE AVRÀ
NOI ABBIAMO AVEVAMO AVEMMO AVREMO
VOI AVETE AVEVATE AVESTE AVRETE
LORO* HANNO AVEVANO EBBERO AVRANNO

Congiuntivo
PRESENTE IMPERFETTO
IO ABBIA AVESSI
TU ABBIA AVESSI
LUI/LEI* ABBIA AVESSI
NOI ABBIAMO AVESSIMO
VOI ABBIATE AVESTE
LORO* ABBIANO AVESSERO

Condizionale del verbo avere


PRESENTE
IO AVREI
TU AVRESTI
LUI/LEI* AVREBBE
NOI AVREMMO
VOI AVRESTE
LORO* AVREBBERO

Participio del verbo avere


Presente Passato
Avente Avuto
Gerundio presente del verbo avere
avendo

Imperativo presente del verbo avere


* Al posto dei pronomi Lui/Lei potete trovare Egli/Ella e al posto di Loro potete incontrare
Essi.

TU ABBIA
LUI/LEI* ABBIA
NOI ABBIAMO
VOI ABBIATE
LORO* ABBIANO

L’uso dei verbi essere e avere nella


lingua italiana
Prima di vedere come si comportano ESSERE e AVERE nei tempi composti…
vediamoli come verbi autonomi!

ESSERE si usa:
 
 Per dire il proprio nome: “Io sono Paolo”
 Per indicare la professione: “Lui è insegnante”
 Per esprimere la propria provenienza: “Noi siamo argentini”
 Prima di un aggettivo, per descrivere qualcosa o qualcuno: “Voi siete alti”
 Per esprimere sensazioni emotive: “Sono molto felici insieme”
 Con il significato di “trovarsi”: “Sono a Kinshasa” = “Mi trovo a Kinshasa”

AVERE si usa:
 
 Per dire la propria età: “Ho 27 anni”
 Nelle descrizioni, prima di un sostantivo: “Ho i capelli biondi” (AVERE + SOSTANTIVO) =
“Sono biondo” (ESSERE + AGGETTIVO)
 Per esprimere sensazioni fisiche: “Ho fame da due ore ed ora ho anche sete!”
 Con il significato di “possedere”: “Una mia amica ha una bellissima villa sulla spiaggia in
Liguria”
 
Ora vediamo come si comportano i
verbi ESSERE e AVERE quando li
utilizziamo come ausiliari, cioè
all’interno di un tempo composto!

Essere o Avere?
Uno dei problemi più grandi che i non italofoni incontrano nello studio della lingua italiana
è la scelta dell’ausiliare nella formazione dei tempi composti. Si dice “sono andato” o “ho
andato”? Cerchiamo di capire insieme quando usare ESSERE, quando usare AVERE…e
perché l’uno e non l’altro!

Quando usare il verbo avere:


 Usiamo sempre AVERE prima di un verbo transitivo, vale a dire prima di un verbo che può
essere seguito da un oggetto diretto. Per aiutarvi a capire se un verbo è transitivo o meno,
potete provare a vedere se il verbo in questione risponde alla domanda “chi/che cosa?”. In
caso affermativo il verbo sarà transitivo e voi potrete essere sicuri di usare l’ausiliare
AVERE nei tempi verbali composti.
Facciamo qualche esempio:

 Ho mangiato un piatto di pasta al pomodoro


(mangiare è un verbo transitivo perché può essere seguito da un complemento diretto: ho
mangiato che cosa? Un piatto di pasta)

 Hai chiuso la porta di casa a chiave?


(chiudere è un verbo transitivo perché può essere seguito da un complemento diretto: hai
chiuso che cosa? La porta)

 I bambini hanno salutato le maestre


(salutare è un verbo transitivo perché può essere seguito da un complemento diretto:
hanno salutato chi? Le maestre)

 Si usa sempre AVERE come ausiliare di sé stesso


 Ho avuto molto da fare questa settimana
 Usiamo AVERE prima di alcuni verbi intransitivi, vale a dire prima di un verbo che NON può
essere seguito da un oggetto diretto, ma che può essere seguito solamente da un oggetto
indiretto, preceduto, cioè, da una preposizione.
I principali verbi intransitivi davanti ai quali dobbiamo usare sempre l’ausiliare AVERE
sono: accennare a, approfittare di, badare a, bussare a, camminare, cenare, chiacchierare,
contribuire a, funzionare, litigare con, mentire, nuotare, parlare, pattinare, pedalare,
reagire a, ridere di, rinunciare a, russare, scherzare, sciare, telefonare, tossire, viaggiare…*
Facciamo qualche esempio:

 Ho telefonato a Marco
 Avete camminato tanto per raggiungerci?
Quando usare il verbo essere:
 Usiamo sempre ESSERE:
 con i verbi riflessivi
Mi sono alzato alle 6 stamattina

 con i verbi impersonali


Questa cosa è successa tanti anni fa

 come ausiliare di sé stesso


Sono stato sempre attento a lezione

 Hanno quasi sempre ESSERE:


i verbi intransitivi (cerca in alto * per le eccezioni!), i quali spesso sono verbi di movimento
(andare, tornare…) o verbi di cambiamento o mantenimento di uno stato (nascere,
rimanere)

Qualche esempio:

Ieri non sono andato a scuola. Non mi andava!


Perché sei rimasto a casa da solo ieri sera?
Quando sei arrivato in Italia?

Ci sono dei casi in cui i verbi ausiliari essere e avere possono essere usati entrambi,
vediamo più nel dettaglio quali sono:

 con i verbi atmosferici, che indicano quindi le condizioni del tempo (diluviare, piovere,
nevicare, grandinare ecc.) possiamo usare indifferentemente ESSERE o AVERE, anche se le
grammatiche più tradizionali consigliano di usare solamente l’ausiliare essere
 Ieri è piovuto
 Ieri ha piovuto
 
 davanti ai  verbi dovere, potere, volere è necessario valutare con attenzione l’infinito che
segue il verbo modale:
 1) se il verbo all’infinito è un verbo transitivo, essere o avere usiamo il verbo ausiliare
AVERE
 Ho dovuto lavare tutta la macchina dopo la gita, era sporchissima!
 Ho voluto essere il più chiara possibile
 Ho potuto avere tutto ciò che desideravo da questa vacanza!
 2) se il verbo all’infinito è un verbo intransitivo usiamo il verbo ausiliare ESSERE
 Non è potuta arrivare in tempo perché è dovuta tornare velocemente a lavoro per
un’emergenza
 in italiano esistono molti verbi che possono essere usati sia transitivamente, cioè seguiti
da un complemento diretto, sia intransitivamente se seguiti esclusivamente da un
complemento indiretto. In questo caso, useremo il verbo ausiliare ESSERE quando questi
sono usati in modo intransitivo e il verbo ausiliare AVERE quando, invece, il verbo è usato
in maniera transitiva:
 Sono corso a casa subito dopo il lavoro / Ho corso il pericolo di rimanere fuori casa!
 Ho diminuito le dosi di olio giornaliere / I prezzi delle case sono diminuiti moltissimo
 
Speriamo di avervi chiarito un po’ le idee…per applicare la teoria alla pratica vi
consigliamo di visitare le altre sezioni del sito dedicate all’argomento:

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