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Legge sull’impiego privato del 1924 e il codice civile del 1942: Collaborazione come
connotato specifico della subordinazione
Sin dalle origini , l’elaborazione di subordinazione si presenta ambivalente: alla tradizionale
distinzione tra attività e risultato del lavoro si sovrappone la dipendenza dall’organizzazione del
lavoro, caratteristica della nuova figura sociale e professionale dell’operaio o lavoratore salariato.
In una prospettiva analoga si colloca il legislatore del c.c. del 1942 e, prima ancore la legge sul
contratto di impiego privato del 1924 identificato con il lavoro non prevalentemente manuale.
Questo, infatti, ha ravvisato nell’attività professionale e nell’esercizio di mansioni di collaborazione
(intesa come svolgimento di funzioni continuative di amministrazione e di fiducia nell’azienda) il
connotato specifico della subordinazione dell’impiegato. Nel codice civile, il legislatore ha ripreso il
concetto della collaborazione per precisare, a sua volta, quello della subordinazione: l’art 2094 c.c.
identifica la collaborazione con lo scopo o, meglio, con il risultato tecnico-funzionale della
prestazione di lavoro alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore, resa dal lavoratore in
cambio della retribuzione.