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OSSERVATORI

"che noia.. siamo qui da un sacco di tempo, Uruk! E' davvero un incarico senza senso questo
che ci è stato assegnato!"
"Lo fai solo per brontolare un po' Kerow, lo sai che è importante monitorare le Razze Senzienti
e documentare i loro Progressi Tecnologici, specie quando questi arrivano al punto di portarli
oltre il loro pianeta natale! Magari tra qualche tempo potremo andare in vacanza sul loro
pianeta... da qui sembra così accogliete con tutta quell'acqua e quel colore azzurro intenso!"
"Un pianeta d'acqua.. sai che noia, magari è infestato da pesci carnivori che non vedono l'ora di
variare la dieta con proteine aliene!"
"... o magari ci sono tante isolette con procaci indigene che amano coccolare gli stranieri...!"
"Tu vedi il bicchiere mezzo pieno e io mezzo vuoto... è per questo che siamo una ottima coppia
di Osservatori..!"
DIstesi dietro la piccola cresta di un cratere, circondati da una miriade di strumenti scientifici che
sembravano follie tecnologiche i due si girarono di scatto anche l'assenza di atmosfera del
satellite non trasmetteva i rumori... una nuvoletta di polvere grigiastra li avvolse... il loro aiutante
Hewert era di nuovo caduto!
"... Hewert.... !!! Sei un inetto sacco di patate...! Lo sai che la gravità è ridotta e non devi
muoverti come se ci fosse gravità piena! Siamo qui in incognito e mascherati da un sistema di
deflessione della luce ma se caschi mentre ci sono gli alieni, loro vedranno lo sbuffo di polvere!"
"Chiedo scusa... sono questi scarponi e questa polvere... i miei poveri piedi non riescono a
tenermi in equilibrio!"
"Allora striscia come un Gwert ma non cadere più!"
SI misero a fissare con uno strumento un piccolo puntino argenteo che stava transitando
velocemente in orbita. Ad un certo punto il puntino si sdoppiò e il puntino più piccolo accese un
luminoso razzo di discesa.
"Stanno arrivando...!"
"E chi ci dice che scenderanno propio qui?"
"Abbiamo avuto informazioni su tutti i tre punti di atterraggio che hanno pianificato, ci sono tre
squadre appostate, una per sito, non hanno tecnologia e carburante sufficiente per discostarsi
troppo dal loro piano di volo... devono atterrare in uno di questi tre posti o abortire la missione
ma conoscendoli non abortiranno... piuttosto si schianteranno ma loro vogliono essere i primi
esseri viventi del loro pianeta a toccare un pianeta diverso, e lo faranno, vivi o morti!"
"Capirai, per questo mucchio di polvere e sassi....!"
"E' il loro unico satellite, o provano il loro volo spaziale qui o restano per sempre sul loro pianeta
a guardare le stelle!"
"Magari sarebbe meglio così...per loro e per noi!"
"Non per niente tu sei il lato negativo della coppia... io invece penso che ogni razza che acceda
al volo spaziale sia un patrimonio inestimabile di cultura, diversità e esperienza per la razza dei
senzienti"
"Vedremo... intanto verifichiamo che lo schermo funzioni e le apparecchiature registrino...!"
Il puntino argenteo ingrandiva a vista d'occhio, piccola cometa fiammeggiante e sembrava voler
scendere proprio sulle loro teste.
Istintivamente si rannicchiarono e quando il razzo di discesa spazzò in un silenzio irreale la
pianura di fronte a loro una tempesta di polvere li accecò per un momento.
Poi la quiete...
Dai sensori risultava che il mezzo che era atterrato, uno strano veicolo che sembrava un bidone
messo sui trampoli, stava trasmettendo a tutto spiano verso il mezzo rimasto in orbita che
rimandava il segnale al pianeta. Evidentemente stavano confermando l'atterraggio.

Passò molto tempo, poi uno sportellino si aprì nel bidone e un essere infagottato in una
voluminosa tuta bianca cautamente si sporse, poi usci dal pertugio ed iniziò a scendere con
lentezza esasperante una esile scaletta.
Arrivato all'ultimo gradino esitò un attimo e poi con decisione calò il piede nella polvere... la sua
razza aveva raggiunto un pianeta diverso da quello di origine!!!
Le loro macchine stavano registrando il tutto, era la prova che la razza senziente aveva
intrapreso il cammino verso lo spazio... una nuova razza che un giorno si sarebbe unita alle
centinaia che prima di lei avevano fatto il Grande Passo.
E in quel momento Hewert che stava strisciando verso di loro per godersi anche lui in diretta
l'evento incappò nei cavi dei sensori, si divincolò e trascinò tutto quanto a terra!
Si spense tutto... lo schemo era caduto ed erano visibili, loro, le loro apparecchiature, la loro
astronave, tutto in bella mostra sul crinale del cratere.... nudi come vermi!
Uruk azionò il comando di schermatura individuale che aveva sulla tuta, garantiva un raggio di
copertura di dieci metri e quindi avrebbe nascosto tutto quanto ma non fù abbastanza veloce...
Neil Armstrong si fece schermo con la mano sulla visiera guardando il cratere, strizzò gli occhi e
incredulo disse la famosa frase:
"... siamo atterrati e loro sono li' sul bordo del cratere... ci stanno guardando.... mio Dio, non
siamo soli!"

Potrebbe essere andata così? Eccovi i “fatti” da cui ho tratto la mia personalissima
interpretazione.

Questo il dialogo registrato tra Apollo e NASA di Huston

Neil Armstrong “ci sono. Sono qui. Sono sotto la nostra nave. Abbiamo trovato alcuni visitatori“
Aldrin precisa alla Nasa: “sto dicendo che ci sono altre navi spaziali. Sono tutte nel cratere“.
Houston risponde: “siete riusciti a filmare?”
Aldrin: “Non possiamo filmare al momento. Le telecamere servono per fotografare altri obiettivi.
Sono sotto di noi. Si avvicinano alla Luna accanto a noi. Ci guardano“.
Houston: “cosa? Vi guardano?”
Aldrin: “si. Non siamo soli“.

Nessuno riuscì mai a scoprire che fosse realmente quell’oggetto che avevano avvistato
Armstrong e compagni e lui stesso affermò sempre via radio “Oh Dio, non ci credereste. Siamo
qui, stiamo tutti bene, ma abbiamo dei visitors. Vi dico che ci sono altre navi spaziali qui e sono
tutte allineate al bordo del cratere.”

Astronauta 1: Ma cos'è quello?


Astronauta 2: Avete una spiegazione?
Houston: Non vi preoccupate, attenetevi al programma!
Astronauta 1: Mio Dio, ma è incredibile, questo è fantastico, non lo potreste mai immaginare!
Houston: Sappiamo di questo, andate dall'altra parte!
Astronauta 1: Ma che diavolo è quello? è incredibile ...... Dio ... ma cos'è allora, me lo dite?
Houston: Cambiate frequenza, usate Tango, Tango!
Astronauta 1: C'è una specie di luce lì.
Houston: Cambia frequenza.
Houston: Usa Bravo Tango, Bravo Tango, scegli Jezebel, Jezebel!
Astronauta: ......sì ..... ma tutto questo è incredibile!
Houston: Passa su Bravo Tango, Bravo Tango
NASA: "Cosa c'e' lì Controllo Missione chiama Apollo 11."
Apollo 11: "Questi 'babies' sono enormi signore! smisurati! Oh mio Dio! Non ci credereste Vi
dico che ci sono altre astronavi là allineate sul bordo più lontano del cratere! Sono sulla luna e
ci osservano"!

Secondo l'astronauta della NASA Neil Armstrong, gli alieni hanno una base sulla Luna, e ci
hanno detto a chiare lettere di andarcene e star lontani.
Un certo. professore, che desiderava rimanere anonimo, intavolò una discussione con Neil
Armstrong durante un simposio della NASA.
Professore: "Cos'è successo veramente lassù con 1'Apollo 11?"
Armstrong: "Fu incredibile. Naturalmente, tutti sapevamo che c'era una possibilità, il fatto è che
ci hanno intimato di starcene lontani! (gli alieni) Da allora non ci fu più alcuna questione a
proposito di stazioni spaziali o città lunari.
Professore: "Cosa intende con 'intimato di starcene lontani'?"
Armstrong: Non posso entrare nei dettagli, eccetto che per dire che le loro navi erano molto
superiori alle nostre, sia in dimensioni che in tecnologia. Ragazzi, erano grosse e minacciose!
No, non se ne parla nemmeno di una stazione spaziale."
Professore: Ma la NASA effettuò altre missioni dopo Apollo 11?"
Armstrong: "Naturalmente, la NASA aveva l’incarico a quel tempo, e non poteva rischiare il
panico sulla Terra. Ma in realtà fu un veloce scoop e a casa di nuovo."

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