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I RETTILI

EVOLUZIONE E CARATTERISTICHE GENERALI:

Partiamo dalle radici evoluzionistiche dei rettili, sicuramente i primi rettili di cui abbiamo
testimonianze fossili risalgono a circa 340 milioni di anni fa, nel Periodo Carbonifero dell'Era
Paleozoica: erano i Cotilosauri . Un altro esempio di grandi rettili vissuti nell’antichità sono i Dinosauri,
vissuti circa tra i 230 e i 65 milioni di anni fa. Il termine dinosauro fu coniato nel 1842 dallo storico richard owen
e significa “terrificante lucertola“. Erano rettili Arcosauri, come i
coccodrilli e come gli antenati degli uccelli. In base alla conformazione
del bacino sono suddivisi in Saurischi e ornitischi. I dinosauri erano
animali con forme e dimensioni molto varie, sappiamo che
probabilmente si sono estinti 65 milioni di anni fa, a seguito dell’impatto
di un enorme meteorite. I rettili rappresentano la prima classe di
vertebrati, la maggior parte di essi non sono adatti ad un ambiente
acquatico e quindi vivono in un ambiente prettamente terrestre, anche
grazie all’evoluzione dell’uovo amniotico. L’uovo amniotico è
caratterizzato da annessi embrionali che favoriscono lo sviluppo
dell’embrione anche fuori dall’acqua, proteggendolo dalla disidratazione.
Questi annessi sono: il sacco del tuorlo, che fornisce sostanze nutritive;
l’amnios, che costituisce una riserva di acqua e di altri nutrienti; e
l’allantoide, una membrana extraembrionale che si sviluppa dall’endoderma con la funzione di raccogliere le
sostanze metaboliche di rifiuto. La parola rettile deriva dal latino “reptilis“ che significa “animale che striscia“; il
numero di specie di rettili attualmente viventi è di circa 10’000. I rettili sono una classe di vertebrati eterotermi,
cioè animali a sangue freddo dove la temperatura del corpo è regolata dalla temperatura esterna, inoltre come
tutti i vertebrati terrestri sono Tetrapodi, ovvero possiedono quattro arti utili al movimento, anche se alcuni li
perdono durante lo sviluppo embrionale o ne modificano le funzioni; infine i rettili sono animali anche
ectotermi, cioè mantengono una temperatura corporea idonea per le loro funzioni vitali, scambiando calore
con l’ambiente esterno. Per quanto riguarda le caratteristiche fisiche possiamo dire che i rettili,non sono
animali di grandissime dimensioni, superano raramente i 10 metri di lunghezza. Una caratteristica tipica dei
rettili è il corpo ricoperto da squame cornee, che a volte formano un vero e proprio esoscheletro come nel
caso dei coccodrilli, che servono per proteggerli dalla disidratazione. Lo scheletro è per lo più ossificato ed il
cranio è collegato alla colonna vertebrale per mezzo di una sola articolazione; gli arti sono in genere ridotti o
assenti e quando presenti sono provvisti di cinque dita ma esistono dei casi in cui sono ridotte a due, possono
inoltre avere dei robusti denti o essere assenti come nel caso delle tartarughe, sono anche dotati di una vista
molto acuta ed olfatto altrettanto sviluppato. I rettili possiedono ghiandole salivari che in alcuni ofidi sono
trasformate in ghiandole velenifere. Per quanto concerne la circolazione sanguigna possiamo dire che è
doppia e incompleta, perché il cuore pur essendo formato da quattro cavità, presenta ventricoli non
completamente separati tra loro e quindi permane la possibilità di un piccolo rimescolamento tra il sangue
ricco di ossigeno e quello ricco di anidride carbonica. Non potendo respirare attraverso la pelle, i rettili
respirano unicamente per mezzo dei polmoni, che sono suddivisi in tante camere, che aumentano la superficie
di contatto con l’aria, rendendo i polmoni più efficienti di quelli degli anfibi, possiedono una gabbia toracica
dilatabile, che permette loro di variare le dimensioni dei polmoni e quindi introdurre più aria migliorando la
respirazione, solitamente respirano lentamente e possono restare a lungo senz’aria. I rettili si riproducono
attraverso una fecondazione interna. Questo significa che le uova nel corpo della femmina vengono fecondate
dallo sperma maschile, la maggior parte dei rettili nasce da uova ricoperte da un guscio, che la madre
deposita sul terreno. Il guscio è elastico, e non rigido come quello degli uccelli. Concludiamo parlando delle
loro caratteristiche comportamentali. Nonostante alcune specie siano vivaci, mobili, sciolte e intelligenti, la loro
vita non può essere paragonata a quella dei mammiferi. I rettili inoltre respirano lentamente e possono restare
a lungo senza nuova aria. Solo i coccodrilli, i geconidi e alcuni sauri sono dotati di voce, mentre tutte le altre
specie di questa classe emettono solo pochi suoni sibilanti. Le loro attività vitali aumentano con l’aumentare
della temperatura. Tutti i rettili galleggiano in acqua, pure le testuggini. In genere i rettili escluse le testuggini
sono predatori e cacciano i più diversi animali e quasi tutti inghiottono le prede intere ma poi riposano fino alla
fine della digestione, e possono anche vivere mesi senza mangiare.

CHELONI:
Questo gruppo viene definito tale poiché il celoma, o cavità celomatica, è lo spazio interno dell’animale che
contiene gli organi. Questo gruppo di animali ha radici evoluzionistiche molto antiche, infatti i primi fossili di
testuggini ritrovati risalgono tra 200 e 250 milioni di anni fa e mostrano già strutture simili, a volte quasi uguali,
a quelli delle moderne tartarughe. La struttura esterna dei cheloni si compone di un carapace (parte superiore
convessa) e di un piastrone (base) unite a seconda della
specie da giunture. La corazza è estremamente attiva dal
punto di vista cellulare, in quanto è formata da una
componente ossea vascolarizzata, sostiene un tessuto esterno
sul quale si sviluppano le squame o placche cornee, che vanno
periodicamente incontro a desquamazione. Infatti la corazza si
sviluppa dallo scheletro interno, e non dall’ossificazione del
tessuto esterno. La corazza funge dunque da protezione, da
inserzione della muscolatura degli arti, per riscaldarsi, perché
aumenta la superficie esposta alle radiazioni solari e quindi
l’assorbimento di calore è maggiore. Alcune specie come
le tartarughe dal guscio molle, non mostrano una corazza
rivestita da squame. Nei Cheloni non è presente il
diaframma, muscolo utile per la respirazione dei
mammiferi; l’apparato digerente è complesso e multi
organico, mostra una peculiarità, ossia la presenza della
cloaca che funge da foro di uscita unico per: feci, urine,
urati e organi sessuali (nel maschio).

LORICATI:
Il nome loricati (dal lat.) fa riferimento alla corazza
squamosa di cui sono dotati, ed è anche il nome che
usiamo per definire tutto un gruppo di rettili che include
coccodrilli, alligatori e gaviali. L’animale più rappresentativo dei
loricati è il coccodrillo, quest'ultimo è un rettile acquatico di
grandi dimensioni, può arrivare fino a 10 metri, rivestito di
squame e provvisto di rilievi su dorso e coda. Gli arti anteriori
possiedono cinque dita mentre quelli posteriori 4, ogni gruppo di
dita è unito da una membrana. Sono ottimi nuotatori e molto
voraci, i coccodrilli sono ovipari, infatti la femmina può arrivare a
deporre fino a 100 uova, che vengono covate dal caldo naturale
della sabbia. Vivono in gruppi numerosi nei fiumi e nelle paludi
tropicali; le principali specie sono quelle presenti sulle sponde
del Nilo, quelle marine tipiche dell’India e della Cina, quelle
palustri tipiche dell’Asia Meridionale, quelle americane tipiche dell'America Centrale. Le differenze principali tra
alligatori e coccodrilli si trovano nella faccia, il primo ha un muso largo e arrotondato con una forma a U,
mentre il secondo è appuntito e più sottile con una forma a V. In generale l’alligatore ha il muso più corto di
quello dei coccodrilli. Quando il coccodrillo chiude la bocca, tutti denti sono visibili; mentre i denti inferiori
dell’alligatore non sono visibili, poiché la mascella superiore è più larga di quella inferiore, i coccodrilli sono più
grandi degli alligatori, la pelle degli alligatori è più scura di quelli dei coccodrilli.

SQUAMATI: Gli squamati sono rettili che, come dice anche il nome, presentano un corpo rivestito da
squame, hanno anche una struttura particolare del cranio che consente una notevole apertura delle fauci.
Come gli anfibi, anche gli squamati fanno la muta, e si adattano a molteplici habitat; infatti comprendo circa
6500 specie terrestri, marine o d'acqua dolce, diffuse in tutti i continenti. Il gruppo degli squamati si divide in
Sauri e Ofidi (o serpenti). I Sauri sono gli squamati più antichi e primitivi, esistenti fin dagli inizi del Mesozoico.
Sono privi dell’arcata inferiore temporale del cranio, hanno un apparato mascellare molto flessibile che
permette loro di catturare e ingerire prede di considerevoli dimensioni. In genere hanno 4 arti, eccetto alcune
specie che ne hanno di meno o addirittura 0. Gli Ofidi (o serpenti) si sono evoluti durante il Cretaceo,
differenziandosi dai Sauri soprattutto per quel che riguarda l’alimentazione, la locomozione e gli organi di
senso. Sono del tutto privi dell’arcata ossea che circonda l’apertura temporale e hanno delle mascelle
straordinariamente flessibili che consentono l’ingestione di prede di dimensioni eccezionali. La lingua
costituisce per loro un importante organo di senso supplementare. La loro lingua biforcuta e sottilissima viene
estroflessa fuori dalla bocca e ritratta insieme alle particelle rimaste sulla sua superficie; queste dalla bocca
passano alla cavità nasale consentendo la percezione degli odori. Un esempio di rettili squamati è il pitone. I
pitoni sono dei grossi serpenti che, come i boa e l’anaconda, non sono velenosi poiché non sono dotati di
ghiandole velenifere, ma questo però non li rende meno pericolosi. Infatti, sono dei predatori spietati che
uccidono le loro prede per costrizione. Le avvolgono e poi le stritolano fino a soffocarle. Una volta morte le
ingoiano per intero iniziando dalla testa. Alcuni esemplari di
pitone arrivano anche a misurare fino ad 8 metri di lunghezza
mentre il pitone reticolato può arrivare anche a dieci metri, tanto
che è considerato il serpente più lungo del mondo. Questi ofidi
sono caratterizzati dalla testa grossa ben distinta dal resto del
corpo. I denti sono lunghi e a forma di uncino. Gli occhi piccoli
hanno la pupilla verticale per consentirgli di vedere anche al
buio. La coda è piuttosto tozza e ha anche funzione prensile
poiché viene utilizzata per consentirgli di ancorarsi ai rami. I
pitoni, inoltre, sono dotati di organi di senso posizionati sul
labbro superiore che gli consentono di rilevare i cambiamenti di
calore nell’ambiente circostante al fine di individuare le prede a sangue caldo. I pitoni sono caratterizzati da
una livrea dai colori vivaci con disegni geometrici e piccole scaglie che rendono questo animale
particolarmente ricercato per la sua pelle, utilizzata per confezionare scarpe, borse e giacche.

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