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Ettore Majorana
Roma
Calcolo combinatorio
1
• Sommario
PREMESSA 1
LA RAPPRESENTAZIONE AD ALBERO 3
CALCOLO DEI CASI POSSIBILI 4
ALTRE CONSIDERAZIONI SULLA RAPPRESENTAZIONE AD ALBERO 6
SOLUZIONI DEI PROBLEMI DELLA SEZIONE 1 9
LE PERMUTAZIONI SEMPLICI 11
LE PERMUTAZIONI CON RIPETIZIONE 12
LE DISPOSIZIONI SEMPLICI 15
LE DISPOSIZIONI GENERICHE SENZA RIPETIZIONE 16
LE DISPOSIZIONI SEMPLICI CON RIPETIZIONE 17
LE COMBINAZIONI SEMPLICI 19
LE COMBINAZIONI CON RIPETIZIONE 24
SOLUZIONI DEI PROBLEMI DELLA SEZIONE 2 31
PROBLEMI DI RIEPILOGO 39
PROBLEMI DIFFICILISSIMI 43
TEST DI AUTOVALUTAZIONE (SOLUZIONI A PAGINA 58) 45
SOLUZIONI DEI PROBLEMI DELLA SEZIONE 3 48
SOLUZIONI DEL TEST DI AUTOVALUTAZIONE 58
• Prerequisiti
I prerequisiti previsti per questa unità didattica sono poco più che elementari: il calcolo
numerico in ℤ e ℚ e, relativamente alla sezione 4 (Introduzione al calcolo delle probabilità),
gli insiemi. Il percorso proposto, ideato per una classe quarta del Liceo Scientifico, può quindi
essere affrontato senza modifiche in una classe prima.
In questo testo si trovano spesso dei riquadri colorati. Essi hanno il seguente significato:
Nei riquadri blu stanno gli Esempi, comprensivi di soluzione. Si consiglia di leggere quest’ultima
soltanto dopo aver tentato di risolvere il problema autonomamente.
Nei riquadri gialli stanno i Problemi. Per capire i concetti e familiarizzare con le tecniche del
Calcolo Combinatorio è assolutamente necessario cercare di risolvere gli esercizi proposti. È del
tutto naturale fallire ai primi tentativi, per cui è importante non scoraggiarsi e perseverare. Le
soluzioni dei problemi sono poste in appendice a ciascuna sezione.
1
I riquadri verdi sono dedicati agli enunciati come Definizioni, Proposizioni, Teoremi.
I riquadri grigi contengono risultati parziali che devono ancora essere generalizzati.
Gli esercizi di riepilogo di fine unità, staccati dal resto del testo, non sono stati inseriti in alcun
riquadro colorato per non appesantire l’estetica complessiva.
2
• Sezione 1 – Rappresentare i casi possibili
Il calcolo combinatorio è quella parte della Matematica che si occupa dei modi per
raggruppare ed ordinare gli oggetti e del numero complessivo di tali raggruppamenti.
Supponiamo ad esempio di dover stabilire in quanti modi diversi si possa anagrammare la
parola “ASG”. Esempi possibili sono AGS, oppure GAS, oppure SAG, ecc. Nel contare le
combinazioni dobbiamo evitare di commettere i due errori più comuni, quali non considerare
tutte le possibili combinazioni e contare la stessa parola due o più volte. La prima cosa che
bisogna imparare per risolvere problemi di calcolo combinatorio è proprio la capacità di elencare
tutte le possibilità in modo ordinato. Una strategia molto efficace è la cosiddetta
rappresentazione ad albero.
• La rappresentazione ad albero
Cerchiamo di risolvere il problema esposto sopra e concentriamoci preliminarmente sulla prima
lettera della tripletta: evidentemente esistono tre possibilità (A, G e S) che si escludono a
vicenda.
G
Per iniziare consideriamo il ramo in alto, cioè supponiamo A
S
di aver fissato come prima lettera la “A”. A questo punto
per la scelta della seconda lettera restano la “G” e la “S”. G
Possiamo quindi “far crescere” il nostro albero come
illustrato a destra ( → ) .
S
G
A
S
A Seguendo lo stesso ragionamento anche per i rami iniziali
G
S “G” ed “S” si ottiene l’albero disegnato a fianco ( ← ) .
A
S
G
3
Continuiamo a far crescere l’albero e iniziamo dal G S
A
ramo superiore. Avendo già utilizzato due lettere, S
la terza non può che essere la S. Notiamo che il A
percorso che parte dalla radice e arriva fino al G
S
ramo ora disegnato rappresenta la parola “finita” A
AGS ( → ) . S
G
G S
Seguendo lo stesso procedimento disegniamo
A
S G
l’intero albero fino ad ottenere il seguente schema A S
( → ) . Leggendo in ordine (dalla radice alla foglia) G
S A
i nomi dei nodi di ciascun percorso, si ottengono
A G
le parole cercate. S
G A
In questo esempio, elencando dall’alto in basso, abbiamo trovato AGS, ASG, GAS, GSA, SAG,
SGA. Il numero di anagrammi della parola GAS è quindi 6 (che corrisponde al numero di foglie
dell’albero).
Questo modo di procedere può essere troppo dispendioso per gruppi di oggetti molto ampi. Il
vantaggio della rappresentazione ad albero risiede nella certezza che lo schema disegnato
contenga effettivamente tutte le possibilità e senza ripetizioni, ma, come vedremo fra poco,
l’albero delle possibilità si limita ad essere una schematizzazione ideale che spesso non deve
essere veramente costruita.
Per stabilire il numero di possibili “anagrammi” o modi di disporre le lettere, basta considerare
che dalla radice si diramano tre rami, che da ciascuno di essi partono altri due rami e che da
4
ciascuno di questi ultimi si dirama un ultimo ramo. Il numero di foglie (cioè di possibili percorsi) è
dato evidentemente dal prodotto 3 ⋅ 2 ⋅ 1 : il risultato è 6 , in accordo con quanto già trovato prima.
Notiamo che questo modo di procedere permette un calcolo veloce e non necessita di alcun
laborioso disegno. Come già accennato, si tratta di una schematizzazione ideale, nella quale
contiamo i rami senza disegnarli.
Se avessimo dovuto contare gli anagrammi della parola COSA, avremmo ragionato in maniera
identica, arrivando a 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅ 1 , gli anagrammi di ABITO ci avrebbero portato a 5 ⋅ 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅ 1 e così
via.
Soluzione
Naturalmente esistono 8 possibili vincitori. Fissato un vincitore esistono 7 possibili secondi classificati.
Fissati il primo e il secondo, esistono 6 possibili terzi e così via. Iterando il ragionamento otteniamo il
numero richiesto: 8 ⋅ 7 ⋅ 6 ⋅ 5 ⋅ 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅1 = 40.320 .
Da notare che se avessimo voluto disegnare anche solo le foglie dell’albero delle possibilità, avremmo
dovuto tratteggiare 40.320 nodi!
Soluzione
Notiamo che in questo caso ci interessa solo sapere in quanti modi diversi possono essere occupate le
prime tre posizioni ed è irrilevante conoscere il quarto, il quinto o così via. Il modo di procedere è
praticamente identico a quello già visto:
Esistono 8 possibili vincitori. Fissato un vincitore esistono 7 possibili secondi classificati e fissati il primo
e il secondo esistono ancora 6 possibili terzi.
Il risultato è quindi 8 ⋅ 7 ⋅ 6 = 336 .
Soluzione
Per gli operai esistono 24 possibili rappresentanti, per gli impiegati 8 e per i trasportatori 3. La soluzione è
quindi 24 ⋅ 8 ⋅ 3 = 576 .
5
Problema 1.1 - Assegnazione degli incarichi (soluzione a pagina 9)
In un’assemblea di 100 persone si devono scegliere un presidente e un segretario. Stabilire in quanti modi
è possibile effettuare la sceltaM
a) se gli incarichi sono fra loro incompatibili
b) se gli incarichi sono compatibili
6
Esempio 1.4 - Gonne e magliette
Una signora ha nell’armadio quattro gonne e tre magliette.
Quanti sono gli abbinamenti possibili?
Soluzione
Possiamo rappresentare gli abbinamenti con una struttura
ad albero (vedi a fianco ( → ) ), immaginando di effettuare
prima la scelta relativa alle gonne e poi quella delle
magliette. Si tratta naturalmente di una schematizzazione
del tutto arbitraria, ciò che conta è che essa permette di
contare tutti gli abbinamenti possibili senza rischio di
contarne uno due volte.
Nell’illustrazione a fianco sono indicate con A,B,C,D le
quattro gonne e con 1,2,3 le tre magliette. La soluzione del
quesito è evidentemente 4 × 3 = 12 , perché a ciascuno dei
4 rami iniziali sono collegati gli stessi identici rami (cioè
1,2,3). Ciò suggerisce che, da un punto di vista
combinatorio, le scelte di gonna e di maglietta sono
indipendenti l’una dall’altra.
Il prossimo esempio è leggermente più complesso ma può essere risolto in maniera simile.
Soluzione
Ragionando come prima immaginiamo che la scelta venga
effettuata in due tempi: prima viene nominato il capo e poi il
vice (la scelta opposta sarebbe stata altrettanto corretta).
Stavolta la prima nomina influenza la seconda, come si vede
dall’albero a fianco: i tre rami superiori contengono le lettere
B,C,D mentre i tre rami sottostanti le lettere A,C,D. Si tratta
quindi di un problema più complesso del precedente (simile
al problema “GAS”). Ciononostante, il numero di rami di
“secondo livello” resta indipendente dal percorso (cioè dalla
scelta del capo), per cui, di nuovo, si può ridurre il calcolo al
prodotto 4 × 3 = 12 .
Ciò che conta è quindi l’indipendenza del numero delle
scelte, non delle scelte in quanto tali.
Per concludere questo tema vediamo un terzo esempio e due rappresentazioni ad esso
abbinate.
7
Esempio 1.6 - Il ragazzo fortunato
Un ragazzo trova per terra 3 biglietti validi per il cinema, relativi
a film diversi che verranno proiettati in giorni diversi. Il ragazzo
può quindi scegliere di vedere tutti e tre i film, di non vederne
nessuno o soltanto qualcuno. Quante scelte ha? Nota bene:
andare a vedere un film rispetto ad un altro è ovviamente una
scelta diversa.
Soluzione 1
Anche stavolta affrontiamo il problema con una
rappresentazione ad albero: essa ci permetterà di contare tutte
le opzioni una volta soltanto e quindi di arrivare alla soluzione.
Suddividiamo la scelta in due decisioni distinte:
1) Quanti film andare a vedere
2) Quali film andare a vedere
L’albero a fianco mostra che le opzioni sono complessivamente
8. A differenza dei due esempi precedenti, il numero di rami di
“secondo livello” è variabile, dipende cioè da quale primo ramo
si è percorso: in questo caso non è possibile ridurre il conteggio
a una semplice moltiplicazione del numero di diramazioni.
È importante sottolineare che la rappresentazione ad albero ha
comunque permesso un’utile schematizzazione e si è
dimostrata efficace .
Soluzione 2
Uno stesso problema può essere schematizzato in modi
molto diversi, come mostra la rappresentazione a fianco
( ← ) . Essa descrive lo stesso problema di prima (il
ragazzo fortunato), immaginando che la scelta avvenga
in tre fasi: per prima cosa il ragazzo decide se andare a
vedere il film A, successivamente se assistere alla
proiezione di B e soltanto alla fine se andare a vedere C.
Anche questo modo di vedere il problema assicura il
conteggio completo di tutte le possibili scelte. L’albero
che si crea è semplicissimo ( ← ) , e prevede ad ogni
diramazione lo stesso numero di opzioni. Il conteggio
può nuovamente essere ricondotto ad un prodotto, per la
precisione 2 × 2 × 2 = 8 , in accordo con quanto ottenuto
in precedenza.
Le strategie presentate fino qui non si applicano direttamente a tutti i tipi di problemi di calcolo
combinatorio che affronteremo. Ciononostante è bene avere una buona dimestichezza con tali
8
strumenti e tenere sempre a mente che il modo migliore per risolvere i problemi combinatori è
quello di trovare uno schema efficace per elencare tutti i casi possibili una volta soltanto.
Osserviamo che in questo problema abbiamo implicitamente ammesso che le sedie e le persone fossero
fra loro distinguibili e che quindi per esempio le soluzioni A, B, C , D e D, C , A, B fossero considerate
distinte.
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Soluzione 1.5 - X e Y
Scegliamo una lettera per volta. La prima lettera può essere una X o una Y (2 possibilità), la seconda
lettera, nuovamente, può essere una X o una Y (2 possibilità) e così via fino alla quinta lettera. La
soluzione è quindi 2 ⋅ 2 ⋅ 2 ⋅ 2 ⋅ 2 = 25 = 32 .
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• Sezione 2 – I raggruppamenti classici
• Le permutazioni semplici
Definizione
Dati n oggetti distinti, si chiama permutazione ogni riordino degli n oggetti.
Definizione
Per ogni intero positivo n , si chiama “ n fattoriale” e si indica con n! il prodotto
n ⋅ (n − 1) ⋅ (n − 2) ⋅ .... ⋅ 2 ⋅1 . Per definizione si pone 0! = 1 .
Soluzione
Per definizione si ha 1! = 1 , 2! = 2 ⋅ 1 = 2 e 5! = 5 ⋅ 4 ⋅ ... ⋅ 2 ⋅1 = 120 . Per calcolare 6! osserviamo che
6! = 6 ⋅ ( 5!) = 6 ⋅120 = 720 .
Numero di permutazioni
Il numero di permutazioni in un insieme di n oggetti distinti è uguale a n!
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Soluzione
Si tratta di contare il numero di permutazioni di una sequenza di 5 lettere distinte. La soluzione è 5! = 120
Soluzione
Si tratta di contare le possibili permutazioni del mazzo di carte. La soluzione quindi non è altro che 40! .
Notiamo che tale numero è enorme e vale suppergiù
1.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 . E’ quindi abbastanza
improbabile che due persone giochino casualmente la stessa partita due volte.
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AABA e AAAB. Questa apparente contraddizione deriva dal fatto che la collezione di lettere B,
A, A, A non è composta da oggetti distinti. Abbiamo così constatato che la ripetizione di un
elemento nella collezione di oggetti rende la formula delle permutazioni semplici inapplicabile.
Definizione
Data una collezione di n oggetti, alcuni dei quali possono essere ripetuti, si chiama
permutazione con ripetizione ogni riordino della collezione.
Il numero di permutazioni in una collezione di n oggetti, in cui vi è un (solo) oggetto che compare
n!
k volte, è uguale a .
k!
Si tratta di un risultato soltanto parziale, perché consente di affrontare soltanto il caso in cui le
ripetizioni riguardano un solo elemento della collezione.
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Esempio 2.4 - Anagrammi di Torta
Calcolare il numero di anagrammi possibili della parola TORTA.
Soluzione
Notiamo che la parola TORTA è composta da oggetti distinti, eccezion fatta per la T che compare 2 volte.
5! 120
Possiamo quindi applicare la formula appena vista e concludere che la risposta è = = 60 .
2! 2
n!
Stavolta le ripetizioni riguardano non una, ma due lettere e la formula è inadeguata.
k!
Cerchiamo dunque di generalizzare il procedimento applicato prima e differenziamo le lettere
uguali con dei pedici. La parola (formata ora da lettere distinte) M1A1M2M3A2 ha 5! = 120
permutazioni. Mischiando fra loro le M1, M2 e M3 otteniamo parole che, senza pedici, sarebbero
indistinguibili. Stesso effetto scambiando fra loro A1 e A2. Una volta tolti i pedici abbiamo quindi
5! 5 ⋅ 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅1
2!⋅ 3! versioni della stessa parola. La soluzione del problema è allora = = 10 .
2!3! 1 ⋅ 2 ⋅1 ⋅ 2 ⋅ 3
La generalizzazione del procedimento visto è immediata e porta alla seguente formula, stavolta
definitiva:
Soluzione
Nella parola di 12 lettere COMBINATORIO, la “O” compare 3 vote e la “I” 2. Il numero di anagrammi è
12!
quindi = 39.916.800 .
3!⋅ 2!
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Problema 2.8 - Un piccolo robot (soluzione a pagina 32)
Un piccolo robot si muove percorrendo sempre e solo tratti rettilinei di 1 metro in avanti o indietro. Quanti
itinerari diversi composti da 8 tratti consecutivi riportano il robot al punto di partenza?
• Le disposizioni semplici
Definizione
Si chiama disposizione una sequenza ordinata di k oggetti distinti estratti da una collezione di n
oggetti distinti (per cui k ≤ n ). Se l’unica condizione posta è quella della non–ripetibilità degli
elementi all’interno della sequenza, la disposizione è detta semplice.
La differenza fra disposizioni semplici e permutazioni è che nelle disposizioni semplici non
vengono utilizzati tutti gli oggetti dell’insieme. L’esempio Assegnazione del podio visto in
precedenza è un caso tipico di disposizione semplice. Notiamo che anche nelle disposizioni
appare il concetto di ordine e quindi il modo di procedere è analogo a quello delle permutazioni.
Supponiamo di dover contare il numero di disposizioni semplici di k oggetti di un insieme di n
oggetti. Per occupare la prima posizione vi sono n possibilità, dopodiché abbiamo ancora n − 1
modi per occupare la seconda posizione (visto che l’unica condizione posta è che gli elementi
siano diversi fra loro), n − 2 per occupare la terza e così via per k volte. Questo ci porta a
concludere che
Proposizione
Il numero di disposizioni semplici di k oggetti in un insieme di n oggetti distinti è uguale a
n!
(n − k )!
Soluzione
Abbiamo 21 modi (il numero di lettere dell’alfabeto italiano) per scegliere la lettera iniziale, 20 per
occupare la seconda posizione (perché la seconda lettera deve essere diversa dalla prima), 19 per la
15
terza (perché la terza deve essere diversa dalle due precedenti) e così via. Il risultato sarà quindi
n!
21 ⋅ 20 ⋅19 ⋅18 ⋅17 = 2.441.880 . Volendo utilizzare la formula otterremmo di nuovo
( n − k )!
21! 21! 51090942171709440000
= = = 2.441.880 .
(21 − 5)! 16! 20922789888000
n!
Come si vede nello svolgimento dell’ultimo esempio, la formula è elegante ma poco
(n − k )!
pratica, poiché coinvolge numeri enormi, destinati comunque ad essere riassorbiti da qualche
semplificazione. Il modo migliore per affrontare le disposizioni, semplici e non, è quello visto nel
capitolo introduttivo: il calcolo dei casi possibili.
Soluzione
Come al solito, avendo a che fare con una sequenza ordinata, conviene fissare un simbolo per volta,
partendo dalla cifra più a sinistra.
Per la prima cifra si hanno 9 possibili scelte: “1”,”2”,”3”,M,”9”. Qualsiasi sia la cifra prescelta, essa non
potrà più essere usata. Per la seconda cifra restano quindi 8 possibilità. Ragionando in questo modo,
arriviamo subito alla soluzione 9 ⋅ 8 ⋅ 7 ⋅ 6 ⋅ 5 = 15.120 .
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Soluzione
Gli atleti in gara sono 9 e quindi esistono 9 modi per assegnare la medaglia d’oro. Fissato il vincitore
esistono 6 possibili secondi (perché dobbiamo escludere i connazionali del vincitore) e, seguendo lo
stesso procedimento, tre possibili terzi (uno qualunque della nazione non ancora premiata). Possiamo
quindi concludere che la risposta è 9 ⋅ 6 ⋅ 3 = 162 .
In generale, qualsiasi problema risolto con il metodo sopra descritto, cioè quello di considerare il
numero delle possibili scelte secondo un preciso ordine (normalmente è un ordine che il
problema stesso suggerisce) e di moltiplicare tali valori fra loro, è una disposizione.
Soluzione
Abbiamo a che fare con una sequenza ordinata e questo ci permette di fissare una cifra alla volta. Per la
prima posizione si hanno 9 possibili scelte: “1”,”2”,”3”,M,”9”. Il problema non pone alcuna condizione circa
la ripetibilità delle cifre, per cui si hanno 9 possibilità anche per la seconda, la terza, la quarta e l’ultima
cifra. La soluzione è quindi 9 ⋅ 9 ⋅ 9 ⋅ 9 ⋅ 9 = 9 = 59.049 .
5
In generale, se ogni elemento può essere riusato, la soluzione sarà uguale al prodotto ripetuto di
una certa costante per se stessa (infatti ad ogni passo si ha lo stesso numero di scelte). In altre
parole, il numero di permutazioni con ripetizioni è una potenza.
Soluzione
L’alfabeto italiano consta di 21 lettere. Ciascuna posizione può quindi essere occupata in 21 modi diversi
e la soluzione è 21⋅ 21⋅ 21 = 21 = 9261 .
3
La semplicità delle disposizioni con ripetizione è evidente. Presento quindi subito definizione e
metodo di calcolo:
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Definizione
Si chiama disposizione con ripetizione una sequenza ordinata di k oggetti scelti da una
collezione di n oggetti distinti.
Concludiamo la parte relativa alle disposizioni semplici con ripetizione con un esempio di
disposizione con ripetizione che però esula dalla definizione data sopra (e infatti, a rigore, non si
tratta di una disposizione “semplice”)
Soluzione
Il modo di ragionare è sempre quello delle disposizioni semplici con ripetizione, cambia soltanto la
collezione “di pesca”: per la prima lettera vi sono 16 possibilità (numero di consonanti dell’alfabeto
italiano), per la seconda posizione si hanno 5 scelte (vocali possibili) e per scegliere l’ultima consonante vi
sono nuovamente 16 opzioni. La soluzione è quindi 16 × 5 × 16 = 1280 .
lettere di un alfabeto anglo-italiano a 22 lettere e N sono cifre del sistema decimale. Quante
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• Le combinazioni semplici
Fino ad ora abbiamo visto soltanto casi in cui l’ordine degli elementi giocava un ruolo
determinante. Consideriamo adesso un problema di natura diversa:
Notiamo che in questo caso l’ordine è irrilevante: se la persona vendesse A,C,D oppure C,A,D
farebbe la stessa identica scelta. Questo tipo di problema si riconduce a un problema relativo
alle cosiddette combinazioni.
Definizione
Si chiama combinazione (semplice) di k elementi di un insieme di n oggetti, un gruppo di k
elementi distinti estratto in un ordine qualsiasi dall’insieme. Il numero di combinazioni di k
elementi estratti da un insieme di n oggetti si indica spesso con C n ,k .
conosciamo tutti i segreti). Possiamo infatti descrivere ogni scelta “di vendita” in modo univoco utilizzando
una sequenza di 5 simboli. La sequenza V V V X X indicherebbe per esempio la vendita delle bici
A,B,C, mentre V X V V X la vendita di A,C,D.
Le possibili scelte di riducono quindi agli anagrammi della parola (con ripetizione) “VVVXX”. La soluzione
5!
è , perché le uniche due lettere V e X si ripetono una 3 e l’altra 2 volte.
3! × 2!
A prima vista potrebbe non risultare chiaro se la strategia da noi adottata abbia validità generale
o meno. Cerchiamo quindi di risolvere un altro problema riguardante le combinazioni.
19
Soluzione
Disponendo i lavoratori in ordine alfabetico, potremmo descrivere ogni possibile delegazione barrando su
un foglio 6 caselle su 15. Così ad esempio la sequenza
X X X X X X rappresenterebbe in modo univoco i nomi
dei 6 dipendenti prescelti. Considerando per semplicità delle O al posto delle caselle rimaste vuote, si
15!
tratta di contare gli anagrammi della parola XXXXXXOOOOOOOOO . La soluzione è = 5005 .
6 volte 9 volte 6! ⋅ 9!
n!
Per le combinazioni semplici vale la formula Cn ,k = .
k ! ⋅ (n − k )!
20
Teorema sulle combinazioni
Il numero di combinazioni composte da k oggetti diversi di un insieme di n oggetti distinti è
n
uguale a .
k
I coefficienti binomiali hanno parecchie caratteristiche che qui non elencherò. L’unico “trucco”
che voglio citare facilita il calcolo del coefficiente stesso (questo “trucco” in verità può essere
79
facilmente ricavato dai calcoli visti per le disposizioni): supponiamo di voler calcolare . Non
4
79!
è pensabile utilizzare la definizione e calcolare perché i numeri in gioco sono troppo
4!⋅ 75!
grandi. Basta però sapere che il risultato è sempre dato da una frazione così composta:
79 79 ⋅ 78 ⋅ 77 ⋅ 76
Seguendo questa definizione posso dire che = (ci sono 4 fattori sia nel
4 1⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4
numeratore che nel denominatore, in un caso decrescenti – partendo da 79 - e nell’altro
crescenti – partendo da 1) e quindi posso calcolare facilmente il numero
79 ⋅ 78 ⋅ 77 ⋅ 76
= 1.502.501 .
1⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4
Soluzione
Notiamo che ogni possibile scelta del primo gruppo (e anche del secondo) è per definizione una
combinazione di 5 elementi (nel secondo di 7) di un insieme composto da 12 elementi. E’ evidente che
scegliendo uno dei due gruppi automaticamente sarà determinato anche l’altro. Il risultato è quindi
12 12 ⋅ 11 ⋅ 10 ⋅ 9 ⋅ 8
5 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 ⋅ 5 = 792 . E’ facile verificare che anche partendo dalla scelta del secondo gruppo il
21
12 12 ⋅ 11 ⋅ 10 ⋅ 9 ⋅ 8 ⋅ 7 ⋅ 6 12 ⋅ 11 ⋅ 10 ⋅ 9 ⋅ 8 ⋅ 7 ⋅ 6
risultato resta immutato: 7 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 ⋅ 5 ⋅ 6 ⋅ 7 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 ⋅ 5 ⋅ 6 ⋅ 7 = 792 .
Se non ci fossimo accorti che la scelta del primo gruppo implicava la scelta dell’altro, avremmo
dovuto calcolare il numero di possibili gruppi da 7 persone che si potevano formare con gli
studenti rimasti liberi. Visto che gli studenti non ancora assegnati dopo la scelta del primo
7
gruppo erano 12 − 5 = 7 , tale quantità era = 1 . Il numero totale di combinazioni sarebbe
7
12 7
quindi rimasto ⋅ = 792 .
5 7
Il metodo usato in quest’ultimo calcolo suggerisce che il problema dei Due gruppi diversi non è
nient’altro che una disposizione: abbiamo infatti calcolato in ordine le possibili combinazioni
prima di un gruppo e poi dell’altro moltiplicandole infine assieme. Per calcolare i singoli valori
abbiamo dovuto far uso delle combinazioni (cioè delle disposizione senz’ordine), il che fa di
questo problema il primo esempio “ibrido” visto finora: una disposizione di combinazioni.
Soluzione
Notiamo che in questo caso, scelto un gruppo, non è più vero che gli altri gruppi sono automaticamente
definiti. Per prima cosa calcoliamo in quanti modi possibili posso scegliere il primo gruppo. Si tratta di una
12 12 ⋅ 11 ⋅ 10 ⋅ 9
combinazione di 4 elementi in un insieme di 12 e quindi la risposta è 4 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 = 495 . Restano
8 8⋅7⋅6⋅5
a disposizione soltanto 8 alunni e quindi, per scegliere il prossimo gruppo, abbiamo = = 70
4 1⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4
possibilità. Ormai anche il terzo gruppo è implicitamente definito (infatti volendo calcolare le scelte
4 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅1 12 8 4
possibili risulta che 4 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 = 1 ) e quindi la soluzione è 4 ⋅ 4 ⋅ 4 = 495 ⋅ 70 ⋅ 1 = 34.650 .
Notiamo che nell’esempio appena visto ad ogni gruppo era assegnato un lavoro diverso. Se
invece i tre gruppi fossero stati fra loro indistinguibili (pensato al caso dello stesso lavoro di
gruppo) la soluzione trovata sarebbe stata sbagliata. Cerchiamo brevemente di spiegare il
perché e supponiamo che i tre gruppi si riuniscano in tre zone diverse dell’aula, a sinistra, in
centro e a destra. Chiamiamo A , B e C i tre diversi gruppi di lavoro. E’ evidente che una
diversa disposizione dei tre gruppi all’interno dell’aula non può essere considerata come una
suddivisione realmente diversa. In altre parole, calcolando la disposizione di combinazioni di
22
studenti, A, B, C e B, A, C vengono per esempio contati entrambi. E’ chiaro che ogni
disposizione di gruppi viene contata 6 volte (le possibili “mischiate” all’interno dell’aula) e che
12 8 4
⋅ ⋅
4 4 4
quindi il risultato corretto in questo caso sarebbe =
34.650
= 5775 .
3! 6
Vediamo un altro esempio che ci permetterà di vedere sia disposizioni che combinazioni:
Soluzione
a) Formiamo ogni coppia scegliendo prima la ragazza e poi il ragazzo. Per il primo caso si hanno 2
possibilità, così anche per il secondo. Riassumendo esistono 2 ⋅ 2 = 4 coppie femmina-maschio
(precisamente ( A, C ) , ( A, D) , ( B, C ) , ( B, D) ).
b) Si tratta di trovare il numeri di modi per scegliere due elementi in un insieme di 4. La risposta è
4 4⋅3
2 = 1 ⋅ 2 = 6 . Le possibili coppie sono ( A, B) , ( A, C ) , ( A, D) , ( B, C ) , (B, D) , (C, D) .
c) Rispetto al primo problema il numero sarà sicuramente minore, perché il gruppo non può
suddividersi in tutte le coppie possibili. Per esempio la suddivisione del gruppo in ( A, C ) e
( B, C ) non è valida, perché Claudio compare in entrambe le coppie. Per risolvere il problema
ragioniamo cercando di dare un ordine alle scelte e per cavalleria facciamo scegliere le ragazze.
Alice ha due alternative; fatta la scelta a Beatrice non resta che accontentarsi del ragazzo rimasto
libero. Le suddivisioni possibili sono quindi 2 ⋅ 1 = 2 (precisamente {( A, C );( B, D)} e
{( A, D);( B, C )} ).
4
d) Ragioniamo come sopra: la prima coppia di individui può essere scelta in 2 modi diversi. Fatta
la scelta il secondo gruppo è implicitamente definito (infatti volendo calcolare il numero di possibili
2
combinazioni rimaste otterremmo 2 = 1 ). In verità il calcolo non è ancora finito, perché abbiamo
contato troppi elementi, come mostreremo fra breve. Questo è accaduto perché per contare i casi
possibili abbiamo diviso il calcolo in “primo gruppo da due” e “secondo gruppo da due”, sebbene
le due coppie siano fra loro interscambiabili. Abbiamo quindi contato per esempio le suddivisioni
{( A, C );( B, D)} e {( B, D);( A, C )} separatamente, anche se essi rappresentino lo stesso caso. Il
4
2
risultato è quindi = 3 (precisamente {( A, B);(C , D)} , {( A, C );( B, D)} e {( A, D);( B, C )} ).
2
Quest’ultimo caso è un esempio di combinazione di combinazioni.
23
Problema 2.13 - Cono con 2 gusti (soluzione a pagina 32)
Una gelateria offre gelati di 10 gusti differenti. Volendo prendere un cono con 2 gusti diversi, in quanti
modi si può scegliere?
Siamo ormai arrivati quasi alla fine dei raggruppamenti classici, non manca che il seguente:
Problema Introduttivo 1
Almeno una biglia per contenitore
Problema Introduttivo 2
Biglie e contenitori senza restrizione
Affrontiamo il
24
Problema Introduttivo 1 e, trovata la soluzione, trattiamo il secondo caso.
Soluzione al
Problema Introduttivo 1: Almeno una biglia per contenitore
Mettiamo le 11 biglie in fila, come mostrato in basso.
Evidentemente qualsiasi posizionamento dei tre bastoncini rappresenta in modo univoco una
diversa ripartizione e, viceversa, ogni possibile ripartizione può essere rappresentata tramite i
3 bastoncini. Il problema può quindi essere ripensato come un posizionamento di 3
“interruzioni” tra le biglie. Con 11 biglie esistono 10 interstizi, per cui il nuovo problema èM
Soluzione 1 bis
La sequenza bastoncino Sì / bastoncino No può essere rappresentata dal disegno in basso
25
Osservazione
Il numero di modi per disporre n biglie in k contenitori, in modo che ciascun contenitore
n − 1
contenga almeno una biglia, è .
k − 1
Passiamo ora alla soluzione del problema 2, nel quale, per evitare ambiguità, indicherò il
numero di biglie con N ( n continuerà a essere il numero delle biglie del problema di tipo 1).
Soluzione al
Problema Introduttivo 2 - Biglie e contenitori senza restrizione
n − 1
Invece di iniziare daccapo, partiamo dal problema 1 appena risolto. Ciascuna delle
k − 1
soluzioni rappresentava una distribuzione di 11 biglie nelle quattro scatole A,B,C,D, con la
condizione che in ogni scatola vi fosse almeno una biglia. Prendiamo una qualsiasi di queste
configurazioni e togliamo una biglia per scatola (vedi l’esempio in basso).
A B C D A B C D
Quella che si ottiene sarà ora una ripartizione compatibile con il problema 2: infatti adesso le
biglie sono 7 e non si può escludere che qualche scatola sia vuota. Si può anche ragionare in
maniera opposta, prendendo una distribuzione compatibilie con il problema 2 e aggiungere una
biglia per contenitore: le biglie tornano ad essere 11 con la certezza che nessuna scatola resterà
vuota.
Questo discorso dovrebbe convincerci che i problemi 1 e 2 descrivono sostanzialmente la
stessa questione e hanno necessariamente la stessa soluzione. Indicati quindi con n il numero
di biglie di un problema di tipo 1 (restrizione di 1 biglia per scatola), con N il numero di biglie di
un problema ad esso associato di tipo 2 (alcune scatole possono anche essere vuote) e con k il
numero di contenitori, si ha la relazione N = n − k (nell’esempio precedente 7 = 11 − 4 ) e quindi
n = N + k . Possiamo allora dire che la soluzione al problema di tipo 2 con N biglie e k
n − 1 N + k − 1
contenitori è = , che con semplici passaggi matematici, può essere riscritto
k − 1 k − 1
N + k − 1
come .
N
Abbandoniamo ora per motivi estetici la lettera maiuscola N e tornando alle classiche lettere
k, n , possiamo riscrivere l’ultimo risultato così:
Osservazione
k + n − 1
Il numero di modi per disporre n biglie in k contenitori è .
n
Nota bene: per tenere a memoria il senso delle singole lettere, potete immaginare che k
rappresenti il numero di kontenitori.
26
Definizione
Si chiama combinazione con ripetizione di n elementi di un insieme I composto da k oggetti
distinti, un gruppo di n elementi di I non necessariamente distinti e disposto in un ordine
qualsiasi.
Per capire bene la definizione, il nome “Combinazione con ripetizione” e la relazione che questa
definizione ha con i casi risolti precedentemente, consideriamo i seguenti problemi:
Problema Introduttivo 3
Tre biglie dall’urna senza restituzione
Soluzione
Il riordino finale assicura l’irrilevanza dell’ordine di estrazione. Si tratta banalmente di
21
scegliere 3 oggetti su 21 (combinazione semplice) e questo si può fare in = 1330 modi.
3
Problema Introduttivo 4
Tre biglie dall’urna con restituzione
Un’urna contiene 21 biglie etichettate con le lettere dell’alfabeto italiano. Per tre volte di fila, si
estrae una biglia, si segna la lettera su un foglio e si rimette la biglia nell’urna. Alla fine si
comunicano le 3 lettere, leggendole in ordine alfabetico. Quante triplette del genere possono
essere create?
Soluzione
La differenza rispetto a prima è che la stessa biglia può essere estratta più di una volta: non
è una differenza da poco! Possiamo immaginare il problema in termini di contenitori da
riempire (come nel problema 2: Biglie e contenitori senza restrizione): le 21 scatole
rappresentano le lettere dell’alfabeto e ogni qualvolta una certa lettera viene estratta si pone
una biglia nel vano corrispondente. L’estrazione “F,A,F” verrebbe così rappresentata dalla
ripartizione con 2 biglie in F, una biglia in A e tutte le altre scatole vuote.
Abbiamo già risolto questo tipo di problema: ponendo k = 21 (numero di kontenitori, cioè di
lettere possibili) e n = 3 (numero di biglie, cioè di estrazioni) si ha la soluzione
21 + 3 − 1 23
= = 1771 .
3 3
Il problema appena risolto rende giustizia al nome “Combinazioni con ripetizioni” e spiega il
legame con il problema dei contenitori.
27
Teorema sulle combinazioni con ripetizione
Il numero di combinazioni con ripetizione di k elementi di un insieme I composto da n
k + n − 1
oggetti distinti è .
n
Soluzione
Ragionando per analogia, i gusti sono i contenitori e le biglie rappresentano le palline di gelato. Si ha
10 + 3 − 1 12
quindi k = 10 , n = 3 e la soluzione = = 220 .
3 3
Soluzione
Stavolta la soluzione si ottiene più facilmente pensando ai “bastoncini” piuttosto che alle formule.
Disponendo in fila 10 biglie e separandole con 2 bastoncini si possono creare tutte le somme desiderate
(vedi sotto la “ripartizione” 5+2+3.
9
Gli interstizi sono 9 , i bastoncini 2 , la soluzione non può che essere = 36 .
2
Soluzione
Le 3 spezie (che possono anche ripetersi, come si capisce dagli esempi), vanno gettate tutte insieme,
ragion per cui l’ordine della scelta è irrilevante. Possiamo come al solito immaginare i kontenitori delle
k + n − 1 52
spezie ( k = 50 ) e il numero di biglie (numero di porzioni, n = 3 ). Si ha n = 3 = 22.100 .
28
Esempio 2.21 - Numeri in salita
Escludendo sempre la cifra 0, quanti numeri di 5 cifre esistono, tali che le loro cifre siano disposte in
ordine “uguale o crescente”? (“uguale o crescente” significa che una cifra può ripetersi, ma non può mai
essere seguita da una minore. Casi accettabili sono quindi 23.678 , 35.558 o addirittura 77.777 mentre
35.823 o 12.324 non andrebbero bene).
Soluzione
Il problema è complesso e per essere risolto necessita di un po’ di fantasia. Immaginiamo di scegliere 5
cifre qualsiasi da 1 a 9 (le cifre possono anche ripetersi) e di metterle in fila in ordine crescente. Si
ottengono così proprio i numeri “in salita” descritti dal problema. L’estrazione con restituzione da un’urna
contenente 9 cifre e la conclusiva “messa in ordine” (la quale rende irrilevante l’ordine di estrazione),
mostra che il problema è assimilabile al Problema Introduttivo 4 (pag. 27), cioè a una combinazione con
k + n − 1 9 + 5 − 1 13
ripetizione. La soluzione è n = 5 = 5 = 1287
Osservazione
Ragionando in modo simmetrico, i numeri “in discesa” saranno anch’essi 1287 . I numeri “monocifra”
11.111 , 22.222 , M (9 in tutto) sono gli unici a far parte di entrambi i conteggi. Ricordando che i numeri
composti da 5 cifre (senza mai usare lo 0) sono 95 = 59.049 (disposizione con ripetizione), possiamo
concludere che i numeri “Sali e Scendi” sono i più frequenti ( 9 − 2 ⋅1287 + 9 = 56484 ), più del 95% del
5
totale.
29
30
• Soluzioni dei problemi della Sezione 2
31
Soluzione 2.8 - Un piccolo robot
Affinché il robot, dopo 8 movimenti, si riporti al punto di partenza, è necessario che si muova 4 volte in
avanti e altrettante indietro, in un ordine qualsiasi (per esempio 3 volte avanti, 2 indietro, 1 avanti e 2
indietro). Indicando con le lettere A e I le due possibilità, si tratta di contare gli anagrammi della parola
8!
di 8 lettere AAAA I I I I . Essi sono = 70 .
4 volte 4 volte
4! ⋅ 4!
b) Contiamo il numero delle targhe “mancanti”: le prime due lettere sono fisse su EE, gli altri simboli
possono assumere qualsiasi “valore”. Si tratta quindi di calcolare il numero di targhe del tipo
N N N L L . Esse sono 10 ×10 ×10 × 22 × 22 = 10 × 22 = 484.000 e quindi, la soluzione al
3 2
7 volte
32
Soluzione 2.15 - Alzare due dita
Stavolta si tratta di scegliere 2 elementi (in un ordine qualsiasi) da un insieme di 5 elementi distinti. La
5
soluzione è 2 = 10 .
33
Soluzione 2.20 - Raggiungere l’aeroporto
a) Mettiamo in fila i mezzi di trasporto (macchina, navetta, treno) e riscriviamo il numero 9 come
somma di 3 numeri naturali (0 incluso): possiamo così rappresentare tutte le suddivisioni possibili.
La somma 3+6+0 rappresenta ad esempio la configurazione “3 persone in macchina, 6 con la
navetta e nessuno in treno”, mentre 1+1+7 “1 persona in macchina, 1 con la navetta e 7 in treno”
e così via. Abbiamo già affrontato il problema di rappresentare un numero mediante somme
k + n − 1 3 + 9 − 1 11
diverse (Esempio 2.19) e la soluzione è n = 9 = 9 = 55 .
b) Mettiamo in fila i 9 amici (Aldo, Bruno,M) e chiediamo ad ognuno come intende muoversi.
Ciascuno ha 3 possibili opzioni (macchina, navetta e treno): siamo di fronte a una disposizione
con ripetizione, la cui soluzione è 3 = 19.683 .
9
34
• Sezione 3 – Risolvere i problemi
È opportuno riassumere quanto visto finora e dare degli strumenti per poter affrontare i problemi
di Calcolo Combinatorio con ordine e metodo.
Per risolvere un problema si può operare sostanzialmente in due modi: il primo consiste nel
costruire, o anche solo immaginare, una struttura che contenga esattamente una volta tutte le
configurazioni ammesse dal problema stesso. In base alla regolarità della struttura si può
effettuare il calcolo dei casi possibili. Nel caso in cui si tratti di un albero a diramazioni
regolari, sarà necessario moltiplicare fra loro il numero di diramazioni di ciascun livello. La
struttura ad albero si presta molto bene a rappresentare i raggruppamenti che prevedano un
qualche tipo di ordine (prima scelta, seconda scelta e così via).
• Permutazione semplice
• Permutazione con ripetizione
• Disposizione senza ripetizione
• Disposizione con ripetizione
• Combinazione semplice
• Combinazione senza ripetizione
Come vi sarete accorti, la difficoltà non consiste tanto nell’applicare le formule, quanto nel capire
di volta in volta quale usare. Saper classificare i problemi è la capacità principale che bisogna
sviluppare nel Calcolo Combinatorio. Esistono vari stratagemmi per imparare quest’arte, il
primo dei quali si basa sul seguente schema. Esso si compone di due domande (ed
eventualmente di un quesito supplementare), che permettono di indirizzarvi verso il
raggruppamento corretto.
Raggruppamenti
DOMANDA 1
Sì semplici, senza
La collezione con cui si ha a che fare, è ripetizione
composta da oggetti tutti diversi fra loro?
Esempi
Lettere della parola UNICO, un mazzo di 40 carte, una classe
di studenti (elementi diversi fra loro)
Lettere della parola ENEIDE, un sacchetto di sassolini
identici, un’urna contenente due biglie dello stesso colore
(elementi ripetuti)
Raggruppamenti
No con ripetizione
35
DOMANDA 3
Gli oggetti del raggruppa-
mento di partenza vanno Sì Permutazioni
Sì utillizati tutti nel raggruppa-
mento finale?
DOMANDA 2 Esempi
Purtroppo la semplicità dello schema proposto è spesso illusoria perché lascia spazio a
sottigliezze interpretative. Considerate ad esempio il caso di mettere n sassolini in k scatole
etichettate in maniera diversa, l’esempio che abbiamo usato per introdurre le combinazioni
senza ripetizione. Valutate poi la domanda 2: “Bisogna prendere in considerazione l’ordine con
il quale gli oggetti vengono assegnati?”. Bisogna rispondere “No” perché è irrilevante l’ordine
con il quale i sassolini vengono messi in una determinata scatola o “Sì”, perché le scatole non
possono essere mischiate fra loro e quindi il loro ordine è importante? Nel caso specifico è
corretta la risposta “No”, è però evidente come lo schema proposto possa non essere facile da
utilizzare.
Un metodo pratico è quello di ideare e tenere a memoria uno o più problemi – prototipo per
ciascun tipo di raggruppamento. Una volta che un situazione può essere schematizzata
mediante uno dei prototipi, essa è automaticamente classificata e quindi risolta. Consideriamo
ad esempio come problema prototipo quello di annerire k caselle su una fila composta da n
n
caselle bianche. Esso è un esempio di combinazione, il cui numero complessivo è . Il
k
problema di contare le diverse estrazioni del SuperEnalotto© (una pesca di 6 numeri su 90)
può essere riformulata immaginando una persona che annerisce i numeri estratti su una
schedina che contiene i numeri da 1 a 90: abbiamo così ridotto l’estrazione del
SuperEnalotto© al problema di annerire le caselle (di cui conosciamo la soluzione); le possibili
90
estrazioni sono = 622.614.630 .
6
Si tratta quindi di ideare per ogni tipo di raggruppamento un problema possibilmente semplice,
chiaro e trasferibile a situazioni diverse: è un’operazione molto personale che riflette i gusti e la
mentalità di chi la fa. A seguire un possibile catalogo.
36
Tipo di raggruppamento Problema prototipo Soluzione
n!
Contare i modi per
mischiare un mazzo di n
carte diverse.
n0 × n1 × ... × nk
dove nj è il numero di
Disposizioni senza ripetizioni scelte alla j − esima
assegnazione
37
Tipo di raggruppamento Problema prototipo Soluzione
Da un’urna contenente n
biglie diverse, ripetere per k
volte la seguente operazione:
Disposizioni con ripetizioni estrarre una biglia, segnare il
risultato, rimettere la biglia
nell’urna. Contare gli esiti
possibili. nk
re sti tu zi o n e
38
• Problemi di riepilogo
a0 + a1 x + a2 x + ... + an −1 x
2 n −1
+ an x , dove per ogni k ak ∈ ℤ .
n
39
Problema 3.6 - Percorsi P → Q → A (soluzione a pagina 49)
In quanti modi è possibile partire da P e arrivare ad A ,
percorrendo 16 segmenti del reticolo 8 × 8 raffigurato a fianco e
passando tassativamente per Q? (da notare che percorrendo
16 segmenti si effettua un “percorso minimo”, si tratta infatti di
andare complessivamente di 8 segmenti a destra e di 8 in
basso).
40
Problema 3.15 - Schedine del totocalcio con una colonna (soluzione a pagina 51)
Una schedina del totocalcio contiene una lista di 13 partite, ognuna delle quali può concludersi in tre modi
possibili ( 1, X ,2 ).
a) Quante schedine diverse esistono (considerando solo le schedine con un segno a partita)?
b) Quante di queste schedine contengono esattamente 8 1 , 3 X e 2 2 ?
41
Problema 3.23 - Due taxi per nove (soluzione a pagina 42)
9 amici chiamano due taxi per andare in aeroporto. Il taxi A può trasportare 5 persone, il taxi B soltanto 4.
Quanti modi esistono per dividersi fra i due mezzi?
42
c) le biglie siano di colore diverso
d) Supponendo di mettere le biglie poste sul tavolo in un altro sacchetto, quanti “sacchetti” diversi
esistono per gli esercizi a), b) e c)?
Problema 3.33 - Parole con due lettere uguali (soluzione a pagina 56)
Considerando l’alfabeto italiano (21 lettere), quante parole di 5 lettere esistono, tali che una ed una sola
lettera si ripete esattamente due volte (come AAGTR) o (ENSER)?
• Problemi difficilissimi
Concludiamo questa unità sul Calcolo combinatorio con tre problemi dedicati ai solutori più abili. Avverto
che questi problemi sono veramente difficili (per chiunque) e non possono essere risolti se non dopo
lunga riflessione, magari in modi diversi da quelli proposti qui.
43
Problema 3.36 - Campo di frecce (soluzione a pagina 57)
Nello schema virtualmente infinito illustrato a destra ( → ) , in
ogni punto convergono tre frecce entranti e tre uscenti.
Immagina di partire da un certo punto, percorrere
complessivamente 9 frecce (rispettando sempre la direzione
indicata dalla freccia stessa) e finire esattamente al punto di
partenza. Quanti itinerari diversi hanno questa caratteristica?
44
• Test di autovalutazione (soluzioni a pagina 58)
1) 20 persone si incontrano ed ognuna stringe la mano (una volta) ad ogni altra. Qual è il
numero complessivo di strette di mano?
A B C D E
2) Tra tutti gli anagrammi della parola CUORE, quanti hanno le due consonanti affiancate
(come p.e. CRUOE o RCUOE)?
A B C D E
120 60 48 24 10
3) Tra tutti gli anagrammi della parola ITALIA, quanti hanno le due consonanti affiancate (come
p.e. ITLAIA o ILTAIA)?
A B C D E
A B C D E
5) Per il tuo compleanno ricevi 7 libri. Puoi decidere di leggerli tutti, nessuno o solo alcuni.
Quante alternative hai?
A B C D E
45
6) Da un guardaroba di 7 magliette e 5 paia di pantaloni bisogna scegliere 3 magliette e
altrettante paia di pantaloni per andare in ferie. In quanti modi diversi si può effettuare tale
scelta?
A B C D E
A B C D E
A B C D E
A B C D E
10) In una stanza ci sono tre sedie numerate e 5 persone in piedi. In quanti modi possono
accomodarsi questi ultimi? Specifichiamo che 2 e soltanto 2 devono restare in piedi e che la
scelta della sedia è considerata rilevante.
A B C D E
24 64 120 10 60
11) Un gruppetto di 3 ragazzi organizza una votazione segreta per eleggere il rappresentate.
Se ciascuno esprime una sola preferenza e tutte le schede risultano valide, in quanti modi può
concludersi lo spoglio? Nota bene: la votazione è segreta, dallo spoglio non si può vedere chi
ha espresso quale voto.
A B C D E
6 36 9 24 10
46
12) Tra tutti gli anagrammi della parola STRANA, quanti hanno le due vocali separate (come
p.e. STRANA o NASATR)?
A B C D E
13) A scopone scientifico, chi mischia le carte deve distribuire tutte le 40 carte del mazzo ai 4
giocatori (10 carte ciascuno), iniziando dall’avversario alla sua sinistra. In quanti modi diversi
può iniziare una partita?
A B C D E
40 30 20
4
40! 40! 40! 40! 40
40! + + ... + + 1! × 2! × ... × 40!
40! 39! 1! 0! 10 10 10 10
14) Nel Tennis semplificato una partita finisce non appena uno dei concorrenti vince 2 set e un
set si conclude non appena uno dei giocatori vince 6 game (senza tie-break o altro, per cui un
A 6 5 6
set potrebbe anche finire 6-5). Nel riquadro è mostrato un possibile esito: .
B 0 6 3
Quanti diversi tabelloni (come quello mostrato) descrivono una vittoria di A ?
A B C D E
Risposte:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14
47
• Soluzioni dei problemi della Sezione 3
queste combinazioni è inammissibile (quella che prevede tutti i denti sani) possiamo dire che la nazione
può avere fino a 4.294.967.295 abitanti, cioè più del doppio della Cina.
bisogna scegliere n − 1 volte x e una volta l’uno (p.e. x ⋅ x ⋅ ... ⋅ x ⋅1⋅ x ). Il numero di modi diversi per
n fattori
48
k k
In generale il coefficiente collegato a x è uguale al numero di modi per ottenere x dal prodotto
(1 + x ) ⋅ (1 + x ) ⋅ ... ⋅ (1 + x ) che è uguale al numero di modi per scegliere in k fattori la x . Questo è
n volte
n n
ovviamente uguale a e quindi ak = .
k k
49
Soluzione 3.8 - Numeri di 9 cifre
a) Nessun numero può iniziare con lo 0. Questo vuol dire che esistono 9 ⋅10 ⋅10 ⋅ ... ⋅10 = 9 ⋅10 numeri di 9
8
8 volte
50
Soluzione 3.12 - Torneo di Tennis con 4 giocatori
4
Esistono 2 modi per formare una squadra da 2 giocatori con 4 persone a disposizione. Stabilita una
2
squadra esiste un unico modo (infatti = 1 ) per formare la squadra avversaria. Da come abbiamo
2
impostato il problema abbiamo calcolato il numero di disposizioni. In questo modo abbiamo dato
importanza all’ordine, per cui abbiamo contato due volte la partita A, B e B, A. Si tratta quindi di dividere
4
2 4⋅ 3
il risultato per 2! = 2 e ottenere
= = 3.
2 1⋅ 2 ⋅ 2
Notiamo che in questo caso il problema poteva essere risolto in modo più veloce con una
schematizzazione grafica.
51
b) Consideriamo prima di tutto il seguente problema: in quanti modi si possono distribuire 8 "1" sulle 13
13
righe? Ovviamente si tratta di contare le combinazioni e quindi la risposta è 8 . Le caselle ancora libere
5
sono 5 e quindi per segnare 3 "X " 3 possibilità. Le due caselle ancora libere devono
ci sono ancora
2
contenere un "2" (infatti non c’è più scelta perché = 1 ) e quindi la risposta è
2
13 5 13 ⋅12 ⋅11⋅10 ⋅ 9 ⋅ 8 ⋅ 7 ⋅ 6 ⋅ 5 ⋅ 4 ⋅ 3
8 ⋅ 3 = 1⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 ⋅ 5 ⋅ 6 ⋅ 7 ⋅ 8 ⋅1⋅ 2 ⋅ 3 = 12.870 .
c) Nell’ultimo calcolo abbiamo ovviamente distinto fra i segni 1, X e 2 . Prendiamo una schedina qualsiasi
di quelle affrontate nel problema precedente e scambiamo fra di loro i segni (p.e. tutte le al posto di tutte
le X scriviamo 1 e viceversa). Anche questa nuova schedina ha le caratteristiche richieste. Possiamo
13 5
quindi dire che la riposta è 8 ⋅ 3 moltiplicato per le possibili permutazioni di 1, X , 2 (cioè 3! = 6 ) e
13 5
quindi la riposta è 8 ⋅ 3 ⋅ 3! = 12870 ⋅ 6 = 77.220 .
• AABBCC : Il numero delle disposizioni è 21 ⋅1 ⋅ 20 ⋅1 ⋅19 ⋅1 . Visto che in questo primo passaggio
non consideriamo l’ordine delle lettere all’interno delle parole stiamo parlando di combinazioni.
Questo vuol dire che dobbiamo considerare come identiche fra loro le disposizioni AACCBB ,
BBCCAA e così via. Questo implica che ogni elemento è stato contato 3! = 6 volte invece che
52
21 ⋅ 20 ⋅ 19
una sola. Dobbiamo quindi considerare il numero . A questo punto (e solo adesso)
6
6!
possiamo considerare l’ordine e calcolare il numero di anagrammi: .
2!⋅ 2!⋅ 2!
• AAABBC : Il numero delle combinazioni è 21 ⋅1 ⋅1 ⋅ 20 ⋅1 ⋅19 e gli anagrammi possibili sono
6!
.
3!⋅ 2!
• AAAABC : Il numero delle disposizioni è 21 ⋅1 ⋅1 ⋅1 ⋅ 20 ⋅19 , ma le ultime due lettere sono
21 ⋅ 20 ⋅ 19 21 ⋅ 20 ⋅ 19
“intercambiabili”. Il numero delle combinazioni è quindi = e gli anagrammi
2! 2
6!
possibili sono .
4!
1 6! 6! 1 6!
In totale ci sono quindi 21⋅ 20 ⋅19 ⋅ ⋅ + + ⋅ =
6 2!⋅ 2!⋅ 2! 3!⋅ 2! 2 4!
1 6 ⋅ 5 ⋅ 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅1 6 ⋅ 5 ⋅ 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅1 1 6 ⋅ 5 ⋅ 4 ⋅ 3 ⋅ 2 ⋅1
= 21 ⋅ 20 ⋅ 19 ⋅ ⋅ + + ⋅ = 21 ⋅ 20 ⋅ 19 ⋅ ( 5 ⋅ 3 + 6 ⋅ 5 ⋅ 2 + 3 ⋅ 5 ) =
6 1 ⋅ 2 ⋅ 1 ⋅ 2 ⋅1 ⋅ 2 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅1 ⋅ 2 2 1⋅ 2 ⋅ 3⋅ 4
= 21 ⋅ 20 ⋅ 19 ⋅ 90 = 718.200 modi.
53
Consideriamo una qualsiasi ripartizione “con condizione” (così come esposta nel problema). Togliendo 1
sassolino da A, 2 sassolini da B, 3 da C e 4 da C otteniamo un ripartizione “classica” di 10 sassolini in 4
scatole (10 perché abbiamo tolto 10 sassolini dai 20 iniziali). Viceversa, partendo da una ripartizione
“classica” di 10 sassolini in 4 scatole e aggiungendo un sassolino ad A, due a B, tre a C e quattro a D
otterremmo una configurazione compatibile con la condizione posta dal problema. Questo dimostra
l’equivalenza dei due problemi. Possiamo quindi dare la soluzione:
k + n − 1 4 + 10 − 1 13
n = 10 = 10 = 286 .
54
con le lettere A A B si possono formare le “parole” A A B , A B A , B A A . Complessivamente
esistono quindi 21 × 20 × 3 = 1260 opzioni diverse.
55
sacchetto rappresenta 6 soluzioni diverse sul tavolo. Per ottenere la soluzione non dobbiamo quindi far
144 72 386
altro che dividere i risultati precedenti per 6 ed ottenere rispettivamente: = 24 , = 12 e = 64
6 6 6
56
3 + 26 − 1 28
29 - Esempio 2.21 - Numeri in salita), il loro numero complessivo è 26 = 26 = 378 .
Andando a ritroso sono 378 le successioni di tipo a '+ 1 , b '+ 2 , c '+ 3 , quindi sono 378 le successioni
a , b, c e sono sempre 378 le successioni 0, a , b , c , 30 .
57
• Soluzioni del test di autovalutazione
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
D C A E C B B D B E E E D C
20 20 ⋅ 19
Test 1. Si tratta di contare le coppie (non ordinate) in un gruppo di 20 persone, cioè 2 = 1 ⋅ 2 = 190 .
(la riposta giusta è quindi la D)
Test 2. Contiamo prima gli anagrammi contenenti la coppia CR e poi quelli contenenti RC. Considerando
CR come una coppia non divisibile (praticamente come un’unica lettera) otteniamo che il numero degli
anagrammi è 4! = 24 . Lo stesso discorso vale per il secondo caso e quindi la risposta è 2 ⋅ 24 = 48 . (la
riposta giusta è quindi la C)
Test 3. Ragioniamo come prima e consideriamo gli anagrammi della parola I-TL-A-I-A. Visto che la A e la
5!
I si ripetono ognuna 2 volte, gli anagrammi sono = 30 . Lo stesso discorso vale per LT e quindi la
2!⋅ 2!
risposta è 30 ⋅ 2 = 60 . (la riposta giusta è quindi la A)
Test 4. Si tratta banalmente di contare il numero di modi per scegliere 4 elementi in un gruppo di 10, cioè
10 10 ⋅ 9 ⋅ 8 ⋅ 7
4 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 = 210 . (la riposta giusta è quindi la E)
Test 5. Ogni libro può essere letto oppure non letto. Partendo dal libro 1 fino al libro 7 possiamo dire che
ci sono 2 ⋅ 2 ⋅ ... ⋅ 2 = 2 = 128 possibilità. (la riposta giusta è quindi la C)
7
7 volte
7 7⋅6⋅5
Test 6. Per scegliere 3 magliette su 7 ci sono 3 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 = 35 modi. La scelta dei pantaloni offre
5 5⋅ 4 ⋅3
invece 3 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 = 10 alternative. La soluzione è quindi 35 ⋅ 10 = 350 . (la riposta giusta è quindi la B)
Test 7. Tenendo ferma una lettera restano ovviamente 5! = 120 modi per “mischiare” le altre. (la riposta
giusta è quindi la B)
Test 8. Conviene prima rispondere al problema opposto: quanti numeri di 4 cifre non contengono lo 0?
Con questo vincolo per ogni posizione decimale ci sono 9 possibili cifre (da 1 a 9) e quindi la risposta è
9 = 6561 . I numeri con 4 cifre sono in tutto 9000 ( 9999 − 999 = 9000 ) e quindi la risposta è
4
58
Test 9. Per decidere a chi distribuire le mele, bisogna scegliere 4 bambini in un gruppo di 9.
9 9 ⋅8⋅ 7 ⋅ 6
Evidentemente ciò può essere fatto in 4 = 1 ⋅ 2 ⋅ 3 ⋅ 4 = 126 modi diversi. Restano ora 5 bambini tra i
5 5⋅ 4 ⋅3
quali bisogna sceglierne tre a cui donare le pesche. Ci sono = = 10 alternative. I restanti 2
3 1⋅ 2 ⋅ 3
bambini riceveranno le albicocche e quindi la soluzione è 126 ⋅10 = 1260 . (la riposta giusta è quindi la B)
Test 10. Per rispondere a questo quesito conviene associare ogni sedia ad una persona (anziché
ogni persona ad una sedia). La sedia numero 1 può “scegliere” fra 5 alternative, la sedia 2 fra 4 (perché a
questo punto una persona si è già seduta) e la sedia 3 fra 3. La soluzione è quindi 5 ⋅ 4 ⋅ 3 = 60 . (la riposta
giusta è la E)
Test 12. Soluzione: 240 (E). Contiamo prima di tutto gli anagrammi nei quali le AA sono affiancate.
Considerando AA come una lettera singola si hanno 5! = 120 modi per anagrammare AA STN .
6!
Complessivamente esistono = 360 anagrammi di STRANA. Sottratti i 120 che non ci interessano, ne
2!
restano 240.
40 30 20
Test 13. Soluzione: (D). Esistono 10 modi per pescare 10 carte su 40. Esse
10 10 10
30
spettano al giocatore alla sinistra di chi mischia. Il compagno di squadra ha ora possibilità e
10
20
l’avversario alla destra . Le 10 che restano sono del mescolatore.
10
0 e 5 e assumono quindi ciascuno 6 valori possibili). Esistono 6 × 6 = 36 modi per concludere una partita
3
di “tipo I ”, 6 = 216 per una partita di “tipo II ” e altrettanti per una partita di “tipo III ”.
Complessivamente il numero è 36+216+216=468.
59
60
• Sezione 4 - Introduzione al Calcolo delle probabilità
Esempio
Lanciando una moneta, qual è la probabilità cheM?
a) Mesca testa o croce
b) Mnon esca né testa, né croce
Escludendo eventi fisicamente possibili ma matematicamente non ammessi (come il caso che la
moneta resti ferma sul bordo o che vada persa) possiamo dire che l’evento descritto nel punto
a), che chiameremo Ea , ha probabilità 1, mentre l’evento descritto nel punto b), cioè Eb , ha
probabilità 0. In simboli si scrive P( Ea ) = 1 e P( Eb ) = 0 .
Nel caso del lancio di due monete, gli eventi da prendere in considerazione sono le coppie
ordinate (C, C) , (C, T ) , (T , C) e (T ,T ) . Raggruppiamo gli esiti possibili in un insieme, il
cosiddetto spazio campionario Ω. Visto che ognuno dei possibili esiti è un elemento, l’insieme
è Ω = {(C , C ), (C , T ), (T , C ), (T , T )} .
Chiediamoci ora come rappresentare l’evento relativo al caso che in due lanci si ottenga
(indipendentemente dall’ordine) una volta testa e una volta croce. Riprendendo l’insieme di
prima possiamo rappresentare l’evento da noi desiderato come il sottoinsieme E1 di Ω
composto dagli elementi (C, T ) e (T , C) , cioè l’insieme E1 = {(C , T ), (T , C )} (vedi figura in
basso). Notiamo che con questo tipo di interpretazione ogni evento è da considerarsi come un
insieme di esiti, cioè come un sottoinsieme di Ω .
61
Questo vuol dire l’evento “in due lanci esce sempre testa” è l’insieme E2 = {(T , T )} (e non
l’elemento (T ,T ) ), mentre l’evento “esce un esito qualsiasi” è Ω stesso. Seguendo questa linea
di pensiero la probabilità non è nient’altro che una funzione che associa ad ogni sottoinsieme di
Ω un numero da 0 a 1 e in particolare P(Ω) = 1 e P(∅) = 0 . Vedremo più avanti come questo
modo di vedere le cose ci permetterà di utilizzare nel calcolo delle probabilità i consueti simboli
insiemistici.
Cerchiamo ora associare un valore numerico ai vari eventi. Ritornando all’esempio delle due
monete lanciate, è ragionevole supporre che ogni esito abbia la stessa probabilità. Visto che la
probabilità totale è 1, è naturale associare ad ogni evento contenente un singolo esito (come
1
E2 = {(T , T )} ) il valore . Seguendo una linea di pensiero analoga possiamo attribuire
4
all’evento “esce una volta testa e una volta croce, indipendentemente dall’ordine” (cioè
1
E1 = {(C , T ), (T , C )} ) il valore (infatti tale insieme contiene metà degli elementi di Ω ). Nel
2
disegno vediamo rappresentati in verde e in rosso i due eventi appena descritti.
Per calcolare la probabilità che in due lanci esca almeno una volta testa possiamo osservare
che tale evento è l’unione degli eventi E1 ed E2 sopra rappresentati. E’ naturale sommare le due
1 1 3
probabilità ed ottenere P ( E1 ∪ E2 ) = P ( E1 ) + P ( E2 ) = + = . Sebbene tale risultato sia
2 4 4
corretto bisogna prestare attenzione a non generalizzare il metodo usato. Il seguente caso
fornisce un esempio di un possibile “tranello”:
62
Sia E1 il solito evento descritto sopra ed E3 l’evento “nel secondo lancio esce testa”, quindi
1
E3 = {(C , T ), (T , T )} . E’ facile osservare che P ( E3 ) = P ( E1 ) = . Evidentemente l’unione dei due
2
eventi corrisponde esattamente all’evento discusso in precedenza (“esce almeno una volta
testa”) ma stavolta non vale la regola P ( E1 ∪ E3 ) = P ( E1 ) + P ( E3 ) (infatti otterremmo
P ( E1 ∪ E3 ) = 1 , cioè la certezza assoluta). Il motivo è di facile comprensione: i due insiemi non
sono disgiunti e sommando le due probabilità si conta due volte la probabilità dell’evento
comune E1 ∩ E3 = {(C , T )} . Correggere la regola non presenta comunque grosse difficoltà: per
ogni E1 , E1 ⊆ Ω deve valere P ( E1 ∪ E2 ) = P ( E1 ) + P ( E2 ) − P ( E1 ∩ E2 ) . Nel caso E1 ∩ E2 = ∅
la regola resta comunque valida perché P ( ∅ ) = 0 .
E = {(C , T ), (T , C ), (T , T )} e E = {( C , C )}
• ( )
P E = 1− P ( E )
63
• Metodi di calcolo
Vediamo ora alcuni esempi concreti che ci permetteranno di introdurre e di spiegare le
metodologie più semplici utilizzate nel calcolo delle probabilità
Soluzione 1
La semplicità del problema consente di utilizzare
svariate strategie risolutive. Possiamo per esempio
utilizzare la rappresentazione ad albero e trovare i casi
che soddisfano le condizioni poste del problema. Nella
figura a fianco vediamo un diagramma del genere: le
frecce sulla destra puntano sui casi favorevoli (nel
calcolo delle probabilità con “caso favorevole” si
intende un evento che soddisfa le condizioni poste). Il
numero dei casi possibili corrisponde al numero delle
foglie, in questo caso 16 . E’ ragionevole pensare che
la probabilità sia data dal rapporto fra gli esiti favorevoli
e gli esiti possibili e che quindi, alla luce del
6 3
diagramma, p ( E ) = = .
16 8
Soluzione 2
Sebbene il metodo appena descritto si sia rivelato
efficace, è evidente che per un problema più complesso sarebbe troppo laborioso disegnare
tutto l’albero. Ritornando alla definizione di probabilità suggerita prima (il rapporto fra casi
favorevoli e casi possibili), possiamo semplicemente calcolare il numero dei casi utilizzando le
formule del calcolo combinatorio: gli esiti possibili sono evidentemente 2 = 16 perché ognuno
4
dei quattro lanci ha 2 esiti possibili. Per quanto riguarda i casi favorevoli osserviamo che il
problema è analogo al seguente: in quanti modi si possono scegliere 2 elementi (mettiamo i
4
lanci nei quali esce testa) su 4 (i lanci totali)? La risposta è evidentemente = 6 e quindi
2
otteniamo il risultato di prima. Come vedremo fra poco, non sarà sempre possibile ragionare in
questo modo perché non è sempre vero che tutti gli esiti siano equiprobabili. Possiamo
comunque enunciare la seguente proposizione:
Se gli esiti possibili sono fra loro equiprobabili allora la probabilità che si verifichi
numero di casi favorevoli
l’evento E è data dalla seguente formula: P( E ) = .
numero di casi possibili
64
Soluzione 3
Introduciamo ora un metodo che a prima vista sembrerà quasi identico al precedente ma che
concettualmente opera in maniera diversa. Attribuiamo ad ogni ramo dell’albero la probabilità
dell’esito ad esso associato: visto che nel nostro caso in ogni lancio i due esiti possibili sono
1
equiprobabili ogni ramo avrà probabilità p = .
2
Per fissare le idee supponiamo di voler ora stabilire
la probabilità dell’evento E2 = {(C , T )} . Il nodo
relativo a tale evento è evidenziato nella figura con
un tondino arancione. Partiamo ora dalla radice
dell’albero e ripercorriamo i rami fino ad arrivare ad
E2 . La probabilità di trovarsi, dopo il primo lancio, sul
1
ramo giusto è . A questo punto la probabilità di
2
1
“arrivare a destinazione” è di nuovo e quindi
2
1 1
complessivamente P ( E2 ) = ⋅ . In generale
2 2
possiamo dire che la probabilità di ogni nodo (ogni
nodo rappresenta un evento) è data dal prodotto
delle probabilità dei rami che lo collegano alla radice
1 1 1
dell’albero, nel nostro caso appunto ⋅ = .
2 2 4
Ragionando in questa maniera è facile accorgersi che i nodi finali hanno tutti la stessa
1 1 1 1 1
probabilità ⋅ ⋅ ⋅ = . Visto che i nodi evidenziati sono in tutto 6 possiamo dire che la
2 2 2 2 16
1 3
probabilità dell’evento desiderato E è P ( E ) = 6 ⋅ = .
16 8
La differenza con il metodo visto sopra è la seguente: mentre in precedenza abbiamo ottenuto la
probabilità dell’evento favorevole calcolando un rapporto fra numero di casi, stavolta abbiamo
sommato fra loro le probabilità di tutti i casi favorevoli. In altre parole abbiamo utilizzato la
seguente proprietà: se E1 ∩ E2 = ∅ allora P ( E1 ∪ E2 ) = P ( E1 ) + P ( E2 ) (avendo discusso di
eventi contenenti un solo esito sicuramente E1 ∩ E2 = ∅ ). Possiamo enunciare quanto visto
nella seguente proposizione:
Ricordo che nel nostro modello ogni “esito” è una successione ordinata del tipo (T , C, C, T ) .
Vediamo come questo modo di ragionare permette di risolvere problemi più complessi
65
Esempio: Il pugile del 70%
Supponiamo che un pugile, indipendentemente dall’avversario e dalle partite giocate in
7
precedenza, abbia una probabilità di vittoria del 70%, scriviamo p = . Il pugile in questione
10
partecipa ad un torneo nel quale sono previsti 5 incontri senza eliminazione diretta (cioè anche
perdendo l’atleta disputa comunque l’incontro successivo).
66
Numero di incontri vincenti 5 4 3
5 0 4 1 3 2
5 7 3 5 7 3 5 7 3
Probabilità ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ ⋅
0 10 10 1 10 10 2 10 10
Notiamo che la formula può essere ulteriormente generalizzata anche per un numero di incontri
qualsiasi e per una probabilità di vittoria arbitraria. Basta rispettare la seguente linea di pensiero:
qualsiasi percorso che contenga k rami di probabilità di p e n − k rami di probabilità 1 − p ha
n −k n
probabilità p (1 − p)
k
. Del resto esistono percorsi del genere e quindi la probabilità di
k
vincere k incontri su n sapendo di vincere ogni incontro con probabilità p è uguale a
n k
⋅ p ⋅ (1 − p ) .
n−k
k
L’ultima formula si può applicare a moltissimi problemi comuni è prende il nome di distribuzione
binomiale o distribuzione di Bernoulli ed esprime la probabilità dell’evento al variare del
parametro k .
67
• La distribuzione binomiale
Definizione
Si dice esperimento di Bernoulli una sequenza di n prove con le seguenti caratteristiche:
• Il risultato di ogni prova può essere soltanto un successo o un fallimento
• Il risultato di ciascuna prova è indipendente dai risultati delle prove precedenti
• La probabilità di successo p (e di conseguenza anche la probabilità di insuccesso
1− p ) è costante in ciascuna prova.
Possiamo anche esprimere quanto appena enunciato nel seguente modo: qualsiasi problema
sia schematizzabile da una albero delle probabilità come quello rosso-verde mostrato in
precedenza è un esperimento di Bernoulli.
Teorema
La probabilità che in un esperimento di Bernoulli composto da n prove (ciascuna delle quali
con probabilità di successo p ), si abbiano esattamente k successi, è data dalla formula
n
Pn (k ) = ⋅ p k ⋅ (1 − p )
n −k
k
Soluzione
Immaginando di pescare una mela per volta possiamo rappresentare il nostro problema con
l’albero rosso-verde presentato precedentemente. Il problema è quindi un esperimento di
k 10 − k
10 1 9
Bernoulli e la soluzione è P( Ek ) = ⋅ ⋅ , dove Ek rappresenta l’evento “ k mele
k 10 10
1
marce”, al posto di p abbiamo inserito e al posto di n 10.
10
Cerchiamo ora di analizzare criticamente i risultati numerici da noi trovati. Premettiamo una
considerazione: il fatto che in media una mela su dieci sia marcia non implica che ogni cassa da
10 ne contenga una. E’ anzi straordinario che con la sola ipotesi che le mele marce siano
distribuite in modo casuale, siamo in grado di prevedere, in media, quante casse contengano
quante mele marce.
68
Numero di mele marce
Probabilità
per cassa (da 10)
0 0,348678
1 0,38742
2 0,19371
3 0,0573956
4 0,0111603
5 0,00148803
6 0,000137781
7 0,000008748
8 0,00000036
9 0,000000009
1
10 <
109
Come era immaginabile il risultato più comune è quello di trovare una mela marcia per cassa.
Ciononostante appare a prima vista sorprendente che tale probabilità sia “solo” del 39% e che la
probabilità di trovare soltanto mele sane sia così alta. Ancora più sorprendente è la distribuzione
relativa al seguente esempio:
Soluzione
Ovviamente il problema è del tutto analogo a quello precedente, l’unica differenza è che stavolta
n
nella formula generale pn ( k ) = ⋅ p k ⋅ (1 − p )
n− k
al posto di n inseriamo 5.
k
69
Numero di
mele marce Probabilità
per confezione (da 5)
0 0,59049
1 0,32805
2 0,0729
3 0,0081
4 0,00045
5 0,00001
Come vediamo in questo caso la probabilità di pescare una mela marcia in una confezione è
solamente del 33% ca. Anche sommando fra loro tutte le probabilità legate a eventi “cattivi” (fino
al caso limite di una confezione senza nemmeno una mela sana), si raggiunge solo poco più del
40%.
A questo punto sorge la domanda: ma questa distribuzione di probabilità corrisponde veramente
all’ipotesi che le mele marce siano il 10% del totale? La risposta a questo quesito introduce un
nuovo importantissimo tema.
• Il valore atteso
Per rispondere all’ultima domanda che ci siamo posti supponiamo di comprare 1000 confezioni
per un totale di 5.000 mele. In media ca. 590 confezioni saranno sane (perché la probabilità di
trovare confezioni del genere è di 0.59049), ca. 328 confezioni conterranno 1 mela marcia e così
via. Sommiamo ora il numero di mele marce ottenute con questo calcolo.
TOTALE 502
70
Come vediamo il risultato è, a meno di errori di approssimazione, in linea con l’ipotesi che il 10%
delle mele fosse marcio. Un breve calcolo mostra che anche il risultato del problema precedente
corrisponde all’ipotesi.
Come già accennato, l’operazione da noi compiuta è di grande interesse. Per semplificare il
problema abbiamo supposto di comprare ben 1000 confezioni, ma questa ipotesi non era certo
necessaria: moltiplicando fra loro la probabilità p(Ek ) (probabilità di comprare una confezione
con k mele marce) e il numero di mele marce k avremmo ottenuto 0,5 , che è la quantità di
mele marce per confezione da 5. Sebbene questo risultato abbia un’interpretazione fisica un po’
traballante (le mezze mele non sono previste dal nostro modello), l’interpretazione matematica è
chiarissima e si tratta proprio del valore che ci attendevamo. In generale moltiplicando fra loro le
probabilità di certi eventi legati a valori numerici per il valore stesso, otteniamo un specie di
media statistica, il cosiddetto valore atteso.
Definizione
Si chiama valore atteso v (chiamato anche aspettazione o media matematica) di una
variabile casuale x , la somma di tutti i valori che la variabile può assumere, ciascuno
moltiplicato per la probabilità di essere assunto.
In simboli il valore atteso si può esprimere così: se ad ogni evento possibile Ei associamo un
valore xi , allora il valore atteso di x è dato dalla formula v[ x] = x1 ⋅ P( E1 ) + x2 ⋅ P( E2 ) + ... .
n
Nel caso in cui gli eventi possibili siano n la formula diventa v[ x ] = ∑ ( x ⋅ P( E ) ) .
i =1
i i
Il valore atteso gioca un ruolo fondamentale nel calcolo dei giochi d’azzardo: se il valore atteso è
negativo (cioè in media si perdono più soldi di quanti non sene vincano) il gioco si dice iniquo.
Ogni buon matematico dovrebbe guardarsi bene dal perdere soldi in un modo così sciocco.
Esempio: La roulette
Supponiamo di giocare alla roulette puntando una certa somma fissa S . Le regole prevedono
che i soldi gettati sul tavolo verde S spettino sempre al banco e che in caso di vittoria il Casinò
paghi 36 volte la somma giocata, cioè restituisca 36 ⋅ S . Calcoliamo ora il valore atteso, cioè :
probabilità di perdere × ( − S ) + probabilità di vincere × ( 36 S ) . I numeri che possono uscire
1
sono 37 (lo 0 e i numeri fra 1 e 36), per cui P ( vittoria ) = . La probabilità di perdere la
37
somma giocata S è 1, si tratta infatti di un evento sicuro perché se non si mettono i soldi sul
banco non si può giocare. Trattandosi di una perdita, nel calcolo del valore atteso bisognerà
utilizzare − S .
1 −37 + 36 1
Riassumendo abbiamo che il valore atteso è v = 1⋅ ( − S ) + ⋅ ( 36 ⋅ S ) = S ⋅ = −S ⋅ .
37 37 37
71
1
Abbiamo quindi dimostrato che in media il giocatore perde dei soldi giocati. Può non
37
sembrare molto, ma se in una serata su un certo tavolo verde “gira” 1 milione di euro (cifra
tutt’altro che peregrina) il casinò incassa in media ca. 27.000 euro. A tavolo!
Tipo di pronostico
Vincita
(quantità di numeri giocati)
Estratto semplice (1) 11,232 ⋅ S
Ambo (2) 250 ⋅ S
Terno (3) 4500 ⋅ S
Quaterna (4) 120.000 ⋅ S
Cinquina (5) 6.000.000 ⋅ S
72
Ragionando in modo analogo possiamo dire che il numero delle cinquine che contengono un
88
88 3
due numeri fissati è e quindi P ( ambo) = =
2
.
3 90 801
5
Ormai dovremmo aver capito la regola generale e quindi calcoliamo subito
87 86 85
2 1 0
P(terno) = = , P ( quaterna ) = = e P (cinquina ) = =
1 1 1
.
90 11.748 90 511.038 90 43.949.268
5 5 5
Notiamo che nell’ultimo caso (quello relativo alla cinquina) nel numeratore compare il termine
85
, cioè 1. Questo non è sorprendente perché giocando una cinquina esiste una ed una sola
0
cinquina che la contiene e cioè essa stessa (ricordiamo che non stiamo considerando l’ordine).
Riportiamo i valori da noi trovati nella seguente tabella. Le ultime due colonne si riferiscono alla
perdita, che corrisponde evidentemente alla somma investita (l’evento è certo perché per
giocare bisogna necessariamente pagare).
Assumendo che la perdita equivalga ad un guadagno negativo, calcoliamo il valore atteso nei
rispettivi casi. Ovviamente v(Gi ) = Vi ⋅ P(Vi ) + Zi ⋅ P(Zi ) , dove Gi indica il guadagno del rispettivo
tipo di gioco (estratto semplice, ambo, ecc.), P(Vi ) la probabilità di vincere e Vi l’ammontare
della vincita, P(Zi ) la probabilità di perdere e Z i l’ammontare della perdita (sempre con il
segno negativo).
73
2 500
Ambo (2) 250 ⋅ S ⋅ + (−S ) ⋅1 = S − 1 −0,376 ⋅ S
801 801
1 4500
Terno (3) 4500 ⋅ S ⋅ + (− S ) ⋅1 = S − 1 −0,617 ⋅ S
11748 11748
1 120000
Quaterna (4) 120000 ⋅ S ⋅ + (− S ) ⋅1 = S − 1 −0,765 ⋅ S
511038 511038
1 6000000
Cinquina (5) 6000000 ⋅ S ⋅ + ( −S ) ⋅1 = S −1 −0,863⋅ S
43949268 43949268
Osserviamo che non è possibile calcolare il valore atteso del Lotto complessivamente, perché
esso consiste in verità di 5 giochi diversi. Nonostante questo limite possiamo asserire che
nessuno dei cinque giochi è equo e quindi non lo è nemmeno il Lotto in quanto tale. Per perdere
soldi più velocemente si consiglia comunque di giocare cinquine secche.
74
• Soluzioni dei problemi della Sezione 4
1 1 1
probabilità p = 10
il risultato è 2 ⋅ 10 = 9 ≅ 0,00195 ≅ 0,2%
2 2 2
Messo da parte anche l’alunno 2, la probabilità che l’alunno 3 abbia un compleanno diverso dai
primi due è
numero compleanni diversi 364
P2 = = .
numero compleanni possibili 366
75
numero compleanni diversi 363 numero compleanni diversi 362
P3 = = , P4 = = e in
numero compleanni possibili 366 numero compleanni possibili 366
numero compleanni diversi 366 − n
generale Pn = = .
numero compleanni possibili 366
Notiamo che in una classe di 23 alunni l’ultima probabilità da calcolare è P22 e non P23 (il primo
alunno infatti è stato messo da parte subito e non ha contribuito al calcolo).
La probabilità complessiva è data dal prodotto delle singole probabilità (pensiamo come al
365 364 363 344
solito all’albero) e quindi P = P1 ⋅ P2 ⋅ P3 ⋅ ... ⋅ P21 ⋅ P22 = ⋅ ⋅ ⋅ ... ⋅ . Effettuando il
366 366 366 366
calcolo tale valore risulta essere
3237442261911402473879948207367308926540124734375
≅ 0,493677 cioè suppergiù
7488607914347662661050955694294045102373250976162
49,4% .
Ricordiamoci ora che abbiamo calcolato il problema inverso. La risposta alla prima domanda,
cioè “Con che probabilità almeno due alunni di una classe di 23 studenti fanno gli anni lo stesso
giorno?” è allora 100% − 49,4% = 50,6% , cioè più del 50% .
76